Rassegna stampa di settore
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Rassegna Stampa di Settore n. 3/2016 Selezione di articoli pubblicati dal 28 gennaio all’11 febbraio 2016 11 Feb 2016-“Internet e associazioni, una concorrenza sleale”: l’allarme dei tour operator (Estense.com) Assoviaggi: "Gli altri operatori non soggetti agli stessi obblighi". E sul piano locale si chiede più attenzione al turismo in bassa stagione “Le agenzie di viaggio rischiano di morire nel silenzio senza che nessuno se ne accorga, nonostante svolgano un servizio fondamentale per il territorio”. È un vero e proprio allarme quello lanciato dal presidente provinciale di Confesercenti – Assoviaggi, Amalio Guerra, che chiede alle istituzioni politiche di prendere provvedimenti per modificare quella “normativa inadeguata e non tutelante” che contraddistingue il settore. In particolare per quanto riguarda il mancato recepimento della legge regionale 7 del marzo 2013, che descrive i requisiti finanziari e professionali per chi vuole svolgere questo tipo di attività. Con l’avvento di internet, oltre che in un contesto di stagnazione economica, si sono infatti moltiplicate le attività e le iniziative che, a prezzi inferiori rispetto alle normali agenzie di viaggio, propongono di svolgere la stessa attività. Un problema che secondo Guerra investe in particolare il mondo dell’associazionismo (culturale, religioso, sportivo e molto altro), che ogni anno propone centinaia di pacchetti-viaggio e di offerte analoghe, ma senza garantire ai clienti le stesse tutele e lo stesso livello di professionalità. Mentre le agenzie di viaggio negli ultimi tre anni sono scese da più di 12.000 in Italia a meno di 9.000. “Chi fa attività commerciale è un’impresa a tutti gli effetti afferma Guerra – ma in Italia abbiamo una legge che lascia la porta aperta a tutti gli operatori non professionali, che non solo non devono avere alcuna autorizzazione, ma spesso non rilasciano neanche garanzie ai propri clienti”. E che negli anni, secondo il presidente di Assoviaggi, hanno ‘rosicchiato’ quote di mercato addirittura superiori a quelle delle normali agenzie turistiche. Altro rischio per Guerra è legato all’eccessiva abitudine al viaggio ‘fai da te’ prenotato su internet, in particolare quando ci si muove verso mete lontane: “La rete è un grande strumento, ma ha dei limiti: va bene per prepararsi e acquisire informazioni, ma poi ci sono altri aspetti più complessi legati ai visti, alle questioni sanitarie, alle assicurazioni e così via. A volte vediamo clienti tornare in agenzia per chiederci assistenza dopo aver provato a organizzare tutto da soli, e che hanno finito per spendere anche il doppio”. Una situazione che secondo Guerra richiederebbe interventi legislativi per sanare il contesto di “concorrenza sleale” in cui si muovono le agenzie di viaggio. Ma l’appello è rivolto anche alle istituzioni del territorio, per stimolare il turismo interno anche al di fuori dei grandi eventi ferraresi: “Occorrerebbe una maggior facilità al credito, la possibilità di diluire la pressione fiscale e un turismo più distribuito durante l’anno. Ferrara è una realtà che si presta anche dal punto di vista naturalistico, ma la difficoltà è riuscire ad aggregare e mettere insieme le diverse offerte, oltre a una scarsità di infrastrutture adeguate. Dobbiamo avere la possibilità di aumentare la ricettività sul nostro territorio attraverso una maggiore offerta nei pacchetti viaggio”. 