La disperazione di una madre
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La disperazione di una madre
IL MONFERRATO LICEO SCIENTIFICO Sottratti sei portafogli, due cellulari, un giubbotto: protestano allievi e genitori Studenti derubati durante la lezione di ginnastica sentanti di classe - Vi sentite sicuri all’interno del vostro istituto? Noi no! Venerdì 31 marzo ci hanno fatto «il pesce d’aprile»: almeno così pensavamo inizialmente. Passi la bravata di un disperato alla ricerca di un passatempo (si vede che la filosofia e la matematica non sono il suo forte), ma all’indifferenza dimostrata dai responsabili scolastici, vice-preside e alcuni professori presenti, non c’è giustificazione». Infatti i ragazzi sostengono che è stato loro negato «l’intervento delle forze dell’ordine! La scuola non ha potuto (o voluto) darci aiuto e collaborazione per chiarire la vicenda, non essendo questa la prima volta di un furto subito? Facciamo notare che le nostre porte sia delle aule sia degli spogliatoi non sono funzionali in quanto presentano problemi di manutenzione e non hanno la serratura, però l’armadietto dei prodotti di pulizia è chiuso a chiave». Dalla Sicilia, dove si trova in gita scolastica con gli studenti, arriva la smentita della vice preside, Valeria Limardi, che tramite il marito, Felice Ferraris, spiega che «non è affatto vero che è stato impedito ai ragazzi di chiamare le forze dell’ordine. E’ stata mia moglie in persona - precisa Ferraris - a telefonare, verso le 13, alla Polizia, precisamente all’ispettore Angelo Mello, che il giorno successivo, con il collega Morsetti, ha effettuato un sopralluogo sul posto, sentendo tutti gli studenti derubati. Certo che poi Cronaca la denuncia ha dovuto essere perfezionata in Commissariato non dall’istituto ma dagli stessi allievi e dai loro famigliari». Versione confermata dallo stesso investigatore della squadra anticrimine. «Il furto è avvenuto tra le 11 e mezzogiorno e poco dopo siamo stati informati dalla vice preside - spiega l’ispettore Mello - Data la struttura dell’edificio, la posizione della palestra vicina all’uscita della scuola, i tempi e le modalità con i quali è stato messo a segno il furto abbiamo ritenuto che un intervento immediato fosse inutile, anche perché eravamo impegnati altrove. Il giorno dopo ci siamo recati sul posto e abbiamo sentito gli studenti, prendendo di ognuno la denuncia». E nel pomeriggio di ieri è giunta anche una lettera dell’avvocato Marco Gatti che, in veste di legale di Valeria Limardi, ribadisce che «non corrisponde al vero che la mia assistita non avrebbe inteso comunicare agli organi di Polizia i fatti avvenuti per il buon nome della scuola, in quanto immediatamente ebbe a segnalare al Commissariato quanto avvenuto. Prova ne sia che la mattina successiva gli ispettori superiori Mello e Morsetti sono intervenuti per effettuare le indagini e ciò stante la segnalazione fatta. Quanto è stato riferito dagli allievi pertanto non è vero e per questi motivi la vice preside a tutela della propria onorabilità esprime le più ampie riserve del caso. E’ in programma martedì 11 aprile la Fiera d’aprile. L’appuntamento con la tradizionale vendita di primavera si terrà in piazza Castello. Oltre alle bancarelle del normale mercato ambulante, prevista la presenza di numerosi espositori. Chiede l’elemosina e dorme col suo bimbo sulle panchine Tre processi in quindici giorni in Tribunale (nella foto) per Joana li possiede. La legge dice che in attesa di essere rimpatriata a spese dello Stato può essere ospitata in un centro di accoglienza temporanea, ad esempio a Torino. Ma di posti liberi non ce ne sono. Inoltre vivere, anche solo per pochi giorni, in un posto come quello per una donna sola è poco raccomandabile: lì si trova di tutto e il rischio è quello di fare spiacevoli conoscenze. Una soluzione sarebbe tornare nella casa di Cerrina, in attesa che si trovi un modo per tornare in Romania. Ma a questo punto per la donna e il suo bimbo comincia il dramma. La sua presenza a casa dell’ormai ex cognato - l’uomo