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I N S E R T O S P E C I A L E A L L E G A T O A L N U M E R O O D I E R N O LA LIGURIA DEL SECOLO OBIETTIVO CENTRO OVEST LE OPINIONI DEI CITTADINI LA STORIA E IL FUTURO LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO 2 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 i numeri LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 3 LA POPOLAZIONE RESIDENTE GENOVA - CENTRO OVEST 8.936 Campasso 9.484 S. Gaetano SUPERFICIE TERRITORIALE 8.563 zona urbanizzata GRAFICI IL SECOLO XIX nelle unità urbanistiche (31 dicembre 2006) Sampierdarena 423,35 ettari zona totale 485,20 8.964 ettari Belvedere 9.070 S. Bartolomeo 11.129 censimento 2006 S. Angeli popolazione variazione % rispetto al 2001 densità abitanti/ettaro 66.965 +2,27 138,02 10.819 S. Teodoro LE VARIAZIONI ANAGRAFICHE movimento naturale movimento migratorio cambi di abitazione +110 unità +108 unità 1.250 1.774 1.884 1.142 841 505 nati morti -336 unità DIFFERENZA immigrati entrati emigrati DIFFERENZA usciti DIFFERENZA 4 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 la storia I SIMBOLI DEL PASSATO Sampierdarena culla della storia Santi e partigiani, capisaldi di un’identità SARÀ periferia, nella visione di chi abita a Portoria o Albaro. Ma la storia della città di Genova è qui, tra la Lanterna e il quar tiere industriale che ha lasciato un marchio indelebile su tanti simboli dello sviluppo italiano: non è un caso se la prima loco motiva italiana, uscita dalla fon deria dei fratelli Balleydier, sia ancora ricordata come “Sam pierdarena”. Però la storia di Sampierda rena ha molti volti, non si lascia rinchiudere in un’immagine. È laicitàefede,orgogliodieroipar tigiani e santi. La storia della Resistenza fino a ieri tramandata oralmente quasi in ogni famiglia diventa annodopoannopiùlontana,affi data ai libri e ai ricordi dei so pravvissuti. Giacomo Buranello, medaglia d’oro al Valor militare; Raffaele Pieragostini, dirigente del Pci, medaglia d’oro al valor militare alla memoria. E Walter Fillak, Attilio Firpo: non sono solo targhe stradali, ma ragazzi veri di un altro tempo che sem bra già lontano, quando una ge nerazione si era trovata a sce gliere: con i repubblichini o sulle montagne a difendere i valori della libertà. Spesso senza con trapposizioni tra le due grandi fedi di quegli anni, il mondo cat tolico e quello comunista, mondi lontani e convergenti raffigurati da Guareschi nel dualismo di Peppone e don Camillo. Altri tempi e altri luoghi, la Bassa Padana non è Genova. E Sampierdarena sente ancora presente la figura di don Berto, il pretepartigiano che ha vissuto fino all’ultimo giorno tra la gente nella parrocchia della Cella. Ma, già prete, aveva condiviso la sorte di tanti coetanei armati contro il nazifascismo, seguen doli come cappellano della Divi sione Mingo, una delle più cono sciute brigate partigiane garibal dine, di ispirazione comunista. Partigiani comunisti, preti partigiani. E santi “certificati” dalla Chiesa: il legame tra Sam >> IL RICORDO QUELLA LETTERA DI WALTER FILLAK ••• NOMI di strade, ra gazzi di ieri. Come Walter Fillak che, prigioniero, scriveva a suo padre: «Quasi sicuramente sarò fucilato. Sono tranquillo e sereno perché piena mente consapevole d’aver fatto il mio dovere d’italiano e comunista. Ho amato sopra tutto i miei ideali, cosciente che avrei dovuto tutto dare, anche la vita». pierdarena e don Bosco inizia uf ficialmente nel 1872, quando il sacerdote San Giovanni Bosco apra uno dei primi Oratori sale siani, ancora oggi il più impor tante d’Italia dopo quello di To rino. «Genova e don Bosco non ebbero che a vedersi per com prendersi», scriverà molti anni dopo il cardinale Giuseppe Siri. Da quel giorno, un vecchio con vento divenne l’alloggio per tanti orfani, poi su quelle radici sorse l’oratorio che oggi è diventato una struttura enorme dove l’istruzione, l’educazione e lo sportvengonoportatiavantiin sieme da educatori religiosi e laici che riconoscono il carisma del santo. I ragazzi non sono più gli stessi, e non solo per l’alternanza delle generazioni. Gli orfanelli di ieri sono i figli della nuova immi grazione di oggi, chiamati a gio care, studiare e vivere insieme ai coetanei che si chiamano magari Parodi e Sciaccaluga: perché all’oratorio non esistono separa zione e classismo. Ed è probabilmente questa continuità di impegno sociale e civile malgrado gli stravolgi menti apparenti dell’urbanizza zione e i problemi della nuova immigrazione a rappresentare l’anima di Sampierdarena: un paese, poi quartiere e Municipa lità, di santi e di eroi. BRUNO VIANI [email protected] Il rione della Coscia in un’immagine d’epoca IL PERSONAGGIO BERTO DE FERRARI, IL “DON” CHE DIFESE L’IDEALE DI LIBERTÀ DONBERTO(alsecoloBar tolomeo Ferrari) è il perso naggio che meglio incarna la storia di Sampierdarena.Per ché malgrado la nascita a Se stri il 15 agosto 1911 – la vita e l’opera del pretepartigiano si consumarono qui, fino alla morte a 96 anni, tra le strade del quartiere e la parrocchia della Cella dove prestò servi zio fino all’ultimo, per lungo tempo come parroco, poi come aiuto pastorale. Entrato al Seminario di Ge nova, fu ordinato presbitero il 15 giugno 1935. Il suo nome rientra a pieno titolo tra i protagonisti della storia partigiana: scelse infatti la strada della montagna en trando come cappellano della DivisioneMingo,unadellepiù conosciute brigate partigiane garibaldine, formata in gran parte da aderenti o vicini all’ideale comunista. Èstatoautoreditrelibriche coltivano ricordi e tradizioni della Resistenza, testimo nianza viva per le nuove gene razioni.. i progetti LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 5 LE INIZIATIVE E LE PROPOSTE PER LO SVILUPPO Sampierdarena cambia volto Ztl in via Buranello e riordino dei parcheggi NUOVI PARCHEGGI, una zona a traffico limitato, gli into naci delle strade storiche che ri prenderanno vigore Così rina sce, se vi pare, Sampierdarena. I soldi sono reali, i progetti defi niti, si attende solo che nel 2010 partano i cantieri. Si chiama Por, piano operativo di recupero, e farà piovere qualcosa come 9 mi lioni di euro sul quartiere. Fondi europei, concessi tramite la Re gione a quelle amministrazioni che elaborano progetti di recu pero concreti e in grado di spal mare il recupero sul territorio considerato.Zonaatrafficolimi tato in via Buranello, nuovi ar redi urbani nel Centro storico e un riordino dei parcheggi: così cambierà volto Sampierdarena. Nel piano sono anche previsti nuovi servizi per il quartiere: un centro per anziani, un asilo nido eunascensorechecollegheràvia Cantore a villa Scassi. Ecco che cosa prevede il piano, intervento per intervento. Via Buranello. Rfi, il ramo di Ferrovie dello Stato che si oc cupa degli interventi alle infra strutture, rimetterà a nuovo il passante ferroviario, compresi i locali sottostanti, che divente ranno negozi o box. La via, che oggi è soprattutto un’arteria di scorrimento, dovrebbe diven tare una sorta di via Balbi, a traf fico limitato. Verranno allargati i marciapiedi e agevolata la per correnza degli autobus, anche elettrici. Via Daste. Il fulcro del Centro storico di Sampierdarena diven terà completamente pedonale. Gli interventi, per un totale di 1 milione e mezzo di euro, riguar deranno il riassetto dei marcia piedi e degli arredi. Via Chiesa. I lavori sono già stati ultimati e hanno riguardato il riassetto dei marciapiedi e dei parcheggi. Via Vittorio Veneto. La riqua lificazione in corso è finalizzata almiglioramentodellaviabilitàe a quello della fruizione pedo nale. Anche qui verranno allar gati i marciapiedi, rivestiti con lastre di porfido, e installate delle panchine. L’intervento sulla viabilità comprende la ro tatoria e lo spostamento del ca polineadegliautobusdaviaAvio. ViaCantore.Rimaneladoppia vocazione della via, commer ciale e di scorrimento, ma gli in vestimenti sono mirati a miglio rare la zona dei porticati: sa ranno sistemati pavimenti a mo saico danneggiati. Il palazzo del Municipio. Si tratta del recupero di un palazzo storico, in cui verrà ricavata la nuova sede della polizia munici pale. Il progetto prevede il recu pero delle facciate, l’abbatti mento delle barriere architetto niche (sarà costruito un ascen sore esterno) e il cablaggio dell’edificio. Il centro anziani. La struttura sorgerà nella ex biblioteca Gal lino. Nell’edificio, oggi occupato da alcuni uffici, verrà costruito un ascensore per migliorare l’ac cessibilità e ospiterà un centro di alfabetizzazione informatica. L’asilo nido. Il progetto pre vede la demolizione della ex scuola Pellegrini, oggi abbando nata, nell’area del Campasso. La nuova struttura sarà collegata alle aree verdi sul retro. L’ascensore. L’ultimo inter vento previsto riguarda la realiz zazione di un nuovo ascensore che collegherà via Cantore e villa Scassi. Si tratta dell’investi mento più costoso: 3 milioni e 800 mila euro. DANIELE GRILLO [email protected] Traffico intenso in via Buranello a Sampierdarena >> IL PROGETTO ••• DUE grattacieli più o meno di 80 metri ciascuno, nella zona del “Promonto rio”, vicino a via di Francia, e una serie di edifici destinati ad ospitare uffici e centri di rigenziali a San Benigno. I cantieri della grande rivolu zione di quest’area dimenti cata della città, la fase due del quartiere moderno va rata dalla nascita del Wtc, sono già stati avviati, il pro getto è di quelli in grado di cambiare davvero qualità DUE GRATTACIELI E NUOVI UFFICI A SAN BENIGNO della vita e aspetto della zona. Il cambiamento di que st’area ridisegnerà di fatto il volto di un quartiere, au mentando inoltre la pre senza del terziario avanzato. Esiste infatti una massiccia richiesta di spazi per aziende e uffici. Il progetto edilizio di S. Benigno si integrerà nella più ampia ricostruzione del nodo viario studiata dall’ Urban Lab. Via libera anche alle due torri di apparta menti del Promontorio, tra via di Francia e via Alber tazzi: una avrà 18 piani (76 alloggi) e l’ altra 16 (69 ap partamenti) accompagnate da servizi di interesse co mune, attività commerciali, parcheggi pubblici e privati. D. GRI. € AL KG 7,90 3,49 NOCI CALIFORNIA € AL KG Il tuo supermercato di fiducia OFFERTE VALIDE PER IL PERIODO INDICATO, SALVO ESAURIMENTO ANTICIPATO DELLE SCORTE, EVENTUALI AUMENTI D’IMPOSTA, ERRORI TIPOGRAFICI OD OMISSIONI. POSSIBILI VARIAZIONI SUI PRODOTTI OFFERTI SARANNO COMUNICATI ALL’INGRESSO DEL SUPERMERCATO. FOTO E DISEGNI HANNO VALORE PURAMENTE ILLUSTRATIVO. 