Il libro Gli argomenti Gli autori

Transcript

Il libro Gli argomenti Gli autori
Il gruppo al lavoro
IL GRUPPO AL LAVORO
Il libro
Titolo
Autore
Contributi
Editore
Pagine
Prezzo
Il gruppo al lavoro
Giovanni Lucarelli
Alberto Scocco
Franco Angeli, 2005
144
€. 15.00
Gli argomenti
È possibile rendere il lavoro del nostro gruppo più produttivo, più efficiente, più creativo e,
perché no, anche più divertente?
Questo testo affronta, in modo chiaro e piacevole, le principali tematiche relative al lavoro
in gruppo: comunicazione, strategie decisionali, problem management, gestione dei conflitti,
metodologie creative, ecc. Fornisce stimoli e spunti per conquistare l'attenzione degli altri e
dialogare costruttivamente, per superare i conflitti e giungere a decisioni valide, per ideare
soluzioni innovative.
Con l'obiettivo di agevolare un miglioramento della qualità della vita lavorativa, suggerisce
alcuni strumenti e metodologie per gestire il tempo e le conoscenze del gruppo, per rendere
produttivi e gratificanti gli incontri, per imparare a sorridere degli imprevisti e delle difficoltà
che, prima o poi, si affacciano nel percorso lavorativo.
Rivolto ad educatori, formatori, manager, ma anche a tutti coloro che, a diverso titolo,
svolgono la propria attività insieme ad altre persone, rappresenta un valido strumento di
riflessione e di lavoro.
Gli autori
Giovanni Lucarelli è docente a contratto di Psicologia del Lavoro presso la Facoltà di
Scienze della Formazione dell’Università di Urbino. Autore di numerosi articoli sullo
sviluppo delle risorse creative, ha pubblicato alcuni volumi tra cui L’arte di essere creativi
(Quattroventi, 1998) e L’arte di rendere creativo un gruppo (Quattroventi, 1999). Cura, dal 2000,
la rubrica “Creatività nelle organizzazioni” della rivista telematica Ticonzero - Emergenze
organizzative, tecnologiche e manageriali dell’Area Organizzazione e Personale della Scuola
di Direzione Aziendale Bocconi di Milano. Si occupa, da alcuni anni, di formazione e
counselling alle dinamiche del lavoro in gruppo presso aziende pubbliche e private.
Alberto Scocco è docente a contratto per materie di applicazione informatica e di
organizzazione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Macerata. Ha
pubblicato numerosi articoli relativi al mind mapping, alla gestione della conoscenza e al
project management. È responsabile della formazione, dal 2000, della società Scatole
Pensanti dove cura la progettazione e la realizzazione di corsi in presenza e on-line inerenti
l’impiego delle mappe mentali nella comunicazione e nella didattica, con particolare
riferimento ai gruppi di lavoro.
1
Giovanni Lucarelli
Indice
Introduzione
Pag.
7
1. Il gruppo questo sconosciuto
Che cos’è un gruppo
Struttura del gruppo di lavoro
Processi dinamici del gruppo di lavoro
Performance dei gruppi di lavoro
»
»
»
»
»
11
11
14
16
17
2. La comunicazione
Componenti della comunicazione
Funzioni della comunicazione nei gruppi
Stili comunicativi
Saper comunicare
»
»
»
»
»
21
21
27
29
31
3. Strategie decisionali
Prendere una decisione
Decisioni di gruppo
Gestire i conflitti
Decisioni e costruzione del consenso
Comunicare il cambiamento di Alberto Scocco
»
»
»
»
»
»
37
37
40
45
56
60
4. Problem management
Definizione (problem setting)
Analisi (problem analysis)
Ideazione delle possibili soluzioni (problem solving)
Valutazione e selezione (decision making)
Implementazione (decision taking)
Che cosa abbiamo ottenuto/imparato?