a quanto pare è separato dalla sorella di Joana - rumeno, regolare, che lavora come camionista spesso assente per lavoro, diventa ingombrante. Così, più di prima, la sua dimora diventa la strada: di giorno chiede l’elemosina in giro, la notte cerca un riparo dove dormire. Fino a lunedì sera quando verso le 22,30 i Carabinieri di Cerrina la trovano mentre si aggira per la frazione di Valle con quel figlioletto al quale è disperatamente legata. Come le prime due volte è priva di documenti, permesso di soggiorno e adesso i provvedimenti di espulsione nei suoi confronti so- no diventati due. L’istinto sarebbe quello di far finta di niente, di voltarsi dall’altra parte. Ma le telefonate al 112 sono arrivate e il dovere impone ai militari di effettuare i controlli. Ed essendo rispettosi della legge, sono costretti ad eseguire l’arresto. Ma non tutto il male viene per nuocere perchè Joana e suo figlio trascorreranno la notte al riparo dal freddo, all’asciutto, anche se il giaciglio è la cella della caserma. E la mattina successiva riceveranno una colazione calda dagli uomini del maresciallo Lo Parco, prima di essere accompagnati in Tribunale per il processo. Martedì, ha ritrovato gli stessi magistrati dei due precedenti processi: Enrica Bertolotto, giudice, e Maria Luisa Caprioglio, pubblico ministero. Ma vestire la toga non significa essere insensibili ai casi disperati: ed entrambe sono consapevoli che questo sia un caso umano prima che giuridico. Inoltre sono mamme anche loro e probabilmente si immaginano dall’altra parte della barricata. Ci si attiva per cercare una sistemazione a mamma e bambino per il dopo processo ma trovare un posto per una straniera irregolare diventa difficile, anche se si è di fronte a un caso disperato. E’ già oltre mezzogiorno e Ionut, che finora è stato bra- vo, comincia a essere stanco, a piangere, anche perchè ha fame. La mamma lo prende in braccio e lo coccola fino a farlo addormentare, mentre il pubblico ministero va a comprargli qualcosa da mangiare. Così mentre avviene l’udienza di convalida, il piccolo divora con gusto il suo panino col prosciutto. Il processo si celebra con rito abbreviato e la mamma rumena viene assolta perchè il fatto non costituisce reato. Infatti non sono ancora scaduti i termini prescritti per l’espulsione. Madre e figlio tornano liberi, ma siamo al punto di prima: fino a quando? La speranza di cambiare vita in un paese ricco ed evoluto si è concretizzata nel chiedere l’elemosina davanti al supermercato di una cittadina di provincia, nel trascorrere la notte su una panchina in un paese di collina. La prima vittima di questa sconfitta dell’umanità rispetto alle regole sociali è quello splendido bambino, dagli occhi vispi e sorridenti che non sempre riesce a mangiare, che di notte dorme su una panchina stretto al petto della sua mamma che talvolta beve per scaldarsi in queste notti fredde di primavera, forse per stordirsi e dimenticare la sua situazione disperata. Bruno Cantamessa INCIDENTI Tamponamento tra 4 auto in via Negri, scontro in via Lanza, impatto al Valentino Ferite due automobiliste, ragazzino investito sulle strisce a Un’automobilista è rimasta ferita, per fortuna in modo lieve, in un tamponamento che ha coinvolto quattro autovetture. L’incidente si è verificato martedì, verso le 18,30, in via Negri, a metà salita del cavalcaferrovia, mentre i veicoli procedevano in direzione di piazza d’Armi. Si sono scontrate l’Audi A/3 condotta da Claudio Domenico Bertazzo, 38 anni, di Villanova, cascina San Rocco 19; la Renault Clio di David Bellan, 20 anni, residente a Popolo, cantone Corno 60; la Fiat Punto sulla quale viaggiava la casalese Lorella Bernardi, 39 anni, via Caligaris 32; la Hyundai Accent al volante della quale si trovava Egidio Badino, abitante in città in via Bremio 19. Nell’impatto ad avere la peggio è stata Lorella Bernardi che lamentava dolori alla schiena. Sottoposta ad accertamenti al pronto soccorso del Santo Spirito è stata giudicata guaribile in dieci giorni. Sul luogo dell’incidente, a causa del quale si sono