Chansonnier de poche - CLUB ALPINO ITALIANO

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Chansonnier de poche - CLUB ALPINO ITALIANO
CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Châtillon
CHANSONNIER DE POCHE
CANZONI DI SUCCESSO, POPOLARI E
DI MONTAGNA,
200 testi per ogni occasione
raccolti e impaginati da Claudio Frezet
Agosto 2011
INDICE
4 marzo 1943
Abbronzatissima
Acqua azzurra, acqua chiara
Addio mia bella, addio
A la santé de Noë
A l'ombrage d'un buisson
Alla fiera dell'est
Amici miei
Amor dammi quel fazzolettino
Amore che vieni, amore che vai
Amore mio non piangere
Angeli negri
Arrivederci Roma
Auprès de ma blonde
Aveva un bavero
Azzurro
Balla Linda
Balocchi e profumi
Bambina innamorata
Barbera e champagne
Bella ciao
Belle rose du printemps
Bersagliere ha cento penne
Bianco Natale
Bocca di rosa
Buonanotte fiorellino
Buongiorno tristezza
Campagnola bella
Campanaro della Valpadana
Campane di Monte Nevoso
Canzone per te
Casetta in Canadà
Carlo Martello torna dalla battaglia…
C'era un ragazzo che…
Champagne
Che cosa c'è
Che sarà
Chevaliers de la table ronde
Chitarra romana
Chi non lavora non fa l'amore
Choral des adieux
Ciao ciao bambina (Piove)
Cimitero di rose
Come le rose
Come pioveva
Come porti i capelli bella bionda
Come sinfonia
Da tera an pianta
Danse Valdôtaine
Di là del Piave
Dove sei stato, mio bell'alpino
E l'allegria
E le stellette
E' l'uomo per me
E qui comando io
E se domani
Fatti mandare dalla mamma
Fin che la barca va
Fiori rosa fiori di pesco
Firenze sogna
Fischia il vento
Genova per noi
Gentille Alouette
Grande grande grande
Gran Dio del cielo
Grazie dei fiori
Grazie prego scusi
Guarda che luna
Guarda la luna
Ho capito che ti amo
I Watussi
Il capitano della compagnia
Il cielo in una stanza
Il mondo
Il nostro concerto
Il pescatore
Il problema più importante
Il Piave
Il ragazzo della via Gluck
Il sole dietro ai monti
Inno di Mameli
Io che amo solo te
Io che non vivo
Io ho in mente te
Io per lei
Joska la rossa
La ballata del Cerutti
La bambola
La banda
La blanchisseuse
La campana di S.Giusto
La canzone di Marinella
La chanson du Grand Gorret
La clicca dzeusta
La coppia più bella del mondo
La domenica andando alla messa
La Dosolina
La famiglia dei gobon
La filanda
La fisarmonica
La guerra di Piero
La leggenda della Grigna
La mazurka della nonna
La montanara
La mula de Parendo
La musica è finita
La Pastorala
La penna nera
La rivista dell'armamento
La sentinella
La spagnola
La tradotta
La Valsugana
La vie en rose
La villanella
Le mie valli
Le prisonnier de Saluces
Le soir à la montagne
Les feuilles mortes
Lilì Marlene
Lisa dagli occhi blu
L'isola di Wight
Lo spazzacamino
Lo straniero
Lucciole vagabonde
Luglio
L'uva fogarina
Mamma
Mamma mia dammi cento lire
Maria Giuana
Mattinata fiorentina
Mille lire al mese
Miniera
Mi sono innamorato di te
Montagnes valdôtaines
Monte Canino
Monte Grappa
Na gita a li Castelli (Nannì)
Nel blu, dipinto di blu
Nel sole
Nessuno
Non è Francesca
Non je ne regrette rien
Occhi di ragazza
O mia bela Madunina
O mia Rosina
O campagnola bella
O sole mio
O surdato 'nnammurato
Papaveri e papere
segue indice
Piazza Grande
Piemontesina
Pietre
Pinne fucile ed occhiali
Pippo non lo sa
Portantina che porti quel morto
Porta Romana
Pregherò
Quando quando quando
Quel mazzolin di fiori
Questo piccolo grande amore
Reginella
Roma nun fa la stupida...
Rose rosse
Samarcanda
Sapore di sale
Scende la pioggia
Sei rimasta sola
Se stasera sono qui
Signore delle cime
Signorinella
Sognando la California
Strada facendo
Sul cocuzzolo
Sul mare luccica (Santa Lucia)
Sul ponte di Bassano
Sul ponte di Perati
Tango delle capinere
Tanto pe' canta'
Ta pum
Tutta mia la città
Tutti mi chiamano bionda
Una lacrima sul viso
Un anno d'amore
Una rotonda sul mare
Un bacio a mezzanotte
Un mondo d'amore
Va l'alpin
Valzer delle candele
Valzer per un amore
Vecchio frac
Vecchio scarpone
Vengo anch'io
Via del Campo
Vinassa vinassa
Violino tzigano
Vivere
Vola colomba
Vola, vola, vola…
Vorrei che fosse amore
4 marzo 1943
Dice che era un bell'uomo
e veniva, veniva dal mare,
parlava un'altra lingua
però sapeva amare
E quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato,
l'ora più dolce
prima di essere ammazzato.
Così lei restò sola nella stanza,
la stanza sul porto,
con l'unico vestito
ogni giorno più corto,
E benché non sapesse il nome
e neppure il paese
m'aspettò come un dono d'amore
fino dal primo mese.
Compiva sedici anni quel giorno
la mia mamma,
le strofe di taverna
le cantò a ninna nanna!
E stringendomi al petto che sapeva
sapeva di mare
giocava a far la donna
con il bimbo da fasciare.
E forse fu per gioco,
o forse per amore
che mi volle chiamare
come Nostro Signore.
Della sua breve vita, il ricordo,
il ricordo più grosso
e' tutto in questo nome
che io mi porto addosso.
E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
io sono Gesù bambino.
E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
io sono Gesù bambino.
E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
io sono Gesù bambino.
Abbronzatissima
A! Abbronzatissima,
sotto i raggi del sole
come è bello sognare
abbracciato con te
A! Abbronzatissima,
a due passi dal mare
com'è dolce sentirti
respirare con me
Sulle labbra tue dolcissime
un profumo di salsedine
sentirò per tutto il tempo
di questa estate d'amor
Quando il viso tuo nerissimo
tornerà di nuovo pallido
questi giorni in riva al mar
non potrò dimenticar!
A! Abbronzatissima…
Ah! Abbronzatissima!
Acqua azzurra, acqua chiara
Ogni notte ritornar
per cercarla in qualche bar
domandare: "Ciao che fai?"
e poi uscire insieme a lei.
Ma da quando ci sei tu
tutto questo non c'è più.
Acqua azzurra, acqua chiara
con le mani posso finalmente bere.
Nei tuoi occhi innocenti posso ancora ritrovare
il profumo di un amore puro, puro come il tuo amor.
Ti telefono se vuoi
non so ancora se c'è lui..,
accidenti che farò
quattro amici troverò.
Ma da quando ci sei tu
tutto questo non c'è più.
Acqua azzurra…
Son le quattro e mezza ormai
non ho voglia di dormir
a quest'ora, cosa vuoi,
mi va bene pure lei.
Ma da quando ci sei tu
tutto questo non c'è più.
Acqua azzurra, acqua chiara
con le mani posso finalmente bere. (2v.)
Addio mia bella, addio
Addio mia bell'addio
che l'armata se ne va
e se non partissi anch'io
sarebbe una viltà.
Il sacco è preparato
il fucile l'ho con me
e allo spuntar del sole
sarò lontan da te.
Ma non ti lascio sola
io ti lascio un figlio ancor
sarà quel che ti consola
il figlio dell'amor.
A la santé de Noë
A la santé de Noë patriarche digne
Qui fut le premier a planter l'arbre de la vigne
Noë qui redoutait l'eau se bâtit un grand bateau
Qui fut son son son qui fut re re re qui fut son qui fut re
Qui fut son refuge au temps du déluge
Quand la mer Rouge apparut a la troupe noire
Pharaon et tous ont cru qu'il fallait la boire
Mais Moïse savait bien qu l'eau n'était pas du vin
Il la pa pa pa il la sa sa sa il la pa il la sa
Il la passa toute sans en boire une goutte
Mais pour nous tous qui croyons ce qui croît l'église
Quoique bien loin nous soyons d'être comm'Moïse
Imitant cet homm'divin laissons l'eau pour boire le vin
La trou pin pin pin la trou fi fi fi la trou pin la trou fi
La troupe infidèle aura l'eau pour elle
J'aime mieux un verre de vin qu'un tonneau de pluie
Car il bannit le chagrin et embellit la vie
Mais quand nous buvons un coup gardons l'esprit jusqu'au bout
Laissons za za za laissons li li li laissons za laissons li
Laissons à l'ivrogne son nez et sa trogne
A l'ombrage d'un buisson
À l'ombrage d'un buisson jolie bergère est endormie (bis)
Sont passés par là trois chasseurs du roi
ils ont dit à la jolie bergère vous avez bien froid (bis)
Mais si vous avez si froid nous vous ferons une couverture (bis)
D'un de nos manteaux prenez le plus beau
nous vous ferons une couverture vous aurez bien chaud (bis)
La bergère a répondu de tous vos soins je n'sais que faire (bis)
Mon galant berger pour me réchauffer
au doux son de sa viole me fera danser (bis)
Le berger qui l'entendit sauta hors de sa chaumière (bis)
En marquant le pas de sa viole joua
fit danser la jolie bergère et les chasseurs du roi (bis)
Alla fiera dell'est
Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
E venne il gatto, che si mangiò il topo, che al mercato mio padre comprò
E venne il gatto, che si mangiò il topo, che al mercato mio padre comprò
Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
E venne il cane, che morse il gatto, che si mangiò il topo
che al mercato mio padre comprò.
Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
E venne il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto,
che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò.
Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
E venne il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane,
che morse il gatto, che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò.
Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
E venne l'acqua che spense il fuoco che bruciò il bastone che picchiò il cane
che morse il gatto, che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò.
Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
E venne il toro, che bevve l'acqua, che spense il fuoco,
che bruciò il bastone, che picchiò il cane,
che morse il gatto, che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò.
Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
E venne il macellaio, che uccise il toro, che bevve l'acqua,
che spense il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane,
che morse il gatto, che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò.
Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
E l'angelo della morte, sul macellaio, che uccise il toro, che bevve l'acqua,
che spense il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane,
che morse il gatto, che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò.
Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
E infine il Signore, sull'angelo della morte, sul macellaio,
che uccise il toro, che bevve l'acqua, che spense il fuoco,
che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto,
che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò.
Alla fiera dell'est, per due soldi, un topolino mio padre comprò
Amici miei
Quando ti prende la malinconia
pensa che c'e' qualcuno accanto a te
Vivere non è sempre poesia
quante domande senza un perché!...
Ma l'amicizia sai e' una ricchezza
è un tesoro che non finirà
Metti da parte questa tua tristezza:
canta con noi, la tristezza passerà!....
AMICI MIEI, sempre pronti a dar la mano
da vicino e da lontano questi son gli amici miei!
AMICI MIEI pochi e veri amici miei
mai da soli in mezzo ai guai, questi son gli amici miei!
Quando ritorna la malinconia
questa canzone canta insieme a noi
la tua tristezza poi se ne andrà via
e scoprirai in noi gli amici tuoi!
A volte basta solo una parola
detta ad un amico che e' un po' giù...
fare un sorriso che in alto vola:
torna la vita, di nuovo si va su!...
AMICI MIEI, sempre pronti a dar la mano
da vicino e da lontano questi son gli amici miei!
AMICI MIEI pochi e veri amici miei
mai da soli in mezzo ai guai, questi son gli amici miei!
Amor dammi quel fazzolettino
Amor dammi quel fazzolettino,
vado alla fonte, lo voglio lavar.
Te Io lavo alla pietra di marmo
ogni battuta è un sospiro d'amor.
Te lo lavo con acqua e sapone,
ogni macchietta un bacino d'amor.
Te lo stendo su un ramo di rose,
vento d'amore lo deve asciugar.
Te lo stiro col ferro a vapore,
ogni pieghina è un bacino d'amor.
Te lo porto di Sabato sera,
di nascosto di mamma e papà.
C'è chi dice l'amor non è bello
certo quello l'amor non sa far
Amore che vieni, amore che vai
Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a chiederci un bacio e volerne altri cento
un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
un giorno qualunque ti ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
e tu che con gli occhi di un altro colore
mi dici le stesse parole d'amore
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
venuto dal sole o da spiagge gelate
perduto in novembre o col vento d'estate
io t' ho amato sempre , non t' ho amato mai
amore che vieni , amore che vai
io t' ho amato sempre , non t' ho amato mai
amore che vieni , amore che vai.
Amore mio non piangere
Senti le rane che cantano
che gusto che piacere,
lasciare la risaia,
tornare al mio paese;
lasciare la risaia,
tornare al mio paese.
Amore mio non piangere
se me ne vado via:
io lascio la risaia,
ritorno a casa mia,
io lascio la risaia,
ritorno a casa mia.
Non sarà la campana
che sveglia la mattina,
ma là nella casetta
mi sveglia la mammina,
ma là nella casetta
mi sveglia la mammina.
Vedo laggiù tra gli alberi
la bianca mia casetta
e vedo là sull'uscio,
la mamma che m'aspetta,
e vedo là sull'uscio,
la mamma che m'aspetta.
Mamma, papà non piangere,
non sono più mondina,
son ritornata a casa
a far la contadina,
son ritornata a casa
a far la contadina.
Mamma, papà non piangere,
se sono consumata:
è stata la risaia
che mi ha rovinata,
è stata la risaia
che mi ha rovinata.
Angeli negri
Pittore ti voglio parlare
mentre dipingi un altare.
Io sono un povero negro
e di una cosa ti prego.
Pur se la Vergine è bianca
fammi un angelo negro.
Tutti i bimbi vanno in cielo
anche se son solo negri.
Lo so, dipingi con amore
perché disprezzi il mio colore?
Se vede i bimbi negri
lddio sorride a loro.
Non sono che un povero negro,
ma nel Signore io credo,
e so che tiene accanto
anche i negri che hanno pianto.
Quando dipingi le chiese
là fra le candele accese,
fra gli arcangeli ti prego
metti un angioletto negro.
Lo so, dipingi con amore
perché disprezzi il mio colore?
Se vede i bimbi negri
lddio sorride a loro.
Arrivederci Roma
T'invidio turista che arrivi,
t'imbevi de fori e de scavi,
poi tutto d'un colpo te trovi
fontana de Trevi ch'è tutta pe' te!
Ce sta 'na leggenda romana
legata a sta vecchia fontana
per cui se ce butti un soldino
costringi er destino a fatte tornà.
E mentre er soldo bacia er fontanone
la tua canzone in fondo è questa qua!
Arrivederci, Roma...
Good bye...au revoir...
Si ritrova a pranzo a Squarciarelli
fettuccine e vino dei Castelli
come ai tempi belli che Pinelli immortalò!
Arrivederci, Roma...
Good bye...au revoir...
Si rivede a spasso in carozzella
e ripenza a quella "ciumachella"
ch'era tanto bella e che gli ha detto sempre "no!"
Stasera la vecchia fontana
racconta la solita luna
la storia vicina e lontana
di quell'inglesina col naso all'insù
Io qui, proprio qui l'ho incontrata...
E qui...proprio qui l'ho baciata...
Lei qui con la voce smarrita
m'ha detto:"E' finita ritorno lassù!"
Ma prima di partire l'inglesina
buttò la monetina e sussurrò:
Arrivederci, Roma...
Good bye...au revoir...
Voglio ritornare in via Margutta
voglio rivedere la soffitta
dove m'hai tenuta stretta stretta accanto a te!
Arrivederci, Roma...
Non so scordarti più...
Porto in Inghilterra i tuoi tramonti
porto a Londra Trinità dei monti,
porto nel mio cuore i giuramenti e gli "I love you!"
Arrivederci, Roma...
Good bye...au revoir...
Mentre l'inglesina s'allontana
un ragazzinetto s'avvicina
va nella fontana pesca un soldo se ne va!
Arrivederci, Roma!
Auprès de ma blonde
Dans les jardins d'mon père les lilas sont fleuris (bis)
Tous les oiseaux du monde vont y faire leur nid.
Refrain
Auprès de ma blonde, qu'il fait bon, fait bon, fait bon,
Auprès de ma blonde, qu'il fait bon dormir.
Tous les oiseaux du monde vont y faire leur nid (bis)
La caille, la tourterelle et la jolie perdrix. Au refrain.
La caille , la tourterelle et la jolie perdrix (bis)
Et ma jolie colombe qui chante jour et nuit. Au refrain.
Qui chante pour les filles qui n'ont pas de mari.
Pour moi ne chante guère car j'en ai un joli. Au refrain
"Dites-nous donc la belle où est votre mari".
"Il est dans la Hollande, les Hollandais l'ont pris". Au refrain
" Que donneriez-vous, belle, pour avoir votre' mari ?"
" Je donnerais Versailles, Paris et Saint-Denis. Au refrain
Les tours de Notre-Dame et l'clocher d'mon pays.
Et ma jolie colombe qui chante jour et nuit". Au refrain
Aveva un bavero
Nella sera fredda e scura
presso il fuoco del camino
quante storie quante fiabe
raccontava il mio nonnino;
la più bella che ricordo
è la storia di un amore
di un amore appassionato
che felice non finì.
Ed il cuore di un poeta
a tal punto intenerì
che la storia di quei tempi
mise in musica così:
Aveva un bavero color zafferano
e la marsina color ciclamino
veniva a piedi da Lodi a Milano
per incontrare la bella Gigogin.
Passeggiando per la via
le cantava mio dolce amor
Gigogin speranza mia
coi tuoi baci mi rubi il cuor.
Ma con altri del paese
in Piemonte fu mandato
e per essere vicino
col suo cuore innamorato
sopra l'acqua di una roggia
che passava per Milano
perché lei lo raccogliesse
ogni dì posava un fior
lei con ansia lo aspettava
sospirando attorno amor
e bagnandolo di pianto
lo stringeva forte al cuor.
Lui saputo che il suo ritorno
finalmente era vicino
sopra l'acqua un fior d'arancio
deponeva un bel mattino;
lei, vedendo e indovinando
la ragione di quel fiore,
per raccoglierlo si spinse
tanto tanto che cascò;
sopra l'acqua, con quel fiore,
verso il mare se ne andò ...
e anche lui, per il dolore,
dal Piemonte non tornò...
Lei lo attese fra le stelle
su nel cielo stringendo un fior
e in un sogno di poesia
si trovarono uniti ancor
Azzurro
Cerco l'estate tutto l'anno,
e all'improvviso eccola qua;
lei è partita per le spiagge,
e sono solo quassù in città,
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano che se ne va
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro, e lungo, per me.
Mi accorgo di non avere più risorse senza di te.
E allora, io quasi quasi prendo il treno e vengo,
vengo da te; ma il treno dei desideri,
nei miei pensieri all'incontrario va.
Sembra quand'ero all'oratorio,
con tanto sole, tanti anni fa...
quelle domeniche da solo,
in un cortile, a passeggiar,
ora mi annoio più d'allora,
neanche un prete, per chiacchierar...
Azzurro...
Cerco un po' d'Africa in giardino
tra l'oleandro e il baobab,
come facevo da bambino,
ma qui c'è gente, non si può più;
stanno innaffiando le tue rose,
non c'è il leone, chissà dov'è.
Azzurro...
Balla Linda
Occhi azzurri, belli come i suoi
Linda forse non li hai
ridi sempre, non parli mai d'amore
però non sai mentire mai
tu non mi lasci mai
ti cerco e tu... e tu ci sei
ti cerco e tu, mi dai quel che puoi
non fai come lei, no non fai come lei
tu non prendi tutto quello che vuoi...
balla Linda, balla come sai,
balla Linda, non fermarti mai
balla Linda, balla come sai.
Balocchi e profumi
Tutta sfolgorante è la vetrina
piena di balocchi e profumi,
entra con la mamma la bambina
tra lo sfolgorio di quei lumi.
"Comanda, signora?"
"Cipria e colonia Coty..."
"Mamma! - mormora la bambinamentre pieni di pianto ha gli occhi
per la tua piccolina non compri mai balocchi,
mamma, tu compri soltanto i profumi per te!"
Ella, nel salotto profumato
ricco di cuscini di seta,
porge il labbro tumido al peccato
mentre la bambina indiscreta
dischiude quel nido
pieno d'odor di Coty...
"Mamma! - mormora la bambinamentre pieni di pianto ha gli occhi
per la tua piccolina non compri mai i balocchi,
mamma, tu compri soltanto i profumi per te!"
Esile, agonizza la bambina;
or la mamma non è più ingrata:
corre a vuotar tutta la vetrina
per la sua figliola malata.
"Amore mio bello,
ecco i balocchi per te..."
"Grazie!"- mormora la bambinaVuole toccare quei balocchi.
Ma il capo già reclina e già socchiude gli occhi.
Piange la mamma, pentita, stringendola al cor!
Bambina innamorata
Bambina innamorata
Stanotte t'ho sognata
Sul cuore addormentata
E sorridevi tu
Bambina innamorata
La bocca t'ho baciata
Quel bacio ti ha destata
Non lo scordare più
M'hai detto t'amo
Voglio il tuo amor
Risposi t'amo
Con tutto il cuor
Bambina innamorata
Stanotte t'ho sognata
Sul cuore addormentata
E sorridevi tu
......
M'hai detto t'amo
Voglio il tuo amor
Risposi t'amo
Con tutto il cuor
Bambina innamorata
Stanotte t'ho sognata
Sul cuore addormentata
E sorridevi tu
Barbera e champagne
Triste col suo bicchiere di barbera
senza l'amore a un tavolo di un bar,
il suo vicino è in abito da sera
triste col suo bicchiere di champagne.
Son passate già quasi tre ore
venga ! Che uniamo i tavoli signor,
voglio cantare e dimenticare
coi nostri vini il nostro triste amor.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, pa ra pa pa
per colpa del tuo amor, pa ra pa pa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera
col mio bicchiere di champagne.
Com'eran tristi e soli quella sera
senza la donna a un tavolo di un bar,
Longo, Fanfani, Moro, e giù barbera,
Gianni Rivera, Mao, e giù champagne.
Guardi stia attento, lei mi sta offendendo !
Huela come ti scaldi, ma va là,
vieni balliamo insieme questo tango
balliamo insieme per dimenticar.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, pa ra pa pa
per colpa del tuo amor, pa ra pa pa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera
col mio bicchiere di champagne.
Colpa di quel barista che è un cretino
ci hanno cacciato fuori anche dal bar,
guarda non lo sapevo è già mattino,
si è fatto tardi ormai bisogna andar.
Giusto però vorrei vederla ancora
io sono direttore all'Onestà,
molto piacere, vede, io per ora
sono disoccupato, ma chissà.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, pa ra pa pa
per colpa del tuo amor, pa ra pa pa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera
col mio bicchiere di champagne.
Bella ciao
Una mattina mi sono alzato
O bella ciao
Bella ciao
Bella ciao ciao ciao
Una mattina mi sono alzato
E ho trovato l'invasor
O partigiano portami via
O bella ciao ...
che mi sento di morir
E se io muoio da partigiano
O bella ciao ...
Tu mi devi seppellir
(Mi) seppellirai lassù in montagna
O bella ciao ...
Sotto l'ombra di un bel fior
E le genti che passeranno
O bella ciao ...
Diranno che bel fior
E questo è il fiore del partigiano
O bella ciao ...
Morto per la libertà
Belle rose du printemps
Que fais-tu là-bas, ma jolie bergère?
Que fais-tu là-bas, ma jolie bergère?
Moi, je garde mes moutons blancs
belle rose.
Moi, je garde mes moutons blancs
belle rose - du printemps!
Combien prend-tu pour ton salaire?
Combien prend-tu pour ton salaire?
Moi, je gagne mes cinq cents francs,
belle rose.
Moi, je gagne mes cinq cents francs,
belle rose - du printemps!
