Rassegna stampa di settore

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Rassegna stampa di settore
Rassegna Stampa di Settore n. 3/2016
Selezione di articoli pubblicati dal 28 gennaio all’11 febbraio 2016
11 Feb 2016-“Internet e associazioni, una concorrenza sleale”: l’allarme dei tour
operator (Estense.com)
Assoviaggi: "Gli altri operatori non soggetti agli stessi obblighi". E sul piano
locale si chiede più attenzione al turismo in bassa stagione
“Le agenzie di viaggio rischiano di morire nel silenzio senza che nessuno se ne accorga, nonostante
svolgano un servizio fondamentale per il territorio”. È un vero e proprio allarme quello lanciato dal presidente
provinciale di Confesercenti – Assoviaggi, Amalio Guerra, che chiede alle istituzioni politiche di prendere
provvedimenti per modificare quella “normativa inadeguata e non tutelante” che contraddistingue il settore.
In particolare per quanto riguarda il mancato recepimento della legge regionale 7 del marzo 2013, che
descrive i requisiti finanziari e professionali per chi vuole svolgere questo tipo di attività.
Con l’avvento di internet, oltre che in un contesto di stagnazione economica, si sono infatti moltiplicate le
attività e le iniziative che, a prezzi inferiori rispetto alle normali agenzie di viaggio, propongono di svolgere la
stessa attività. Un problema che secondo Guerra investe in particolare il mondo dell’associazionismo
(culturale, religioso, sportivo e molto altro), che ogni anno propone centinaia di pacchetti-viaggio e di offerte
analoghe, ma senza garantire ai clienti le stesse tutele e lo stesso livello di professionalità. Mentre le
agenzie di viaggio negli ultimi tre anni sono scese da più di 12.000 in Italia a meno di 9.000. “Chi fa attività
commerciale è un’impresa a tutti gli effetti afferma Guerra – ma in Italia abbiamo una legge che lascia la
porta aperta a tutti gli operatori non professionali, che non solo non devono avere alcuna autorizzazione, ma
spesso non rilasciano neanche garanzie ai propri clienti”. E che negli anni, secondo il presidente di
Assoviaggi, hanno ‘rosicchiato’ quote di mercato addirittura superiori a quelle delle normali agenzie
turistiche. Altro rischio per Guerra è legato all’eccessiva abitudine al viaggio ‘fai da te’ prenotato su internet,
in particolare quando ci si muove verso mete lontane: “La rete è un grande strumento, ma ha dei limiti: va
bene per prepararsi e acquisire informazioni, ma poi ci sono altri aspetti più complessi legati ai visti, alle
questioni sanitarie, alle assicurazioni e così via. A volte vediamo clienti tornare in agenzia per chiederci
assistenza dopo aver provato a organizzare tutto da soli, e che hanno finito per spendere anche il doppio”.
Una situazione che secondo Guerra richiederebbe interventi legislativi per sanare il contesto di “concorrenza
sleale” in cui si muovono le agenzie di viaggio. Ma l’appello è rivolto anche alle istituzioni del territorio, per
stimolare il turismo interno anche al di fuori dei grandi eventi ferraresi: “Occorrerebbe una maggior facilità al
credito, la possibilità di diluire la pressione fiscale e un turismo più distribuito durante l’anno. Ferrara è una
realtà che si presta anche dal punto di vista naturalistico, ma la difficoltà è riuscire ad aggregare e mettere
insieme le diverse offerte, oltre a una scarsità di infrastrutture adeguate. Dobbiamo avere la possibilità di
aumentare la ricettività sul nostro territorio attraverso una maggiore offerta nei pacchetti viaggio”.
09/02/16 - Perché le agenzie sono invisibili allo Stato (ttg) DI FRANCESCO ZUCCO
È ufficialmente un mistero da anni. Se il settore dell’incoming è abbondantemente rappresentato presso le
istituzioni e gli albergatori hanno imparato da anni a farsi ascoltare, il mondo delle agenzie di viaggi sembra
essere completamente invisibile alle ‘stanze dei bottoni’. Un tema che è emerso anche durante l’incontro
organizzato dalle agenzie di viaggi di Brescia con i rappresentati dei tour operator charteristi. E alcuni, tra
questi ultimi, potrebbero aver indicato una via per trovare una soluzione al ‘giallo’.