formate lunghe code e il traffico ha subito un notevole rallentamento, sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale. Esattamente ventiquattro ore prima, vale a dire lunedì, altro intervento dei Vigili Urbani per uno MONF070403.indd 1 scontro avvenuto in via Lanza, all’incrocio con via Palestro. Per una mancata precedenza sono venute in collisione la Fiat Panda condotta dalla casalese Marzia Casali, 25 anni, via Sant’Evasio 18, e la Ford Galaxi sulla quale viaggiava il trentenne Claudio Camaioni, di Mombello, via Biliani 5. Nell’urto la giovane donna ha riportato lesioni lievi: per lei la prognosi è di otto giorni. Poteva invece avere conseguenze ben più gravi l’incidente avvenuto martedì, poco dopo le 19, in corso Valentino, proprio davanti alla basilica del Sacro Cuore di Gesù, dove un ragazzino è stato investito da un’auto mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. S.R., 12 anni, di Casale, dopo essere uscito dall’oratorio parrocchiale è stato urtato dalla Renault Modus condotta da Viviana Vergendo, 30 anni, di Rosignano. Nell’impatto il giovane è caduto a terra: prontamente soccorso è stato trasportato dal 118 in ospedale, dove è stato giudicato guaribile in 4 giorni. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del nucleo radiomobile e i Vigili Urbani. b.c. la consegna dei Malligan d’oro e una giornata di studio all’Università Sacro Cuore di Piacenza Da sinistra: il Comm. Pont. Marco Francia, S.E. Vescovo di Casale Mons. Germano Zaccheo, il campione olimpico Livio Berruti, S.E. il Prefetto di Alessandria dott.Vincenzo Pellegrini, il dietologo dott. Giorgio Calabrese. Martedì Fiera di Primavera La disperazione di una madre resto. Anche questa volta i Carabinieri l’avevano prelevata nello stesso supermercato, ma non perchè rubava. Stava chiedendo la carità, non aveva documenti e naturalmente non aveva ottemperato all’ordine di andarsene dal nostro Paese. «Perchè è ancora in Italia», le aveva chiesto la dottoressa Bertolotto il giorno successivo, durante il nuovo processo per direttissima. «Perchè non ho i soldi per tornare in Romania», aveva risposto Joana con l’aiuto di un’interprete. Nell’occasione, per evitare un successivo processo, il p.m. Maria Luisa Caprioglio le aveva contestato anche il reato di accattonaggio con l’impiego di un minore, il figlioletto, affidato nell’occasione al cognato, convocato in aula. Joana infatti non appartiene a una comunità di nomadi che quando arrestano uno di loro si presentano in massa al processo. Per intenderci non è una di quelle che girano con il cacciavite nascosto sotto i vestiti per scassinare le porte delle abitazioni: è una donna sola. Secondo patteggiamento e nuova condanna a 5 mesi 23 giorni di reclusione sempre con la condizionale. Joana è di nuovo libera ma di andare dove? Entro cinque giorni se ne deve lasciare l’Italia e i soldi del viaggio per tornare al suo Paese non i suoi primi 40 anni tra ospiti vip, b.c. IL CASO Donna rumena arrestata ed espulsa per tre volte nel giro di due settimane a Miseria, disperazione, abbandono. Li accomuna tutti in una volta la giovane madre rumena arrestata per tre volte nel giro di due settimane. La prima volta si poteva pensare che fosse una taccheggiatrice di professione, visto che era stata sorpresa a rubare in un supermercato di corso Valentino. Poi vedendola e valutando ciò che aveva preso dagli scaffali si era costretti a cambiare idea: un ovetto di cioccolata, una merendina, birra, caffè e un pupazzetto di pelouche. Il tutto - nascosto nel passeggino del suo bimbo - le era costato un arresto in flagranza di reato e una condanna per direttissima a 6 mesi di reclusione con la condizionale, oltre naturalmente al decreto di espulsione. Lei, Joana P., 35 anni, senza fissa dimora, con un domicilio a Cerrina presso un cognato, aveva ascoltato la sentenza in piedi, piccola e minuta, avvolta in quegli abiti scoloriti e stropicciati, guardando con amore il suo Ionut - che a fine settembre compirà tre anni - cullato fino a un attimo prima, seduta sulla panca dell’aula