pal piccolo 12-07-15
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pal piccolo 12-07-15
CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Venezia Alpi Carniche Pal Piccolo Domenica 12 Luglio 2015 Itinerario: Difficoltà: Interesse: Abbigliamento: Passo Monte Croce Carnico 1360m – Pal Piccolo 1866m – Casera Palgrande di Sotto 1536m – Bar Laghetti 920m E Naturalistico, Ambientale, Paesaggistico Normale da escursionismo Tempi di percorrenza: 1°gg: 5.0 h Altitudine min: 920 m Altitudine max: 1866 m Dislivelli: Salita +500m Discesa -950m Cartografia essenziale: Responsabili: ed. Tabacco 1:25000 foglio N°09 AE-EAI-EEA Giancarlo Cristofoli Prat Posto e ora di ritrovo: Venezia Piazzale Roma ore: 7:00 Mestre Via Torino ore: 7:15 Note: Il Pal Piccolo (Klein Pal) 1866 m. IGM, il Cuelat (Freikofel) 1757 m. IGM, e il Pal Grande (Grosser Pal) 1809 m. IGM formano la tozza e arrotondata dorsale sulla quale corre l’attuale confine italo-austriaco. E’ segnata da fenomeni carsici nonché dai resti di trincee e baraccamenti, tragiche testimonianze dei sanguinosi scontri che in questa zona si svolsero durante la grande guerra. Il possesso, infatti, dei rilievi attorno al passo monte croce Carnico garantiva il predominio sull’unico valico facilmente transitabile tra sesto e la val Canale e quindi per gli Italiani, la possibilità, di penetrare fino a Villaco e Tarvisio scardinando l’intero sistema difensivo Austriaco delle Alpi Giulie mentre per gli Austriaci si sarebbe aperta la via del Tagliamento con la possibilità di aggirare l’intero fronte dell’Isonzo. Tutto dipendeva dal controllo del Pal Piccolo ce dominava il valico. Le prime truppe a conquistarlo furono gli alpini del BTG “Tolmezzo” e “Tagliamento” due giorni dopo l’entrata in guerra dell’Italia il 26 maggio 1915. La vetta, nei successivi anni di guerra, fu più volte persa e riconquistata da ambo le parti con impressionanti spargimenti di sangue fino all’ottobre 1917 quando lo sfondamento della linea dell’Isonzo, a Caporetto, avrebbe obbligato le truppe Italiane ad una precipitosa ritirata ponendo cosi fine a trenta mesi di lotta. Terminata la guerra, l’opera dei recuperanti, l’azione degli agenti atmosferici e lo scorrere del tempo produssero notevoli danni e distruzioni nelle opere belliche della zona. Questo fino al 1983 quando l’associazione internazionale Amici delle Dolomiti-Dolomitenfreunde (nata da un’idea dello storico prof. W. Schaumann) cominciò ad operare nella zona del Pal Piccolo recuperando e restaurando le strutture ormai degradate creando così un grande museo all’aperto per informazioni inerenti all’associazione e l’eventuale richiesta di collaborazione alla campagna di restauri, scrivere a: Dolomitenfreunde - Postfach - 18 A-9640 Kotschach. Una parte dei reperti bellici recuperati si possono ammirare nella mostra storica della zona Carnia nella grande guerra a Timau di Paluzza (UD) che comprende accanto ad una consistente raccolta di cimeli bellici, migliaia di documenti e immagini fotografiche inedite che testimoniano le drammatiche vicende della prima guerra mondiale sulla linea del fronte denominata “zona Carnia“ (per informazioni APT Paluzza tel. 0433775344). Descrizione itinerario: Dall’ampio piazzale posto a pochi metri dal valico di frontiera del passo Monte Croce Carnico (1360 m.) s’imbocca una mulattiera (indicazioni, segnavia n 401) che permette dopo un traverso e alcune strette serpentine, di raggiungere in breve i piedi della grande e strapiombante parete detta “la Scogliera“ (questa, è percorsa da numerosi itinerari d’arrampicata che sono sede di meeting di free climbing). Si costeggia per un breve tratto per poi ricominciare a salire fino a giungere ad una specie di pulpito con resti di baracche appartenenti alla grande guerra (1620 m, targa della 224a compagnia Btg. Val Pellice 3° Reggimento). Si prosegue per buon sentiero fino a giungere ad un bivio (indicazioni); qui si volta a sinistra salendo su buona traccia fra ruderi e caverne fino a giungere all’arrivo della teleferica proveniente dalla Plocken Haus (possibilità di ricovero di fortuna in una baracca). La vetta del Pal Piccolo, ormai lontana pochi minuti, si può raggiungere o attraverso una ripida scalinata di legno posta pochi metri oltre il cavo della teleferica o percorrendo la trincea dirimpetto al ricovero che conduce alla base di un breve canale attrezzato, lungo una ventina di metri, che porta anch’esso al sistema difensivo sommitale. Si percorrono ora i camminamenti in direzione SE attraversando la parte Austriaca per pervenire poi al “Trincerone“ inizio della zona Italiana (m 1860). Dopo una visita alle opere belliche si ritorna sui propri passi fino al bivio di cui prima