Lʼultima vendetta di Pd e Sc: “voto palese”. Ed è
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Lʼultima vendetta di Pd e Sc: “voto palese”. Ed è
CON IL PDL ANNO LXI N.252 Lʼultima vendetta di Pd e Sc: “voto palese”. Ed è terremoto politico Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76 Putin come il mitico Thor, mette al tappeto Obama e la Merkel: è lui il più potente della terra Francesco Signoretta Putin batte Obama e si aggiudica il primo posto, la Merkel scivola in classifica, sotto il peso dei fischi e delle contestazioni del pubblico. Tutto ribaltato, quindi. Lo scontro tra i “potenti” – registrato dal mensile Forbes – è stellare, un poʼ come nei vecchi fumetti dei supereroi, con il mitico Thor che la spunta su un appannato Uomo Ragno. E non è un caso, le ragnatele di Obama si sono rotte tutte, la sua immagine è in declino così come quella della Cancelliera di ferro che nellʼimmaginario collettivo (e non solo) è la causa di tutte le difficoltà che vivono le famiglie europee. Una sorpresa, quella registrata dal mensile Forbes, ma non tanto. Lʼuomo più potente della terra in questo 2013 si piazza davanti a Obama rompendo la tradizione che vedeva ogni presidente americano come lʼimbattibile. E questo perché nel corso dellʼanno il suo operato non è passato inosservato ai più. E d’Italia WWW.SECOLODITALIA.IT AMBROSIONI PAG.2 gli italiani? Lʼunico in classifica è Mario Draghi, presidente della Bce, che si piazza due posizioni sotto Ben Bernanke, presidente uscente della Fed. Il leader cinese Xi Jinping è solo terzo (si fa per dire), ma tutto lascia intendere che se Obama nei prossimi mesi non tirerà qualche asso dalla manica la prossima classifica potrebbe registrare anche un ulteriore sorpasso, con Barack destinato a perdere ancora quota. La “rivoluzione ” è in atto, anche se i ricchi del mondo continuano ad abitare prevalentemente negli Stati Uniti e non sono stati mai così tanti. A cinque anni dallʼinizio della grande crisi i miliardari ameri- giovedì 31/10/2013 cani continuano a fare bella mostra nellʼOlimpo di più danarosi. Ma anche altrove la tendenza è la stessa: perfino in Italia in un anno i Paperon De Paperoni sono aumentati del 7%, segno che cʼè qualche cosa che non va. Mentre in tutto lʼOccidente la disoccupazione aumentava vertiginosamente e i poveri salivano a livelli da primato le grandi fortune non solo non sono diminuite, ma sono addirittura aumentate, segno che di unʼequa redistribuzione del reddito si continua a parlare ma non la si realizza. Qualche esempio? Eccolo. Questʼanno lʼammontare dei 400 conti correnti più “forniti” a livello globale vale 2.000 miliardi di dollari, lo scorso anno ne valeva 1.700. Per dare unʼidea di come stanno le cose, basta pensare che si tratta di una cifra che equivale in qualche modo al Pil dellʼintera Russia. Negli Usa la sperequazione più evidente: lʼ1% delle persone detiene il 19,3% del reddito delle famiglie, con una disuguaglianza che è ai massimi da un secolo a questa parte. Ma anche lʼItalia in questa speciale classifica non sfigura affatto: 2000 nostri connazionali detengono 235 miliardi di dollari. E pensare che qualcuno ci aveva fatto credere che “finalmente” , da noi, anche i ricchi piangono. Nel Pd infuria il commercio delle tessere. Sospeso a Roma, tra le minacce, un congresso di circolo Corrado Vitale Strane cose accadono nel Pd in vista del congresso. Il partito che innalza lo stendardo della legalità e accusa gli uomini del centrodestra di trasgredire i canoni dellʼetica pubblica è lo stesso partito che conosce da giorni unʼimpennata di tesseramenti a dir poco sospetta. Da Nord a Sud, si moltiplicano i casi di misteriosa “lievitazione” delle iscrizioni. A Palermo i tesserati del Pd sono quadruplicati in pochi giorni. Valanga di tessere anche a Messina. A Catania cʼè chi si ritrova iscritto al Pd senza saperlo. A Foggia cʼè un candidato alla se- greteria provinciale del Pd, Michelangelo Lombardi, che accusa uno dei suoi competitor di spingere un imprenditore suo amico a un «gioco sporco di tesseramenti forzati». A Torino invece le iscrizioni sono raddoppiate nel giro di pochi giorni. Si direbbe quasi che siamo tornati agli anni ruggenti della Balena Bianca del Divo Giulio e dei suoi amici. In attesa delle elezioni e del probabile voto di scambio, furoreggia il più allegro commercio delle tessere. Lʼultimissimo, clamoroso caso è accaduto a Roma, per lʼesattezza al circolo Pd Co- tral di San Paolo. A centinaia continuavano ad arrivare, chi in macchina chi in pullman, pronti a tesserarsi per potere così votare per lʼelezione del nuovo segretario romano. Per questo, la garante del congresso dei lavoratori Cotral, Serena Colonna, ha chiuso le urne, ritirato le schede ed interrotto le votazioni. A quel punto è scoppiata la baraonda. Denuncia Colonna: «Sono stata