PANCHINA PUBBLICA
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PANCHINA PUBBLICA
PANCHINA PUBBLICA PANCHINA (francese banc) PUBBLICA : Antoine Furetière, nel suo "Essai d'un dictionnaire universel" edito nel 1690, definisce la panchina come un "Sedile di legno ove più persone possono sedersi in fila". Viene dal latino bancus, da cui è venuto banquette. Alcuni lo fanno derivare dal tedesco panck, o da abacus; altri dal sassone benc. Attualmente, si accorda con il precedente bank, d'origine germanica, bancus dal latino popolare. Lungo sedile, con o senza schienale, sul quale possono sedersi più persone allo stesso tempo. Momento di riposo, questo lungo sedile può essere installato nei giardini, nei parchi, nelle passeggiate pubbliche e lungo i viali. Il termine si trova per la prima volta nella "Chanson de Roland" tra il 1050 e il 1080. Nell'Antichità greco-romana, la parola esedra designava una sala munita di una panca o panchina continua fissata al muro, che si confaceva alle deliberazioni e all'insegnamento. La formula dell'esedra è differentemente interpretata secondo le epoche: panchine di linea movimentata delle "quintas" del Portogallo, panchine arcuate dei giardini classici. A partire dal periodo neoclassico, l'esedra si applica alle panchine collettive in emiciclo, non attaccate a un edificio. (1) Nel Medioevo, elemento nobile dell'arredamento privato, la panchina si presta a un primo uso semipubblico. Il deambulatorio del chiostro dell'abbazia del Thoronet (1160) compone la panchina di pietra con il basamento dell'edificio.(4) Nel XIII secolo, sui due lati delle porte delle case antiche in Francia, era d'uso piazzare delle panchine di pietra sulla via pubblica appartenente alla casa alla quale esse erano attaccate. (2) "...che una panchina sia una panchina, e non un masso, un frammento di colonna o di trabeazione, e così via. Niente è più bello del vero" A. Alphand. 1817-1891 "Un asse serve da panchina e, dietro, tre piccole grate orizzontaliilluminano la cantina. Questopuò bastare a dare felicità"Le Corbusier Meditate questo paradosso "…Questa panchina è stata costruita per ammirareuno dei più bei giardini di Kyoto.Essa è stata installata al contrario",Joseph Belmont "...Les amoureux qui s'bécott'nt sur les bancs publics/ Bancs publics, bancs publics/En s'fouttant pas mal du regard oblique/Des passants honnêtes... G. Brassens. Questa idea fu ripresa sotto Napoleone I, tra il 1806 e il 1820, quando furono rimaneggiate le facciate del Louvre. (3) Nei giardini del Rinascimento, dei sedili destinati a più persone sono ombreggiate dal fogliame sostenuto da archetti, come nel pergolato munito di panchine del "Songe de Poliphile". (5) Nel XVI secolo si realizzavano anche panchine in legno, in pietra, in marmo, per le passeggiate pubbliche, i parchi e i giardini. Le panchine pubbliche partecipano alla composizione dei giardini, dei parterre, sulle terrazze, lungo le passeggiate, all'estremità dei canali e nei boschetti. Alla fine del XVII secolo, si trovano degli appositi edifici per mettere delle panchine al coperto. Il Padiglione dei fiori di Marly fu costruito per ripararsi dalla pioggia in una parte appartata del parco. (4) Nel XVIII secolo le panchine riparate divengono dei piccoli esercizi di architettura dei giardini, come quelli che William Kent il maestro dello stile paesaggistico in Inghilterra, dis- egnò per Kew Gardens. Nel corso del XIX secolo i parchi pubblici si diffondono nelle città e si assiste allo sviluppo delle panchine pubbliche. All'epoca di Haussmann, il suo ingegnere capo Alphand crea il "servizio delle passeggiate e piantagioni". Compare il termine "arredo urbano" e G.Davioud crea le panchine dritte per le strade, e le "avenue" e i boulevard" e le panchine gondola per i parchi parigini.(7) La panchina di strade, avenue e boulevard ha una struttura in ghisa e le sedute in nocciolo di quercia, dipinte. Situata esattamente in linea con gli alberi, quasi a limite di marciapiede, contrassegna l'attacco tra l'area della carreggiata e quella del marciapiede. La panchina talvolta è disegnata in relazione a un edificio, come nel caso del parapetto-panchina della terrazza del parco Guëll a Barcellona (6) oppure s'ispira alla sistemazione del Pont Neuf a Parigi (8). Essa può essere parte integrante dell'arredo urbano, nelle colonne di pubblicità esterna (9) o sistemata intorno a un grande albero. (10) Può essere dritta, curva, angolare o sinuosa, massiccia o slanciata, muni- ta o non di uno schienale e di braccioli. Il suo aspetto generale quindi dipende dello stile artistico del suo tempo ed essa può essere concepita come una scultura. (11) La tendenza recente è di individualizzare i posti a sedere. Comportamenti antisociali hanno potuto indurre i responsabili di opere pubbliche a creare delle panchine "ischiatiche" o frazionate da braccioli, per impedire un uso diverso dalla posizione seduta. Queste pseudo panchine non portano per niente alla socializzazione e alla convivialità, funzioni che si confanno alla panchina pubblica. La norma francese (13 giugno 1991) stabilisce la stabilità e la robustezza delle panchine e i repertori seguenti tre categorie: "P" posés (posate a terra), "S" scellés (suggellate a terra) e incastrate al suolo o al muro, e "I" integrés*. La panchina pubblica è indissociabile dal luogo nel quale è installata. E' primordiale che questo oggetto sia composto con lo spazio pubblico che l'accoglie. Le panchine pubbliche evitano di essere piazzate in faccia a uno stazionamento o lungo una strada di grande circolazione, negli esempi presi a Lione, Miramas, Montreal e Kanagawa, esse sono distribuite in maniera conviviale, di fronte a une veduta gradevole e libere: collocate nei luoghi ove si sosta, vicino ai giochi per fanciulli e al riparo del vento... (12) Per riposarsi, leggere o conversare, la panchina pubblica può anche girare lo schienale a una veduta (6) (e citazione di J.Belmont), ma sopporta difficilmente un passaggio alle sue spalle. V. AVENUE, RUE, BOULEVARD, JARDIN, SQUARE, ABRI DE VOYAGEURS, PUBLICITE EXTERIEURE, MOBILIER URBAIN, EXEDRE. *Posés: si tratta di panchine posate a terra; scellés: si tratta di panchine suggellate; integrates: si tratta di panchine integrate a tavoli, ombrelloni o altri attrezzi (nota di G.Jalongo, traduttric delle fiches in italiano).