Del resto il mondo delle agenzie di viaggi, nel suo complesso, muove ancora fatturati di tutto rispetto. E sono
tante le famiglie che vivono di outgoing, in ogni parte d’Italia.
Eppure, difficilmente leggi e normative italiane (se non sollecitate dall’Europa) intervengono nel campo della
distribuzione turistica. Il Codice del Turismo, per certi versi, ha rappresentato un’eccezione e, nell’ultimo
decennio, è stato uno dei pochi casi in cui un provvedimento ha coinvolto direttamente i dettaglianti del
turismo. Anche gli avvenimenti degli ultimi anni, che hanno coinvolto pesantemente agenti e operatori, non
hanno visto una risposta da parte delle istituzioni.
L’ipotesi avanzata parte da un dato che differenzia le agenzie di viaggi da tutti gli altri settori produttivi: il
lavoro con l’estero. Mentre albergatori e incoming portano capitali dall’estero in Italia l’outoging verrebbe
visto come un comparto che porta i capitali italiani all’estero.
Nulla di diverso di quanto non accade in altri segmenti (basta pensare all’ecommerce, buona parte del quale
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basato all’estero…). Ma c’è da chiedersi se questo dato non incida sulla visione che le istituzioni di ogni
colore politico hanno delle agenzie di viaggi.
Se così fosse, per le agenzie ora ci sarebbe un’urgenza in più: far comprendere che anche loro fanno parte
del tessuto produttivo del Paese.
09/02/16 - Tour operator e agenzie, assicurazioni separate (ttg) DI DANIELE MARUCCO
Dialogo con i network e le associazioni di categoria, e magari anche con le banche, per trovare tutti insieme
una soluzione. Quella soluzione che per le adv potrebbe essere la creazione di un nuovo fondo, mentre per i
t.o. la stipula di polizze ad hoc.
È questa la ricetta allo studio delle compagnie assicurative per fronteggiare la cancellazione del Fondo
Nazionale di Garanzia e le nuove regole imposte dall’Europa al mercato dei viaggi, che richiedono ad adv e
tour operator di stipulare una polizza per salvaguardare i clienti in caso di fallimento o chiusura.
Tutte le compagnie seguono con attenzione l’evolversi della situazione. “A livello di gruppo abbiamo una
consolidata esperienza su questa particolare linea di business - fa sapere Emanuele Ruzzier, managing
director e rappresentante generale per l’Italia di Erv -. Dal 1994 in Germania proponiamo queste
assicurazioni attraverso un consorzio con altre compagnie, che effettuano la valutazione del rischio e la
tariffazione”. E sull’Italia? “Stiamo analizzando le specificità del modello economico e dell’assetto normativo”.
Le possibili soluzioni
Stefano Pedrone, responsabile divisione turismo del Gruppo Filo Diretto, è convinto che non esistano
soluzioni in ambito assicurativo: “Noi proponiano di costituire un nuovo fondo a cui partecipino tutti i soggetti
coinvolti”. Una posizione condivisa da altri colleghi. “Oggi non esistono strumenti puramenti assicurativi che
riescano a dare una risposta al problema - conferma Piero Dacquino, market manager tourism di Europ
Assistance Italia -. La chiave sta nel dialogo con le associazioni di settore e gli stakeholder, perché la
soluzione dovrà venire fuori da un lavoro congiunto”.
C’è forse, però, da fare una distinzione tra t.o. e agenzie. “I problemi, l’impatto e le tipologie di aziende sono
molto diverse tra loro” osserva Renato Avagliano, direttore commerciale di Allianz Global Assistance. Spiega
Dacquino: “Essendo aziende più grandi e non di tipo famigliare come le adv, è più semplice quantificare il
rischio di insolvenza degli operatori, quindi si potrebbero pensare dei prodotti assicurativi per loro”.
Con le agenzie è invece impossibile portare avanti un discorso del genere. “Dovrebbero consorziarsi in un
fondo e così garantirsi le coperture - ribadisce Avagliano -. Il fondo fornirebbe quella flessibilità che una
polizza non ha. Ma è necessario che facciano sistema”. E Dacquino mette in guardia su un ulteriore aspetto:
“Bisognerebbe coinvolgere il settore bancario, perché finora non è stato fatto”.