derisa e minacciata, qualcuno è arrivato a dirmi ringrazia che sei una donna. Dopo alcune ore di voto non ho potuto far altro che constatare la mancanza di trasparenza e legalità nel congresso e ho deciso di interromperlo. In fila cʼerano ancora un centinaio di persone che volevano iscriversi, così come fatto da tantissimi votanti che sono arrivati a tesserarsi ieri sera, senza peraltro averne titolo». «Cʼè stata una palese violazione del regolamento regionale. Mi sono rifiutata di compilare il verbale e ho deciso di chiudere le urne e ritirare le schede. Si era creato un clima ostile, di tensione». E questo sarebbe il partito delle anime belle e della legalità? Di legale cʼè ben poco, di bello ancor meno. Soprattutto non si vede dove sia andata a finire lʼanima. Voto palese, è terremoto politico. Esplode la rabbia del Cav che salta il pranzo con i ministri 2 Antonella Ambrosioni Stravolgere le regole per votare con voto palese la decadenza di Silvio Berlusconi provoca un terremoto. Esplode la rabbia del Pdl. Un ennesimo “schiaffo” alla democrazia che irrita nel profondo il Cavaliere. La decisione avrebbe fatto infuriare lʼex premier, che ha deciso di evitare di vedere a pranzo i ministri. Il pranzo era in programma da giorni, con al centro il confronto sulla legge di stabilità. Ma la colazione di lavoro non si è tenuta. «È una pagina buia per le regole parlamentari», tuona intanto il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani. «A maggioranza e con un voto deliberatamente politico, la Giunta ha violato le regole in maniera surrettizia, con grave responsabilità dello stesso presidente del Senato, per consentire al Pd e ad altre forze di imporre ai loro senatori un voto contro il leader del centrodestra». E rincara la dose: «Si fa molto peggio che cambiare il regolamento, lo si interpreta a uso e consumo del Pd per colpire Secolo GIOVEDì 31 OTTOBRE 2013 d’Italia con assoluta certezza Silvio Berlusconi. La giornata di oggi non potrà non avere conseguenze. Daremo risposte concrete con il massimo della determinazione». la strada intrapresa dal Pd porta dritto alla crisi di governo, sostiene Alessandra Mussolini e altri parlamentari del Pdl, ma cʼè chi invita a non cadere nella trappola: Si tratta di «una provocazione», è la lettura del senatore Maurizio Sacconi: «È una evidente operazione politica trasversale di coloro che vogliono il voto anticipato, confidando nella vittoria della sinistra», spiega. «Si tratta di uno spregiudicato tentativo volto a creare un vuoto politico in un difficile passaggio della nostra vita repubblicana, che non può trovare disponibilità – o, peggio ancora, compiacenza – nel centrodestra». Concorda con questa lettura Fabrizio Cicchitto: «Ha ragione Sacconi: è evidente che la incredibile forzatura del voto palese viene messa in opera da quella parte di Pd che vuole fare cadere il governo per andare ad elezioni anticipate essendo sicura della vittoria. Lʼultima cosa che il Pdl può fare, pur condannando questa prevaricazione, è quella di cadere in una trappola di questo tipo». Il ministro De Girolamo commenta: «LʼItalia si dimostra una democrazia “contra personam” dove è possibile anche cambiare i regolamenti quando non fanno comodo. Una cosa vergognosa per tutti i cittadini che credono nelle istituzioni democratiche. Credo che sia un gesto di irresponsabilità e di incoscienza, di cui però i nostri alleati di governo si assumeranno la responsabilità di fronte al Paese». Ore di tensione si prospettano ora tra Berlusconi e i “governativi”. Sono in molti a sollecitare una parola chiara dal segretario: «Ora Alfano dica da che parte sta». Per Maurizio Gasparri, «è un momento oscuro per la democrazia. Si strappano i regolamenti e la Costituzione pur di colpire Berlusconi. Di fronte a questa vergogna, a palesi, clamorose, inaccettabili illegalità le risposte sul piano del diritto e della politica sono doverose. Lʼaggressione a Berlusconi ha superato il livello tollerabile». La Russia di Putin non è lʼUrss: ricordato Salamov, che raccontò il terrore dei gulag Antonio Pannullo La Russia democratica fa i conti col suo passato. A differenza dellʼUnione Sovietica, oggi la nazione guidata da Vladimir Putin non rimuove, non epura, non nega: una targa per Varlam Salamov (amico di Pasternak e Solgenitsin), lʼautore dei “Racconti della Kolyma” che, insieme ad “Arcipelago Gulag” di Alexandr Solgenitsin, svelarono al mondo intero lʼorrore del gulag staliniano, è stata inaugurata oggi a Mosca, nella Giornata in ricordo delle Vittime della repressione politica, per iniziativa del museo della storia del Gulag, della ong Memorial e altre organizzazioni. La targa è stata affissa alla casa dove il grande scrittore – lui stesso imprigionato per 17 anni nei campi di prigionia sovietici - abitò per un periodo della vita: «Salamov ha vissuto