09/02/16 - Perché le agenzie sono invisibili allo Stato (ttg) DI FRANCESCO ZUCCO È ufficialmente un mistero da anni. Se il settore dell’incoming è abbondantemente rappresentato presso le istituzioni e gli albergatori hanno imparato da anni a farsi ascoltare, il mondo delle agenzie di viaggi sembra essere completamente invisibile alle ‘stanze dei bottoni’. Un tema che è emerso anche durante l’incontro organizzato dalle agenzie di viaggi di Brescia con i rappresentati dei tour operator charteristi. E alcuni, tra questi ultimi, potrebbero aver indicato una via per trovare una soluzione al ‘giallo’. Del resto il mondo delle agenzie di viaggi, nel suo complesso, muove ancora fatturati di tutto rispetto. E sono tante le famiglie che vivono di outgoing, in ogni parte d’Italia. Eppure, difficilmente leggi e normative italiane (se non sollecitate dall’Europa) intervengono nel campo della distribuzione turistica. Il Codice del Turismo, per certi versi, ha rappresentato un’eccezione e, nell’ultimo decennio, è stato uno dei pochi casi in cui un provvedimento ha coinvolto direttamente i dettaglianti del turismo. Anche gli avvenimenti degli ultimi anni, che hanno coinvolto pesantemente agenti e operatori, non hanno visto una risposta da parte delle istituzioni. L’ipotesi avanzata parte da un dato che differenzia le agenzie di viaggi da tutti gli altri settori produttivi: il lavoro con l’estero. Mentre albergatori e incoming portano capitali dall’estero in Italia l’outoging verrebbe visto come un comparto che porta i capitali italiani all’estero. Nulla di diverso di quanto non accade in altri segmenti (basta pensare all’ecommerce, buona parte del quale 1 basato all’estero…). Ma c’è da chiedersi se questo dato non incida sulla visione che le istituzioni di ogni colore politico hanno delle agenzie di viaggi. Se così fosse, per le agenzie ora ci sarebbe un’urgenza in più: far comprendere che anche loro fanno parte del tessuto produttivo del Paese. 09/02/16 - Tour operator e agenzie, assicurazioni separate (ttg) DI DANIELE MARUCCO Dialogo con i network e le associazioni di categoria, e magari anche con le banche, per trovare tutti insieme una soluzione. Quella soluzione che per le adv potrebbe essere la creazione di un nuovo fondo, mentre per i t.o. la stipula di polizze ad hoc. È questa la ricetta allo studio delle compagnie assicurative per fronteggiare la cancellazione del Fondo Nazionale di Garanzia e le nuove regole imposte dall’Europa al mercato dei viaggi, che richiedono ad adv e tour operator di stipulare una polizza per salvaguardare i clienti in caso di fallimento o chiusura. Tutte le compagnie seguono con attenzione l’evolversi della situazione. “A livello di gruppo abbiamo una consolidata esperienza su questa particolare linea di business - fa sapere Emanuele Ruzzier, managing director e rappresentante generale per l’Italia di Erv -. Dal 1994 in Germania proponiamo queste assicurazioni attraverso un consorzio con altre compagnie, che effettuano la valutazione del rischio e la tariffazione”. E sull’Italia? “Stiamo analizzando le specificità del modello economico e dell’assetto normativo”. Le possibili soluzioni Stefano Pedrone, responsabile divisione turismo del Gruppo Filo Diretto, è convinto che non esistano soluzioni in ambito assicurativo: “Noi proponiano di costituire un nuovo fondo a cui partecipino tutti i soggetti coinvolti”. Una posizione condivisa da altri colleghi. “Oggi non esistono strumenti puramenti assicurativi che riescano a dare una risposta al problema - conferma Piero Dacquino, market manager tourism di Europ Assistance Italia -. La chiave sta nel dialogo con le associazioni di settore e gli stakeholder, perché la soluzione dovrà venire fuori da un lavoro congiunto”. C’è forse, però, da fare una distinzione tra t.o. e agenzie. “I problemi, l’impatto e le tipologie di aziende sono molto diverse tra loro” osserva Renato Avagliano, direttore commerciale di Allianz Global Assistance. Spiega Dacquino: “Essendo aziende più grandi e non di tipo famigliare come le adv, è più semplice quantificare il rischio di insolvenza degli operatori, quindi si potrebbero pensare dei prodotti assicurativi per loro”. Con le agenzie è invece impossibile portare avanti un discorso del genere. “Dovrebbero consorziarsi in un fondo e così garantirsi le coperture - ribadisce Avagliano -. Il fondo fornirebbe quella flessibilità che una polizza non ha. Ma è necessario che facciano sistema”. E Dacquino mette in guardia su un ulteriore aspetto: “Bisognerebbe coinvolgere il settore bancario, perché finora non è stato fatto”. 