08/02/16 - Gattinoni torna sull'Iva: "I t.o. hanno sbagliato"(guida viaggi)
Per il presidente Ainet era necessario un confronto, ora non resta che capire "come poter rimediare"
Nella querelle di questi giorni relativa all’applicazione dell’Iva sulle commissioni dei tour operator, il
presidente Ainet Franco Gattinoni torna a parlare con una presa di posizione forte:
“I tour operator hanno sbagliato nel non condividere questa decisione e nel non aprire un confronto
con la distribuzione. Insieme avremmo potuto trovare una strada migliore, che avrebbe accontentato
entrambe le parti. Per l’ennesima volta si è persa l’occasione di lavorare insieme, e questa “prova di
forza” è l’ulteriore conferma dell’immaturità del nostro settore. Un modus operandi che va a discapito di
tutti. Come AINeT e Fto abbiamo chiesto un confronto con Astoi, ormai a giochi fatti.
Dobbiamo perciò capire come poter rimediare, anche se rimane impensabile che i t.o. trasferiscano i
propri problemi di bilancio sulle agenzie di viaggio”.
05/02/16 - Tariffe per agenzie Il nuovo colpo Ryanair (ttg)
Il passaggio epocale di Ryanair, con il riavvicinamento al mondo della distribuzione sotto diverse forme,
sembra avere prodotto risultati sensibili. Tanto che la compagnia low cost starebbe preparando un nuovo
colpo: tariffe dedicate per le agenzie di viaggi.
L’apertura arriva da John Alborante, sales & marketing manager della compagnia per l'Italia, che ipotizza un
cambiamento in tal senso almeno per quanto riguarda il traffico corporate. Un’evoluzione che in qualche
modo ha già avuto inizio: “Recentemente – spiega Alborante – abbiamo nominato un nuovo head of
corporate (Tim Howe Schröder, ndr) che segue il traffico business. Al momento non abbiamo accordi con le
travel management company ma adesso, all'interno dei gds, le agenzie possono vedere tutte le nostre tariffe
e anche le ancillary, cosa che non era possibile in precedenza”.
Una novità che sta dando risultati e che quindi dovrebbe fare da apripista al secondo step: tariffe per agenti
sul gds. Alborante tiene la porta aperta e non dice di no. Come già fatto in passato prima dei grandi annunci
per il trade.
04/02/16 - Zika: Alitalia prevede per donne incinte cambio volo o rimborso (turismo attualità)
Alitalia offre alle donne in stato di gravidanza e ai loro accompagnatori in possesso di biglietto verso le
destinazioni affette dallo Zika virus - Brasile e altri paesi dell’America Latina e dei Caraibi - l’opportunità di
cambiare senza alcuna penale le date del viaggio o di ricevere il rimborso totale. I clienti con biglietti
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emessi prima del 1 febbraio 2016 dovranno fornire alla compagnia un certificato medico dove è specificato il
rischio di infezione da Zika virus. I cambi di prenotazione e le richieste di rimborso dovranno essere
effettuate entro il 29 febbraio 2016. Questa data potrebbe essere estesa in futuro.
Per maggiori informazioni chiamare il Customer Center di Alitalia, dall’Italia al numero 89.20.10 e
dall’estero al +39 06 65649.
03/02/16 - Ryanair chiude voli "Tasse alte in Italia"
Il 2016 di Ryanair inizia con l'annuncio della chiusura delle basi, a partire dal prossimo ottobre, di Alghero e
Pescara, oltre alla cancellazione di tutti i voli su Crotone: si tratta di un taglio complessivo di 16 rotte per
un totale di 800mila clienti persi.
Il vettore low cost motiva questa scelta a causa "dell'illogica decisione del governo italiano di aumentare
ancora le tasse municipali di circa il 40 per cento per sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex
piloti Alitalia" dichiara il chief commercial officer David O'Brien.
La chiusura arriva dopo che nei mesi precedenti la stessa compagnia era stata protagonista di un braccio di
ferro con le istituzioni locali: prima in Sardegna dove aveva annunciato un ridimensionamento dell'offerta, poi
in Puglia dove sotto la lente di ingrandimento è finito il contratto con la società che gestisce gli scali pugliesi.
"Ma l'accordo rimane in vigore", ha tenuto a precisare il cco Ryanair.
Secondo il manager dietro a questo aumento c'è una strategia che andrà a danneggiare gli scali minori:
"Etihad ed Alitalia stanno riducendo al minimo le operazioni tra aeroporti concentrando tutto su Roma.
