La gloria di New Orleans
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La gloria di New Orleans
Culture e società sabato 27 giugno 2015 22 Intervista alla cantante statunitense Dee Dee Bridgewater, lunedì a JazzAscona La gloria di New Orleans La diva del Jazz racconta il suo concerto a JazzAscona, la rinascita di New Orleans dopo l’uragano Katrina di dieci anni or sono e il suo rapporto con la ‘culla del Jazz’ DOPO KATRINA La rinascita JazzAscona festeggia New Orleans dieci anni dopo Katrina. Che cosa significa per lei quella città? Nel 1983 passai tre settimane laggiù per interpretare il musical ‘Sophisticated Ladies’ e mi innamorai di quell’atmosfera. Mi sembrava di vivere in un museo vivente, come mi succede spesso anche in Europa. Soprattutto nel quartiere francese, dove i transalpini hanno giocato un ruolo molto importante, la storia è presente ovunque. In particolare nella famosa Congo Square, dove tutte le domeniche i francesi permettevano ai loro schiavi africani di riunirsi e cantare. Poi la città è passata in mani spagnole, prima di essere di nuovo conquistata. Dopo Parigi, nella quale ho vissuto per 24 anni, New Orleans è la città nella quale mi sento più a mio agio. Ancora di più di Memphis o del Michigan, dove sono cresciuta. di RH Dee Dee Bridgewater, vero nome Denise Eileen Garrett, è nata a Memphis il 27 maggio 1950. Dopo il suo matrimonio con il trombettista Cecil Bridgewater, al quale ne faranno seguito altri due e la nascita di tre figli, è diventata famosa come cantante della Thad Jones-Mel Lewis Jazz Orchestra. Nel 1975 ha conquistato un Tony Award come migliore interprete musicale di Broadway, mentre con ‘Dear Ella’ (1997) e ‘To Billie with Love’ (2011) ha portato a casa due Grammy Awards come migliore album Jazz. Il suo concerto con il trombettista Irvin Mayfield e la New Orleans Jazz Orchestra – coi quali ha appena pubblicato ‘Dee Dee’s Feathers’ – sarà, lunedì sera, il clou del 31° JazzAscona (per il programma del fine settimana, vedi cronaca di Locarno). È vero che ha pensato di trasferirsi a New Orleans? Sì, l’anno scorso ho venduto la mia villa di Las Vegas. Per ora vivo a Los Angeles, dove si è trasferita mia madre, che soffre della malattia di Alzheimer. Laggiù può godere delle migliori cure possibili. Forse mi trasferirò a New Orleans, ma solo dopo che il cammino terreno di mia mamma sarà giunto al termine. Dee Dee benvenuta in Ticino! Siamo curiosi di scoprire il suo nuovo progetto musicale con Irvin Mayfield… Grazie. Mi rallegro molto di tornare da voi e sono felice di portare in Europa questo progetto. Sarà interessante vedere e sentire le reazioni del pubblico europeo questa estate… Come vi siete incontrati con Irvin Mayfield? Il nostro primo incontro risale a quattro anni fa, al Jazz & Heritage Festival di New Orleans, dopo però che avevo già sentito parlare di lui. Poi ci siamo visti sporadicamente, finché nel 2012 non abbiamo soggiornato nello stesso hotel di New Orleans per cinque giorni. Eravamo bloccati dall’uragano Isaac. In quell’occasione ci siamo conosciuti più da vicino. Quindi avete deciso di incidere un disco in comune. Inizialmente avevo l’intenzione di venderlo solo nell’aprile di quest’anno ed esclusivamente al New Orleans Jazz Market, un progetto realizzato proprio da Irvin. Poi le registrazioni mi sono talmente piaciute che ho cercato un distributore internazionale. La musica Alle 20.30 al Palacongressi TI-PRESS IL CASO ‘Molto amato’ e molto censurato Il regista e la protagonista del controverso film marocchino ‘Zin Li Fik’ (‘Molto amato’ in dialetto