guida all`installazione di chiusini e griglie

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guida all`installazione di chiusini e griglie
GUIDA ALL’INSTALLAZIONE DI
CHIUSINI E GRIGLIE
INDICE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
INTRODUZIONE
SCOPO
RIFERIMENTI NORMATIVI
TERMINI E DEFINIZIONI
CONDIZIONI GENERALI
MATERIALI PER LA POSA
MATERIALI DI SPESSORAMENTO - RAGGIUNGI QUOTA
NUOVE INSTALLAZIONI
LAVORI DI RIPRISTINO
CONCLUSIONI
1. INTRODUZIONE
La presente guida definisce le procedure per l’installazione e posa in opera di dispositivi di
chiusura e coronamento (chiusini e caditoie), destinati ad essere utilizzati all’esterno dei
fabbricati. Non rientra in questa guida il caso in cui il dispositivo sia inglobato in una
soletta in calcestruzzo, di adeguate dimensioni e caratteristiche di resistenza, posizionata
direttamente sulla testa del pozzetto con funzione di riduzione del vano sottostante e di
supporto al dispositivo di chiusura/coronamento.
Essa include raccomandazioni per l’analisi da farsi prima dell’inizio dei lavori e durante
l’esecuzione degli stessi, i procedimenti di rinterro e per l’area circostante i dispositivi, ma
non i dettagli sui basamenti e sottobasamenti della strada.
E’ destinata ad essere utilizzata dagli enti locali, dagli studi di progettazione, dalla
direzione lavori, da imprese stradali e da appaltatori per l’installazione di chiusini e
caditoie.
E’ fortemente raccomandato che le indicazioni ed i suggerimenti che seguono siano seguiti
scrupolosamente ogniqualvolta sia possibile e tenuti sempre in debita considerazione;
infatti una corretta installazione previene i cedimenti prematuri del letto di posa (con la
conseguente separazione del chiusino/caditoia dalla testa del pozzetto), il basculamento e
l’usura prematura del chiusino/caditoia, oltre ad una situazione di potenziale pericolo per i
pedoni ed i veicoli stradali di ogni tipo.
2. SCOPO
Lo scopo della presente guida è quello di fornire opportune indicazioni per l’installazione e
la posa in opera di chiusini e caditoie, in zone di circolazione pedonale o/e veicolare, in
modo da garantire un’efficacia ed una durata accettabile del prodotto, oltre ad
un’adeguata sicurezza stradale.
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3. RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente guida si riferisce all’installazione ed alla posa di prodotti conformi alla norma
UNI EN 124 “Dispositivi di coronamento e di chiusura per zone di circolazione utilizzate da
pedoni e da veicoli. Principi di costruzione, prove di tipo, marcatura e controllo di qualità.”
nell’edizione vigente.
Per quanto riguarda i requisiti di camerette d’ispezione e pozzetti in calcestruzzo armato e
non armato, rinforzato con fibre e prefabbricati, si rimanda alla norma UNI EN 1917.
4. TERMINI E DEFINIZIONI
4.1 Chiusino
Elemento costituito da una parte fissa (telaio) ed una (o più) mobile (coperchio) destinato
ad essere posizionato su pozzetti di raccolta ed ispezione per la loro chiusura ed accesso;
comprende eventuali guarnizioni, sistemi di vincolo, di bloccaggio e chiusura.
4.2 Caditoia
Elemento costituito da una parte fissa (telaio) ed una (o più) mobile (griglia) destinato ad
essere posizionato su pozzetti di raccolta ed ispezione permettendo il deflusso dell’acqua
di scorrimento; comprende eventuali guarnizioni, sistemi di vincolo, di bloccaggio e
chiusura.
4.3 Telaio
Elemento fisso che alloggia e sostiene un coperchio o una griglia.
4.4 Coperchio
Elemento/i mobile/i che copre l’apertura del pozzetto di raccolta o d’ispezione.
4.5 Griglia
Elemento/i mobile/i che copre l'apertura del pozzetto di raccolta o d'ispezione che
consente il deflusso dell'acqua di scorrimento.
4.6 Dimensione di passaggio
Diametro del massimo cerchio inscrivibile all’interno della sezione netta del telaio.
4.7 Sezione netta
Area libera della minor figura geometrica ottenuta con una proiezione verticale della parte
interna del telaio o della parte superiore interna del pozzetto.
