Relazione finale - Università degli Studi di Cassino

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Relazione finale - Università degli Studi di Cassino
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA – PRESSO LA
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA DELL’ UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO - DI
UN POSTO DI RUOLO DI SECONDA FASCIA PER IL SETTORE SCIENTIFICO
DISCIPLINARE M-FIL/01: FILOSOFIA TEORETICA EMANATA CON D.R. N. 473 DEL 19
GIUGNO 2008 CON AVVISO PUBBLICATO NELLA GAZZETTA UFFICIALE QUARTA
SERIE SPECIALE N. 50 DEL 27 GIUGNO 2008
RELAZIONE CONCLUSIVA
La Commissione giudicatrice della procedura in epigrafe costituita dai professori:
- Prof. Sandro NANNINI, Ordinario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli
Studi di Siena (Presidente);
- Prof. Raffaele BRUNO, Ordinario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi
di Cassino (designato dalla Facoltà);
- Prof. Luciano HANDJARAS, Ordinario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli
Studi di Firenze;
- Prof. Maurizio FERRARIS, Ordinario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli
Studi di Torino;
- Prof.ssa Giuseppina STRUMMIELLO, Ordinario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università degli Studi di Bari (Segretario);
si è riunita, al completo, per via telematica il giorno 14 aprile 2010 e, presso il Dipartimento di
Scienze umane e sociali dell’Università degli Studi di Cassino, i giorni 9, 10 e 11 giugno 2010 ed
ha tenuto complessivamente 5 sedute, concludendo i lavori il giorno 11 giugno 2010. Di ciascuna
seduta è stato steso il relativo verbale.
Nella prima seduta si è proceduto ad eleggere Presidente e Segretario rispettivamente i Proff.
Sandro Nannini e Giuseppina Strummiello. Sono stati altresì fissati i “criteri di valutazione” e le
“modalità della procedura”, una copia dei quali è stata consegnata al responsabile amministrativo
del procedimento dell’Università di Cassino per gli adempimenti di legge. I criteri sono stati affissi
all’albo del Rettorato e della Facoltà di Lettere e Filosofia in data 20 aprile 2010. Nella stessa
riunione i commissari hanno altresì dichiarato di non trovarsi in rapporto né di parentela né di
affinità fino al quarto grado incluso con nessuno dei concorrenti, né tra di essi. Al momento della
prima seduta risultavano pervenute le domande dei seguenti candidati:
dott. Massimo Adinolfi;.
dott. Alberto Giovanni Biuso;
dott. Sergio Carletto;
dott. Gaetano Chiurazzi;
dott. Andrea Comincini;
dott. Edoardo Augusto Fugali;
dott. Giovanni Maddalena;
dott. Silvana Procacci;
dott. Venanzio Raspa;
dott. Nicola Russo;
dott. Ericka Sgueglia.
Nella seconda seduta, tenutasi il 9 giugno 2010 alle ore 12.00 e conclusasi alle ore 15.00, si è preso
atto che era pervenuta la rinuncia dei seguenti candidati: Giovanni Alberto Biuso, Gaetano
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Chiurazzi, Edoardo Augusto Fugali, Silvana Procacci. In quest’occasione, ciascun commissario,
avendo esaminato i titoli e le pubblicazioni, ha definito il proprio personale giudizio sui singoli
candidati. La Commissione ha quindi collegialmente proceduto alla compilazione delle schede di
valutazione individuali dei candidati e alla formulazione dei giudizi collegiali. Tutti questi giudizi
sono riportati nell’allegato al verbale della seconda seduta.
Nel corso della terza seduta, apertasi alle ore 16.00 e conclusasi alle ore 18.30 del 9 giugno 2010, la
Commissione ha proceduto alla formulazione dei temi delle lezioni, secondo la procedura prevista
dalla legge. Alla discussione dei titoli non si sono presentati i seguenti candidati: Andrea
Comincini, Giovanni Maddalena, Ericka Sgueglia.
Si è proceduto alla discussione dei titoli scientifici con i singoli candidati. Al termine della
discussione, ciascun candidato, tra cinque tracce predisposte dalla Commissione, racchiuse in
altrettante buste prive di segni di identificazione, ha estratto a sorte tre buste, dopo di che si è data
lettura dei temi in esse contenuti; ogni candidato ha scelto, subito dopo l’estrazione, il tema della
lezione fra i tre temi estratti. Dopo la discussione con ciascun candidato, la Commissione ha
proceduto alla formulazione dei giudizi individuali e collegiali, riportati in allegato al verbale della
seduta.