Una mappa per il Problem Management di Alberto Scocco
»
»
»
»
»
»
»
»
62
64
67
72
74
76
78
78
5. Creatività
Che cosa intendiamo per creatività?
È più creativo l’individuo o il gruppo?
»
»
»
80
80
84
2
Il gruppo al lavoro
Peculiarità dei gruppi creativi
Rendere creativo un gruppo
Un approccio creativo al lavoro in gruppo: «Sei cappelli per pensare»
Una mappa per «Sei cappelli per pensare» di Alberto Scocco
»
»
»
»
85
87
90
96
6. Umorismo
Che cosa ci sarà tanto da ridere?
I diversi volti dell’umorismo
A che cosa serve l’umorismo?
L’umorismo nel gruppo
Umorismo al lavoro
»
»
»
»
»
»
98
98
100
102
108
110
7. La gestione del gruppo
Gestire il tempo
Gestire le riunioni
Una mappa per gestire le riunioni di Alberto Scocco
Gestire la conoscenza di Alberto Scocco
»
»
»
»
»
114
114
119
125
126
Bibliografia
»
133
Webgrafia
»
137
3
Giovanni Lucarelli
Introduzione
Trascorriamo gran parte del nostro tempo all’interno di contesti di gruppo, lavorativi e
non, in cui investiamo energie ed emozioni, ci confrontiamo, progettiamo, prendiamo
decisioni, cerchiamo di risolvere i problemi. Non sempre, però, le persone che prendono parte
a questi gruppi hanno consapevolezza e conoscenza delle dinamiche che si trovano a vivere,
non sempre sono in grado di riferire quali sono i criteri che adottano nel prendere le decisioni,
con quali modalità affrontano i problemi, come mai alcune volte il lavoro del gruppo è
estremamente efficiente e produttivo mentre altre risulta decisamente infruttuoso.
Negli ultimi anni, a seguito di profondi cambiamenti nel mondo del lavoro, un numero
sempre maggiore di organizzazioni pubbliche e private si è interessato alle dinamiche del
lavoro in gruppo; il ricorso a tale metodologia sembra, infatti, particolarmente efficace per
gestire una serie di problematiche inerenti i cambiamenti organizzativi, l’aggiornamento delle
competenze, l’innovazione di prodotti e di processi, lo sviluppo compatibile, ecc.
Per poter lavorare efficientemente in gruppo è necessario, tuttavia, attivare, come ricorda
Spaltro, una «mentalità plurale», bisogna saper uscire dal proprio punto di vista per far spazio
alla descrizione che, della stessa realtà, ci propongono gli altri, bisogna abbandonare l’ottica
miope della scarsità e della competizione, per sperimentare un approccio lungimirante,
collaborativo, mirato all’abbondanza e al benessere.
Gli incontri di gruppo sono spesso valutati, nella visione comune, in base all’ordine del
giorno, alle modalità con cui vengono conseguiti gli obiettivi prestabiliti; nella complessa realtà
gruppale esiste, però, un insieme di altri aspetti, c’è un secondo livello di lettura che, come
suggeriva Fornari, possiamo chiamare «ordine della notte». Mentre l’ordine del giorno riguarda
gli aspetti razionali, le finalità operative, gli obiettivi da raggiungere, il fare, il futuro, l’ordine
della notte concerne, invece, le componenti emotive, la soddisfazione, l’essere, il presente.
Ogni gruppo, allora, per poter lavorare e vivere funzionalmente deve tenere presenti queste
diverse componenti e cercare, nelle proprie attività quotidiane, di integrarle nel miglior modo
possibile.
Un clima relazionale aperto e costruttivo, la capacità di ascoltare attivamente attraverso
processi di coinvolgimento e partecipazione, l’abilità di delineare gli obiettivi in modo chiaro e
condiviso, il riconoscimento delle competenze dei collaboratori, la realizzazione di condizioni
di cooperazione collettiva, la sollecitazione di un approccio creativo e flessibile appaiono
elementi essenziali per costruire un gruppo di lavoro produttivo ed efficiente.