4.8 Pozzetto di raccolta
Opera destinata a ricevere l’acqua di scorrimento superficiale ed a permetterne
l’evacuazione in un sistema di drenaggio.
(Deve essere in grado di supportare la caditoia ed ogni altro carico addizionale, dinamico o
statico, che si possa scaricare su di esso per cause esterne).
4.9 Pozzetto d’ispezione
Camera o vano d’accesso a sistemi sotterranei.
(Deve essere in grado di supportare il chiusino o la caditoia ed ogni altro carico
addizionale, dinamico o statico, che si possa scaricare su di esso per cause esterne).
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4.10 Testa del pozzetto
Parte superiore del pozzetto su cui viene a poggiarsi, con l’interposizione del materiale di
posa, la zona d’appoggio (base) del telaio del dispositivo di chiusura/coronamento
4.11 Sede
Superficie interna al telaio su cui poggiano il coperchio o la griglia.
4.12 Zona d’appoggio (base) del telaio
La superficie della parte inferiore del telaio che poggia sulla parte superiore del pozzetto.
4.13 Pressione d’appoggio
Pressione, misurata in N/mm2, che la zona d’appoggio (base) del telaio esercita sulla testa
del pozzetto quando il dispositivo di chiusura/coronamento è soggetto al carico di prova
previsto per la classe corrispondente secondo la norma EN124
4.14 Materiale del letto di posa
Malta cementizia, o altro materiale sintetico equivalente, destinato a realizzare il fissaggio
del telaio alla testa del pozzetto.
4.15 Materiali di spessoramento
Materiale che viene usato per raggiungere il livello voluto e che viene inserito sotto il
telaio; deve essere compatibile con i materiali che vengono usati nel letto di posa.
4.16 Livello della superficie di finitura
Il livello al quale deve trovarsi la parte superiore del coperchio/griglia e del telaio una volta
terminato il lavoro.
5. CONDIZIONI GENERALI
Prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro occorre valutare bene il tipo d’intervento, e in
particolare considerare quanto segue:
1. Il tempo a disposizione per l’intervento in caso di nuova installazione o ripristino.
2. Verificare che il chiusino/caditoia sia conforme alla norma UNI EN124 ed in
particolare riporti sia sul telaio sia sul coperchio/griglia le marcature:
• EN124
• la classe appropriata all’uso a cui è destinato (es. D400)
• il nome o l'identificazione del produttore e il luogo di fabbricazione anche in
codice
• il marchio dell’ente di certificazione.
3. Il chiusino o la caditoia devono sempre essere della classe appropriata in funzione
del luogo d’impiego e, di conseguenza, delle sollecitazioni a cui sarà soggetto
(secondo quanto prescritto dalla norma UNI EN124); in caso di dubbio si dovrà
sempre utilizzare un dispositivo della classe superiore a quella strettamente
prevista.
4. Il telaio del dispositivo dovrà avere forma simile a quella del pozzetto su cui andrà
posato e la dimensione di passaggio potrà essere più o meno uguale a quella del
pozzetto purché sia garantito il completo appoggio della sua base sulla testa del
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pozzetto e/o che sia rispettato il valore massimo della pressione d’appoggio pari a
7,5 N/mm2.
5. L’altezza del telaio, compatibilmente ai requisiti della norma, dovrà essere uguale o
minore della profondità dell’alloggiamento (quota superiore del pozzetto, rispetto
alla superficie stradale), in modo da ottenere, a lavoro ultimato, pari livello fra
telaio, coperchio/griglia e pavimentazione; in caso contrario ricorrere allo
spessoramento.
Sarebbe preferibile che la profondità del vano d’alloggiamento sia sempre maggiore
di 2-4 cm dell'altezza del telaio per consentire di realizzare un letto di posa in
calcestruzzo a garanzia di una corretta distribuzione dei carichi sul piano di
appoggio.
6. La scelta del materiale di fissaggio deve assicurare la compatibilità tra
chiusino/caditoia e pozzetto ed il rispetto dei tempi di maturazione indicati dal
fabbricante in compatibilità con il tempo a disposizione per l’intervento (vedi punto
1). E’ indispensabile che gli addetti ai lavori siano istruiti sulle tecniche necessarie
per raggiungere lo standard d’installazione richiesto.
6. MATERIALI PER LA POSA
Qualora si possa predisporre la chiusura della strada è ammesso l’utilizzo di malta
cementizia con resistenza caratteristica a compressione (Rck) maggiore o uguale a 50
N/mm2 rispettando i tempi di maturazione prescritti dal produttore.
