NOCERA S., Il diritto alla partecipaz, (io, ott15) (1

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NOCERA S., Il diritto alla partecipaz, (io, ott15) (1
DALL’INCLUSIONE-INTEGRAZIONE ALLA PARTECIPAZIONE
- in Cultura e Civiltà la RICERCA SCIENTIFICA di Francesco FUSCA*
La persona disabile -scrive Giovanni Paolo II- anche quando risulta ferita nella mente o nelle sue
capacità sensoriali e intellettive, è un soggetto pienamente umano, con i diritti sacri e inalienabili
propri di ogni creatura umana, possiede una dignità unica ed un valore singolare.
La qualità della vita all’interno di una comunità si misura in buona parte dall’impegno
nell’assistenza ai più bisognosi nel rispetto della loro dignità di uomini e di donne.
Il mondo dei diritti non può essere solo appannaggio dei sani.
Anche la persona disabile -scrive, ancora, il Papa- dovrà essere facilitata a partecipare, per quanto
possibile, alla vita della società, deve essere aiutata ad attuare tutte le potenzialità di ordine fisico,
psichico e spirituale.
In questi pensieri di Giovanni Paolo II si può sintetizzare, probabilmente, gran parte della
summa ontologica (parafrasando Tommaso d’Aquino) di Salvatore NOCÈRA da Gela
(Caltanissetta). E, cioè, quel pensiero profondo e sottile di ricerca scientifica che si intreccia,
felicemente, con la concezione, alta, della Persona, anche in senso cristiano.
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Con IL DIRITTO ALLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA (Normativa e Giurisprudenza per la piena
partecipazione scolastica degli alunni con disabilità) [Key editore, Vicalvi (FR) 2015, pp. 80,
€. 13,00], Nocèra dà il meglio di sé e fa il punto sull’andamento della Cultura della disabilità in
Italia e oltre.
L’esperto siciliano (di fama europea) risponde con fondata sicurezza alla domanda: -Verso
dove vanno l’Inserimento Inclusione Integrazione e la VALORIZZAZIONE delle Persone con
disabilità che frequentano, nel bene e nel male, la Scuola italiana?
La risposta, oggi, maturata nel Tempo e in Scienza e Coscienza, è la seguente:
-L’Inclusione/Integrazione va verso la Partecipazione: deve essere intesa organizzata vissuta come
Con-divisione Com-partecipazione Com-prensione (nel senso di TERENZIO). E con ciò sottolineando
l’Azione della Comunità educante, nel tempo dell’Autonomìa delle Istituzioni scolastiche e alla
luce, ancora abbagliante, della Legge n. 107/15. E con ciò sottolineando, ancora, la visione
dinamica della Cultura della disabilità (e dei suoi protagonisti: in primis, le stesse Persone con
disabilità e poi le loro Famiglie, e poi le Associazioni a cui aderiscono, e poi …); rispetto a quella
visione statica oggi tanto diffusa e ritenuta, sostanzialmente, vincente.
Nocèra va oltre. Sentiamolo: Il titolo del presente libro vuole sostituire i termini ormai in
voga di ‘integrazione’ e ‘inclusione’, che, semanticamente, veicolano il messaggio di ‘chiudere’ gli
alunni con disabilità in un ruolo passivo.
Il termine usato nel titolo di ‘partecipazione’ vuole invece evidenziare il ruolo attivo di tali
alunni sia ai sensi dell’art. 3, c. 2, della Costituzione, sia secondo le effettive capacità di ciascuno ai
sensi dell’art. 16, comma 2, della L. 5/2/1992, n. 104.
Nella stessa pagina 9, Nocèra dichiara (con Karl POPPER) il suo spazio, geometrico, di
studio e di ricerca, e precisa come il libro non tratti:
• né le questioni universitarie dell’Inclusione/Integrazione (Legge n. 17/99, 28 gennaio);
• né i D. S. A. (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), Legge n. 170/10 (8 ottobre);
• né, infine, i B. E. S. (Bisogni Educativi Speciali), Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, i
quali ‘Bisogni’ sono ‘diversi’ dalla Disabilità.