08/02/16 - Gattinoni torna sull'Iva: "I t.o. hanno sbagliato"(guida viaggi) Per il presidente Ainet era necessario un confronto, ora non resta che capire "come poter rimediare" Nella querelle di questi giorni relativa all’applicazione dell’Iva sulle commissioni dei tour operator, il presidente Ainet Franco Gattinoni torna a parlare con una presa di posizione forte: “I tour operator hanno sbagliato nel non condividere questa decisione e nel non aprire un confronto con la distribuzione. Insieme avremmo potuto trovare una strada migliore, che avrebbe accontentato entrambe le parti. Per l’ennesima volta si è persa l’occasione di lavorare insieme, e questa “prova di forza” è l’ulteriore conferma dell’immaturità del nostro settore. Un modus operandi che va a discapito di tutti. Come AINeT e Fto abbiamo chiesto un confronto con Astoi, ormai a giochi fatti. Dobbiamo perciò capire come poter rimediare, anche se rimane impensabile che i t.o. trasferiscano i propri problemi di bilancio sulle agenzie di viaggio”. 05/02/16 - Tariffe per agenzie Il nuovo colpo Ryanair (ttg) Il passaggio epocale di Ryanair, con il riavvicinamento al mondo della distribuzione sotto diverse forme, sembra avere prodotto risultati sensibili. Tanto che la compagnia low cost starebbe preparando un nuovo colpo: tariffe dedicate per le agenzie di viaggi. L’apertura arriva da John Alborante, sales & marketing manager della compagnia per l'Italia, che ipotizza un cambiamento in tal senso almeno per quanto riguarda il traffico corporate. Un’evoluzione che in qualche modo ha già avuto inizio: “Recentemente – spiega Alborante – abbiamo nominato un nuovo head of corporate (Tim Howe Schröder, ndr) che segue il traffico business. Al momento non abbiamo accordi con le travel management company ma adesso, all'interno dei gds, le agenzie possono vedere tutte le nostre tariffe e anche le ancillary, cosa che non era possibile in precedenza”. Una novità che sta dando risultati e che quindi dovrebbe fare da apripista al secondo step: tariffe per agenti sul gds. Alborante tiene la porta aperta e non dice di no. Come già fatto in passato prima dei grandi annunci per il trade. 04/02/16 - Zika: Alitalia prevede per donne incinte cambio volo o rimborso (turismo attualità) Alitalia offre alle donne in stato di gravidanza e ai loro accompagnatori in possesso di biglietto verso le destinazioni affette dallo Zika virus - Brasile e altri paesi dell’America Latina e dei Caraibi - l’opportunità di cambiare senza alcuna penale le date del viaggio o di ricevere il rimborso totale. I clienti con biglietti 2 emessi prima del 1 febbraio 2016 dovranno fornire alla compagnia un certificato medico dove è specificato il rischio di infezione da Zika virus. I cambi di prenotazione e le richieste di rimborso dovranno essere effettuate entro il 29 febbraio 2016. Questa data potrebbe essere estesa in futuro. Per maggiori informazioni chiamare il Customer Center di Alitalia, dall’Italia al numero 89.20.10 e dall’estero al +39 06 65649. 03/02/16 - Ryanair chiude voli "Tasse alte in Italia" Il 2016 di Ryanair inizia con l'annuncio della chiusura delle basi, a partire dal prossimo ottobre, di Alghero e Pescara, oltre alla cancellazione di tutti i voli su Crotone: si tratta di un taglio complessivo di 16 rotte per un totale di 800mila clienti persi. Il vettore low cost motiva questa scelta a causa "dell'illogica decisione del governo italiano di aumentare ancora le tasse municipali di circa il 40 per cento per sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia" dichiara il chief commercial officer David O'Brien. La chiusura arriva dopo che nei mesi precedenti la stessa compagnia era stata protagonista di un braccio di ferro con le istituzioni locali: prima in Sardegna dove aveva annunciato un ridimensionamento dell'offerta, poi in Puglia dove sotto la lente di ingrandimento è finito il contratto con la società che gestisce gli scali pugliesi. "Ma l'accordo rimane in vigore", ha tenuto a precisare il cco Ryanair. Secondo il manager dietro a questo aumento c'è una strategia che andrà a danneggiare gli scali minori: "Etihad ed Alitalia stanno riducendo al minimo le operazioni tra aeroporti