Nel caso sia necessario operare velocemente, i chiusini/caditoie devono essere collocati su
materiali di posa ad indurimento rapido aventi le seguenti caratteristiche minime:
•
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•
•
•
Granulometria massima
Massa volumica della malta fresca
Aumento volumetrico in 1gg
Tempo di lavorabilità
Resistenza alla compressione dopo 30 min
4 mm
>2100 Kg/m3
+0,5 %
∼15 min
>1,5 N/mm2
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dopo 1h
> 8,0 N/mm2
dopo 24h
>35,0 N/mm2
dopo 28gg
>50,0 N/mm2
Resistenza caratteristica a compressione del materiale a fine indurimento 50 N/mm2
Durata e costanza nel tempo delle prestazioni
I materiali di posa adatti all’uso in condizioni particolari di temperatura, devono essere
selezionati come appropriati alle condizioni d’utilizzo, di miscelatura ed applicazione.
I materiali di posa devono sempre essere applicati in stretto accordo con le
raccomandazioni del produttore.
Eventuali spessori raggiungi quota (vedi paragrafo 7) possono essere inglobati all’interno
del letto di posa previa verifica della stabilità definitiva del sistema.
7. MATERIALI DI SPESSORAMENTO – RAGGIUNGI QUOTA
Questo materiale viene utilizzato quando è necessario innalzare il livello dell’alloggiamento
sulla testa dei pozzetti, portando e sostenendo il telaio alla quota voluta, per esempio nel
caso di rifacimento di manti stradali o per lavori di rinforzo.
Devono essere realizzati e prodotti con materiali idonei all’utilizzo a cui sono destinati, con
resistenza alla compressione minima di 20 N/mm2, duraturi nel tempo e compatibili con i
materiali per la posa che s’intendono utilizzare.
Generalmente sono realizzati in ghisa, acciaio oppure calcestruzzo; non è ammesso l’uso di
mattoni forati, mattonelle e/o piastrelle frantumate, pezzi di legno o di materiale plastico
e, comunque, di qualsiasi materiale che non dia le necessarie garanzie di resistenza e
durata.
Devono essere inseriti fra la testa del pozzetto e la zona d'appoggio del telaio,
opportunamente conglobati nel materiale del letto di posa formandone un tutt’uno.
8. NUOVE INSTALLAZIONI
La profondità del vano di alloggiamento deve essere realizzata tenendo conto dell’altezza
dei dispositivi da installare, in modo da evitare il più possibile l’uso di spessori raggiungi
quota.
L’estensione del vano di alloggiamento deve essere almeno 1,6 volte la dimensione
massima esterna del telaio del dispositivo da installare, al fine di avere un consistente ed
uniforme cordolo in calcestruzzo attorno allo stesso.
8.1 Mescolatura e stesura della superficie di posa
Si consiglia di mescolare meccanicamente il materiale di posa, è comunque tollerato farlo
manualmente: in entrambi i casi si sconsiglia di mescolare più del materiale necessario per
la singola posa su un pozzetto.
•
•
L’operazione deve essere portata a termine in tempi molto brevi e comunque prima
del rapido indurimento.
I prodotti di posa formano un legame molto forte con i materiali con cui vengono a
contatto, ma il legame può essere gravemente compromesso se le superfici non
hanno le caratteristiche idonee: occorre pertanto prendere tutte le precauzioni per
mantenere le superfici nelle condizioni più adatte per l’utilizzo del materiale scelto,
pulite e possibilmente asciutte.
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•
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•
•
•
I materiali di posa sono disponibili in differenti tipi e concentrazioni per adattarsi
alle diverse condizioni di temperatura, utilizzare pertanto quelli idonei alle condizioni
climatiche al momento dell’intervento.
Le proporzioni da impiegarsi devono sempre essere quelle raccomandate dai
produttori, ed il risultato finale deve garantire una resistenza caratteristica (Rck)
alla compressione pari a 50 N/mm2 o superiore.
Assicurarsi che il telaio e la sede di posa sul pozzetto siano puliti eliminando
eventuali tracce di fango, grasso e detriti.
Irruvidire la testa del pozzetto/camera in modo da migliorare la presa del materiale
di posa.