Inoltre, Nocèra risponde a un’altra (insidiosa) domanda: -A che punto siamo? Che fine ha fatto la
VIA ITALIANA ALL’INTEGRAZIONE? Qual è, oggi, lo stato dell’arte della Cultura della disabilità? A
Scuola come vanno, veramente, le ‘cose’: les choses?
La Scuola è il contesto/lo sfondo integratore/il panorama di Senso che Nocèra dichiara di
esplorare sondare indagare, non mancando mai però di dare Indicazioni teoriche e pratiche, di
Giurisprudenza e di Didattica: Indicazioni operative di Pedagogìa e di Metodologìa, di
Organizzazione e di Legislazione scolastica, considerando anche, perché molto significativo, il suo
organico lavoro di docente, di insegnamento negli Istituti tecnici, per circa tre lustri. A differenza di
molti studiosi della Scuola (docenti universitari compresi) che la Scuola l’hanno vista solo “sulla
carta” o “attraverso i libri” o “per sentito dire” e che … scrivono e vendono libri (e altro) lucrando
per la ‘posizione’ sociale o istituzionale che rivestono … Ma, lasciamo stare: -Absit iniuria verbis!
Questa caratteristica di personalità, l’insegnamento nella Scuola reale frequentata dagli
studenti/esse in carne e ossa, che rende bella e qualificante la ricerca di Salvatore Nocèra, la dice
lunga sulla competenza professionale di questi e sulla sua capacità/abilità, alta spessa profonda, di
coniugare la Scuola reale con la Scuola legale-ideale.
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IL DIRITTO ALLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA, che è un libro eminentemente di Diritto
amministrativo, si snoda attraverso quattro intensi rigorosi densi capitoli e diecine e diecine di
paragrafi.
Il libro -sobrio lineare tecnico- è, da un lato, PER TUTTI; dall’altro, per addetti ai lavori.
E, quindi, pesca nel vasto mondo degli Operatori della scuola e degli Operatori del Territorio.
Farebbero bene a leggerlo i politici: i migliori Politici. Quei pochi, colti e civili, che hanno
capito che con la Cultura si mangia e come, a partire dalla Cultura che sono capaci di apprendere e
di spendere in Società i giovani e le giovani disabili, che frequentano la Scuola italiana - Scuola
europea.
Ma, dove sono, questi Politici? Quelli con la P grande, perché veramente Testimoni di Vita e
di Onestà: Politici-Persone DALLA PARTE DEGLI ALTRI: degli ultimi degli in-visibili dei poveri: il
meglio dell’umanità.
Difatti, così come ci ha insegnato (e noi abbiamo imparato, per sempre!) quel disturbatore
fastidioso perturbatore incorreggibile di don Lorenzo MILANI: In Africa, in Asia, nell’America
Latina, nel mezzogiorno, in montagna, nei campi, perfino nelle grandi città, milioni di ragazzi
aspettano d’essere fatti eguali. Timidi come me, cretini come Sandro, svogliati come Gianni. Il
meglio dell’umanità”. (Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, Libreria ed. Fiorentina,
Firenze 1967, p. 80).
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I quattro capitoli, dunque. Eccoli:
* IL PRIMO CAPITOLO riguarda natura e contenuto del diritto e orienta sulla lettura della
Costituzione e sul Diritto allo studio che è veramente tale, in una Società conoscitiva liquida
glocale, se l’alunno/a è incluso/a nelle classi comuni delle scuole ordinarie. Inoltre, riguarda i
Doveri delle Famiglie le quali, accanto ai Diritti (sui quali soltanto, generalmente, ci si sofferma)
devono praticare quei vincoli impegni obblighi di cui al Patto di corresponsabilità educativa (DPR
n. 235/07 -21 novembre-, art. 5 bis).