6 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 Il nostro gorgonzola e noci Fino al 3 Dicembre GORGONZOLA CASA LEONARDI IGOR sampierdarena LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 7 IL “VIAGGIO” DI RADIO 19 E DEL SECOLO XIX Piazza Treponti sfida il declino Tra microcriminalità e giovani imprese IN PIAZZA Treponti, nel cuore di Sampierdarena, il vec chio e il giovane non sono così distanti come sembra. Il vec chio è Flavio, genovese di set tantaseianni,«natoecresciuto qui, ma se potessi dice mi trasferirei volentieri altrove». Il giovane è Saber, fruttiven dolo marocchino trentenne. «Ho aperto la mia bottega da due anni. Purtroppo gli affari non vanno come speravo». Per Flavio il problema è la criminalità. «L’altra sera a mia moglie hanno cercato di strap parle la catenina dal collo. Anche scendere in strada dopo le otto per buttare la spazza tura è diventato rischioso. Sono affezionato a questo posto. Ma appena posso scappo nella mia casa in cam pagna». Per Saber, la crisi. «La gente ha sempre meno soldi, ma i prezzi non fanno che au mentare. Il risultato? I clienti scappano verso i supermer cati. Non posso dire che le cose vadano male, e non ho certo in tenzione di mollare». A pochi passi dal negozio di Saber,nella“Bottegadelcaffè”, lo sconforto è palpabile. «La voro qui da ventitrè anni dice Antonella Fasoli, barista e sono affezionata a Sampierda rena. Quando sono arrivata era un quartiere vivo, dove tutti si conoscevano, dove si respirava un’aria da paese più che da città». Oggi le cose sono cam biate. «È come se Sampierda rena fosse stata dimenticata. Il mercato di piazza Treponti fa ‘ DISAGIO CRESCENTE È come se Sampierdarena fosse stata dimenticata. Qui la vita è sempre più difficile ANTONELLA FASOLI barista pena e attrae sempre meno persone. Vivere qui è sempre più difficile». Mentre Antonella Fasoli parla dal bancone del suo bar, si avvicina alla cassa una si gnora: «A chi lo dice! Abito qui da venticinque anni ma ora vado via, per disperazione. Mi hanno costretta!». «Io non posso lamentarmi. Ho diversi clienti che arrivano fin qui da fuori. Dal Ponente, soprattutto, ma anche da Sant’Ilario. Purtroppo però il contesto è triste: Sampierda rena si sta svuotando», dice Roberto, macellaio in piazza Treponti. «Basta fare un giro qui intorno e vedere tutte le serrande abbassate per ren dersene conto». Per la verità ci sono diversi nuovi negozi gestiti da stra nieri. Come Saber, per esem pio. «Lui lavora molto bene dice Roberto e ha tanti clienti. Altri fanno fatica, du rano pochi mesi e poi chiu dono. Non vedo, almeno per ora,ungrandefuturocommer ciale per Sampierdarena». FRANCESCO MARGIOCCO [email protected] Il furgone di Radio 19 sta per arrivare in piazza Treponti LA DENUNCIA L’EX COMMERCIALE “CASAREGIS“ IN STATO DI ABBANDONO UNO dei principali crucci di Antonella Fasoli, che gestisce da ventitrè anni a pochi passi da piazza Treponti, è l’istituto commerciale Casaregis. Anzi, l’ex istituto commerciale Casa regis. Ormai chiuso da due anni, l’edificio che un tempo occupava la scuola è in stato di abbandono. Dietro il cancello chiuso da una pesante catena si intravedonovetrirotti,erbacce e mura da intonacare. «I ladri sono già entrati un paio di volte e si sono portati via quel poco che era rimasto», lamenta An tonella Fasoli. «Ma quel che è peggio, è che questa scuola ormai è diventata un covo di drogati», dice Giuseppe, che gestisce un’edicola lì vicino. Dal Comune fanno sapere che «l’edificio della scuola è di pro prietà comunale, ma non ci è stato ancora formalmente re stituitodallaProvincia,chel’ha gestitointuttiquestianni.Fino a poco tempo fa l’idea era di farne la sede dell’Ufficio scola stico provinciale. Ma è un pro getto ancora in alto mare». F. MAR. 8 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 sampierdarena LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 9 IL “VIAGGIO” DI RADIO 19 E DEL SECOLO XIX Il mercato invita le scuole L’idea parte dalle bancarelle di via Molteni CONTRO l’inesorabile crisi del mercato comunale di via Molteni, che resiste con fatica alla concorrenza schiacciante dellagrandedistribuzione,Gia como Parodi avrebbe una so luzione. «Bisognerebbe far ve nire qui le scolaresche», dice Parodi che, insieme al padre Luigi,lavoradapiùditrent’anni ad un banco di frutta e verdura. «Non mi illudo che possa sal vare il mercato, ma sicura mente darebbe una mano». Parodi ci aveva già provato al cuni anni fa. «Mi ero messo in contatto con alcune scuole del quartiere racconta ed erano venute qui delle classi accom pagnate dai loro insegnanti. Io gli spiegavo come si fa la spesa, come si risparmia e cosa sono i “prodotti di stagione”. Face vamo delle vere e proprie simu lazioni. Era un gran bel gioco». Che, proverbialmente, è durato poco. «Mi hanno fatto un po’ di storie, perché non ero assicu rato in caso di infortunio ...e al lora ho dovuto lasciare per dere». Ora Parodi vorrebbe ripren dere quel progetto. «Magari in modo più strutturato. Sarebbe bello se lo stesso Comune di Ge nova ci desse una mano». L’idea delle gite scolastiche al mercato rionale piace anche ai vicini di bancarella dei Parodi. «Se i bambini delle scuole venissero qui, che so, una volta al mese, sareibencontentodipassareun po’ di tempo con loro per spie gargli, ad esempio, perché il mercatoèmegliodelsupermer cato», dice Antonio Lobascio, titolare di un altro banco di frutta e verdura. Noto agli abitanti di Sampier darena come “mercato indu stria”, l’antico emporio di via Molteni ha subito due colpi quasi letali. Il primo riguarda tutto il quartiere. «Qui un tempo c’erano tante fabbriche, e la mattina venivano a far la spesa gli operai. Da cui il nome “mercato industria”. Oggi di quelle fabbriche non ne è rima stanemmenouna»,diceParodi. L’altro è un fattore generazio nale. «Oggi compio settantasei anni. Ho cominciato a fare que sto mestiere sessant’anni fa. Le abitudini della gente, in tutto questo tempo, sono molto cam biate.Noiadesempiovendiamo alcune qualità di baccalà che i giovani di oggi, in gran parte, non hanno neppure mai visto», dice Emilio Gardella, che ge stisce un banco di spezie, can diti e pesce secco. Suo figlio Ste fano, che lavora insieme a lui, nonhaunavisionemoltopiùot timistica:«Moltianzianicheve nivano qui a fare la spesa sono morti. E i quarantenni, oggi, fanno la spesa al supermercato. Io per primo». FRANCESCO MARGIOCCO [email protected] Il mercato comunale di via Molteni a Sampierdarena >> NEGOZI ••• «CI AVEVANO detto che il centro commerciale della Fiumara avrebbe portato tanta gente a Sampierdarena, e che anche noi ne avremmo beneficiato. Non è andata così». Rosanna, pollivendola in via Molteni, si lascia pren dere dallo sconforto. «Il quartiere dice sta peggio rando a vista d’occhio. Non voglio fare il solito discorso razzista sugli stranieri, sulla criminalità in aumento. Mi li mito a constatare che qui da «GRANDI CENTRI NESSUN EFFETTO TRAINO» me i clienti continuano a di minuire». A lamentarsi sono soprattutto i venditori di frutta e verdura. Qualcuno di loro punta il dito contro i nuovi negozi di frutta e ver dura sorti negli ultimi anni in via Rolando, «e che ci stanno portando via il lavoro». Qual cun altro se la prende con il nuovo mercato all’ingrosso appena aperto a Bolzaneto. «È ancora presto per dare un giudizio dice Giacomo Pa rodi, venditore di frutta e verdura al mercato comunale di via Molteni ma l’impres sione è che i grossisti a Bol zaneto facciano un po’ il dop pio gioco: tengono alti i prezzi con noi, e poi sven dono la merce rimasta inven duta ai privati cittadini». 10 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 Merito CONI d’Oro 115° anno di vita vitta - Stella Stella d ’Oro C O al M ONI erito Sportivo Sportiivo Ginnastica a RITMICA RITM MIICA Ginnastica ARTISTICA ARTISTICA Danza MODERNA MODERN NAA - JAZZ Il corpo po i movimento... in movimento n ... per pe re esprimere sprimere e emozioni mozioni PER R CHI COMINCIA COM MINCIA CORSI C OR RSI DI ATTIVITA’ ATTIVIT TA’ MOTORIA M TORIA (3-4 MO (3 4 anni) ann ni) - CORSI CORSI BASE BASE (5 ((5-7 7 anni) CORSI AVVIAMENTO TUTTE DISCIPLINE C ORSII DI A VVIAMENT V O A TUT TE LE DISC CIPLINE SOCIALI (8-11 anni) PER CHI CONTINUA CONT TINUA ETA’ LA PER ADULTI GINNASTICA AMERICANO LATINO L AT TIN NO AMERIC ANO - GINNASTIC A PE ER ADUL LT TI E L A TERZA TE ERZA ET TA’ parlano p a rl a n o i risultati ri s u l t a t i La Rubattino Ginnastica negli ultimi 30 anni, ha portato La R u b a t t i n o è lla a SSocietà ocietà G i n n a s t i ca ccentenaria e n te n a r i a cche h e iin n LLiguria, iguria, n egli u ltimi 3 0a nni, h ap or tato agonistico: il dii p propri atleti all m massimo i l maggior m a g g i o r numero numero d ropri a tleti a a s s i m o llivello i ve l l o a g o n i s t i co : O limpiadi di M onaco 1972 197 72 (Franco (Franc a oD onegà) Olimpiadi Monaco Donegà) C ampionati del M ondo di d Indianapolis Indianapolis 1991 (Daniela (Daniela Vairo) Vair a ro) Campionati Mondo C ampionati del M ondo di d Praga Praga 1995 (Arianna (A (Arianna Rusca) Rusca) Campionati Mondo C ampionati del M ondo di d B erlino 1997 ((Arianna Arianna Rusca Rusca e Mar tina N adalini) Campionati Mondo Berlino Martina Nadalini) C ampionatii del d lM ondo d di d Osaka Osak O ka 1999 (Arianna (Arianna (A i Rusc u aeS ilvia Gregorini) Gregorini) Campionati Mondo Rusca Silvia O limpiadi di Sydney Sydney 2000 0 (A ((Arianna Arianna Rusca ilvia Gregorini) Gregorini) Rusca e S Olimpiadi Silvia Inoltre: Inoltr e:: numerose numerose partecipazioni partecipazioni a C Campionati am mpionati d d’Europa, ’Europa, T Tornei or o ne ei Internazionali Internazionali e Campionati Camp pionati IItaliani taliani A Assoluti. ssoluti. Ginnastica Artistica Ginnastica Artistic t a Maschile Maschile G innastica Artistica Artistic t a Femminile Femminile Ginnastica G innastica R ittmica Ginnastica Ritmica PALESTRE: P A ALESTRE: V ia S aluzzo, 17c - Tel. Tel.. 010 317586 317 7586 Via Saluzzo, Corsso Firenze, Tel.. 010 0 2725474 Firenze, 70A r. r. - Tel. Corso www.ginnasticarubattino.it www .ginnasticarubattiino.it - ORARI ORARI DI SEGRETERIA: SEGRETERIA: da lunedì a giovedì giovedì dalle dalle ore ore 16 alle ore ore 19 e.mail: [email protected] e .mail: ginna astica.rubattino@fastwebnet e .it sampierdarena LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 11 IL “VIAGGIO” DI RADIO 19 E DEL SECOLO XIX I due volti di Villa Scassi «Ospedale da migliorare». «Bello e pulito il parco comunale» NELLA ZONA dell’ospedale Villa Scassi i pochi parcheggi e l’alta densità del traffico sono tra i principali problemi. Ma a sor presa, mentre i vigili del quar tiere sembrano essere compren sivi con il problema della man canza di posteggi, ecco spuntare invece i verbali dei dipendenti Amt, intransigenti con chi sosta nelle linee gialle dedicate ai mezzi pubblici. «I vigili capi scono la situazione e non infieri scono. Qui davanti c’è un ospe dale e la gente non viene qui per divertirsi. A fare le multe ci pen sano quelli dell’Amt che fanno verbali a tutto spiano spiega Luca Persano – Inoltre un altro problema è che da quando l’ospedale è tornato sotto il con trollo della Asl i disagi sono au mentati. Spesso molti dipen dentisilamentanodellalentezza nel ricevere attrezzature per la vorare». Da Marco Bizzarri ar riva un’altra segnalazione. «Credo che sarebbe utile la pre senza di un’unità di polizia fissa all’interno del pronto soccorso. Dovrebbe essere obbligatorio per legge e fino a qualche anno fa c’eraancheaVillaScassi.Nonca pisco perchè sia stata tolta, spesso al pronto soccorso c’è bi sogno di intervento delle forze dell’ordine». Umore diverso a pochi metri, nel parco di Villa Scassi, dove la pulizia soddisfa i cittadini e dove da qualche tempo due ex poli ziotti si occupano della sicurezza del parco. «Sono contenta di Villa Scassi e della pulizia che c’è. Di mattina presto vedo la gente che viene a fare Thai Chi, è un LUCA PERSANO bello spettacolo», spiega la si gnora Maria Vittoria. E tra i tanti atleti che si cimentano in questa disciplina mattutina c’è anche Giuseppe Fazzari, pen sionato che grazie all’attività fi sica in villa dice di aver recupe ratodieciannidivita.