progetto annuale infanzia
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progetto annuale infanzia
1 PREMESSA Ancora oggi, come ieri, i bambini hanno voglia di ascoltare fiabe e storie. Desiderano ascoltare storie che arrivano al cuore e alla mente e hanno voglia di mettere le ali e volare dentro a mondi straordinari. La fiaba, come afferma Rodari, aiuta il bambino ad affrontare meglio la realtà che lo circonda e gli fornisce le chiavi per entrarvi attraverso porte e strade nuove. La fiaba è un potente mezzo per parlare al bambino anche molto piccolo di tante cose su cui un discorso diretto sarebbe difficilissimo. Attraverso l’identificazione con i protagonisti il bambino riesce a risolvere problemi e conflitti. Come osserva Bettelheim i bambini di oggi non crescono più nella sicurezza di una famiglia allargata, o di una comunità ben integrata. E’ perciò importante, ancor più che ai tempi in cui furono inventate le fiabe, fornire al bambino moderno immagini di eroi che devono uscire da soli nel mondo e che, benché originariamente all’oscuro delle cose ultime, trovano luoghi sicuri nel mondo seguendo la loro giusta via con profonda fiducia interiore. Il nostro progetto intende utilizzare fiabe, favole, storie e racconti per sviluppare percorsi progettuali specifici ed originali, stimolanti sul piano cognitivo, affettivo, creativo e linguistico. Tali percorsi saranno finalizzati a favorire l’ascolto, la concentrazione e il benessere psico-fisico del bambino. 2 SOGGETTI COINVOLTI NEL PROGETTO Tutti i bambini delle scuole dell’Infanzia di: Alseno Castell’Arquato Lusurasco Vigolo Marchese Il team docenti Eventuali collaborazioni esterne (saranno ricercate durante l’anno solo collaborazioni gratuite) Docente scuola comunale di musica “M. Mangia” di Fiorenzuola D’Arda” TEMPI Il progetto, scandito in Unità didattiche di apprendimento, accompagnerà i bambini nel loro percorso didattico per tutto l’anno scolastico. TEMATICHE PRIORITARIE Prevenzione del disagio sociale in ambito educativo Educazione interculturale Educazione alle differenze OBIETTIVI DEL PROGETTO Le insegnanti hanno scelto le tematiche sopra indicate perché, da un attento confronto nei collegi docenti con gli altri ordini di scuola è emersa l’esigenza di partire, già dalla scuola dell’infanzia con un progetto comune volto a mitigare quei disagi socio-comportamentali e quelle problematiche relative alla difficoltà di attenzione, di ascolto, di concentrazione. Si individuano quindi i seguenti ob. Formativi: 1. Educare al silenzio e all’ascolto 2. Educare al rispetto e alla conoscenza dell’altro 3. Stimolare nuovi canali di comunicazione 4. Vivere esperienze in contesti emozionali positivi 5. Vivere esperienze di cooperazione e collaborazione 6. Saper accettare le regole del gruppo 7. Promuovere la conoscenza e la consapevolezza della propria identità 8. Conquistare il benessere psicofisico attraverso il linguaggio musicale e corporeo 9. Riconoscere e valorizzare le diversità 10.Acquisire e potenziare l’autostima 11. Favorire lo sviluppo delle funzioni simboliche, di capacità cognitive e linguistiche, metacognitive e metalinguistiche CONTENUTI DEL PROGETTO 3 Situazione stimolo: lettura della fiaba “Il bambino che entrava nei libri” (di Tiziano Trivella, fiaba finalista e premiata al concorso letterario nazionale “la fiaba di Selvino”, anno 2004) Come Luca, il bambino protagonista della storia, i bambini scopriranno il piacere dell’ascolto di storie (dalle classiche a quelle inventate, da quelle lunghe a quelle brevi, da quelle della tradizione italiana a quelle appartenenti ad altre culture…) vivendole a livello corporeo, “ascoltando” e “manifestando” le proprie emozioni e i propri sentimenti. Tramite le diverse attività che verranno proposte si cercherà di insegnar loro la “percezione del silenzio”, inteso come momento di autocontrollo e come occasione per scoprire altri “suoni” che possono appartenere al mondo reale che li circonda, al mondo fantastico dell’immaginazione o al compagno/a che hanno al loro fianco, con il quale devono imparare a collaborare. Entreranno