** IL SECONDO riguarda la programmazione del processo inclusivo ed è chiaramente
descrittivo del ‘percorso’ da compiere, passo dopo passo, per realizzare: (A) dall’accesso al diritto;
(B) agli Accordi di programma (D. L. vo n. 267/00 -18 agosto- art. 34 del Testo Unico sugli Enti locali),
che sono come l’araba fenice, di cui ciascun dice ma dove sia nessun lo sa!; (C) e sino ai Piani di
zona (Legge n. 328/00 -8 novembre- art. 14), che sancisce l’obbligo dei Comuni di pensare predisporre realizzare il PROGETTO GLOBALE DI VITA delle Persone con disabilità, compreso anche il
periodo scolastico … (p. 33).
*** IL TERZO riguarda gli strumenti dell’inclusione, con i quali -spiega Nocèra- debbono
intendersi sia gli organismi previsti dalla normativa in quanto strumentali per lo svolgimento di
procedure inclusive (e, dunque: i GLI, GLHO, GLIP e GLIR), sia tutto l’insieme di obblighi degli
apparati pubblici oggetto delle pretese degli alunni con disabilità certificata che sostanziano il
contenuto del diritto all’inclusione (e, dunque: tutte le prestazioni di enti locali, scuola e ASL).
**** IL QUARTO CAPITOLO, infine, riguarda la concretizzazione del P. E. I. (Piano Educativo
Individualizzato) a livello di classe e del singolo alunno/a, e del P. O. F. (Piano dell’Offerta
Formativa) a livello d’Istituto, attraverso gli ‘strumenti’ di cui al capitolo terzo. La valutazione, che
continua a essere una vexata quaestio, mai affrontata veramente e mai risolta definitivamente,
della Politica scolastica italiana (ma, non europea), afferisce sia ai risultati ottenuti dai singoli
alunni, sia la qualità inclusiva realizzata nelle singole classi e nelle singole scuole, anche sulla base
delle prove INVALSI e del P. A. I. (Piano Annuale dell’Inclusività). (p. 63).
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Salvatore Nocèra è autore (con Nicola Tagliani), nel 2015, anche di: LA NORMATIVA INCLUSIVA
NELLA NUOVA LEGGE DI RIFORMA SULLA “BUONA SCUOLA” (Key editore, Vicalvi -FR- 2015, pp. 65,
€. 12,00).
Un libro snello intenso ricco di indicazioni teoriche e operative. Nella Scuola che cambia.
Ancora. E cerca di andare verso una Riforma del Sistema scolastico italiano.
L’art. 1, unico, scandito in ben 212 commi, è vivisezionato con cura perizia Cultura.
Il libro, che si snoda attraverso tre capitoli e una ‘conclusione’, dedica una parte, sostanzialmente,
alla Legge n. 107/15: (13 luglio): Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti e, un’altra parte, al Decreto delegato
sull’inclusione scolastica.
Mentre la prima parte passa in rassegna i 212 commi considerandoli, a grappoli, per le
tematiche e problematiche che sollevano e che cercano di svolgere e di risolvere; la seconda,
invece, punta i riflettori su come saranno (speriamo nel tempo breve!), tra l’altro:
(a) le nuove specializzazioni per i docenti per il sostegno e gli appositi ruoli per il sostegno;
(b) ancora: i livelli essenziali e gli Indicatori per l’autovalutazione e la valutazione;
(c) infine: l’aggiornamento obbligatorio per i dirigenti scolastici, per i docenti, per i
collaboratori scolastici e le collaboratrici. (p. 45).
