Scudo quattro: nel mirino le case italiane in Svizzera
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Scudo quattro: nel mirino le case italiane in Svizzera
Utente e-GdP: csbancari ECONOMIA e FINANZA 19 GDP - Data e ora della consultazione: 22 dicembre 2009 16:44 FTSE MIB ULTIME DUE SETTIMANE DOW JONES ULTIME DUE SETTIMANE NASDAQ ULTIME DUE SETTIMANE CAC ULTIME DUE SETTIMANE GIORNALEdelPOPOLO VENERDÌ 18 DICEMBRE 2009 + MA NON ERA L’ULTIMO? Si paga il 6% fino a febbraio, il 7% ad aprile Scudo quattro: nel mirino le case italiane in Svizzera Roma ha dato il suo benestare allo scudo «quater» contenuto nel decreto «milleproroghe»: rispetto all’operazione di rimpatrio di capitali conclusa il 15 dicembre, cambiano le aliquote. di CORRADO BIANCHI PORRO Scusate se ho la memoria corta o magari l’Alzheimer. Ma qualcuno a Roma non aveva detto che lo scudo ter con scadenza al 15 dicembre sarebbe stata l’ultima occasione e poi sarebbe iniziata la lotta all’evasione (cioè: prima non s’era fatto nulla)? Beh, se qualcuno ci ha creduto, è servito. Ormai lo scudo è permanente. Lo scudo quattro è ancora più emozionante, con due scadenze e due aliquote. Dall’entrata in vigore del disegno di legge sullo scudo fiscale quattro fino alla fine di febbraio verrà applicata l’aliquota del 6%. Da marzo fino al 30 di aprile, del 7%. Da maggio in poi le multe saranno ... del 450%, se le punizioni corporali e le grida manzoniane sono rimaste quelle d’allora. Alla fine degli anni settanta in Italia era stata emanata la grida delle "manette agli evasori", se qualcuno rammenta. In manette si ricordano due o tre ticinesi mostrati per ludibrio al pubblico e, per fortuna, nessun cliente: non è la maniera di dare credibilità né all’amministrazione nè alla gente, come insegna la legislazione elvetica. Fatto sta che riparte lo scudo, questa volta puntando sugli immobili. La circolare 49 del 23 novembre (l’ennesimo grimaldello giuridico per raccogliere quanto più possibile per il voracissimo fisco italiano) ha infatti dato la possibilità di rimpatriare anche gli immobili in Svizzera (che prima teoricamente si dovevano solo vendere) e le partecipazioni sociali. Da quella data, come commentava il Sole 24 Ore di mercoledì, «c’è stata un’ondata impressionante di richieste alle società fiduciarie che è stato possibile soddisfare solo in piccola parte». Come abbiamo già spiegato, con la circolare descritta la fiduciaria non si sostituisce più in nome e per conto del proprietario dell’immobile, ma instaura un semplice rapporto di custodia, per cui non c’è bisogno di andare dal notaio per intestare l’appartamento in Svizzera ad una società (una cartolarizzazione che è impedita dalla legge elvetica). Così la nuova stagione dello scudo riguarderà in primo luogo gli immobili “fantasma” per il fisco italiano: dalla Spagna, alla Francia, DELOITTE SMI ULTIME DUE SETTIMANE Claudio Generali, pres. ABT, l’ambasciatore Roberto Balzaretti e René Chopard. dalla Svizzera a Dubai, New York, San Marino. Il «milleproroghe» Nel corso della cerimonia di fine anno che si è svolta al Centro Studi Bancari (vedi l’elenco dei diplomati a pagina 18) sono intervenuti René Chopard, direttore del Centro Studi Bancari, Claudio Generali, presidente dell’ABT e l’ambasciatore Roberto Balzaretti, Segretario Generale del Dipartimento Fe- Indice SMI ULTIMO ABB N Actelion N Adecco N Alpiq Holding Baloise N Cie. F. Richemont CS Group N GAM N Geberit N Givaudan N Holcim N Julius Bär I Lonza Group N Nestle N Newave Energy Nobel Biocare N Novartis N Roche GS SE Sopracenerina SGS N Swatch Group I Swatch Group N Swiss Life N Swiss Reinsur N Swisscom N Syngenta N Synthes N UBS AG N Zurich F.S. N PREC 19.11 58.65 57.25 421.25 86 34.2 51.3 11.96 180 850 78.85 34.27 73.75 49.6 40.5 32.56 56.55 174.7 235 1337 256.6 49.3 131 49.65 387.7 285.1 136.1 16.21 219.7 ULTIME 52 SETT MIN MAX 19.13 12.39 58.6 47.66 57.85 30.16 425 327.5 86.65 52.6 33.9 14.18 52.75 21.56 11.94 4.44 183 90.6 842.5 527.62 79.1 28.21 34.67 31.95 74.5 73.45 50 35.04 40.5 29.5 33.54 16.15 56.4 39.08 174.5 122.8 243 