in questa casa dal 1934 al 1937, tra due arresti», vi si legge. Arrestato nel 1931 e condannato a 3 anni di prigione negli Urali, tornato a Mosca dopo la sua liberazione, Salamov fu riarrestato nel 1937, al culmine del Grande Terrore e condannato a 5 anni nei campi della Kolyma, nella Siberia orientale dove il termometro tocca i meno 50 gradi. Durante la detenzione fu arrestato una terza volta e condannato ad altri 10 anni per aver elogiato lo scrittore russo emigrato in Francia Ivan Bunin. I “Racconti della Kolyma”, che raccontano lʼesistenza di stenti e morte dei suoi compagni detenuti, furono proibiti in epoca sovietica ma circolavano in forma clandestina. Si tratta del primo monumento allo scrittore nella capitale della Russia, dove la memoria delle repressioni è spesso stata rimossa dalla nomenklatura comunista. Saccomanni si autoassolve: del tutto marginali le critiche alla legge di stabilità GIOVEDì 31 OTTOBRE 2013 Secolo d’Italia 3 Gli 007 italiani? Si selezionano online. Seimila curriculum al sito dei servizi Redazione «Abbiamo tutte le carte in regola per agganciare la ripresa», è un Saccomanni ottimista e carico di autostima («ci vuole un coraggio enorme in questo Paese a fare il ministro dell'Economia») quello che ieri ha parlato alla Giornata del risparmio dopo gli attacchi trasversali piovuti sulla legge di stabilità con la doccia fredda della Banca d'Italia. È rimasto l'unico a difendere la maxi-manovra targata Letta?, chiedono perfidi i giornalisti. E lui, parlando a banche e fondazioni, respinge gli attacchi definendo «del tutto marginali» le critiche mosse alla legge di stabilità («che definisce nel triennio 2014-16 sgravi fiscali per 16,5 miliardi») e assicurando che le risorse reperite sono state «individuate in modo tale da minimizzare l'impatto negativo sull'economia». Una risposta che suscita l'ilarità di Renato Brunetta che su Twitter commenta: "Vive proprio su Marte. Fa tenerezza...". Reduce dallo scontro con Alfano sul nodo della riduzione dell'uso del contante, il titolare dell'Economia infila gli occhiali rosa e disegna per il Paese un percorso di crescita che «si porterà su livelli ancora supe- riori (rispetto al +1,1% previsto l'anno prossimo) a partire dal 2015». Ciò non significa allentare il rigore dei conti perché — ha detto – «l'indebitamento netto deve restare entro la soglia del 3% del Pil, ma il rispetto di tale obiettivo non è sufficiente: il disavanzo strutturale deve tendere verso il pareggio, il peso del debito deve ridursi». Poi ha aggiunto che non ci sono soluzioni semplici per reperire ulteriori risorse per concedere sgravi fiscali più ampi, «abbiamo di fronte un sentiero stretto». A contribuire al calo del fisco dovrà essere il processo di spending review, che il ministro definisce «cruciale». Poi si è rivolto agli istituti di credito: «Le banche italiane non avranno bisogno di ricorrere a nessuno dei meccanismi di risoluzione di cui tanto si parla stabiliti dalla Ue e che prevedono un intervento pubblico e possibili perdite ai creditori privati in caso di crisi». Il coraggio però non basta, secondo Maroni. «Dopo le critiche della Banca d'Italia alla legge di stabilità se io fossi il ministro Saccomanni penserei a dimettermi», ha detto il segretario della Lega bollando il ministro come «'inadeguato». Redazione Con un secolo e mezzo di ritardo, diventa realtà un antico sogno dei sultani ottomani, quello di collegare Asia e Europa con un tunnel sotto il Bosforo. La Turchia ha celebrato i 90 anni della Repubblica fondata da Mustafa Kemal Ataturk inaugurando "Marmaray", uno dei progetti faraonici targati Erdogan. Il tunnel ferroviario sotto il Bosforo - lungo 14 chilometri, 1,4 dei quali sott'acqua costato 3 miliardi di euro, consente di passare in 4 minuti da una sponda all'altra, da un continente all'altro. Definito il "cantiere del secolo" dal premier turco, è stato realizzato in collaborazione con il Giappone che ha fornito tecnologia e finanziamenti. La galleria è la più profonda del mondo sott'acqua, a meno 62 metri. Darà un po' di ossigeno al traffico infernale della megalopoli (17 milioni di abitanti), trasportando ogni giorno un milione di persone. I lavori sono iniziati nel 2005, sotto il governo di Erdogan, grande ammiratore degli antichi splendori ottomani. Sono finiti con 4 anni di ritardo, a causa della scoperta sul percorso di innumerevoli tesori archeologici. La realizzazione del primo dei "folli" progetti di Erdogan per Istanbul (il Terzo Ponte sul Bosforo, l'aeroporto piu' grande del mondo, un nuovo "canale di Panama" di 50 km fra Mar Nero e Mare di Marmara lungo il Bosforo, un'enorme moschea) è stata accompagnata da forti polemiche. I giovani scesi in piazza contro Erdogan in giugno denunciano la speculazione immobiliare di faccendieri vicini al potere, la distruzione della