«Sonodav vero contento ed è bellissimo fare esercizio la mattina presto. Abbiamo un insegnante cinese che ci sta educando su come mantenere al meglio il nostro corpo. Inoltre da quando hanno messo gli agenti per la sicurezza le persone si sentono più tran quille e sicure». Qualche atten zione in più si potrebbe avere in vece per i marciapiedi, come spiega Fernando Riccardo. «Sono pericolosi e poco tempo fa è anche caduta una signora». residente MATTEO POLITANÒ Il parco di Villa Scassi ‘ COMPRENSIONE E INTRANSIGENZA In questa zona uno dei grossi problemi sono le multe: i vigili tollerano, gli ispettori Amt no 12 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 sampierdarena IL “VIAGGIO” DI RADIO 19 E DEL SECOLO XIX «Più parcheggi e verde» Alla Crocera pareri contrastanti: «Si vive bene». «No, vorrei andare via» NELLA ZONA della piscina Crocera il disagio principale per gli abitanti sembra essere la mancanza di parcheggi che co stringe residenti e operatori del quartiere ad un’eterna lotta per accaparrarsi il posto macchina. Nei momenti in cui arrivano i ca mion per scaricare merci si cre ano invece ingorghi che impedi scono le manovre. «Non ci sono parcheggi e da quando la piscina è stata riaperta ci sono spesso grandi flussi di atleti che arri vano e partono con ogni tipo di mezzo. Il risultato è una totale confusione». Per Luisa Livigni, insegnante, la zona soffre invece della mancanza di spazi verdi. «C’è troppo asfalto e pochi al beri, la zona è un po’ asfissiante. Inoltre mancano spazi per atti vità sportive, non basta sola mente la piscina. Un tempo c’era un centro sportivo per praticare tennis tavolo ma ora è sparito e sono rimaste poche attività nella zona». E gli umori della piazza sono discordanti, c’è chi ama il quartiere ed è felice di viverci e chi invece lo trova invivibile e sogna di trasferirsi. «Qui si sta bene, la gente è splendida e questo è un bel quar tiere. Inoltre a pochi metri c’è anche il parco della Fiumara dove si può passare del tempo in mezzo al verde e passeggiare nel centro commerciale» dice Gian franco. Parere opposto invece per Miriam: «Io non ce la faccio più a vivere qui. Troppo grigio, troppocaos,sepotessicambierei città ma purtroppo non ho alter native». Secondo Sandro Ol cese, operatore commerciale di SICUREZZA A RISCHIO Vorrei poter fare qualcosa di più la sera, ma esiste anche il problema sicurezza: c’è paura ad uscire GIULIA Microfoni aperti con Radio 19 fronte alla piscina, il quartiere è invece penalizzato nella manu tenzione da parte del comune. A suo dire la zona è classificata come serie b e spesso non ci sono le attenzioni riservate invece al levante ligure. «Il quartiere sem studentessa bra essere un po’ penalizzato. Ci potrebbero essere più servizi, pensare a qualche zona verde in tutto questo cemento. Inoltre faccio una critica al parco della Fiumara perchè la sera è poco il luminato e si sa che il buio non porta mai belle situazioni». Qualche problema viene riscon trato anche dai più giovani come Giulia, studentessa che vor rebbe più offerta mondana e che si preoccupa per la sicurezza. «Credo che la gente abbia paura di uscire la sera. Non si sa mai chi puoi incontrare in queste zone. Ci vorrebbero più controlli dalle forze dell’ordine per dare tran quillitàagliabitanti.Eforseripo polando le strade anche la sera si potrebbero evitare situazioni spiacevoli». Durante la notte la zona diventa spesso teatro di malcostumeconiproblemiprin cipali portati dalle prostitute che nelle strade limitrofe alla piscina esercitano. «Fanno i loro bisogni sulle serrande, non hanno ri spetto per niente e nessuno» spiega Antonio Revenna. di negro LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 13 IL “VIAGGIO” DI RADIO 19 E DEL SECOLO XIX Integrazione a due facce Di Negro: solo una parte di stranieri s’è inserita NELLA ZONA di Di Negro il problema dell’integrazione con la vasta comunità sudamericana mostraduefaccedellastessame daglia. Da un lato esiste una re altà che convive con cittadini stranieri che hanno aperto atti vità nella zona legando con il quartiere e con i colleghi. A loro si contrappone però anche un’altra parte della comunità, quella che talvolta vive di espe dienti, storie di droga e crimina lità.«IohounbaraDiNegro,non sonorazzistaehomoltiamicidel quartiere che sono albanesi e marocchini. Tuttavia sono infu riato, ogni settimana qui viene arrestato un extracomunitario, c’è chi spaccia, chi scippa, chi de ruba. Voglio sapere perchè in Italia la giustizia non funziona, perchè queste persone perico lose non vengono rispedite nei loro paese» spiega con rabbia Vittorio Grazioso prima di pre sentarci un’amica e una collega, Fatima, a dimostrazione che il suo non è un problema etnico. «Io mi trovo bene qui, ci sono belle persone e si lavora. Ma chi arriva come me in questo paese andando a rinforzare le fila della criminalità deve essere o più ‘ DALLA PARTE DEGLI 0NESTI Mi trovo bene qui. Ma chi arriva e commette reati, deve essere rispedito a casa FATIMA extracomunitaria NON È QUESTIONE DI RAZZISMO Ho amici stranieri, ma ogni giorno c’è chi scaccia, spaccia e vorrei giustizia VITTORIO GRAZIOSO esercente Di Negro semplicemente rispedito a casa» spiega Fatima. Il cambiamento del quartiere si intuisce anche dagli sguardi perplessi degli abi tanti più anziani. Dice Irma Gianrossi: «Noi anziani abbiamo paura perchè ci sono un sacco di brutte facce in giro. Io sono anni che la sera mi barrico in casa. Ricordo con ma linconia il quartiere dove sono cresciuta. Inoltre in alcune zone ci sono discariche a cielo aperto. Dove andrebbero i sacchi dell’immondizia vengono la sciati mobili, sedie e materassi». Tra i problemi del quartiere ar riva anche la segnalazione di Carmen Maraviglia: «Vorrei portare l’attenzione su Salita degli Angeli, una delle prime strade di Genova, che versa in condizioni pietose. Sento par lare spesso del recupero delle crêuze ma questo è un esempio di come nei fatti non sia vero. Inoltre è anche una questione di sicurezza per gli abitanti perchè il pessimo stato di manuten zione mette in difficoltà gli an ziani che spesso mettono in peri colo la loro incolumità, soprat tutto quando piove e la salita è scivolosa». Un’area cassonetti a Di Negro trasformata in una discarica LA PROTESTA «AIUOLE DEGRADATE NON C’È PIÙ ERBA, È RIMASTA LA TERRA» TRA LE segnalazioni nel quartiere di Di Negro c’è anche lo stato delle aiuole nei pressi della metropolitana. Pochi alberi e tanta terra al punto che quando piove le aiuole diventano vasche di fango che comportano molti disagi per chi lavora nelle im mediatevicinanze.«Noncapi sco perchè vengano lasciate in pessime condizioni con l’erba praticamente sparita. Al suo posto c’è solo terra e quando piove non sappiamo cosa fare» spiega Irene Grazioso. «Forse si aspettano che ci mettiamo a piantare l’erba noi racconta Daniele Esposito – lancio però un appello ai cit tadini con i cani in modo che evitino di sporcare ulterior mente». «Non basta mettere delle aiuole se poi non c’è ma nutenzione, è un lavoro inu tile che dà più disagi che altro» il parere di Camillo Barti. C’è anche un parere positivo di Rosa Cammarota: «Vivo qui da cinquant’anni e sono molto legata alle aiuole. In tutto que sto grigio mi fanno sorridere». 14 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 san teodoro LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 15 IL “VIAGGIO” DI RADIO 19 E DEL SECOLO XIX I problemi? Ci sono ma in tono minore «Buche in strada e parcheggi. Per il resto si sta bene» IN LARGO San Francesco Da Paola sono tante le persone che parlano e si fermano per un caffè nella zona di fronte al ca polinea dell’autobus dove ci sono il panificio e il bar. Le la mentele si contano sulle dita di una mano e la maggior parte dei cittadini sembra essere soddi sfatta della qualità di vita nel quartiere. «Qui si sta bene, ab biamo tutto. Ci sono diverse banche, alcuni supermercati. Anche i collegamenti con il cen tro non mancano», racconta Paolo Baglioni. «Forse l’unico problema sono i parcheggi, ma credo sia un disagio che si può riscontrare in tutta la città. In questa zona si sta bene e inoltre c’è anche un bel rapporto tra vecchie e nuove generazioni con giovani come me che hanno piacere di passare del tempo con chi ha qualche anno in più», spiega Joel Alessandri. I pochi problemi di ordine pubblico derivano da casi iso lati, da “poco di buono” che la sera bevono e infastidiscono. «Capita, ma solo ogni tanto. So prattuttospaventanoigruppidi stranieri, quelli più cattivi. Con loro non si scherza e mi è già ca Martino Serra di Radio 19 in largo San Francesco da Paola pitato di sentire racconti di per sone che sono state scippate o che hanno preso qualche schiaffo solo per uno sguardo di troppo», spiega Paolo Tomo lillo. Domenico Rattaro la menta invece la scarsa manu tenzione di alcune strade che presentano buche profonde, pericolose soprattutto per chi gira in moto. «Per riparare un buco ci vogliono mesi e in que sta zona diverse strade sono molto pericolose. In questo quartiere si sta bene ma credo che un intervento di questo tipo sia fondamentale». E per una zona che sembra piena di servizi esiste anche chi ammette una mancanza impor tante come spiega Franco Serpe: «Hanno tolto un distri butore della benzina che era a pochi metri da largo San Fran cescodaPaola.Orabisognaspo starsi ed è molto più scomodo, l’unica cosa che non va è que sta». Denise Gallo si è trasfe rita nel quartiere da pochi anni e lo racconta con entusiasmo, minimizzando invece ogni pro blema. «Volendo, i problemi si trovano sempre. La realtà è che questa è una bellissima zona dove si vive bene e dove ci sono buoniservizi.Sièmoltovicinial centro e non c’è un traffico asfissiante come si trova poche centinaia di metri in più verso il mare. Ho scelto questo quar tiereperilpanoramaeperlaco modità». Stessa opinione per Dario Micheletti. «I problemi di Genova sono simili in tutti i quartieri. Parcheggi, traffico, multe. Qui si può dire che stiamo bene, a mio avviso c’è poca criminalità e rispetto ad altrezonesivivemeglio.Seavrò dei figli sarei tranquillo a ve derli crescere nei dintorni, i problemi sono nei quartieri vi cini». MATTEO POLITANÒ >> CONTROCANTO PERÒ INCOMBE LO “SPETTRO” DEL BURIDDA ••• IL VERO problema che spaventa gli abitanti di San Francesco da Paola è la possibilità che il centro sociale Buridda possa es sere trasferito in via Pa gano Doria. I cittadini non ci stanno e protestano per una posizione che ve drebbe la difficile convi venza tra il centro sociale, le case attigue e la scuola media Nino Bixio. «Non ho nulla contro il centro so ciale ma non penso sia op portuno spostarlo in quella zona. C’è una scuola con dei bambini e le case sono a pochi metri. Penso sia meglio trovare un’altra soluzione», spiega Car melo Leonardi. «Nella zona del Lagaccio c’è già il centro sociale Terra di Nessuno, quindi non credo che il problema sia il cen tro di per sé. I cittadini sono preoccupati dalla vi cinanza con le case e la scuola. Senza troppi giri di parole, credo che via Pa gano Doria sia l’ultimo posto in cui debba finire il Buridda» aggiunge Mi chele Cortigiano. «C’è già stata una raccolta di firme contro questa possibilità. Faremo tutto il possibile perchè non arrivi», chiude Andrea Salvetti. 16 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 09 10 stagione sampierdarena LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 17 IL “VIAGGIO” DI RADIO 19 E DEL SECOLO XIX Mugugni liberi al mercato Sotto accusa le troppe risse tra immigrati «IL MERCATO di via Anzani porta lavoro ma anche disagio. Occupa le vie da cui possono pas sare le ambulanze e in caso di emergenza sarebbe il caos. Inol tre i sudamericani passano le se rate a bere e spesso si prendono a bottigliate tra loro. Le strade sono poco illuminate e la gente ha paura ad uscire». Dante Ami rato riassume tutti i problemi della zona. Il suo è il sunto dei tanti raccolti al mercato di via Anzani, umori diversi e malu mori comuni soprattutto nei confronti della comunità suda mericana. In questa zona di Sampierdarena l’integrazione sembra un miraggio, i problemi di ordine pubblico sono all’or dine del giorno e i cittadini rim piangono il quartiere di un tempo. «Una volta si poteva passeg giare la sera, anche con i bam bini. Ora è un miraggio», rac conta Guido Olivieri. «Le strade sono poco illuminate e con tutti questi problemi di or dine pubblico le botteghe alle sei e mezza del pomeriggio chiu dono. Un tempo Sampierdarena era un bel posto dove vivere, ora la gente ha paura e i presidi delle forze dell’ordine sono pochi», spiega Michelangelo Zucche rino. «Quando vedo una divisa tiro un sospiro di sollievo, ma sono poche, servirebbero poli ziotti ovunque», aggiunge Car mela Ingraiano. Anche per chi gestisce un’attività nella zona non mancano le perplessità sulla sicurezza, come testimonia San dra Albisetti. «Con il problema della scarsa illuminazione, siamocostrettiachiudereprima. Non ci sentiamo sicuri e prefe riamo rinunciare a un’ora di la voro piuttosto che avere pro blemi». Tuttavia esiste anche chi va controcorrente, come Gio vanna, commessa in un negozio di abbigliamento in via Anzani. «I problemi sono in questa zona come in tutta Genova, alcune zone più, altre meno, ma la gente deve reagire e trovare anche un po’ di positività. Io a Sampierda rena vivo bene e sono felice. Abito nel centro storico, in via dei Giustiniani, e posso assicu rare che lì la situazione è molto peggiore di qui». Parere opposto per Adriano Nosengo: «Il pro blema della sicurezza è quello principale. Questi sudamericani alla sera perdono il controllo, questo quartiere viene sempre citato dalle pagine di cronaca per una rissa o una bottigliata. La cosa assurda è che si picchiano quasi sempre tra loro». A ren dere ancor più difficile la situa zione è arrivata la crisi econo mica, che in pochi anni ha tra sformato il lavoro nella zona. «Un tempo Sampierdarena era la Manchester di Genova, ora sembra il terzo mondo», è il laco nico parere di Gianluigi Foggia. MATTEO POLITANÒ Il mercato di via Anzani a Sampierdarena >> CONTROMISURE ••• PER SUPERARE le pro blematiche della zona e riva lutare il quartiere di Sam pierdarena sono in atto di verse iniziative e progetti mirati che potranno garan tire interventi nella zona e a San Teodoro. «Sono stati già stanziati 12 milioni di euro per questa zona dal piano operativo regionale. È un fatto importante che per metterà di risolvere molti problemi. I progetti previsti sono ad esempio il rifaci MA ARRIVANO I FONDI DEL PIANO REGIONALE mento di via Cantore, la co struzione di un centro per gli anziani vicino alla biblioteca Gallino, la pedonalizzazione di via D’Aste e il rifacimento del passante ferroviario di via Buranello – spiega Gian franco Angusti – Inoltre è previsto un ascensore tra via Cantore fino all’ospedale di Villa Scassi». Sampierdarena vuole reagire alle sue proble matiche e tornare a essere un punto di riferimento per la città. «Bisogna riportare la gente per strade, cancellare la paura tramite maggiore si curezza e manutenzione delle strade. Il Comune deve aiutarci a farlo, assistendo i cittadini, cancellando i pro blemi e non creandoli», è il parere di Franco Magalini. 