Il letto di posa deve avere uno spessore omogeneo di 2÷4 cm e la superficie di posa
va levigata fino ad ottenere una finitura liscia ed uniforme in modo da ottenere una
migliore distribuzione su tutta la superficie d’appoggio del pozzetto.
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Quando si lavora con materiali del tipo resine a polimeri termoregolati, occorre tenere in
particolare considerazione un certo numero di fattori aggiuntivi, quali:
• Prestare una certa attenzione nel maneggiarli, poiché vapori dannosi possono
venire prodotti durante il mescolamento: l’uso di guanti, maschere e creme
protettive è fortemente raccomandato (se disponibili seguire le schede di sicurezza
del prodotto); dopo la posa il materiale diventa inerte, e non rilascerà più sostanze
tossiche.
• Gli attrezzi devono essere puliti prima di venire a contatto con il materiale utilizzato.
8.2 Posizionamento di telai e coperchi/griglie
Procedere nel seguente modo:
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•
•
•
Il posizionamento in quota del telaio deve essere eseguito prontamente, subito
dopo la stesura del materiale per la posa, centrando la sezione netta del telaio con
quella del pozzetto ed esercitando una pressione adeguata sul letto di posa in modo
da assicurare una salda presa. Non è ammesso il posizionamento del telaio
direttamente sulla testa del pozzetto.
Il telaio deve essere posizionato sul letto di posa in modo tale che la superficie
d’appoggio dello stesso si trovi adeguatamente supportata dalla testa del
pozzetto/camera (vedere paragrafo 5.4).
Il telaio deve essere posizionato a livello della superficie stradale da realizzarsi
utilizzando punti di riferimento appropriati ed in modo da risultare complanare alla
superficie circostante.
Assicurarsi che non vi siano spazi vuoti fra telaio e testa del pozzetto.
Evitare che la malta liquida possa penetrare nella rete sottostante usando opportuni
sistemi di contenimento, quali l’inserimento di una ciambella gonfiabile all’interno
del telaio che verrà estratta dopo ∼10min dall’applicazione del materiale di posa.
Prestare particolare attenzione nell’applicazione del materiale di posa in vicinanza
della sede del coperchio/griglia, evitando residui di materiale.
Assicurare che il materiale di posa copra le flange del telaio con uno spessore
minimo di 1 cm e fuoriesca dai fori e dalle asole eventualmente presenti nel telaio
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•
•
•
stesso assicurando così un fissaggio perfetto. I letti di posa con spessore maggiore
di 4 cm dovrebbero essere applicati in due tempi: il primo strato non dovrebbe
superare i 2÷4 cm di spessore e deve essere utilizzato un materiale aggrappante,
prima della seconda applicazione, lasciando una sufficiente profondità per la finitura
del manto stradale.
Ricorrere ad eventuali armature metalliche o tasselli di fissaggio secondo le
indicazioni del produttore e/o della Direzione Lavori.
Le superfici del letto di posa esposte, sia all’interno che all’esterno del telaio,
devono essere lisciate e rese uniformi, mentre eventuali frammenti liberi vanno
eliminati.
Il coperchio/griglia dovrebbe essere inserito con cautela nel telaio (ad esempio per
mezzo di un dispositivo di sollevamento meccanico o utilizzando chiavi di
sollevamento a steli lunghi) solo dopo che il materiale abbia fatto una sufficiente
presa e resistenza alla compressione, per non comprometterne il corretto
posizionamento, e solo dopo accurata verifica e pulizia delle sedi di appoggio, di
eventuali guarnizioni, articolazioni o sistemi di vincolo e di ogni particolare che sia
soggetto ad interferire con i meccanismi di apertura e di chiusura.
8.3 Posizionamento dei materiali circostanti il chiusino/caditoia (es. asfalto)
Il riempimento deve essere fatto dopo almeno 3 ore con lo stesso materiale di posa,
oppure con materiali bituminosi o calcestruzzi espansi o con conglomerato a freddo che
offra un valore di stabilità misurato con prova Marshall di almeno 650 kg bagnato prima
della costipazione con piastra vibrante, lasciando uno strato di almeno 3÷4 cm per
permettere la finitura a livello del manto stradale con la stesura dell’asfalto, o equivalente.
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Prima di rendere transitabile il chiusino/caditoia rispettare i tempi di maturazione forniti dal
produttore del cemento o del prodotto equivalente utilizzato: in mancanza d’indicazioni
diverse rispettare un tempo d’attesa di almeno 72 ore.
