Rassegna STAMPA Ischia - l`isola che ha sposato il cinema

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Rassegna STAMPA Ischia - l`isola che ha sposato il cinema
Rassegna STAMPA
Atmosphere, giugno 2014
Ischia - l’isola che ha sposato il cinema
La sua sconvolgente bellezza, che si anima di colori forti, dalle spiagge ai monti,
non smetterà mai di affascinare registi ed artisti da tutto il mondo
Amleto Palermi nel 1936 ha scelto
Ischia per Il Corsaro Nero, film trat­
to dall’omonimo romanzo di Emilio
Salgari. E dal quel momento in poi
il patto tra l’Isola e il cinema è dive­
nuto sempre più forte: i suoi scorci
sono stati immortalati fino ai nostri
giorni in ben 34 pellicole. Cleopatra, produzione hollywoodiana di
successo, Avanti, Caccia alla Volpe, Ischia operazione amore, fino
alle opere più moderne, come Villa
Amalia; Ischia, set a cielo aperto, è
da sempre nel cinema un forte con­
trappunto spirituale.
Tutt’ora sono due gli eventi che
mantengono vivo quel legame or­
mai indissolubile: l’Ischia Film Festival che, dal 28 giugno al 7 luglio,
proietta opere selezionate da tutto il
di Claudia Beccato
mondo che valorizzano attraverso il
racconto filmico l’identità culturale
di un territorio, e l’Ischia Global
Film & Musica Fest, manifestazione
più generalista che si svolge dal 12
al 20 luglio.
Il motivo di questo patto è la sua
straordinaria bellezza. Terra sor­
prendente, che ci accoglie, raggiun­
gendola via mare, calamitando il
nostro sguardo: si innalza dall’acqua
con eleganza, svettando con il Mon­
te Epomeo, spesso sbiadito dalla
foschia, il Monte Vizzi e il Castello
Aragonese, che si erge su uno sco­
glio di forte roccia vulcanica, uno
dei più antichi e caratteristici castelli
d’Italia, facilmente raggiungibile dal
Porto dell’Isola e visitabile.
Ad Ischia, dove sono tutti «fratello
e sorella» orgogliosi della propria
terra, l’ospitalità e la generosità
sono inviolabili. Custodiscono una
bellezza, richiamo per noi forestieri,
che condividono senza malizia.
Un soggiorno ad Ischia si spera
sempre non abbia mai fine: oltre ai
paesaggi struggenti della natura, co­
lorata dal giallo lampeggiante dei
suoi limoni, e profumata di macchia
mediterranea, si mangia e si beve
bene, dal coniglio all’ischitana ac­
compagnato da un calice di Bian­
colella, dalle semplici penne allo
scarpariello con pomodorini freschi,
parmigiano, aglio, peperoncino e
basilico, al Migliaccio, dolce a base
di semola, ricotta, latte ed ovvia­
mente la scorza profumatissima di
un limone; terminando con qualche
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sorso di Rucolino, amaro alla rucola
aromatizzato all’arancia, al limone e
al mandarino. Ischia, sconvolgente
bellezza che si anima di colori for­
ti, dalle spiagge ai monti, ha quindi
saputo irretire grazie al suo fascino,
registi, scrittori ed artisti da tutto il
mondo, che, molto spesso, incapaci
di lasciare l’Isola, vi hanno preso
dimora. Tra i più celebri, Luchino
Visconti, che abitò presso La Co­
lombaia, splendida villa che sul pro­
montorio di Zaro segna il confine tra
il mare blu, il cielo intagliato dalle
nuvole ed il fitto bosco. Ora la villa è
una Fondazione e ospita il primo nu­
cleo del Museo permanente pregno
della memoria viscontiana.
Ischia, the island that married the cinema
Its amazing beauty, which comes alive with bright colours, from the beaches to the mountains,
will never cease to fascinate fìlmmakers and artists from all over the world
Amleto Palermi in 1936 chose Ischia for The Black Corsair, a film based on the novel of Emilio Salgari. And from
that moment on, the pact between the Island and the cinema has become increasingly stronger: its views have been
immortalized to this day in at least 34 films. Cleopatra, successful Hollywood production. Billy Wilder, Caccia alla
volpe, Ischia operazione amore, to the more modem works, such as Villa Amalia; Ischia, an open air set, has always
been a strong spiritual counterpoint for cinema.
