La ricerca attiva di lavoro

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La ricerca attiva di lavoro
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LA RICERCA ATTIVA DEL
LAVORO
A cura di Roberto Zanardo
RICERCA ATTIVA DI LAVORO
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Utili indicazioni nella ricerca attiva di lavoro (1)
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Qualche volta il lavoro si trova per caso.
 La ricerca di lavoro non può essere improvvisata.
 Anche se ci sono molti lavori non è facile trovare un lavoro.
 Per trovare un buon lavoro occorre avere consapevolezza delle proprie capacità ed una
conoscenza del contesto ambientale (territoriale e settoriale).
 Per trovare lavoro è necessario avere una strategia sulla base del tipo di lavoro che si cerca e
delle caratteristiche del settore di riferimento.
 Per cercare efficacemente un lavoro occorre possedere alcune qualità di base: la resistenza, la
costanza, la pazienza, la capacità di osservare e d’interpretare la situazione contingente.

Utili indicazioni nella ricerca attiva di lavoro (2)
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Non si cerca un lavoro solo per il reddito, ma anche per la gratificazione, per la soddisfazione, per
un senso di utilità dell’operare.
 In base alle personali aspirazioni ognuno definirà lo sforzo di ricerca che è disponibile a fare.
 In qualche parte del mondo ci sarà il lavoro al quale si aspira; non sempre però è conveniente
investire in questo tipo di ricerca.
 Non sempre ciò che appare è.
 Per cercare con efficacia un lavoro occorre dotarsi di strumenti adatti ed adeguati.
 Può capitare che durante la ricerca di un lavoro se ne trovi un altro; occorrerà valutare se cogliere
la nuova opportunità o se continuare nella ricerca di ciò che inizialmente era stato immaginato.

In sintesi, nella ricerca attiva di lavoro occorrerà:
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a)
valutare le proprie risorse (capacità, aspirazioni, etc.) da spendere nel mercato del lavoro;
b)
definire i propri obiettivi lavorativi;
c)
stabilire i percorsi da seguire nella ricerca di lavoro;
d)
definire gli strumenti da usare (curriculum, colloquio, inserzioni, etc.);
e)
provare gli strumenti;
f)
iniziare fiduciosi la ricerca nella consapevolezza di avere risorse e strumenti a
disposizione.
Il ruolo della motivazione nella ricerca del lavoro (1):
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La ricerca del lavoro è una fase della vita carica di ansie e di aspettative.
 È necessario sfruttare le nostre capacità al meglio e vincere debolezze e paure.
 È la motivazione che guida e stimola ciascuno a raggiungere un obiettivo con impegno ed energia
(la motivazione appartiene all’individuo, e proprio perché è una risorsa personale permette di
raggiungere il traguardo nonostante le difficoltà. La motivazione è inoltre una bussola nelle scelte
lavorative, nelle esperienze da fare).
 Se è vero che è molto difficile ottenere il “lavoro dei sogni”, è però possibile riflettere sulla
nostra scelta lavorativa (proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno anziché mezzo vuoto:
talvolta è fondamentale un cambio di prospettiva).
Pertanto:
 acquisiamo consapevolezza delle nostre conoscenze e scelte,
 diventiamo selettivi,
 stabiliamo degli obiettivi,
 smettiamo di considerare che le opportunità derivano dalla buona sorte e potenziamo noi stessi,
 puntiamo alle nostre abilità.
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Autostima, identità, fiducia: altri importanti aspetti nella ricerca del lavoro
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L'autostima è la risposta che una persona dà alla domanda «cosa penso di me?» (se un colloquio
avrà esito negativo interroghiamoci sulle nostre responsabilità: forse qualcosa nella nostra
presentazione non ha funzionato).
Diventiamo consapevoli di noi stessi per rendere anche gli altri partecipi di quel quid che ci
caratterizza e che fa la differenza tra noi e gli altri:
la bravura,
la professionalità,
l’originalità,
la creatività,
la precisione,
l’abilità strategica,
il carisma,
la determinazione.
Sta a noi trovare la chiave per permettere a quel fattore di venire alla luce e di diventare
determinante.
“Locus of control” nella ricerca attiva di lavoro (1)
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Il locus of control indica il grado di percezione rispetto al controllo del proprio futuro e degli
eventi (Jullian Rotter).
Un locus of control "esterno" attribuisce prevalentemente al destino o agli altri il controllo di
quanto accade.
Un locus of control "interno" vede il soggetto indirizzato a considerare il futuro come un effetto
delle proprie azioni e quindi una variabile "intervenibile“: ciò rappresenta l'atteggiamento
mentale con cui noi sentiamo di essere in grado di determinare le nostre azioni e i relativi
risultati, rispetto al controllo esercitato dal caso e dalle circostanze esterne.
“Locus of control” nella ricerca attiva di lavoro (2)
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Sintomi di un locus of control esterno:

sentire gli eventi come imprevedibili;

dipendere continuamente dagli altri anziché attivarsi nel problem-solving e nell'autonoma
ricerca di soluzioni;