concentrando tutto su Roma. Questo perché la tassa municipale non viene pagata dai passeggeri di Alitalia in transito a Fiumicino". E non manca una provocazione: "Alitalia dovrebbe lavorare con noi - aggiunge O'Brien -, così potremmo feederare il suo lungo raggio, cosa che al momento sta facendo con Etihad su Abu Dhabi. Abbiamo fatto questa proposta, ma è rimasta sul tavolo". Intanto la compagnia low cost non perde tempo e ridistribuisce i suoi aeromobili sulla Penisola, a beneficio di Milano e Bergamo. Per il 2016 il vettore ha annunciato nove nuove rotte in totale dai due poli lombardi (Amburgo, Norimberga, Praga, Timisoara e Danzica da Orio; Catania, Bruxelles, Sofia e Gran Canaria da Malpensa), per un totale di 65 destinazioni. Le stime relatibve alla programmazione su Milano e Orio prevedono di trasportare 10,5 milioni di passeggeri. 02/02/16-La responsabilità dell'agente di viaggi nell'esecuzione del pacchetto secondo la nuova direttiva europea Come noto, a seguito dell'emanazione della Direttiva (Ue) 2015/2302 relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici collegati, gli Stati membri hanno termine per adottare tale atto nel proprio ordinamento interno sino al 1 gennaio 2018, mentre le norme si applicheranno a decorrere dal 1 luglio 2018. Non appare tuttavia esagerato iniziare sin d'ora a riflettere sulla portata dirompente che potrebbe assumere tale nuova regolazione del settore, soprattuto ad agire, attraverso le associazioni di categoria nonché mediante una costante circolazione di corrette informazioni fra i portatori d'interesse, per una vera e propria azione di lobbying nei confronti del legislatore al fine di non subire applicazioni pregiudizievoli della normativa. In particolare segnaliamo l'art. 13.1 secondo comma della direttiva relativa alla responsabilità dell'esecuzione del pacchetto, in virtù del quale “gli Stati membri possono mantenere o introdurre nel diritto nazionale disposizioni in base ai quali il venditore è altresì ritenuto responsabile del pacchetto”. In altri termini, tale facoltà, se eseguita, muterebbe il quadro attuale secondo cui agente di viaggi e organizzatore turistico sono tenuti al risarcimento del danno nei confronti del viaggiatore “secondo le rispettive responsabilità” (art. 43.1 Codice del Turismo), ovvero il primo in relazione alle informazioni ed al procedimento di prenotazione, mentre il secondo nell'esecuzione del viaggio. Invece, il nuovo quadro prospetterebbe la possibilità di un regime di responsabilità solidale, cioè per l'intero per l'esecuzione del viaggio, salvo poi i rapporti contrattuali interni fra i professionisti, che però in prima istanza non potrebbero essere eccepiti al consumatore che abbia subito un inadempimento o un inesatto adempimento in relazione al viaggio.Per buona sorte, si tratta solo di una possibilità di disciplinare in tale forma restrittiva il regime di responsabilità, giacché in questo caso la direttiva deroga alla norma generale di massima armonizzazione dell'art. 4 secondo cui gli Stati membri non possono introdurre nel loro diritto nazionale disposizioni divergenti da quelle stabilite nel medesimo atto legislativo. Si invita a vigilare, anche tenuto conto l'impatto di tale norma non solo nei viaggi a pacchetto ma anche verso quei servizi venduti o agevolati mediante collegamenti online. 02/02/16 - Il web smette di correre Le agenzie resistono DI FRANCESCO ZUCCO (TTG) Per le agenzie di viaggi è scattata l’ora X. Qualcuno, forse, non se lo aspettava. Ma alcuni avevano immaginato che questo momento, prima o poi sarebbe arrivato. I dettaglianti fisici hanno smesso di perdere market share. Il web è stato un competitor severo e agguerrito, capace di non fare sconti ai concorrenti (ma solo ai clienti). Ora, però, l’avanzata sembra essersi fermata. Ad affermarlo sono i dati della ricerca Phocuswright, ripresi da travelweekly.com: nel 2015, per la prima volta da 20 anni a questa parte, negli Stati Uniti la quota di mercato delle agenzie di viaggi sul transato turistico totale è rimasto invariato. La percentuale si attesta intorno al 28 per cento del totale, ma bisogna tenere conto che, volenti o nolenti, il web ha ampliato notevolmente la platea dei viaggiatori. E, dei nuovi arrivati, è logico pensare che una buona parte sia rimasta ‘affezionata’ all’ecommerce. 