Veux-tu venir à mon service?
Veux-tu venir à mon service?
Moi, je t'en donnerai autant,
belle rose.
Moi, je t'en donnerai autant,
belle rose - du printemps!
Quitte ces bois et ton village
Quitte ces bois et ton village
Et laisse là tes moutons blancs,
belle rose.
Et laisse là tes moutons blancs,
belle rose - du printemps!
Viens avec moi, blonde bergère,
Viens avec moi, blonde bergère,
Ne songe plus aux fleurs de champs,
belle rose.
Ne songe plus aux fleurs de champs,
belle rose - du printemps!
Si te savais combien je t'aime.
Si te savais combien je t'aime.
Ils souriraient tes yeux charmants,
belle rose.
Ils souriraient tes yeux charmants,
belle rose - du printemps.
Elle me dit en un murmure:
Elle me dit en un murmure:
Je reste avec mes agneaux blancs,
belle rose.
Je reste avec mes agneaux blancs,
belle rose - du printemps!
Oh j'aime mieux notre chaumière
Oh j'aime mieux notre chaumière
Que tous vos beaux palais luisants,
belle rose.
Que tous vos beaux palais luisants,
belle rose - du printemps.
Bergère, adieu! Sur la montagne
Bergère, adieu! Sur la montagne
Mon rève est morte en un instant,
belle rose.
Mon rève est morte en un instant,
belle rose - du printemps!
Mais, dans mon ciel, petite étoile,
Mais, dans mon ciel, petite étoile,
tu brilleras encor longtemps,
belle rose.
Tu brilleras encor longtemps,
belle rose - du printemps belle rose - du
printemps!
Bersagliere ha cento penne
Bersagliere ha cento penne
ma l’alpin ne ha una sola
un po' più lunga un po' più corta
sol l’alpin la può portare...
un po' più lunga un po' più corta
sol l’alpin la può portare...
Quando scende la notte bruna
tutti dormon nella pieve
ma con la faccia dentro la neve
sol l’alpin non può dormir...
ma con la faccia dentro la neve
sol l’alpin non può dormir...
Là sui monti vien giù la neve
la tormenta dell’inverno
ma se venisse anche l’inferno
sol l’alpin riman lassù...
ma se venisse anche l’inferno
sol l’alpin riman lassù...
Se dall’alto di rupe cade
confortate i vostri cuori
perché se cade i mezzo ai fiori
non gli importa di morir
perché se cade i mezzo ai fiori
non gli importa di morir
Bianco Natale
Quel lieve tuo candor, neve,
discende lieto nel mio cuor.
Nella notte santa il cuor esulta
d'amor, è Natale ancor.
E viene giù dal ciel lento,
un dolce canto ammaliator
che ti dice "Spera anche tu."
È Natale, non soffrire più.
Oh...oh oh oh oh
E viene giù dal ciel lento,
un dolce canto ammaliator
che ti dice "Spera anche tu."
È Natale, non soffrire più.
Bocca di rosa
La chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore metteva l'amore
la chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore sopra ogni cosa.
Appena scese alla stazione
del paesino di Sant'Ilario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un missionario.
C'e' chi l'amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa ne' l'uno ne' l'altro
lei lo faceva per passione.
Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito
ha il cuore libero oppure ha moglie.
E fu così che da un giorno all'altro
bocca di rosa si tirò addosso
l'ira funesta delle cagnette
a cui aveva sottratto l'osso.
Ma le comari di un paesino
non brillano certo d'iniziativa
le contromisure fino al quel punto
si limitavano all'invettiva.
Si sa che la gente da' buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio
si sa che la gente da' buoni consigli
se non può dare cattivo esempio.
Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.
E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole acute:
"Il furto d'amore sarà punito -dissedall'ordine costituito".
E quelle andarono dal commissario
e dissero senza parafrasare:
"Quella schifosa ha già troppi clienti
più di un consorzio alimentare".
E arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi con i pennacchi
e arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi e con le armi.
Il cuore tenero non e' una dote
di cui sian colmi i carabinieri
ma quella volta a prendere il treno
l'accompagnarono malvolentieri.
Alla stazione c'erano tutti dal
commissario al sagrestano
alla stazione c'erano tutti
con gli occhi rossi e il cappello in mano.
A salutare chi per un poco
senza pretese, senza pretese
a salutare chi per un poco
portò l'amore nel paese.
C'era un cartello giallo
con una scritta nera, diceva:
"Addio bocca di rosa
con te se ne parte la primavera".
Ma una notizia un po' originale
non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall'arco scocca
vola veloce di bocca in bocca.
E alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva
chi manda un bacio, chi getta un fiore,
chi si prenota per due ore.
Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un'estrema unzione
il bene effimero della bellezza
la vuole accanto in processione.
E con la Vergine in prima fila
e bocca di rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese
l'amore sacro e l'amor profano.
Buongiorno tristezza
Buongiorno tristezza,
amica della mia malinconia
la strada la sai,
facciamoci ancor oggi compagnia
Buongiorno tristezza,
torniamo dove un giorno t'incontrai
e dissi di lei:
Mi vuole ancora bene
e mi sbagliai!
Piangono le foglie gialle,
tutte intorno a me
chiedono al mormorio dei platani:
Dov'è? vedendomi con te.
Buongiorno tristezza,
facciamoci ancor oggi compagnia
la strada la sai:
è quella ch'era un dì dell'allegria!
Oggi ho imparato che cosa è il rimpianto,
l'amaro rimpianto, l'eterno rimpianto.
Era un addio: Torno domani
Da quel domani
quanti domani!
Nell'aria un canto solitario
ritornare un nome nell'aria
Buongiorno tristezza,
amica della mia malinconia
la strada la sai,
facciamoci ancor oggi compagnia
Buongiorno tristezza,
torniamo dove un giorno t'incontrai
e dissi di lei:
Mi vuole ancora bene
e mi sbagliai!
Piangono le foglie gialle,
tutte intorno a me
chiedono al mormorio dei platani:
Dov'è? vedendomi con te.
Buongiorno tristezza,
facciamoci ancor oggi compagnia
la strada la sai:
è quella ch'era un dì dell'allegria!
Buongiorno tristezzaaaaaaaaaa
Buonanotte fiorellino
Buonanotte buonanotte amore mio
buonanotte tra il telefono e il cielo
ti ringrazio per avermi stupito
per avermi giurato che e' vero
il granturco nei campi e' maturo
ed ho tanto bisogno di te
la coperta e' gelata e l'estate e' finita
buonanotte questa notte e' per te.
Buonanotte buonanotte fiorellino
buonanotte tra le stelle e la stanza
per sognarti devo averti vicino
e vicino non e' ancora abbastanza
ora un raggio di sole si e' fermato
proprio sopra il mio biglietto scaduto
tra i tuoi fiocchi di neve e le tue foglie di te
buonanotte questa notte e' per te.
Buonanotte buonanotte monetina
buonanotte tra il mare e la pioggia
la tristezza passerà domattina
e l'anello resterà sulla spiaggia
gli uccellini nel vento non si fanno mai male
hanno ali più grandi di me
e dall'alba al tramonto sono soli nel sole
buonanotte questa notte è per te.
Campagnola bella
La la la….
All'alba quanto spunta il sole
là nell'Abruzzo tutto d'or
le prosperose campagnole
discendono dalle valli in fior.
La la la…
Oh campagnola bella
tu sei la reginella.
negli occchi tuoi c'è il sole
c'è il colore delle viole
e delle valli tutte in fior.
Se canti la tua voce
è un'armonia di pace,
che si diffonde e dice:
se vuoi vivere felice
devi vivere quassù.
La la la….
Quand'è festa al paesello
con le sue amiche se ne va.
trottarellando, l'asinello
la porta verso la città.
La la la …
Oh campagnola bella...
La la la….
Ma poi la sera al tramontare
colle sue amiche se ne va
e tutte intente a raccontare
quel che ha veduto la' in citta'.
La la la….
Oh campagnola bella...
Campanaro della Valpadana
Campanaro della Valpadana,
per chi suoni la campana?
Tu, che inviti i valligiani
al vespro e alla preghiera mattutina,
oggi suoni, ma, nel cielo, implora
la tua voce arcana
benedici la mia Nina
che si sposa e se ne va lontana....
Din! Don! Dan!
Suona lieto il campanil del Redentore…
Din! Don! Dan!
Sei felice... eppur ti piange il cuore...
Campanaro del Gran San Bernardo,
per chi suoni la campana?
Nella notte di bufera,
un'ombra, in mezzo al turbine cammina:
l'emigrante che espatriò,
sognando una ricchezza vana,
sulla neve si trascina...
Il tuo squillo è la salvezza umana!
Din! Don! Dan!
Rivedrà la sua casetta in fiore
Din! Don! Dan!
Tornerà dove ha lasciato il cuore...
Campanaro delle "Sette Croci"
per chi suoni la campana?
Tra i ghiacciai dell'Adamello,
avvolti in una bianca mantellina,
hai veduto riapparir gli eroi
d'un'epopea lontana:
hanno il volto ancor fanciullo
e il cappello con la penna alpina...
Din! Don! Dan!
La montagna è il loro letto, il loro altare…
Din! Don! Dan!
Suona piano ... chè li puoi svegliare ...
Campanaro delle penne nere
non si possono scordare
din, don, dan.
Campane di Monte Nevoso
Dietro monti e valli tramonta il sole d’or
mentre suona il vespro lontano
mormora ogni labbro la preghiera del
Signor
quanta neve e quanto gelo in cuor.
Campane di Monte Nevoso
che suonate nel vespro divin
quel suono in un giorno radioso
salutò cento giovani alpin.
Lasciarono il bianco paesello
cento mamme e altrettanti tesor
un fior tra la piuma e il cappello
e una dolce canzone nel cuor.
Ritorneremo ancor sui nostri monti
e falceremo il grano al sole
berremo l’acqua viva delle fonti
che è pura come il nostro amor.
Campane di Monte Nevoso
quei rintocchi nel vespro divin
sembravano un grido angoscioso
proteggete i miei giovani alpin.
Tutto fu distrutto
ma tu torni a rintoccar
campanil di Monte Nevoso
tra le mura lacere
c’è sempre un focolar
cento cuori sempre ad aspettar.
(parlato)
La primavera é tornata
ha rifiorito le valli e i sentieri
che videro gli alpini partire
e non li han visti più tornare
ma ogni cuore aspetta ancora
ancora ogni serra la valle riporta
l’eco d’una canzone lontana
(cantato)
quella dolce canzone del cuor.
Ritorneremo ancor sui nostri monti
e falceremo il grano al sole
berremo l’acqua viva delle fonti
che è pura come il nostro amor.
Campane di Monte Nevoso
invocate la pace e l’amor
non quelle che predica il mondo
ma la pace che vuole ogni cuor;
La pace, la fede, la gioia, l’amor.
Canzone per te
La festa appena incominciata e già finita
il cielo non e più con noi
il nostro amore era l'invidia di chi è solo
era il mio orgoglio, la tua allegria
E' stato tanto grande ormai, non sa morire
per questo canto, e canto te
La solitudine che tu mi hai regalato
io la coltivo come un fiore
Chissà se finirà,
se un nuovo sogno la mia mano prenderà
se a un'altra io dirò le cose che io dicevo a te
Ma oggi devo dire che ti voglio bene
per questo canto, e canto te
E' stato tanto grande ormai, non sa morire
per questo canto, e canto te
Chissà se finirà ......
Casetta in Canada
Quando Martin vedete solo per la città
forse voi penserete dove girando va.
Solo, senza una meta. Solo... ma c'è un perché:
Aveva una casetta piccolina in Canada
con vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà,
e tutte le ragazze che passavano di là
dicevano: "Che bella la casetta in Canada"!
Ma un giorno, per dispetto, Pinco Panco l'incendiò
e a piedi poveretto senza casa lui restò.
"Allora cosa fece?" - Voi tutti chiederete.
Ma questa è la sorpresa che in segreto vi dirò:
Lui fece un'altra casa piccolina in Canada
con vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà,
e tutte le ragazze che passavano di là
dicevano: "Che bella la casetta in Canada"!
E tante e tante case lui rifece ma, però,
quel tale Pinco Panco tutte quante le incendiò.
Allora cosa fece?
Voi tutti lo sapete!
Lui fece un'altra casa piccolina in Canada
con vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà,
e tutte le ragazze che passavano di là
dicevano: "Che bella la casetta in Canada"!
Si ripete ad libitum:
(parlato) Allora cosa fece?
(coro) Lui fece un'altra casa piccolina in Canada
con vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà,
e tutte le ragazze che passavano di là
dicevano: "Che bella la casetta in Canada"!
Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers
Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor
al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor
il sangue del principe del Moro
arrossano il cimiero
d'identico color
ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite
le bramosie d'amor
"se ansia di gloria e sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare
all'amore
chi poi impone alla sposa soave di castità
la cintura ahimè grave
in battaglia può correre il rischio di perder
la chiave"
così si lamenta il Re cristiano
s'inchina intorno il grano
gli son corona i fior
lo specchoi di chiara fontanella
riflette fiero in sella
dei Mori il vincitor
Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione
il simbolo d'amor
nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde
ignudo in pieno sol
"Mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse Re Carlo scendendo veloce di sella
"Deh cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate"
Sorpreso da un dire sì deciso
sentendosi deriso
Re Carlo s'arrestò
ma più dell'onor potè il digiuno
fremente l'elmo bruno
il sire si levò
codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata
in gran difficoltà
alla donna apparve un gran nasone
e un volto da caprone
ma era sua maestà
"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano,
ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni
pudore"
Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì
e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir
veloce lo arpiona la pulzella
repente la parcella
presenta al suo signor
"Beh proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire
è un prezzo di favor"
"E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi
puttane,
anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"
Ciò detto agì da gran cialtrone
con balzo da leone
in sella si lanciò
frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco
il Re si dileguò
Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor
al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
de l sire vincitor
C'era un ragazzo che…
C'era un ragazzo
che come me
amava i Beatles e i Rolling Stones
girava il mondo
veniva da gli Stati Uniti d'America
Non era bello
ma accanto a sé
aveva mille donne se
cantava Help, Ticket to Ride,
o Lady Jane, o Yesterday,
cantava viva la Libertà
ma ricevette una lettera
La sua chitarra mi regalò
fu richiamato in America
Stop ! Coi Rolling Stones !
Stop ! Coi Beatles stop !
M'han detto “va nel Viet-nam
E spara ai Viet-cong”
tatatatatatatatata…………
C'era un ragazzo
Che come me
amava i Beatles e i Rolling Stones
Girava il mondo e poi finì
a far la guerra nel Viet-Nam
Capelli lunghi
non porta giù
non suona la chitarra ma
uno strumento
che sempre dà
la stessa nota “ta.ra.ta.ta”
Non ha più amici,
non ha più fans,
vede la gente cadere giù,
nel suo paese non tornerà,
adesso è morto nel Viet-Nam.
Stop ! Coi Rolling Stones !
Stop ! Coi Beatles, stop !
Nel petto un cuore più non ha.
ma due medaglie o tre
tatatatatatatatatatata
Champagne
Champagne, per brindare a un incontro
con te che già eri di un altro
ricordi, c'era stato un invito
stasera si va tutti a casa mia.
Così cominciava la festa
e già ti girava la testa
per me non contavano gli altri
seguivo con lo sguardo solo te.
Se vuoi, ti accompagno se vuoi
la scusa più banale
per rimanere soli io e te
e poi gettare via i perchè
amarti come sei
la prima volta, l'ultima ...
Champagne, per un dolce segreto
per noi, un amore proibito
ormai resta solo un bicchiere
ed un ricordo da gettare via
Lo so, mi guardate lo so
vi sembra una pazzia
brindare solo senza compagnia.
Ma io io devo festeggiare
la fine di un amore
cameriere, Champagne
Che cosa c'è
che cosa c'e',
c'e' che mi sono innamorato di te
c'e' che ora non mi importa niente
di tutta l'altra gente,
di tutta quella che non sei tu...
che cosa c'e',
c'e' che mi sono innamorato di te
c'e' che ti voglio tanto bene
che il mondo mi appartiene
il mondo mio che e' fatto solo di te..
come ti amo, non posso spiegarti non so cosa sento per te
ma se tu mi guardi negli occhi un momento
lo puoi capire anche da te...
che cosa c'e',
c'e' che mi sono innamorato di te
c'e' che io ora vivo bene se solo stiamo insieme,
se solo ti ho vicino...
ecco che c'e' !!...
Che sarà
Paese mio che stai sulla collina,
disteso come un vecchio addormentato
la noia, l'abbandono, il niente son la tua malattia,
paese mio ti lascio io vado via.
Che sarà, che sarà, che sarà.
Che sarà della mia vita chi lo sa.
So far tutto o forse niente, da domani si vedrà,
e sarà, sarà quel che sarà.
Gli amici miei son quasi tutti via
e gli altri partiranno dopo me.
Peccato perché stavo bene in loro compagnia,
ma tutto passa, tutto se ne và.
Che sarà, che sarà, che sarà.
Che sarà della mia vita chi lo sa.
Con me porto la chitarra e se la notte piangerò,
una nenia di paese suonerò.
Amore mio ti bacio sulla bocca
che fu la fonte del mio primo amor,
ti do L'appuntamento dove e quando non lo so,
ma so soltanto che ritornerò.
Che sarà, che sarà………..
Chevaliers de la table ronde
Chevaliers de la table ronde,
Goûtons voir si le vin est bon.
Chevaliers de la table ronde,
Goûtons voir si le vin est bon.
Goûtons voir, oui oui oui,
Goûtons voir, non non non,
Goûtons voir si le vin est bon.
J'en boirai cinq a six bouteilles,
une femme sur mes genoux.
J'en boirai cinq a six bouteilles,
une femme sur mes genoux.
une femme, oui oui oui
une femme, non non non
une femme sur mes genoux.
S'il est bon, s'il est agréable,
J'en boirai jusqu`à mon plaisir
S'il est bon, s'il est agréable,
J'en boirai jusqu`à mon plaisir
J'en boirai oui oui oui,
J'en boirai, non non non,
J'en boirai jusqu`'à mon plaisir.
Si je meurs, je veux qu'on m'enterre
Dans une cave où il y a du bon vin.
Si je meurs, je veux qu'on m'enterre
Dans une cave où il y a du bon vin.
Dans une cave oui oui oui,
Dans une cave non non non,
Dans une cave où il y a du bon vin.
Les deux pieds contre la muraille
Et la tête sous le robinet.
Les deux pieds contre la muraille
Et la tête sous le robinet.
Et la tête oui oui oui,
Et la tête non non non,
Et la tête sous le robinet.
Et si le tonneau se débouche,
J'en boirai jusqu'à mon loisir.
Et si le tonneau se débouche,
J'en boirai jusqu'à mon loisir.
J'en boirai, oui oui oui,
J'en boirai, non non non,
J'en boirai jusqu'à mon loisir.
Sur ma tombe je veux qu'on inscrive:
"Ici gît le roi des buveurs".
Sur ma tombe je veux qu'on inscrive:
"Ici gît le roi des buveurs".
Ici gît, oui oui oui,
Ici gît, non non non,
Ici gît le roi des buveur
Chi non lavora non fa l'amore
Chi non lavora non fa l'amore!"
Questo mi ha detto ieri mia moglie! (2 v.)
A casa stanco ieri ritornai
mi son seduto...niente c'era in tavola
arrabbiata lei mi grida che ho scioperato due giorni su tre...
Coi soldi che le dò non ce la fa più
ed ha deciso che, lei fa lo sciopero contro di me!
"Chi non lavora non fa l'amore!"
Questo mi ha detto ieri mia moglie!
Allora andai a lavorare
mentre eran tutti a scioperare!
E un grosso pugno in faccia mi arrivò,
andai a piedi alla guardia medica!
C'era lo sciopero anche dei tranvai...
Arrivo lì, ma il dottore non c'è!
E' in sciopero anche lui! Che gioco è! Ma?!
Ma come finirà...c'è il caos nella città
Non so più cosa far! Se non sciopero mi picchiano
Se sciopero mia moglie dice:
"Chi non lavora non fa l'amore!"
Dammi l'aumento signor padrone
così vedrai che in casa tua
e in ogni casa entra l'amore.
Chitarra romana
Sotto un manto di stelle Roma bella mi appare,
solitario il mio cuor disilluso d'amor
vuol nell'ombra cantar...
Una muta fontana e un balcone lassù...
O chitarra romana, accompagnami tu!
Suona, suona mia chitarra,
lascia piangere il mio cuore
senza casa e senza amore, mi rimani solo tu!
Se la voce è un po' velata
accompagnami in sordina...
La mia bella Fornarina
al balcone non c'è più...
Lungotevere dorme mentre il fiume cammina…
io Io seguo perché mi trascina con sé
e travolge il mio cuor ...
Vedo un'ombra lontana e una stella lassù ...
O chitarra romana accompagnami tu!
Suona suona mia chitarra…
O chitarra romana accompagnami tu!
Choral des adieux
Faut-il nous quitter sans espoir,
Sans espoir de retour,
Faut-il nous quitter sans espoir
De nous revoir un jour.
Refrain
Ce n'est qu'un au-revoir, mes frères,
Ce n'est qu'un au-revoir,
Oui nous nous reverrons, mes frères,
Ce n'est qu'un au-revoir.
Formons de nos mains qui s'enlac'nt,
Au déclin de ce jour,
Formons de nos mains qui s'enlac'nt
Une chaîne d'amour.
Unis par cette douce chaîne
Tous en ce même lieu,
Unis par cette douce chaîne
Ne faisons point d'adieu.
Car Dieu qui nous voit tous ensemble
Et qui va nous bénir,
Car Dieu qui nous voit tous ensemble
Saura nous réunir.
Ciao ciao bambina (Piove)
Mille violini suonati dal vento,
tutti i colori dell'arcobaleno
vanno a formare una pioggia d'argento
ma piove, piove, sul nostro amor…
Ciao, Ciao, bambina un bacio ancora
e poi per sempre ti perderò.
Come una fiaba l'amore passa:
c'era una volta poi non c'è più.
Cos'è che trema sul tuo visino
è pioggia o pianto, dimmi cos'è.
Vorrei trovare parole nuove,
ma mentre piove, piango con te!
Ciao, ciao, bambina non ti voltare
non posso dirti rimani ancor.
Vorrei trovare parole nuove,
ma piove piove, sul nostro amor.
(Per finire)
Ciao bambina, ti voglio bene da morire.
Cimitero di rose
Sotto le cime di quegli alti monti
La mamma mia riposa tra i fior
I fiori più belli e più profumati
Di quelle montagne dove io sono nà.
Quando, piccino, su un letto di foglie
Sempre dormivo accanto a lei
Diceva: "ricordati, e portami un fiore
Quando sarò anch'io vicino al tuo papà."
La mamma è morta e devo partire
Devo partire e andar a lavorar
E devo lasciare i miei cari monti
Come faremo a portarle quei bei fior.
Ho seminato un campo di rose
Nel cimitero abbandonà
La neve tra i monti sciogliendosi al sole
Di quel cimitero i fiori bagnerà.
Sono tornato al mio paese
nel cimitero abbandonà
i fiori più belli e più profumati
erano quelli di mamma e di papà.
Come le rose
Son tornate a fiorire le rose
E le dolci carezze del sol
Le farfalle s'inseguon festose
Nell'azzurro con trepido vol
Ma le rose non sono più quelle
Che fiorirono un giorno per te
Queste rose son forse più belle
Ma non hanno profumo per me
Ah la tua voce gentile
Più non allieta il mio cuore
Come le rose d'aprille
Le gioie d'amore
son morte per me.
Queste rose baciate dal sole
Nel silenzio dei vesperi d'or
Non sentiron le dolci parole
Che il tuo cuore diceva al mio cuor
Quelle rose non hanno più vita
Come i sogni di mia gioventù
È un ricordo ogni rosa appassita
Quelle rose non parlano più
Come pioveva
C'eravamo tanto amati
per un anno e forse piu',
c'eravamo poi lasciati...
non ricordo come fu...
ma una sera c'incontrammo,
per fatal combinazion,
perche' insieme riparammo,
per la pioggia, in un porton!