natura, la cementificazione della megalopoli turca. Per la Camera degli Architetti e degli Ingegneri di Istanbul il tunnel, realizzato in un'area a forte probabilità sismica, non avrebbe un sistema elettronico di sicurezza. Tutte critiche seccamente respinte dal ministro dei Apre il primo tunnel sotto il Bosforo che collega Asia ed Europa in 4 minuti Valeria Gelsi Strano a dirsi, ma per fare lo 007 bisogna inviare il curriculum online. Il sistema, comunque, funziona visto che in quattro mesi il sito ufficiale dei servizi segreti, www.sicurezzanazionale.gov.it, ne ha ricevuti 6mila. Ma non basta: ieri il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, il Dis, ha iniziato dalla Sapienza di Roma un tour delle università italiane per farsi conoscere meglio e proporsi come datore di lavoro per i laureandi eccellenti. Anche i servizi italiani, dunque, hanno bisogno di svecchiarsi e di acquisire nuove professionalità adeguate alle sfide poste da uno scenario mondiale in velocissimo mutamento. Da qui l'iniziativa "Lavora con noi", che è stata lanciata nel giugno scorso e che si conclude oggi. «Se vi sentite motivati, pronti ad accettare la sfida e a lavorare in contesti in continua evoluzione, a difesa degli interessi vitali del Paese e dei suoi cittadini contro vecchie e nuove minacce, potete inviare il vostro curriculum», recita l'annuncio messo sul web, rivolto a profili di specialisti nei settori della cyber-defence, dell'economia e dell'energia. Dei seimila candidati solo poche decine otterranno l'ambito ruolo nei servizi, ma la ricerca continua per il futuro con quel "roadshow" partito ieri dalla Sapienza. Del resto, già da alcuni anni si sono moltiplicati i corsi e i master nel settore e sono attive delle convenzioni con le università che segnalano al Dis i laureati più promettenti. Trasporti Binali Yildirim, «è il posto più sicuro di Istanbul», ha assicurato. Istanbul, che ospita quasi un quarto della popolazione turca, sarà la chiave delle tre grandi elezioni dei prossimi 15 mesi - amministrative, presidenziali e politiche - che decideranno il futuro di Erdogan. Tunisia, ora la strategia qaedista è quella di allontanare i turisti 4 Antonio Pannullo Un uomo si è fatto esplodere nella nota località turistica tunisina di Sousse, facendosi saltare in aria sulla spiaggia antistante uno dei più celebri alberghi, il Riad Palm. L'attentatore suicida aveva una cintura esplosiva. Secondo le prime informazioni, non ci sarebbero vittime, oltre all'attentatore. Secondo quanto ha appreso l'Ansa, l'uomo si è presentato all'ingresso dell'hotel cercando di entrare, ma è stato allontanato dagli uomini della sicurezza perché non indossava il cinturino giallo che viene dato, al momento della registrazione, agli ospiti del Riad Palm, frequentato quasi esclusivamente da turisti, che sono i soli autorizzati a usare i servizi dell'albergo. Al rifiuto della sicurezza l'uomo si è allontanato di poche metri e si è fatto saltare in aria. Un altro attentato suicida è stato sventato a Monastir, davanti al mausoleo che celebra il primo presidente tunisino, Habid Bourghiba. Lo riferisce una radio locale. Il Mausoleo viene considerato uno dei più importanti monumenti civili della Tunisia. L'uomo che avrebbe tentato di com- Secolo d’Italia Attentato, arrestati cinque esponenti della minoranza musulmana cinese piere l'attentato è un ragazzo di 18 anni. È stato arrestato, e insieme a lui un'altra persona: nel suo zaino, gli agenti hanno trovato un ordigno esplosivo pronto a scoppiare. Nel momento dell'arresto e quando è stato chiaro il motivo, le molte persone che stavano entrando nel mausoleo sono fuggite in preda al panico. La strategia sembra quella di far fuggire i turisti dal Paese: Sousse è una delle località turistiche più rinomate della Tunisia e la sua "corniche", la strada che corre parallela alla spiaggia, ospita almeno una dozzina di hotel e resort di lusso, che per quasi tutto l'anno sono meta di stranieri. Capoluogo dell'omonimo governatorato, si trova a circa 150 chilometri a sud di Tunisia e si affaccia sul golfo di Hammamet. Una delle mete preferite dai turisti (che vengono in maggioranza dai mercati del centro e nord Europa) è la Medina, inserita nel patrimonio mondiale dell'Unesco. Quanto accaduto conferma i timori delle scorse settimane, secondo i quali potenziali obiettivi dei terroristi islamici potevano essere le più importanti località turistiche del Paese. La Borsa di Tunisi, che pure aveva aperto in lieve rialzo, ha accusato il contraccolpo negativo delle notizie sugli attentati di Sousse e Monastir. A quanto si è poi appreso, molti turisti europei stanno in queste ore lasciando Sousse. “Lectio magistralis” di Aung San Suu Kyi all'ateneo di Bologna: "Politica è percorso spirituale» Redazione Conferita al Premio Nobel per la Pace nel 1991, Aung