4
Il gruppo al lavoro
Nello svolgimento dei propri compiti il gruppo si trova, sovente, a dover affrontare e
risolvere difficoltà e situazioni problematiche che rischiano, non di rado, di ostacolare il
raggiungimento degli obiettivi: strumenti e metodologie di problem management rappresentano
un ottimo ausilio per trasformare gli ostacoli in opportunità di crescita e di cambiamento.
Lavorare insieme permette al gruppo di avere a disposizione un'elevata quantità di conoscenze
e di esperienze, di analizzare la situazione da una molteplicità di punti di vista, di comprendere
più a fondo la complessità della questione e di ideare un maggior numero di possibili
soluzioni. Nelle dinamiche gruppali, tuttavia, esistono anche alcuni rischi di natura relazionale,
cognitiva, psicologica, come ad esempio la normalizzazione, la polarizzazione, il groupthinking,
che se non conosciuti, ed opportunamente padroneggiati, possono intralciare, o addirittura
compromettere, la soluzione dei problemi.
L’innovazione e la creatività rivestono un ruolo sempre più centrale nel mondo delle
organizzazioni: numerosi gruppi stanno lasciando il rassicurante riparo della routine, del già
conosciuto, per avventurarsi coraggiosamente nell’incerto territorio del nuovo, del progettare,
del far sorgere.
Il gruppo, e ancor più l'intera organizzazione, può impiegare le energie creative in due
direzioni: verso l'esterno, incrementando la qualità dei prodotti e dei servizi che offre ai propri
clienti/utenti, migliorando la propria posizione di mercato, ecc.; verso l'interno ottimizzando
la gestione delle risorse, ricercando modalità operative e processi lavorativi più efficienti e
soddisfacenti, migliorando il clima e la qualità della vita lavorativa.
Un approccio flessibile e creativo, sempre più indispensabile nel panorama attuale, non
viene favorito, come ricorda Avallone, da ambienti lavorativi formali, rigidi, in cui norme e
consuetudini sono perpetuate acriticamente, ma caratterizza le organizzazioni «leggere» in cui,
con sensibilità ed eleganza intellettuale, ci si apre ad un processo di maturazione culturale, di
liberazione di energie, di trasformazione innovativa.
Un gruppo che decide di sviluppare le proprie abilità creative sperimenta, prima o poi,
l’umorismo, il divertimento, la leggerezza di mettere a fuoco una situazione problematica e,
contemporaneamente, di avere un atteggiamento distaccato, senza affanni, la possibilità di
constatare difficoltà, o errori, e di poter reagire in modo indulgente e divertente. Un
atteggiamento umoristico, storicamente escluso dall’ambito lavorativo, favorisce, in realtà,
l’interazione tra i membri, allevia la tensione, rafforza il senso di appartenenza al gruppo,
contribuisce a ridurre la conflittualità e stimola ad individuare punti di vista originali ed
innovativi. Diversi autori, tra cui De Masi, ribadiscono da tempo la necessità di far avvicinare
il più possibile il lavoro al divertimento, a qualcosa di piacevole, di interessante, di stimolante.
Recenti studi e ricerche nell’ambito organizzativo mostrano una crescente attenzione alle
dinamiche di gruppo, alla soddisfazione lavorativa, a relazioni più costruttive ed appaganti, ad
un maggiore benessere individuale e collettivo, ad una migliore qualità della vita.
Questo volume vuole rappresentare, pur nella sua sinteticità, uno stimolo per porre
attenzione, nei contesti lavorativi di gruppo, alle dinamiche comunicative e relazionali, alla
gestione dei conflitti verso la costruzione di un consenso partecipato, ad un approccio ai
problemi aperto, dinamico, innovativo e, talvolta, perché no, anche divertito e divertente.
5