Nella quarta seduta, apertasi il 10 giugno 2010 alle ore 16.00 e conclusasi alle ore 19.00, i candidati
hanno svolto le loro lezioni, ognuno a distanza di 24 ore dalla scelta del tema. Al termine di
ciascuna lezione, i commissari hanno proceduto alla formulazione dei giudizi singoli e collegiali,
riportati in allegato al verbale della seduta.
Nella quinta seduta, tenutasi l’11 giugno 2010 alle ore 9.00 e conclusasi alle ore 12.00, la
Commissione ha effettuato la valutazione comparativa dei singoli candidati, sulla base dei giudizi
complessivi, individuali e collegiali, (allegato al verbale della Quinta riunione riunione, a cui si
rinvia), pervenendo in modo collegiale e unanime a dichiarare idonei i seguenti candidati (in ordine
alfabetico):
dott. Massimo ADINOLFI;
dott. Nicola Russo.
La Commissione ha concluso i lavori alle ore 12.00 del giorno 11 giugno 2010.
GIUDIZI COMPLESSIVI COLLEGIALI
Dott. Massimo ADINOLFI
La commissione prende in esame il curriculum complessivo del candidato.
Il dott. Massimo Adinolfi, laureatosi in Filosofia presso l’Università di Salerno con una tesi sulla
deduzione trascendentale ed il problema della finitudine in Kant, ed ottenuto presso la stessa
università il dottorato di ricerca in ‘Etica e filosofia politico-giuridica’ discutendo una dissertazione
sul pensiero di Pascal, dal 2002 è ricercatore per il settore di Filosofia teoretica. Ha insegnato
Estetica come professore a contratto presso l’Università di Cassino negli anni 1999-2002, è quindi
divenuto affidatario nella stessa università degli insegnamenti di Ermeneutica filosofica e Filosofia
del linguaggio. La sua attività scientifica è continua nel tempo. Ha goduto di borse e di assegni di
ricerca, è stato relatore in numerosi convegni e seminari, ha partecipato a progetti di ricerca
nazionali ed internazionali.
La ampia produzione scientifica di Adinolfi ben documenta la articolatezza, la coerenza e
l’originalità della sua ricerca teoretica, che ha dato luogo a varie interessanti monografie e ad una
ventina tra saggi e articoli. Il suo volume La deduzione trascendentale ed il problema della finitezza
in Kant (1994) mostra una sicura conoscenza delle diverse tradizioni di studi kantiani ed in
particolare tiene in evidenza l’interpretazione heideggeriana del problema della metafisica. La
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prospettiva di pensiero di Heidegger resterà criticamente rilevante nelle successive ricerche,
conducendolo a Merleau-Ponty, a Benjamin, alla questione del nichilismo. Egli si è poi rivolto alla
filosofia hegeliana presentando una lucida Introduzione alla fenomenologia dello spirito di Hegel
(1999). L’altro punto di riferimento teoretico che emerge come decisivo nella riflessione di Adinolfi
è il pensiero di Pascal, a cui egli ha dedicato la monografia La scena di Pascal (2002), un volume,
nato dalla rielaborazione della tesi di dottorato, denso ed originale, in cui egli colloca
teoreticamente nell’ambiente barocco la questione della paradossalità della ‘scommessa’
sull’esistenza di Dio, reinterpretandola così con grande finezza in senso non tragico ed introducendo
l’idea di un ‘pari barocco’, di una teatrale inautenticità della scommessa pascaliana. Il volume
Essere in due (2003), il lavoro forse teoreticamente più impegnato e più incisivo di Adinolfi, si
incentra sulla domanda sul plesso logica-metafisica, proponendo la prospettiva della ‘indifferenza’
(“c’è modo di pensare il finito ‘senza non’, e nella in-differenza del suo ‘non’”), la quale intende
sottrarsi all’alternativa tra totalità ed infinito ovvero tra ontologia e teologia. In Una passione senza
misura (2007) viene riconosciuto e difeso il chiasma tra filosofia e storia, e proposto un esercizio
della filosofia attraverso la sua storia in opposizione all’idea di una ‘fine della filosofia’. Da
ricordare anche la sua ampia e documentata introduzione a R. Descartes, Epistolario filosofico
(2000). Queste tematiche sono state ulteriormente esplorate da Adinolfi in un nutrito numero di
saggi comparsi sia in importanti volumi collettanei che sulle riviste “Il pensiero”, “Il pensiero
politico”, “Filosofia e teologia”. Assai penetranti le sue considerazioni sul cinema (A partire da
Ragghianti. Considerazioni sul cinema - 2004- e Il vaso di Ozu. Qualche considerazione sul cinema
e l’immagine -2004).