Questo perché la tassa municipale non viene pagata dai passeggeri di Alitalia in transito a Fiumicino". E non
manca una provocazione: "Alitalia dovrebbe lavorare con noi - aggiunge O'Brien -, così potremmo
feederare il suo lungo raggio, cosa che al momento sta facendo con Etihad su Abu Dhabi. Abbiamo fatto
questa proposta, ma è rimasta sul tavolo".
Intanto la compagnia low cost non perde tempo e ridistribuisce i suoi aeromobili sulla Penisola, a beneficio di
Milano e Bergamo. Per il 2016 il vettore ha annunciato nove nuove rotte in totale dai due poli lombardi
(Amburgo, Norimberga, Praga, Timisoara e Danzica da Orio; Catania, Bruxelles, Sofia e Gran Canaria da
Malpensa), per un totale di 65 destinazioni. Le stime relatibve alla programmazione su Milano e Orio
prevedono di trasportare 10,5 milioni di passeggeri.
02/02/16-La responsabilità dell'agente di viaggi nell'esecuzione del pacchetto secondo la nuova direttiva europea
Come noto, a seguito dell'emanazione della Direttiva (Ue) 2015/2302 relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici
collegati, gli Stati membri hanno termine per adottare tale atto nel proprio ordinamento interno sino al 1 gennaio 2018,
mentre le norme si applicheranno a decorrere dal 1 luglio 2018.
Non appare tuttavia esagerato iniziare sin d'ora a riflettere sulla portata dirompente che potrebbe assumere tale nuova
regolazione del settore, soprattuto ad agire, attraverso le associazioni di categoria nonché mediante una costante
circolazione di corrette informazioni fra i portatori d'interesse, per una vera e propria azione di lobbying nei confronti
del legislatore al fine di non subire applicazioni pregiudizievoli della normativa.
In particolare segnaliamo l'art. 13.1 secondo comma della direttiva relativa alla responsabilità dell'esecuzione del
pacchetto, in virtù del quale “gli Stati membri possono mantenere o introdurre nel diritto nazionale disposizioni in base
ai quali il venditore è altresì ritenuto responsabile del pacchetto”.
In altri termini, tale facoltà, se eseguita, muterebbe il quadro attuale secondo cui agente di viaggi e organizzatore
turistico sono tenuti al risarcimento del danno nei confronti del viaggiatore “secondo le rispettive responsabilità” (art.
43.1 Codice del Turismo), ovvero il primo in relazione alle informazioni ed al procedimento di prenotazione, mentre il
secondo nell'esecuzione del viaggio.
Invece, il nuovo quadro prospetterebbe la possibilità di un regime di responsabilità solidale, cioè per l'intero per
l'esecuzione del viaggio, salvo poi i rapporti contrattuali interni fra i professionisti, che però in prima istanza non
potrebbero essere eccepiti al consumatore che abbia subito un inadempimento o un inesatto adempimento in relazione al
viaggio.Per buona sorte, si tratta solo di una possibilità di disciplinare in tale forma restrittiva il regime di
responsabilità, giacché in questo caso la direttiva deroga alla norma generale di massima armonizzazione dell'art. 4
secondo cui gli Stati membri non possono introdurre nel loro diritto nazionale disposizioni divergenti da quelle stabilite
nel medesimo atto legislativo. Si invita a vigilare, anche tenuto conto l'impatto di tale norma non solo nei viaggi a
pacchetto ma anche verso quei servizi venduti o agevolati mediante collegamenti online.
02/02/16 - Il web smette di correre Le agenzie resistono DI FRANCESCO ZUCCO (TTG)
Per le agenzie di viaggi è scattata l’ora X. Qualcuno, forse, non se lo aspettava. Ma alcuni avevano
immaginato che questo momento, prima o poi sarebbe arrivato.
I dettaglianti fisici hanno smesso di perdere market share. Il web è stato un competitor severo e agguerrito,
capace di non fare sconti ai concorrenti (ma solo ai clienti). Ora, però, l’avanzata sembra essersi fermata.
Ad affermarlo sono i dati della ricerca Phocuswright, ripresi da travelweekly.com: nel 2015, per la prima volta
da 20 anni a questa parte, negli Stati Uniti la quota di mercato delle agenzie di viaggi sul transato turistico
totale è rimasto invariato. La percentuale si attesta intorno al 28 per cento del totale, ma bisogna tenere
conto che, volenti o nolenti, il web ha ampliato notevolmente la platea dei viaggiatori. E, dei nuovi arrivati, è
logico
pensare
che
una
buona
parte
sia
rimasta
‘affezionata’
all’ecommerce.