3 Ma c’è un dato ancora più positivo: le agenzie di viaggi negli States hanno aumentato il loro fatturato complessivo. Il 2015, infatti, ha visto il transato turistico salire a quota 341 miliardi di euro, con un buon 5 per cento in più dell’anno scorso. E, visto che la percentuale ‘accaparrata’ dalle agenzie è rimasta invariata, vuol dire che il tasso di crescita ha riguardato anche la distribuzione tradizionale. Altra buona notizia: quei 341 miliardi di euro sono destinati a salire a 381 nel 2017. E le agenzie di viaggi si aspettano di mantenere salda la propria quota di mercato al 28 per cento. Tutto merito delle dinamiche di acquisto? In base a quanto riportato da Phocusright, sembrerebbe dire di no. Tra le cause ci sarebbe anche la riscoperta delle agenzie da parte degli operatori. E nel caso specifico delle crociere. Secondo Maggie Rauch, senior research analyst dell’istituto di ricerca, negli States le compagnie di crociere avrebbero incrementato gli sforzi sulla distribuzione tradizionale. In che modo? Ovviamente, aumentando le commissioni. E questo per una serie di semplici motivi. A partire dalla minore fiducia nei ‘neofiti’ e il bisogno di concentrarsi sui repeaters: target sul quale le adv hanno dimostrato di essere più efficaci della vendita diretta. E poi il valore delle prenotazioni: le agenzie, afferma ancora Rauch, hanno dimostrato di saper vendere più servizi accessori in fase di prenotazione rispetto a internet. Il trend, per ora, riguarda gli Stati Uniti. Ma anche i venti dell’ecommerce arrivarono da lì. E anche questa volta la tendenza potrebbe soffiare verso l’Europa. Oms: "Zika è un'emergenza mondiale", ma non ci sono restrizioni ai viaggi ttg “Il virus Zika è un’emergenza sanitaria internazionale”. Con queste parole Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha aperto un nuovo fronte sanitario, questa volta agendo tempestivamente rispetto al 2014 quando, con grande ritardo, era stata dichiarata l’emergenza per l’Ebola. La definizione di emergenza sanitaria deriva dalla constatazione che l’infezione può avere complicanze neurologiche, anche se la connessione tra il virus e i casi di microcefalia nei neonati non è conclamata, ma è “fortemente sospettata”. Un dato, comunque, è certo: i funzionari dell’Oms hanno dichiarato che “non vi è ragione per porre restrizioni ai viaggi e agli scambi commerciali”. La preoccupazione principale, ora, è cercare di limitare la proliferazione delle zanzare del genere Aedes che, oltre a veicolare questo virus, sono portatrici anche della febbre dengue e della chikungunya. Resta comunque chiaro il messaggio di Margaret Chan alle donne in gravidanza: “Meglio rimandare un viaggio nelle aree in cui è presente il virus - ha detto -, se questa scelta non intacca gli impegni familiari”. L’elenco dei Paesi con epidemie a rapida evoluzione e trasmissione in aumento o diffusa comprende Messico, Honduras, El Salvador, Venezuela, Panama, Colombia, Martinica, Suriname, Brasile e Guyana Francese. Nella lista dei Paesi con trasmissione sporadica rientrano, invece, Guatemala, Ecuador, Haiti, Portorico, Saint Martin, Guadalupa, Barbados, Guyana, Bolivia e Paraguay. 02/02/Zika Virus: l’Unwto informa (guida viaggi) Si è tenuto il primo incontro con l’Oms che ha costituito un Comitato di emergenza per monitorare il fenomeno L’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto) ha diramato una nota ufficiale sul virus Zika dopo il primo incontro con l’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità che ha constatato l’effettivo aumento di casi neurologici e malformazioni neonatali conseguenti al contagio. E’ stato costituito a questo proposito un Comitato di emergenza su Zika all’interno del gruppo “International health regulations” (Ihr 2005) dell’Oms. “Non ci sono restrizioni ai viaggi verso le aree