Per l’elenco delle pubblicazioni e dei titoli si rinvia a quello presentato agli uffici al momento della
domanda da parte del candidato. Presi in considerazione le pubblicazioni e i titoli sulla base dei
criteri stabiliti nell’allegato 4 del Verbale della seduta della riunione preliminare, la commissione
esprime il seguente giudizio sul curriculum complessivo e sulle pubblicazioni scientifiche stesse,
tutte pienamente congruenti con il settore scientifico-disciplinare M-FIL/01 (Filosofia teoretica):
- la produzione scientifica del candidato si segnala per rigore e originalità, poiché presenta un
notevole grado di unitarietà, continuità e organicità della ricerca su importanti e significativi
nessi teoretici;
- tutte le pubblicazioni presentate dal candidato sono a lui interamente ascrivibili. Ciò vale anche
per il contributo del candidato al volume Archeologia della storia curato insieme al prof.
Raffaele Bruno, come risulta dalla dichiarazione messa a verbale del Prof. Bruno stesso (vedi
sopra);
- il candidato presenta volumi e saggi collocati rispettivamente in case editrici e riviste che hanno
rilevanza nazionale e vasta diffusione all’interno della comunità scientifica;
- il candidato è dottore di ricerca, ha usufruito di una borsa di post-dottorato e ha svolto attività
di ricerca come assegnista presso l’Università degli Studi di Salerno. È dal 2002 ricercatore nel
settore scientifico-dispciplinare M-FIL/01 (Filosofia teoretica), presso l’Unversità degli Studi
di Cassino, dove attualmente tiene per affidamento gli insegnamenti di “Ermeneutica
filosofica”, di “Filosofia della comunicazione” e di “Filosofia del linguaggio;
- il candidato ha maturato significative esperienze presso qualificati centri di studio e di ricerca
in Italia e Spagna;
- il candidato ha organizzato giornate di studio e seminari di notevole valore scientifico.
Il candidato rivela una piena maturità scientifica.
Nella discussione dei titoli, il candidato ha risposto con proprietà, pertinenza e capacità
argomentativa alle questione che gli sono state proposte, evidenziando una solida preparazione e
caratteristica tensione teoretica.
Il candidato ha presentato una efficace esposizione, solidamente documentata e argomentata, dando
prova di matura competenza didattica.
La commissione, dopo ampia discussione sul profilo scientifico e didattico del candidato, quale
emerge dai giudizi sopra riportati, e dopo un’attenta valutazione comparativa, giunge
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unanimemente alla conclusione che il candidato stesso è uno studioso pienamente maturo che deve
essere preso nella massima considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.
Dott. Sergio Carletto
La commissione prende in esame il curriculum complessivo del candidato.
Il candidato presenta un saggio sulla ricezione di Lutero in area finlandese sul finire del ventesimo
secolo, che dimostra come abbia presto acquisito la padronanza degli strumenti fondamentali della
ricerca storiografica in campo teologico. La prospettiva di studio del candidato si dirige, nel saggio
dell'anno successivo, verso le origini della Riforma attraverso una riflessione filosofico-teologica
sulla categoria della giustificazione (Ermeneutica della giustificazione. Lutero e le origini della
riforma, 2003), con l'intento di mostrare l'attualità dei temi discussi da Lutero nell'attuale dialogo
ecumenico cattolico-luterano. Si comprende dunque come, dopo i sondaggi sui testi luterani,
condotti con intenzioni prevalentemente sistematiche, Carletto abbia dedicato un saggio ad uno dei
nomi che più hanno contribuito a rinnovare, nel corso del '900, gli studi sul grande riformatore:
Gerhard Ebeling. La teologia ermeneutica di Gehrard Ebeling si presenta come un percorso,
nell'essenziale ben condotto, dentro la riflessione teologica di Ebeling, dai suoi primi inizi fino agli
sviluppi più recenti. In questo percorso di ricerca rientrano anche i saldi risultati raggiunti in
Salvezza ed ecumene, che ha il carattere di una ricognizione storico-storiografica del dibattito sulla
giustificazione per fede in Germania negli ultimi anni Novanta, e la monografia su Eberhard Jüngel,
che si presenta come il testo maggiore, per la capacità di raccogliere, a partire da un confronto
ravvicinato con il capolavoro di Jüngel, Dio mistero del mondo, molti dei fili delle ricerche
precedenti.