18 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 sampierdarena LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 19 IL “VIAGGIO” DI RADIO 19 E DEL SECOLO XIX La nuova viabilità finisce nel mirino «Centro caotico, raccolta di firme per tornare indietro» IL PROBLEMA principale di piazza Montano sembra essere l’enorme e ininterrotto flusso di traffico che attraversa le strade per tutta la giornata. Situazione considerata da molti peggiore soprattuttodaquandoèstatape donalizzata via Rolando, scelta che ha obbligato la deviazione del traffico su via Monti. «Qui c’è traffico a tutte le ore, di notte si sentono sempre le sirene, è diffi cile dormire per quelli che abi tano nella zona. Inoltre esiste il problema della sicurezza, spesso ci sono scippi per strada, anche in pieno giorno», spiega Pierino Morando. «Il traffico è ormai collassato, ci sono sempre ingor ghi. In più esiste un coprifuoco che gli abitanti non vorrebbero ma sono costretti a sopportare: alle otto è difficile vedere gente per strada, se non personaggi poco raccomandabili», racconta Egidio Renzoni. I problemi di piazza Montano passano tutti per le parole di anziani e meno anziani, come ogni mattina fermi tra la piazza e via Rolando per chiacchierare insieme agli amici. «Noi siamo qui da tanti anni,ma adesso la situazione è in caduta libera. Questo è un bel Lo studio mobile di Radio 19 nel cuore di Sampierdarena ‘ CIRCOLAZIONE IN TILT La situazione è in caduta libera. È un bel quartiere, ma non per il traffico ADELMO SAVINI residente a Sampierdarena quartiere, io ci vivo bene ma i problemi sono molti. Quello principale è la situazione del traffico», sottolinea Adelmo Sa vini. E, nel tentativo di risolvere il problema della circolazione, sembra già che alcuni cittadini abbiano iniziato a darsi da fare per cercare di cambiare la situa zione attuale. «Stiamo organiz zando una raccolta firme per poter ripristinare la circolazione precedente. Le strade così non vanno bene e bisognerebbe anche intervenire con lavori di manutenzione su via Sampier darena», osserva Livio Saba tino, pensionato. Prova invece ad andare controcorrente Do menico Santacroce, eviden ziando non solo i problemi ma anche i miglioramenti di Sam pierdarena negli ultimi anni. «Lamentarsi è normale, ma dob biamo anche sottolineare le cose positive e avere fiducia nel fu turo. La nuova strada che andrà verso Cornigliano permetterà di smaltireiltraffico,mentregliex tracomunitari sono un falso pro blema. Con presidi maggiori si riuscirà anche a limitare i pro blemi di integrazione». Altro problema citato da più di un’abi tante è quello derivato dalle pes sime condizioni del cimitero della Castagna. «Ci sono persino alcune lapidi aperte, è uno scan dalo e un insulto. Bisogna asso lutamente intervenire e dare il via alla manutenzione del cimi tero», dice Camillo Tomic. «Le condizioni del camposanto sono scandalose, bisogna intervenire il prima possibile», conferma Antonello Apolloni. M. POL. >> LA RICHIESTA «IL COMUNE MISURI IL LIVELLO DELLO SMOG» ••• LA SITUAZIONE di via Monti sta diventando inso stenibile per i tanti abi tanti della zona che hanno visto raddoppiare il traf fico da quando via Ro lando è diventata pedo nale. «Da quando è stato modificato il traffico c’è troppo concentramento di auto. Non è solo una que stione di mancanza di spazi, rumore e difficoltà nel parcheggio ma anche di smog – spiega Giovanni Ingallinera – Abbiamo chiesto al comune di poter verificare la quantità di polveri sottili nell’aria per chè siamo convinti che questa zona superi abbon dantemente i limiti». «A qualsiasi ora del giorno passano auto, io non porto mai in giro mio figlio per ché ho paura per la sua sa lute. Preferisco spostarmi e andare in un parco ma mi pesa non poter passeg giare per le strade del mio quartiere», aggiunge Anna Camacciolo. «Vo gliamo che il comune venga a verificare l’aria di via Monti, in un giorno qualsiasi della settimana. Siamo sicuri che non sia normale il livello di smog che è presente nell’aria», protesta Michele Dall’Igna. 20 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 L’allargamento di Lungomare Canepa e la nuova viabilità R a c La strada è passata da tre a quattro corsie. Un intervento provvisorio in vista dell’ampliamento a sei corsie, con nuove piste ciclopedonali. Un’opera che si integra con la nuova strada di scorrimento a Cornigliano. Il ruolo della Società per Cornigliano e di Sviluppo Genova. A co la ni È stato realizzato a Sampierdarena l’intervento provvisorio di allargamento da tre a quattro corsie di Lungomare Canepa. Questi lavori seguono la definizione della convenzione tra la Società per Cornigliano (partecipata da Regione Liguria, Comune e Provincia di Genova) e Anas il 27 febbraio del 2006, e sono stati realizzati a cura della società Sviluppo Genova. Il costo è stato di circa 400 mila euro, finanziati da Anas. Si tratta di un intervento provvisorio, in vista del definitivo allargamento a 6 corsie previsto dalla ulteriore convenzione tra Società per Cornigliano e Anas stipulata il 10 marzo del 2008. Quest’opera costerà circa 3 milioni di euro, sempre a carico di Anas. La progettazione e la realizzazione è a cura della società Sviluppo Genova per conto della Società per Cornigliano. Accanto all’allargamento definitivo di Lungomare Canepa saranno realizzate piste ciclopedonali che interesseranno via San Pierdarena, per migliorare la mobilità e valorizzare la zona. L’ampliamento di Lungomare Canepa si inserisce nel quadro della sistemazione della viabilità alla foce del Polcevera e alla realizzazione della strada di scorrimento a mare di Cornigliano, che è appaltata e i cui lavori cominceranno nei primi mesi del prossimo anno. Questo intervento, del costo di circa 150 milioni di euro, è finanziato per due terzi dalla Società per Cornigliano (sulla base dell’accordo di programma del 2005) e per un terzo da Anas. Interessa naturalmente la viabilità di Cornigliano, ma anche quella di Sampierdarena, nell’area della Fiumara, e in particolare permetterà di eliminare il traffico di attraversamento nelle vie Avio, Molteni e Pacinotti. Alloggi IPSEMA di via Baden Powell La Regione interviene per risolvere il caso Verso una soluzione definitiva, nei prossimi mesi, il caso delle 25 famiglie che abitano a Sampierdarena in Via Baden Powell, in attesa di poter acquistare gli alloggi nei quali sono attualmente inquilini in affitto, ma a un prezzo giusto rispetto alle reali condizioni abitative della zona. Risale infatti al 2003 la proposta di acquisto fatta da IPSEMA, proprietaria dell’immobile con due numeri civici, se non che in quell’area insiste un vecchio vincolo paesistico che costringe a praticare un prezzo di vendita troppo alto rispetto alle condizioni urbane che si sono nel frattempo determinate. Del caso si è interessato personalmente il presidente della Regione Claudio Burlando, e si è giunti a una soluzione. Deve essere infatti insediata, entro la fine dell’anno, la commissione tecnica Informazione a cura della Regione Liguria abilitata a rivedere i vincoli paesaggistici in questione. E la revisione del vincolo che riguarda via Baden Powell è tra le prime pratiche che saranno prese in esame. Una volta rimosso quel vincolo, che non corrisponde più alla realtà dell’area urbana, potranno essere rivisti i prezzi proposti da IPSEMA,che si dice disposta a operare in questo senso non appena il provvedimento sarà operativo. Ri Pr il C all reg co sv ne M In –e me all am sp ed da 9.0 Gl Int de es all pe se de int 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. ei to e e he a LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 Riqualificazione urbana a Sampierdarena con i fondi regionali europei Assegnati 9 milioni di euro per un intervento cofinanziato dal Comune, per un investimento complessivo di 12 milioni e 169 mila euro. È previsto un nuovo arredo urbano in numerose strade, la realizzazione di un ascensore tra via Cantore e Villa Scassi, un centro per gli anziani, un asilo nido, e il miglioramento dei servizi ai cittadini nella sede del Municipio. Riguarda Sampierdarena uno dei quattro Progetti Integrati di sviluppo urbano che il Comune di Genova si è aggiudicato all’interno del Programma operativo regionale (P.O.R.) della Liguria, finanziati con i fondi FESR (fondi europei per lo sviluppo regionale). Gli altri sono situati nel centro storico alla Maddalena, a Molassana e a Prà. In base agli esiti dell’istruttoria tecnico – economica e della valutazione di merito, il Progetto Integrato relativo all’ambito di Sampierdarena è risultato ammissibile al finanziamento per una spesa complessiva di euro 12.169.311,00 ed un contributo complessivo proveniente dai fondi regionali europei pari ad euro 9.000.000,00; Gli interventi previsti dal Progetto Integrato si concentrano sull’area dell’abitato storico di Sampierdarena e sull’area del Campasso, mirando alla riqualificazione del sistema delle percorrenze, all’inserimento di nuovi servizi e al potenziamento del sistema della mobilità locale. In particolare gli interventi riguardano: 1. 2. 3. 4. Riqualificazione via Buranello Riqualificazione via Daste Riqualificazione di via Chiesa Riqualificazione di piazza Vittorio Veneto 5. Riqualificazione di via Cantore 6. Incremento servizi del palazzo del Municipio. 