225 1335 963.3 257.5 118.5 49.55 23.05 133.5 40.47 50 11.88 393 291.25 289.6 194 137.5 102.6 16.59 8.2 221.7 124.2 22.56 66.4 58 566.5 102.6 34.56 60.9 14.5 183 857.5 79.8 43 120.8 50.4 46.5 35.38 57.6 176.2 288 1430 268.75 51.7 143.5 53.1 403.6 291.9 148.4 19.65 264.75 2/1/09 % 18.2 -0.5 54.8 -24.5 4.3 60.1 60.3 -0.3 51.2 5.9 37.3 -10.5 -27.3 16.9 2.6 39.1 4.7 3.5 -12.6 17.3 67.2 65.1 74.7 -4.4 8.5 33.9 1.8 1.5 -7.9 cambi interbancari 1.5014 1.4318 129.08 0.8871 0.6656 1.0488 1.6924 1.1629 EUR/CHF (euro-franco) EUR/USD (euro-dollaro) EUR/JPY (euro-yen) EUR/GBP (euro-sterlina) CHF/EUR (franco-euro) USD/CHF (dollaro-franco) GBP/CHF (sterlina-franco) JPY/CHF (100yen-franco) oro e argento 1.5081 1.4534 130.44 0.8891 0.6627 1.038 1.6958 1.1555 -0.4 -1.4 -1.0 -0.2 0.4 1.0 -0.2 0.6 ($ oncia) 1 oncia = 28,3495 gr. Oro Argento 1102.1 17.06 395 mila persone in Svizzera lavorano in imprese estere Investimenti all’estero: 55 miliardi nel 2008 Gli investimenti diretti all’estero effettuati dalla Svizzera si sono attestati a 55 miliardi di franchi nel 2008, in calo del 18,5% rispetto all’anno precedente. La flessione è dovuta ai minori investimenti da parte di società finanziarie e holding. È quanto indica la Banca nazionale svizzera (BNS) nel suo studio pubblicato ieri. Per la maggior parte degli altri rami è stato invece rilevato un incremento. Ciò vale anche per le banche, che hanno dovuto fornire mezzi propri supplementari alle proprie filiali all’estero. L’industria ha proceduto a maggiori acquisizioni. I redditi derivanti dagli investimenti diretti al di fuori dei confini nazionali sono crollati da 55 miliardi a 8 miliardi, calo dovuto essenzialmente alle perdite subite all’estero dalle filiali di istituti bancari. Gli investimenti diretti della Svizzera sono particolamente elevati: a fine 2008 il totale - ossia 809 miliardi di franchi - rappresentava il 149% del prodotto interno lordo, contro il 97% per l’Olanda e il 59% per l’Irlanda. Nel 1990, tale quota era solo del 26%, contro il 36% dell’Olanda e il 31% dell’Irlanda. Gli ef- fettivi all’estero di imprese elvetiche danno lavoro a 2.443.000 persone (2.349.000 l’anno precedente) con un incremento del 4%. D’altro canto gli effettivi di imprese estere in Svizzera danno lavoro a 395 mila) persone (an- Soddisfatti del Paese di accoglienza del campione ha risposto che intende consolidare una o più attività nel nostro Paese, mentre il 76% non pensa di ridurre la propria presenza sul territorio elvetico. Le funzioni che vengono trasferite in Svizzera riguardano in particolare le finanze (89%), la direzione strategica e le risorse umane (67% per le due). In crescita di un terzo le attività di coordinamento a livello di logistica e produzione. La maggior parte delle imprese contattate non ha mostrato grande preoccupazione per le pressioni cui è sottoposta Berna da parte del G20 e dell’OCSE in merito alla fiscalità. Tuttavia hanno no precedente 378 mila) con un incremento del 4,3%. Il numero delle imprese in Svizzera detenute da investimento esteri erano a fine 2008 pari a 8.537 (8.389 l’anno precedente) con un incremento dell’1,8%. HILTEBRAND Swiss: nuovo direttore operativo Ma chi è venuto qui consolida la presenza Stando a un’inchiesta di Deloitte, nonostante la crisi economica e la pressione di vari Stati sulla fiscalità elvetica, le multinazionali estere con sede in Svizzera sono maggioritariamente soddisfatte del paese di accoglienza. Alcune società, anzi, intendono rafforzare la presenza nella Confederazione. L’indagine di Deloitte è stata condotta tra maggio e settembre prendendo come campione 78 multinazionali estere. Dal sondaggio risulta che, nonostante le condizioni attuali del mercato, la tendenza a trasferire nella Confederazione certe funzioni sembra non volersi arrestare. Il 79% derale degli Affari Esteri. Claudio Generali ha simpaticamente ironizzato sul fatto che la reiterazione dello scudo sia stata inserita nel decreto chiamato «milleproroghe». D’altra parte, ha detto Claudio Generali, abbiamo a che fare con il ministro Tremonti, un