CS_Città Archeologica_07_13

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CS_Città Archeologica_07_13
COMUNICATO STAMPA 07/13
ODERZO INCORONA EL MAZOURY, TERZO LALLI
Il ventitreenne finanziere d’origine marocchina conquista
il 18° Circuito Internazionale Città Archeologica. Secondo
l’ucraino Lashyn, terzo Lalli. Pertile giù dal podio,
stupisce Bamoussa. Nella gara femminile la sorprendente
russa Solovyeva sconfigge le azzurre. Festa per De Vidi e
Vervoort, medaglie nello sprint alla Paralimpiade di Londra
Oderzo (Treviso), 2 maggio 2013 - Il Circuito Internazionale Oderzo
Città Archeologica diventa maggiorenne e, spegnendo le 18
candeline, si regala una doppia, entusiasmante sorpresa. Ieri
pomeriggio, in Piazza Grande, Ahmed El Mazoury e la russa Natalia
Solovyeva hanno sconvolto ogni pronostico, dominando due gare
che alla vigilia avevano altri favoriti.
Il finanziere El Mazoury ha sfiorato il record della corsa (l’avrebbe
ottenuto, se non avesse vistosamente rallentato negli ultimi metri,
tagliando il traguardo addirittura di schiena), precedendo con ampio
margine l’ucraino Lashyn (staccato di 18” su poco meno di 10 km di
gara) e l’attesissimo compagno di squadra Lalli, finito a 21” dal
vincitore. “Sono appena rientrato da un raduno in Sudafrica - ha
detto El Mazoury -. Ho fatto due giorni di viaggio per tornare in
Italia e altri 300 chilometri di auto per essere a Oderzo. Non sapevo
cosa aspettarmi, temevo di soffrire la stanchezza. Sono partito
prudente, poi ci ho provato. E’ stato un test importante, che mi dà
fiducia per il futuro. Ora, dopo aver perso gran parte del 2012 per
infortunio, punto all’Eurochallenge dei 10.000 metri e ai Giochi del
Mediterraneo, dove spero di conquistare una medaglia”.
Nato in Marocco, ma italiano a tutti gli effetti (sin da bambino
risiede con la famiglia in provincia di Lecco), El Mazoury - già
argento nei 10.000 metri agli Europei under 23 del 2011 - ha una
corporatura minuta che lo fa sembrare ancora più giovane dei suoi
23 anni. A Oderzo ha dato una straordinaria dimostrazione di forza
e, alla fine, l’ha applaudito pure Lalli. “Oggi Ahmed aveva una
marcia in più - ha detto il campione europeo di cross, per il quale
Oderzo, dopo il secondo posto del 2010, continua ad essere un
traguardo stregato -. Ma io sono felicissimo della mia prova: dopo
aver perso un mese per infortunio, ho ancora poca preparazione
sulle gambe. Ora intensificherò gli allenamenti, con obiettivo i
Giochi del Mediterraneo, dove vorrei correre la mezza maratona. E
poi, in autunno, punterò nuovamente ai 42 km”.
Giù dal podio, quinto, il maratoneta Pertile, preceduto anche
dall’altro ucraino Romanenko. Mentre nel generale rimescolamento
dei valori in campo, ha stupito pure Bamoussa, marocchino
d’adozione bellunese, sesto dopo una gara d’attacco che l’ha visto
lasciarsi alle spalle anche due maglie tricolori, De Nard (cross) e
Gariboldi (10.000 metri).
Per trovare una russa sul gradino più alto del podio del Circuito
Internazionale Città Archeologica bisogna tornare indietro di 14
anni, sino al 1999, quando all’ombra del Torresin trionfò Goulnara
Faizullina. Ieri Natalia Solovyeva ha sorpreso tutti. C’erano
speranze per le azzurre, Romagnolo e Weissteiner in testa. Anche la
romena Birca, quinta nei 5.000 metri agli Europei di Helsinki, aveva
le credenziali giuste per recitare da protagonista. E invece, alla fine,
grazie ad un prepotente cambio di passo poco dopo metà gara, è
emersa questa trentenne russa, nota nel suo Paese soprattutto per
qualche successo nel duathlon.
“A due giri dalla fine è partita, ho provato a starle indietro, ma il
ritmo era impossibile”, ha spiegato l’altoatesina Weissteiner,
contenta per un secondo posto che la riporta sul podio dove aveva
vinto per cinque anni consecutivi, tra il 2005 e il 2009, e per
l’eccellente sesta piazza della conterranea Anna Stefani, classe
1995. Bronzo per Fatna Maraoui. Quarta, ma troppo presto fuori dai
giochi per la vittoria, la regina dell’edizione 2012, Elena Romagnolo,
la cui condizione evidentemente non è quella dell’anno scorso. E la
smorfia di disappunto con cui ha concluso la gara, la dice lunga.