7. Realizzazione centro anziani ex biblioteca Gallino 8. Realizzazione asilo nido nell’ex scuola di via Pellegrini 9. Realizzazione nuovo ascensore tra via Cantore e villa Scassi L’avvio dei lavori è previsto per il prossimo anno. Per quanto riguarda il nuovo ascensore ne è progettata la realizzazione al fine di ridurre il percorso d’accesso e migliorare la sicurezza di vivibilità della zona e di accessibilità al polo ospedaliero adiacente, e a tutto il quartiere circostante (costo complessivo: 3.800.000,00 euro) Il Comune di Genova ha approvato anche il progetto per la riqualificazione di Via Nicolò Daste, il cui costo complessivo stimato ammonta a 1.460.000,00 euro. Nella logica del Progetto Integrato c’è anche il miglioramento generale della vivibilità del territorio, e per questo il Comune di Genova ha previsto anche il potenziamento e l’ampliamento dei servizi forniti ai cittadini, in termini di miglioramento dell’accessibilità agli uffici pubblici, di alfabetizzazione informatica ed aumento della sicurezza. A questi fini risponde il progetto di “Incremento servizi del palazzo del Municipio II – Centro Ovest”, consistente nel miglioramento delle infrastrutture telematiche (centro di alfabetizzazione informatica), uffici anagrafe, nuova sede della Polizia Municipale, centro di gestione delle aree hotspot realizzate nella zona e abbattimento delle barriere architettoniche. In questa visione rientra anche il progetto per realizzare un “centro anziani” nella ex biblioteca Gallino”, il cui costo complessivo stimato ammonta a Euro 400.000,00, così come la realizzazione di un asilo nido al Campasso, nell’area attualmente occupata dall’ex scuola di via Pellegrini. Qui è prevista la demolizione della struttura esistente, oggi abbandonata, con bonifica degli elementi di amianto e la realizzazione di un nuovo servizio pubblico dedicato alla prima infanzia (asilo nido), riqualificando l’accessibilità con recupero della scala esterna e realizzazione di un ascensore nel terrapieno. Il progetto prevede inoltre la connessione con le aree verdi pubbliche retrostanti, oggi sottoutilizzate e poco accessibili, con la riqualificazione della percorrenza pubblica. I progetti per il miglioramento delle strade prevedono, in via Buranello, la riqualificazione complessiva della strada, con l’allargamento dei marciapiedi, e il mantenimento, per quanto possibile, di una quota di posti auto a servizio delle attività insediate. I contenitori RSU presenti lungo la via saranno inseriti in appositi spazi e, in corrispondenza degli ampliamenti del marciapiede, saranno inserite alberature di dimensione contenuta. Un analogo intervento, in via Cantore comprende anche il restauro della pavimentazione di un lotto del portico, finanziato con risorse del Comune. Dalla Regione Liguria per Genova Municipio Centro Ovest 21 22 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 terminal traghetti LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 23 IL “VIAGGIO” DI RADIO 19 E DEL SECOLO XIX Terminal, più luci che ombre Area traghetti: «Ci vorrebbero più iniziative» LA ZONA del terminal Tra ghetti presenta, secondo chi ci lavora, alcuni problemi che a prima vista non si notano. In un ambiente famigliare e tran quillo,controllatodaguardieper la sicurezza onnipresenti, si col locano alcune perplessità degli esercenti e anche di alcuni clienti. «Esiste un problema di organizzazione. Non c’è ancora la mentalità compatta che do vrebbeavereuncentrocommer ciale,soprattuttonell’organizza zione della turnazione durante le festività. Per esempio l’anno scorso durante il 25 aprile erano tutti in festa e i tanti turisti e visi tatori hanno trovato il terminal mezzo chiuso. Assurdo» spiega un visitatore. «Si potrebbe fare molto di più per vivacizzare l’ambienteeavvicinarelagentea questo posto, non solamente per fare la spesa. Ci vorrebbe qual che iniziativa più simile a quelle della Fiumara, magari l’allesti mento di qualche bancarella – racconta Fabio Blancomelo – Inoltre nella zona si aggirano spesso personaggi strani, magari extracomunitari ubriachi che di certo non fanno bene all’imma gine del posto». Ma i pareri sul terminal sono per lo più positivi: «Sicuramente di inverno si fa più fatica ma è normale. Con la bella stagione transitano di qui molti passeg gerieperquestononcipossiamo lamentare» racconta Valentina Barbieri. «La mentalità con il quale è stato aperto il terminal traghetti è vincente. L’idea di ra gionare come se fosse una sta zione ferroviaria non è male. Lo gico che bisogna valorizzare le attività e non limitarle. Per tanti versi credo che il progetto sia un po’ fermo e che il Consorzio stia rischiando di entrare in un peri odo di involuzione che, mi schiato alla crisi, rischia di dare molte problemi alle attività pre senti» il parere di Dario Mene gallo. Il problema dell’ordine pub blico appare minimo anche se, come in altre zone, di sera si ac centua. «Capita spesso di vedere barboni che vengono a frugare nei cassonetti, che si guardano intorno con fare sospetto, che bevono senza fermarsi mai. Non possiamo farci niente, la sicu rezza c’è e sono sicuro che fa bene il suo lavoro» racconta Amelia Giacobbo. «Questa è una zona di passaggio e bisogne rebbe far in modo da trattenere i clienti più tempo possibile. Per questo motivo credo sia oppor tuno organizzare attività per co lorare un po’ questo posto che adesso è ancora troppo immo bile. Girando mi piacerebbe ve dere qualche stand, qualche atti vità più vivace sullo stile dei grandi centri commerciali. Adesso sembra tutto molto im mobile» dice Anna Daino. MATTEO POLITANÒ Il furgone di Radio 19 al Terminal Traghetti >> LE LAMENTELE ••• IL CENTRO commerciale della Fiumara riceve ogni set timana migliaia di clienti e, soprattutto nel week end, il traffico nella zona diventa difficile, creando disagi a chi lavora nei pressi del centro e ha bisogno di rispettare l’orario di lavoro. «In tanti qui si alzano almeno un’ora prima per arrivare in tempo. La mattina è il caos e tutto il traffico di questa zona sem bra riversarsi nelle quattro vie che circondano la Fiu ALLA FIUMARA L’INCONVENIENTE DEL TRAFFICO mara. Io lavoro qui vicino e con la moto ho meno pro blemi. Non mi azzardo nep pure a prendere la macchina perchè so benissimo che fini rei imbottigliato per ore» spiega Loris Ignazio.«“Io la voro in tutta Italia come rap presentante e di centri com merciali ne ho visti davvero molti. La Fiumara mi ha la sciato perplesso per l’utilizzo dello spazio racconta Diego Totaro. Pareri invece positivi per il centro commerciale, considerato punto di riferi mento per Sampierdarena e meta di tante persone che si stanno portando avanti per i regali di Natale come Anto nio Camollino: «E’ un bel centro e si possono trovare prezzi buoni, mi trovo bene». 24 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 le email dei lettori LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 25 IL “VIAGGIO” DI RADIO 19 E DEL SECOLO XIX L’ascensore dei desideri Via Col: passerella ed elevatore chiusi LA PASSERELLA pubblica sopra via Dino Col è chiusa da un anno. E l’ascensore che po trebbe portare agevolmente i disabili, gli anziani e chiunque abbia problemi di mobilità ai giardini Angelo Costa, unico spazio verde della zona, non è mai stato messo in funzione. Gli abitanti di San Teodoro protestano da tempo contro questi disservizi, hanno scritto più volte al Comune incon trando anche gli amministra tori per trovare una soluzione che finora non è arrivata. Il problema viene ora segna lato al Secolo XIX re a Radio 19 da Orlando Arzà, 79 anni, abi tante di San Teodoro, impe gnato nella difficile battaglia per far riaprire la passerella e far mettere in funzione l’ascensore. «Tra l’altro rac conta Arzà a causa della pas serella chiusa, gli studenti che frequentano il vicino istituto Gastaldi, attraversano tutti in via Cantore,spesso col rosso, in una situazione di grave peri colo per sè stessi e per gli altri». Arzà mostra la copia del fax inviato al sindaco Marta Vin cenzi e firmato da decine di abitanti della zona tra via Dino Col e via Milano, in cui si chiede l’apertura della passe rella e dell’ascensore e si ag giunge: «Nel caso che la passe rella venga riaperta sarebbe consigliabile l’installazione di CENTRO ZAPATA «TROPPO RUMORE» VIA BOLOGNA «FOGNA TRA LE CASE» «Da più di 15 anni, ogni weekend, presso il centro Zapata, si organizzano concerti con musica altissima, fiumi di alcolici, dalle 22 alle 6 a volte 24 ore non stop. Alla domenica feste ecuadoregne con musica alta. Fate qualcosa». ANDREA PIZZAMIGLIO, mail «Da circa 7 anni respiriamo i miasmi di 800 alloggi che scaricano in una fogna che il Comune continua a non attribuire come sua. La volta del cunicolo è aperta con il pericolo che qualche bambino possa finirci dentro. Aiutatec». GIORGIO MARCACCINI, via Bologna 26 8 VILLA SCASSI «POCHI PARCHEGGI» «Voglio sottolineare ciò che accade all’ospedale di Villa Scassi dove, è noto, scarseggiano i parcheggi. Ebbene, mentre i vigili urbani sono più tolleranti, sono molto più severi gli addetti dell’Amt con chi sosta sulle linee gialle». GIOVANNI P., mail VIA ANZANI «PIÙ SICUREZZA» «Scrivo per segnalare la scarsa percezione di sicurezza di noi abitanti nella zona del mercato di via Anzani: c’è poca illuminazione, non ci sentiamo sicuri e qualche negoziante, come me, chiude prima». C. M, mail Orlando Arzà mostra l’ascensore di via Col un impianto di videosorve glianza all’interno delle scale. Sarebbe opportuna anche l’in stallazione dei servizi igienici nei giardini Angelo Costa». Un’altra segnalazione arriva da Marina Bellinazzo. Ecco il testo: «Sono un’abitante del quartiere di San Teodoro, più precisamente di via Pagano Doria. Desidero segnalare come la nostra zona, che già ri sente negativamente della vi cinanza di navi e traghetti non chè della centrale a carbone Enel (causa di notevole inqui namento atmosferico) paventi l’annunciatotrasferimentonei locali di una scuola di via Pa gano Doria, prossimamente dismessa, di “centri di aggrega zione sociale”, in particolare del Centro sociale Buridda ed altri soggetti analoghi». « La notizia continua la let trice comparsa mesi fa sulla stampa cittadina, che ripor tava un’intervista all’assessore competente, mai smentita e già oggetto di discussione nelle aule comunali, suscita molta preoccupazionetralagentedel quartiere che ha già formato un comitato e organizzato una raccolta di firme». I residenti di via Pagano Doria sarebbero dunque con trari al paventato arrivo dei centri sociali, «Gli abitanti prosegue Ma rina Bellinazzo vedono, come inevitabili conseguenze dell’eventuale realizzazione del progetto annunciato, il mancato rispetto del loro di ritto alla quiete, notturna in particolare,nonchè l’aggra varsi del problema viabilità e parcheggi, già ora tanto rile vante». IL TOUR DI RADIO 19 E SECOLO XIX MICROFONO E MAIL PAROLA AI LETTORI I GENOVESI tengono alla propria città, alle condizioni del quartiere dove vivono o dove si sono trascorrono pa recchie ore al giorno per la voro. Si evince dalla massiccia partecipazione al tour che il Secolo XIX e di Radio 19 stanno facendo nei nove mu nicipi della città. I cittadini possono segna lare disfunzioni o disagi o suggerire interventi. Ma hanno anche la possibilità di trovareuncanaleprivilegiato con l’amministrazione pub blica e le forze dell’ordine e sollecitare una vicinanza che, a volte, non sentono più. Per facilitarli, il Secollo XIX ha messo a disposizione un indi rizzo di posta elettronica per ogni municipio. Le email saranno pubbli cate nell’inserto corrispon dente al municipio in og getto. Questo l’elenco dei municipi che ancora non sono stati “visitati”: genova [email protected]; geno [email protected]; bassavalbisagno@iklsecolo xix.it 26 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 le eccellenze MUSICA, CINEMA, NEGOZI, PALESTRA NELL’EX CAPANNONE ANSALDO Mondo Fiumara, shopping e divertimento Un quartiere nel quartiere frequentato da migliaia di persone, soprattutto giovani SPAZIO SOTTRATTO allo sviluppo del porto o modello di eccellente recupero urbanistico di un sito ex industriale? Luogo di socializzazione, svago e incontro anche intergenerazionale o em blema del consumismo e della vanità? Sul feno meno Fiumara, la cittadella dello shopping e del divertimentosortasulleceneridiAnsaldo,sisono versati fiumi di inchiostro. Ma, dal dicembre 2001,quandoilnuovoquartierediFiumarahaco minciato a prendere forma con l’apertura della multisala da 14 schermi e tremila posti, ad oggi la schiera dei detrattori si è progressivamente ri dotta. Oggi molti concordano che quella di Fiumara è fondamentalmente una scommessa vinta. Mi gliaia di persone, ogni giorno, in buona parte gio vani e giovanissimi, frequentano il centro com merciale, il polo divertimenti, la palestra Virgine ospitata in un’ala del palazzetto per sport e mu sica, che è stato inaugurato il 21 ottobre 2003 con il musical di Riccardo Cocciante “Notre Dame de Paris”. Fiumara è un quartiere nel quartiere. Con case, negozi, supermercato, centinaia di par cheggi (tutti gratuiti, suddivisi in due autosilo), palasport, mega palestra, uffici, cinema, un Pa lazzodellasaluteeunpolodirezionaleFinmecca nica da 1.500 occupati con tanto di torre direzio nale in stile newyorkese. La trasformazione dei 168milametriquadratidiexareeAnsaldo,chenel Novecento costituivano il cuore pulsante dell’in dustria meccanica italiana e che furono dismesse negli anni ‘90, è stata realizzata in almeno dieci anni di lavori dal gruppo Coopsette. L’investi mento 500 milioni di euro è in linea col giganti smo di questa realtà, che ancora divide molti poli tici e amministratori in favorevoli e contrari all’operazione. È un fatto, però, che in uno dei quartieri più dif ficili sul piano sociale e urbanistico, Fiumara vuol dire, oltre a negozi, cinema, pub e ristoranti, anche un parco di 30 mila metri quadrati la cui manutenzione è a carico del Fondo internazio nale proprietario del centro commerciale. Vuol dire tre torri residenziali, con