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Ma c’è un dato ancora più positivo: le agenzie di viaggi negli States hanno aumentato il loro fatturato
complessivo. Il 2015, infatti, ha visto il transato turistico salire a quota 341 miliardi di euro, con un buon 5 per
cento in più dell’anno scorso. E, visto che la percentuale ‘accaparrata’ dalle agenzie è rimasta invariata, vuol
dire
che
il
tasso
di
crescita
ha
riguardato
anche
la
distribuzione
tradizionale.
Altra buona notizia: quei 341 miliardi di euro sono destinati a salire a 381 nel 2017. E le agenzie di viaggi si
aspettano
di
mantenere
salda
la
propria
quota
di
mercato
al
28
per
cento.
Tutto merito delle dinamiche di acquisto? In base a quanto riportato da Phocusright, sembrerebbe dire di no.
Tra le cause ci sarebbe anche la riscoperta delle agenzie da parte degli operatori. E nel caso specifico delle
crociere.
Secondo Maggie Rauch, senior research analyst dell’istituto di ricerca, negli States le compagnie di crociere
avrebbero incrementato gli sforzi sulla distribuzione tradizionale. In che modo? Ovviamente, aumentando le
commissioni.
E questo per una serie di semplici motivi. A partire dalla minore fiducia nei ‘neofiti’ e il bisogno di
concentrarsi sui repeaters: target sul quale le adv hanno dimostrato di essere più efficaci della vendita
diretta. E poi il valore delle prenotazioni: le agenzie, afferma ancora Rauch, hanno dimostrato di saper
vendere
più
servizi
accessori
in
fase
di
prenotazione
rispetto
a
internet.
Il trend, per ora, riguarda gli Stati Uniti. Ma anche i venti dell’ecommerce arrivarono da lì. E anche questa
volta la tendenza potrebbe soffiare verso l’Europa.
Oms: "Zika è un'emergenza mondiale", ma non ci sono restrizioni ai viaggi ttg
“Il virus Zika è un’emergenza sanitaria internazionale”. Con queste parole Margaret Chan, direttore generale
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha aperto un nuovo fronte sanitario, questa volta agendo
tempestivamente rispetto al 2014 quando, con grande ritardo, era stata dichiarata l’emergenza per l’Ebola.
La definizione di emergenza sanitaria deriva dalla constatazione che l’infezione può avere complicanze
neurologiche, anche se la connessione tra il virus e i casi di microcefalia nei neonati non è conclamata, ma è
“fortemente sospettata”.
Un dato, comunque, è certo: i funzionari dell’Oms hanno dichiarato che “non vi è ragione per porre restrizioni
ai viaggi e agli scambi commerciali”. La preoccupazione principale, ora, è cercare di limitare la proliferazione
delle zanzare del genere Aedes che, oltre a veicolare questo virus, sono portatrici anche della febbre
dengue e della chikungunya.
Resta comunque chiaro il messaggio di Margaret Chan alle donne in gravidanza: “Meglio rimandare un
viaggio nelle aree in cui è presente il virus - ha detto -, se questa scelta non intacca gli impegni familiari”.
L’elenco dei Paesi con epidemie a rapida evoluzione e trasmissione in aumento o diffusa comprende
Messico, Honduras, El Salvador, Venezuela, Panama, Colombia, Martinica, Suriname, Brasile e Guyana
Francese. Nella lista dei Paesi con trasmissione sporadica rientrano, invece, Guatemala, Ecuador, Haiti,
Portorico, Saint Martin, Guadalupa, Barbados, Guyana, Bolivia e Paraguay.
02/02/Zika Virus: l’Unwto informa (guida viaggi)
Si è tenuto il primo incontro con l’Oms che ha costituito un Comitato di emergenza per monitorare il
fenomeno
L’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto) ha diramato una nota ufficiale sul virus Zika dopo il
primo incontro con l’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità che ha constatato l’effettivo aumento di
casi neurologici e malformazioni neonatali conseguenti al contagio. E’ stato costituito a questo proposito
un Comitato di emergenza su Zika all’interno del gruppo “International health regulations” (Ihr 2005)
dell’Oms.