Elegante nel suo velo,
con un bianco cappellin,
dolci gli occhi suoi di cielo,
sempre mesto il suo visin...
Ed io pensavo ad un sogno lontano
a una stanzetta d'un ultimo piano,
quando d'inverno al mio cor si stringeva...
...Come pioveva ...come pioveva!
Come stai? Le chiesi a un tratto.
"Bene, grazie, disse, e tu?".
"Non c'e' male" e poi distratto:
"guarda che acqua vien giu'!".
"Che m'importa se mi bagno?"
Tanto a casa debbo andare
"Ho l'ombrello, t'accompagno"
"Grazie, non ti disturbar..."
Passa a tempo una vettura
io la chiamo, le fa: "no"
dico: "Oh! Via, senza paura.
Su montiamo", e lei monto'.
Cosi' pian piano io le presi la mano
mentre il pensiero vagava lontano...
Quando d'inverno al mio cor si
stringeva...
...Come pioveva ...come pioveva!
Ma il ricordo del passato
fu per lei il piu' gran dolor,
perche' al mondo aveva dato
la bellezza ed il candor...
cosi' quando al suo portone
un sorriso mi abbozzo'
nei begli occhi di passione
una lagrima' spunto'...
Io non l'ho piu' riveduta
se e' felice chi lo sa'!
Ma se ricca, o se perduta,
ella ognor rimpiangera':
Quando una sera in un sogno lontano
nella vettura io le presi la mano
quando salvare ella ancor si poteva!...
...Come pioveva ...cosi' piangeva!
Come porti i capelli bella bionda
Come porti i capelli bella bionda,
tu li porti alla bella marinara,
tu li porti come l’onda,
come l’onda in mezzo al mar.
In mezzo al mar
ci sta un camin che fumano,
In mezzo al mar
ci sta un camin che fumano,
In mezzo al mar
ci sta un camin che fumano,
saranno la mia bella
che si consumano
Come porti i capelli bella bionda,
tu li porti alla bella marinara,
tu li porti come l’onda,
come l’onda in mezzo al mar.
E i miei non vol
e i suoi non è contenti
E i miei non vol
e i suoi non è contenti
E i miei non vol
e i suoi non è contenti
ci sposeremo
Come porti i capelli bella bionda,
tu li porti alla bella marinara,
tu li porti come l’onda,
come l’onda in mezzo al mar.
Come sinfonia
sogno...sogno...
e tu sei con me
chiudo gli occhi
e in cielo splende gia'
una luce.
io sogno....
d'esserti vicino e di baciarti
e poi svanire in questo sogno
irreale.
lassu' sento gli angeliche cantano per noi,
dolcemente... dolcemente...
e' un canto fatto di felicita'!
ascolto e ti vedo ancora
piu' vicina
la musica che sento e' come
sinfonia;
il coro degli angeli mi fa sognare ancora
io vorrei, io vorrei
che questo sogno
fosse realta'.
il coro degli angeli mi fa sognare ancora
io vorrei, io vorrei
che questo sogno fosse realta'
realta'
di un sogno
d'amor
Da tera an pianta
Da tera an pianta, oi che bela pianta,
pianta piantun piantin,
col ciribiribin c'an pianta 'l vin
o che bun vin de pianta.
Da pianta an rapa, oi che bela rapa,
rapa rapun rapin,
col ciribiribin c'an pianta 'l vin
o che bun vin de rapa.
Da rapa an tina, oi che bela tina,
tina tinun tinin,
col ciribiribin c'an pianta 'l vin
o che bun vin de tina.
Da tina an crota, oi che bela crota,
crota crutun crutin,
col ciribiribin c'an pianta 'l vin
o che bun vin de crota.
Da crota an buta, oi che bela buta,
buta butal butin,
col ciribiribin c'an pianta 'l vin
o che bun vin de buta.
Da buta an buca, oi che bela buca,
buca bucal buchin,
col ciribiribin c'an pianta 'l vin
o che bun vin de buca.
Da buca an pansa, oi che bela pansa,
pansa pansun pansin,
col ciribiribin c'an pianta 'l vin
o che bun vin de pansa.
Da pansa an tera, oi che bela tera,
tera terun terin,
col ciribiribin c'an pianta 'l vin
o che bun vin de tera.
Da tera an pianta, oi che bel pianta…
Danse Valdôtaine
Dansa pà dessu lo fen,
Papa rogne, (bis)
Dansa pà dessu lo fen, papa rogne mama dit ren!
Papa rogne, papa rogne,
papa rogne, mama dit ren! (bis)
In tse Peïo nos allen
Bei-re eu-na coppa (bis)
In tse Peïo nos allen bei-re eu-na coppa to-ta pe ren!
Bei-re eu-na coppa, bei-re eu-na coppa,
bei-re eu-na coppa to-ta pe ren. (bis)
In tse Ni-da nos al-len
La-pé la crâ-ma (bis)
In tse Ni-da nos al-len la-pé la crâ-ma tota pe ren!
la-pé la crâ-ma la-pé la crâ-ma la-pé la crâ-ma tota pe ren (bis)
Lo santécco su lo pomé
Rodze dé pomme (bis)
Lo santécco su lo pomé, rodze dé pomme e caqué dé nué
Rodze dé pomme, rodze dé pomme,
rodze dé pomme e caqué dé nué (bis)
Di là del Piave
Di qua, di là del Piave
ci sta un'osterìa,
di qua, di là del Piave
ci sta un'osterìa.
là c'è da bere e da mangiare
ed un buon letto da riposar.
Di qua, di là dal ponte
ci sta una bella mora,
tutte le sere resta sola,
la resta sola a far l'amor.
E dopo aver mangiato,
mangiato e ben bevuto,
e dopo aver mangiato,
mangiato e ben bevuto:
- Oh, dimmi o bella, se vuoi venire,
questa è l'ora d'andar dormire.
- Mi sì ghe vegneria
per una volta sola,
mi sì ghe vegneria
per una volta sola,
solo vi prego lasciarmi stare,
che son figlia da maridar.
- S'eri da maridare
dovevi dirlo prima,
s'eri da maridare
dovevi dirlo prima,
sei sempre stata coi vecchi alpini,
non sei più figlia da maridar.
E dopo nove mesi
è nato un bel bambino,
non beve il latte ma ciuccia il vino,
perchè figlio del vecchio alpin.
Dove sei stato, mio bell'alpino
Dove sè stato, mio bell'Alpino?
Dove sè stato, mio bell'Alpino,
Che ti ga cambià colore?
L'è stata l'aria del Trentino,
L'è stata l'aria del Trentino,
Che m'ha fat cambià color!
L'è stata l'aria dell'Ortigara,
L'è stata l'aria dell'Ortigara,
Che m'ha fat cambià color!
Sul Monte Nero c'è una tormenta,
Sul Monte Nero c'è una tormenta
Che m'ha fat cambià color!
La sul Pasubio c'è un barilotto.
La sul Pasubio c'è un barilotto.
Che m'ha fat cambià color!
Sul Monte Grappa c'è una bombarda
Sul Monte Grappa c'è una bombarda
Che m'ha fat cambià color!
E' stato il fumo della mitraglia
E' stato il fumo della mitraglia
Che m'ha fat cambià color!
Ma i tuoi colori ritorneranno,
Ma i tuoi colori ritorneranno
Questa sera a far l'amore.
E l'allegria
E l'allegria a l'è dei zovins,
e l'allegria a l'è dei zovins,
e l'allegria a l'è dei zovins,
e no dei veci, no dei veci maridaz.
Lara lara lilla lilla leru
lara lara lilla lilla leru,
lara lara lilla lilla leru,
lara lara lilla lilla la.
E l'allegria a l'è dei zovins,...
Ciribiribin, duman l'è festa,
ciribiribin, non si lavora,
ciribiribin gh'ho la mia bella,
ciribiribin, d'andà a truvà.
Le an perdude alant a messe, (3 v.),
in chel dì, in chel dì che son sposaz.
Lara lara lilla...
E le stellette
E le stellette che noi portiamo
son disciplina, son disciplina;
e le stellette che noi portiamo
son disciplina per noi soldà.
E tu biondina capricciosa
garibaldina trullallà,
tu sei la stella, tu sei la stella;
e tu biondina capricciosa
garibaldina trullallà,
tu sei la stella di noi soldà.
E le scarpette che noi portiamo
son le barchette, son le barchette;
e le scarpette che noi portiamo
son le barchette di noi soldà.
E tu biondina capricciosa…
E le giberne che noi portiamo
son portacicche, son portacicche;
e le giberne che noi portiamo
son portacicche di noi soldà.
E tu biondina capricciosa…
E la gavetta che noi portiamo
è la cucina, è la cucina;
e la gavetta che noi portiamo
è la cucina di noi soldà.
E tu biondina capricciosa…
E la borraccia che noi portiamo
è la cantina, è la cantina;
e la borraccia che noi portiamo
è la cantina di noi soldà.
E tu biondina capricciosa…
Ed il cappello che noi portiamo
sì, è l'ombrello, sì, è l'ombrello;
ed il cappello che noi portiamo
sì, è l'ombrello di noi soldà.
E tu biondina capricciosa…
E' l'uomo per me
E' l'uomo per me
fatto apposta per me,
è forte con me e da uomo sa dir,
parole d'amor...
Ma ciò che amo in lui,
è il ragazzo che,
nasconde in sé...
É l'uomo per me,
è sicuro di sé,
da uomo so già,
i progetti che ha,
i sogni che fa...
Ma ciò che amo in lui,
è il ragazzo che,
nasconde in sé...
Mai nessuno saprà
separarlo da me,
ogni giorno saprò,
con lui restar...
É l'uomo per me,
sicuro di sé,
è forte con me e come un uomo sa dir,
parole d'amor...
Ma ciò che amo in lui,
è il ragazzo che,
nasconde in sé...
(É l'uomo per te) Ma è un ragazzo ancor per me...
(É l'uomo per te) Per questo trovo in lui l'amor....
(É l'uomo per te) Ma è un ragazzo ancor per me...
E qui comando io
Quelle stradelle che tu mi fai far
cara Rosina, cara Rosina
quelle stradelle che tu mi fai far
cara Rosina le devi pagar.
E qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere, ogni di' voglio sapere
e qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere chi viene e chi va.
Devi pagarle col sangue e dolor
finché la luna, finché la luna
devi pagarle col sangue e dolor
finché la luna non cambia il color.
E qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere, ogni di' voglio sapere
e qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere chi viene e chi va.
Quando la luna la cambia color
vieni Rosina, vieni Rosina
quando la luna la cambia color,
vieni Rosina faremo l'amor
E qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere, ogni di' voglio sapere
e qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere chi viene e chi va.
E se domani
E se domani io non potessi rivedere te?
mettiamo il caso che ti sentissi stanco di me
quello che basta all'altra gente
non mi darà nemmeno l'ombra della perduta felicità
e se domani, e sottolineo se
all'improvviso perdessi te
avrei perduto il mondo intero, non solo te...
Fatti mandare dalla mamma
E' un'ora che aspetto
davanti al portone:
su, trova una scusa
per uscire di casa!
Fatti mandare dalla mamma
a prendere il latte:
devo dirti qualche cosa
che riguarda noi due.
Ti ho vista uscire dalla scuola
insieme ad un altro,
con la mano nella mano
passeggiava con te.
Tu digli a quel coso
che sono geloso
che se lo rivedo
gli spaccherò il muso!
Fatti mandare dalla mamma
a prendere il latte:
presto, scendi,
scendi, amore,
ho bisogno di te
ho bisogno di te!
(Dai, scendi! Vieni giù!)
Ti ho vista uscire dalla scuola
insieme ad un altro,
con la mano nella mano
passeggiava con te.
Tu digli a quel coso
che sono geloso
che se lo rivedo
gli spaccherò il muso!
Fatti mandare dalla mamma
a prendere il latte:
presto, scendi,
scendi, amore,
ho bisogno di te...
ho bisogno di te!
Fin che la barca va
Il grillo disse un giorno alla formica:
"il pane per l'inverno tu ce l'hai,
perché protesti sempre per il vino
aspetta la vendemmia e ce l'avrai".
Mi sembra di vedere mio fratello
che aveva un grattacielo nel Perù,
voleva arrivare fino in cielo
e il grattacielo adesso non l'ha più.
Fin che la barca va, lasciala andare,
fin che la barca va, tu non remare,
fin che la barca va, stai a guardare,
quando l'amore viene il campanello suonerà.
E tu che vivi sempre sotto il sole,
all'ombra di ginestre e di lillà,
al tuo paese c'è chi ti vuol bene
perché sogni le donne di città.
Mi pare di vedere mia sorella
che aveva un fidanzato di Cantù,
voleva averne uno anche in Cina
e il fidanzato adesso non l'ha più!
Fin che la barca va, lasciala andare,
fin che la barca va, tu non remare,
fin che la barca va, stai a guardare,
quando l'amore viene il campanello suonerà.
Fiori rosa fiori di pesco
c'eri tu
fiori nuovi stasera esco
ho un anno di piu'
stessa strada stessa porta
scusa
se son venuto qui questa sera
da solo non riuscivo a dormire perche'
di notte ho ancor bisogno di te
fammi entrare per favore
solo credevo di volare e non volo
credevo che l'azzurro dei tuoi occhi
per me
fosse sempre cielo: non e'
fosse sempre cielo: non e'
posso stringerti le mani
come sono fredde tu tremi
no non sto sbagliando mi ami
dimmi che e' vero
dimmi che e' vero
dimmi che e' vero
dimmi che e' vero
dimmi
Firenze sogna
Firenze stanotte sei bella
In un manto di stelle
Che in cielo risplendono tremule
Come fiammelle,
nell’ombra Nascondi gli amanti
le bocche Tremanti si parlan d’amor
Intorno c’è tanta poesia
Per tè vita mia
Sospira il mio cuor.
Sull’Arno d’argento
Si specchia il firmamento
Mentre un sospiro e un canto
Si perde lontan...
Dorme Firenze
sotto il raggio della Luna,
ma dietro ad un balcone
Veglia una Madonna bruna.
Balconi adornati
di pampini E glicini in fiore
Stanotte schiudetevi ancora
Che passa l’amore
Germogliano le serenate
Madonne ascoltate:Son mille canzon
Un vostro sorriso è la vita
La gioia infinita
L’eterna passion.
Sull’Arno d’argento
Si specchia il firmamento
Mentre un sospiro e un canto
Si perde lontan
Dorme Firenze
sotto il raggio della Luna,
ma dietro ad un balcone
Veglia una Madonna bruna.
Sopra il lungarni senti un’armonia
D’amore sospirano gli amanti
Stretti stretti cuore a cuore.
Fischia il vento
Fischia il vento e infuria la bufera,
scarpe rotte e pur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir.
A conquistare...
Ogni contrada è patria del ribelle,
ogni donna a lui dona un sospir,
nella notte lo guidano le stelle,
forte il cuor e il braccio nel colpir.
Nella notte...
Se ci coglie la crudele morte,
dura vendetta verrà dal partigian;
ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile e traditor.
Ormai sicura...
Cessa il vento, calma è la bufera,
torna a casa il fiero partigian,
sventolando la rossa sua bandiera;
vittoriosi, al fin liberi siam!
Sventolando...
Genova per noi
Con quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi prima di andare a Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo più.
Eppur parenti siamo un po'
di quella gente che c'è lì
che in fondo in fondo è come noi, selvatica,
ma che paura ci fa quel mare scuro
che si muove anche di notte e non sta fermo mai.
Genova per noi
che stiamo in fondo alla campagna
e abbiamo il sole in piazza rare volte
e il resto è pioggia che ci bagna.
Genova, dicevo, è un'idea come un'altra.
Ah, la la la la la la
Ma quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
e circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.
Macaia, scimmia di luce e di follia,
foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia...
e intanto, nell'ombra dei loro armadi
tengono lini e vecchie lavande
lasciaci tornare ai nostri temporali
Genova ha i giorni tutti uguali.
In un'immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
e i gamberoni rossi sono un sogno
e il sole è un lampo giallo al parabrise...
Con quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo più.
Gentille Alouette
Refrain (bis)
Alouette, gentille alouette,
Alouette, je te plumerai.
Je te plumerai la tête (bis)
Et la tête (bis)
Alouette (bis)
Ah ! (au refrain)
Je te plumerai le bec (bis)
Et la tête (bis)
Et le bec (bis)
Ah ! (au refrain)
Je te plumerai les yeux (bis)…
Je te plumerai le cou (bis)
Je te plumerai les ailes (bis)
Je te plumerai les pattes (bis)
Je te plumerai la queue (bis)
Je te plumerai le dos (bis)
Puis : Je te rôtirai…
Puis : Je te mangerai…
Grande grande grande
Con te dovrò combattere
non ti si può pigliare come sei...
i tuoi difetti son talmente tanti
che nemmeno tu li sai...
sei peggio di un bambino capriccioso
la vuoi sempre vinta tu...
sei l'uomo più egoista e prepotente
che abbia conosciuto mai.
Ma c'e' di buono che al momento giusto
tu sai diventare un altro...
in un attimo tu
sei grande grande grande e le mie pene
non me le ricordo più.
Io vedo tutte quante le mie amiche
son tranquille più di me
non devono discutere ogni cosa
come tu fai fare a me...
ricevono regali e rose rosse
per il loro compleanno
dicon sempre di sì
non han mai problemi e son convinte
che la vita e' tutta lì...
invece no, invece no
la vita e' quella che tu dai a me...
in guerra tutti i giorni sono viva
sono come piace a te...
ti odio e poi ti amo e poi ti amo
e poi ti odio e poi ti amo...
non lasciarmi mai più.
sei grande grande grande come te
sei grande solamente tu.
Ti odio e poi ti amo e poi ti amo
e poi ti odio e poi ti amo...
non lasciarmi mai più.
Sei grande grande grande come te
sei grande solamente tu.
Non lasciarmi mai più.
Sei grande grande grande come te
sei grande solamente tu.
Gran Dio del cielo
Gran Dio del cielo,
s'io fossi una rondinella
vorrei volare, vorrei volare, vorrei volare
in braccio alla mia bella.
Prendi la secchia
e vattene alla fontana
là c'è il tuo amore, là c'è il tuo amore, là c'è il tuo amore,
che alla fontana aspetta.
Prendi il fucile
e vattene alla frontiera
là c'è il nemico, là c'è il nemico, là c'è il nemico,
che alla frontiera aspetta.
Grazie dei fiori
Rose...
rose...
ma le più belle le hai mandate tu
Grazie dei fior
fra tutti gli altri li ho riconosciuti
mi han fatto male eppure li ho graditi
Son rose rosse e parlano d'amor
E grazie ancor
che in questo giorno tu m'hai ricordata
ma se l'amore nostro s'è perduto
perchè vuoi tormentare il nostro cuor?
In mezzo a quelle rose
ci sono tante spine
memorie dolorose
di chi ha voluto bene
Son pagine già chiuse
con la parola fine
Grazie dei fior
fra tutti gli altri li ho riconosciuti
mi han fatto male eppure li ho graditi
Son rose rosse e parlano d'amor
Grazie dei fior
e addio...
per sempre addio...
senza...
rancor
Grazie, prego , scusi
Al matinèe
del Giovedì
ballo liscio
al Garden Blu
co l'orchestra Serenade.
Spengono le luci
tacciono le voci
e nel buio sento sussurrar:
Prego:
vuol ballare con me?...
Grazie,
preferisco di no:
non ballo il tango col casquè
perciò....
grazie.
Prego, grazie, scusi...
tornerò
Al matinèe
del Garden Blu
ricchi premi
e cotillons,
fascai d'oro per la Miss.
Spengono le luci,
tacciono le voci
e nel buio senti sussurrar...
Non ballo il tango col casquè
perciò...
grazie.
Prego, grazie, scusi...
tornerò!...
Guarda che luna
Guarda che luna, guarda che mare
Da questa notte senza te dovrò restare
Folle d'amore
Vorrei morire
Mentre la luna da lassù mi sta a guardare
Resta soltanto
Tutto il rimpianto
Perché ho peccato nel desiderarti tanto
Ora son solo a ricordare
E vorrei poterti dire
Guarda che luna, guarda che mare
Guarda che luna guarda che mare,
Da questa notte senza te dovrò restare
Folle d'amore, d'amore
vorrei morire
Mentre la luna da lassù mi sta a guardare
Guarda che luna, guarda che mare
In questa notte senza te vorrei morire
Perché son solo a ricordare
E vorrei poterti dire
Guarda che luna, guarda che mare
...che luna... ...che luna...
...guarda che mare...
Guarda la luna
Guarda la luna, come la camina:
e la scavalca i monti, come noialtri alpin:
Ohi, si si cara mamma no! senza alpini come farò!
Guarda le stelle, come sono belle:
somiglian le sorelle di noialtri alpin:
Ohi, si si cara mamma no! senza alpini come farò!
Guarda il sole, come splende in cielo:
la lunga penna nera si riscalderà:
Ohi, si si cara mamma no! senza alpini come farò!
Guarda la neve, come scende lieve:
la lunga penna nera la si imbiancherà:
Ohi, si si cara mamma no! senza alpini come farò!
Ho capito che ti amo
Ho capito che ti amo
quando ho visto che bastava
un tuo ritardo
per sentir svanire in me
l'indifferenza
per temere che tu
non venissi più
Ho capito che ti amo
quando ho visto che bastava
una tua frase
per far sì che una serata
come un'altra
cominciasse per incanto
a illuminarsi
E pensare
che poco tempo prima
parlando con qualcuno
mi ero messo a dire
che oramai
non sarei più tornato
a credere all'amore
a illudermi a sognare
Ed ecco che poi
Ho capito che ti amo
e già era troppo tardi
per tornare
per un po' ho cercato in me
l'indifferenza
poi mi son lasciato andare
nell'amore.
Il capitano della compagnia
Il comandante la compagnia
l'è ferito e sta per morir.
e manda a dire ai suoi alpini
che lo vengano a ritrovar.
I suoi alpini gli mandan a dire
che senza corda [scarpe] non si può passar.
"O con la corda [le scarpe], o senza [scarpe] corda
i miei alpini li voglio qua".
E cò fu stato alla mattina
i suoi alpini sono rivà.
"E io comando che il mio corpo
in sette pezzi sia taglià"
Il primo pezzo al Re d'Italia
che si ricordi dei suoi alpin.
Il secondo pezzo al reggimento
che si ricordi dei suoi soldà.
Il terzo pezzo al battaglione
che si ricordi del suo capitan.
Il quarto pezzo alla mia mamma
che si ricordi del suo figlio alpin.
Il quinto pezzo alla mia bella
che si ricordi del suo primo amor.
Il sesto pezzo alla montagna
ché lo fiorisca di rose e fior.
L'ultimo pezzo alle frontiere
che si ricordino dei bravi alpin.
Il cielo in una stanza
Quando sei qui con me
questa stanza non ha piu' pareti
ma alberi, alberi infiniti.
quando sei qui vicino a me
questo soffitto viola no, non esiste piu'
lo vedo il cielo sopra noi
che restiamo qui, abbandonati come se
non ci fosse piu' niente, piu' niente al mondo.
suona un'armonica:
mi sembra un organo che vibra
per te e per me
su nell'immensita' del cielo.
per te, per me: nel cielo.