decine di apparta menti tutti venduti ancora prima del termine dei lavori. Vuol dire, grazie all’aria condizionata dif fusanellagalleriacommerciale,un’oasidirefrige rio per gli anziani (e non solo) nelle estati torride caratterizzate dall’emergenza caldo. E, viceversa, d’inverno un posto per appuntamenti allietato dalle vetrine, dal tepore e dall’odore del caffè. Ma soprattutto Fiumara rappresenta anche uno sbocco occupazionale non trascurabile: oltre milleipostidilavoridirettinelleattivitàdell’inse diamento, almeno duemila quelli delle aziende ospiti, a cominciare dal polo ex Marconi, oggi Selex, del gruppo Finmeccanica. Ovviamente non mancano i problemi. Primo fra tutti, quello della viabilità: il potere attrattivo di Fiumara, in particolare nei fine settimana, si scontra con una insufficiente rete infrastruttu rale. Il risultato sono frequenti ingorghi che im pegnano per ore i vigili urbani e tagliano in due il Ponente.Malasituazioneèdestinataamigliorare decisamente quando sarà realizzata la nuova stradaamare:unadirettriceveloce,aquattrocor sie, che collegherà Fiumara a Cornigliano Ovest con collegamento diretto all’autostrada. I lavori non dovrebbero tardare. Altra nota dolente: la crisi ha accentuato l’eterno conflitto tra i nego zianti “storici” di Sampierdarena e il moderno centro commerciale a ridosso del porto indu striale. Molti commercianti lamentano di essere stati vittime di Fiumara ma c’è anche chi dice di avere avuto ritorni positivi dalla nuova realtà. VINCENZO GALIANO [email protected] Il centro commerciale della Fiumara. Nella cittadella anche multisala, bowling, palasport, ristoranti, Casa della salute le eccellenze LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 27 DA 135 ANNI I SALESIANI NEL QUARTIERE “Don Bosco”, scuola di vita e aggregazione Istituti per gli studenti, impianti sportivi, oratorio e teatro al servizio della delegazione “Tiro al seminarista” alle olimpiadi dei chierichetti, al Don Bosco di Sampierdarena. Nel complesso ci sono anche scuole CENTOCINQUANT’ANNI di salesiani nel mondo, centotrentacinque di presenza a Sampier darena, dove l’opera del don che prese per mano i ragazzi ancora oggi rappresenta un punto di riferi mento insostituibile. Non si fa solo scuola ed edu cazione all’Istituto Don Bosco di Sampierdarena. Si fa integrazione, si fa cultura, si fa sport ad alto li vello. Don Bosco, nel 1871, aprì una casa a Marassi, sul declivio orientale del Bisagno. Ben presto però si rese conto che il posto non era adatto: troppo fuori centro e inadeguato per crearvi un ospizio per arti giani.PensòallazonadiSampierdarenaincuistava esplodendo l’industrializzazione, e cominciò l’av ventura. L’antico convento fu reso agibile, fu am pliata e risistemata la chiesa. A fianco della Chiesa fu innalzata la prima costruzione. Intanto anche il numerodeiragazziaumentava:oltreall’ospiziode stinato ai giovani orfani, si aprì subito anche l’ora torio festivo, aperta a tutta la gioventù cittadina. Nel ‘74 allarga don Bosco l’ospizio aumentando la capienza delle scuole professionali. C’erano fale gnami, sarti, calzolai. Aggiungerà con ritmo veloce meccanici, tipografi, stampatori e legatori. I giovani erano 42 nel 1871, 500 nel 1935, più di 700 attualmente nella scuola, migliaia nell’orato rio e nelle varie attività sportive del Centro Spor tivo Paladonbosco. Parlare del Don Bosco di Sam pierdarena è parlare della vita e della storia di un quartiere. Oggi in un momento di calo demogra fico e insufficiente attenzione al diritto alle scelte educative da parte dei genitori sono diminuite le iscrizioni scolastiche. La scuola tuttavia resta un punto educativo tipicamente salesiano. Per questo al Don Bosco, accanto all’Istituto Tecnico, nel 1991 nacque anche un liceo scientifico. Nel 2000 sorse il liceo, scientifico sportivo. Infine sono sorte altre attività educative: il “nido”, una scuola materna e una scuola elementare. Dall’oratorio, dal quale sono passati tutti i gio vani sampierdarenesi, sono nate attività come il Club Amici del Cinema, il Centro Cultura il Tem pietto, con le sue attività teatrali, dibattiti filosofici, letterari, politici, incontri musicali, mostre d’arte, l’Unitre,l’UniversitàdellaTerzaEtà,cheoggiconta 2.400 iscritti e più di cento corsi.Di qui nasce la Compagnia Teatrale il Sogno, il Coro, il Centro Sportivo Paladonbosco e tante altre iniziative, sportive,ricreativeeassociativeafavoredeiragazzi della zona e della città.Dal 2005 il don Bosco di Sampierdarena veste i colori del mondo: ha aperto il cuore e le porte ai numerosi emigrati in cerca di spazi per giocare, di una chiesa per pregare e di aule perstudiare.Lacomunitàdeisalesiani,nucleocen trale di animazione e custode del carisma origina riodell’iniziativa,noncelafadasolaatenereinvita tanto movimento. Si avvale della collaborazione della Famiglia Salesiana e di tanti laici impegnati oggi inseriti anche nelle cariche di gestione più im portanti. È sostenuta, anche economicamente, da amici, volontari, ex allievi, benefattori privati e pubblici, come lo fu all’inizio. Il Don Bosco è anche teatro. Il Politeama ha recentemente faticato a contenereipiùdi1600spettatoriintervenutiall’ul tima pièce. Tutti a festeggiare don Bosco e la sua fa miglia che quest’anno compie 150 anni. Per chi vo lesse capire di più sul mondo di don Bosco e del suo istituto a Sampierdarena può usufruire dei giorni di “Scuola Aperta” (da lunedì 18 a sabato 23 gen naio). In queste occasioni il direttore e i docenti delle scuole dell’Opera Don Bosco saranno a com pleta disposizione di tutti coloro che vorranno iscriversi, o semplicemente avere informazioni su: asilo nido, scuola materna, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scientifico e forma zione professionale. Insomma, tutto il mondo don Bosco. Che ha 135 anni, e non li dimostra. DANIELE GRILLO 28 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 Scuola primaria, secondaria I grado Liceo classico • Liceo scientifico SERVIZI OFFERTI DALL’ ISTITUTO • Servizio mensa- Doposcuola gratuito (fino alle 17.30) dal lunedì al venerdì • Ampie strutture (campo calcio, basket, pallavolo, tennis, aule informatiche, aule multimediali, teatro)• Museo-Biblioteca- Visite d’istruzione e culturali- Partecipazione a spettacoli teatrali • Laboratorio teatrale- Soggiorno estivo a Balme (TO) • Corsi di sostegno e approfondimento • Ambiente tranquillo (l’istituto è separato dal resto del quartiere da un viale alberato) • Corsi di catechismo su richiesta • Corsi di tennis e ginnastica artistica • Insegnamento della lingua inglese anche nel triennio del liceo classico • Ampio parcheggio PROSSIMI APPUNTAMENTI: 29 novembre 2009 ore 10 FESTA DEGLI ALUNNI 11 dicembre 2009 dalle 15 alle 18 16 gennaio 2010 dalle 9 alle 12 18 febbraio 2010 dalle 15 alle 18. SCUOLA APERTA Via N. Cervetto 40 • Genova Cornigliano Tel. 010. 6530379 E-mail: [email protected] www. calasanziogenova.org i "gioielli" LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 29 ALLA SCOPERTA DEI TESORI ARTISTICI E ARCHITETTONICI A scuola tra stucchi e affreschi del ’600 Studenti medi esperti d’arte nel palazzo Centurione SAMPIERDARENA era la città delle 23 ville cinquecente sche dove il fior fiore dell’ari stocrazia genovese, veniva a trascorrere l’estate. Anche per obblighi di rappresentanza, quelle “seconde case” erano regge. Con una spiaggia (quell’arenile dove la leggenda vuolesiasbarcatoSanPietro,da cui il nome della delegazione) che andava dalla Lanterna all’attuale Fiumara. Un mare d’acque chiare. Dietro, le col line. Le ville sono Negrone Moro, Pallavicino Moro, Villa San Pie tro Spinola oggi sede dell’isti tuto Gobetti, Villa Grimaldi o Palazzo della Fortezza per la sua forma militaresca ma con l’eleganza di quella loggia che si guardava con la loggia di Villa Imperiale, non a caso chiamata La Bellezza e in seguito acqui stata dal medico Scassi. E an cora villa Doria oggi sede delle scuole Franzoniane, Villa Doria Masnata che ospita la scuola Barabino, villa Centurione Car paneto. E la sede della scuola media San Pier d’Arena di piazza Mo nastero: perché Barnaba Cen turione nel 1587 acquistò l’an tico monastero di S. Maria del Sepolcro per trasformarlo nella sua residenza estiva. E’ forse la scuola più bella, ar tisticamente parlando, di Ge nova: affreschi di Bernardo Ca Laboratorio all’interno della media di piazza Monastero Sculture alla Cella stello in cui il grande artista ge novese segue il suo genere pre diletto che è quello pastorale come testimoniano i soggetti tratti da episodi della Gerusa lemme Liberata del Tasso e da scene di amori mitologici tra ninfeedivinitàolimpiche.Ean cora gessi e disegni a spolvero di NicolòBarabino,ilchiostrome dievale, le antiche lanterne, una serie di tele ottocentesche di grande suggestione che rappre sentano il mondo del lavoro, quello portuale in particolare che si svolgeva a pochi passi dal palazzo. perchè di fatto si tratta di un progetto in progress. Il preside Alessandro Pozzo, l’insegnantePisottidiconochei ragazzi hanno la consapevo lezza di andare a scuola in un luogo in qualche modo sacro per la propria gente, consape voli di essere eredi di testimo nianze artistiche non da poco. A questo “paesaggio perduto” di Sampierdarena lavorano in stancabilmente affiancati anche da docenti univeristari in pensione. Da tempo gli studenti hanno imparato a tenere visite guidate dentro la loro scuola (ma sono anche ottimi conoscitori del territorio) e a suo tempo ave vano organizzato anche una av vincente mostra dei modellini delle ville. Disposte in modo tale che il visitatore potesse prima ammi rarle come se fosse arrivato dal mare, quindi aggirandole, sco prendo quel parco, oggi tagliato dalle strade, quei porticati, oggi umiliati dalle insegne. Model lini cui ancora gli studenti lavo rano all’interno del laboratorio DONATA BONOMETTI [email protected] >> CAPOLAVORI ALLA CELLA SCULTURE DALLE FIANDRE ••• NEL SALONE parroc chiale della chiesa di Santa Maria della Cella a Sampierdarena c’è una coppia di sculture che sono un capolavoro dell’arte lignea. L’autore, anonimo, probabilmente visse nei Paesi Bassi Me ridionali nel XV secolo. Le sculture, in legno di pinto e dorato, rappre sentano San Giovanni Evangelista e la Madonna dolente. Secondo i documenti parrocchiali sono state collocate nella chiesa nel 1837 e negli inventari ri sultano “di scuola ger manica”. Forse erano gli elementi laterali di un gruppo scultoreo desti nato a un altare in cui si venerava il Cristo croce fisso. Si sa che nella pre cedente chiesa di San Martino che andò di strutta e da cui proven gono le due sculture c’era un crocefisso. Belle, monumentali, con vesti dai profondi pan neggi, «che sottolineano i gesti e rivelano la consi stenza corporea» come osserva lo storico dell’arte Gianluca Za nelli, più che dalla Ger mania, sarebbero prove nienti dalle Fiandre. Un altro segno dell’in tenso contatto, commer ciale e artistico, che unì Genova ai Paesi Bassi nel Quattro e nel Cinque cento. 