Even now there are two events that keep this indissoluble bond alive: the Ischia Film Festival, which from June 28
to Jury 5 projects selected works from around the world that value through the filmic narrative the cultural identity of
an area, and the Ischia Global Film & Music Fest a more generalist event that takes place from July 12 to 24.
The reason for this agreement is its extraordinary beauty. Amazing earth that welcomes us, reaching it by sea, ma­
gnetizing our eyes: it rises from the water with elegance, standing out against the Epomeo Mount, often faded by the
mist. Vizzi Mount and the Aragonese Castle, which stands on a cliff made of strong volcanic rock, one of the oldest
and most characteristic castles in Italy, easily reachable from the port of the island and that can be visited.
In Ischia, where everybody is brother and sister and proud of their land, the hospitality and generosity are inviolable.
They preserve a beauty that calls for us foreigners. who share it without malice.
You always hope your holiday in Ischia will never end: in addition to the haunting landscapes of nature, coloured
by the flashing yellow of its lemons and smelling of Mediterranean vegetation, you eat and drink well, from the Ischia
rabbit accompanied by a glass of Biancolella, from simple penne allo scarpariello with fresh cherry tomatoes, parme­
san cheese, garlic. chilli and basil, to Migliaccio, sweet made of semolina, ricotta cheese, milk and of course the fra­
grant peel of a lemon; ending with a few sips of Rucolino, arugula bitter flavoured with orange, lemon and tangerine.
Ischia, disturbing beauty that comes alive with bright colours, from beaches to mountains, then managed to ensnare
thanks to its charm, directors, writers and artists from all over the world, who, very often, unable to leave the island,
decided to live there. Among the most famous, Luchino Visconti, who lived at La Colombaia, a beautiful villa on the
promontory of Zara marking the boundary between the blue sea, the sky carved by clouds and the dense forest. Now
the villa is a foundation and core of the first permanent museum dedicate to Visconti.
Meeting e Congressi - La Rivista del Meeting Industry
Meeting-Incentive-Convention-Exhibition (MICE) - n. 01 gennaio-febbraio 2014
Bellissima in ogni stagione
Uno scrigno di tesori artistici, storici e naturalistici di primo piano, ai
quali si aggiungono strutture alberghiere di lusso e rilassanti stabili­
menti termali: Ischia è la destinazione perfetta - e mai scontata - per la
meeting industry più esigente.
Nell’Olimpo delle località turisti­
che più à la page del Mediterraneo,
l’hanno lanciata la campagna di sca­
vi che negli anni Cinquanta portò
alla scoperta di Pithekoussai, prima
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colonia greca d’occidente, e l’inna­
moramento di Angelo Rizzoli per
Lacco Ameno. Ma è grazie all’estro
e all’intraprendenza degli imprendi­
tori locali e ai loro hotel pluri-stel­
lati, che esplose la Dolce Vita made
in Ischia e che l’isola delle terme,
già meta di viaggiatori più o meno
celebri, divenne una destinazione da
sogno, che più glamour non si può.
Tutto questo porta anche Mice e bu­
siness. I direttori di alberghi e resort
sanno che i loro ospiti in viaggio per
affari preferiscono strutture e luoghi
che, oltre agli spazi meeting, offra­
no anche opportunità per il tempo
libero e occasioni di relax, diverti­
mento ed escursioni. E ciò è possi­
bile soprattutto se la meta è l’isola di
Ischia. Qui si lavora in una cornice
paesaggistica notevole, con hotel di
lusso, strutture moderne e resort che,
nati per il turismo d’élite, sono anche
ideali per meeting lanci di prodotti,
presentazioni aziendali congressi
scientifici, predisponendo oltretut­
to, l’evento al successo. Al di fuori
del lavoro non manca nulla, a co­
minciare dalle straordinarie spiagge,
optional molto apprezzato, davanti
ad acque trasparenti: l’Isola Verde è
anche meta di chi vuole scoprire le
meraviglie dei fondali e degli aman­
ti degli sport d’acqua in generale.
Paradiso di benessere e relax, ormai
ai primi posti nelle classifiche delle
priorità di chi viaggia anche per mo­
tivi di lavoro, Ischia offre spazio an­
che all’immaginazione. Negli Anni
60, divi di Hollywood e Cinecittà,
magnati dell’industria e della finan­
za, teste coronate e playboy sbar­
cavano sull’isola per partecipare a
feste favolose e la cronaca di quegli
anni è raccontata in un’esposizione a
Villa Arbusto, dimora settecentesca
immersa tra i fiori bianchi e i frut­
ti rossi di corbezzolo, meta del jet
set ospite di Rizzoli e poi acquisita
dal Comune di Lacco Ameno con la
villetta Gingerò, dependance riser­
vata agli amici stretti dell’editore.
