Incarichi esterni: giro di vite e controlli da parte del Tribunale

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Incarichi esterni: giro di vite e controlli da parte del Tribunale
-MSGR - 05 LATINA - 40 - 29/04/16-N:
40
Latina
Venerdì 29 Aprile 2016
www.ilmessaggero.it
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 87.3.155.133
Incarichi esterni:
giro di vite e controlli
da parte del Tribunale
Chiesta ai professionisti che lavorano in enti pubblici copia
dell’autorizzazione ad effettuare consulenze per gli uffici giudiziari
IL CASO
Giro di vite e controlli più accurati sulle consulenze in Tribunale
se queste vengono affidate a dipendenti e professionisti di enti
pubblici. Il ciclone giudiziario
che lo scorso anno ha travolto la
sezione fallimentare del Palazzo
di giustizia di Latina e la recente
apertura di un nuovo fascicolo di
inchiesta da parte della Procura
su alcune consulenze affidate
proprio a un dipendente pubblico, hanno indotto il presidente
del Tribunale di Latina ad adottare una serie di misure finalizzate
a controllare modalità e sistema
di assegnazione degli incarichi
nei diversi settori giudiziari. Così, dopo la circolare firmata proprio da Catello Pandolfi che invitava i magistrati a non affidare
incarichi ai professionisti coinvolti nell’inchiesta sul giudice
Antonio Lollo, nei giorni scorsi
da piazza Buozzi è partita un’altra iniziativa tesa a rendere più
rigoroso il sistema degli incarichi.
Ai professionisti che hanno effettuato consulenze l'Ufficio spese
di giustizia del Tribunale ha inviato infatti un modulo che chiede, tra le altre informazioni, se le
prestazioni professionali svolte
per il Tribunale siano state autorizzate formalmente dal datore
di lavoro, vale a dire l'ente pubblico del quale si è dipendenti. In definitiva si chiede ai professionisti
- ingegneri, architetti, commercialisti, geometri, avvocati, medici - di compilare un modello per
verificare che l’ente pubblico per
il quale lavorano li abbia autorizzati per iscritto ad assumere incarichi esterni: in assenza di tale
placet i compensi dovuti per le
consulenze prestate in ambito
giudiziario non verranno liquidati.
Gli enti pubblici interessati sono
in particolare le amministrazioni comunali, la Asl e l'Ater, i cui
dipendenti spesso svolgono anche attività professionale esterna
come consulenti tecnici per la
Procura, per i giudici per le indagini preliminari o più in generale
per gli uffici giudiziari. Circostanza della quale il datore di lavoro
dovrebbe essere a conoscenza visto che in alcuni Tribunali italiani - come quello di Roma ad
esempio - non è possibile neppure iscriversi all’albo dei consulenti tecnici d'ufficio senza l'autorizzazione dell'ente del quale si è dipendenti. Navigando sui siti di alcuni di questi enti è possibile verificare quanti e quali sono gli incarichi autorizzati.
Per quanto riguarda il Comune
di Latina nel 2014 erano complessivamente 157 dei quali 33 proprio per il Tribunale, un numero
che si è notevolmente ridotto nel
2015 quando le consulenze esterne autorizzate sono state appena
dodici delle quali sette per consulenze tecniche giudiziarie. L'Ater
invece al 1 aprile scorso risulta
avere autorizzato soltanto dieci
incarichi ai propri dipendenti dei
quali nove per le commissioni di
DOPO LO SCANDALO
SI ENTRA IN UNA FASE
DI MAGGIORE RIGORE:
IN ASSENZA DEL PLACET
I PERITI NON SI VEDRANNO
LIQUIDARE LE PARCELLE
Nei guai un postino “privato” di Sezze
Lettere nel cassonetto: denunciato
Decine e decine di buste di
corrispondenza bancaria
gettate in un cassonetto
dell'immondizia. Sono partite
da lì le indagini dei carabinieri
di Priverno che hanno
denunciato un 26enne di Sezze
ritenuto responsabile del reato
di violazione, sottrazione e
soppressione di
corrispondenza. Per la
precisione erano 160 le buste
che anziché arrivare nella
cassetta postale di altrettanti
abitanti del Comune lepino sono
state buttate. Le indagini dei
militari li hanno portati fino al
giovane setino, già dipendente
di una società affidataria di
servizio postale privato di
Latina. Sono arrivati al 26enne
attraverso una serie di
accertamenti fatti con l'istituto.