colpite” comunica l’Unwto come prima informazione, dando poi alcune misure da osservare e di cui i turisti e gli organizzatori di viaggio devono tenere conto: I viaggiatori verso le aree colpite dal virus devono essere informati degli aggiornamenti sui rischi potenziali e sulle misure per diurre al minimo l’esposizione alle punture di zanzara; L’Oms raccomanda di incrementare la disinfezione di aeroporti e aerei L’Unwto mantiene i contatti con le autorità del turismo interessate dal fenomeno E’ troppo presto secondo l’organizzazione rilevare l’impatto sui viaggi e viene mantenuto un livello di monitoraggio costante. 29/01/16 - I t.o. oggi a Brescia, Merigo: «Incontro a chi ci sostiene»(travel open day) I grandi marchi del tour operating nazionale incontrano in queste ore a Brescia gli agenti di viaggi organizzati per chiedere lo stato di crisi. Quello con i tour operator è uno dei fronti di intervento del gruppo di circa 160 imprese dell’area, guidato da Giovan Battista Merigo di Amerigo Viaggi con i colleghi Gianni Fasani, Marco Casati, Angioletta Seretti e Marco Copeta. «Quel che ci preme è rendere più efficiente e compatta la filiera – spiega Merigo – e portiamo richieste che mi sembrano molto ragionevoli, in un momento di estrema difficoltà per le nostre imprese. Ed è chiaro che ogni attenzione ricevuta sarà ricambiata a piene mani, siamo tutti pronti a 4 sostenere energicamente il prodotto e i marchi di chi ci ascolterà. Anche su questo siamo tutti assolutamente d’accordo». Ai tour operator le agenzie bresciane chiedono tra l’altro di ridurre da 70 a 30 euro la quota di iscrizione, e la possibilità di trattenere gli acconti fino a 20 giorni prima della partenza, come si faceva peraltro fino a circa 10 anni fa, eventualmente in misura del 20 invece del 30. (M.F.) 29/01/16 - Iva su commissioni TO, Ainet chiede confronto ad Astoi (travelno stop) Nella querelle di questi giorni relativa all’applicazione dell’iva sulle commissioni dei tour operator, scende in campo anche AINeT. “Senza entrare troppo nel merito – dichiara il presidente Franco Gattinoni - come associazione abbiamo chiesto un confronto diretto con Astoi per far chiarezza sull’argomento. Riteniamo che, allo stato attuale, la manovra in essere voglia dare beneficio soltanto alle casse dei TO, penalizzando ancora una volta la marginalità delle agenzie di viaggio, come sempre considerate l’ultima ruota della filiera. Ci riserviamo pertanto di esprimere ulteriori commenti soltanto dopo il confronto richiesto ad Astoi”. 29/01/16 - Iva, tasse e spesometro Il calendario del 2016 Dalla dichiarazione Iva (che si prepara a cambiare forma) ai dati per lo Spesometro, fino agli anticipi sulle principali imposte. Il 2016 arriva con il suo carico di scadenze fiscali per privati, aziende e, ovviamente, anche agenzie di viaggi. L’anno si apre con l’Imposta sul Valore aggiunto, ovvero con la data del 28 febbraio: l’invio telematico della Comunicazione dati Iva e la dichiarazione Iva potranno essere inviati entro questa data, anche se resta solamente una possibilità. Resta infatti la facoltà di comunicare i dati con il modello Unico, entro il 30 settembre 2016. Dal prossimo anno, come riporta anche forexinfo.it, si dovrebbe invece dire addio della comunicazione annuale dei dati Iva. A marzo, sarà la volta del vecchio Cud, sostituito dal 2015 dalla Certificazione Unica. Doppietta di appuntamenti ad aprile per lo Spesometro. Due sono infatti le date da segnare sul calendario: il 10 aprile, termine ultimo per la comunicazione dei dati per quanto riguarda i contribuenti Iva mensili, e il 20 aprile per i contribuenti Iva trimestrali.Per quanto riguarda saldo e primo acconto delle imposte, la scadenza dovrebbe essere confermata a giugno, ma non si escludono eventuali proroghe. Tra le altre scadenze da segnalare va ricordato anche il secondo acconto delle imposte sui redditi, ovvero Irpef, Ires, Irap e i contributi Inps: il termine ultimo scadrà a fine novembre. A dicembre, da sottolineare la data del 27, quando scadrà il versamento dell’acconto Iva. Le date riportate, ovviamente, riguardano