Immagini affascinanti di Alida Valli,
Claudia Cardinale, Helmut Berger
e Alain Delon si sono sovrapposte
a quelle del precedente albo d’oro
dei visitatori: Ibsen e Stendhal, La­
martine e Polanski, tanto per citare
i più noti, frequentavano Ischia per
l’incredibile numero di fonti terma­
li, il prezioso patrimonio naturale
dell’isola conosciuto e sfruttato sin
dall’antichità. Plinio e Strabone lo
raccontano: furono gli antichi ro­
mani, che conoscevano i segreti
dell’art de vivre, a capire i benefici
delle acque ischitane, dei bagni, del­
le immersioni e delle saune. Le pro­
prietà mediche, gli studi scientifici
e le terapie vennero in un secondo
momento e resero Ischia l’isola del
benessere per antonomasia. Oggi è
la capitale del termalismo europeo,
con oltre trecento stabilimenti e una
grande varietà di acque, 29 bacini e
centinaia di sorgenti e fumarole.
Un’isola. Mille Proposte
La passeggiata nel suggestivo
quartiere dei pescatori di Ischia Pon­
te, il lungo passaggio a mare per la
visita al Castello Aragonese, lo shop­
ping lungo via Roma, il by-night
sulla Rive Droite, lo jogging in pine­
ta e il bagno agli scogli di Sant’Anna
a Cartaromana, la visita al quartiere
chic e colorato di Sant’Angelo sono
solo le prime cose da fare una volta
approdati sull’isola. Ma la lista dei
luoghi da vedere, delle esperienze
da fare, dei prodotti da assaggiare,
a cominciare dal pregiatissimo vino,
è lunghissima. In tutto 34 chilometri
di linea costiera, la più grande del­
le isole del golfo di Napoli ha un
clima dolce, anche per la presenza,
al centro, del monte Epomeo. Con
circa sessantamila abitanti, dopo Si­
cilia e Sardegna, è la più popolosa
d’Italia, divisa in sei comuni: Ischia,
Casamicciola Terme, Lacco Ameno,
Forio, Serrara Fontana e Barano d’I­
schia.
L’isola dei pithekoi, le scimmie, o
dei pithoi, i vasi d’argilla, si apre sul­
lo scalo più importante: Ischia Porto
è la vera e propria porta d’ingresso,
il luogo dell’accoglienza, sulla riva
sinistra, da dove partono i traghetti.
La riva destra ospita invece ristoran­
ti, tavernette, bar e locali notturni,
dove si cena, si beve e si balla nelle
notti d’estate. Da qui partono il cor­
so, via Roma e corso Vittorio Colon­
na, la passeggiata più prestigiosa ed
esclusiva di Ischia, mentre i palazzi
nobiliari sono su via Seminario. Da
qui a Ischia Ponte il passo è breve:
il borgo dei pescatori, il ponte verso
il castello sull’isolotto, lo specchio
d’acqua invaso dalle imbarcazio­
ni. E il cuore dell’isola di Ischia, il
luogo dell’anima degli abitanti e dei
turisti, imperdibile.
Tra storia e arte
La suggestiva rupe di lava basal­
tica, alta un centinaio di metri, deve
il nome al castello, ampliato e for­
tificato nel 1438 da Alfonso d’Ara­
gona, anche se l’isolotto pare fosse
già abitato nel 474 a.C. dai soldati di
Gerone, tiranno di Siracusa. Sull’in­
credibile stratificazione di ruderi si
erge il possente maschio trapezoi­
dale a strapiombo sul mare. Poco
distante la rinascimentale cattedrale
dell’Assunta, nella quale, nel 1509,
si sposarono la poetessa Vittoria
Colonna e Ferrante d’Avalos. E an­
cora nei pressi c’è il convento delle
Clarisse, con la grandiosa cupola del
Settecento, e il cimitero dove si rac­
conta che i corpi delle monache di
clausura venissero seduti su scranni
di pietra e lì lasciati a decomporsi.
La salita al castello, lungo il percor­
so scavato nella roccia da Alfonso I
d’Aragona nel ‘400 è piena di ruderi
e segrete, ma è anche un eccezionale
colpo d’occhio sulle barchette della
marina, su Ponte, Procida e il golfo
di Napoli.
