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Stufo del tatuaggio? Ecco come cancellarlo ei rischi a cui si
Befan
09/07/2015
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Stufo del tatuaggio? Ecco come cancellarlo
e i rischi a cui si va incontro
 di Redazione
 In Curiosità
 9 luglio 2015
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"Ma chi me l'ha fatto fare?". Cresce il numero dei tatuaggi sui corpi degli Italiani, ma con esso
lievita anche quello di chi si pente di averlo fatto, o semplicemente non si riconosce più
nell'immagine e nelle parole (spesso dedicate ad un partner che non c'è più) che si è fatto
tatuare. Ecco i più comuni metodi per cancellare un tattoo che non amiamo più e i possibili
problemi che possiamo incontrare per la sua rimozione.
Quanti sono i motivi per farsi un tatuaggio? La voglia di
trasgredire, un evento particolare, un amore che sembra
possa durare per sempre…ma altrettanti sono i motivi
per cui poi vorremmo cancellarlo! Certo si sa, non è
facile ma neanche impossibile, basta un po’ di pazienza.
Ricordiamoci sempre, però, che sia quando facciamo un
tatuaggio e sia quando lo rimuoviamo dobbiamo avere
la massima cura per il nostro corpo e rivolgerci a veri
esperti nel campo della dermatologia e della cosmesi.
Chiariamo subito che, spesso, la cancellazione può lasciare una traccia, il cosidetto “tatuaggio
fantasma“; inoltre per eliminare un tatuaggio ci vogliono tempi diversi a seconda della grandezza,
della profondità a cui è penetrato l’inchiostro, dell’incarnato della nostra pelle (meglio se chiara) e
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dei colori usati. Ad esempio i pigmenti a base ferrosa sono più difficili da rimuovere perchè
reagiscono col laser e anzichè sparire possono addirittura accentuarsi; è il caso dei gialli, dei rossi e
dei blu.
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A proposito di laser, questo è il metodo più comune ed efficace; l’ultima tecnologia, per ora
presente solo negli Stati Uniti e a Londra, è il “Picolaser” che richiede solo 3 sedute per cancellare il
tatuaggio, mentre in Italia si può ricorrere al “Laser Qswitch” che può richiedere anche diversi mesi di
intervento. Si agisce sulla pelle anestetizzata con un raggio molto forte ma breve; successivamente
la zona andrà protetta con creme lenitive ed evitando l’esposizione al sole per diverso
tempo…quindi meglio evitare di ricordarsi in estate per effettuare questo trattamento a meno di
non voler un’abbronzatura a macchia di leopardo!
Un sistema alternativo è il cosiddetto liquido “Skinial” ad effetto corrosivo, attenzione però: questa
tecnica è stata vietata dall’Autorità Giudiziaria perchè la sostanza viene iniettata sotto la pelle
per agire efficacemente con effetti davvero dannosi! Per quasto, cari amici, state lontano da chi
ancora ve lo propone! Si può ricorrere invece alla “dermoabrasione” che consiste nel levigare la pelle
fino a far fuoriuscire l’inchiostro e poi trattare la parte con creme antibiotiche e bendaggi per circa
10 giorni; il metodo non è eccessivamente aggressivo ma può non eliminare del tutto il disegno.
Anche la “rimozione chirurgica” mediante bisturi può essere efficace, ma poichè è un intervento a
tutti gli effetti il rischio cicatrici non è da escludere!
Per coloro che amano metodi naturali esistono in commercio delle creme adatte per la rimozione
che possono essere applicate anche a casa con costi molto contenuti; ce ne sono di diversi tipi ed
agiscono direttamente sul colore dopo varie applicazioni. Ancora, c’è chi utilizza il sale con le sue
proprietà abrasive, ma in questo caso occorre fare molta attenzione perchè i risultati sono di scarsa
qualità e gli effetti, dannosi sulla pelle, molto evidenti! Come si può vedere, allora, i trattamenti laser
sono quelli più efficaci, ma gli esperti raccomandano sempre di effettuarli in centri specializzati e di
informarsi bene, prima di procedere, sulle possibili controindicazioni e sugli effetti collaterali.
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