lo stato attuale dei lavori. Non è da escludere che, nei prossimi mesi, alcune di esse possano vedere modifiche o slittamenti. Zika, i Paesi a rischio Le regole per chi viaggia Il virus Zika continua a diffondersi nelle Americhe e, sebbene l’Oms non raccomandi l’applicazione di restrizioni ai viaggi, il Ministero della Salute ha deciso di informare in una nota tutti i viaggiatori sull’elenco dei Paesi in cui l’infezione si sta propagando e sulle misure da prendere per cautelarsi se si è deciso di partire verso tali destinazioni. Il dicastero cita Colombia, Brasile, Suriname, El Salvador, Guinea Francese, Honduras, Martinica, Messico, Panama e Venezuela come Paesi in cui, al momento, è in corso un’epidemia di virus Zika a rapida evoluzione, con trasmissione in aumento o diffusa. Un’altra lista include, poi, i Paesi in cui al momento vengono segnalati casi e trasmissione sporadica a seguito di introduzione recente del virus. Questo secondo elenco comprende Barbados, Bolivia, Ecuador, Guadalupa, Guatemala, Guyana, Haiti, Portorico, Paraguay e Saint Martin. Il Ministero della Salute consiglia il differimento dei viaggi verso queste aree alle donne in gravidanza e ai soggetti affetti da malattie del sistema immunitario o con gravi patologie croniche. Per quanto riguarda, invece, gli altri viaggiatori è necessario informarli sulla necessità di adottare misure di protezione individuale per prevenire le punture di zanzara, che rappresentano il veicolo di trasmissione del virus. Infine ai donatori di sangue che abbiano soggiornato nelle aree citate si raccomanda di attendere almeno 28 giorni prima di donare di nuovo il sangue, per evitare la trasmissione trasfusionale. Tra le misure da adottare per cautelarsi, il ministero indica l’impiego di prodotti repellenti per insetti, l’uso di indumenti di colore chiaro e l’alloggio in luoghi protetti da zanzariere. 28/01/16 - Fondo di garanzia: si va verso la proroga al 1° gennaio 2017 (travel quotidiano) Durante l’Agorà sulle assicurazioni organizzato da Travel Open Day per la tappa di Milano, è stato annunciato Piero Dacquino, marketing e manager tourism di Europ Assistance, che la Commissione attività produttive ha approvato il proprio parere che prevede di valutare l’opportunità di aggiungere un articolo al testo del decreto Milleproroghe attualmente all’esame della Commissione affari costituzionali e bilancio 5 della Camera, che prevede la proroga al 1° gennaio 2017 dell’entrata in vigore dell’obbligo per gli organizzatori e gli intermediari del settore privato di stipulare polizze assicurative o garanzie bancarie che assicurino il rimborso del prezzo versato dal viaggiatore per l’acquisto di pacchetti turistici non andati a buon fine per insolvenza o fallimento dell’intermediario o dell’organizzatore 28/01/16 - Adv e stato di crisi, incontro con i t.o.: ecco l’elenco dei partecipanti ttg Agenzie e tour operator faccia a faccia per affrontare le difficoltà del 2016. Dall’assemblea spontanea di 160 agenzie di viaggi di Brescia e dintorni riunitesi per richiedere lo stato di crisi del settore nasce una nuova iniziativa: un incontro con gli operatori charteristi per studiare insieme le strategie in vista di un anno che non si prospetta semplice per la distribuzione e il turismo organizzato. L’evento si terrà domani, venerdì, all’interno della Sala riunioni della presidenza Confesercenti Lombardia Est a Brescia, a partire dalle 10. Gian Battista Merigo, tra i promotori dell’iniziativa, annuncia la presenza dei rappresentanti di molti dei maggiori t.o. del segmento charter: “Parteciperanno Alpitour, Settemari, Eden Viaggi, Veratour, I Viaggi del Turchese, Press Tours, Nicolaus, Viaggi di Atlantide e Cabo Verde Time” ha anticipato Merigo a TTG Italia. Obiettivo, raggiungere un accordo su possibili strategie comuni che portino vantaggio sia agli operatori sia alla distribuzione. Tra i temi che verranno affrontati, ha anticipato Merigo a TTG Italia, anche il discorso destinazioni, tra Nord Africa in difficoltà e una Spagna presa d’assalto dai clienti stranieri. 6