30 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 i paesi Il comune di Serra Riccò conta 8030 abitanti, tetto da cui era rimasto distante per molti anni. Negli anni ’90 la popolazione era scesa a un limite minimo di 7500 unità. Poi la ripresa Il grissinificio Filidoro si è imposto sul mercato con i tipici grissini passati nella farina di mais, ma produce anche diverse altre varianti, oltre a canestrelli, biscotti e pandolci tradizionali genovesi LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 31 La chiesa parrocchiale di San Cipriano possiede un prezioso presepe in legno scolpito dal Maragliano. L’opera è stata rubata nel 1985 e recuperata nel 1997: è nuovamente visibile al pubblico I COMUNI DEL GENOVESATO «Ritorno alla campagna» Serra Riccò vuole salvare crose e tradizione DOPOLAFUGAversolacittà e l’ondata di risucchio della po polazione registrata in questi ultimi anni, Serrà Riccò vuole salvarelecrose,oalmenoquello che ne resta dopo l’abbandono delle campagne. Discorso che vale per quell’ampia fascia di territorio che risale verso l’alto Appennino e le contrade me dievali della via del sale, verso Orero e il valico della Crocetta. A fondo valle, dove il comune è agganciato strettamente alle delegazioni e alla città, bisogna invece salvare i pedoni nelle strade più congestionate, recu perare parcheggi, strappare la collina dolce del genovesato dalla sindrome soffocante della periferia. Disegna un panorama a due facce il sindaco Andrea Tomaso Torre, che propende decisamente sul lato nostalgia. «Puntiamo decisamente a favo rire l’associazionismo – dice Andrea Tomaso Torre – in tutte la frazioni, il nostro comune si distingue proprio per la disloca zione dell’abitato in nuclei di versieseparati.Lacrescitadella popolazione impone di offrire condizioni di vita favorevoli, ma soprattuttol’occasionedisocia lizzare in tutti i nuclei abitati. E’ la condizione che fa sentire uno a casa propria». Un accento particolare è ri volto alla cultura rurale, perché si incrocia con un elemento da correggere della recente urba nizzazione. «C’è chi ha appro fittato dei parametri per le abi tazioni agricole – prosegue Torrealsoloscopodicostruire una abitazione. Modificheremo il piano regolatore su questo punto, per impedire aggira menti di comodo. C’è da ritro vare lo spazio di due genera zioni, i vecchi contadini che sono stati sostituiti dagli operai, lavoratori della terra a part time. Ora abbiamo dei giovani che tornano alla campagna e li aiuteremoatuttiicosti.Innanzi tutto pubblicizzando i loro pro dotti e cercando loro sbocchi di mercato. Vogliamo salvare le crose, il che vuol dire anche l’in tegrità fisica del territorio». C’è lo spazio per un’altra risorsa di vecchia data, la ristorazione dei sobborghi e dei paesi appenni nici. I comuni di Serra Riccò e Sant’Olcese stanno preparando una guida dei ristoranti tradi zionali, in lingua italiana ed in glese. Aspettano clienti dal vi cino Istituto Italiano di Tecno logia che movimenta centinaia di addetti e tecnici in campo in ternazionale. Ma cosa fare dove i problemi sono vicini al centro urbano? Siamo tra Castagna, San Ci priano e la dorsale verso Ponte decimo. In due anni, marcia piedi, parcheggi con gli introiti degli oneri di fabbricazione, perché lì si costruisce ancora. LODOVICO PRATI Foto d’epoca di famiglia contadina a San Cipriano di Serra Riccò >> IL SITO ••• RISALENDO la Val Secca da Bolzaneto è difficile imma ginare che questo territorio pieno di promiscuità talvolta contraddittorie; vecchi inse diamenti industriali, nuovi ca pannoni, condomini che spuntano come i funghi tra case antiche, possa celare un sito prezioso di interesse co munitario. Invece il posto c’è e per raggiungerlo basta avere la pazienza di risalire la provinciale fino ad Orero. È il borgo di Ciaè che sta proprio BORGO DI CIAÈ, UN GIOIELLO NEL VERDE sul confine tra i comuni di Serra Riccò e di Sant’Olcese. A congiungerli è un antico ponte medievale. Dal lato di Sant’Olcese il borgo è rag giungibile percorrendo un sentiero botanico che sbocca proprio davanti ad un rifugio allestito dall’amministrazione comunale. Passato il ponte in vece si incontrano un antico mulino circondato da una pit toresco gruppo di case rurali. I due comuni stanno aspet tando dalla Regione la con ferma dell’inserimento del borgo di Ciaè nei siti di inte resse comunitario. In partico lare, il comune di Serra Riccò, attende questa certificazione, per varare un progetto di re cupero delle abitazioni rurali e del mulino. 32 i paesi LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 Gli abitanti sono 568, questa località della valle Scrivia non ha registrato sbalzi di popolazione significativi negli ultimi anni. Quindi l’andamento anagrafico può considerarsi stazionario La specialità gastronomica molto gustosa tradizionalmente prodotta e smerciata nei negozi di alimentari è la focaccia con formaggio e prosciutto, l’ideale per una gita in paese Il museo paleontologico della valle Scrivia è ospitato in alcuni locali delle scuole elementari. Presenta una interessante raccolta di fossili raccolti nella vallata e nell’area del parco dell’Antola I COMUNI DEL GENOVESATO «Turismo mordi e fuggi» Crocefieschi si riconverte: non è più tempo di lunghe villeggiature LA “PICCOLA SVIZZERA” della valle Scrivia, cosi veniva denominato Crocefieschi negli anni ruggenti della villeggiatura che ormai si sono spenti dagli ’80 del secolo scorso, si è adat tato ad ospitare il villeggiante mordi e fuggi. E le grandi ville, magari quelle con piscina, che fine hanno fatto? «Le ville sono sempre in compra vendita – aggiunge Bar tolomeo Venzano – anzi di ciamo che sono in vendita». Contraccolpi sulla vita del paese. «Non sono devastanti – prosegue Bartolomeo Venzano – a Crocefieschi c’è ancora una tessuto commerciale completo anche se proporzionato alla grandezza del paese e poi la vil leggiatura non è venuta meno del tutto». Il sindaco spiega che recentemente ha riaperto l’unico distributore di benzina che aveva chiuso i battenti, una vera rarità a questa altezza (741 metri). Si avverte che il paese cerca di recuperare posizioni adeguan dosi anche alle esigenze di un turismo più aggiornato. La Pro Loco sta preparando una serie di itinerari escursionistici. Al cuni fanno perno sulle rocche del Reo Passo, una conforma zione rocciosa particolarissima (in dialetto carega du diau, trono del diavolo) che caratte rizza la dorsale di Crocefieschi ed è meta di molti appassionati di escursioni ed alpinismo, dato che presenta una ferrata molto interessante da percorrere. Poi c’è il parco Braia, sede di impianti sportivi, campo da cal L’aspro bastione roccioso del Reopasso cio, tennis, anche con una pista da ballo che, d’estate con la di scoteca all’aperto e gli spetta coli, fa di questo impianto, ca lato in mezzo ad angoli secolari, una delle mete preferite dei gio vani. Per il comune la zona a valle, interessata ad un gigantesco riempimento di terra di riporto, sta diventando una problema. Poi in paese c’è un altro grande punto interrogativo, ovvero la ex colonia di proprietà del co mune di Genova che, fino ad un anno fa, ha ospitato anziani, persone con difficoltà psichi che, o di adattamento. In fu turo? «Non saprei dire – con clude Venzano – perché il pro prietarioèilComunediGenova: siamo disponibili ad appoggiare solo soluzioni condivise». i paesi Gli abitanti del comune sono 472 e la tendenza al decremento è rimasta costante, nonostante l’arrivo di nuove famiglie:la popolazione anziana infatti raggiunge il 43% del totale Specialità è la Mostardella, insaccato popolare prodotto con parti del maiale che anticamente veniva tagliato a fette e cotto direttamente sulle stufe a legna. Si trova dalla macelleria Torrigino LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 33 Il Castello della Pietra risale al tardo medioevo ed è stato restaurato nel corso degli anni ’80. Molto particolare la sua posizione, incuneata tra due picchi rocciosi a strapiombo sul torrente Vobbia I COMUNI DEL GENOVESATO A contatto con la natura Vobbia vive soprattutto d’estate. Ma le giovani coppie stanno tornando UNA POPOLAZIONE che ogniannodiminuiscedeldueper cento, mentre la popolazione scolastica delle scuole elemen tari, nell’ultimo anno, è aumen tata di più del 100% qualificando Vobbia come l’ultima frontiera della fuga dalla città. Dieci mi nuti in auto dalle barriere auto stradali di Isola del Cantone, una quarto d’ora invece da quelle di Busalla. Cosa attira nel profondo en troterra gli abitanti in fuga dalla città? «Il desiderio di possedere una casa propria da parte delle famiglie giovani – dice Ennio Be roldo, il sindaco – qui la casa costa meno che altrove ed è un bene a portata di mano. Certo che bisogna rassegnarsi a fare il pendolare.E’ compensata dal contatto con la natura, dai valori di una vita in piccoli centri dove tutti si conoscono». Il comune offre scarsissime possibilità di lavoro, ma si può puntare verso il vicino parco oc cupazionale della valle Scrivia, ricco di industrie e di attività ar tigianali grandi e piccole. In que sto caso il pendolarismo impone spostamenti di breve portata. L’unica grande attrattiva del paese è il castello della pietra che catalizza un rilevante passaggio turistico. «È importante sotto il profilo economico per i negozi del paese». Ma le famiglie immigrate nel paese e nelle sue numerose fra zioni, 2 3 tra centri frazionali e località sparse, non sono ancora riuscite ad imprimere una svolta all’andamento demografico. Vobbia conta molto sui soggior Una veduta di Vobbia nanti estivi che occupano un nu mero impressionante di case li bere. «Si raggiungono punte di cinquemila abitanti durante l’estate» conclude Ennio Be roldo – ma la stagione è breve». Per questo motivo l’amministra zione ha puntato sulla sistema zione dello spazio verde e spor tivo del capoluogo. Costruendo una vasta area coperta, utile nel caso di appuntamenti e manife stazioni che si svolgono per tutta l’estate e si prolungano fino ad ottobre. E’ già finanziata la co struzione di un ponte di eccesso alla medesima area che costerà un milione di euro. Molto ben servitadiimpiantisportivi,main questo caso di proprietà parroc chiale, è anche la frazione di Cla varezza che durante la stagione estiva si riempie di villeggianti. 34 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 gastronomia LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 35 LE SPECIALITÀ DELLA TRADIZIONE Buridda, brutta e buona Seppie in zuppa con piselli e pomodorini: pasto unico e poco calorico QUANDO Sampierdarena era un borgo marinaro e le barche partivano dalla spiaggia per la pesca, l’inverno era considerato la stagione delle seppie, prese con esche naturali (un’acciu ghina era perfetta). A terra, nelle case o nelle trattorie lungo la costa, la fine delle seppie era sempre quella: in zuppa con i pi selli e il pomodoro. Il piatto della tradizione marinara, alla fine, nonavevaunaspettodanouvelle cousine ma era senza dubbio buono. Un piatto apparente mente disordinato, tanto che nel dialetto genovese il termine “bu ridda” è diventato sinonimo di caos. Ancora oggi quando si vede una folla di persone chiassose si dice “mia che buridda”. Di certo il piatto è rimasto, nella tradizione, tramandato di generazione in generazione. Anche nei ristorantini e nelle trattorie genovesi, a cominciare da Sampierdarena, la buridda fa capolino nei menù; anche se spesso, in omaggio ala globaliz zazione, il termine buridda non >> LA RICETTA TAGLIARE IL PESCE A STRISCIOLINE E IN TAVOLA UNA BIANCHETTA DOC Il piatto tipico ligure, la buridda viene indicato. Le seppie, del resto, restano uno dei prodotti più presenti e consumati al mer cato. Hanno la caratteristica di avere uno scheletro osseo ed un sacchetto umorale che nei tempi andati serviva per la prepara zione di un colore che prendeva appunto il nome di “color sep pia”. Questo sacchetto è oggi uti lizzato in cucina per dare ancor più sapore, con aroma di mu schiato, a certe preparazioni. La buridda di seppie resta un tipico piatto genovese, un piatto semplice ma gustoso, ne esi stono molte versioni. Alla base restano prodotti che nelle case dei genovesi non sono mai mancate: le seppie, i pomo dorini che arrivavano dall’entro terra, i piselli dall’orto di casa, lo zafferano che da Genova è sem pre passato. Per quanto riguarda la dieta, la buridda rappresenta un piatto unico e, dunque, permette un ri sparmio di calorie rispetto a un pasto completo. ••• INGREDIENTI per una buridda da quattro per sone: un chilo e mezzo di seppie, sei pomodori ma turi, 400 grammi di piselli freschi, zafferano, una ci polla, due spicchi d’aglio, prezzemolo, un bicchiere di vino bianco (Vermentino), un bicchiere di olio extra vergine di oliva, un’acciuga sotto sale. Pulire le seppie eliminando anche il sac chetto con il nero, lavarle con cura e tagliare a strisce larghe circa un centimetro e lunghe cinque centimetri. In una padella molto grande far rosolare l’aglio, la ci polla tagliata a pezzettini e l’acciuga naturalmente dili scata. Le striscioline di sep EDOARDO MEOLI La Generale Pompe Funebri, dal 1967 al servizio dei genovesi, è diventata azienda leader nel settore distinguendosi per l’elevato livello di qualità , competenza, serietà , affidabilità e riservatezza affrontando in oltre 40 anni di attività un percorso di costante rinnovo e crescita finalizzato alla ricerca della massima soddisfazione del cliente. Oltre ai trasporti in tutto il mondo, Tel. 010.41.42.41 ai servizi