“Non ci sono restrizioni ai viaggi verso le aree colpite” comunica l’Unwto come prima informazione,
dando poi alcune misure da osservare e di cui i turisti e gli organizzatori di viaggio devono tenere conto:
I viaggiatori verso le aree colpite dal virus devono essere informati degli aggiornamenti sui rischi
potenziali e sulle misure per diurre al minimo l’esposizione alle punture di zanzara;
L’Oms raccomanda di incrementare la disinfezione di aeroporti e aerei
L’Unwto mantiene i contatti con le autorità del turismo interessate dal fenomeno
E’ troppo presto secondo l’organizzazione rilevare l’impatto sui viaggi e viene mantenuto un livello di
monitoraggio costante.
29/01/16 - I t.o. oggi a Brescia, Merigo: «Incontro a chi ci sostiene»(travel open day)
I grandi marchi del tour operating nazionale incontrano in queste ore a Brescia gli agenti di viaggi
organizzati per chiedere lo stato di crisi. Quello con i tour operator è uno dei fronti di intervento del
gruppo di circa 160 imprese dell’area, guidato da Giovan Battista Merigo di Amerigo Viaggi con i
colleghi Gianni Fasani, Marco Casati, Angioletta Seretti e Marco Copeta.
«Quel che ci preme è rendere più efficiente e compatta la filiera – spiega Merigo – e portiamo
richieste che mi sembrano molto ragionevoli, in un momento di estrema difficoltà per le nostre
imprese. Ed è chiaro che ogni attenzione ricevuta sarà ricambiata a piene mani, siamo tutti pronti a
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sostenere energicamente il prodotto e i marchi di chi ci ascolterà. Anche su questo siamo tutti
assolutamente d’accordo».
Ai tour operator le agenzie bresciane chiedono tra l’altro di ridurre da 70 a 30 euro la quota di
iscrizione, e la possibilità di trattenere gli acconti fino a 20 giorni prima della partenza, come si
faceva peraltro fino a circa 10 anni fa, eventualmente in misura del 20 invece del 30. (M.F.)
29/01/16 - Iva su commissioni TO, Ainet chiede confronto ad Astoi (travelno stop)
Nella querelle di questi giorni relativa all’applicazione dell’iva sulle commissioni dei tour operator,
scende in campo anche AINeT. “Senza entrare troppo nel merito – dichiara il presidente Franco
Gattinoni - come associazione abbiamo chiesto un confronto diretto con Astoi per far chiarezza
sull’argomento. Riteniamo che, allo stato attuale, la manovra in essere voglia dare beneficio
soltanto alle casse dei TO, penalizzando ancora una volta la marginalità delle agenzie di viaggio,
come sempre considerate l’ultima ruota della filiera. Ci riserviamo pertanto di esprimere ulteriori
commenti soltanto dopo il confronto richiesto ad Astoi”.
29/01/16 - Iva, tasse e spesometro Il calendario del 2016
Dalla dichiarazione Iva (che si prepara a cambiare forma) ai dati per lo Spesometro, fino agli anticipi sulle
principali imposte. Il 2016 arriva con il suo carico di scadenze fiscali per privati, aziende e, ovviamente,
anche agenzie di viaggi. L’anno si apre con l’Imposta sul Valore aggiunto, ovvero con la data del 28
febbraio: l’invio telematico della Comunicazione dati Iva e la dichiarazione Iva potranno essere inviati entro
questa data, anche se resta solamente una possibilità. Resta infatti la facoltà di comunicare i dati con il
modello Unico, entro il 30 settembre 2016. Dal prossimo anno, come riporta anche forexinfo.it, si dovrebbe
invece dire addio della comunicazione annuale dei dati Iva.
A marzo, sarà la volta del vecchio Cud, sostituito dal 2015 dalla Certificazione Unica.
Doppietta di appuntamenti ad aprile per lo Spesometro. Due sono infatti le date da segnare sul calendario: il
10 aprile, termine ultimo per la comunicazione dei dati per quanto riguarda i contribuenti Iva mensili, e il 20
aprile per i contribuenti Iva trimestrali.Per quanto riguarda saldo e primo acconto delle imposte, la scadenza
dovrebbe essere confermata a giugno, ma non si escludono eventuali proroghe.
Tra le altre scadenze da segnalare va ricordato anche il secondo acconto delle imposte sui redditi, ovvero
Irpef, Ires, Irap e i contributi Inps: il termine ultimo scadrà a fine novembre.
A dicembre, da sottolineare la data del 27, quando scadrà il versamento dell’acconto Iva.