e qui si gira sinistra percorrendo in discesa un buon sentiero che si snoda fra trincee e resti di guerra. Si prosegue per il sentiero lungo l’ampio crestone orientale del Pal Piccolo attraversando continui saliscendi e raggiungendo il valico (quota 1600 m circa) formato dalla fine della cresta del Pal Piccolo con la fiancata del Cuelat. Il sentiero scende con alcuni tornanti verso la Casera Pal Piccolo, e tenendo la sinistra, entra in un bel bosco di faggi raggiungendo la Casera Pal Grande di Sotto (quota 1536 m) dove si innesta nel sentiero n° 402. Qui si volta a destra e seguendo la valle del Rio Gaier si scende in un bosco di abeti e faggi. Arrivati ad un bivio si tralascia il sentiero che mena a sinistra verso Timau per attraversare andare a destra ed attraversare poco dopo il Rio Gaier. Si transita accanto agli Stavoli Roner e si giunge in breve ad incrociare una strada sterrata che si segue per pochi metri a sinistra fino a sbucare sulla SS 52 bis a pochi metri dal Bar Laghetti dove la nostra escursione ha termine. Museo: Museo all'aperto della guerra in montagna 1915-18 : Realizzato dall'associazione Dolomitenfreunde al Passo di Monte Croce Carnico e sul Pal Piccolo, costituisce l'ideale integrazione alla visita dei Musei di Timau e di Kòtschach-Mauthen. L'ingresso è gratuito, ma consigliamo di effettuare solo dalla tarda primavera all'autunno. Analoga realizzazione è in atto sul Freikofel e Pal Grande da parte dell'Ass. Amici Alpi Carniche con sede a Timau. Il Tempio Ossario di Timau : L'opera di trasformazione dell'antico Santuario del Cristo in Tempio Ossario fu realizzata negli anni 1936/37; venne inaugurato nel novembre 1937 e consacrato nel maggio 1939.All'interno e all'esterno del tempio, vi sono custodite le spoglie di 1764 caduti provenienti dal Fronte dell'Alto But e dintorni. Delle 1764 salme 1466 sono note e 298 ignote (vi sono compresi 73 austroungarici di cui solo otto noti).All'interno, oltre alle figure del fante e del crocifisso di G. Castiglioni e le pitture realizzate da Vanni Rossi e Giovanni Pellis, è esposta la "Madonna della Neve" opera del pittore Fragiacomo di Venezia, realizzate nel 1916 per la cappelletta del Pal Grande voluta da Don Janes e dal Ten. Col. Ugo Pizzarello, cappellano e comandante del Btg. "Tolmezzo".Tra i reperti i più interessa Il Museo della Grande Guerra 1915/18 : Il Museo gestito dall'Associazione Amici delle Alpi Carniche, con il patrocinio del Comune di Paluzza, consiste in una vasta raccolta di cimeli bellici italo-austriaci, reperiti quasi totalmente sui monti circostanti Timau: Cresta Verde, Cellon, Pal Piccolo, Freikofel, Pal Grande contiene circa un migliaio di documenti ed inedite immagini fotografiche che testimoniano le drammatiche vicende della Grande Guerra sulla linea del fronte denominato "La Zona Carnica". Tra i reperti più interessanti figurano; un cannone "Skoda" calibro 75/13 del 1915, grossi proiettili di artiglieria italo-austriaci, una palla di cannone da 145 Kg. abbandonata a Timau dall'esercito napoleonico, un supporto per fucile a specchi per i tiratori scelti austriaci, una corazzatura metallica per "Arditi", un'ogiva di proiettile austriaco cal 420 del peso di 400 Kg., una mitragliatrice austro-ungarica, una piastra da mortaio italiana da 200Kg., una bombarda di medio calibro, ricche raccolte di decorazioni, monete, francobolli, lettere e cartoline d'epoca. Le Portatrici Carniche : Nelle sale 6 e 7 sono esposti i cimeli delle Portatrici Carniche ed una documentazione fotografica della costruzione del monumento a loro dedicato ed inaugurato nel 1992.Le Portatrici, per le quali il Gen. Lequio, Comandante il settore "Carnia" ebbe parole di altissima stima e plauso, operarono volontariamente ed erano una vera forza di supporto ai ai combattenti al fronte. Erano adibite per i rifornimenti sino alle prime linee, con carichi di 30/40 Kg. Furono compensate con una lira e mezza per viaggio. Tre di loro rimasero ferite e una fu ferita a morte; Maria Plozner Mentil che "riposa" nel Tempio Ossario di Timau accanto ai resti di 1764 combattenti sul sovrastante fronte. Con la Legge 263/1968, alle "Portatrici" è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere dell'Ordine di Vittorio Veneto per riconosciuti meriti combattentistici.Il 1° ottobre 1997 il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha conferito "motu proprio" la medaglia d'oro al Valore Militare all'eroina Maria Plozner Mentil. Quanto prima saranno avviati gli interventi per il recupero del ricovero del "Battaglione Tolmezzo" costruito nel 1916. Per informazioni: Ufficio Turistico di Paluzza, tel. 0433/775344; Timau tel. 0433/779168779292, (responsabile Signor Ermelindo Unfer).