Nel complesso, la produzione scientifica di Carletto mostra coerenza e rigore nel suo svolgimento,
incentrato intorno a un prevalente interesse teologico che incrocia, sul piano teoretico, la lezione
ermeneutica del secondo Heidegger e di Gadamer. L'intento prevalente rimane però di carattere
storico-teologico, anche se Carletto lo svolge attraverso una costante rimeditazione del rapporto
problematico fra filosofia e teologia, che costituisce il perno della sua intera produzione scientifica.
L'unitarietà dei nessi problematici affrontati dal candidato rappresenta un indubbio pregio del suo
lavoro, che non si segnala però per originalità di proposta teoretica e attende quindi ancora, sotto
questo profilo, ulteriori verifiche.
Per l’elenco delle pubblicazioni e dei titoli si rinvia a quello presentato agli uffici al momento della
domanda da parte del candidato. Presi in considerazione le pubblicazioni e i titoli sulla base dei
criteri stabiliti nell’allegato 4 del Verbale della seduta della riunione preliminare, la commissione
esprime il seguente giudizio sul curriculum complessivo e sulle pubblicazioni scientifiche stesse,
tutte pienamente congruenti con il settore scientifico-disciplinare M-FIL/01 (Filosofia teoretica):
- la produzione scientifica del candidato si segnala per un discreto grado di rigore, poiché
presenta un buon grado di unitarietà e continuità della ricerca;
- tutte le pubblicazioni presentate dal candidato sono a lui interamente ascrivibili;
- il candidato presenta volumi e saggi, collocati rispettivamente in case editrici e riviste di
rilevanza nazionale;
- il candidato è Dottore di ricerca in Ermeneutica presso l’Università di Torino (e attualmente
dottorando in Filosofia tardo-antica, medievale e umanistica presso l’Università di Salerno),
docente di ruolo di Filosofia e storia nei Licei. Ha perfezionato la sua formazione filosoficoteologica presso la Fondazione S. Carlo di Modena conseguendo il Diploma di Alti Studi in
Scienze della Cultura, e presso l’Istituto per le Scienze Religiose di Trento e collabora inoltre
alle attività di studio e di ricerca del ‘Centro studi sul pensiero contemporaneo’ (Cuneo).
Il candidato si presenta nel complesso come uno studioso di sicura prospettiva.
Nella discussione dei titoli, ha mostrato il prevalente interesse teologico-sistematico delle sue
ricerche, confermando una sicura conoscenza delle tematiche affrontate.
Il candidato ha svolto l’argomento della lezione con buona organizzazione della materia,
informazione aggiornata e chiarezza di esposizione.
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La commissione, dopo ampia discussione sul profilo scientifico e didattico del candidato, quale
emerge dai giudizi sopra riportati, e dopo un’attenta valutazione comparativa, giunge
unanimemente alla conclusione che il candidato stesso è uno studioso maturo.
Dott. Venanzio Raspa
La commissione prende in esame il curriculum complessivo del candidato.
Ricercatore di filosofia teoretica presso l’università di Urbino, Venanzio Raspa vanta una
formazione scientifica con ampie esperienze internazionali in Germania (Monaco, Berlino),
Inghilterra (Reading), Austria (Graz) e Belgio (Lovanio). I suoi interessi scientifici hanno uno
spettro molto ampio e comprendono metafisica e ontologia; storia e filosofia della logica; filosofia
del XVIII, XIX e XX secolo in particolare; relazioni fra logica e ontologia, fra logica aristotelica e
logica moderna; dialettica, Kant, Hegel e la filosofia classica tedesca; Meinong e la filosofia
mitteleuropea. Sotto il profilo didattico, ha insegnato, nell’università di Urbino come affidatario o
titolare, filosofia teoretica, propedeutica filosofica, filosofia della logica, filosofia della scienza,
logica e metafisica.
Le sue pubblicazioni comprendono una ampia monografia, In-contraddizione. Il principio di
contraddizione alle origini della nuova logica, Trieste, Parnaso, 1999, pp. 368, e curatele con estesi
saggi e commentari. Il candidato presenta inoltre numerosi articoli in riviste e volumi italiani e
stranieri, oltre a traduzioni e recensioni. Queste ricerche hanno come base la storia e la filosofia
della logica, giungendo poi a trattare questioni più ampie di metafisica e di ontologia, con una
particolare attenzione alla filosofia mitteleuropea. Ha partecipato come relatore a vari convegni
nazionali e internazionali, nonché a numerosi programmi di ricerca di interesse nazionale ed è
molto attivo sotto il profilo della organizzazione della ricerca e della promozione culturale.