politico molto abile, magari poco simpatico, ma l’operazione è comunque perfettamente legittima. Spiace solo ci venga rimproverato di aver agito con malizia all’epoca dell’accordo con l’UE sulla tassazione del risparmio per non aver inserito anche le persone giuridiche, oltre a quelle fisiche. In realtà la colpa di questo fu solo il diniego di Londra, cui si accodarono Austria, Lussemburgo e Belgio. Ora il Consiglio federale è uscito con la proposta ufficiale dell’imposta preventiva liberatoria per risolvere alla radice il problema. Conosco lo stress dei banchieri per lo scudo sopportato fino a ieri: uno sforzo duro e frustrante, che sarà reiterato per altri 4 mesi. Tuttavia, il Ticino non è e non sarà in ginocchio: è nel cuore dell’economia più dinamica del mondo con una base professionale che non ha molti paragoni. azioni svizzere messo in guardia: se tali pressioni dovessero tradursi in un inasprimento in Svizzera della tassazione delle società, tale evoluzione potrebbe condurre a una revisione del modello d’affari per un’impresa su cinque. La compagnia aerea Swiss avrà da maggio 2010 un nuovo direttore operativo. Rainer Hiltebrand è stato infatti scelto per sostituire Gaudenz Ambühl, che rimarrà tuttavia a disposizione della società per un altro anno circa al fine di portare a compimento alcuni progetti. L’annuncio anticipato di questo cambiamento permetterà un passaggio di consegne senza scossoni, indica una nota odierna di Swiss. Hiltebrand, 55 anni, dirige attualmente le operazioni aeree allo scalo di Zurigo. Hiltebrand aveva lavorato in passato per Swissair come pilota di linea e istruttore. Business Class INTERESSA ANCHE LUGANO Fusione Cargologic e CFS Cargologic AG e CFS (Cargologic Freight Services AG) si fonderanno a decorrere dal gennaio 2010. Obiettivo della fusione è quello di ottenere, da un lato, una semplificazione e concentrazione dell’offerta di servizi per i clienti e, dall’altro lato, un miglioramento della redditività. La CFS (Cargologic Freight Services AG), costituita 3 anni fa, opera nelle sedi di Zurigo, Basilea e Lugano. L’azienda è specializzata primariamente nel settore del "land-side handling" di merci spedite per via aerea e si integra quindi perfettamente con l’offerta di Cargologic, tradizionalmente focalizzata sul settore " air-side handling" delle merci. Negli ultimi anni entrambe le aziende hanno progressivamente coordinato le proprie offerte e i propri processi operativi. Con la fusione questo processo di ottimizzazione raggiunge il suo momentaneo apice, a tutto vantaggio della clientela. Di conseguenza l’azienda perseguirà in futuro una strategia monomarchio, offrendo ai clienti l’intero processo logistico da un unico fornitore. Non sono previsti cambiamenti nel personale né alla CFs né alla Cargologic. Peter Somaglia resta direttore di Cargolgic. Cargologic è l’azienda leader in Svizzera nella spedizione di merci per via aerea. I circa 600 addetti gestiscono ogni anno fino a 500’000 tonnellate di merci. L’azienda è presente in aeroporti svizzeri (Zurigo, Basilea, Berna e Lugano), tedeschi (Francoforte) e, tramite la controllata Skylink, anche ad Amsterdam e Bruxelles. Cargologic offre alle compagnie aeree e agli spedizionieri soluzioni su misura per tutte le esigenze nel campo della spedizione di merci per via aerea. I servizi comprendono lo sdoganamento di merci importate, esportate, in transito e speciali, nonché l’effettuazione dei controlli di sicurezza per le merci spedite per via aerea. Cargologic gestisce inoltre un punto franco con una superficie di 6000 m² presso l’aeroporto di Zurigo. Cargologic e Skylink fanno parte del gruppo Rhenus che, con una cifra d’affari di 3,1 mrd. di euro il gruppo Rhenus è tra i leader nel settore della logistica. SWISSOIL Ticino comunica i prezzi indicativi (Fr./100 Lt. IVA inclusa) relativi all’olio da riscaldamento: Quantitativo da Lt. 1.500 a da Lt. 2.200 a da Lt. 3.000 a da Lt. 6.000 a da Lt. 9.000 a 2.199 2.999 5.999 8.999 13.999 Sottoceneri Sopraceneri 88,80 86,60 84,80 83.50 82,70 89,90 87,70 85,90 84,60 83,70