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assegnazione degli alloggi - per i
quali non sono stati percepiti
compensi - e uno per il Tribunale. Così se in passato il sistema
aveva maglie larghe e consentiva
una maggiore disinvoltura, da
adesso si entra in una fase di
maggiore rigore dove è richiesto
il via libera del proprio ente per
lavorare anche per il sistema giudiziario e, soprattutto, per essere
pagati. In assenza del placet infatti il rischio è quello di non vedersi
liquidata la propria parcella professionale dall'ufficio spese di
giustizia del Tribunale.
Elena Ganelli
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In Comune frenata decisa
del commissario all’attività esterna
COMUNE
Massimo cinque incarichi esterni
all’anno, e per una retribuzione
massima pari al 30% di quella ricevuta dall’amministrazione comunale. Il commissario del Comune
di Latina, Giacomo Barbato, ha approvato un regolamento apposito
che fissa in maniera precisa le possibilità delle attività esterne. Ed è
una vera e propria rivoluzione,
perché è il primo regolamento del
genere: prima, fanno capire in
piazza del Popolo, si poteva fare
un po’ quello che si voleva. Venti o
trenta incarichi esterni all’anno?
Cifre che nessuno in Comune vuole quantificare. L’importante è che
ora le regole ci sono, e discendono
dalle ultime normative nazionali:
in estremo dettaglio, viene fissato
ciò che è possibile per i dipendenti
a tempo pieno, e per quelli a part
time. Beninteso, fin dagli anni ’50
del secolo scorso vigono a livello
nazionale giuste regole per evitare
distrazioni ai dipendenti pubblici.
Ma il Comune non aveva un regolamento, e Barbato, nella sua delibera, precisa «la necessità di recepire le suddette norme (in particolare quelle anticorruzione, ndr)
mediante l’approvazione di un apposito regolamento, in modo che
l’esercizio di tali attività non determini situazioni di conflitto di interesse o ipotesi di incompatibilità».
In primis, si stabilisce chi autoriz-
Morti alla Goodyear, due udienze
in tre anni: rischio prescrizione
TRIBUNALE
Due udienze in tre anni. E ieri l’ennesimo rinvio, mentre incombe
l’ombra della prescrizione. Sembra un processo impossibile quello legato ai 29 operai morti dopo
aver lavorato per anni alla Goodyear. Si tratta del secondo filone
d’indagine, visto che l’inchiesta fu
“spezzata” in diversi tronconi proprio per evitare il rischio di prescrizione. In questo caso il processo riguarda decessi avvenuti tra il
2000 e il 2008.
La prima udienza, nel 2015, affrontò questioni preliminari. Durante l’ultima, nel gennaio 2016,
furono invece ascoltati i primi te-
stimoni. Ma ieri, dopo l’ennesimo
cambio di giudice, è stato deciso di
rinviare ancora una volta, al primo luglio, davanti al giudice monocratico Giorgia Castriota. Sarà
lei, almeno si spera, a portare a
termine il processo stilando anche
un calendario di udienze piuttosto
fitto. L’obiettivo è arrivare alla
sentenza di primo grado entro la
fine dell’anno, o al massimo all’inizio del 2017, ma non sarà semplice. Lo svolgimento del processo legato al primo filone fu infatti molto lungo, ma in questo caso la difficoltà è soprattutto nell’avvio del
dibattimento. Sotto accusa dodici
persone legate alla multinazionale della gomma che non avrebbero
garantito la sicurezza dei lavorato-
Tribunale di Latina, giro di vite per i consulenti tecnici
ri, provocando le malattie spesso
mortali. Si tratta di Thomas Harrington, Arthur Soares, Eugene
Culler, Richard Grano, Pierdonato
Palusci, Antonio Corsi, Arthur Ricchiuti, Edward Lucas, Charles
Grunder, Michael Murphy, Adalberto Muraglia e Jeffrey Smith.
Molti i familiari delle vittime che
si sono costituiti parti civili, rappresentati dagli avvocati Luigi Di
Mambro, Valentina Macor, Cristina Michetelli, Mario Battisti, Michela Luison, Cristiano Montemagno e Ezio Bonanni. Nell’ultima
udienza gli ex lavoratori raccontarono le condizioni di estremo pericolo in cui si lavorava a Cisterna.