Dal 2001 è membro del Collegio dei docenti del dottorato di ricerca in “Antropologia filosofica e
fondamenti delle scienze” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Urbino. L’ottimo
profilo scientifico del Dott. Raspa è inoltre attestato dalla sua partecipazione al comitato scientifico
di una rivista di grande prestigio quale i «Meinong Studies / Meinong Studien», edita dall’AlexiusMeinong-Institut di Graz sotto la direzione di Alfred Schramm
Per l’elenco delle pubblicazioni e dei titoli si rinvia a quello presentato agli uffici al momento della
domanda da parte del candidato. Presi in considerazione le pubblicazioni e i titoli sulla base dei
criteri stabiliti nell’allegato 4 del Verbale della seduta della riunione preliminare, la commissione
esprime il seguente giudizio:
- la produzione scientifica del candidato si segnala per rigore e originalità, poiché presenta un
notevole grado di unitarietà, continuità e organicità della ricerca su importanti e significativi
nessi teoretici;
- tutte le pubblicazioni presentate dal candidato sono a lui interamente ascrivibili.
- il candidato presenta volumi e saggi collocati rispettivamente in case editrici e riviste che hanno
rilevanza nazionale e vasta diffusione all’interno della comunità scientifica;
- il candidato ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di
Bari. Durante la sua formazione ha ottenuto premi, ha usufruito di numerose borse di studio,
ed effettuato soggiorni di ricerca presso università italiane e straniere (Berlino, Graz, Reading,
Londra, Lovanio). Dal 2001 Raspa è ricercatore di Filosofia Teoretica presso l’Università di
Urbino, dove ha tenuto per affidamento corsi di Filosofia teoretica , Storia e filosofia della
logica, Logica e metafisica;
- il candidato è membro di importanti riviste scientifiche; ha partecipato a numerosi convegni
nazionali e internazionali e ha organizzato anche un importante convegno.
Il candidato si presenta come uno studioso maturo.
Nella discussione dei titoli, il candidato ha risposto con chiarezza, proprietà e pertinenza alle
questioni poste, dimostrando un’apprezzabile tensione teoretica e competenza metodologica
dell’attuale dibattito sui temi da lui trattati.
Nella lezione il candidato ha rivelato pieno dominio della materia e sicura capacità argomentativa.
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La commissione, dopo ampia discussione sul profilo scientifico e didattico del candidato, quale
emerge dai giudizi sopra riportati, e dopo un’attenta valutazione comparativa, giunge
unanimemente alla conclusione che il candidato stesso è uno studioso pienamente maturo e
meritevole di considerazione.
Dott. Nicola Russo
La commissione prende in esame il curriculum complessivo del candidato.
Il dott. Nicola Russo si è laureato in Filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università
degli Studi ‘Federico II’ di Napoli con una tesi sul problema della verità in Nietzsche ed ha
conseguito il dottorato di ricerca con una dissertazione dal titolo “La questione ecologica tra
scienza e filosofia. Nel 2002 è divenuto ricercatore per il settore M-FIL/01. Dopo un periodo di
insegnamento all’Università della Basilicata (Filosofia dell’ecologia) e all’Università di Napoli
(Filosofia teoretica e Filosofia della scienza) ed un anno trascorso come visiting professor presso la
Technische Universität Dresden, egli è attualmente affidatario degli insegnamenti di Filosofia
teoretica e di Filosofia della scienza presso il CdL e il CdLS di filosofia alla ‘Federico II’ ed è
altresì affidatario nella stessa università di un corso di Filosofia teoretica in modalità e-learning.