Il mondo
No, stanotte amore
Non ho più pensato a te
Ho aperto gli occhi
Per guardare intorno a me
E intorno ha me
Girava il mondo come sempre
Gira, il mondo gira
Nello spazio senza fine
Con gli amori appena nati
Con gli amori già finiti
Con la gioia e col dolore
Della gente come me
Un mondo
Soltanto adesso, io ti guardo
Nel tuo silenzio io mi perdo
E sono niente accanto a te
Il mondo
Non si é fermato mai un momento
La notte insegue sempre il giorno
Ed il giorno verrà
Gira, il mondo gira
Nello spazio senza fine
Con gli amori appena nati
Con gli amori già finiti
Con la gioia e col dolore
Della gente come me
Un mondo
Soltanto adesso, io ti guardo
Nel tuo silenzio io mi perdo
E sono niente accanto a te
Il mondo
Non si é fermato mai un momento
La notte insegue sempre il giorno
Ed il giorno verrà
Oh Il mondo
Il mondo
Non si é fermato mai un momento
La notte insegue sempre il giorno
Ed il giorno verrà
Stanotte amore non ho più pensato ha te
Stanotte amore non ho più pensato ha te
Stanotte amore non ho più pensato ha te
Pensato ha te
Il nostro concerto
Sull'eco del concerto
Che insieme ci trovò
Ripeterò ancor la strada
Che mi porta a te
Ovunque sei, se ascolterai
Accanto a te mi troverai
Vedrai lo sguardo
Che per me parlò
E la mia mano
Che la tua cercò
Ovunque sei, se ascolterai
Accanto a te mi rivedrai
E troverai un po' di me
In un concerto dedicato a te
Ovunque sei, ovunque sei
Dove sarai mi troverai
Vicino a te
Il pescatore
All'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito un pescatore
aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
Venne alla spiaggia un assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura
eran gli specchi di una avventura.
E chiese al vecchio dammi il pane
ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino
ho sete e sono un assassino.
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma versò il vino e spezzò il pane
per chi diceva ho sete ho fame.
E fu il calore di un momento
poi via di nuovo verso il vento
davanti agli occhi ancora il sole
dietro le spalle un pescatore.
Dietro le spalle un pescatore
e la memoria e' già dolore
e' già il rimpianto di un aprile
gioca con l'ombra di un cortile.
Vennero in sella due gendarmi
vennero in sella con le armi
chiesero al vecchio se lì vicino
fosse passato un assassino.
Ma all'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito il pescatore
aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
Il Piave
Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera...
Muti passaron quella notte i fanti:
tacere bisognava andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde,
sommesso e lieve il mormorìo dell'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
Il Piave mormorò: Non passa lo straniero!
Ma in una notte trista si parlò di un fosco evento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha vista venir giù lasciare il tetto,
poi che il nemico irruppe a Caporetto!
Profughi ovunque! Dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i suoi ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e tristo il mormorar dell'onde.
Come un singhiozzo, in quell'autunno nero,
il Piave mormorò: ritorna lo straniero!
E ritornò il nemico: per l'orgoglio e per la fame
volea sfogare tutte le sue brame...
Vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi, e tripudiare come allora!
- No - disse il Piave. - No, - dissero i fanti mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide il Piave rigonfiar le sponde!
E, come i fanti, combattevan l'onde...
Rosso di sangue del nemico altero,
il Piave comandò Indietro, và, straniero!
Indietreggiò il nemico fino a Trieste, fino a Trento
E la Vittoria sciolse l'ali al vento!
Fu sacro il patto antico: tra le schiere, furon visti
risorgere Oberdan, Sauro, Battisti!
Infranse, alfin, l'italico valore
le forche e l'armi dell'impiccatore!
Sicure l'Alpi, libere le sponde
Si tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suolo, vinti i torvi Imperi,
La Pace non trovò nè oppressi nè stranieri!
Il problema più importante
Il problema più importante per noi
è di avere una ragazza di sera
se restiamo da soli, soli tutto male
non si può neanche cantar
forse non ci crederete
ma è vero
la malinconia ci prende di sera
con la barba già fatta
soli, senza nessuno,
ce ne andiam per la città.
Gira e rigira,
tra le balere
ci sarà pure un anima buona
che si accompagna con noi
anche perché
non la troviamo mai, mai.
Il problema più importante per noi
è di avere una ragazza di sera
se restiamo da soli, soli tutto male
non si può neanche cantar.
Gira e rigira,
fra le balere
ci sarà pure un anima buona
che si accompagna con noi
anche perché
non la troviamo mai, mai.
Il problema più importante per noi
è di avere una ragazza di sera
se restiamo da soli, soli tutto male
non si può neanche cantar
non si può neanche cantar
Il ragazzo della via Gluck
(coro) là dove c'era l'erba ora c'e una città.
Questa e' la storia
di uno di noi
anche lui nato per caso in via Gluck
in una casa fuori città
gente tranquilla che lavorava.
Là dove c'era l'erba ora c'e
una città
e quella casa in mezzo al verde ormai
dove sarà
questo ragazzo della via Gluck
si divertiva a giocare con me
ma un giorno disse: "vado in città"
e lo diceva mentre piangeva
io gli domando: "amico non sei contento?
vai finalmente a stare in città
là troverai le cose che non hai avuto qui.
Potrai lavarti in casa senza andar
giù nel cortile".
"Mio caro amico" disse "qui sono nato
e in questa strada ora lascio il mio cuore
ma come fai a non capire
che e' una fortuna per voi che restate
a piedi nudi a giocare nei prati
mentre là in centro io respiro il cemento
ma verrà un giorno che ritornerò
ancora qui
e sentirò l'amico treno che
fischia così.... ua ua".
passano gli anni ma otto son lunghi
però quel ragazzo ne ha fatta di strada
ma non si scorda la sua prima casa
ora coi soldi lui può comperarla
torna e non trova gli amici che aveva
solo case su case catrame e cemento
là dove c'era l'erba ora c'e
una città
e quella casa in mezzo al verde ormai
dove sarà
non so no so perché continuano
a costruire le case
e non lasciano l'erba, non lasciano l'erba
non lasciano l'erba
e non se andiamo avanti così
chissà come si farà
chissà chissà come si farà.
Il sole dietro ai monti
Il sole dietro ai monti è tramontato. Ohimé!
Il sole dietro ai monti è tramontato. Ohimé!
E su nel cielo che già s'imbruna
ecco la bianca luna a rischiarare il mar.
E su nel cielo che già s'imbruna
ecco la bianca luna a rischiarare il mar.
O luna mite e cara che risplendi. Ohimé!
O luna mite e cara che risplendi. Ohimé!
Di raggio in raggio io vorrei salire,
per poi con te venire ad abitare in ciel.
Di raggio in raggio io vorrei salire,
per poi con te venire ad abitare in ciel.
Inno di Mameli
Fratelli d’Italia
l’Italia s’è desta,
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma
chè schiava di Roma
Iddio la creò.
Dall'Alpe a Sicilia
ovunque è Legnano
ogn’uom di Ferruccio
ha il cuore e la mano.
I bimbi, d'Italia
si chiaman Balilla.
Il suon d'ogni squilla
i Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.
Noi siamo da secoli
calpesti e derisi,
perchè non siam popolo,
perchè siam divisi,
raccolgaci un'unica
bandiera, una speme;
di fonderci insieme
già l'ora suonò.
Evviva l'Italia!
dal sonno s'è 'desta,
s'è cinta la testa.
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma
dell’elmo di Scipio
che schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriamo, far libero
il suolo natìo;
uniti, per Dio!
Chi vincer ci può?
Son giunchi che piegano
le spade vendute;
già l'aquila d'Austria
le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
il sangue polacco
bevè col cosacco
ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.
Io che amo solo te
C'e' gente che ha avuto mille cose
tutto il bene tutto il male del mondo
io ho avuto solo te
e non ti perdero'
e non ti lascero'
per cercare nuove avventure
c'e' gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo
io che amo solo te
io mi fermero'
e ti regalero'
quel che resta della mia gioventu'
io ho avuto solo te
e non ti perdero'
e non ti lascero'
per cercare nuove illusioni
c'e' gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo
io che amo solo te
io mi fermero'
e ti regalero'
quel che resta della mia gioventu'
Io che non vivo
Siamo qui noi soli
Come ogni sera
Ma tu sei piu' triste
Ed io lo so perche'
So che tu vuoi dirmi
Che non sei felice
Che io sto cambiando e tu
Mi vuoi lasciar
Io che non vivo
piu' di un'ora senza te
Come posso stare una vita senza te
Sei mia sei mia mai niente lo sai
Separarci un giorno potra'
Vieni qui ascoltami
Io ti voglio bene
Te ne prego fermati
Ancora insieme a me
Io che non vivo
piu' di un'ora senza te
Come posso stare una vita senza te
Sei mia
Sei mia
Mai niente lo sai
Separarci un giorno potrà
Io che non vivo
piu' di un'ora senza te
Come posso stare una vita senza te
Sei mia
Sei mia
Io che non vivo
Più di un'ora senza te
Come posso stare una vita senza te
Sei mia
Sei mia
Sei miaaa
Io ho in mente te
Apro gli occhi e ti penso, ed ho in mente te
ed ho in mente te.
Io cammino per le strade, ed ho in mente te
ed ho in mente te.
Ogni mattina uo, uo, ed ogni sera, uo, uo
ed ogni notte, te.
Io lavoro più forte, ma ho in mente te
ma ho in mente te
Ogni mattina uo, uo, ed ogni sera, uo, uo
ed ogni notte, te.
Che cos'ho nella testa, che cos'ho nelle scarpe
no, non so cos'è.
Ho voglia di andare, uo, uo
di andarmene via, uo, uo
non voglio pensar ma poi ti penso
Apro gli occhi e ti penso, ed ho in mente te
ed ho in mente te.
Ogni mattina, uo, uo, ed ogni sera, uo, uo
ed ogni notte te.
Io per lei
E' lei che mi sveglia al mattino
e la notte mi copre.
Io per lei
faccio tutto
sai perche':
Io per lei, io per lei morirei,
per quegli occhi vivrei
una vita di piu'.
Io per lei,
io per lei vincerei
anche il sole perche'
questa vita che ho
e' per lei.
Lei mi dice:
tu sei un uomo che vale,
non arrenderti mai,
lotta sempre.
Io le credo
sai perche':
Io per lei, io per lei morirei,
per quegli occhi vivrei
una vita di piu'.
Io per lei,
io per lei vincerei
anche il sole perche'
questa vita che ho
e' per lei.
I Watussi
Nel continente nero, paraponzi ponzi pò
Alle falde del Kilimangiaro, paraponzi ponzi pò
Ci sta un popolo di negri che ha invenato tanti balli
il più famoso è l'Hully-Gully, Hully-Gully, Hully-Gu...
Siamo i Watussi, siamo i Watussi, gli altissimi negri!
Ogni tre passi, ogni tre passi facciamo sei metri!
Noi siamo quelli che nell'Equatore vediamo per primi la luce del sole,
noi siamo i Watussi!
Siamo i Watussi, siamo i Watussi, gli altissimi negri!
Quello più basso, quello più basso è alto due metri!
Qui ci scambiamo l'amore profondo dandoci i baci più alti del mondo,
siamo i Watussi!
Alle giraffe guardiamo negli occhi, agli elefanti parliamo negli orecchi,
se non credete venite quaggiù, venite, venite quaggiù!
Siamo i Watussi, siamo i Watussi, gli altissimi negri!
Ogni tre passi, ogni tre passi facciamo sei metri!
Ogni capanna del nostro villaggio ha perlomeno tre metri di raggio
siamo i Watussi!
Nel continente nero, alle falde del Kilimangiaro,
Ci sta un popolo di negri che ha inventato tanti balli
il più famoso è l'Hully-Gully, Hully-Gully, Hully-Gu
Siamo i Watussi, siamo i Watussi, gli altissimi negri!
Quello più basso, quello più basso è alto due metri!
Quando le donne stringiamo sul cuore noi con le stelle parliamo d'amore,
siamo i Watussi!
Qui ci scambiamo l'amore profondo dandoci i baci più alti del mondo,
siamo i Watussi!
Noi siamo quelli che nell'Equatore vediamo per primi la luce del sole,
noi siamo i Watussi!
Nel continente nero, alle falde del Kilimangiaro,
Ci sta un popolo di negri che ha invenato tanti balli
il più famoso è l'Hully-Gully, Hully-Gully, Hully-Gu...
Joska la rossa
El muro bianco, drìo de la to casa
ti te saltavi come un oseleto,
Joska la rossa, pèle de bombasa,
tutte le sere prima de ‘nà in leto.
Te stavi lì, con le to scarpe rote
Te ne vardavi drio da j’oci mori
E te balavi alegra tuta note
E i baldi alpini te cantava i cori. Oh.
Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Fin che la dura, oh.
Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Balla con mi! Oh.
Ti te portavi el sole ogni matina,
e de j’ alpini te geri la morosa,
sorela, mama, boca canterina,
oci del sol, meravigliosa rosa.
Xe canto e tanto nù, ca te zerchèmo,
Joska la rossa, amor, rosa spanìa.
Ma dove sito andà? Ma dove andemo?
Semo ramenghi. O morti. E così sia. Oh.
Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Fin che la dura, oh.
Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Balla con mi! Oh.
Busa con crose. Sarà stai putèi?
La par ‘na bara e invece zè ‘ na cuna.
E dentro dorme tuti i to fradei,
fermi, impalà, co i oci ne la luna.
Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Fin che la dura, oh.
Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Fermate là: oh…
Fermate là.
Fermate là.
Fermate là.
La Ballata del Cerutti
Io ho sentito molte ballate
quella di Tom Dooley
quella di Davy Crocket
e sarebbe piaciuto anche a me
scriverne una così
invece invece niente
ho fatto una ballata
per uno che sta a Milano
al Giambellino
il Cerutti Cerutti Gino
Il suo nome era
Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago
vent'anni biondo mai una lira
per non passare guai
fiutava intorno che aria tira
e non sgobbava mai
il suo nome era
Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago
una sera in una strada scura
occhio c'è una lambretta
fingendo di non aver paura
il Cerutti monta in fretta
ma che rogna nera quella sera
qualcuno vede e chiama
veloce arriva la pantera
e lo vede la madama
il suo nome era
Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago
ora è triste e un poco manomesso
si trova al terzo raggio
è lì che attende il suo processo
forse vien fuori a Maggio
s'è beccato un bel tre mesi il Gino
ma il giudice è stato buono
gli ha fatto un lungo verborino
è uscito col condono
il suo nome era
Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago
è tornato al bar Cerutti Gino
e gli amici nel futuro
quando parleran del Gino
diran che è un tipo duro.
La bambola
Tu mi fai girar
tu mi fai girar
come fossi una bambola
poi mi butti giù
poi mi butti giù
come fossi una bambola
Non ti accorgi quando piango
quando sono triste e stanca tu
pensi solo per te
No ragazzo no
No ragazzo no
del mio amore non ridere
non ci gioco più
quando giochi tu
sai far male da piangere
Da stasera la mia vita
nelle mani di un ragazzo no,
non la lascerò più
No ragazzo no
tu non mi metterai
tra le dieci bambole
che non ti piacciono più
oh no, oh no
Tu mi fai girar, tu mi fai girar...
poi mi butti giù, poi mi butti giù
La banda
Una tristezza così
non la sentivo da mai
ma poi la banda arrivò
e allora tutto passò
volevo dire di no
quando la banda passò
ma il mio ragazzo era lì
e allora dissi di si
e una ragazza che era triste
sorrise all'amor
ed una rosa che era chiusa
di colpo sbocciò
ed una flotta di bambini festosi
si mise a suonare come fa la banda
e un uomo serio il suo cappello
per aria lanciò
fermò una donna che passava
e poi la baciò
dalle finestre quanta gente spuntò
quando la banda passò
cantando pace ed amor
Quando la banda passò
nel cielo il sole spuntò
e il mio ragazzo era lì
e io gli dissi di si
La banda suona per noi
La banda suona per voi
la..la..la..la..la..la..la
la..la..la..la..la..la..la
E tanta gente dai portoni
cantando sbucò
e tanta gente in ogni vicolo
si riversò
e per la strada
quella povera gente marcia felice
dietro la sua banda
Se c'era uomo che piangeva
sorrise perché
sembrava proprio che la banda
suonasse per lui
in ogni cuore la speranza spuntò
quando la banda passò
cantando cose d'amor
La banda suona per noi
La banda suona per voi
la..la..la..la..la..la..la
la..la..la..la..la..la..la (bis)
La blanchisseuse
Il était une blanchisseuse
Qui blanchissait
Ses blancs jupons
Et tout le jour
Au bord de la rivière
Avec un jeune
Et beau garçon
L'amour, ce n'est qu'une folie
L'amour, ce n'est qu'un vrai tourment, (qu'un vrai
tourment)
Pour être heureux, dans cette vie
Il faut s'aimer fidèlement
Et vive les pommes de terre
Carottes, carottes, carottes
Epinards et poireaux
Dans cette vie
Ou tout varie
Ou chaque instant
Porte au tombeau
Marchons gaiement
Le sac au dos
Marchons gaiement
Le sac au dos
Et Joséphine
Elle est malade, elle est malade
Malade à mourir
Pour la guérir
Il faut de la tisane,
De la tisane
Carottes, épinards et poireaux
Dans cette vie
Ou tout varie
Ou chaque instant
Porte au tombeau
Marchons gaiement
Le sac au dos
Marchons gaiement
Le sac au dos
La campana di S.Giusto
Per le spiagge, per le rive di Trieste
suona e chiama di San Giusto la Campana,
l'ora suona, l'ora suona non lontana
che più schiava non sarà.
Le ragazze di Trieste
cantan tutte con ardore:
- O Italia, o Italia del mio cuore,
tu ci vieni a liberar!
Avrà baci, fiori e rose la marina,
la campana perderà la nota mesta,
su San Giusto sventolar vedremo a festa
il vessillo tricolor.
Le ragazze di Trieste
cantan tutte con ardore:
- O Italia, o Italia del mio cuore,
tu ci vieni a liberar!
La canzone di Marinella
Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra una stella
Sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla tua porta
Bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone
E c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose le sue mani suoi tuoi fianchi
Furono baci e furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle
Dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta
Questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose
E come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose.
La chanson du Grand Gorret
Dans le pays on m'appelle: Gorret le vieux braconnier.
J'étais, on se le rappelle, la terreur du gros gibier.
Maintenant qu'une couronne de cheveux gris me coiffa,
Je bracconne, je bracconne un lapin par ci par là. (bis)
J'étais un buveur terrible, et le vin blanc, rouge ou noir
Descendait, comme d'un crible, dans mon vaste réservoir.
Je buvais plus que personne; maintenant ce n'est plus ça.
Je bracconne, je bracconne un verre (de vin) (1) par ci par là. (bis)
La fortune avec sa roue me fuyait de plus en plus;
Je ne comptais, je l'avoue, pas plus d'amis que d'écus.
Mais depuis que ma main sonne (2) quelque argent qu'on me légua,
Je bracconne, je bracconne un amis par ci par là. (bis)
J'ai pitié de la souffrance car j'ai souffert bien souvent!
Le pauvre vit d'espérance: il lui faut du pain pourtant!
Quand je puis, je fais l'aumône; béni soit qui m'aidera!
Je bracconne, je bracconne quelques sous par ci par là. (bis)
Maintenant, la chose est claire, mon voyage est terminé
Mais, on croirait que sur terre, le bon Dieu m'ait oublié
En attendant qu'il me donne l'avis qui trop tôt viendra,
Sans tricher, je lui bracconne quelques jours par ci par là. (bis)
La clicca dzeusta
No sen de cetta benda pe rire e pe tzanté,
No sen na clicca dzeusta qui ten pe lo patouë,
Que ‘nporte a no la guèra que fan y dzor de ouë,
Ten que no sen nos’âtre, no tzanteren parè.
Feuillette de no ten, que predzade l’italien,
Tzantade comme mè, français, patoè,
Todzor, todzor paré.
Cen que te nen dirie si un dzor le Valtornein,
Avouë cice de Cogne predzuchon l’italien;
Et su pe le montagne senti étot tzantë
Tzanson napolitaine a no pétzou berdzë?
Dedin noutra meison, tegnen no tradechon,
Perden pa lo patouë, jamé, jamé!
Tzanten todzor paré. (bis)
“Montagnes Valdôtaines” dei ëtre ta tzanson,
Ou çalla que Cerlogne l’a fé pe ta reison;
Si noutro cher poète lei fusse i dzor de ouë
Si sceur que ci pouro ommo se beterie a plaourë.
Et ara Pantion, porta na grolla de veun bon:
Beien a la santé di bò patouë
Que n’oublien jamë. (bis)
La coppia più bella del mondo
Mi piace ogni cosa
di quello che fai
se pure mi tratti
un po' da bambina.
Ti credi già donna,
ma tu non lo sei.
Sei forte per questo,
così tu mi vai!
Siamo la coppia più bella del mondo
e ci dispiace per gli altri
che sono tristi e sono tristi
perché non sanno più cos'e' l'amor!
"Il vero amore"
per sempre unito dal cielo,
nessuno in terra, anche se vuole,
può separarlo mai. L'ha detto lui!
siamo la coppia più bella del mondo
e ci dispiace per gli altri
che sono tristi perché non sanno
il vero amore cos'e'!
Se tu ti stancassi
un giorno di me,
ricordati sempre
di quella bambina.
Nemmeno un minuto
lasciarti potrei.
Sei forte per questo,
così tu mi vai!
Siamo la coppia più bella del mondo
e ci dispiace per gli altri
(coro: il vero amo-o-re.)
La domenica andando alla messa
La Domenica andando alla Messa,
compagnata dal mio amatore,
mi sorprese il mio genitore;
monachella mi fecero andar.
Dimmi che m'ami. Sono innocente
come il sol che risplende sul mar;
voglio dare l'addio all'amor.
Giovanotti piangete, piangete,
m'han tagliato i miei biondi capelli;
tu lo sai eran ricci eran belli
giovanotti piangete con me.
Dimmi che m'ami. Sono innocente
come il sol che risplende sul mar;
voglio dare l'addio all'amor.
La Dosolina
La Dosolina la va di sopra,
la si mette al tavolino,
solo per scrivere 'na letterina
e per mandarla al napolitan.
Napolitano l'è 'nda a Bologna
a zercarse una morosa;
la Dosolina, povera Tosa,
Napolitano l'abbandonò!
Ma se ti trovo sola soletta
un bel base te daria.
Ma se ti trovo in compagnia,
te l'ho giurato, t'ammazzerò.
La famiglia dei gobon
Un gobo ed una goba
a l'età di novant'anni
per por fine ai loro affanni
per por fine ai loro affanni.
Un gobo ed una goba
a l'età di novant'anni
per por fine ai loro affanni
si decisero a sposar.
Gobo so pare, goba sa mare
goba la fja de so sorela
era goba anche quela...
era goba anche quela.
Gobo so pare, goba sa mare
goba la fja de so sorela
era goba anche quela
la famiglia dei gobon.
El dì del matrimonio
c'eran pure i suonatori
co la goba anche lori
co la goba anche lori.
El dì del matrimonio
c'eran pure i suonatori
co la goba anche lori
la famiglia dei gobon.
E celebra le nozze
il canonico Don Piero
co al goba fatta a pero
co al goba fatta a pero.
E celebra le nozze
il canonico Don Piero
co al goba fatta a pero
la famiglia dei gobon.
E dopo nove mesi
è nato un bel bambino
anche lui col suo gobino
anche lui col suo gobino
E dopo nove mesi
è nato un bel bambino
anche lui col suo gobino
la famiglia dei gobon.
La filanda
Cos'è, cos'è
che fa andare le filanda
è chiara la faccenda
son quelle come me
E c'è, e c'è
che ci lascio sul telaio
le lacrime del guaio
di aver amato te
Perché, perché
eri il figlio del padrone
facevi tentazione
e venni insieme a te
Così, così
è un sospiro ed uno sbaglio
son qui che aspetto un figlio
e a chiedermi perché
Tu non vivevi senza me
Ahi l'amore, ahi l'amore
prima sapevi il perché
ahi l'amore che cos'è
Cos'è, cos'è
questa vita fatta ad esse
tu giri col calesse
ed io non c'è l'ho
Cos'è, cos'è
questo padre che comanda
mi vuole alla filanda
ma non insieme a te
Cos'è, cos'è
questa grande differenza
se non facevi senza
di questi occhi miei
Perché, perché
nella mente del padrone
ha il cuore di cotone
la gente come me
Tu non vivevi senza me
Ahi l'amore, ahi l'amore
prima sapevi il perché
ahi l'amore che cos'è
Ormai lo so
tutto il mondo è una filanda
c'è sempre chi comanda
e chi ubbidirà
Però, però
se l'amore si fa in due
di queste colpe sue
ne ho anch'io la metà
Tu non vivevi senza me
Ahi l'amore, ahi l'amore
prima sapevi il perché
ahi l'amore che cos'è
Ahi l'amore
Ahi l'amore che cos'è...