penale. Il giudice Enrica Bertolotto le aveva spiegato che entro cinque giorni avrebbe dovuto lasciare l’Italia e lei aveva annuito, lasciando intendere che aveva capito. Sei giorni dopo il nuovo ar- Gimar Tecno festeggia Da sinistra: il Comm. Pont. Marco Francia, il dott. Ezio Rivella, il dott. Francesco Cima, il dott. Angelo Gaia, il dott. Sergio Miravalle. INAUGURATO IL PRIMO TIMBERLAND STORE A CASALE HERITAGE E’ stato inaugurato, sabato 01/04 alla presenza del vicesindaco di Casale Gianni Crisafulli, Heritage il primo ed unico centro Timberland a 360° a Casale. Heritage nasce innanzitutto dalla passione ventennale dei titolari per il marchio Timberland, il quale racchiude sinonimo di concretezza e durata nel tempo. Il cliente all’interno del negozio non potrà fare a meno di notare lo stile puramente country della struttura, totalmente rinnovata per l’occasione, per accogliere al meglio i prodotti in esposizione che spaziano tra calzature, abbigliamento uomo, donna, bambino e accessori vari, il tutto ovviamente firmato Timberland. Per i più piccoli, Heritage propone anche una grande varietà di prodotti con il marchio Historic Research. Si ringraziano le ditte che hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto: impresa edile Zanoni Eugenio di Valle Cerrina, la ditta elettrotecnica Marco Guaschino di Casale, gli idraulici F.lli Favretto di Occimiano, la ditta Decor Team di Casale per le decorazioni, la M Adesivi per le insegne, la ditta Pagnotta Saverio di Torino per il parquet, la ditta Metal Tende di Torino per i serramenti in allumi- nio, la falegnameria Crudo di Torino,il Centro Tende di San Germano, l’Architetto Mazzeo Antonino di Torino e in fine un ringraziamento particolare al responsabile Timberland sig. Leonardo Sandri. Heritage vi aspetta in via Sobrero 7,a (traversa di via Roma) tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30e dalle 15.00 alle 19.30 tranne il lunedì mattina. CON F EZIO Tante novità di Primavera! NI P Tovaglie e coordinati per la cucina ASQ UALI Bicchieri decorati Fiori, vasi e cache pot O u t l e t a z i e n d a l e • La ceramica italiana per la tavola e la cucina a prezzi di fabbrica • Campionature in offerta, porcellane e tazze personalizzate con il tuo nome • Hobby Ceramica: biscotto, porcellane e ceramiche da dipingere, colori, smalti, pennelli e attrezzature per la decorazione ceramica, legni per il decou page e tanti articoli per la tua creatività ssera sconto! chiedi la tua te • Decorazione con marchi speciali di porcellane per bar e ristorazione • Regalistica aziendale con logo personalizzato SPACCIO orario : lunedì-venerdì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30 sabato dalle 9 alle 12,30 Casale Monferrato Via Adam 96 zona Oltreponte www.sicceramiche.it Distrib. Quadra srl MEZZOGIORNO e SERA menù tradizionale a PREZZO SA060407 a Audace furto messo a segno nella palestra del Liceo Scientifico Palli. Vittime alcuni studenti della 2aD, derubati di denaro, cellulari e oggetti personali. Il fatto è avvenuto nella mattinata di venerdì scorso, durante la lezione di educazione fisica. Mentre i ragazzi - in tutto sono 18 - erano in palestra per l’ora di ginnastica, ignoti hanno rubato dagli zaini una mezza dozzina di portafogli, un paio di cellulari, una sacca vuota e anche un giubbotto. Sono stati gli stessi studenti, con una lettera inviata alla nostra redazione, a informarci del furto subìto. «Dal Liceo Scientifico mandiamo un s.o.s per la sicurezza - si legge nella missiva sottoscritta da una ventina di studenti, genitori e rappre- IN PIAZZA CASTELLO Il Liceo Scientifico Palli 3 Ve ne rdì 7 A pri l e 2 0 0 6 FISSO un bel primo di pasta, un buon secondo di carne con contorno: altro che pizza! a VILLANOVA MONFERRATO, S.S. 31 n. 4 (da Casale in direzione Vercelli, 500 metri dopo il Centro Commerciale Bennet) Ampio parcheggio, anche per la sosta notturna di mezzi pesanti per informazioni: 0142 48 35 01 www.satoga.it Il luogo dell’incidente di martedì in corso Valentino, dove è stato investito un ragazzino 6-04-2006 20:02:20