A Oderzo si è corso da mattina a sera. La giornata, iniziata con i
master (Stefano Pretotto e Silvia Pasqualini i primi sul traguardo) e
proseguita con le prove giovanili, ha offerto un’emozione particolare
quando in Piazza Grande hanno gareggiato i disabili. In testa al
gruppo, idealmente, la stella di casa, Alvise De Vidi, e la belga
Marieke Vervoort, tre medaglie in due nella velocità alla
Paralimpiade di Londra. In un 1° maggio da incorniciare, c’è stato
anche spazio per una cartolina a cinque cerchi.
RISULTATI. UOMINI. Seniores/promesse/juniores (9,8 km):
1. Ahmed El Mazoury (FF.GG.) 28’15”, 2. Dmytro Lashyn (Ucr)
28’33”, 3. Andrea Lalli (FF.GG.) 28’36”, 4. Roman Romanenko (Ucr)
29’01”, 5. Ruggero Pertile (Assindustria Pd) 29’03”, 6. Abdoullah
Bamoussa (Mar) 29’06”, 7. Gabriele De Nard (FF.GG.) 29’08”, 8.
Simone Gariboldi (FF.OO.) 29’12”, 9. Fabio Mascheroni (Calcestruzzi
Corradini) 29’29”, 10. Francesco Bona (Aeronautica) 29’41”.
Amatori (10 km): 1. Sandy Ballis (Atl. Fassa ’08) 33’17”. Master
(10 km). MM35: 1. Pierandrea Agnini (Gagno Ponzano) 34’21”.
MM40: 1. Stefano Pretotto (Gagno Ponzano) 33’07”. MM45: 1.
Domenico Lorenzon (Valdobbiadene) 33’19”. MM50: 1. Enzo
Versolato (S. Martina Coop Casarsa) 35’35”. MM55: 1. Virginio
Trentin (Idealdoor Lib. S. Biagio) 35’47”. MM60: 1. Gianfranco Zeni
(Us Primiero) 40’26”. MM65: 1. Osvaldo Franceschinis (Gagno
Ponzano) 39’49”. MM70 e oltre: 1. Giuliano Bastianon (Mastella
Quinto) 44’58”. Settore giovanile. Allievi (3,3 km): 1. Alberto
Rech (Atletica di Marca) 11’05”. Cadetti (2,4 km): 1. Stefano
Bernardi (Gs Quantin) 8’39”. Ragazzi (1,7 km): 1. Lorenzo Botter
(Gagno Ponzano) 6’05”. Esordienti (500 m): 1. Alessandro
Sacchet (Gs Quantin) 1’49”. Disabili. Handbike. Paraplegici: 1.
Roberto Brigo (Giambenini Vr) 18’25”. Tetraplegici: 1. Davide
Giozet (Sommese). Carrozzine olimpiche. Paraplegici: 1.
Federico Mestroni (Pol. Nordest). Tetraplegici: 1. Alvise De Vidi
(Aspea Pd).
DONNE. Seniores/promesse/juniores (5,5 km): 1. Natalia
Solovyeva (Rus) 17’38”, 2. Silvia Weissteiner (Forestale) 17’45”, 3.
Fatna Maraoui (Esercito) 17’55”, 4. Elena Romagnolo (Esercito)
18’20”, 5. Micaela Bonessi (Runner Team 99) 18’27”, 6. Anna
Stefani (Sterzing Volksbank) 18’31”, 7. Giulia Francario (Esercito)
18’38”, 8. Roxana Birca (Rom) 18’56”, 9. Maria Righetti (Atl. LeccoColombo Costruz.) 19’03”, 10. Elisa Cusma Piccione (Esercito)
19’53”. Amatori (10 km): 1. Paloma Morano Salado (Atl. San
Rocco) 40’25”. Master (10 km). MF35: 1. Debora Pomarè (Us
Primiero) 39’52”. MF40: 1. Silvia Pasqualini (S. Giacomo Banca
della Marca) 36’09”. MF45: 1. Rosanna Saran (Gagno Ponzano)
40’48”. MF50: 1. Elsa Mardegan (Idealdoor Lib. S. Biagio) 42’23”.
MF55: 1. Ermenegilda Nicolini (Bassano Running Store) 46’03”.
MM60 e oltre: 1. Ivana Dall’Armi (Atl. Aviano) 43’08”. Settore
giovanile. Allieve (3,3 km): 1. Vera Mair (Sterzing Bz) 13’49”.
Cadette (1, 7 km): 1. Nikol Marsura (Trevisatletica) 6’11”.
Ragazze (865 m): 1. Eleonora Busin (Gs Quantin) 3’04”.
Esordienti (500 m): 1. Camilla Comina (Gs Quantin) 1’53”.
Disabili. Handbike. Paraplegici: 1. Valeria Corazzin (Body
Evidence Conegliano). Carrozzine olimpiche. Paraplegici: 1.
Marieke Vervoort (Bel).
-In allegato, alcune foto del 18° Circuito Internazionale Oderzo Città
Archeologica (di Gian Franco Grazioli).
LE CLASSIFICHE COMPLETE
18° CIRCUITO INTERNAZIONALE
ODERZO CITTA’ ARCHEOLOGICA
Ufficio stampa
Mauro Ferraro
www.nuovaatletica3comuni.it