Malattie gastrointestinali croniche nel coniglio by F. Harcourt

Transcript

Malattie gastrointestinali croniche nel coniglio by F. Harcourt
Close window to return to IVIS
in collaborazione con
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA
VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA
SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
organizzato da
certificata ISO 9001:2000
INFORMATION
SCIVAC Secretary
Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 Cremona
Tel. (0039) 0372-403504 - Fax (0039) 0372-457091
[email protected] www.scivac.it
Close window to return to IVIS
50° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC
Malattie gastrointestinali croniche nel coniglio
Frances Harcourt-Brown
BVSc, MRCVS, N. Yorkshire, UK
Una caratteristica della fisiologia digestiva del coniglio è
la duplice funzione del tratto prossimale del colon. Per la
maggior parte della giornata, miscela e separa le ingesta,
inviando simultaneamente le particelle indigeribili di grandi
dimensioni verso l’ano e quelle piccole e degradabili verso il
ceco. Periodicamente, una o due volte al giorno, la motilità di
questo tratto intestinale si modifica completamente. Il colon
cessa di mescolare e separare ed il ceco si contrae per espellere il suo contenuto lungo il colon stesso. Questo materiale
viene espulso sotto forma di morbide pallottole fecali o “cecotrofi”. Questi ultimi vengono reingeriti direttamente dall’ano
per essere digeriti nello stomaco e nel piccolo intestino come
fonte aggiuntiva di principi nutritivi per il coniglio. La reingestione del cecotrofo dall’ano è un riflesso scatenato dalla sensazione dell’uscita dei cecotrofi attraverso lo sfintere anale e
dal loro odore. La produzione del cecotrofo segue un ritmo
diurno. La maggior parte dei conigli produce feci molli durante il mattino o la sera, circa 4 ore dopo il pasto.
Feci dure e cecotrofi hanno un aspetto microscopico differente. Le feci dure normali sono costituite da particelle compattate di fibra con pochi microrganismi. Le tecniche di esame coprologico per flottazione dimostrano la presenza di
oocisti di coccidi o uova di elminti (di solito Passalurus ambiguus) se esiste un’infestazione. Al contrario, i cecotrofi contengono un’ampia gamma di microrganismi quali batteri grandi e piccoli, protozoi e lieviti. In caso di diarrea dei conigli da
compagnia adulti, le colture fecali sono raramente indicative.
Conigli che non mangiano i propri cecotrofi
(“diarrea cecale”)
Benché i conigli possano essere affetti da enterite, nei
singoli soggetti l’autentica diarrea è rara. Di solito, il materiale fecale che i proprietari vedono intorno al posteriore del
loro coniglio non è una diarrea, ma normali cecotrofi che
non sono stati ingeriti. Questi hanno una consistenza molle
ed un odore intenso dovuto alla presenza di acidi grassi volatili. I cecotrofi possono essere più molli e più appiccicosi del
normale se l’animale viene alimentato con una dieta povera
di fibre o se viene introdotto un nuovo alimento. Esistono
molte ragioni per cui un coniglio non ingerisce i propri cecotrofi. L’animale di solito sta bene, ha un buon appetito ed elimina abbondanti quantità di pallottole fecali dure oltre ai
cecotrofi molli. Queste caratteristiche consentono di differenziare i cecotrofi non ingeriti dall’autentica diarrea. Se esiste un qualsiasi dubbio sul fatto che il materiale fecale sia
costituito da feci dure o molli, risulta utile l’esame di uno
striscio colorato con la tecnica di Gram.
I cecotrofi contengono acidi grassi volatili che non solo
conferiscono loro il caratteristico odore, ma possono anche
ustionare la cute portando alla comparsa di dolore e dermatite secondaria. Ciò innesca un circolo vizioso di cute dolente ➝ riluttanza ad effettuare la toelettatura ➝ mantello
imbrattato ➝ piodermite superficiale ➝ cute dolente.
Esistono numerose cause scatenanti o sottostanti della
mancata ingestione dei cecotrofi. Se si vuole risolvere la
condizione, è necessario prenderle in esame.
Cause di mancata ingestione dei cecotrofi
(può essere presente più di un problema)
Riduzione dell’appetito per i cecotrofi:
• Dieta ricca di proteine
• Dieta povera di fibra
• Alimento troppo ricco di calorie
• Caratteristiche degli alimenti che alterano l’odore dei cecotrofi
Fattori fisiologici:
• Modificazioni della dieta
• Stress
• Interruzione della routine quotidiana
Incapacità fisica di ingerire i cecotrofi:
• Mantello cotonoso
• Assenza di incisivi funzionali, per cui il coniglio non può
effettuare la toelettatura ed intorno all’ano si formano dei
viluppi di pelo
• Voluminosa giogaia
• Spondilite
• Deficit neurologici (ad es., da E. cuniculi)
• Obesità (comune), che impedisce al coniglio di raggiungere il proprio ano
Dolore associato all’ingestione del cecotrofo
• Malattie dentali
• Problemi muscoloscheletrici
• Ustioni da urina
• Infezione delle pliche cutanee perineali
• Piaghe della cute perineale
Trattamento della mancata ingestione
dei cecotrofi
A breve termine:
• Tosare il mantello dell’area perineale (Nota: i bagni non
associati alla tosatura lasciano il mantello imbrattato ed umido, il che può esitare in un’infezione della cute sottostante)
Close window to return to IVIS
50° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC
• Se la cute è infiammata, utilizzare gli analgesici. Questi
possono determinare una temporanea proroga della produzione di cecotrofo che risulta utile
• Anche se non migliorano la consistenza delle feci molli
o non ne riducono la produzione, gli antibiotici sono utili per il trattamento di qualsiasi dermatite. Costituiscono
una buona scelta quelli sicuri, come l’enrofloxacin o il
trimethoprim, che hanno scarse probabilità di determinare una diarrea da antibiotici
• Modificare la dieta in modo da comprendere un’abbondante quantità di fieno o erba. L’erba fresca è appetita
dalla maggior parte dei conigli e non determina cecotrofi molli, per cui è l’alimento ideale da offrire
[I probiotici possono svolgere un ruolo nell’instaurare una
microflora cecale sana.]