di cremazione, Servizio continuato notturno e festivo alla consulenza cimiteriale, Via G.B. Carpaneto 13 r Tel. 010.41.42.41 Corso Magellano, 52 r Tel. 010.64.69.413 Via Sampierdarena, 197 r Tel. 010.64.51.789 l’azienda con il supporto di un organizzazione professionale di cento dipendenti è in grado di offrire la soluzione sempre più adeguata ad ogni esigenza con la garanzia di un rapporto serio particolarmente attento alla cura dell’aspetto umano connesso a questo delicato settore. La Generale Pompe Funebri significa: pia vanno aggiunte nella padella insieme all’aglio, la cipolla tritata e l’acciuga. Aggiungere i pomodori, ta gliati a cubetti. Aggiungere il vino bianco e un po’ di pi stilli di zafferano. Cuocere per circa 30 minuti a fuoco medio. Poi aggiungere i pi selli e aggiustare di sale pepe, eventualmente ag giungere un po’ di acqua calda se troppo asciutto. cuocere per circa altri 20 minuti sempre con il coper chio. Finire con una bella spolverata di prezzemolo tritato e cuocere ancora per un minuto. La buridda va servita in scodelle capienti. Per il vino bianco ,Golfo del Tigullio (Bianchetta Doc) 800.721.999 • Un autoparco composto da oltre 30 automezzi dell’ultima generazione • Mercedes e Blue Limousine in vinile •Autovetture di supporto ed accompagnamento. • Personale necroforo addetto alla cerimonia funebre in divisa blu. • Un’ampia gamma di cofani di qualità certificata e di legno pregiato. • Una scelta accurata di cofani per la cremazione. • Urne cinerarie in mogano o radica, metallo e acciaio inox. • Allestimento di camere ardenti e addobbi floreali di alta qualità • Annunci su tutti i quotidiani nazionali • Stampa e affissione di manifesti funebri • Biglietti di ringraziamento personalizzati. • Consulenza e assistenza cimiteriale • Assistenza all’affido delle ceneri. • Consulenza ed assistenza alla dispersione delle ceneri • Possibilità di pagamento dilazionati e inoltre La Previdenza Funeraria con l’innovativa e moderna formula “VOLONTA SERENA” che consente, mediante la stipula di una polizza assicurativa con il Lloyd Italico (divisione Toro Assicurazioni) di concordare preventivamente le modalità dell’intero servizio funebre sollevando i propri cari da ogni incombenza con la garanzia dell’operato di un’azienda leader del settore affinché tutto sia semplice in un momento difficile… 36 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 le nostre cronache LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 37 LA LIGURIA RACCONTATA NEL VOLUME DI SERGIO PAGLIERI Le storie del “Secolo” 11 luglio 1946: fusione «in atto» tra Sampierdarenese e Andrea Doria Il “Secolo” dà conto, è l’11 lu glio 1946, della «fusione Doria Samp». Il giornalista Edgardo D’Apua scrive che «la Doria ha un programma quasi ameri cano. Non per nulla vi ronzano attorno i gfratelli Rissotto. Si dice che il Genoa si sia presen tato ai rossoneribiancoblu con tre milioni e mezzo. Ce lo date Fiorini? No, ha risposto. Fos simo matti. C’è il Napoli che ha speditosuunemissarioconcin que milioni e mezzo. E noi ne vogliamo sei». Il cronista si domanda perchè vendere Fiorini se si vuole co struire una grande squadra. E riprende: «Comunque anche senza di lui, la grande squadra squadra dovrebbe scaturire dai cervelli vulcanici dei Sangui neti, dei Corti, dei Lari, dei Ca nale, dei Tredici, dei Parodi, cui si aggiungono le vecchie volpi Buttignole Cornetto». Questi devono essere i diri genti perché si passa poi ad ana lizzare la “rosa”: «Due portieri di gran classe, Lusetti e Bonetti, 9 MARZO 1903 IL DUCA IN PANNE Il duca degli Abruzzi arrivò da Torino per assistere al varo di uno yatch, ma in via della Cella la macchina bucò. L’autista scese subito per sostituire la ruota. E il duca «si prestò esso pure all’opera di riparazione», mentre i carabinieri tenevano a bada la folla La copertina del volume tre terzini di schietto rilievo: Battaia, Sacchetti, Parena; sei mediani Gramagli, Bertoni, Diotallevi, Sandroni, Casti gnani; una serie di avanti capi tanati da Baldini, con Bassetto, Conti II, Carissimi, Di Piazza, Frugali, Castelli, Ventimiglia, Parodi, Braga, Parvis, Opisso. C’è da sfrondare. Anzi, biso gnerà sfrondare» 5 APRILE 1941 FURTI BRASILIANI Arriva alla polizia una raccomandata da Santos, Brasile: è di Anna Riccio, bloccata lì dopo la guerra. La cameriera ha saputo che ogni volta che un’amica del figlio va a casa loro, spariscono pezzi di arredamento. Teme che «non rimarrà più mobilia» 4 GENNAIO 1908 SCRITTURA DRITTA In una lettera aperta alle istituzioni, un padre chiede che almeno alla figlia venga insegnata la scrittura dritta invece di quella inclinata, «cui devonsi imporre deviazioni della colonna vertebrale, deficienza dello sviluppo toracico e alterazione della vista» 15 AGOSTO 1961 «MIRACOLO» Luigi Bugatto, operaio di Sampierdarena, partì per Lourdes in barella: una tromboflebite per un incidente sul lavoro non gli permetteva da 2 anni l’uso delle gambe. Tornò da Lourdes camminando. La moglie alla stazione lo vide e svenne 11 APRILE 1933 CONTRABBANDO Due contrabbandieri confessano come producono le loro sigarette: «un loro amico navigante raccattava durante gli ozi negli oceani ogni specie di mozzicone, ne ricavava il tabacco e lo nascondeva nella biancheria sporca, per consegnarlo allo sbarco» 28 APRILE 1962 SUPER LOTTERIA In via Fillak arrivano i 150 milioni del primo premio della lotteria di Agnano. A vincere sono i coniugi Bicchieri: lui operaio Ansaldo, lei cassiera al “Supercinema”. Non una cassiera qualsiasi: Liliana pochi anni prima è stata “miss Sampierdarena” 38 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 gli eventi GUIDA AGLI EVENTI E ALLE COSE DA VEDERE FINO A NATALE Vetrine in mostra Concorso per l’esposizione migliore. Serata tango. I presepi artigianali IL NATALE a Sampierda rena e San Teodoro è una cosa seria. Presepi viventi, merca tini, teatro, musica e cori: quasi unariscopertadiunatradizione un po’ sopita negli ultimi anni. Quest’anno, invece, forse per esorcizzare la crisi, forse perché la tradizione è sempre viva, il Centro Ovest sarà il municipio più “colorato”, scintillante, fe staiolo della città. Già da domani partirà il con corso per la vetrina più bella del municipio. Ogni negoziante darà il massimo, tra stelle di Na tale, palle colorate, luci e pre sepi. La premiazione avverrà al teatro Modena il 22 dicembre 2009 nel corso del tradizionale Concerto di Natale offerto alla cittadinanza. Il 14 dicembre l’appuntamento è al centro ci vico Buranello con “tango di Natale” serata aperta a tutta la cittadinanza con scambio di au guri a tempo di musica tra Ge novaeBuenosAires.Quilafesta si mescola a una tradizione an tica, perché il tango, ballo e mu sica “maledetta”, è nato nel quartiere Boca di Buenos Aires abitato alla fine dell’Ottocento dai genovesi. Il 18 dicembre, sempre al centro Buranello, au guri di Natale ed esposizione di presepi artigianali, che confer meranno una consuetudine tutta genovese: quella di prepa rare la sacra rappresentazione della natività con i mezzi a di sposizione. Sughero, legno, ce ramica, vetro o carta pesta: ogni materiale va bene per fare festa. L’appuntamento è in serata con Auguri in musica con il gruppo corale dell’Unitre Sempre nella stessa giornata, alle 16, al teatro degli Zingari, in via Mura degli Zingari, festa dell’amicizia con laboratori e scambio di auguri con tutti i bambini. Sempre il 20 dicem bre, arriva il presepe vivente di Granarolo: dalle 15 una Bet lemme in movimento sulle col line di Genova. Per i curiosi la possibilità di ammirare la Sacra Famiglia e i pastori “viventi”. La manifestazione terminerà alle 18.30. Ancora il 20, alle 15.30, spet tacolo itinerante per Sampier darena; la banda del circolo mu sicale Risorgimento porterà gli augurinataliziaicittadinimeno fortunati che si trovano ricove rati presso l’ospedale Villa Scassi,quindiproseguiràpervia Cantore. Grande evento per il 22 al teatro Modena con il con certo di Natale. Tradizionale concerto offerto dal Municipio a tutta la cittadinanza, con mu siche evergreen natalizie e clas siche. Interpreti: Angelino Satta (armonica cromatica), Danilo Dellepiane (pianoforte), Gruppo Folk Ragazze Gau. Nella serata della vigilia, alle 21, auguri e fiaccolata in salita degli Angeli con canti, balletti, rac conti e recita in costume sul temadelNatalefattidabambini e adulti. L’iniziativa si conclu derà con la tradizionale fiacco lata sino alla parrocchia di Santa Maria della Vittoria . Mercatino di Natale a Sampierdarena EDOARDO MEOLI gli eventi LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 39 GLI APPUNTAMENTI DI UN ANNO Festival della chitarra Per gli studenti “Il più veloce del Centro Ovest”. Serate estive nelle ville L’ANNO NUOVO si aprirà come tradizione con i presepi, poi arriverà il momento del carnevale, che a Sampierda rena viene festeggiato alla grande: feste in maschera per grandi e piccini con intratteni menti e spettacoli musicali. In via Rolando e in via Buranello. “Il più veloce del Nord Ovest” è il titolo della rassegna che ogni anno coinvolge gli sco lari e gli studenti: con una sele zione nelle scuole del territo rio, viene organizzata l’inizia tiva che elegge, per fasce d’età, il più veloce del Municipio Centro Ovest. È un modo sim patico di invogliare i ragazzi alle attività sportive ed in parti colare all’atletica leggera. In primavera numerose le sagre fino a che, da giugno, arriva il momento delle Serate Estive nelle ville. Due bellissime e suggestive arene (Villa Scassi a San Pier d’Arena e Villa Giu seppina a San Teodoro), per una serie di appuntamenti se rali di svago e di cultura: vari in contri sono rivolti a coloro che hanno a cuore la lingua geno vese. Per il 2010, oltre alle rappre sentazioni di prosa, sarà pre senteun’interessanteoffertadi occasioni musicali. Parlando di musica non si può dimenticare il Festival della Chitarra e del Basso elettrico, manifesta zione di forte richiamo nazio nale, durante la quale vengono effettuati concerti, mostre di strumenti e seminari. L’inizia tiva si svolgerà alla fine di otto bre: la mostra ed i seminari si terranno presso il Centro Ci vico Buranello, e concerti al Vaillant Palace (complesso commerciale Fiumara). All’in terno del centro civico Bura nello si svolgerà la mostra di strumenti da collezione, nuovi ed usati. Interverranno colle zionisti e aziende collegate di tutta Italia che presenteranno pezzi di notevole valore alcuni dei quali in vendita, altri solo in esposizione. Non manche ranno strumenti artigianali presentati da importanti liutai nazionali. Sempreinautunnositienela camminata non competitiva che di solito si svolge nel mese di ottobre, adatta agli adulti ma anche ai più piccoli. Un’occa sione in più per conoscere il territorio. Immancabile tra ot tobre e novembre la casta gnata. E. M. SPECIALE MUNICIPALITÀ CENTRO OVEST INSERTO SPECIALE ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DE IL SECOLO XIX Serate estive nello scenario del parco di Villa Scassi Direttore responsabile Umberto La Rocca A cura di Massimo Righi e Vittorio De Benedictis Hanno collaborato Donata Bonometti, Vincenzo Galiano, Daniele Grillo, Francesco Margiocco, Edoardo Meoli, Matteo Politanò, Lodovico Prati, Bruno Viani. Foto Astrid Fornetti, Davide Pambianchi Realizzazione grafica Mauro Giudici 40 LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2009 [email protected] Dalla Regione Liguria 2000 posti in più di residenze per anziani e disabili. UNA RISPOSTA CONCRETA PER SUPERARE UNA GRANDE CARENZA. Dal 2005 siamo impegnati a fare crescere la Liguria. Ci siamo messi all’ascolto dei bisogni reali, per dare risposte concrete. Abbiamo aumentato i posti per il mantenimento, il potenziamento e la riabilitazione di anziani e disabili attraverso un programma di incremento delle residenze e dei centri diurni. Con l’obiettivo di rendere uniforme l’offerta su tutto il territorio regionale e di valorizzare le azioni di miglioramento del servizio, facendo diminuire progressivamente l’eccessiva permanenza in ospedale. E il nostro impegno continua, perché i Liguri ci hanno chiesto di cambiare. [L. R. 24/5/2006, n. 12] Per informazioni: numero verde 800 445 445 www.regione.liguria.it Regione Liguria. Resta in ascolto.