San Suu Kyi, la laurea ad honorem in Filosofia dell'Università di Bologna. La leader politica birmana ha ricevuto il titolo, con rito medievale, nell'Aula Magna dell'ateneo dal rettore, Ivano Dionigi. Nella Laudatio, pronunciata dallo stesso Dionigi, San Suu Kyi accolta da un lunghissimo applauso - viene definita una «leader politica che ha fatto della democrazia e della libertà la prima e unica ragione della propria vita, anteponendo la causa del suo popolo alla causa personale, affettiva e familiare. Una testimone - viene sottolineato ancora - della non violenza che, con il suo messaggio e il suo esempio si è imposta all'attenzione del mondo intero fino a conseguire il Premio Nobel per la Pace». Quanto alla laurea ad honorem in Filosofia, proposta nel 2000 dal preside della facoltà di Lettere, Walter Tega e fatta GIOVEDì 31 OTTOBRE 2013 propria dall'allora rettore, Fabio Roversi Monaco, puntualizza la Laudatio, «la riflessione spirituale e politica di Aung San Suu Kyi è stata così alta, decisiva ed esemplare da imporsi all'attenzione non solo delle singole coscienze ma anche delle istituzioni e dei governi e ha ispirato, da protagonista, anche il mondo della cultura e delle arti, dalla musica al cinema. Questa laurea in Filosofia - viene aggiunto rende il dovuto merito a chi, come la signora Aung San Suu Kyi, ha fondato la politica sui principi». Oltre a ricevere la laurea ad honorem, il Nobel birmano ha aperto il 926esimo anno accademico dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna tenendo una lectio magistralis parlando di politica «perché sono una politica». Una politica che «non dovrebbe essere solo un percorso pratico, ma morale e spirituale». Aung San Suu Kyi ha spiegato come in Birmania ci sia un grande rispetto per lo studio e la saggezza che sono la strada per la salvezza. Poi, nel ripercorrere la sua vicenda umana e politica ha ribadito di non essere interessata a condannare «ma alla riconciliazione. Le condanne tendono ad aumentare le difficoltà ad alimentare l'odio e la paura. Non ho mai odiato i militari ha detto ricordando la dittatura militare in Birmania e l'alto livello del suo Paese prima di questa - Ma ora non è il tempo per l'amarezza, abbiamo l'opportunità di andare avanti». Al termine della cerimonia il nobel ha chiesto in particolare la vicinanza da parte dell'ateneo bolognese alle università del suo Paese. Dopo la fine della cerimonia Aung San Suu Kyi è passata a salutare gli studenti che avevano seguito la cerimonia in video dall'adiacente Aula Absidale. I ragazzi le hanno posto alcune domande a cui lei ha risposto. Redazione Cinque persone sono state arrestate in Cina per l'attentato di lunedì scorso in piazza Tienanmen a Pechino. «Gli arresti sono stati fatti dieci ore dopo i fatti, che ormai sono qualificati come attacco terroristico», ha sottolineato la tv Cctv, ma come al solito le autorità ne danno notizia giorni dopo. La Cctv ha aggiunto che i tre terroristi che erano a bordo dell'auto che ha preso fuoco su piazza Tiananmen dopo aver travolto la folla, sono stati identificati. Si tratta - come si pensava - di una famiglia di uighuri: un uomo, sua moglie e sua madre. Anche i cinque arrestati appartengono alla minoranza etnica musulmana del nordovest. Nella vettura usata per l'attentato, ha aggiunto l'emittente, gli agenti hanno trovato delle taniche di benzina, due coltelli e delle sbarre di ferro, oltre a delle bandiere che - secondo gli inquirenti - «inneggiano alla guerra santa». La presidente del Congresso mondiale degli Uighuri, Rebiya Kadeer, ha espresso la propria preoccupazione per le conseguenze che potrebbero avere le accuse rivolte dalle autorità cinesi alla minoranza etnica musulmanaoriginaria del Xinjiang, nel nordovest della Cina. «Il governo cinese - sostiene Kadeer in una dichiarazione diffusa negli Usa, dove vive in esilio - non esiterà a diffondere una versione falsa dell'incidente di Pechino per imporre nuove misure repressive agli uighuri». Gli uighuri lamentano di essere stati ridotti in minoranza sul loro territorio dalla massiccia immigrazione cinese degli ultimi decenni e di essere stati lasciati ai margini dello sviluppo economico. Troppa tv, troppe ore al computer e ai cellulari: è allarme, a rischio i bambini GIOVEDì 31 OTTOBRE 2013 Secolo 5 d’Italia Redazione Dalla tv allo smartphone, da internet alle chat i bambini dell'era digitale sono dominati da una esposizione ai media ventiquattr'ore alle settimana. Negli Usa, dagli otto ai dieci anni spendono circa otto ore al giorno usando i diversi mezzi digitali, gli adolescenti arrivano ad usarli fino a undici ore al giorno. I ragazzi dai 12 ai 17 anni hanno un cellulare e grossomodo tutti i teenagers usano messaggini e chat. «È ora di cambiare il modo con cui li usano», sostengono i pediatri della American academy of pediatrics (Aad) che pubbli- cano una guida dedicata a genitori, pediatri e scuole per arginare la mancanza di regole nelle famiglie sull'uso “ragionato” di questi mezzi. È la “dieta dei media”, lanciata al congresso nazionale di Orlando e ora sull'edizione online di Pediatrics, indispensabile perché è divenuto urgente «un approccio salutare all'uso dei media da parte dei bambini potrebbe minimizzare i danni potenziali di tali mezzi», ha spiegato Marjorie Hogan, fra gli autori del documento. «Si deve promuovere una dieta dai media e i genitori, gli educatori e i pediatri possono par- tecipare all'educazione all'uso dei media, aiutando i ragazzi a fare buone scelte nel consumo dei mezzi digitali». La guida invita i genitori ad avere un ruolo attivo nell'uso di tali mezzi da parte dei piccoli, visionando con loro siti e chat e discutendone i valori. Le famiglie dovrebbero fare una pianificazione pratica oraria quotidiana, escludendo l'uso dei media durante i pasti e quando si avvicina l'ora di andare a dormire. Niente tv in camera e massimo una o due ore complessive fra pc, tv, cellulari e tablet. I medici dovrebbero anche ricordare a genitori e ragazzi quali sono i rischi connessi a tali cattive abitudini. Gli specialisti americani incoraggiano anche le scuole a fare un uso innovativo delle tecnologie per aiutare i processi di apprendimento, dando però regole chiare ai docenti su quanto tempo usare i computer nelle classi. L'Aap conclude ricordando che l'uso eccessivo dei media è associato ad obesità, perdita di sonno e a comportamenti aggressivi. Redazione Una società, quella attuale, in cui il “degrado etico” finisce per avere l'effetto di “sdoganare” la prostituzione che diventa così, soprattutto nell'ottica dei più giovani, una nuova “opportunità'”. È in questa cornice che, secondo il sociologo Franco Ferrarotti e la psicoterapeuta Mariarita Parsi, va contestualizzata la vicenda delle due ragazzine romane, liceali di 14 e 15 anni, convinte a prostituirsi in un appartamento di un quartiere “bene” della Capitale in cambio di ingenti ricompense. Si tratta, ha affermato Ferrarotti, del segnale di un «degrado morale di tutto uno spaccato sociale», dovuto a un «equivoco di base: il punto è che si sta sempre di più interpretando il concetto di libertà di comportamento in termini di “libertinismo”, che è invece cosa del tutto diversa». Ciò che colpisce, ha rilevato, «non è solo la giovanissima età delle ragazze, ma anche il dato relativo alle loro origini sociali non indigenti: le ragazzine hanno deciso di prostituirsi, infatti, non perché spinte dalla povertà, bensì per avere la disponibilità economica per acquistare droga o beni». Dunque, ha sottolineato, «siamo di fronte a una situazione di degrado morale e, ancora una volta, emerge come la posizione sociale non sia garanzia di integrità di valori». E proprio questo degrado etico, ha messo in guardia Parsi, porta oggi a vedere la prostituzione o l'attività da “escort” come un «nuovo “marketing sessuale” che i giovani, spesso, considerano in qualche modo lecito, leggendo in esso addirittura una “opportunità”». Le ragazzine romane, pur essendo due studentesse, hanno comunque deciso di dire sì alla vendita del proprio corpo per avere un guadagno: «Ciò indica anche – ha rilevato l'esperta – come la scuola quale luogo di educazione non basti a far sì che i valori etici si radichino nei giovani, in questo caso anche per la mancanza nei programmi scolastici di una specifica educazione alla sessualità consapevole». L'allarme dei sociologi: il degrado etico ha sdoganato la prostituzione Lo smartphone sarà su misura Redazione Lo smartphone “su misura”, da assemblare pezzo per pezzo, come in una costruzione dei Lego, potrebbe essere la risposta del futuro ad utenti sempre più esigenti. A questo punta Project Ara, piattaforma appena svelata da Motorola (la cui divisione Mobility è di proprietà di Google dal 2011) che permetterà di creare cellulari “smart” in cui ogni parte fisica, dalla batteria a ogni altro sensore immaginabile, si trasforma in un blocco a sé che può essere singolarmente scelto e in futuro anche sostituito con moduli più avanzati. Project Ara amplifica sul piano complessivo dell'hardware quello che Moto X, il primo smartphone della partnership Google-Motorola lanciato quest'estate negli Usa, già fa per il design. Oltre a proporre un'esperienza totalmente “Google-centrica”, Moto X può essere ordinato a proprio gusto e “somiglianza”, variando materiali e colori della scocca. La piattaforma Ara va oltre e fa propria l'intuizione del “Phoneblock”, il telefonino “modulare” del designer olandese Dave Hakkens che è infatti partner di Motorola in questa operazione. Ara consentirà, forse già entro un anno, di creare il proprio telefonino assemblandone le diverse componenti. L'incendio al 118 di