Le date riportate, ovviamente, riguardano lo stato attuale dei lavori. Non è da escludere che, nei prossimi
mesi, alcune di esse possano vedere modifiche o slittamenti.
Zika, i Paesi a rischio Le regole per chi viaggia
Il virus Zika continua a diffondersi nelle Americhe e, sebbene l’Oms non raccomandi l’applicazione di
restrizioni ai viaggi, il Ministero della Salute ha deciso di informare in una nota tutti i viaggiatori sull’elenco
dei Paesi in cui l’infezione si sta propagando e sulle misure da prendere per cautelarsi se si è deciso di
partire verso tali destinazioni.
Il dicastero cita Colombia, Brasile, Suriname, El Salvador, Guinea Francese, Honduras, Martinica, Messico,
Panama e Venezuela come Paesi in cui, al momento, è in corso un’epidemia di virus Zika a rapida
evoluzione, con trasmissione in aumento o diffusa.
Un’altra lista include, poi, i Paesi in cui al momento vengono segnalati casi e trasmissione sporadica a
seguito di introduzione recente del virus. Questo secondo elenco comprende Barbados, Bolivia, Ecuador,
Guadalupa, Guatemala, Guyana, Haiti, Portorico, Paraguay e Saint Martin.
Il Ministero della Salute consiglia il differimento dei viaggi verso queste aree alle donne in gravidanza e ai
soggetti affetti da malattie del sistema immunitario o con gravi patologie croniche.
Per quanto riguarda, invece, gli altri viaggiatori è necessario informarli sulla necessità di adottare misure di
protezione individuale per prevenire le punture di zanzara, che rappresentano il veicolo di trasmissione del
virus.
Infine ai donatori di sangue che abbiano soggiornato nelle aree citate si raccomanda di attendere almeno 28
giorni prima di donare di nuovo il sangue, per evitare la trasmissione trasfusionale.
Tra le misure da adottare per cautelarsi, il ministero indica l’impiego di prodotti repellenti per insetti, l’uso di
indumenti di colore chiaro e l’alloggio in luoghi protetti da zanzariere.
28/01/16 - Fondo di garanzia: si va verso la proroga al 1° gennaio 2017 (travel quotidiano)
Durante l’Agorà sulle assicurazioni organizzato da Travel Open Day per la tappa di Milano, è stato
annunciato Piero Dacquino, marketing e manager tourism di Europ Assistance, che la Commissione attività
produttive ha approvato il proprio parere che prevede di valutare l’opportunità di aggiungere un articolo al
testo del decreto Milleproroghe attualmente all’esame della Commissione affari costituzionali e bilancio
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della Camera, che prevede la proroga al 1° gennaio 2017 dell’entrata in vigore dell’obbligo per gli
organizzatori e gli intermediari del settore privato di stipulare polizze assicurative o garanzie bancarie che
assicurino il rimborso del prezzo versato dal viaggiatore per l’acquisto di pacchetti turistici non andati a buon
fine per insolvenza o fallimento dell’intermediario o dell’organizzatore
28/01/16 - Adv e stato di crisi, incontro con i t.o.: ecco l’elenco dei partecipanti ttg
Agenzie e tour operator faccia a faccia per affrontare le difficoltà del 2016.
Dall’assemblea spontanea di 160 agenzie di viaggi di Brescia e dintorni riunitesi per richiedere lo
stato di crisi del settore nasce una nuova iniziativa: un incontro con gli operatori charteristi per
studiare insieme le strategie in vista di un anno che non si prospetta semplice per la distribuzione e
il turismo organizzato. L’evento si terrà domani, venerdì, all’interno della Sala riunioni della
presidenza Confesercenti Lombardia Est a Brescia, a partire dalle 10.
Gian Battista Merigo, tra i promotori dell’iniziativa, annuncia la presenza dei rappresentanti di molti
dei maggiori t.o. del segmento charter: “Parteciperanno Alpitour, Settemari, Eden Viaggi, Veratour,
I Viaggi del Turchese, Press Tours, Nicolaus, Viaggi di Atlantide e Cabo Verde Time” ha anticipato
Merigo a TTG Italia.
Obiettivo, raggiungere un accordo su possibili strategie comuni che portino vantaggio sia agli
operatori sia alla distribuzione.
Tra i temi che verranno affrontati, ha anticipato Merigo a TTG Italia, anche il discorso destinazioni,
tra Nord Africa in difficoltà e una Spagna presa d’assalto dai clienti stranieri.
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