A lungo termine:
• Aumentare la quantità di fibre nella dieta e ridurre il contenuto di proteine e carboidrati. Ciò determina un aumento dell’appetito del coniglio per i cecotrofi e rende questi
ultimi più fibrosi e meno appiccicosi. Devono sempre
essere disponibili fieno o erba. Bisogna anche eliminare
completamente le miscele di cereali. Non si devono offrire delle ghiottonerie come il cioccolato. Si possono somministrare dei vegetali, ma non la frutta, introducendo un
nuovo componente della dieta ogni qualche giorno iniziando con varietà fibrose come il cavolo o i broccoli.
Successivamente si possono introdurre mele, carote e
piante da giardino come il dente di leone. Alcuni frutti e
verdure come il cetriolo, la lattuga ed i pomodori non
sono necessari e sono da evitare nei conigli che hanno la
tendenza a non ingerire i cecotrofi molli.
• L’introduzione di nuovi alimenti può squilibrare la flora
cecale ed alterare temporaneamente la consistenza dei
cecotrofi. Questa può venire modificata dai cibi nuovi,
per cui i conigli non sono spinti a mangiarli. Dal punto di
vista del proprietario, sembra che il coniglio sia ancora
colpito da diarrea. Di conseguenza, la modificazione della dieta deve essere effettuata gradualmente.
L’obesità è una delle principali cause di imbrattamento
perineale e la riduzione del peso è una parte essenziale
del trattamento. L’esercizio fisico è importante.
• Può essere indicata la rimozione chirurgica delle pliche
cutanee. La riduzione del peso e la modificazione della
dieta possono essere solo parzialmente efficaci nella
risoluzione del problema della mancata ingestione dei
cecotrofi. Alcuni conigli presentano intorno al perineo
delle pliche cutanee profonde che possono infettarsi
facilmente e diventare dolorose. Negli animali obesi,
queste pliche possono persistere anche dopo che il coniglio è dimagrito. La loro rimozione di solito è agevole.
Trattamento dei casi incurabili
di imbrattamento perineale
In alcuni casi di imbrattamento perineale, la causa sottostante non può venire eliminata ed i proprietari devono gestire il problema per tutta la vita del coniglio. Può essere necessario adottare altre misure, oltre alla modificazione della dieta, per alterare la consistenza dei cecotrofi.
• Le razze dal mantello cotonoso o i conigli privi di incisivi funzionali richiedono una costante toelettatura e tosatura dell’area intorno alla coda.
• Il coniglio deve avere abbastanza spazio per allontanarsi
dalla lettiera imbrattata e ridurre le probabilità che i
cecotrofi aderiscano al mantello
• La produzione di cecotrofi segue un ritmo circadiano. Di
solito, avviene al mattino. L’osservazione dei quadri di
escrezione dei singoli individui e la sostituzione di conseguenza della lettiera possono ridurre al minimo l’imbrattamento del mantello
• Per il trattamento delle sottostanti condizioni di spondilite o artrite può essere utile una terapia analgesica a lungo termine con FANS.
Enterite cronica
Alcuni conigli sono affetti da un’autentica diarrea cronica
o intermittente. Le feci sono voluminose e pastose e si distinguono in pallottole dure e molli. Si possono osservare periodi
di anoressia associati alla diarrea. Nelle radiografie riprese
durante questi episodi può risultare evidente un timpanismo
cecale. I conigli colpiti perdono pelo e sviluppano un addome
pendulo. Possono mangiare voracemente fra gli episodi di
anoressia e in questi periodi le feci dure sono spesso di forma
e dimensioni anormali. I campioni di sangue possono evidenziare anemia, ipoproteinemia e ipoglobulinemia. Una colorazione di Gram di uno striscio fecale evidenzia una gamma di
microrganismi nello stesso campione nonché particelle di
fibra, che suggeriscono che il colon non stia separando correttamente le particelle grandi da quelle piccole. L’esame istopatologico mostra un’infiammazione linfoplasmocitaria. Alcuni
casi rispondono alla modificazione della dieta.
Letture consigliate
Harcourt-Brown, F.M. (2001). Textbook of Rabbit Medicine. Butterworth
Heinemann, Oxford.
Indirizzo per la corrispondenza:
Frances Harcourt-Brown
E-mail [email protected]
This manuscript is reproduced in the IVIS website with the permission of the Congress Organizing Committee