Insomma, la 107 dedica, dei suoi 212 commi, gli articoli da 180 a 185, per riservarsi Deleghe e
Decreti che saranno, poi, emanati … La Delega, che riguarda la Cultura della disabilità suona così:
Revisione della normativa sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e altri BES …
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In questo contesto di idee si inserisce, con molte probabilità, quanto ha dichiarato,
dialetticamente, Luciano CHIAPPETTA a Lamezia Terme (9 ottobre 2105), in un Seminario
regionale per i 337 dirigenti scolastici (più 45 Istituti sottodimensionati e dati, ahimé!, in reggenza:
organico 382 …), voluto dall’ottimo Diego BOUCHÉ, direttore generale della Scuola calabrese.
L’esperto Chiappetta, ragionando del Potenziamento dell’organico delle Scuole, ha parlato
di una ‘quota’ di questo per l’Organico per le Persone con disabilità, che frequentano la scuola del
nostro Paese. E ha detto, precisamente, che:
(A) questi docenti sono funzionali al miglioramento dei rapporti tra insegnanti per il sostegno e
insegnanti curricolari: per INTEGRARE LE DUE PROFESSIONI;
(B) questi docenti sono funzionali al miglioramento dei rapporti tra gli studenti/esse “con abilità’”
e gli studenti/esse “con dis-abilità”.
Pertanto, possiamo affermare che questi docenti svolgeranno il compito, delicato e
prezioso, di Valore, di DOCENTI-CERNIERA. Nel senso bello buono onesto del concetto … Insomma,
saranno i facilitatori dei processi d’insegnamento-apprendimento e i potenziatori della forma
mentis dei saperi di base.
Una ‘cambiamento’ rilevante. Significativo. Veramente una innovazione.
Un’idea felice di Scuola di qualità nella Comunità educante, che è: armonioso pensare dire fare
verso la crescita dell’Umanità tutta, alla pari nei Diritti e nei Doveri, e che è, in buona sostanza,
l’etica finalità di una Scuola-Società che libera (che rende liberi dall’ignoranza, tout court)
attraverso la padronanza delle competenze professionali (conoscenze saperi scienze).
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FRAGILITÀ
Vi è stato detto che, come una catena, siete fragili quanto il vostro anello più debole.
Questa è soltanto mezza verità.
Siete anche forti come il vostro anello più saldo.
Misurarvi dall'azione più modesta
Sarebbe come misurare la potenza dell'oceano dalla fragilità della schiuma.
Giudicarvi dai vostri fallimenti è come accusare le stagioni per la loro incostanza.
E voi siete come le stagioni, e anche se durante il vostro inverno negate la vostra primavera,
La primavera, che in voi riposa, sorride nel sonno e non si offende.
Kahlil GIBRAN (in: Il Profeta)
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SOLO PER DONNE… FENOMENALI / AMA
Ama finché non ti fa male, / E se ti fa male,
Proprio per questo sarà meglio.
Perché lamentarsi?
Se accetti la sofferenza e la offri a Dio, / Ti darà gioia.
La sofferenza è un grande dono di Dio: / Chi l’accoglie,
Chi ama con tutto il cuore, chi offre se stesso / Ne conosce il valore.
Tieni sempre presente che
La pelle fa le rughe, i giorni si trasformano in anni…
Però, ciò che è importante non cambia;
La tua forza e la tua convinzione / Non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo / C’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo / C’è un’altra delusione.
Fino a quando sei vivo, sentiti vivo.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
Insisti anche se tutti si aspettano / Che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, / Ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, / Cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, /Cammina.
Quando non potrai camminare, / Usa il bastone.
Però non trattenerti mai!
MADRE TERESA di Calcutta
(in verità di Skopje, Albania). Premio Nobel per la Pace, 1979: «Per il lavoro compiuto nella lotta
per vincere la povertà e la miseria, che costituiscono anche una minaccia per la pace»
* Francesco FUSCA - Ispettore emerito, Ministero P. I. / I. U. R.
Poèt - Shkrimtàr ka Spixana / Poeta - Scrittore di Spezzano Albanese (Cosenza)