La profezia dell`olocausto. Il codice segreto di Ester
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La profezia dell`olocausto. Il codice segreto di Ester
N.11 – Novembre 2014 La profezia dell'olocausto. Il codice segreto di Ester di Maria Luisa Polizzi Il 16 ottobre 1946, nella palestra del tribunale di Norimberga, si procede all’impiccagione di 11 nazisti processati e condannati a morte per crimini di guerra. Tra loro Julius Streicher, figura non di primo piano tra i fedelissimi di Hitler, ma tra i più convinti sostenitori della “Soluzione finale”. Nei suoi ultimi istanti di vita, trascinato a forza sul patibolo, Streicher urla: “adesso gli ebrei saranno contenti! È Purim 1946!”. Purim è la festa ebraica che celebra con manifestazioni di gioia l’essere sfuggiti allo sterminio proposto da Aman, il primo ministro del re Assuero, grazie all'intervento di Ester. Niente di più facile che Streicher conoscesse la Megillah (il libro di Ester). “Allo scoppio della guerra si vantava di possedere la più grande biblioteca ebraica del Paese” e di aver studiato il Talmud per 25 anni. Le truppe di occupazione tedesca distruggevano gli oggetti liturgici ebraici ma non i documenti. L’ordine ricevuto era di depredare le biblioteche d’Europa affinché tutti i documenti fossero trasferiti a Francoforte sul Meno. I nazisti erano ossessionati dal popolo ebraico che era riuscito a sopravvivere a secoli di massacri e di pogrom. Come lo stesso Streicher dichiara davanti alla corte internazionale di Norimberga, il popolo ebraico è “un modello”. Ma l’affermazione di Streicher in punto di morte non è una semplice citazione. Perché "Purim 1946"? Bernard Benyamin, per il quale Purim era solo un ricordo d’infanzia, dopo l’incontro casuale con Yohan Perez, inizia la sua indagine giornalistica a ritroso nel tempo e ne racconta le diverse fasi, introducendo il lettore, oltre che ai contenuti del Codice di Ester, alla cultura di un popolo antico, depositario di una conoscenza ancora sconosciuta ai più. Dall'incontro con 4 studiosi della storia e delle scritture ebraiche, Benyamin apprende che Dio “trasmise a Mosè, sul monte Sinai, una legge orale e segreta, la Cabala, nello stesso momento in cui affidò una legge scritta e pubblica, la Torah”. Una disciplina esoterica e filosofica che attraverso il valore numerico delle lettere permette di scoprire il vero significato dei racconti che all’uomo moderno possono apparire “banali”. E' appunto la Cabala che permette di comprendere il vero significato del racconto di Ester. L’autore intraprende un viaggio personale illuminante e sconvolgente e lo condivide con il lettore. Per il quale, questo magnifico best seller francese (con il quale Yohan Perez sente, da uomo di fede, di aver compiuto il suo “dovere della memoria”) costituirà, a sua volta, una tappa del suo personale percorso di crescita.