Molière a tempo di blues L´Avaro che non t´aspetti

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Molière a tempo di blues L´Avaro che non t´aspetti
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sabato 21 gennaio 2012 – SPETTACOLI – Pagina 66
TEATRO/1. In prima nazionale oggi all´Astra l´ultima produzione firmata da Ketty Grunchi
Molière a tempo di blues
L´Avaro che non t´aspetti
Va in scena un paradigma delle passioni umane che è anche l´occasione di un accoppiamento tra il
teatro e la musica dal vivo
VICENZA
Canta, Arpagone, il suo lamento di capofamiglia. Canta, il
vecchio avaro, la sua rete di relazioni domestiche tessuta di
odi e di conflitti senza speranza; tutti, per necessità o per
comodità, ballano la sua musica: una musica che racconta il
peso di veder dilapidato tutto il denaro, una musica che “fa
vedere i diavoli blu”. Un blue mood per Arpagone, allora, ne
“L´Avaro in blues”, ultima produzione firmata da Ketty Grunchi
per La Piccionaia - Tradimenti, in scena in prima nazionale
oggi alle 21 al Teatro Astra per il cartellone Niente Storie
Il gruppo di attori de La Piccionaia diretti
2011-2012. Lo spettacolo costituisce la seconda tappa del da Ketty Grunchi: questa sera all´Astra
progetto “M di Molière” della Stagione.
per “L´Avaro in blues”
Nuovo debutto, dunque, per la giovane formazione nata nel
2009 in seno a La Piccionaia - I Carrara e che, dopo?“Sogno
di una notte di mezza estate” e “Ciranò e il suo invadente naso”, prosegue il suo percorso di
Compagnia di Teatro Popolare d´Arte alla ricerca di “un teatro per tutto il pubblico, dei ragazzi e
degli adulti, dei teatri e delle piazze, dei profani e dei critici”.
Ne “L´Avaro”, Molière si ispira scopertamente ad una delle più celebri commedie di Plauto,
“Aulularia”, e la ricompone su una partitura intonata alla Commedia dell´Arte: questo spettacolo fa
suonare oggi il motivo de “L´Avaro in blues”. In scena, Marco Artusi, Evarossella Biolo, Matteo
Cremon, Davide Dolores, Gianluigi (Igi) Meggiorin e Beatrice Niero proiettano tra le risate il
personaggio dell´avaro nella realtà, sottraendolo alla parodia di mestiere per ritrovarne la
complessità, la solitudine e le ragioni.
Ma “L´avaro in blues” è anche occasione di un accoppiamento inusuale e allo stesso tempo fedele
ad una tradizione storica del Teatro Popolare: quello tra il teatro e la musica dal vivo. Ma in questo
caso le passioni del teatro incontrano quella musica che è la passione stessa: il blues. Le due
anime del gruppo, quella teatrale-popolare e quella musicale del blues e del jazz si incontrano: e
proprio il blues, musica che da sempre abita i sobborghi, diventa la colonna sonora di una casa che
ospita emarginati e personaggi al limite della realtà, raccontando una storia di scarpe rotte, stoviglie
sbrecciate, candele accese, pentole vuote. Ne “L´Avaro in blues” un testo della tradizione popolare,
unito a questa nuova colonna sonora, diventa allora paradigma delle passioni umane: l´amore, la
paura della perdita, l´odio, la gelosia. L´attaccamento al potere, il rapporto tra le generazioni, la
brama di ricchezza, portate alla loro massima potenza, diventano motivo di comicità e di
ripensamento.
I biglietti (ancora pochi: 13 euro intero, 11 ridotto) sono in vendita dalle 20. [email protected] ww.teatroastra.it
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