Come scegliere il menù? Come gestire bibite e dolci?
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Come scegliere il menù? Come gestire bibite e dolci?
ALIMENTAZIONE E DINTORNI… (documento aggiornato ad aprile 2009) Il momento dei pasti (dalla programmazione, preparazione e gestione) è occasione importante di relazione e di confronto tra gli operatori e i bambini, ragazzi e giovani che ruotano all’interno delle strutture di Progetto 92. Il tema dell’alimentazione coinvolge aspetti COMPORTAMENTALI; perché ci si pone come obiettivo di creare un’abitudine alla corretta alimentazione, aspetti EMOTIVI, in quanto il cibo suscita sentimenti ed emozioni, assume una valenza simbolica; EDUCATIVI perché attraverso le informazioni, il confronto, il fare insieme è possibile formare i ragazzi ad una sana alimentazione. Consumare insieme a tavola il pasto, prendersi cura dei ragazzi attraverso la preparazione dei pasti, trasmettere informazioni su funzioni nutrizionali dei diversi cibi, proporre indicazioni uniformi e coerenti da seguire, veicolare un messaggio di corretta educazione alimentare e di educazione alla salute sono comportamenti che favoriscono lo sviluppo di un corretto rapporto con l’alimentazione e un sano stile di vita. Proponiamo di seguito alcune sintetiche indicazioni riferite a questa tematica. Rispetto alla scelta del cibo e del menù, Come scegliere il menù? verificare che il cibo sia di qualità e di stagione, scegliendo un menù vario e ricco, favorendo l’utilizzo di carboidrati a pranzo (pasta, riso…) e di proteine alla sera (carne, pesce…). Può essere funzionale cucinare piatti unici completi e far trascorrere un po’ di tempo prima di riproporre la stessa pietanza. Va fatta attenzione anche alla quantità di cibo proposta a tavola (pesare il cibo in base a quante persone mangiano, per evitare sprechi e considerare i gusti e l’appetito dei ragazzi prima di riempire troppo o troppo poco un piatto). Considerare la giusta quantità per ciascun ragazzo in base all’età. Non lasciare gli avanzi troppo tempo in frigo, piuttosto riutilizzarli per il pasto successivo adattandoli a nuova ricetta (la pasta avanzata, per esempio, può diventare un’ottima pasta pasticciata). Secondo buon senso, se non c’è occasione di riutilizzare in tempo il cibo avanzato, piuttosto che buttarlo è meglio dividere e portare a casa. Ai pasti bere acqua; evitare bibite e dolcetti, se non per occasioni speciali e sporadiche, di festa. Non si consumano alcolici, nemmeno in occasioni speciali. Se alcune particolari ricette richiedono l’utilizzo di alcol in cucina, si faccia ben attenzione a toglierlo dalla portata dei ragazzi. Evitare il dolce a fine pasto e proporre in alternativa frutta o yogurt. Come gestire bibite e dolci? Per la colazione prevedere al massimo un vasetto di crema alla nocciola e un pacco di biscotti a settimana (le quantità naturalmente sono proporzionali al numero di presenze). Se finiscono prima non si ricomprano, se non nei tempi stabiliti: questo per abituare i ragazzi ad una gestione autonoma dell’utilizzo di questi alimenti, secondo chiare regole di base condivise in partenza. La crema alla nocciola è considerato un cibo goloso e gratificante ma, in termini di principi nutritivi, andrebbe sostituito con la marmellata. Nella preparazione dei piatti, favorire cibi Come preparare? genuini, freschi e leggeri; evitare pietanze elaborate (se non per occasioni speciali). Ridurre il più possibile l’utilizzo di cibi preconfezionati (ad es. sughi e piatti precotti) riservandoli per le emergenze, affinché non diventino un’abitudine e non se ne abusi. Evitare il più possibile l’utilizzo di salse. Favorire l’alternativa fresca e di stagione: sostituire le merendine e i dolci confezionati con frutta, yogurt, dolci fatti in casa, pane e marmellata… In alternativa al prodotto preconfezionato, cucinare, quando possibile, alcune ricette in maggiori quantità, per poter riporre il cibo in freezer e scongelare al bisogno (ad esempio alcuni sughi per la pasta). Rispetto all’acquisto dei prodotti, affinché sia critico e rispettoso da un punto di vista etico, vedere le linee di consiglio per gli acquisti (area riservata sito www.progetto92.it /area qualità e responsabilità sociale/documenti/istruzioni/istruzioni per la gestione dei fornitori/consigli per gli acquisti; area qualità e responsabilità sociale/documenti/istruzioni/istruzioni per la gestione dei fornitori/criteri di spesa; area qualità e responsabilità sociale/documenti/istruzioni/istruzioni per la gestione dei fornitori/negozi consigliati). Per questioni di igiene… Rispetto alla questione dell’igiene (ad esempio il lavarsi le mani prima dei pasti, lavarsi i denti alla fine dei pasti, ecc.) e ai metodi di conservazione degli alimenti, vedere le indicazioni sulla gestione degli alimenti e norme igieniche (dalla formazione per operatrici assistenziali – alcuni consigli pratici – area riservata del sito/area formazione/documenti/formazione 2007). Rendere maggiormente gradevole e accogliente il momento del pasto con l’utilizzo di tovaglia e tovaglioli di stoffa e relativo portatovagliolo (nelle strutture dove non c’è la lavatrice è possibile appoggiarsi alla struttura di Progetto 92 più vicina, fornita dell’elettrodomestico). Per una maggiore igiene raccogliere i portatovaglioli in