nel mondo magico delle storie accompagnati dalla musica, dai suoni della voce e del respiro La musica, essendo un linguaggio universale capace di unire culture, tradizioni,diversità, accompagnerà le attività proposte Ogni scuola sarà libera di “entrare” nei luoghi dei libri che desidera (per es. entrare nel bosco di Cappuccetto Rosso o approdare sull’”isola che non c’è”) e quindi far vivere le esperienze/gioco che possano permettere di scaricare le tensioni in ecceso, favorendo momenti di concentrazione, di rilassamento, di socializzazione, stimolando sia la capacità di creare che l’apprendimento di nuovi saperi Partendo dai racconti, verranno realizzati libri individuali e/o di gruppo utilizzando diverse tecniche fino ad arrivare all’invenzione di storie utilizzando diversi linguaggi e/o strumenti tecnologici. Il progetto pone le basi per realizzare attività di continuità verticale( nido-infanzia-primaria) Realizzazione di laboratori con la partecipazione dei genitori Realizzazione di un laboratorio musicale con la collaborazione di personale comunale di musica di Fiorenzuola D’Arda “M. Mangia” per un percorso basato sul dialogo creativo attraverso il suono, la 4 gestualità e la narrazione. METODOLOGIA Letture di racconti, storie, fiabe classiche o inventate, favole (la favola si differenzia dalla fiaba perché accompagnata sempre da una morale che spesso è formulata esplicitamente alla fine della narrazione. Sarà compito dell’insegnante far si che il bambino capisca “la morale della favola” per poterne fare un proprio strumento di educazione.) Individuazione nelle storie di una o più “parole stimolo” con le quali giocare Realizzazioni di laboratori individuali o di gruppo Esempio di attività: se da un racconto i bambini individuano come parola stimolo “mare”, con essa potranno: * riflettere sulla parola * capire cosa fa venire loro in mente * realizzare giochi e/o esperimenti con l’acqua * ascoltare i rumori dell’acqua * trovare oggetti che potrebbero imitarne il suono * trovare altre cose “simili” all’acqua * fare esperimenti * realizzare tutte le attività suggerite dalla curiosità dei bambini (metodo ricerca-azione). * permettere a ciascun alunno di esprimere le proprie emozioni Ogni scuola dovrà individuare un angolo, una stanza (o in alternativa un armadio o un bauletto) in cui gli alunni potranno entrare proprio come se entrassero in un libro, dove troveranno strumenti con cui “studiare” la “parola stimolo” che si intende utilizzare. All’inizio le “parole stimolo” faranno riferimento a persone, animali, oggetti, luoghi concreti (bosco, mare, casa, lupo…) fino ad arrivare ad 5 estrapolare dai racconti parole legate ai sentimenti e stati d’animo (amore, amicizia, felicità, tristezza…..) associandoli a colori, suoni, musiche, permettendo a tutti di esprimere le proprie emozioni. VALUTAZIONE E VERIFICA Il progetto prevede la istituzione di un comitato tecnico composto dalle insegnanti referenti di plesso con il compito di monitorare e valutare l’andamento del progetto attraverso: Incontro ad inizio progetto per l’individuazione delle attività specifiche Incontro in itinere (mese di gennaio) per monitorare ed eventualmente rimodulare le proposte educative, in base alle risposte e alle esigenze dei bambini Incontro per una verifica finale Durante l’anno scolastico , ad ogni bimestre, le docenti di ogni plesso documenteranno a livello grafico le proposte, la metodologia e le attività che verranno esposte a scuola arricchite quando è possibile da foto e produzioni dei bambini. La verifica delle Unità Didattiche terminerà con una osservazione finale dei docenti che attraverso l’osservazione dei comportamenti e delle produzioni dei bambini valuteranno la loro: Partecipazione ed interesse Capacità attentiva Rielaborazione Interazione con il gruppo Il progetto prevede una festa finale nel mese di maggio (canti e coreografie) con la partecipazione di tutte le scuole che collaboreranno anche per l’allestimento di una mostra degli elaborati dei bambini che documentino il loro percorso. 6 Castell’Arquato, settembre 2013 7 le docenti