Una Rete per salvare l`azienda di famiglia

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Una Rete per salvare l`azienda di famiglia
8 | ECONOMIA
Sabato 23 marzo 2013 il Giornale del Piemonte
LA SFIDA DELLE GENERAZIONI
Una Rete per salvare
l’azienda di famiglia
BREVI
Evaet: missione
compiuta a Ish 2013
Regione e Unioncamere in campo
per facilitare i trasferimenti d’impresa
MASSIMILIANO SCIULLO
Di padre in figlio, quello che sembra essere un passaggio quasi naturale, spesso
si rivela un ostacolo tra i più insidiosi per
il futuro di un’azienda a conduzione famigliare. Non solo per le doti più o meno
spiccate, a livello imprenditoriale e professionale, da parte dell’erede, ma anche
per le complessità che un mercato sempre più globalizzato pone sul piatto della
bilancia. Soprattutto in tempi di crisi. Ecco perché le istituzioni piemontesi hanno
deciso di scendere in campo per dare una
mano alle imprese del territorio, unendo
gli sforzi di Unioncamere e Regione, ma
anche delle tante sigle datoriali che presidiano il territorio. Il frutto sono una serie
di strumenti e agevolazioni per far in modo che il passaggio sia il più indolore, ma
soprattutto efficace possibile.
Come? Sostanzialmente con lo stesso
meccanismo che regola le agenzie immobiliari. Tramite una vera e propria
«bacheca virtuale» o rivolgendosi a diversi punti attivati presso Apid Imprenditorialità donna, CasArtigiani Torino,
Cna Piemonte, Confartigianato Piemonte, Confcommercio e Confesercenti Piemonte. In questo modo si possono far incontrare domanda e offerta: chi, cioè,
vuole andare in pensione - ma non vuole
disperdere il patrimonio della propria
azienda famigliare in termini di marchio,
saper fare e clienti - e chi, invece, vuole
rilevare una determinata attività. Accanto a questo ruolo di tessuto connettivo,
poi, Regione, Unioncamere e sigle datoriali si assumono l’onere di semplificare i
passaggi più tecnici e burocratici della
cessione dell’azienda. Per fare in modo
che non siano gli iter e le lungaggini il
peggior nemico della sopravvivenza di
un’impresa. A disposizione, a fondo per-
duto, ci sono importi che vanno da un minimo di mille a un massimo di 15mila euro, utili a coprire il 50% della spesa.
«Il nostro obiettivo all’interno di questo
progetto è quello di riuscire a garantire la
continuità di imprese dove non ci sono
eredi naturali: figli, familiari o anche dipendenti. E nel contempo, dare un’opportunità alle generazioni emergenti,
che vogliono subentrare in tempo,
quando cioè l’azienda è ancora attiva e
l’imprenditore è ancora disposto a essere affiancato da nuove leve a cui trasmettere l’esperienza accumulata in
tanti anni di lavoro», commenta Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte. «Agevolare il processo
di trasferimento d’impresa - conclude può ridurre la perdita di professionalità,
di posti di lavoro e di competenze, ga-
CAPITOLO SUCCESSIVO
Nuovi compratori per rilevare
attività che non trovano «eredi»,
salvando occupazione e saperi
rantendo una continuità alle imprese
esistenti e una soddisfacente start-up
agli aspiranti imprenditori».
Si stima che nei prossimi dieci anni, a livello europeo, circa un terzo delle imprese cambieranno proprietà: una media di
circa 610mila trasferimenti di pmi all’anno, di cui 300mila pmi con dipendenti,
per un totale di 2,1 milioni di posti di lavoro. «La trasmissione d’impresa tocca 6
imprese su 10. Di queste, almeno i due
terzi si troveranno in una situazione a rischio di chiusura, circa il 30% delle imprese italiane», ammonisce Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro.
OSTACOLO Quando l’azienda passa di padre in figlio, non sempre va tutto liscio
IL BORSINO DEL PIEMONTE
Società
Valore
azione
Tendenza
%
Acque potabili
Astm
Banca Intermobiliare
Basicnet
Borgosesia
Buzzi Unicem
Centrale del latte di Torino
Exor
Fiat Industrial
Fiat Spa
Fidia
Fondiaria Sai
Intesa - Sanpaolo
Iren
Juventus Football Club
Prima Industrie
Reply
Seat Pagine Gialle
Sias
0,76
9,40
2,82
1,51
0,88
12,68
1,61
22,10
8,76
4,44
2,54
1,37
1,22
0,58
0,21
9,78
29,03
0,001
7,67
-1,38
-0,63
+12,40
+0,40
+1,43
+4,19
-0,12
-0,09
+2,46
+2,35
+0,40
+5,38
+0,82
-1,60
+0,66
+0,05
-2,58
0,00
+1,59
Qualità dei prodotti, espositori in aumento e leadership internazionale: questi i tratti salienti della 27°edizione di ISH,
fiera biennale dedicata al settore sanitario, del riscaldamento e della climatizzazione. La rassegna si è svolta dal
12 al 16 marzo 2013 a Francoforte e ha registrato il passaggio di circa 190mila visitatori, un terzo dei quali di provenienza internazionale, con
una presenza di 2.434 espositori, in crescita rispetto all’edizione precedente. Alla fiera
ha preso parte anche una collettiva piemontese, coordinata dall’Evaet in collaborazione con il Ceipiemonte. Sedici
le imprese, di cui 11 novaresi.