La fisarmonica
La fisarmonica stasera suona per te,
per ricordarti un amore
uno di tanti anni fa, la fisarmonica.
Ma tu non piangere non si cancella così,
torna più grande che mai il desiderio di te
quando vivevi felice con me
Se chiudo gli occhi vedo il tuo viso
rivedo il tuo sorriso, ma le mani lontane non si stringono più.
La fisarmonica stasera suona per noi,
torna più grande che mai il desiderio di te,
la fisarmonica suona per me.
Era di notte c'era la luna
baciavo le tue labbra, era l'ultima volta
te ne andavi da me, amor.
La guerra di Piero
Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una
croce
ma tu no lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
e mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
e mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbraccia l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.
La leggenda della Grigna
Alla guerriera bella e senza amore
un cavaliere andò ad offrire il cuore;
cantava: "Avere te o voglio morire!".
Lei dalla torre lo vedea salire.
Disse alla sentinella
che stava sopra il ponte:
"tira una freccia in fronte
a quello che vien su".
Il cavaliere cadde fulminato.
Ma Iddio punì l'orribile peccato
e la guerriera diventò la Grigna,
una montagna ripida e ferrigna.
Anche la sentinella,
che stava sopra il ponte,
fu trasformata in monte
e la Grignetta fu.
Noi pur t'amiamo d'un amor fedele,
montagna che sei bella e sei crudele.
E salendo ascoltiamo la campana,
d'una chiesetta che a pregare chiama.
Noi ti vogliamo bella
che diventasti un monte;
facciamo la croce in fronte:
non ci farai morir.
La mazurka della nonna
Quando senti l'orchestrina,
tra una danza americana,
che strimpella una mazurca dall'aria
paesana,
pensi allora alla "quadriglia"
d'un bel tempo che passò,
quando usava la "pariglia" attaccata al
"landò".
Quando non c'erano i tanghi e i fox-trot!...
Ah... la mazurca
che ballava la mia nonna
con le trecce a penzoloni
e con i mutandoni
sotto la sua gonna.
Quando mio nonno,
per baciare la sua mano
non usava la scaletta,
ma la bicicletta
fino al primo piano...
I giovincelli,
di vent'anni o poco più,
com'eran belli
coi baffoni... per l'insù.
Ah... la mazurca
d'un bel tempo assai lontano
quando prima di sposarsi,
stavano a guardarsi con le mani in
mano...
Or si balla la "carioca",
il sassofono rimbomba,
ma il mio nonno suona ancora il...
grammofono a tromba...
Pensa ahimè, con nostalgia
all'antica gioventù
quando allora ogni Maria non era...
Mariù...
Com'era bello quel tempo che fu!
La montanara
Là su per le montagne,
tra boschi e valli d'or,
fra l'aspre rupi echeggia
un cantico d'amor
"La montanara, ohè!"
si sente cantare,
"cantiam la montanara
e chi non la sa?".
Là su sui monti dai rivi d'argento
una capanna cosparsa di fior
era la piccola, dolce dimora
di Soreghina, la figlia del sol.
La mula de parenzo
La mula de Parenzo, leri, lerà,
l'ha messo su bottega, leri, lerà,
de tutto la vendeva,
fora che'l baccalà.
Perchè non m'ami più?
La mè morosa vecia, leri, lerà,
la tengo de riserva, leri, lerà,
ma quando spunta l'erba
la mando a pascolar.
Perchè non m'ami più?
La mando a pascolare, leri, lerà,
l'amor con le servette
non lo farò mai più.
Perchè non m'ami più?
Tutti mi dicon bionda, leri, lerà,
ma bionda io non sono, leri, lerà,
porto i capelli neri,
neri come il carbon.
Perchè non mk'ami più?
Se il mare fosse tòcio, leri, lerà,
e i monti de polenta, leri, lerà,
oh mamma che tociàde,
polenta e baccalà.
Perchè non m'ami più?
La musica è finita
Ecco, la musica è finita
Gli amici se ne vanno
Che inutile serata, amore mio
Nascondendo la malinconia
Sotto l'ombra di un sorriso
Ecco, la musica è finita
Gli amici se ne vanno
Che inutile serata, amore mio
Ho aspettato tanto per vederti
Ma non è servito a niente
Cosa non darei
Per stringerti a me
Cosa non farei
Perché questo amore
Diventi per te
Più forte che mai
Ecco, la musica è finita
Gli amici se ne vanno
E tu mi lasci solo
Più di prima
Un minuto è lungo da morire
Se non è vissuto insieme a te
Non buttiamo via così
La speranza di una vita d'amore
La Pastorala
De nët euna leumiére
I berdzè l’at paru;
Un andze vin leur dëre:
Lo Sauveur l’est neissu.
Un pouro baou l’est son palatse,
Et sat pei de fen in traver
Compouson lo deur matelatse
De ci gran Rei de l’univer;
Et din la rigueur de l’iver
De dò trei lindzo l’est queuver.
Un pouro (1)
Berdzé, dei que le s-andze
Di cheil son descendu,
Pe tsanté le lovandze
D’un meinà vouë neissu;
Parten! parten! L’est dzà doz’aoure;
Galopen a Betheleen.
No verren ci meinà que plaoure
Din euna rètse su lo fen.
Que ci petsou deit ëtre dzen!
Më que l’est pouro in mëmo ten!
Parten, etc.
Quetten noutra cabanna,
Agnë, feye et maouton;
Beissen bà din la plana
Tsertsé ci dzen popon.
A ci meinà din la misére,
No fat lei porté de presen,
Afin que le jeu de sa mére
Le veyen pa todzor souffren.
No fat lei porté de creissen,
Et de lassë lo tsanon plein.
A ci meinà, etc.
O berdzé, vo lo veide:
Ah! Lo pouro meinà!
Din cetta nët se freide
Su de fen l’est coutsà.
Binque le rei, din l’abondance,
Passon leur dzor din le pleisi,
L’Infan Jesu, din la souffrance
L’at case ren pe se creuvi.
Et l’est per nò que vout souffri,
Et que vout nëtre din l’oubli.
Binque, etc.
Mon Dzeu, v’ei voulu nëtre
Din un fran pouro andret!
Sensa vitre i fenëtre
Vo poude avei bien fret.
V’ei pe tot tsaat dove bëtsette
Que soufflon contre voutre pià,
Et de dò bocon de feissette
Pouramen v’ëte immaillotà,
Afin de reparé lo mà
Que no s-an fé noutre petsà.
Le rei, din leur palatse,
Retsertson le s-onneur;
Et l’Infan Jesu catse
Din un baou sa grandeur.
Son esemplo no fet comprendre
Qu’in ci mondo n’en a souffri,
Et no s-ingadze tseut a prendre
Lo tsemin dret di paradi.
Ci que meprise le pleisi,
L’or et l’ardzen, l’est son ami.
Son esemplo, etc.
Perden un son eretadzo,
Lo premië pére Adan
L’at fet, din l’esclavadzo,
Plaouré tseut se s-infan.
Më pe bonneur vouë vint de nëtre
Lo Sauveur promi dei gran ten.
I vin de se fére cognëtre
A de berdzé pouro, ignoren.
De sa veneuva achuremen,
Lo dzablo l’est pa trop conten.
Më pe, etc.
La penna nera
Sul cappello, sul cappello che noi
portiamo
c'è una lunga, c'è una lunga penna nera,
che a noi serve, che a noi serve di
bandiera
su pei monti, su pei monti a guerreggiar.
Oilalà!
Su pei monti, su pei monti che noi
saremo,
coglieremo, coglieremo stelle alpine,
per donarle, per donarle alle bambine
farle piangere, farle piangere e sospirar
Oilalà!
Su pei monti, su pei monti che noi
saremo,
pianteremo, pianteremo l'accampamento,
brinderemo, brinderemo al reggimento,
viva il Corpo, viva il Corpo degli alpin!
Oilalà!
Evviva evviva il Reggimento
Evviva evviva il Sesto degli Alpin
Evviva evviva il Reggimento
Evviva evviva il Sesto degli Alpin
Farle piangere, farle piangere e sospirare
nel pensare, nel pensare ai begli alpini
che tra i ghiacci, che tra i ghiacci e gli
scalini
van sui monti, van sui monti a
guerreggiar.
Oilalà!
La rivista dell'armamento
E il cappello
che noi portiamo,
quello é l'ombrello ,di noi Alpin.
Cara biondina capricciosa,
garibaldina, trullallà;
tu sei la stella di noi soldà.
Cara biondina...
La penna nera
che noi portiamo,
è la bandiera di noi Alpin.
Cara biondina...
E le giberne
che noi portiamo,
son porta cicche di noi Alpin.
E il pistocco
che noi portiamo,
è il paga-debit di noi Alpin.
Cara biondina...
Cara biondina...
E lo zaino
che noi portiamo,
quello è l'armadio di noi Alpin.
Cara biondina...
E la gavetta
che noi portiamo,
è la cucina , di noi Alpin.
Cara biondina...
E la borraccia
che noi portiamo,
è la cantina di noi Alpin.
Cara biondina...
E le scarpette
che noi portiamo,
son le barchette di noi Alpin.
Cara biondina...
E il fucile
che noi portiamo,
è la difesa di noi Alpin.
Cara biondina...
E le stellette
che noi portiamo,
son disciplina di noi Alpin.
La sentinella
Era una notte che pioveva
e che tirava un forte vento,
immaginatevi che grande
tormento per un alpino
che stava a vegliar.
A mezzanotte arriva il cambio,
accompagnato dal capoposto.
Oh! Sentinella ritorna al tuo posto
sotto la tenda a riposar.
Quando fui stato sotto la tenda
sentii un rumore giù per la valle,
sentivo l'acqua giù per le spalle,
sentivo i sassi a rotolar.
Mentre dormivo sotto la tenda
sognavo d'esser con la mia bella,
e invece ero di sentinella
a fare la guardia allo stranier.
La spagnola
Di Spagna son la bella, regina son dell'amor
tutti mi dicono stella, stella di vero splendor.
Stretti, stretti nell'estasi d'amor
la spagnola sa amar cosi', bocca a bocca la notte e il di'.
Stretti, stretti nell'estasi d'amor
la spagnola sa amar cosi', bocca a bocca la notte e il di'.
Sguardi che lancian saette, pieni di volutta'
le labbra son timidette, fo il paradiso toccar.
Sguardi che lancian saette, pieni di volutta'
le labbra son timidette, fo il paradiso toccar.
Stretti, stretti nell'estasi d'amor
la spagnola sa amar cosi', bocca a bocca la notte e il di'.
Stretti, stretti nell'estasi d'amor
la spagnola sa amar cosi', bocca a bocca la notte e il di'.
La tradotta
La tradotta che parte da Torino
a Milano non si ferma più,
ma la va diretta al Piave,
cimitero della gioventù.
Siam partiti siam partiti in ventisette,
solo in cinque siam tornati qua,
e gli altri ventidue
sono morti tutti a San Donà.
A Nervesa a Nervesa c'è una croce,
mio fratello l'è disteso là,
io ci ho scritto su "Ninetto"
che la Mamma lo ritroverà.
Cara suora cara suora son ferito,
a domani non ci arrivo più;
se non c'è qui la mia mamma,
un bel fiore me lo porti tu.
La Valsugana
Quando anderemo fora,
fora per la Valsugana
Quando anderemo fora,
fora per la Valsugana
e a ritrovar la mama,
a veder come la sta.
La mama la sta bene;
è il papà che l'è amalato;
La mama la sta bene;
è il papà che l'è amalato;
il mio ben partì soldato
chi sa quando ritornerà.
Tuti me dis che lu 'l se
zercà zà n'altra morosa;
Tuti me dis che lu 'l se
zercà zà n'altra morosa;
l'è 'na storia dolorosa
che mi credere non so.
Mi no lo credo, ma se
'l fussa propi, propi vera,
Mi no lo credo, ma se
'l fussa propi, propi vera,
biondo o moro ancor stasera
'n altro merlo troverò
La vie en rose
Quand il me prend dans ses bras
Il me parle tout bas
Je vois la vie en rose
Il me dit des mots d'amour
Des mots de tous les jours
Et ça m'fait quelque chose
Il est entré dans mon coeur
Une part de bonheur
Dont je connais la cause
C'est lui pour moi, moi pour lui dans la vie
Il me l'a dit l'a juré pour la vie
Et dès que je l'aperçois
Alors je sens en moi mon coeur qui bat
Des yeux qui font baiser les miens
Un rire qui se perd sur sa bouche
Voilà le portrait, sans retouche
De l'homme auquel j'appartiens
Quand il me prend dans ses bras
Il me parle tout bas
Je vois la vie en rose
Il me dit des mots d'amour
Des mots de tous les jours
Et ça m'fait quelque chose
Il est entré dans mon coeur
Une part de bonheur
Dont je connais la cause
C'est lui pour moi, moi pour lui dans la vie
Il me l'a dit l'a juré pour la vie
Et dès que je l'aperçois
Alors je sens en moi mon coeur qui bat
La la la la la
Mon coeur qui bat
La villanella
Guarda che passa, la villanella,
Agile snella sa ben danzar,
O come balli bene, bella bimba
Bella bimba, bella bimba, o come
Balli bene bella bimba,
bella bimba balli ben.
Danza al mattino, danza alla
Sera, sempre leggera, sembra volar.
O come balli bene, bella bimba
Bella bimba, bella bimba, o come
Balli bene bella bimba,
bella bimba balli ben.
Guarda quel merlo su quella pianta,
Come ben canta, senza passion.
O come balli bene, bella bimba
Bella bimba, bella bimba, o come
Balli bene bella bimba,
bella bimba balli ben.
Varda che passa la villanella:
Os-ce che bela, la fa inamorar!
O come balli bene, bella bimba
Bella bimba, bella bimba, o come
Balli bene bella bimba,
bella bimba balli ben.
Varda quel vecio sotto la scala,
Os-ce che bala ch'el ga ciapà!
O come balli bene, bella bimba
Bella bimba, bella bimba, o come
Balli bene bella bimba,
bella bimba balli ben.
Varda quel merlo dentro la gabbia,
Os-ce che rabbia ch'el ga ciapà
O come balli bene, bella bimba
Bella bimba, bella bimba, o come
Balli bene bella bimba,
bella bimba balli ben.
Le mie valli
Tornerò tra le mie valli perché non le so scordar
penso sempre ai prati in fiore dove nacque il primo amor
E il mio cuore batte forte nel pensare
a quel giorno che piangendo me ne andai
ed un bacio lei mi diede e mi pregò
di tornare tra le valli di lassù
Tornerò tra le mie valli per vedere gli occhi suoi
gli occhi di un amor sincero che mi aspetteranno ancor
E con lei ritornerò là sotto il cielo
per guardar le nubi e per sognare ancor
ed un bacio le darò e giurerò
che sarà tutta la vita nel mio cuor
Le prisonnier de Saluces
A travers le grillage je vois, de ma prison,
reverdir le feuillage, fleurir le vert gazon.
Je vois de ma fenêtre, l'hirondelle accourir:
Le printemps va renaître et moi, je vais mourir.
La nature s'éveille à la voix de son Dieu;
prisonnier dans les chaînes que mon sort est affreux
je m'en vais disparaître pour ne plus revenir.
Le printemps va renaître et moi, je vais mourir.
J'entend ma douce mère qui m'appelle par nom
je vois aussi mon père au près de ma prison
près de vous je veux être o mon Dieu vient m'ouvrir
Le printemps va renaître et moi, je vais mourir.
Adieux mon jeune frère, adieux ma tendre sœur
je quitte cette terre pour un monde meilleur
Arrière! Maudit prêtre qui veut me convertir
Le printemps va renaître et moi, je vais mourir.
Le soir à la montagne
Voici venir la nuit
là-bas dans la campagne
et le soleil s'en fuit
à travers la montagne.
Et l'on entend et l'on entend
les montagnards les montagnards
chanter dans la prairie
un refrain joyeux et doux
qui charme son amie.
La cloche du hameau
resonne en distance
le son du chalumeau
nous invite à la dance.
Et l'on entend et l'on entend .........
Voici la fin du jour
et les jeunes bergères
repensent à leur amour
en disant leurs prières.
Et l'on entend et l'on entend ...........
Les feuilles mortes
Oh! Je voudrais tant que tu te souviennes
Des jours heureux où nous étions amis
En ce temps-là, la vie était plus belle
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle
Tu vois, je n'ai pas oublié
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle
Les souvenirs et les regrets aussi
Et le vent du Nord les emporte
Dans la nuit froide de l'oubli
Tu vois, je n'ai pas oublié
La chanson que tu me chantais.
C'est une chanson qui nous ressemble
Toi qui m'aimais et je t'aimais
Et nous vivions tous deux ensemble
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais
Mais la vie sépare ceux qui s'aiment
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle
Les souvenir et les regrets aussi
Mais mon amour silencieux et fidèle
Sourit toujours et remercie la vie
Je t'aimais tant, tu étais si jolie
Comment veux-tu que je t'oublie
En ce temps-là, la vie était plus belle
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui
tu étais ma plus douce amie
Mais je n'ai que faire des regrets
Et la chanson que tu chantais
Toujours, toujours, je l'entendrai!
C'est une chanson qui nous ressemble
Toi qui m'aimais et je t'aimais
Et nous vivions tous deux ensemble
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais
Mais la vie sépare ceux qui s'aiment
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis.
Lilì Marlene
Tutte le sere sotto a quel fanal
presso la caserma ti stavo ad aspettar
anche stasera aspetterò
e tutto il mondo scorderò
con te Lilì Marlene
O trombettier stasera non suonar
una volta ancora la voglio salutar
addio piccina dolce amor
ti porterò per sempre in cuor
con me Lilì Marlene
Dammi una rosa da tener sul cuor
legala col filo dei tuoi capelli d'or
forse domani piangerai
ma dopo tu sorriderai
a chi, Lilì Marlene
Quando nel fango debbo camminar
sotto il mio bottino mi sento vacillar
che cosa mai sarà di me
ma poi sorrido e penso a te
a te Lilì Marlene
Se chiudo gli occhi il viso tuo m'appar
come quella sera nel cerchio del fanal
tutte le notti sogno allor
di ritornar, di riposar
con te, Lilì Marlene
...tutte le notti sogno allor
di ritornar, di riposar
con te, Lilì Marlene
Lisa dagli occhi blu
Lisa dagli occhi blu
senza le trecce la stessa non sei più.
Piove silenzio tra noi
vorrei parlarti ma te ne vai.
Eppure quasi fino a ieri
mi chiamavi amore tu,
ma nei tuoi pensieri oggi non ci sono più.
Classe seconda B
il nostro amore è cominciato lì,
Lisa dagli occhi blu
senza le trecce non sei più tu.
La primavera è finita ma forse la vita
comincia così.
Amore fatto di vento il primo rimpianto
sei stata tu.
Lisa dagli occhi blu
senza le trecce la stessa non sei più.
Cerco negli occhi tuoi
la tenerezza che più non hai.
Eppure quasi fino a ieri
mi chiamavi amore tu,
ma nei tuoi pensieri oggi non ci sono più.
Classe seconda B
chi avrebbe detto che poi finiva qui.
Piove silenzio tra noi
vorrei parlarti ma te ne vai.
La primavera è finita ma forse la vita
comincia così.
Amore fatto di vento il primo rimpianto
sei stata tu.
L'isola di Wigth
Sai cos'è l'isola di Wight? E` per noi l'isola di chi
ha negli occhi il blu della gioventù di chi canta
hippy hippy hippy .......
Al mercato un dì andai così per curiosare qui e là…
e non sapevo cosa fare.
Fra divise blu e giacche lunghe di lamè ho visto te
miraggio bianco intorno a me
Sai cos'è l'isola di Wight? E` per noi l'isola di chi
ha negli occhi il blu della gioventù di chi canta
hippy hippy hippy .......
Senza una valigia io e te siamo partiti un giovedì
nei nostri occhi c'era un sì.
Pioggia di farfalle intorno a noi mi davi la tua gioventù
nessuno mi ha fermato qui.
Sai cos'è l'isola di Wight? E` per noi l'isola di chi
ha negli occhi il blu della gioventù di chi canta
hippy hippy hippy hippy
Sai cos'è l'isola di Wight? E` per noi l'isola di chi
ha negli occhi il blu della gioventù di chi canta
hippy hippy hippy .......
Lo Spazzacamino
Su e giù per le contrade
di qua e di là si sente
‘na voce allegramente
dello spazzacamin !
Su e giù per le contrade
di qua e di là si sente
‘na voce allegramente
dello spazzacamin.
S’affaccia alla finestra
una bella signorina
con voce graziosina
chiama lo spazzacamin
S’affaccia alla finestra
Una bella signorina
con voce graziosina
chiama lo spazzacamin.
Prima lo fa entrare
e poi lo fa sedere,
dà da mangiare e bere
allo spazzacamin.
Prima lo fa entrare
E poi lo fa sedere
dà da mangiare e bere
allo spazzacamin.
E dopo aver mangiato
mangiato e ben bevuto
gli fa vedere il buco,
il buco del camin.
E dopo aver mangiato
mangiato e ben bevuto
gli fa vedere il buco,
il buco del camin
E quel che mi rincresce
o caro giovinetto
che il mio camin l’è stretto
come farai a passar ?
E quel che mi rincresce
o caro giovinetto
che il mio camin l’è stretto
come farai a passar ?
Non dubiti signora
son vecchio del mestiere
so fare il mio dovere
su e giù per il camin.
non dubiti signora
son vecchio del mestiere
so fare il mio dovere
su e giù per il camin.
E dopo quattro mesi
La luna va crescendo
La gente va dicendo
L’è lo spazzacamin.
E dopo quattro mesi
La luna va crescendo
La gente va dicendo
L’è lo spazzacamin.
E dopo nove mesi
È nato un bel bambino
Che somigliava tutto
Allo spazzacamino.
E dopo nove mesi
È nato un bel bambino
Che somigliava tutto
Allo spazzacamino.
Lo straniero
Con questa faccia da straniero sono soltanto un uomo vero
anche se a voi non sembrerà.
Ho gli occhi chiari come il mare capaci solo di sognare
mentre ormai non sogno più.
Metà pirata metà artista un vagabondo un musicista
che ruba quasi quanto dà
con questa bocca che berrà a ogni fontana che vedrà
e forse mai si fermerà.
Con questa faccia da straniero ho attraversato la mia vita
senza sapere dove andar
e' stato il sole dell'estate e mille donne innamorate
a maturare la mia età.
Ho fatto male a viso aperto e qualche volta ho anche sofferto
senza però piangere mai
e la mia anima si sa in purgatorio finirà
salvo un miracolo oramai.
Con questa faccia da straniero sopra una nave abbandonata
sono arrivato fino a te
adesso tu sei prigioniera di questa splendida chimera
di questo amore senza età.
Sarai regina e regnerai, le cose che tu sognerai diventeranno realtà
il nostro amore durerà per una breve eternità
finché la morte non verrà.
Sarai regina e regnerai, le cose che tu sognerai diventeranno realtà
il nostro amore durerà per una breve eternità
finché la morte non verrà.
Il nostro amore durerà per una breve eternità
finché la morte non verrà.
Lucciole vagabonde
Quando più fitta l'oscurità
Scende sulla città
Lucciole ansiose di libertà
Noi lasciamo i bassifondi
Senza una metà ci incamminiam
E sotto ad un lampion
Quando la ronda non incontriam
Cantiamo una canzon
Noi siamo come le lucciole
Brilliamo nelle tenebre
Schiave di un mondo brutal
Noi siamo i fior del mal.
Se il nostro cuor vuol piangere
Noi pur dobbiam sorridere
Danzando sul marciapiè
Finché la luna c'è
Pallida luna soltanto tu
La nostra gioventù
Vedi ogni notte appassir di più
Come un fiore senza sole.