ritenere che le variabili esterne da controllare siano eccessive e opprimenti rispetto alle
proprie capacità;

sviluppo di un senso di impotenza rispetto agli eventi;

attribuzione di risultati negativi sempre e comunque al destino o agli altri;

rapida perdita di motivazione, a fronte di ostacoli e difficoltà.
“Locus of control” nella ricerca attiva di lavoro (3)
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Sintomi di un locus of control interno:
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
ricerca attiva di strumenti, conoscenze e skills che permettono di affrontare meglio le situazioni
e i problemi;
ritenere che ciascun problema possa essere risolto o perlomeno analizzato, che ciascun
obiettivo sia raggiungibile (con le risorse adeguate), senza darsi per vinti, e debbano sempre
essere ricercate e tentate soluzioni;
credere nei propri potenziali, attivarsi per aumentarli e svilupparli;
essere convinti e perseverare, non temere la fatica, non arrendersi;
figurarsi le possibili alternative di un corso di azione finalizzato al raggiungimento di un
obiettivo;
tentare di determinare le probabilità di successo di ciascun corso di azione (approccio strategico
alle linee di azione).
Altre indicazioni utili nella ricerca di lavoro
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a) Chiarezza della meta: Per poter iniziare la propria ricerca del lavoro il primo passo è
l’identificazione dell’obiettivo professionale da raggiungere e delle risorse necessarie per
raggiungere lo scopo.
b) Organizzazione rigorosa: Significa pianificare il tempo, dare scadenze ed obiettivi, tenere
aggiornata ed ordinata l'agenda dei contatti, conservare le informazioni raccolte.
c) Strumenti di ricerca attiva: Per strumenti di ricerca attiva si intende l’insieme di documenti
ed informazioni che contengono e sostengono la candidatura: lettera di presentazione,
curriculum vitae europeo, rete delle relazioni, quotidiani, riviste specializzate, etc.
Nella ricerca attiva del lavoro potrebbe essere utile porsi queste domande:
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In cosa consiste il lavoro? Quali sono i compiti/le attività da svolgere?
Dove si svolge il lavoro?
Quali sono gli orari e i ritmi di lavoro?
Che livello di autonomia e/o di responsabilità prevede questo tipo di lavoro?
In quale tipologia di impresa si inquadra questa attività lavorativa?
Perché sono interessato a questo lavoro, cosa mi piace?
Quali sono, invece, gli aspetti critici?
Qual è il livello minimo di formazione necessario per svolgere questo lavoro?
Quali sono le competenze necessarie per poter svolgere questo mestiere?
Sevono anche requisiti indispensabili?
È facile intraprendere questa professione?
Quale è la richiesta di questo profilo nel mercato del lavoro?
Quali sono le possibilità di progredire, di fare carriera?
Il bilancio delle competenze
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Il bilancio delle competenze
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Il bilancio delle competenze è un’azione mirata alla ricostruzione del bagaglio di competenze
complessive della persona, allo scopo di sostenere e validare l’elaborazione di un progetto di
sviluppo professionale: assieme all’operatore di bilancio vengono ricostruite sia le competenze
acquisite attraverso percorsi formalizzati, sia le competenze maturate in contesti e attività
informali. L’obiettivo per il destinatario è di ampliare le possibilità di scelta e di inserimento nel
mercato del lavoro, acquisire consapevolezza del proprio orizzonte professionale e delle proprie
aspettative e possibilità, acquisire consapevolezza delle proprie competenze e accrescere quindi
autostima e sicurezza personale.
Il bilancio delle competenze: le schede
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Scheda 1: la biografia;
Schede 2: l'istruzione e la formazione;
Schede 3: le esperienze professionali;
Scheda 4: le risorse (abilità e conoscenze);
Schede 5: gli interessi e le attività extraprofessionali;
Schede 6: i tratti personali;
Scheda 7: le aspettative ed i vincoli rispetto al lavoro futuro;
Scheda 8: sintesi delle schede precedenti
Schede 9: il confronto delle competenze possedute rispetto al profilo professionale;
Portafoglio delle competenze;
Documento di sintesi.
Organizzazione della ricerca attiva di lavoro
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I passi da fare sono l’acquisizione di informazioni sul mercato del lavoro di riferimento e sulle
professioni, l’utilizzo appropriato degli strumenti di ricerca attiva in un’organizzazione rigorosa che
significa:
a) pianificazione del tempo da dedicare alla ricerca attiva di lavoro,
b) tenuta di un’agenda dei contatti o di un “diario di bordo”,
c) conservazione delle informazioni raccolte.
Gli strumenti ed i canali di ricerca
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Gli strumenti ed i canali di ricerca sono l’insieme di documenti e fonti informative da conoscere e da
attivare per sostenere la propria candidatura (autocandidatura):

i servizi per il lavoro (istituzionali e privati),

la lettera di presentazione, la lettera di accompagnamento, il curriculum vitae europeo,

la rete delle relazioni per il lavoro o “networking” (dalla quale si genera anche l’utile
“passaparola”),

i quotidiani, le riviste specializzate, Internet, etc.