Nasce la Uilcem:
Graziano segretario
Si è tenuto ieri presso la Uil di
via Bologna, a Torino, il congresso di costituzione della
Uiltec, la nuova grande categoria nata dalla fusione della
Uilcem (energia, chimica e
manufatturiera) e della Uilta
(tessili). Il nome Uiltec significa infatti Uil Tessili, Energia,
Chimici. I delegati (eletti al
Congresso nel corso delle assemblee svolte sui posti di lavoro) hanno eletto il primo segretario generale territoriale
della categoria: Giuseppe
Graziano, già segretario regionale del settore tessile. La
nuova segreteria è composta
da: Enrico Fortino, Massimo
Favaretto, Domenico Cutrì e
Gerardo Fusco.
ALLA CITTADELLA DEL POLITECNICO
Due giorni di sfida e collaborazione
per trasformare le idee in Start Up
Un fine settimana dedicato alle nuove
idee di business e agli aspiranti imprenditori. Ecco lo «Start Up week end», che tra
oggi e domani, presso le aule dell’Incubatore del Politecnico (I3P), mette alla prova
per la terza edizione quelle intuizioni che
aspirano a diventare il core business di
un’impresa. Si tratta della tappa torinese
della più grande iniziativa al mondo nel suo
mondo, che fa visita alle maggiori città europee, nell’ambito delle startup competi-
tions. Il tutto sostenuto dalla Kauffman
Foundation, la più grande fondazione al
mondo dedicata al sostegno alle nuove attività imprenditoriali, all’innovazione ed all’educazione. Le presentazioni delle potenziali start-up, in realtà, sono già cominciate
nel pomeriggio di ieri, ma soltanto da questa mattina la competizione entra nel vivo.
Essendo le nuove idee legate alle nuove generazioni, è facile immaginare perché i progetti riguardano principalmente il mondo
di internet e dei social network. In tutto gli
iscritti sono 120: tutti lavoreranno insieme,
confrontandosi e creando dei team inediti.
Domani pomeriggio una giuria di professori, esperti, imprenditori e investitori giudicheranno il progetto migliore, che otterrà
l’attenzione di investitori e venture capital
italiani e internazionali. In palio una serie di
premi: dal Premio Microsoft Innovation
Center Torino al premio dell’Istituto Superiore Mario Boella, da quello dello IED fino
ai riconoscimenti di 99design. Il programma completo e i protagonisti della Startup
weekend sono disponibili sul sito http://torino.startupweekend.org
[MSci]
EUROFIDI
La sfida del credito richiede anche prudenza: nel 2012 si è pensato ad accantonare risorse
Nei mesi in cui l’accesso al credito è diventato
l’ostacolo più alto da scavalcare per moltissime aziende, Eurofidi - il «lato» confidi di Eurogroup - chiude un bilancio 2012 che vede crescere le imprese socie che beneficiano del sostegno proprio nell’ottenere i finanziamenti:
sono arrivate a quota 49.829 (+3,8%), con un
flusso di garanzie rilasciate che con 1,37 miliardi di euro denota una sostanziale tenuta rispetto al passato (-2,8%), ma confermando
che le difficoltà non sono poche, su questo
fronte. I finanziamenti garantiti sono stati pari a 2,5 miliardi di euro (erano 2,6 i miliardi nel
2011). Sfogliando le pagine del bilancio, il risultato gestionale è positivo, pari a 1,2 milioni
di euro, mentre il risultato civilistico - per effetto delle rettifiche - chiude con una perdita
pari a 17,8 milioni. Ciononostante, l’indice di
BILANCIO
Crescono le associate che richiedono
garanzie. Il cda ha deciso di mettersi
al riparo da criticità e sofferenze
solvibilità, principale indicatore della solidità
aziendale, è pari all’8,34%. Indice che sale
all’8,84% se si considerano le controgaranzie
presentate al Fondo Centrale di Garanzia in attesa di delibera al 31 dicembre 2012. Il dato è in
ogni caso superiore al livello minimo del 6%
richiesto dalla Banca d’Italia ai confidi vigilati.
«In un anno difficile per il sistema economico
finanziario - afferma Massimo Nobili, presidente di Eurofidi - abbiamo proseguito nella
nostra mission di sostegno nell’accesso al credito funzionale allo sviluppo degli investimenti, ma in alcuni casi addirittura per la so-
pravvivenza stessa delle imprese». «Nel corso
del 2012 - prosegue Nobili - la nostra società ha
rilasciato quasi 1,4 miliardi di garanzie, grazie
a una costante e quotidiana attività del personale che opera ormai su gran parte del territorio nazionale e questo intenso lavoro ha fatto sì
che il risultato dell’attività gestionale sia positivo. Il bilancio tuttavia chiude con una perdita, significativa, per la decisione assunta dal
Cda di effettuare accantonamenti importanti, a
fronte delle criticità rilevate dall’aumento delle partite in evidenza e delle sofferenze».
[MSci]