Ma se il destino ci spezzerà
Nel cuore la canzon
Solo il tuo raggio ci bacierà
All'ombra dei bastion.
Noi siamo come le lucciole
Brilliamo nelle tenebre
Schiave di un mondo brutal
Noi siamo i fior del mal.
Se il nostro cuor vuol piangere
Noi pur dobbiam sorridere
Danzando sul marciapiè
Finché la luna c'è
Luglio
Luglio col bene che ti voglio
vedrai non finira'
Ya ya ya ya
Luglio m'ha fatto una promessa
l'amore portera'
Ya ya ya ya
Anche tu in riva al mare
tempo fa amore amore
mi dicevi
"Luglio ci portera' fortuna"
poi non ti ho vista piu'
vieni da me c'e' tanto sole
ma ho tanto freddo al cuore
se tu non sei con me
Luglio si veste di novembre
se non arrivi tu
Ya ya ya ya
Luglio sarebbe un grosso sbaglio
non rivedersi piu'
Ya ya ya ya
Ma perche' in riva al mare
non ci sei amore amore
ma perche' non torni
e' Luglio da tre giorni
e ancora non sei qui
vieni da me c'e' tanto sole
ma ho tanto freddo al cuore
se tu non sei con me
Luglio stamane al mio risveglio
non ci speravo piu'
Luglio credevo ad un abbaglio
e invece ci sei tu
Ci sei tu in riva al mare
solo tu amore amore
e mi corri incontro
ti scusi del ritardo
ma non importa piu'
Luglio ha ritrovato il sole
non ho piu' freddo al cuore
perche' tu sei con me...
Ci se tu in riva al mare
solo tu amore amore
e mi corri incontro
ti scusi del ritardo
ma non importa piu'
Luglio ha ritrovato il sole
non ho piu' freddo al cuore
perche' tu sei con me
L'uva fogarina
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din.
E com'è bella l'uva fogarina
e come è bella saperla vendemmiar
a far l'amor con la mia ibella
a far l'amore in mezzo al prà.
Filar lan vel filar
cusir non lo sa far
il sol de la campagna
il sol de la campagna
Filar lan vel filar
cusir non lo sa far
il sol de la campagna
la dis chel ghe fa mal?
Teresina imbriaguna
poca voia ed lavurar
la se tota una vestaglia
la ghà ancora de pagar.
E com'è bella l'uva fogarina
e come è bella saperla vendemmiar
a far l'amor con la mia ibella
a far l'amore in mezzo al prà.
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din.
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din.
Mamma
Mamma son tanto felice
perché ritorno da te ...
La mia canzone ti dice
ch'è il più bel giorno per me!
Mamma, son tanto felice ...
Viver lontano, perché?
Mamma .....
Solo per te la mia canzone vola... Mamma .....
Sarai con me, tu non sarai più sola
Quanto ti voglio bene .....
Queste parole d'amore
che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano più... Mamma .....
Ma la canzone mia più bella sei tu!
Sei tu la vita e per la vita
non ti lascerò mai più!
Sento la mano tua stanca
cerca i miei riccioli d'or ...
Sento ... e la voce ti manca,
la ninna nanna d'allor ...
Oggi la testa tua bianca,
io voglio stringere al cuor ...
Mamma .....
Mamma mia dammi cento lire
Mamma mia dammi cento lire
Che in America voglio andar;
mamma mia dammi cento lire
che in America voglio andar.
Cento lire io te le do
Ma in America no,no,no
Cento lire io te le do
Ma in America no,no,no.
Suoi fratelli alla finestra
Mamma mia lassela andà;
suoi fratelli alla finestra
Mamma mia lassela andà.
Vai, vai pure o figlia ingrata
che qualcosa succederà.
Vai, vai pure o figlia ingrata
che qualcosa succederà.
Quan fu stata in mezzo al mare
Bastimento si l'è fundà;
Quan fu stata in mezzo al mare
Bastimento si l'è fundà.
Pescatore che peschi i pesci
la mia figlia vai tu a pescar.
Pescatore che peschi i pesci
la mia figlia vai tu a pescar.
Il mio sangue è rosso e fino,
i pesci del mare lo beveran.
Il mio sangue è rosso e fino,
i pesci del mare lo beveran.
La mia carne è bianca e pura
la balena la mangierà.
La mia carne è bianca e pura
la balena la mangierà.
Il consiglio della mia mamma
l'era tutta verità.
Il consiglio della mia mamma
l'era tutta verità.
Le parole dei miei fratelli
son quelle che m'han tradi;
Le parole dei miei fratelli
son quelle che m'han tradi.
Maria Giuana
Maria Giuana l'era 'n sl'üss
l'era 'n sl'üss che la filava oh
l'era 'n sl'üss che la filava oh
ciumba la la.
Le pasai da li 'l sur dutur
"cos'i l'eve Maria Giuana oh
cos'i l'eve Maria Giuana oh"
ciumba la la.
Se'l saveisa sur dutur,
mi ju tanta mal la testa oh
mi ju tanta mal la testa oh
ciumba la la.
"Sa beveisa nen tant vin
mal la testa paseria oh
mal la testa paseria oh"
ciumba la la.
Sa i beveisa nen tant vin
st'ura chi i saria gia morta oh
st'ura chi i saria gia morta oh
ciumba la la.
E ades che i möra mi
vöi c'am sutru 'n ti na crota oh
vöi c'am sutru 'n ti na crota oh
ciumba la la.
Damigian-a par cüsin
buti stupi par candeile oh
buti stupi par candeile oh
ciumba la la.
E la gent ca i ven-u dré d mi
vöi ca i cantu la Viuleta oh
vöi ca i cantu la Viuleta oh
ciumba la la.
E cul preivi ca 'm ven benedí
vöi ca 'l sia ciuc ad grapa oh
vöi ca 'l sia ciuc ad grapa oh
ciumba la la.
Mattinata fiorentina
È primavera... svegliatevi bambine
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
E a tarda sera, madonne fiorentine,
quante forcine si troveranno sui prati in fior.
Fiorin di noce,
c'è poca luce ma tanta pace,
fiorin di noce, c'è poca luce;
fiorin di brace,
Madonna Bice non nega baci,
baciar le piace, che male c'è?
È primavera... svegliatevi bambine
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
È primavera... che festa di colori!
Madonne e fiori tentaste il genio d'un gran pittor.
E allora, a sera, fiorivano gli amori,
gli stessi amori che adesso intrecciano i nostri cuor.
Fiorin dipinto,
s'amava tanto nel quattrocento,
fiorin dipinto, s'amava tanto;
fiorin d'argento,
Madonna Amante le labbra tinte
persin dal vento si fa baciar!
È primavera... che festa di colori!
Madonne e fiori trionfo eterno di gioventù.
Mille lire al mese
Che disperazione, che delusione dover campar,
sempre in disdetta, sempre in bolletta!
Ma se un posticino domani cara io troverò,
di gemme d'oro ti coprirò!
Se potessi avere mille lire al mese,
senza esagerare, sarei certo di trovar
tutta la felicità!
Un modesto impiego, io non ho pretese,
voglio lavorare per poter alfin trovar
tutta la tranquillità!
Una casettina in periferia, una mogliettina
giovane e carina, tale e quale come te.
Se potessi avere mille lire al mese,
farei tante spese, comprerei fra tante cose
le più belle che vuoi tu!
Ho sognato ancora, stanotte amore l'eredità
d'uno zio lontano americano!
Ma se questo sogno non si avverasse,
come farò.... il ritornello ricanterò!
Se potessi avere . . .
Miniera
Allor che in ogni bettola messicana
danzano tutti al suono dell'hawaiana.
Vien di lontano un canto così accorato,
è un minatore bruno laggiù emigrato
la sua canzone sembra di un esiliato.
Cielo di stelle, cielo color del mare
tu sei Io stesso ciel del mio casolare,
portami in sogno verso la patria mia
portale un cuor che muore di nostalgia.
Nella miniera è tutto un baglior di fiamme,
piangono bimbi, spose, sorelle e mamme
ma un tratto il minator dal volto bruno
dice agli accorsi: se titubante è ognuno,
io solo andrò laggiù che non ho nessuno.
E nella notte un grido solleva i cuori
mamme son salvi tornano i minatori.
Manca soltanto quello dal volto bruno,
ma per salvare lui non c'è nessuno.
Và l'emigrante ognor con la sua chimera
lascia la vecchia mamma e il suo casolar
e spesso la sua vita nella miniera.
Mi sono innamorato di te
Mi sono innamorato di te
perche' non avevo niente da fare
il giorno volevo qualcuno da incontrare
la notte volevo qualcuno da sognare
mi sono innamorato di te
perche' non potevo piu' stare solo
il giorno volevo parlare dei miei sogni
la notte parlare d'amore
ed ora che avrei mille cose da fare
io sento i miei sogni svanire
ma io non so piu' pensare a niente altro che a te.
mi sono innamorato di te
e adesso non so neppure io cosa fare
il giorno mi pento di averti incontrata
la notte ti vengo a cercare
Montagnes Valdôtaines
Montagnes valdôtaines
Vous êtes mes amours,
Hameaux, clochers, fontaines,
Vous me plairez toujours.
Rien n'est si beau que ma patrie,
Rien n'est si doux que mon amie.
Ô montagnards
Chantez en chœur de mon pays
La paix et le bonheur.
Haltelà, haltelà, haltelà
Les montagnards sont là.
Monte Canino
Non ti ricordi quel mese d’Aprile,
quel lungo treno che andava al confine.
Che trasportavano migliaia degli alpini:
sù, sù correte: è l’ora di partir!
Che trasportavano migliaia degli alpini:
sù, sù correte: è l’ora di partir!
Dopo tre giorni di strada ferrata,
ed altri due di lungo cammino,
siamo arrivati sul Monte Canino
e a ciel sereno ci tocca riposar...
siamo arrivati sul Monte Canino
e a ciel sereno ci tocca riposar...
Se avete fame guardate lontano,
se avete sete la tazza alla mano.
Se avete sete la tazza alla mano
che ci rinfresca la neve ci sarà.
Se avete sete la tazza alla mano
che ci rinfresca la neve ci sarà.
Non pù coperte lenzuola pulite.
Non più il sapore dei caldi tuoi baci.
Solo si sentono gli uccelli rapaci,
tra la tormenta e il rombo del cannon.
Solo si sentono gli uccelli rapaci,
tra la tormenta e il rombo del cannon.
Monte Grappa
Monte Grappa, tu sei la mia Patria,
sovra te il nostro sole risplende,
a te mira che spera ed attende,
i fratelli che a guardia vi stan.
Contro a te già s'infranse il nemico,
che all'Italia tendeva lo sguardo:
non si passa un cotal baluardo,
affidato agli italici cuor.
Monte Grappa, tu sei la mia Patria,
sei la stella che addita il cammino,
sei la gloria, il volere, il destino,
che all'Italia ci fa ritornar.
Le tue cime fur sempre vietate,
per il pie' dell'odiato straniero,
dei tuoi fianchi egli ignora il sentiero
che pugnando più volte tentò.
Quale candida neve che al verno
ti ricopre di splendido ammanto,
tu sei puro ed invitto col vanto
che il nemico non lasci passar.
Monte Grappa, tu sei la mia Patria…
O montagna, per noi tu sei sacra;
giù di lì scenderanno le schiere
che irrompenti, a spiegate bandiere,
l'invasore dovranno scacciar.
Ed i giorni del nostro servaggio
che scontammo mordendo nel freno,
in un forte avvenire sereno
noi ben presto vedremo mutar.
Monte Grappa, tu sei la mia Patria…
Na gita a li Castelli (Nannì)
Guarda che sole
ch'è sortito Nannì
che profumo de rose
de garofani e pansè.
Come tutto un paradiso
li Castelli so' accosì.
Guarda Frascati
ch'è tutto un sorriso
'na delizia, n'amore,
'na bellezza da incanta'.
Lo vedi, ecco Marino
la sagra c'è dell'uva
fontane che danno vino
quant'abbondanza c'è.
Appresso vi è Genzano
cor pittoresco Albano
su viett'a diverti'
Nannì Nannì.
Là c'è l'Ariccia
più giù c'è Castello
ch'è davvero un goiello
co' quel lago da incanta'.
E de fravole 'n profumo
solo a Nemi poi senti'.
Sotto quel lago
un mistero ce sta
de Tibberio le navi
con l'antica civiltà.
So meyo de la sciampagna
li vini de 'ste vigne
ce fanno la cuccagna
dar tempo de Noè.
Li prati a tutto spiano
so' frutte, vigne e grano
s'annamo a mette lì
Nannì, Nannì.
È sera e già le stelle
te fanno un manto d'oro
e le velletranelle
se mettono a canta'
se sente 'no stornello
risponde un ritornello
che coro vie' a senti'
Nannì, Nannì.
Nel blu, dipinto di blu
Penso che un sogno così non ritorni mai più;
mi dipingevo le mani e la faccia di blu,
poi d’improvviso venivo dal vento rapito
e incominciavo a volare nel cielo infinito…
Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare lassù.
E volavo, volavo felice più in alto del sole ed ancora più su,
mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù,
una musica dolce suonava soltanto per me…
Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare lassù.
Ma tutti i sogni nell’alba svaniscon perché,
quando tramonta, la luna li porta con sé.
Ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli,
che sono blu come un cielo trapunto di stelle.
Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare quaggiù.
E continuo a volare felice più in alto del sole ed ancora più
su,
mentre il mondo pian piano scompare negli occhi tuoi blu,
la tua voce è una musica dolce che suona per me…
Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare quaggiù.
Nel blu degli occhi tuoi blu,
felice di stare quaggiù,
con te!
Nel sole
Perché
ma perché questa notte
ha le ore più lunghe
che non passano mai
Ma perché ogni minuto
dura un'eternità
Quando il sole tornerà
e nel sole io verrò da te
un altro uomo troverai in me
e che non può più fare a meno di te
Quando il sole tornerà
e nel sole io verrò da te
amore amore corri incontro a me
e la notte non verrà mai più
Ma perché
ma perché i miei pensieri
sono sempre gli stessi
e non cambiano mai
Ma perché il silenzio
sta parlandomi di te
Quando il sole tornerà
e nel sole io verrò da te
amore amore corri incontro a me
e la notte non verrà mai più
Nessuno
Nessuno ti giuro nessuno
nemmeno il destino
ci può separare
perché questo amore
che il cielo ci dà
sempre vivrà.
Nessuno ti giuro nessuno
può darmi nel dono
di tutta la vita
la gioia infinita
che sento con te
solo con te.
Sei tu
dolcissimo amore
soltanto tu
passato e avvenire
tutto il mio mondo
comincia da te
finisce con te.
Nessuno ti giuro nessuno
nemmeno il destino
ci può separare
perché questo amore
s'illuminerà d'eternità.
Sei tu
dolcissimo amore
soltanto tu
passato e avvenire
tutto il mio mondo
comincia da te
finisce con te.
Nessuno ti giuro nessuno
nemmeno il destino
ci può separare
perché questo amore
s'illuminerà d'eternità.
Nessuno ti giuro nessuno
nemmeno il destino
ci può separare
perché questo amore
s'illuminerà d'eternità
Non è Francesca
Ti stai sbagliando chi hai visto non è,
non è Francesca.
lei è sempre a casa che aspetta me
non è Francesca.
se c'era un uomo poi
no, non può essere lei.
Francesca non ha mai chiesto di più
chi sta sbagliando son certo sei tu.
Francesca non ha mai chiesto di più
perché lei vive per me.
come quest'altra è bionda però
non è Francesca.
era vestita di rosso, lo so,
non è Francesca.
se era abbracciata poi no, non può essere lei
Francesca non ha mai chiesto di più
chi sta sbagliando son certo sei tu.
Francesca non ha mai chiesto di più
perché lei vive per me.
Non je ne regrette rien
Non, rien de rien
Non, je ne regrette rien
Ni le bien qu'on m'a fait, ni le mal
Tout ça m'est bien égal
Non, rien de rien
Non, je ne regrette rien
C'est payé, balayé, oublié
Je me fous du passé
Avec mes souvenirs
J'ai allumé le feu
Mes chagrins, mes plaisirs
Je n'ai plus besoin d'eux
Balayés mes amours
Avec leurs trémolos
Balayés pour toujours
Je repars à zéro
Non, rien de rien
Non, je ne regrette rien
Ni le bien qu'on m'a fait, ni le mal
Tout ça m'est bien égal
Non, rien de rien
Non, je ne regrette rien
Car ma vie
Car mes joies
Aujourd'hui
Ça commence avec toi...
Occhi di ragazza
Occhi di ragazza quanti cieli
quanti mari che m' aspettano
occhi di ragazza se vi guardo
vedo i sogni che farò
partiremo insieme per un viaggio
per città che non conosco
quante primavere che verranno
che felici ci faranno
sono già negli occhi tuoi.
Occhi di ragazza io vi parlo
coi silenzi dell' amore
e riesco a dire tante cose
che la bocca non dirà
quando ti risvegli la mattina
tutto il sole nei tuoi occhi
quando si fa notte nella notte
nei tuoi occhi c'è una luce
che mi porta fino a te
un giorno in loro scoprirò
quello che tu nasconderai.
O mia bela Madunina
A diesen la canzon la nass a Napuli
e francament g'han minga tutti i tort
Surriento, Margellina tucc'i popoli
i avran cantà on milion de volt
mi speri che se offendera nissun
se parlom un cicin anca de num
O mia bela Madunina che te brillet de lontan
tuta d'ora e piscinina, ti te dominet Milan
sota a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man
canten tucc "lontan de Napoli se moeur"
ma po' i vegnen chi a Milan
Ades ghè la canzon de Roma magica
de Nina er Cupolone e Rugantin
se sbaten in del tever, roba tragica
esageren, me par on cicinin
Sperem che vegna minga la mania
de metes a cantà "Milano mia"
O mia bela Madunina che te brillet de lontan
tuta d'ora e piscinina, ti te dominet Milan
sota a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man
canten tucc "lontan de Napoli se moeur"
ma po' i vegnen chi a Milan
Si vegni senza paura, num ve songaremm la man
tucc el mond a l'è paes e semm d'accord
ma Milan, l'è on gran Milan!
O mia Rosina
O mia Rosina tu mi piaci tanto
siccome il mare piace alle sirene.
Se non ti vedo io piango tanto
che non mi scorre il sangue nelle vene.
Meglio sarebbe che non ti avessi amato;
sapevo il credo ed ora l'ho scordato,
e non sapendo più l'Ave Maria,
come potrò salvar l'anima mia.
Cara Rosina mi hai ridotto male
andavo in chiesa e non so dove sia.
Sapevo le parole del messale,
ed ora non so più l'Ave Maria.
Meglio sarebbe…
O campagnola bella
La la la….
All'alba quanto spunta il sole
là nell'Abruzzo tutto d'or
le prosperose campagnole
discendono dalle valli in fior.
La la la…
Oh campagnola bella
tu sei la reginella.
negli occchi tuoi c'è il sole
c'è il colore delle viole
e delle valli tutte in fior.
Se canti la tua voce
è un'armonia di pace,
che si diffonde e dice:
se vuoi vivere felice
devi vivere quassù.
La la la….
Quand'è festa al paesello
con le sue amiche se ne va.
trottarellando, l'asinello
la porta verso la città.
La la la …
Oh campagnola bella...
La la la….
Ma poi la sera al tramontare
colle sue amiche se ne va
e tutte intente a raccontare
quel che ha veduto la' in citta'.
La la la….
Oh campagnola bella...
O sole mio
Che bella corsa e' na jurnata'e'sole
n'aria serena doppo na tempesta
pe'll'aria fresca pare gia' na festa
che bella cosa na jurnata'e sole.
Ma n'atu sole cchiu' bello, oi ne'
'o sole mio sta nfronte a te!
'o sole o sole mio
sta nfronte a te ... sta nfronte a te.
Luceno'e llastre d'a fenesta toia;
'na lavannara canta e se ne vanta
e pe'tramente torce, spanne e canta
luceno'e llastre d'a fenesta toia.
Ma n'atu sole cchiu' bello, oi ne'
'o sole mio sta nfronte a te!
'o sole o sole mio
sta nfronte a te ... sta nfronte a te.
Quanno fa notte e'sole se ne scenne
me vene quase'na malincunia;
soto a fenesta toi restarria
quando fa notte e'o sole se ne scenne.
Ma n'atu sole cchiu' bello, oi ne'
'o sole mio sta nfronte a te!
'o sole o sole mio
sta nfronte a te ... sta nfronte a te.
'O Surdato 'Nnammurato
Staje luntana da stu core,
a te volo cu 'o penziero:
niente voglio e niente spero
ca tenerte sempe a fianco a me!
Si sicura 'e chist'ammore
comm'i só sicuro 'e te...
Oje vita, oje vita mia...
oje core 'e chistu core...
si stata 'o primmo ammore...
e 'o primmo e ll'ùrdemo sarraje pe' me!
Quanta notte nun te veco,
nun te sento 'int'a sti bbracce,
nun te vaso chesta faccia,
nun t'astregno forte 'mbraccio a me?!
Ma, scetánnome 'a sti suonne,
mme faje chiagnere pe' te...
Oje vita, oje vita mia...
oje core 'e chistu core...
si stata 'o primmo ammore...
e 'o primmo e ll'ùrdemo sarraje pe' me!
Scrive sempe e sta' cuntenta:
io nun penzo che a te sola...
Nu penziero mme cunzola,
ca tu pienze sulamente a me...
'A cchiù bella 'e tutt''e bbelle,
nun è maje cchiù bella 'e te!
Oje vita, oje vita mia...
oje core 'e chistu core...
si stata 'o primmo ammore...
Papaveri e papere
Su un campo di grano che dirvi non so,
un dì Paperina col babbo passò
e vide degli alti papaveri al sole brillar...
e lì s'incanto'.
La papera al papero chiese
"Papà, pappare i papaveri, come si fa?"
"Non puoi tu pappare i papaveri" disse Papà.
E aggiunse poi, beccando l'insalata:
"Che cosa ci vuoi far, così e' la vita..."
"Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu sei piccolina,
lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far..."
Vicino a un ruscello che dirvi non so,
un giorno un papavero in acqua guardò,
e vide una piccola papera bionda giocar...
e lì s'incantò.
Papavero disse alla mamma:
"Mamma', pigliare una papera, come si fa?"
"Non puoi tu pigliare una papera", disse Mamma'.
"Se tu da lei ti lasci impaperare,
il mondo intero non potrà più dire..."
E un giorno di maggio che dirvi non so,
avvenne poi quello che ognuno pensò
Papavero attese la Papera al chiaro lunar...
e poi la sposò.
Ma questo romanzo ben poco durò:
poi venne la falce che il grano tagliò,
e un colpo di vento i papaveri in alto portò.
Così Papaverino se n'e' andato,
lasciando Paperina impaperata...
Piazza Grande
Santi che pagano il mio pranzo non ce n'è
sulle panchine in Piazza Grande,
ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n'è.
Dormo sull'erba e ho molti amici intorno a me,
gli innamorati in Piazza Grande,
dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no.
A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
A modo mio avrei bisogno di sognare anch'io.
Una famiglia vera e propria non ce l'ho
e la mia casa è Piazza Grande,
a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho.
Con me di donne generose non ce n'è,
rubo l'amore in Piazza Grande,
e meno male che briganti come me qui non ce n'è.
A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
Avrei bisogno di pregare Dio.
Ma la mia vita non la cambierò mai mai,
a modo mio quel che sono l'ho voluto io
Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
sotto le stelle in Piazza Grande,
e se la vita non ha sogni io li ho e te li do.
E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande,
tra i gatti che non han padrone come me attorno a me
Piemontesina
Addio bei giorni passati,
mia piccola amica ti devo lasciar,
gli studi son già terminati
abbiamo finito così di sognar.
Lontano andrò
dove non so;
parto col pianto nel cuor,
dammi l'ultimo bacio d'amor.
Non ti potrò scordare
piemontesina bella,
sarai la sola stella
che brillerà per me.
Ricordi quelle sere
passate al Valentino,
col biondo studentino
che ti stringeva sul cuor?