Il candidato presenta tre volumi e saggi ed articoli che ben documentano la organicità e la solidità
della sua prospettiva teoretica sul problema del rapporto tra filosofia ed ecologia, rapporto al quale
egli si accosta con una strumentazione concettuale che sa avvalersi con equilibrio tanto della
prospettiva scientifica che di quella ermeneutica. Nel volume Filosofia ed ecologia. Idee sulla
scienza e sulla prassi ecologica (2000), dopo aver chiarito le radici matematiche, fisiche e
biologiche sottese al dibattito ecologico (la modellistica degli ecosistemi, il meccanicismo,
l’entropia, l’omeostasi) e dopo aver posto in questione l’impianto concettuale e propositivo di varie
forme di ‘ecologismo scientista’, il candidato affronta con finezza d’analisi la questione della crisi
ecologica come crisi della cultura moderna, anche nelle sue implicazioni etiche ed economicopolitiche. Alla luce del pensiero di Nietzsche, di Heidegger e di Jonas egli infine prende in esame le
questioni della tecnica, del dominio e della responsabilità. In La biologia filosofica di Hans Jonas
(2004), un volume di notevole valore teoretico, il candidato mette a fuoco la prospettiva di Jonas di
una filosofia della vita che tiene al centro una ontologia della vita come ontologia fondamentale e
ricostruisce criticamente il complesso nesso in Jonas di antropologia, tecnica, scienza e teologia.
Polymechanos Anthropos. La natura, l’uomo, le macchine (2008) raccoglie in parte saggi ed
interventi precedenti, ad esempio “Uomo,Tecnica, Kultur: antropologia e storia in Spengler e
Gehlen” (2002), “Natura ed ascesi: le prospettive ecologiche dell’antropologia di Gehlen” (2003),
“Il contributo della teoria delle macchine alle scienze della natura e dell’uomo” (2007 - nel volume
da lui curato L’uomo e le macchine. Per un’antropologia della tecnica, Guida, 2007). Sia i libri che
i saggi e gli articoli presentati sollecitano ad un ripensamento teorico del nesso natura-uomotecnica. Buona la loro collocazione editoriale.
La intensa attività scientifica del candidato lo ha visto partecipare a numerosi convegni nazionali ed
internazionali, e a progetti di ricerca, tra cui si sottolineano il progetto “Giovani ricercatori: La
biologia filosofica di Hans Jonas tra filosofia della vita, ontologia e antropologia” (MURST - 2002)
ed il progetto di ricerca Regione Campania dedicato a “Natura, cultura e tecnica” (2004-06), dei
quali è stato responsabile scientifico. Quanto all’attività didattica, oltre ai corsi e ai seminari tenuti
all’università, va anche menzionata la sua attività nella scuola di specializzazione per
l’insegnamento della filosofia nella scuola secondaria (SSIS campana).
Per l’elenco delle pubblicazioni e dei titoli si rinvia a quello presentato agli uffici al momento della
domanda da parte del candidato. Presi in considerazione le pubblicazioni e i titoli sulla base dei
criteri stabiliti nell’allegato 4 del Verbale della seduta della riunione preliminare, la commissione
esprime il seguente giudizio:
- la produzione scientifica del candidato si segnala per rigore e originalità, poiché presenta un
notevole grado di unitarietà, continuità e organicità della ricerca su importanti e significativi
nessi teoretici;
- tutte le pubblicazioni presentate dal candidato sono a lui interamente ascrivibili;
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il candidato presenta volumi e saggi collocati rispettivamente in case editrici e riviste che hanno
rilevanza nazionale e vasta diffusione all’interno della comunità scientifica;
- il candidato ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli. Nel
2002 è divenuto ricercatore per il settore M-FIL/01. Dopo un periodo di insegnamento
all’Università della Basilicata (Filosofia dell’ecologia) e all’Università di Napoli (Filosofia
teoretica e Filosofia della scienza), ed un anno trascorso come visiting professor presso la
Technische Universität Dresden, egli è attualmente affidatario degli insegnamenti di Filosofia
teoretica e di Filosofia della scienza presso il CdL e il CdLS di filosofia alla ‘Federico II’ ed è
altresì affidatario nella stessa università di un corso di Filosofia teoretica in modalità elearning;
- il candidato ha partecipato numerosi convegni nazionali ed internazionali, e a progetti di
ricerca, dei quali è stato responsabile scientifico.
Il candidato rivela una piena maturità scientifica.
Nella discussione dei titoli, il candidato ha dimostrato padronanza e notevole spessore teoretico
riguardo alle tematiche da lui studiate, sapendone mettere in luce anche implicazioni di ordine
pratico e politico di indubbia attualità.
La lezione del candidato è stata didatticamente efficace e ha rivelato spiccate capacità
argomentative e critiche.
La commissione, dopo ampia discussione sul profilo scientifico e didattico del candidato, quale
emerge dai giudizi sopra riportati, e dopo un’attenta valutazione comparativa, giunge
unanimemente alla conclusione che il candidato stesso è uno studioso pienamente maturo che deve
essere preso nella massima considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.
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