marocchino), che racconta l’industria del sesso nel Paese maghrebino, sono finiti sotto processo con l’accusa di “pornografia, indecenza e incitazione dei minori alla dissolutezza”. Lo riportano i media locali, spiegando che il regista franco-marocchino Nabil Ayouch e l’attrice Loubna Abidar, che nel film interpreta una prostituta, dovranno Felice di portare in Europa questo progetto trasmette la nostra gioia per la rinascita della “culla del Jazz” dopo il terribile uragano Katrina. Irvin con le sue note e io con la mia voce vogliamo che l’eredità della musica continui a perpetuarsi. Come descrivere stilisticamente il cd? Le canzoni che abbiamo registrato coprono un lungo periodo, dai primi anni di esistenza di New Orleans fino ai giorni nostri. Ad esempio ‘St. James Infirmary’ è una pietra miliare nella storia musicale della città. ‘Big Chief’ del Professor Longhair non è da meno, come pure ‘What a Wonderful World’ di Louis Armstrong. Poi c’è ‘Treme Song’, incisa appositamente per una serie televisiva realizzata dopo il passaggio di Katrina. ‘Come Sunday’ è di Duke Ellington, ma è stata resa celebre dalla cantante gospel Mahalia Jackson, anche lei originaria di New Orleans. Ogni canzone di questo album ha un legame stretto con questa città! Ci sono anche canzoni del suo repertorio? Solo ‘One Fine Thing’, una composizione di Harry Connick Jr., anche lui un figlio di New Orleans. Mi sono innamorata di questa canzone due anni fa, quando Harry l’ha interpretata dal vivo in una trasmissione televisiva. Il suo testo ha stuzzicato il mio lato arti- stico. Non vedo l’ora di presentare al pubblico tutti questi bellissimi brani. Come nasce il titolo dell’album “Dee Dee’s Feathers”? Tradizionalmente gli indiani d’America indossano delle favolose composizioni di piume durante i festeggiamenti del “Mardi Gras”. Nel corso delle mie esibizioni mi piace sfoggiare dei monili contenenti delle piume. Una volta al posto di una parrucca ho indossato un cappello di piume che avevo acquistato a New Orleans. Quella sera Irvin mi chiese se mi piacevano le piume e io gli risposi: “Certo, io amo le piume!”. E da lì prese lo spunto per il titolo dell’album. Lunedì ultimo concerto del Progetto Argerich 2015 È morto l’attore Patrick MacNee Domenica alle 18.30 ultimo recital alla Chiesa evangelica e lunedì alle 20.30 ultimo concerto sinfonico al Palazzo dei Congressi per l’edizione 2015 del Progetto Martha Argerich. Ospite del recital, il pianista italiano Enrico Pompili, originario di Bolzano e formato all’Accademia pianistica di Imola, che aprirà il suo programma con i tre grandi compositori di scuola tedesca (Bach, Beethoven, Brahms) per poi continuare con Maurice Ravel. Il concerto con l’Orchestra della Svizzera Viveva da 40 anni in California ed era diventato americano, ma Patrick MacNee era la quintessenza della britannicità. L’attore è morto all’età di 93 anni ed è passato alla storia come l’interprete dell’agente segreto John Steed nella serie degli anni Sessanta ‘The Avengers’ (conosciuta in italiano come ‘Agente speciale’). Steed indossava sempre la bombetta e aveva con sé sempre un ombrello, e, più come Roger Moore che come Sean Connery, scazzottava e seduceva sempre con il sorriso sulle labbra. ATS comparire davanti ai giudici di Marrakech il 15 luglio. La pellicola, che racconta la vita di quattro prostitute a Marrakech, è stata presentata il mese scorso al Festival di Cannes e ha fatto indignare molti in Marocco per le sue scene di sesso esplicito, alcune delle quali sono finite online. Secondo le accuse rivolte ad Ayouch, il film