Totina, il tuo allegro studente,
di un giorno lontano è adesso dottor,
io curo la povera gente
ma pure non riesco a guarire il muio cuor.
La gioventù,
non torna più.
Quanti ricordi d'amor!
A Torino ho lasciato il mio cuor.
Ricordi quelle sere
passate al Valentino,
col biondo studentino
che ti stringeva sul cuor?
Pietre
Tu sei buono e ti tirano le pietre.
Sei cattivo e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai,
sempre pietre in faccia prenderai.
Tu sei ricco e ti tirano le pietre
Non sei ricco e ti tirano le pietre
Al mondo non c'è mai qualcosa che gli va
e pietre prenderai senza pietà!
Sarà così
finché vivrai
Sarà così
Se lavori, ti tirano le pietre.
Non fai niente e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai capire tu non puoi
se è bene o male quello che tu fai.
Tu sei bello e ti tirano le pietre.
Tu sei brutto e ti tirano le pietre.
E il giorno che vorrai difenderti vedrai
che tante pietre in faccia prenderai!
Sarà così
finché vivrai
Sarà così
Pinne, fucile ed occhiali
Con le pinne
fucile ed occhiali
quando il mare
e' una tavola blu
sotto un cielo
di mille colori
ci tuffiamo
con la testa all'ingiu'
mentre tutta la gente e' assopita
sulla sabbia bruciata
dal sol
ci scambiamo
nell'acqua salata
un dolcissimo bacio d'amor
Con le pinne
fucile ed occhiali
quando il mare
e' una tavola blu
sotto un cielo
di mille colori
ci tuffiamo
con la testa all'ingiu'
mentre tutta la gente e' assopita
sulla sabbia bruciata
dal sol
ci scambiamo
nell'acqua salata
un dolcissimo bacio d'amor
mentre tutta la gente e' assopita
sulla sabbia bruciata
dal sol
ci scambiamo
nell'acqua salata
un dolcissimo bacio
un dolcissimo bacio
un dolcissimo bacio d'amor
Pippo non lo sa
E Pippo Pippo nono lo sa
che quando passa ride tutta la città
e le sartine dalle vetrine
gli fan mille mossettine
ma lui con grande serietà
saluta tutti fa un inchino e se ne va
si crede bello come un Apollo
e saltella come un pollo
e Pippo Pippo nono lo sa
che quando passa ride tutta la città
e le sartine dalle vetrine
gli fan mille mossettine
ma lui con grande serietà
saluta tutti fa un inchino e se ne va
si crede bello come un Apollo
e saltella come un pollo
sopra il cappotto
porta la giacca
e sopra il gilet la camicia
sopra le scarpe porta le calze
non ha un botton
e con le stringhe tiene su i calzon
ma Pippo Pippo non lo sa
e serio serio se ne va per la città
si crede bello come un Apollo
e saltella come un pollo
ma Pippo Pippo non lo sa
e serio serio se ne va per la città
si crede bello come un Apollo
e saltella come un pollo
ma Pippo Pippo non lo sa
che quando passa ride tutta la città
e le sartine dalle vetrine
gli fan mille mossettine
sopra il cappotto
porta la giacca
e sopra il gilet la camicia
sopra le scarpe porta le calze
non ha un botton
e con le stringhe tiene su i calzon
ma lui con grande serietà
saluta tutti fa un inchino e se ne va
si crede bello come un Apollo
e saltella come un pollo.
Portantina che porti quel morto
Pena giunto che fui
al reggimento,
pena giunto che fui al
reggimento
una lettera io vidi
arrivà
una lettera io vidi
arrivà.
Sarà forse la
mia morosa
che si trova
sul letto malà.
A rapporto
signor
Capitano
se in licenza
mi vuole
mandà.
La licenza l’hai bell’è
firmata
pur che torni da
bravo soldà
Gielo giuro signor
Capitano
che ritorno da bravo
soldà.
Co’ fui stato
vicino al
paese
le campane
sentivo a
suonar.
Sarà forse la
mia morosa
che ho
lasciato nel
letto malà.
Portantina che porti
quel morto
per piacere fermati
qua.
Se da viva non l’ho
mai baciata
or ch’è morta la
voglio baciar.
L’ho baciata che l’era
ancor calda
la sapeva di rose e
fior.
Porta Romana
Porta romana bella
porta romana
ci son le ragazzine
che te la danno
ci son le ragazzine
che te la danno
prima la buona sera
e poi la mano
ci son tre
cose al mondo
che non si scordano
la gioventu', la mamma
e il primo amore
la gioventu' la passa
la mamma muore
resta solo il ricordo
del primo amore
la gioventu' la passa
la mamma muore
resta solo il ricordo
del primo amore
amore amore amore
amore un corno
di notte mangio e bevo
e di giorno dormo
ha fatto piu' battaglie
la mia sottana
che tutta la marina
americana
ha fatto piu' battaglie
la tua sottana
che tutta la marina
americana
il campanil di Pisa
l'e' alto e pende
la donna sotto l'uomo
la si distende
laggiu' sotto
i bastioni
c'e' una discesa
dove l'amante tua
s'e' gia' distesa
laggiu' lungo
i bastioni
c'e' una discesa
dove l'amante tua
s'e' gia' distesa
la via San Vittore
l'e' fatta a sassi
l'ho fatta
l'altra sera
a pugni e schiaffi
o luna luna luna
non far la spia
la colpa e' dell'amore
e non la mia
o luna luna luna
non far la spia
la colpa e' dell'amore
e non la mia
porta romana bella
porta romana
ci son le ragazzine
che te la danno
ci son le ragazzine
che te la danno
prima la buona sera
e poi la mano
porta romana bella
porta romana
ci son le ragazzine
che te la danno...
Pregherò
Pregherò per te
che hai la notte nel cuore
e se tu lo vorrai, crederai.
Io lo so perchè,
tu la fede non hai
ma se tu lo vorrai, crederai.
Non devi odiare il sole
perchè, tu non puoi vederlo
ma c'è, ora splende
su di noi, su di noi.
Dal castello ode il silenzio
e lui vede anche te
e già sento che anche tu lo vedrai.
Egli sa che lo vedrai
solo con gli occhi miei
ed il mondo la sua voce riavrà.
Io t'amo, t'amo, t'amo
questo è il primo segno
che dà la tua fede
nel Signor, nel Signor.
La fede è il più bel dono che il Signor
ci dà per vedere lui
e allora tu vedrai, tu vedrai, tu vedrai.
Quando quando quando
Dimmi quando tu verrai
dimmi quando quando quando
l'anno il giorno l'ora in cui
forse tu mi bacerai
ogni istante attendero'
fino a quando quando quando
d'improvviso ti vedro'
sorridente accanto a me
se vuoi dirmi di si
devi dirlo perchè
non ha senso per me
la mia vita senza te
dimmi quando tu verrai
dimmi quando quando quando
e baciandomi dirai
non ci lasceremo mai
se vuoi dirmi di si
devi dirlo perchè
non ha senso per me
la mia vita senza te
dimmi quando tu verrai
dimmi quando quando quando
e baciandomi dirai
non ci lasceremo mai
dimmi quando tu verrai
dimmi quando quando quando
Quel mazzolin di fiori
Quel mazzolin di fiori
che vien dalla montagna
bada ben che non si bagna
chè lo voglio regalar,
bada ben che non si bagna
chè lo voglio regalar.
Lo voglio regalare
perchè l'è un bel mazzetto,
lo voglio dare al mio moretto
stasera quando vien,
lo voglio dare al mio moretto
stasera quando vien.
Stasera quando vien
gli fo una brutta cera;
e perchè Sabato di sera
lui non è vegnù da me,
e perchè Sabato di sera
lui non è vegnù da me.
Non l'è vegnù da me,
l'è andà dalla Rosina...
Perchè mi son poverina
mi fa pianger e sospirar,
perchè mi son poverina
mi fa pianger e sospirar.
Mi fa piangere e sospirare
sul letto dei lamenti
e che mai diran le genti,
cosa mai diran di me,
e che mai diran le genti,
cosa mai diran di me.
Diran che son tradita,
tradita nell'amore
e a me mi piange il cuore
e per sempre piangerà,
e a me mi piange il cuore
e per sempre piangerà.
Abbandonato il primo,
abbandonà il secondo,
abbandono tutto il mondo
e non mi marito più,
abbandono tutto il mondo
e non mi marito più.
Questo piccolo grande amore
Quella sua maglietta fina,
tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto
e quell'aria da bambina
che non glielo detto mai ma io ci andavo matto.
E chiare sere d'estate il mare i giochi le fate,
La paura e la voglia di essere nudi
un bacio a labbra salate,
un fuoco quattro risate e far l'amore giù al faro
ti amo davvero, ti amo lo giuro, ti amo, ti amo davvero…
E lei, lei mi guardava con sospetto,
poi mi sorrideva e mi teneva stretto, stretto
Ed io, io non ho mai capito niente,
visto che oramai non me lo levo dalla mente che lei, lei era un…
Piccolo grande amore, solo un piccolo grande amore
niente più di questo niente più
mi manca da morire quel suo piccolo grande amore adesso che
saprei cosa dire, adesso che saprei cosa fare, adesso che
voglio un piccolo grande amore…
Quella camminata strana,
pure in mezzo a chissà che l'avrei riconosciuta
mi diceva "sei una frana",
ma io questa cosa qui mica l'ho mai creduta
E lunghe corse affannate incontro a stelle cadute
e mani sempre più ansiose di cose proibite
e le canzoni stonate urlate al cielo lassù,
chi arriva primo a quel muro
"Non sono sicuro se ti amo davvero, non sono, non sono sicuro…"
E lei tutto ad un tratto non parlava,
ma le si leggeva chiaro in faccia che soffriva
ed io, io non lo so quant'è che ha pianto,
solamente adesso me ne sto rendendo conto, che lei, lei era...
Piccolo grande amore, solo un piccolo grande amore
niente più di questo niente più
mi manca da morire quel suo piccolo grande amore adesso che
saprei cosa dire, adesso che saprei cosa fare, adesso che
voglio un piccolo grande amore…
Reginella
Te si' fatta na vesta scullata,
nu cappiello cu 'e nastre e cu 'e rrose...
stive 'mmiez'a tre o quatto sciantose
e parlave francese...è accussí?
Fuje ll'autriere ca t'aggio 'ncuntrata
fuje ll'autriere a Tuleto, 'gnorsí...
T'aggio vuluto bene a te!
Tu mm'hê vuluto bene a me!
Mo nun ce amammo cchiù,
ma ê vvote tu,
distrattamente,
pienze a me!...
Reginè', quanno stive cu mico,
nun magnave ca pane e cerase...
Nuje campávamo 'e vase, e che vase!
Tu cantave e chiagnive pe' me!
E 'o cardillo cantava cu tico:
"Reginella 'o vò' bene a stu rre!"
T'aggio vuluto bene a te!
Tu mm'hê vuluto bene a me!
Mo nun ce amammo cchiù,
ma ê vvote tu,
distrattamente,
pienze a me!...
Oje cardillo, a chi aspiette stasera?
nun 'o vvide? aggio aperta 'a cajóla!
Reginella è vulata? e tu vola!
vola e canta...nun chiagnere ccá:
T'hê 'a truvá na padrona sincera
ch'è cchiù degna 'e sentirte 'e cantá...
T'aggio vuluto bene a te!
Tu mm'hê vuluto bene a me!
Mo nun ce amammo cchiù,
ma ê vvote tu,
distrattamente,
pienze a me!...
Roma nun fa la stupida...
Roma nun fa la stupida stasera
damme ‘na mano a faje dì de si.
Sceji tutte le stelle
più brillarelle che poi
e un friccico de luna
tutta pe’ noi.
Faje sentì ch’è quasi primavera….
manna li mejo grilli pe’ fa cri cri…
Prestame er ponentino
più malandrino che ciai,
Roma, reggeme er moccolo stasera.
Rose rosse
Rose rosse per te
ho comprato stasera
e il tuo cuore lo sa
cosa voglio da te
D'amore non si muore
e non mi so spiegare
perche' muoio per te
da quando ti ho lasciato
sarà perché ho sbagliato
ma io vivo di te
e ormai non c'e' piu' strada
che non mi porti indietro
amore sai perché
nel cuore del mio cuore
non ho altro che te
Forse in amore le rose
non si usano più
ma questi fiori sapranno
parlarti di me
Rose rosse per te
ho comprato stasera
e il tuo cuore lo sa
cosa voglio da te
D'amore non si muore
ma chi si sente solo
non sa vivere piu'
con l'ultima speranza
stasera ho comprato
rose rosse per te
la strada dei ricordi
e' sempre la piu' lunga
amore sai perche'
nel cuore del mio cuore
non ho altro che te
Forse in amore le rose
non si usano piu'
ma questi fiori sapranno
parlarti di me
Rose rosse per te
ho comprato stasera
e il tuo cuore lo sa
cosa voglio da te
Sapore di sale
Sapore di sale,
sapore di mare,
che hai sulla pelle,
che hai sulle labbra,
quando esci dall'acqua
e ti vieni a sdraiare
vicino a me
vicino a me.
Sapore di sale,
sapore di mare,
un gusto un po' amaro
di cose perdute,
di cose lasciate
lontano da noi
dove il mondo è diverso,
diverso da qui.
Qui tempo è dei giorni
che passano pigri
e lasciano in bocca
il gusto del sale.
Ti butti nell'acqua
e mi lasci a guardarti
e rimango da solo
nella sabbia e nel sole.
Poi torni vicino
e ti lasci cadere
così nella sabbia
e nelle mie braccia
e mentre ti bacio,
sapore di sale,
sapore di mare,
sapore di te.
Scende la pioggia
Tu nel tuo letto caldo
io per la strada al freddo
ma non è questo che mi fa triste
Qui fuori dai tuoi sogni
l'amore sta morendo
ognuno pensa solo a se stesso
Scende la pioggia ma che fa
crolla il mondo intorno a me
per amore sto morendo
Amo la vita più che mai
appartiene solo a me
voglio viverla per questo
E basta con i sogni
ora sei tu che dormi
ora il dolore io lo conosco
Quello che mi dispiace
è quel che imparo adesso
ognuno pensa solo a se stesso
Scende la pioggia ma che fa
crolla il mondo intorno a me
per amore sto morendo
Amo la vita più che mai
appartiene solo a me
voglio viverla per questo
Scende la pioggia ma che fa
Amo la vita più che mai
Samarcanda
C'era una grande festa nella capitale
perché la guerra era finita.
I soldati erano tornati tutti a casa e
avevano gettato le divise.
Per la strada si ballava e si beveva vino,
i musicanti suonavano senza
interruzione.
Era primavera e le donne potevano, dopo
tanti anni,
riabbracciare i loro uomini. All'alba furono
spenti i falò
e fu proprio allora che tra la folla,
per un momento, a un soldato parve di
vedere
una donna vestita di nero
che lo guardava con occhi cattivi.
Ridere ridere ridere ancora
ora la guerra paura non fa,
brucian le divise dentro il fuoco la sera,
brucia nella gola vino a sazietà
musica di tamburelli fino all'aurora
il soldato che tutta la notte ballò
vide tra la folla quella nera Signora
vide che cercava lui e si spaventò.
"Salvami, salvami grande sovrano
fammi fuggire, fuggire di qua
alla parata lei mi stava vicino
e mi guardava con malignità"
"Dategli, dategli un animale,
figlio del lampo, degno di un re
presto, più presto perché possa scappare
dategli la bestia più veloce che c'è".
"Corri cavallo, corri ti prego
fino a Samarcanda io ti guiderò
non ti fermare, vola ti prego
corri come il vento che mi salverò...
oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh
cavallo,
oh oh cavallo, oh oh".
Fiumi poi campi poi l'alba era viola,
bianche le torri che infine toccò,
ma c'era tra la folla quella nera Signora
e stanco di fuggire la sua testa chinò
"Eri tra la gente nella capitale
so che mi guardavi con malignità
son scappato in mezzo ai grilli e alle
cicale
son scappato via ma ti ritrovo qua!"
"Sbagli, ti inganni, ti sbagli soldato
io non ti guardavo con malignità,
era solamente uno sguardo stupito,
cosa ci facevi l'altro ieri là?
T'aspettavo qui per oggi a Samarcanda
eri lontanissimo due giorni fa,
ho temuto che per aspettar la banda
non facessi in tempo ad arrivare qua".
Non è poi così lontano Samarcanda,
corri cavallo, corri di là...
ho cantato insieme a te tutta la notte
corri come il vento che ci arriverà.
"Oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh
cavallo,
oh oh cavallo, oh oh".
Sei rimasta sola
Ora sei rimasta sola
piangi e non ricordi nulla
scende una lacrima sul tuo bel viso
lentamente, lentamente.
Ora sei rimasta sola
cerchi il mio viso fra la folla
forse sulle tue piccole mani
stai piangendo il tuo passato.
Ma domani chissà,
se tu mi penserai
allora capirai,
che tutto il mondo eri tu
la tua vita così,
a niente servirà
e tutto intorno a te
più triste sembrerà.
Ora sei rimasta sola
piangi e non ricordi nulla
scende una lacrima
sul tuo bel viso
lentamente, lentamente,
lentamente, lentamente...
Se stasera sono qui
Se stasera sono qui
e' perche' ti voglio bene
e' perche' tu hai bisogno di me
anche se non lo sai.
se stasera sono qui
e' perche' so perdonare
e non voglio gettar via cosi'
il mio amore per te.
per me venire qui
e' stato come scalare
la montagna piu' alta del mondo
e ora che sono qui
voglio dimenticare
i ricordi piu' tristi giu' in fondo.
se stasera sono qui
e' perche' ti voglio bene
e' perche' tu hai bisogno di me
anche se non lo sai.
Signore delle cime
Dio del cielo
Signore delle cime
un nostro amico
hai chiesto alla montagna
Ma ti preghiamo
su nel paradiso
lascialo andare
per le Tue montagne
Santa Maria
signora della neve
copri col bianco
soffice mantello
il nostro amico
il nostro fratello
Su nel paradiso
lascialo andare
per le Tue montagne
Signorinella
Signorinella pallida,
dolce dirimpettaia del quinto piano,
non v’è una notte ch’io non sogni Napoli,
e son vent’anni che ne sto’ lontano!
Al mio paese nevica,
e il campanile della chiesa è bianco,
tutta la legna è diventata cenere,
io ho sempre freddo e sono triste e
stanco!
Lenta e lontana,
mentre ti penso suona la campana
della piccola chiesa del Gesù
e nevica, vedessi come nevica ….
ma tu, dove sei tu?
Bei tempi di baldoria,
dolce felicità fatta di niente:
Brindisi coi bicchieri colmi d’acqua
al nostro amore povero e innocente.
Negli occhi tuoi passavano
una speranza, un sogno, una carezza ….
avevi un nome che non si dimentica,
un nome lungo e breve: giovinezza!
Amore mio!
Non ti ricordi che, nel dirmi addio,
mi mettesti all’occhiello una pansè
e mi dicesti, con la voce tremula:
"Non ti scordar di me!"
E gli anni e i giorni passano,
uguali e grigi, con monotonia,
le nostre foglie più non rinverdiscono,
signorinella, che malinconia!
Tu innamorata e pallida
più non ricami innanzi al tuo telaio,
io qui son diventato il buon don Cesare,
porto il mantello a ruota e fo’ il notaio.
Il mio piccino,
sfogliando un vecchio libro di latino,
ha trovato, indovina, una pansè ….
perchè negli occhi mi spuntò una
lacrima?
Chissà, chissà perchè!
Lenta e lontana,
mentre ti penso, suona la campana
della piccola chiesa del Gesù ….
e nevica, vedessi come nevica ….
ma tu …. dove sei tu?
Sognando la California
Cielo grigio su,
cielo grigio su,
Foglie gialle giù,
foglie gialle giù,
Cerco un po’ di blu
cerco un po’ di blu
Dove blu non c’è.
Dove blu non c’è
Sento solo freddo
sento tanto freddo
Fuori e dentro me
fuori e dentro me
Ti sogno California
sogno California
E un giorno io verrò
Entro in Chiesa e là
Io cerco di pregar
Ma il mio pensiero invece va
mio pensiero va
Ritorna sempre là
torna sempre là
Al sole caldo che vorrei
caldo sole che
Che qui non verrà mai
che qui non verrà mai
Ti sogno California
sogno California
E un giorno io verrò
Cielo grigio su
cielo grigio su
Foglie gialle giù,
foglie gialle giù,
Cerco un po’ di blu,
cerco un po’ di blu
Dove blu non c’è.
Dove blu non c’è
So che partirei
so che partirei
Ti sogno California
sogno California
E un giorno io verrò
sogno California…
Strada facendo
io ed i miei occhi scuri siamo diventati
grandi
insieme
con l'anima smaniosa a chiedere di un
posto che
non c'è
tra mille mattini freschi di biciclette
mille più tramonti dietro i fili del tram
ed una fame di sorrisi e braccia intorno a
me
io e i miei cassetti di ricordi e di indirizzi
che ho
perduto
ho visto visi e voci di chi ho amato prima
o poi
andar via
e ho respirato un mare sconosciuto nelle
ore
larghe e vuote di un'estate di città
accanto alla mia ombra nuda di
malinconia
io e le mie tante sere chiuse come
chiudere un
ombrello
col viso sopra al petto a leggermi i dolori
ed i miei
guai
ho camminato quelle vie che curvano
seguendo il
vento
e dentro a un senso di inutilità...
e fragile e violento mi son detto tu vedrai
vedrai
vedrai
strada facendo vedrai
che non sei più da solo
strada facendo troverai
un gancio in mezzo al cielo
e sentirai la strada far battere il tuo cuore
vedrai più amore, vedrai
io troppo piccolo tra tutta questa gente
che c'è al
mondo
io che ho sognato sopra un treno che non
è partito
mai
e ho corso in mezzo ai prati bianchi di
luna
per strappare ancora un giorno alla mia
ingenuità
e giovane e violento mi son detto tu
vedrai vedrai
vedrai
strada facendo vedrai
che non sei più da solo
strada facendo troverai
anche tu un gancio in mezzo al cielo
e sentirai la strada far battere il tuo cuore
vedrai più amore vedrai
e una canzone neanche questa potrà mai
cambiar
la vita
ma che cos'è che ci fa andare avanti e
dire che
non è finita
cos'è che ci spezza il cuore tra canzoni e
amore
che ci fa cantare e amare sempre più
perché domani sia migliore, perché
domani tu
strada facendo vedrai
Sul cocuzzolo
Dal cocuzzolo della montagna
con la neve alta così
nella valle noi scenderemo
con ai piedi un paio di sci-sci!
Dal cocuzzolo della montagna
sotto a un cielo tinto col blu
e con in testa un passamontagna
scenderemo sempre più giù!
Scivolando con gli sci,
scivolando con gli sci,
scivolando con gli sci
con una lunga lunga lunga seggiovia
sulla cima tutta bianca torneremo!
Dal cocuzzolo della montagna
con la neve alta così
nella valle noi scenderemo
con ai piedi un paio di sci-sci!
Dal cocuzzolo della montagna
con la [A]neve alta così
nella valle noi scenderemo
con ai piedi un paio di sci-sci!
Dal cocuzzolo della montagna
sotto a un cielo tinto col blu
e con in testa un passamontagna
scenderemo sempre più giù!
Scivolando con gli sci,
scivolando con gli sci,
scivolando con gli sci
con una lunga lunga lunga seggiovia
sulla cima tutta bianca torneremo!
Dal cocuzzolo della montagna
con la neve alta così
nella valle noi scenderemo
con ai piedi un paio di sci-sci!
Dal cocuzzolo della montagna
con la [A]neve alta così
nella valle noi scenderemo
con ai piedi un paio di
con ai piedi un paio di
con ai piedi un paio di
sci-sci! sci-sci! sci-sci!
Sul mare luccica (Santa Lucia)
Sul mare luccica
l'astro d'argento.
Placida è l'onda;
prospero è il vento.
Venite all'agile
Barchetta mia!
Santa Lucia, Santa Lucia
Con questo zeffiro
così soave,
oh! com'è bello
star sulla nave!