9. LAVORI DI RIPRISTINO
Il ripristino d’installazioni con pozzetti danneggiati, o relativi interventi per innalzamenti in
quota, a causa di un rifacimento del manto stradale, includono i requisiti contenuti nel
paragrafo 8, ma sono soggetti alle seguenti considerazioni aggiuntive:
• è probabile che tutto il lavoro, dalla rimozione dell’unità alla relativa sostituzione,
debba essere portato a termine con una certa rapidità dato che probabilmente tratti
di strada saranno interdetti al traffico in attesa del completamento dell’opera:
potrebbe essere pertanto necessario scegliere materiali di posa molto rapidi;
• la struttura di supporto del telaio può presentarsi deteriorata e tale da non
soddisfare più i requisiti di sicurezza, oppure essere stata danneggiata durante la
rimozione dell’unità e/o della pavimentazione circostante, necessitando quindi la
sostituzione completa del dispositivo.
9.1 Rimozione delle installazioni esistenti
Ispezionare il pozzetto per rendersi conto della situazione in cui ci si trova; sistemi di
vincolo o di chiusura dei coperchi/griglie od altri accessori che ne determinano la stabilità
non devono essere rimossi fino a quando non s’inizieranno i lavori di ripristino.
Segnare la posizione dei tagli da effettuare nella pavimentazione in previsione della
rimozione del chiusino: questi tagli dovrebbero creare un vano di alloggiamento che sia
almeno 1,6 volte maggiore della dimensione massima esterna del telaio del dispositivo da
rimuovere/installare, al fine di avere un consistente ed uniforme cordolo in calcestruzzo
attorno allo stesso.
Se compaiono spaccature o segni di rottura nel materiale della pavimentazione, i tagli
devono essere eseguiti 50 mm all’esterno della spaccatura formatasi fino ad ottenerne
l’eliminazione.
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Tagliare l’intera profondità degli strati che compongono la pavimentazione seguendo il
perimetro intorno al telaio, con una sega circolare o attrezzatura simile.
Rimuovere il materiale che si trova fra il taglio ed il telaio, in modo da rivelare il telaio
stesso e tutta la larghezza delle pareti del pozzetto.
Estrarre il coperchio/griglia e sollevare quindi il telaio per evidenziare il materiale di posa
sottostante, ed eliminare tutto il materiale che risulta smosso.
Questa operazione dovrebbe coinvolgere almeno due persone.
9.2 Riutilizzo di materiale o utilizzo di nuovi coperchi e telai.
Esaminare il coperchio ed il telaio per constatare se sono adeguati al riutilizzo e se sono in
condizioni sufficientemente buone per essere reinstallati; il riutilizzo di telai e coperchi è
subordinato all’approvazione della Direzione Lavori.
In caso di variazione della destinazione d’uso della strada interessata alla posa del
chiusino/griglia è indispensabile fare una valutazione dell’idoneità del prodotto ed
eventualmente sostituirlo con un prodotto con caratteristiche idonee alle nuove condizioni
(in accordo con la norma UNI EN 124).
Se il coperchio/griglia o il telaio risultano non più idonei deve essere sostituita l’unità
completa e non solo l’elemento deteriorato. L’uso di un coperchio/griglia nuovo in un
vecchio telaio, e viceversa, deve essere assolutamente evitato
I telai che sono stati posati su letti di resina potrebbero non essere più recuperabili: la
rimozione del chiusino in tali situazioni potrà danneggiare anche la struttura di supporto.
Nel caso di letti di posa a base di malta cementizia sarà sufficiente un colpo con la punta
del martello per rimuovere qualsiasi pezzo rimasto ancorato alla parte inferiore del telaio.
Qualsiasi pezzo di calcestruzzo o di altro materiale deve essere rimosso, e l’intero telaio
ben ripulito per mezzo di una spazzola di ferro o carta abrasiva.
9.3 Struttura di supporto del telaio
Analizzare bene le condizioni del pozzetto (prefabbricato o posato in opera) per
constatarne l’assoluta integrità strutturale: nel caso d’evidente deterioramento o mancanza
di mattoni o calcestruzzo, verificare se è possibile la riparazione garantendone le
caratteristiche originarie; in caso contrario procedere alla sostituzione del pozzetto.
Tutto il vecchio materiale utilizzato per il letto di posa deve essere rimosso con cura e non
più utilizzato.