esalta la prostituzione, l’omosessualità, il traffico di esseri umani, il turismo sessuale e lo sfruttamento dei minori, come scrive il sito Morocco World News, che cita fonti giudiziarie anonime. Su Facebook è stata creata una pagina che chiede la messa al bando di ‘Zin Li Fik’, accusato tra l’altro di “offendere le donne marocchine”. italiana diretta da Jacek Kaspszyk presenta un’imponente sfilata di solisti. Il pianista Sergei Babayan proporrà il Concerto n. 2 di Prokofiev, seguito da Renaud Capuçon nel Concerto n. 1 di Max Bruch. Nella seconda parte la padrona di casa Martha Argerich suonerà nel Concerto per due pianoforti di Poulenc in coppia con Alexander Gurning. Chiuderà il Concerto n. 2 di Liszt con Khatia Buniatishvili, pianista oggi in prima fila nel concertismo internazionale e tenuta a battesimo proprio dal Progetto Argerich. L’attrice Abidar ha inoltre denunciato di aver ricevuto diverse minacce di morte, per essersi mostrata nuda nel film. Sulla scia di queste polemiche, il governo di Rabat ha bloccato l’uscita nelle sale, che era in programma il prossimo autunno. Per il ministro della Comunicazione Mustapha el-Khalfi la pellicola offende “i valori morali e la dignità delle donne marocchine ed è un palese attacco all’immagine del Paese”. In un’intervista a ‘Le Figaro’, Ayouch ha difeso il suo film, affermando che “la prostituzione è intorno a noi e invece di rifiutarci di vederla dovremmo provare a capire come le donne arrivino a vivere in quella condizione difficile”. Recentemente sua figlia China Moses l’ha seguita in tournée. Come si è sviluppato il vostro legame? Ne è uscito rafforzato. Ho un buon rapporto con ognuno dei miei tre figli. Per me è stata una benedizione poter avere China sul palcoscenico, sentirla cantare e capire che la musica è anche il suo elemento preferito. Lei è una cantautrice fantastica e interpreta le sue canzoni con grande talento. Abbiamo inciso assieme due brani del nuovo album ed è stato un magnifico momento di unione. Nel 1969 ha suonato in Russia con la Illinois Jazz Band, in piena Guerra fredda. Come visse quell’esperienza? Fu indimenticabile. Il comunismo e le sue idee erano ancora molto forti. Il Kgb ci seguiva passo per passo e ci controllava molto strettamente. Le nostre camere di hotel erano spiate, le nostre valigie arrivarono con tre-quattro ore di ritardo, dopo che erano state minuziosamente passate al setaccio. LE BREVI Harry Potter atto terzo Prima le pagine dei libri, poi i fotogrammi dei film e prossimamente le scene di uno spettacolo teatrale: nuova vita per Harry Potter, il ragazzo mago il cui debutto nelle librerie britanniche avvenne giusto 18 anni fa. E per l’anniversario la sua creatrice, J.K. Rowling, ha annunciato ‘Harry Potter and the Cursed Child’, il cui debutto avverrà a Londra l’anno prossimo. Leggendo John Fante Parole e musica al Longlake festival, domenica alle 20.30 alla Darsena del Parco Ciani di Lugano: le parole, proposte dall’attore e regista Emanuele Santoro, sono di John Fante, scrittore italoamericano di origini abruzzesi e autore di libri quali ‘Chiedi alla polvere’, ‘Aspetta primavera Bandini’, ‘La strada per Los Angeles’ e ‘Sogni di Bunker Hill’. La musica, invece, è di Claudia Klinzing. L’Orchestra sinfonica giovanile in concerto Il film di Nabil Ayouch era a Cannes Lunedì alle 18 l’Aula magna del Conservatorio a Lugano ospiterà il concerto dell’Orchestra sinfonica giovanile della Svizzera italiana diretta da Yuram Ruiz e con il violinista Robert Kowalski come solista. In programma musiche di Beethoven, Mendelssohn e Haydn.