sacche o contenitori singoli. Cercare di utilizzare ciabatte o calzini antiscivolo e di organizzare la struttura con scarpiera o scaffali adatti a contenere le scarpe. Il momento dei pasti è un’occasione per gli operatori (educatori e operatrici assistenziali) e per i volontari di osservare e monitorare le Come si trasmettono informazioni abitudini alimentari dei ragazzi. E’ altresì un momento in cui il ragazzo osserva e impara su una corretta alimentazione? dalle abitudini alimentari degli adulti di riferimento, per cui si rende doveroso riporre attenzione ai propri comportamenti, maturando la consapevolezza che è possibile influenzare il comportamento dei ragazzi a tavola con il proprio. L’esempio è quindi uno strumento efficace a tavola a breve o a lungo termine. L’operatore vegetariano o con particolari allergie o esigenze è bene che spieghi le ragioni della propria posizione, per non avallare eventuali comportamenti scorretti da parte dei ragazzi. Se un ragazzo decide di fare una scelta radicale in termini di alimentazione (ad esempio diventare vegetariano) va indirizzato ad un medico specialista (per evitare che improvvisi diete “fai da te”). In ogni caso, può essere una buona prassi proporre spesso a tutto il gruppo ricette con pesce o legumi. Invitare e invogliare all’assaggio di tutti gli alimenti, facendo attenzione a non essere opprimenti e ricordandosi di dare il buon esempio. Proporre di iniziare il pasto mangiando la verdura, essendo meglio accettata nel momento in cui si è più affamati. Rispettare l’individualità di ciascuno, Come gestire i gusti riponendo la giusta attenzione per ciascun ragazzo, in base alla loro età e al loro livello “difficili”? di autonomia. Una possibile strategia per ampliare i gusti dei ragazzi nel rispetto della loro individualità e nel bisogno di garantirli un corretto apporto nutrizionale è quella di proporre due diversi tipi di verdure a tavola durante lo stesso pasto, e far sì che almeno una venga mangiata. Se il cibo viene “snobbato” invitare comunque all’assaggio. Questo vale anche per gli operatori. Al termine del primo mese è possibile segnalare le 4-5 cose che proprio non si sopportano e che si sceglie di non mangiare, quando è presente in tavola (in questo caso, in alternativa si potrà mangiare il contorno e il pane). Ciò può valere anche per l’operatore. Un’altra strategia che facilita l’ampliamento dei gusti dei ragazzi riguarda il coinvolgimento dei ragazzi stessi nella preparazione di alcuni piatti, attraverso i quali possono essere valorizzati. Tra le abitudini a tavola evitare l’uso di cellulari o giochi, stare seduti fino a quando Cellulari o giochi a tavola… non tutti hanno finito di mangiare, sedersi assieme. Può capitare (per motivi di orari o abitudini religiose…) che un ragazzo si trovi da solo a mangiare in un determinato momento: sarà importante anche in questo caso favorire che il momento diventi occasione di nutrizione ma anche di scambio, sedendosi insieme a tavola. Porre particolare attenzione al momento della Come gestire la colazione? colazione, durante la quale, generalmente, il volontario è presente. Questo momento può essere occasione importante per stare insieme e, al contempo, poter monitorare e verificare il livello di autonomia dei ragazzi. Il volontario, come atto di gentilezza, può prestarsi a preparare tè o caffè. Gli operatori possono raccogliere i gusti dei ragazzi nella colazione e cogliere l’occasione per veicolare l’importanza di questo pasto. Anche il volontario deve maturare la consapevolezza di essere un esempio, a tavola, per i ragazzi. Alcuni suggerimenti… Creare occasioni di coinvolgimento e di gioco in cucina, ad esempio, attraverso “la prova del cuoco”, preparando alcuni piatti insieme ai ragazzi e cucinando con loro come attività di gruppo. In questo modo si potrà valorizzare quanto un ragazzo già sa fare, consentendogli di proporre alcune portate in cui si sente “forte” o facendo proporre piatti tipici del luogo di provenienza. Il momento può essere programmato, inserendo gli ingredienti nella spesa, o scegliendo il piatto da cucinare in base a quanto c’è in frigo, facendo attenzione a non usare ingredienti acquistati per un altro utilizzo. Mettere il microonde, se c’è nella struttura, a disposizione dei ragazzi per la colazione. L’educatore che fatica a cucinare può, ad esempio, specializzarsi su alcuni piatti, farsi aiutare da colleghi e ragazzi e sperimentare insieme a loro creatività e fantasia in cucina. Riferimenti: Esperti del Servizio Educazione dell’Apss – telefono: 0461 904682/ 4534/ 4679/ 4632, Dirigente dott.ssa Anna Maria Moretti, Personale Area Cristina Iori, assistente sanitaria del Servizio Educazione, [email protected], 0461904534– Simonetta Lunardi, dietista del Reparto Nutrizione Clinica dell’Ospedale di Trento, Centro per i Servizi Sanitari – [email protected] - www.apss.tn.it/Servizio di Educazione alla Salute. La matematica dei sapori, testo a cura dell’Apss, guida con schede pratiche e laboratoriali e di conoscenze teoriche, a disposizione presso ciascuna struttura di Progetto 92 (copia consegnata a seguito della formazione del 2007) e una copia a disposizione presso la biblioteca di Progetto 92. Tutto il materiale (schede di valutazione e schede di lavoro) può essere scaricato dal sito www.apss.tn.it).