Firenze, Mugnai (Pdl): un episodio che sconsiglia la centrale unica di pronto soccorso 6 Secolo d’Italia Redazione «Il principio dʼincendio verificatosi alla centrale 118 di Firenze ha dimostrato una cosa: la via della centrale unica per tutta la Toscana è rischiosa. Un qualunque accidente o incidente potrebbe paralizzare lʼintera attività regionale di soccorso in emergenza. Non penso che ce lo possiamo permettere». Lo sostiene il vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Pdl), che così commenta quanto accaduto nei locali della centrale fiorentina del 118, sul lungarno Santa Rosa, dove si sono sviluppate fiamme pare a seguito di un guasto elettrico. Sulla vicenda lʼesponente del Pdl annuncia unʼinterrogazione, ma intanto anticipa le proprie valutazioni: «È chiaro – dice – che il fatto andrà ad inserirsi inevitabilmente nel dibattito che ancora si trascina su come riorganizzare il sistema dellʼemergenza in Toscana. Speriamo che non lo prolunghi ancor di più». Sì, perché, se un errore macroscopico è stato fatto da parte dellʼassessore regionale alla Sanità Luigi Marroni, questo, secondo Mugnai, è nellʼ«aver fatto incistare questa vicenda a suon di slittamenti, commissioni, valutazioni, osservazioni e deduzioni che dalla scadenza indicata in un primo momento al gennaio scorso per la decisione ci ha portato dritti fino ad oggi, peraltro senza un orizzonte temporale certo». Insomma, qui si va per le lunghissime. Gli effetti? Nefasti: «Si sta creando un fenomeno – sottolinea Mugnai – che è quello delle centrali tutte una contro lʼaltra, e dei politici che tirano lʼacqua ciascuno al proprio territorio, spesso anche mettendo le altre centrali in cattiva luce a vantaggio della propria. È un giro di dispetti che nuoce al sistema e alla sua credibilità e che si deve unicamente allʼimmobilismo e allʼincapacità di governo che caratterizza la Giunta toscana di centrosinistra su questo come, purtroppo, su altri fronti. Il punto fermo rimane: passare da 12 centrali a una sola sarebbe un azzardo, una scommessa giocata sulla pelle della gente». Redazione Dopo lʼinterrogazione rivolta alla Giunta di centrosinistra della Regione Puglia a giugno scorso, il vicepresidente vicario del gruppo Pdl Erio Congedo torna sul problema dei canali intasati da alghe e rifiuti nelle marine di Ugento, rimasto irrisolto e nel frattempo aggravatosi nel corso dei mesi estivi. «Purtroppo, come previsto, lʼestate e il caldo hanno peggiorato la situazione dei canali a Ugento - sottolinea amaramente - e il ristagno di acque putride, derivante dallʼostruzione causata da alghe e rifiuti, ha determinato un danno enorme sia dal punto di vista strettamente ambientale, sia da quello turistico. Una stagione estiva che per fortuna ha fatto registrare numeri comunque soddisfacenti, ma che ha costretto alla convivenza con que- sta non gradevole situazione i turisti e i residenti delle marine ugentine, che hanno offerto un biglietto da visita indegno per un contesto tra i più apprezzati del Salento. Nonostante avessi sollevato il problema, con unʼinterrogazione, alla vigilia dellʼestate, non cʼè stato il necessario intervento di manutenzione da parte del consorzio di bonifica Ugento e Li Foggi, che non è apparso certo più efficace per lʼazione del commissario, unico per tutti i consorzi di Puglia e forse impossibilitato a vigilare e agire su tutte le situazioni. Ma, oltre al pericolo reale di carattere economico per un territorio che vive di turismo, mi pare che si possa parlare a questo punto anche di una emergenza igienico-sanitaria che né il presidente Vendola, né gli assessori al ramo, né il commissario, possono permet- tersi di ignorare ancora. Non si tratta più di un caso di ordinaria gestione, ma della necessità di un intervento straordinario e urgente che eviti danni ulteriori. Mi auguro - conclude Congedo che venga finalmente presa a cuore questa situazione, i cui risvolti hanno ormai profili probabilmente meritevoli di attenzione da parte della magistratura». In Puglia emergenza igienico-sanitaria per i canali intasati da alghe e rifiuti GIOVEDì 31 OTTOBRE 2013 Roma, vinta la battaglia contro la pseudo-privatizzazione di Villa Pamphili, che non ci sarà Redazione «Villa Pamphili resterà pubblica. Il Consiglio del Municipio XII ha infatti approvato un ordine del giorno con il quale chiede che venga istituito un soggetto totalmente pubblico per gestire la villa. Abbiamo vinto la battaglia contro la fondazione». Lo dichiara Marco Giudici, consigliere di La Destra e presidente della commissione Trasparenza del Municipio XII, che aggiunge: «La maggioranza di centrosinistra, presidente Maltese compresa, ha fatto un passo indietro rispetto all'inizio della consiliatura, quando la stessa presidente aveva parlato di fondazione, sia nelle linee programmatiche, che a mezzo stampa, dove