PROSA SCUOLE – STAGIONE 16/17 L`AVARO

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PROSA SCUOLE – STAGIONE 16/17 L`AVARO
PROSA SCUOLE – STAGIONE 16/17
L’AVARO - Moliere
Amaro e irresistibilmente comico, “L’avaro” di Moliere è un’opera di bruciante modernità. Una
commedia che riesce a essere un classico immortale e nello stesso tempo a raccontarci il presente
senza bisogno di trasposizioni o forzate interpretazioni. Se poi aggiungiamo al testo originale
secentesco l’adattamento sempre rispettoso e spesso illuminante di Ugo Chiti e la grande cifra
attoriale di Alessandro Benvenuti abbiamo il quadro di un allestimento dal quale è lecito attendersi
davvero molto.
La storia è in scena da quando esiste il teatro: Moliere ha trovato l'archetipo dell'avaro nei grandi
classici, da Aristofane a Plauto, e il personaggio ha poi continuato a vivere (in Pantalone, in Sior
Todero Brontolon e nei Rusteghi, per esempio) anche nel nostro Goldoni.
Shakespeare, Moliere, Goldoni, sono i tre più grandi autori teatrali della tradizione europea: non si
può dire di conoscere il teatro se non si sono visti sulle tavole di un palcoscenico alcuni dei loro
capolavori.
Moliere, francese, vissuto nel secolo XVII, è stato attore, capocomico, drammaturgo, ha fondato
una compagnia teatrale di straordinario successo nel teatro comico, fino a diventare la compagnia
preferita del Re Sole. I suoi capolavori sono, oltre a “L’avaro”: “Tartufo”, “Don Giovanni”, “Il
misantropo”, “Il malato immaginario”, commedie divertenti ma di umore nero, nelle quali l’autore
ridicolizza i difetti, i tic, le nevrosi e le ipocrisie della sua epoca.
In questa esilarante e perfetta commedia, oltre alla vivissima descrizione di un capo famiglia avaro
fino all’ossessione patologica e grottesca, c’è molto spazio per le storie d’amore dei giovani,
sempre inutilmente contrastate dalle fissazioni dei vecchi fino all’immancabile lieto fine: il rito di
fertilità che conclude quasi sempre il teatro comico della tradizione.
Spunti di riflessione per la scuola
Per chi studia francese, il confronto tra il testo originale e la traduzione usata nello spettacolo;
un’analisi comparata de “L’Aulularia” di Plauto e “L’avaro” di Moliere, sia dal punto di vista
strutturale che tematico; lo studio della vita di Moliere: quanto di più avvincente e avventuroso
possa capitare ad un artista, dall’amicizia del Re Sole agli insulti pubblici degli intellettuali a lui
avversi; anche Goldoni ha scritto un “Avaro”: confrontate i due punti di vista.
Marco Bernardi
Direttore Artistico Prosa
Centro Servizi Culturali S. Chiara