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Particolare attenzione va posta nell’evitare che detriti possano cadere all’interno del
pozzetto, occludendo le condotte o danneggiando tubazioni o cavi sottostanti.
Se il materiale utilizzato per la posa precedente è di tipo resinoso, sarà necessario
rimuovere la struttura sottostante e ricostruirla accuratamente in modo che si adatti alla
nuova installazione.
La struttura di supporto deve avere adeguate misure e resistenza caratteristica (Rck)
maggiore o uguale a 50 N/mm2 per sostenere completamente base del telaio, coperchio e
sollecitazioni esterne previste.
Se la struttura è realizzata in mattoni, tutte le giunzioni devono essere piene e ben rifinite:
porzioni inadeguate e/o imperfette devono essere rimosse e le nuove superfici pulite e
preparate per la successiva ricostruzione.
La sede del letto di posa deve avere una superficie sufficiente per permettere un completo
appoggio del telaio e la stesura di 2÷4 cm del materiale di posa.
Se la ricostruzione comprende più di uno strato di mattoni, oppure anelli prefabbricati in
calcestruzzo, un lavoro d’aggiustamento può essere necessario per correggere e livellare le
superfici finite.
La ricostruzione della struttura di supporto del telaio deve essere fatta con mattoni pieni
con resistenza caratteristica alla compressione di almeno 20 N/mm2 , oppure con anelli
prefabbricati in calcestruzzo con resistenza caratteristica (Rck) di almeno 50 N/mm2.
9.4 Letto di posa e riposizionamento di coperchi e griglie
Il materiale per la posa deve essere in accordo con le specifiche del paragrafo 6, e
compatibile con lo spessore richiesto dall’applicazione.
La mescolatura e il posizionamento devono essere come descritto al paragrafo 8.1.
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Si rimanda al paragrafo 8.2 per il posizionamento del telaio e del coperchio.
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9.5 Reintegrazione della carreggiata circostante
Fermo restando le indicazioni fornite al paragrafo 8.3, porre particolare attenzione ad
evitare il contatto diretto fra i dispositivi di compattazione ed il chiusino/caditoia per
evitare i possibili danni che possono verificarsi al telaio, al coperchio/griglia ed allo strato
del letto di posa.
Se il piede o la piastra della macchina per la compattazione non riesce a far combaciare in
tutti i punti il materiale di riporto con i bordi del telaio ed i bordi dello scavo, dovrebbe
essere utilizzato un materiale auto-espandente compatibile con i materiali della posa.
Dopo l’installazione, il telaio ed il coperchio/griglia devono risultare a livello con il piano
stradale.
La giunzione fra i materiali reintegrati e quelli esistenti deve essere sigillata con materiale
bituminoso o equivalente.
L’installazione non deve essere sottoposta ad alcuna sollecitazione fino a che il materiale
del letto di posa non abbia raggiunto una sufficiente resistenza.
Nel caso di finitura del manto stradale con calcestruzzo, prevedere rinforzi nelle posizioni
più critiche e compattare al livello richiesto.
Pulire accuratamente la parte interna del dispositivo, in particolare le sedi del telaio, le
guarnizioni, le articolazioni, i sistemi di vincolo e di bloccaggio/chiusura prima di
posizionare il coperchio/griglia.
Prima di rendere transitabile il chiusino attendere e rispettare i tempi di maturazione forniti
dal produttore del cemento o del prodotto equivalente utilizzato; in mancanza d’indicazioni
diverse, rispettare un tempo d’attesa di almeno 72 ore.
10._CONCLUSIONI
La presente guida ha la funzione di coadiuvare e consigliare le imprese, incaricate della
messa in opera dei dispositivi di coronamento e chiusura, nell’installazione degli stessi.
L’installazione di chiusini e caditoie comporta, da parte delle imprese, diversi aspetti da
considerare e rispettare, secondo quanto indicato nei paragrafi precedenti e nelle
indicazioni fornite dal fabbricante.
Resta comunque chiaro che dette imprese devono possedere la necessaria capacità ed
esperienza per poter effettuare il lavoro a regola d’arte ed, eventualmente, apportare le
modifiche o i miglioramenti, rispetto a quanto qui contenuto, che si rendessero necessari
in casi specifici o particolari.
Si ricorda infine che il contenuto della presente guida lascia sempre e comunque la totale
libertà di esecuzione al giudizio della Direzione dei Lavori che pertanto ne assume l’intera
responsabilità in caso di contestazioni o danni.
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