La storia dell’isola è narrata nel
Museo archeologico, allestito an­
cora all’interno di villa Arbusto a
Lacco Ameno: la Coppa di Nestore,
una kotyle, ossia una tazza piccola,
di uso quotidiano, databile intorno
all’ultimo venticinquennio delI’VIIl
secolo a.C, uno dei più antichi esem­
pi d scrittura alfabetica. Dalla cripta
della vicina chiesa di Santa Resti­
tuta, si accede poi agli scavi di una
suggestiva basilica paleocristiana.
Dal lungomare si vede iI Fungo,
simbolo del posto, un masso d tufo
verde, la tipica roccia di origine
vulcanica, che si staccò dalle pare­
ti dell’Epomeo in seguito a una sua
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eruzione, ma anche gli enormi panfi­
li milionari di magnati russi, sceicchi
arabi e sultani dell’estremo oriente.
La baia di San Montano, verdissima
e affascinante, è uno de luoghi più
selvaggi dell’isola.
Forio è l’altro borgo marinaro di
charme dove, su uno sperone di tufo,
si erge i bianco santuario di Santa
Maria del Soccorso, che al tramon­
to diventa uno spettacolo di colore.
Il centro è dominato da un Torrione
quattrocentesco che ospita un museo
civico. Qui sono da vedere il giardi­
no La Mortella, tra i più belli d’Ita­
lia, che ospita piante rare provenienti
da ogni parte del mondo su 150mila
metri quadrati di terreno, la villa
del musicista sir William Walton, la
spiaggia di Citara e La Colombaia,
la villa di Luchino Visconti. Da non
perdere il bagno notturno nella baia
di Sorgeto. Dominano le torri, prima
tra tutte quella conosciuta come il
Torrione, tre piani del XV secolo
Entroterra
a tutta natura
A sud c’è Sant’Angelo, una volta
zona poco frequentata, oggi elegan­
te centro turistico, animata di giorno
e di sera, la piazzetta di Ischia dalla
scenografia esclusiva. Tra boutique
grandi firme, atelier e gioiellerie,
le stradine si inerpicano in mezzo
Lacco Ameno - Il Fungo
alle casette dalle tinte pastello. Tap­
pa obbligata per artisti e vip, qui si
mangiano zuppe di pesce leggenda­
rie e dolci da re.
Infine, tra Sant’Angelo e Ischia
Ponte, c’è il maggior numero di
spiagge in sequenza: i Maronti, la più
famosa e la più estesa, tre chilometri
ricchi di cave, dentro le quali sgor­
gano sorgenti d’acqua termale, un
tempo rifugio dei pirati: la Scarrupa­
ta, sottile nastro di sabbia e ciottoli:
punta San Pancrazio e una minusco­
la spiaggetta: la spiaggia dell’Amo­
re, segreta e appartata; le grotte, le
più famose, la grotta Verde, la grotta
del Mago, la grotta Tisichiello; poi
l’incantevole spiaggia Cartaromana,
davanti alla quale si nuota ammiran­
Forio - Il Soccorso
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do il castello. Nell’entroterra si apro­
no Serrara e Panza, panoramiche ai
piedi del monte Epomeo, e Barano
d’Ischia, affacciata sulla spiaggia
dei Maronti, lunga due chilometri e
costellata di sorgenti termali e fuma­
role. Da Barano partono “i sentieri
della lucertola” quattro percorsi na­
turalistici indicati da una lucertola
colorata. Sulla vetta dell’Epomeo è
interamente scavato nella roccia tu­
facea l’eremo di San Nicola del XV
secolo.
A Ischia si producono i vini che,
per primi, hanno ottenuto il marchio
Doc in Campania, da vitigni quali
Biancolella, Forastera e Piediros­
so (o Per’e Palummo). Nei boschi
abbondano bacche, funghi porcini
e tantissimi sono i castagneti, gli
agrumeti, i frutteti, gli oliveti, ma
anche gli alberi di noci e nocciole,
i fichi celebrati da Orazio. Dagli orti
arrivano pomodori grossi e succosi,
cicerchie, lenticchie, fagiolini e fa­
gioli particolari, gli “zampognari”
piccoli, rosso scuro, adatti per una
zuppa da leccarsi i baffi. I piatti della
tradizione vanno dal maiale al pesce,
primo tra tutti il coniglio, che all’i­
schitana è in padella, con pomodori,
olio, vino bianco, aglio e peperonci­
no. Tipica è anche la parmigiana di
melanzane nella versione col basili­
co a foglie larghe dell’isola.
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