aveva anche descritto un modello di gestione a forte valenza privatistica. Quello raggiunto ora è un grande risultato a tutela di un nostro patrimonio storico e ambientale di valore inestimabile. Ora dobbiamo lavorare per garantire una gestione più efficente della villa, anche attraverso la partecipazione delle associazioni e dei cittadini. È necessario, però, che tutte le forze in campo vengano coinvolte affinché la villa sia valorizzata al meglio - conclude Giudici - ed al suo interno sia garantito un livello accettabile di sicurezza». “Disney on Ice” ritorna in Italia e triplica gli show: molte le sorprese a Milano, Torino e Roma Secolo GIOVEDì 31 OTTOBRE 2013 d’Italia Roberto Mariotti Le fiabe sul ghiaccio di “Disney on Ice” tornano in Italia: tre le tappe nel mese di novembre a Milano (Mediolanum Forum, 7-10), Torino (Palaolimpico, 15-17) e Roma (Palalottomatica, 21-24). Molte le novità del nuovo show “Un mondo di fantasia”, fra le quali la più attesa è la presenza dei protagonisti di “Cars”, al debutto sul ghiaccio: Carl Attrezzi, Saetta McQueen e Sally saranno chiamati ad aggiustare l'auto sulla quale Topolino e Minnie viaggeranno fra le storie della “Sirenetta”, di “Trilli” e di “Toy Story”. Molte le novità anche dal punto di vista tecnico, come la presenza per la prima volta di una pattinatrice italiana nel cast internazionale e soprattutto l'uso di una tecnologia completamente computerizzata per le luci: queste – progettate dal premio Emmy Peter Morse – seguiranno automaticamente i personaggi sugli ottocento metri quadri di ghiaccio grazie a chip inseriti nei costumi. Nuova infine anche la location milanese, il Forum di Assago: «È un onore essere finalmente ospitati nello spazio dei grandi eventi pop», dice il produttore ita- liano Ermes Bonini. Il ritorno di Disney On Ice segna un record di prevendite (25mila solo a Milano) tale da convincere i produttori a triplicare gli appuntamenti del weekend a Roma e Milano. Fra le chiavi del successo anche una politica dei prezzi (rimasti inalterati dal 2007 a oggi) pensata per coinvolgere tutta la famiglia, come spiega l'organizzatore Maxmiliano Bucci: «Così in 7 anni di produzioni italiane ab- biamo avuto oltre 600mila presenze», rivela a margine della presentazione. Risultati che si spiegano con una produzione imponente che non ha tralasciato alcun particolare (come l'uso dei doppiatori italiani originali dei film Disney) per un investimento che solo in Italia supera i tre milioni di euro: «Il nostro scopo è creare un'esperienza indimenticabile», conclude Bonini. Raphael Gualazzi torna in campo rileggendo “Svalutation”, brano simbolo degli anni '70 Redazione Raphael Gualazzi rilegge “Svalutation” di Adriano Celentano. Il brano simbolo degli anni Settanta viene ripreso dall'artista in una cover contenuta nel suo nuovo ep Rainbows, che è uscita in digitale su etichetta Sugar. La panoramica su inflazione, crisi politica e malcostume urbano, portata al successo da Celentano nel 1976, rivive con la voce graffiante e le note di Gualazzi che resta fedele alla ritmica del brano, aggiungendo un vorticoso finale strumentale in synth. Oltre a “Svalutation”, l'ep contiene anche “Rainbows”, il brano sigla di “Che tempo che fa” che dà il titolo all'album digitale, l'inedito Legba e, “giocando” ancora con la musica degli anni passati, “Il mare”, cover in italiano Quotidiano della Fondazione di Alleanza Nazionale Editore SECOLO DʼITALIA SRL Fondatore Franz Turchi d’Italia Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76 Consiglio di Amministrazione Tommaso Foti (Presidente) Alberto Dello Strologo (Amministratore delegato) Alessio Butti Antonio Giordano Mario Landolfi Ugo Lisi 7 di “La Mer”, classico di uno dei grandi chansonnier della musica popolare francese, Charles Trénet. Il brano del 1946 vuole essere un omaggio alla Francia, terra che da sempre ha accolto l'artista di Urbino con grande entusiasmo e che vedrà anche l'uscita dell'ep in versione sia fisica che digitale. Oltre a proseguire la collaborazione con Fabio Fazio, Gualazzi porta avanti il suo tour internazionale: in Italia sarà il 4 novembre a Bari, il 6 novembre a Trieste, il 15 novembre a Roma, il 16 novembre a Bergamo e il 3 dicembre a Milano. Gualazzi è ormai uno dei più quotati cantautori italiani. Si è affermato nel 2011 vincendo la categoria Giovani del Festival di Sanremo con il brano “Follia d'amore”. Direttore Politico Marcello De Angelis Vicedirettore Responsabile Girolamo Fragalà Redazione Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/68817503 mail: [email protected] Amministrazione Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/688171 mail: [email protected] Abbonamenti Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/68817503 mail: [email protected] La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250