Su passeggeri
venite via!
Santa Lucia, Santa Lucia.
In' fra le tende
bandir la cena,
in una sera
così serena.
Chi non dimanda,
chi non desia;
Santa Lucia! Santa Lucia!
Mare sì placido,
vento sì caro,
scordar fa i triboli
al marinaro.
E va gridando
con allegria:
Santa Lucia! Santa Lucia!
O dolce Napoli,
O suol beato,
Ove sorridere,
Dove il creato,
Tu sei l'impero
Del armonia,
Santa Lucia, Santa Lucia!
Or che tardate,
bella è la sera.
Spira un auretta
fresca e leggiera.
Venite all'agile
barchetta mia!
Santa Lucia, Santa Lucia.
Sul ponte di Bassano
Eccole che le riva
ste bele moscardine,
son fresche verdoline,
color non le ghe n'à.
Colori no ghe n'avemo
e gnanca non ghe'n serchemo,
ma un canto noi faremo
al ponte di Bassan.
Sul ponte di Bassano
là ci darem la mano,
noi ci darem la mano,
ed un bacin d'amor.
Per un bacin d'amore
successer tanti guai...
Non lo credevo mai,
doverti abbandonar.
Doverti abbandonare,
volerti tanto bene!
E' un giro di catene,
che m'incatena il cor!
Che m'incatena il core
sarà la mia morosa
a Maggio la va sposa
e mi vo fa el soldà.
E mi farò il soldato
nel mio reggimento.
Non partirò contento
se non t'avrò sposà.
Che m'incatena il core!
Che m'incatena a vita!
Ohimè che son tradita
per un bacin d'amor!
Sul ponte di Perati
Sul ponte di Perati,
bandiera nera,
è il lutto degli Alpini
che fan la guerra.
E' il lutto della Julia
che va alla guerra,
la meglio gioventù
che va sottoterra.
Quelli che son partiti
non son tornati,
sui monti della Grecia
sono restati.
Sui monti della Grecia
c'è la Voiussa,
del sangue della Julia
s'è fatta rossa.
Da mille e mille tombe
s'alza un lamento,
sul sangue della Julia
c'è il tradimento.
Un coro di fantasmi
vien giù dai monti.
E' il canto degli alpini
che son sepolti.
Ma tutti i nostri morti
risorgeranno
e il dì della vitttoria
ritorneranno.
E il dì della riscossa
non più tristezza
per canto di vittoria
c'è Giovinezza.
Alpini della Julia
in alto il cuore!
Sul Ponte di Perati c’è il tricolore.
Sul Ponte di Perati c’è il tricolore.
Tango delle capinere
Laggiù nell'Arizona
terra di sogni e di chimere
se una chitarra suona
cantano mille capinere
hanno la chioma bruna
hanno la febbre in cuor
chi va cercar fortuna
li troverà L'amor.
A mezzanotte va
la ronda del piacere
e nell'oscurità
ognuno vuol godere
son baci di passion
L'amor non sa tacere
e questa è la canzon
di mille capinere.
Il bandolero stanco
scende la sierra misteriosa
sul suo cavallo bianco
spicca la vampa di una rosa
quel fior di primavera
vuol dire fedeltà
e alla sua capinera
egli lo porterà.
A mezzanotte va
la ronda del piacere
e chi ritornerà
lasciando le miniere
forse riporterà
dell'oro in un forziere,
ma il cuore lascerà
fra mille capinere!
Tanto pe' cantà
Parlato
È 'na canzone senza titolo, tanto pe' cantà, pe'
fa' quarche cosa, nun è gnente de straordinario,
è robba der paese nostro, che se pò cantà puro
senza voce, basta 'a salute.
Quanno c'è 'a salute c'è tutto. Basta 'a salute e
'n par de scarpe nòve, pòi giràtutt'er monno.
E m'accompagno da me.
Pe' fa la vita meno amara
Me so comprato 'sta chitara,
E quann'er sole scende e more
Me sento 'n còre cantatore;
La voce è poca ma 'ntonata,
Nun serve a fà na serenata,
Ma solamente a fà in maniera
De famme un sogno a prima sera.
Tanto pe' cantà,
Perché me sento 'n friccico ner còre,
Tanto pe' sognà,
Perché ner petto me ce naschi 'n fiore.
Fiore de lillà
Che m'ariporti verso er primo amore,
Che sospirava a le canzone mie,
E m'arintontoniva de bucìe.
Canzoni belle e appassionate
Che Roma mia m'ha ricordate,
Cantate solo pe' dispetto,
Ma co 'na smania drent'ar petto;
Io nun ve canto a voce piena,
Ma tutta l'anima è serena;
E quanno er cèlo se scolora
De me nessuna s'innamora.
Tanto pe' cantà,
Perché me sento 'n friccico ner còre,
Tanto pe' sognà,
Perché ner petto me ce naschi 'n fiore.
Fiore de lillà
Che m'ariporti verso er primo amore,
Che sospirava a le canzone mie,
E m'arintontoniva de bucìe.
Ta pum
Venti giorni sull’Ortigara
senza il cambio per dismontà
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...
E domani si va all'assalto,
soldatino non farti ammazzar,
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...
Quando poi si discende a valle
battaglione non hai più soldà.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...
Nella valle c'è un cimitero,
cimitero di noi soldà.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...
Cimitero di noi soldà
forse un giorno ti vengo a trovà.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...
Ho lasciato la mamma mia,
l'ho lasciata per fare il soldà.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...
Quando portano la pagnotta
il cecchino comincia a sparar.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...
Battaglione di tutti i Morti,
noi giuriamo l'Italia salvar.
ta pum ta pum ta pum...
ta pum ta pum ta pum...
Tutta mia la città
No, non verrai
l'orologio nella strada ormai
corre troppo per noi
So dove sei
tu non stai correndo qui da me
sei rimasta con lui.
Le luci bianche nella notte
sembrano accese per me
è tutta mia la città
Tutta mia la città
un deserto che conosco
tutta mia la città
questa notte un uomo piangerà
No, non verrai
fumo un'altra sigaretta e poi
me ne andrò senza te.
Porto con me
un'immagine che non vedrò
tu che corri da me
da un'automobile che passa
qualcuno grida va a casa
è tutta mia la città
Tutta mia la città
un deserto che conosco
tutta mia la città
questa notte un uomo piangerà
Tu non ci sei
io mi sono rassegnato ormai
tu non eri per me
Tu sei con lui
cosa importa io non soffro più
forse è meglio così.
Tutti mi chiamano bionda
Tutti mi chiamano bionda ma bionda io non sono
porto i capelli neri porto i capelli neri
Tutti mi chiamano bionda ma bionda io non sono
porto i capelli neri sinceri nell'amor
Alla finestra t'ho vista non ti ho potuto parlare
mi hai fatto innamorare mi hai fatto innamorare
alla finestra t'ho vista non ti ho potuto parlare
mi hai fatto innamorare ma tu non pensi a me
Io traditore non sono nemmeno un lusinghiero
ti parlerò sincero ti parlerò sincero
Io traditore non sono nemmeno un lusinghiero
ti parlerò sincero sincero nell'amor
ti parlerò sincero sincero nell'amor
Una lacrima sul viso
Da una lacrima sul viso
ho capito molte cose
dopo tanti, tanti mesi ora so
cosa sono per te.
Uno sguardo ed un sorriso
m'han svelato il tuo segreto
che sei stata innamorata di me
ed ancora lo sei.
Non ho mai capito
non sapevo che
che tu, che tu
tu mi amavi ma
come me
non trovavi mai
il coraggio di dirlo, ma poi...
Quella lacrima sul viso
è un miracolo d'amore
che si avvera in questo istante per me
e non amo che te
Non ho mai capito
non sapevo che
che tu, che tu
tu mi amavi ma
come me
non trovavi mai
il coraggio di dirlo, ma poi...
Quella lacrima sul viso
è un miracolo d'amore
che si avvera in questo istante per me
e non amo che te, te, che te, te...
Un anno d'amore
Si può finire qui
ma tu davvero vuoi
buttare via così
un anno d'amore?
Se adesso te ne vai
da domani saprai
un giorno com'è lungo
e vuoto
senza me.
E di notte
e di notte
per non sentirti solo
ricorderai
i tuoi giorni felici,
ricorderai
tutti quanti i miei baci...
E capirai
in un solo momento
cosa vuol dire
un anno d'amore,
cosa vuol dire
un anno d'amore.
Lo so non servirà
e tu mi lascerai
ma dimmi tu lo sai
che cosa perdiamo?
Se adesso te ne vai
non le ritroverai
le cose conosciute
vissute
con me.
E di notte
e di notte
per non sentirti solo
ricorderai
i tuoi giorni felici,
ricorderai
tutti quanti i miei baci...
E capirai
in un solo momento
cosa vuol dire
un anno d'amore.
E capirai
in un solo momento
cosa vuol dire
un anno d'amore.
Una rotonda sul mare
Una rotonda sul mare
il nostro disco che suona...
vedo gli amici ballare
ma tu non sei qui con me.
amore mio dimmi se sei triste cosi' come
me
dimmi se chi ci separo' e' sempre li'
accanto a te
se tu sei felice con lui o rimpiangi
qualcosa di me
io ti penso sempre sai, ti penso !
una rotonda sul mare
il nostro disco che suona...
vedo gli amici ballare
ma tu non sei qui con me.
amore mio dimmi se sei triste cosi' come
me
dimmi se chi ci separo' e' sempre li'
accanto a te
se tu sei felice con lui o rimpiangi
qualcosa di me
io ti penso sempre sai, ti penso !
una rotonda sul mare
il nostro disco che suona...
vedo gli amici ballare
ma tu non sei qui con me
Un bacio a mezzanotte
Non ti fidar
di un bacio a mezzanotte
se c'è la luna non ti fidar
perché perché
la luna a mezzanotte
riesce sempre a farti innamorar
non ti fidar di stelle galeotte
che invitano a volersi amar
mezzanotte per amar
mezzanotte per sognar
fantasticar
Ma come farò senza più amar
ma come farò senza baciar
ma come farò a non farmi tentar
luna luna tu
non mi guardar
luna luna tu
non curiosar
luna luna tu
non far la sentinella
ogni stella in ciel
parla al mio cuor
ogni stella in ciel
parla d'amor
ogni stella in ciel sarà
la mia stella
mezzanotte per amar
mezzanotte per sognar
fantasticar
Non ti fidar
di un bacio a mezzanotte
se c'è la luna non ti fidar
perché perché
la luna a mezzanotte
riesce sempre a farti innamorar
non ti fidar di stelle galeotte
che invitano a volersi amar
mezzanotte per amar
mezzanotte per sognar
fantasticar
Un mondo d'amore
C'è un grande prato verde
dove nascono speranze
che si chiamano ragazzi
Questo è il grande prato dell'amore.
Uno non tradirli mai, han fede in te
Due non li deludere, credono in te
Tre non farli piangere, vivono in te
Quattro non li abbandonare, ti
mancheranno
Quando avrai le mani stanche tutto
lascerai
per le cose belle ti ringrazieranno
piangeranno per gli errori tuoi
E tu ragazzo non lo sai
ma nei tuoi occhi c'è già lei
ti chiederà l'amore ma
l'amore ha i suoi comandamenti
Uno non tradirla mai, ha fede in te
Due non la deludere, lei crede in te
Tre non farla piangere, vive per te
Quattro non l'abbandonare, ti mancherà
E la sera cercherà tra le braccia tue
tutte le promesse tutte le speranze
per un mondo d'amore
Va l'alpin
Va l'alpin su l'alte cime
passa e vola lo sciator
dorme sempre sulle cime
sogna mamma e casolar.
Tra le rocce e tra i burroni
sempre lesto è il suo cammin
quando va per la montagna
pensa sempre al suo destin.
Pensa sempre al suo destino
c'è il ghiacciaio da passar:
mentre va col cuor tranquillo
la valanga può cascar.
Pensa alpin la tua casetta
che la rivedrai ancor
la tua bella che ti aspetta
orgogliosa del tuo amor.
Valzer delle candele
Domani tu mi lascerai
e più non tornerai,
domani tutti i sogni miei
li porterai con te.
La fiamma del tuo amor
che sol per me sognai invan
è luce di candela che
già si spegne piano pian.
La fiamma del tuo amor
che sol per me sognai invan
è luce di candela che
già si spegne piano pian.
Una parola ancor
e dopo svanirà
un breve istante di
felicità.
Ma come è triste il cuor
se nel pensare a te
ricorda i baci tuoi
che non son più per me.
Domani tu mi lascerai
e più non tornerai,
domani tutti i sogni miei
li porterai con te.
La fiamma del tuo amor
che sol per me sognai invan
è luce di candela che
già si spegne piano pian.
Valzer per un amore (Valzer campestre)
Quando carica d’anni e di castità
tra i ricordi e le illusioni
del bel tempo che non ritornerà
troverai le mie canzoni
nel sentirle ti meraviglierai
che qualcuno abbia lodato
le bellezze che allor più non avrai
e che avesti nel tempo passato.
Ma non ti servirà il ricordo
non ti servirà
che per piangere il tuo rifiuto
del mio amor che non tornerà
Ma non ti servirà più a niente
non ti servirà
che per piangere sui tuoi occhi
che nessuno più canterà...
... ma non ti servirà più a niente
non ti servirà
che per piangere sui tuoi occhi
che nessuno più canterà.
Vola il tempo lo sai che vola e va
forse non ce ne accorgiamo
ma più ancora del tempo che non hai
siamo noi che ce ne andiamo
e per questo ti dico amore amor
io t’attenderò ogni sera
ma tu vieni non aspettare ancor
vieni adesso finché è primavera.
Vecchio frac
E' giunta mezzanotte
si spengono i rumori
si spegne anche l'insegna di quell'ultimo
caffè
le strade son deserte
deserte e silenziose
un'ultima carrozza cigolando se ne' va
Il fiume scorre lento
frusciando sotto i ponti
la luna splende in cielo
dorme tutta la città
Solo va un uomo in frak
Ha il cilindro per cappello
due diamanti per gemelli
un bastone di cristallo
la gardenia nell'occhiello
e sul candido gilè
un papion, un papion di seta blu
S'avvicina lentamente
con incedere elegante
ha l'aspetto trasognato
malinconico ed assente
non si sa da dove vien
ne dove va
chi mai sarà
quell'uomo in frak
Bonne nuit, bonne nuit, bonne nuit,
bonne nuit
Buona notte
va dicendo ad ogni cosa
ai fanali illuminati
ad un gatto innamorato
che randagio se ne va
E' giunta ormai l'aurora
si spengono i fanali
si sveglia a poco a poco tutta quanta la
città
la luna si e' incantata
sorpresa e impallidita
pian piano scolorandosi nel cielo sparirà
Sbadiglia una finestra
sul fiume silenzioso
e nella luce bianca galleggiando se ne
van
un cilindro, un fiore e un frak.
Galleggiando dolcemente
lasciandosi cullare
se ne scende lentamente
sotto i ponti verso il mare
verso il mare se va
chi mai sarà
chi mai sarà quell'uomo in frak.
Adieu, adieu, adieu, adieu, addio al
mondo intero
ai ricordi del passato
ad un sogno mai sognato
ad un attimo d'amore
che mai più ritornerà.
Vecchio scarpone
Lassù in un ripostiglio polveroso,
fra mille cose che non servon più,
ho visto, un poco logoro e deluso,
un caro amico della gioventù.
Qualche filo d'erba, col fango dissecato,
tra i chiodi ancor pareva conservar:
era uno scarpone militar.
Vecchio scarpone, quanto tempo è passato!
Quante illusioni fai rivivere tu!
Quante canzoni sul tuo passo ho cantato
che non scordo più.
Sopra le dune del deserto infinito,
lungo le sponde accarezzate dal mar,
per giorni e notti assieme a te ho camminato
senza riposar.
Lassù tra le bianche cime di nevi eterne
immacolate al sol,
cogliemmo le stelle alpine per farne dono
ad un lontano amor!
Vecchio scarpone, come un tempo lontano,
in mezzo al fango, con la pioggia o col sol,
forse sapresti, se volesse il destino,
camminare ancor.
Vecchio scarpone, fai rivivere tu
la mia gioventù!
Vengo anch'io
Si potrebbe andare tutti quanti allo Zoo
comunale
"Vengo anch'io?" "No, tu no!"
per vedere come stanno le bestie feroci
e gridare "Aiuto aiuto è scappato il leone!"
e vedere di nascosto l'effetto che fa.
"Vengo anch'io?" "No, tu no!" "Vengo
anch'io?" "No, tu no!"
"Vengo anch'io?" "No, tu no!" "Ma
perchè?" "Perchè no!"
Si potrebbe andare tutti quanti or che è
primavera
"Vengo anch'io?" "No, tu no!"
con la bella sottobraccio a parlare
d'amore
e scoprire che va sempre a finire che
piove
e vedere di nascosto l'effetto che fa.
"Vengo anch'io?" "No, tu no!" "Vengo
anch'io?" "No, tu no!"
"Vengo anch'io?" "No, tu no!" "Ma
perchè?" "Perchè no!"
Si potrebbe poi sperare tutti in un mondo
migliore
"Vengo anch'io?" "No, tu no!"
dove ognuno sia gi… pronto a tagliarti
una mano
un bel mondo sol con l'odio ma senza
l'amore
e vedere di nascosto l'effetto che fa.
"Vengo anch'io?" "No, tu no!" "Vengo
anch'io?" "No, tu no!"
"Vengo anch'io?" "No, tu no!" "Ma
perchè?" "Perchè no!
Si potrebbe andare tutti quanti al tuo
funerale
"Vengo anch'io?" "No, tu no!"
per vedere se la gente poi piange
davvero
e scoprire che per tutti è una cosa
normale
e vedere di nascosto l'effetto che fa.
"Vengo anch'io?" "No, tu no!" "Vengo
anch'io?" "No, tu no!"
"Vengo anch'io?" "No, tu no!" "Ma
perchè?" "Perchè no!"
Via del Campo
Via del Campo c'è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.
Via del Campo c'è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.
Via del Campo c'è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano
e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.
Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.
Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.
Vinassa vinassa
Là nella valle c'è un'osteria
l'è allegria, l'è allegria,
Là nella valle c'è un'osteria
l'è allegria di noi Alpin.
E se son pallida dei miei colori...
Là sopra i monti c'è un punto nero
l'è il cimitero, l'è il cimitero
Là sopra i monti c'è un punto nero
è il cimitero di noi Alpin.
E se son pallida dei miei colori...
Là in mezzo al mare c'è una biondina
l'è la rovina, l'è la rovina,
Là in mezzo al mare c'è una biondina
l'è la rovina di noi Alpin.
E se son pallida dei miei colori...
Là sul Cervino c'è una colonna
è la Madonna, è la Madonna
là sul Cervino c'è una colonna
è la Madonna di noi alpin!
E se son pallida dei miei colori...
Violino tzigano
Oh Tzigano, dall'aria triste e
appassionata,
che fai piangere il tuo violino fra le dita,
suona ancora, come una dolce serenata,
mentre, pallido, nel silenzio ascolterò
questo tango che, in una notte profumata,
il mio cuore ad un altro incatenò.
Suona solo per me,
o violino tzigano.
Forse pensi anche tu
a un amore, laggiù
sotto un cielo lontan.
Se un segreto dolor
fa tremar la tua mano
questo tango d'amor
fa tremare il mio cuor,
oh violino tzigano.
Tu che sogni la dolce terra d'Ungheria,
suona ancora con tutta l'anima tzigana.
Voglio piangere, come te, di nostalgia
nel ricordo di chi il mio cuore abbandonò.
Come il canto che tu diffondi per la via
con il vento, la mia passione dileguò.
Suona solo per me,
o violino tzigano.
Forse pensi anche tu
a un amore, laggiù
sotto un cielo lontan.
Se un segreto dolor
fa tremar la tua mano
questo tango d'amor
fa tremare il mio cuor,
oh violino tzigano.
Suona solo per me,
o violino tzigano.
Forse pensi anche tu
a un amore, laggiù
sotto un cielo lontan.
Questo tango è d'amor;
ma il mio amore è lontano.
Suona, suona per me
pur se piango per te,
oh violino tzigano!
Vivere
Oggi che magnifica giornata
Che giornata di felicità
La mia bella donna se n'è andata
M'ha lasciato al fine in libertà
Son padrone ancor della mia vita
E goder la voglio sempre più
Ella m'ha giurato nel partir
Che non sarebbe ritornata mai più
Vivere senza malinconia
Vivere senza più gelosia
Senza rimpianti
Senza mai più conoscere cos'è l'amore
Cogliere il più bel fiore
Goder la vita e far tacere il cuore
Ridere sempre così giocondo
Ridere delle follie del mondo
Vivere finché c'è gioventù
Perché la vita è bella
La voglio vivere sempre più
Spesso la commedia dell'amore
La tua donna recitar ti fa
Tu diventi allora il primo attore
E ripeti quello che vorrà
Sul terzo atto scende già la tela
Finalmente torna la realtà
Questa è la commedia dell'amor
Che in una farsa trasformata sarà.
Vivere pur se al cuore
Ritorna un attimo di nostalgia
Io non ho più rancore
Ringrazio chi me l'ha portata via.
Vola colomba
Dio del ciel se fossi una colomba
vorrei volar laggiù dov'è il mio amor
e inginocchiata a San Giusto
prego con l'animo mesto
fa che il mio amore torni ma torni presto.
Vola colomba bianca vola
diglielo tu che tornerò
dille che non sarà più sola
e che mai più la lascerò.
Fummo felici, uniti e ci han divisi
ci sorrideva il sole il cielo e il mar
noi lasciavamo il cantiere
lieti del nostro lavoro
e il campanon din don ci faceva il coro.
Vola colomba bianca vola
diglielo tu che tornerò
dille che non sarà più sola
e che mai più la lascerò.
Tutte le sere mi addormento triste
e nei miei sogni piango e invoco te
pure il mio vecio ti sogna
pensa alle pene sofferte
piange e nasconde il viso tra le coperte.
Vola colomba bianca vola
diglielo tu che tornerò
dille che non sarà più sola
e che mai più la lascerò.
Vola, vola, vola…
Vulesse fa' 'rvenì pe' n'ora sole
lu tempe belle de la cuntentezze,
quande pazzijavame a "vola vola"
e te cupre' de vasce e de carezze.
E vola vola vola vola
e vola lu pavone;
si tiè lu core bbone
mo fammece arpruva'.
'Na vote pe' spegna' lu fazzulette,
so' state cundannate de vasciarte.
Tu te scì fatte rosce e me scì ditte
di 'nginucchiarme prima e d'abbracciarte.
E vola vola vola vola
e vola lu gallinacce;
mo si ti guarde 'n facce
mi pare di sugna'.
Come li fiure nasce a primavere,
l'amore nasce da la citilanze.
Marì, si mi vuò bbene accome jere,
nè mi luvà stu sogne e sta speranze.
E vola vola vola vola
e vola lu cardille;
nu vasce a pizzichille
nè mi le può nega'…
'Na vota 'r'na pupuccia capricciosa,
purtive trecci appese e lu fruntine;
mo ti si fatte serie e vruvignose,
ma ss'ucchie me turmente e me trascine.
E vola vola vola vola
vola la ciaramelle;
pe' 'n'ore cuscì belle
vulesse sprufunna'.
Vorrei che fosse amore
Vorrei che fosse amore
amore quello vero
la cosa che io sento
e che mi fa pensare a te
vorrei poterti dire
che t'amo da morire
perché e' soltanto questo
che desideri da me
se c'e' una cosa al mondo
che non ho avuto mai
e' tutto questo bene che mi dai
vorrei che fosse amore
ma proprio amore, amore
la cosa che io sento per te
vorrei che fosse amore
amore quello vero
la cosa che tu senti e che ti fa pensare a me
vorrei sentirti dire
che m'ami da morire
perché e' soltanto questo che io desidero da te
se c'e' una cosa al mondo
che non ho avuto mai
e' tutto questo bene che mi dai
vorrei che fosse amore
ma proprio amore amore
la cosa che io sento per te.