Marco Cusumano
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za gli incarichi: per i dipendenti,
sono i dirigenti; per i dirigenti, è il
segretario generale. E, per stabilire il numero degli incarichi, ci si è
basati sul rapporto di ore di lavoro
interno, eventuale lavoro esterno,
e riposo. Per i dipendenti a tempo
totale, ad esempio, è impossibile
esercitare attività commerciali, artigianali, industriali, professionali
autonome, instaurare altri rapporti di lavoro subordinato, assumere
cariche in società di capitali o di
persone, in fondazioni o enti a scopo di lucro, ricevere incarichi da
privati che abbiano avuto nel biennio precedente un interesse economico in decisioni o attività inerenti l’ufficio; divieti che valgono
anche per i periodi di aspettativa o
congedo. C’è poi l’ampio capitolo
del conflitto di interessi, tale per
cui non possono essere conferiti
incarichi che possano generarlo.
Un tema, ad esempio, è quello delle consulente tecniche (Ctu) per il
Tribunale: in quanto ausilio al giudice, l’autorizzazione al dipendente non può essere negata (sempre
REGOLAMENTO VARATO:
SOLO CINQUE INCARICHI
ALL’ANNO AUTORIZZATI
E CHE NON SUPERINO
IL 30% DELLA
RETRIBUZIONE PUBBLICA
però in un massimo di 5 incarichi
esterni all’anno) ma va verificato
che non scatti un conflitto con procedure seguite presso l’amministrazione. Altre attività sono libere, come la collaborazione con
giornali e enciclopedie, o incarichi
per cui sia corrisposto solo un rimborso spese o incarichi da organizzazioni sindacali. Per i dipendenti
con prestazioni pari o inferiori al
50%, invece, è possibile svolgere
altri lavori, ma anche in questo caso non devono essere incompatibili o tali da generare conflitti di interesse. Né, infine, possono essere
conferite consulenze a ex dipendenti che nell’ultimo anno di servizio abbiano svolto incarichi nello
stesso ambito.
An.Ap.
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Priverno, il direttore della Asl
Lepini e salute, le promesse di Casati
Il direttore generale della Asl,
dottor Casati, è tornato a
Priverno, per parlare delle
casa della salute e della sanità
comprensoriale dei Monti
Lepini. Questa volta l’ha fatto
perché invitato dalla Cgil
provinciale- in un convegno
molto partecipato, tenutosi
presso la Sala Nobile del
municipio di Priverno. La
discussione ha avuto come
principale tema la Casa della
salute di Sezze-Priverno.
Casati ha spiegato che i
problemi «Non potranno
trovare istantanea soluzione se
non ci si attiene ai tempi
previsti e anche al Piano della
sanità provinciale che dovrà
essere rivisto sulla base delle
emergenze e della effettiva
collocazione dei servizi nel
territorio appunto per dare
risposte certe a chi ne ha
effettivamente bisogno».
Casati assicura che «entro
maggio cercheremo di
conoscere il fabbisogno dei
comuni che porterà l’Asl a
redigere un piano strategico
entro ottobre». E ha dato
mandato al dottor Ardia,
dirigente dell’area Monti
Lepini Sezze-Priverno di
preparare anche un Piano che
consente al ginecologo della
Asl di essere presente presso il
Consultorio di Priverno
seppur a ore. Insomma sulla
salute della comunità dei
Lepini qualcosa di muove.
Sandro Paglia
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Incontro con Flavia Piccoli
FARMACIA
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NUMERI UTILI
«Cultura, un Piano regolatore»
Un Piano regolatore per la cultura, la rivalutazione
dell’architettura razionalista, una nuova biblioteca. Enrico
Forte, candidato Pd, ha presentato ieri le proposte insieme a
Flavia Piccoli, presidente commissione Cultura della Camera.
-TRX IL:28/04/16
Polizia 113
Questura 0773/6591
Carabinieri 112
Emergenza sanitaria 118
Vigili del Fuoco 115
Forestale 1515
Emergenza in mare 1530
Stradale Latina 0773/26081
Stradale Aprilia 06/9201901
Stradale Formia 0771/72481
Stradale Terracina 0773/72281
Radio Taxi 0773/1881
21:59-NOTE: