Annual Report 2010 - Corporate
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Annual Report 2010 - Corporate
Annual Report 2010 sommario 1 2 3 4 5 6 7 8 lettera del Consiglio di Amministrazione 3 nota metodologica 4 mantenere una forte identità... ...nella Vision, Mission e Valori ...nell’assetto societario e nella corporate governance ...nel processo produttivo ...nelle politiche di sostenibilità 12 16 16 17 18 garantire la sostenibilità economica rendicontata... ...nella Relazione sulla gestione ...nei Prospetti di Bilancio ...nella Nota Integrativa ...nella Relazione del Collegio Sindacale 22 24 40 48 74 assicurare un’alta qualità... ...nel lavoro ...nella relazione 78 80 84 eccellere nell’innovazione la creatività al servizio dell’innovazione innovazione e cambiamento 90 92 94 promuovere la valorizzazione ...del capitale umano ...del capitale relazionale 98 100 104 comunicare e coinvolgere in modo trasparente ed efficace la comunicazione il coinvolgimento cosa dicono di noi - clienti? 106 108 109 115 contribuire allo sviluppo del territorio... ...da un punto di vista sociale ...da un punto di vista ambientale 116 118 125 Annual Report 2010 Si ringraziano: Jafin SpA, ufficio amministrazione, finanza e controllo, nelle persone di Silvia Fagioli, Gabriele Graverini, Daniela Mastrullo, Daniele Pasqui, Cinzia Sacchetti, Sara Tommasiello. Gli uffici comunicazione, marketing, commerciale, produzione, risorse umane di Monnalisa SpA per il fattivo contributo nella ricerca ed approfondimento dei dati. Un particolare ringraziamento a Pierangelo Arcangioli, Stefano Baldi, Eleonora Belliconi, Gennaro Fiorenzo. Si ringrazia inoltre SCS Azioninnova tell us what you think Aiutaci a migliorare il nostro Annual Report. Rispondi al questionario, all’indirizzo: http://portal.monnalisa.eu/SondaggioAR LETTERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Per la prima volta, nella storia di Monnalisa, la lettera di introduzione all’Annual Report viene redatta, anziché dal fondatore, da un Consiglio di Amministrazione, insediatosi lo scorso anno. Un cambiamento importante, che introduce una coralità nell’impostazione e nella condivisione di strategie, processi e comportamenti organizzativi. I valori di impresa si formano nel tempo e, seguendo gli sviluppi dell’azienda, si sedimentano in una cultura che sa mettere generazioni a confronto. Il risultato è una struttura aziendale, nel contempo, controllata e flessibile. Lo stile di direzione che così si delinea riconosce nelle persone l’elemento distintivo della nostra identità aziendale, in un contesto caratterizzato da una creatività effervescente e “virale” che pervade tutte le funzioni e tutti i processi. E’ quanto abbiamo voluto testimoniare in questo documento, che, nel raccontare le prestazioni dell’Azienda, rendiconta e valorizza il contributo di ciascuno. Perché il patrimonio più grande di Monnalisa è e sarà sempre costituito dalle persone che compongono l’Azienda e che, a ogni livello, collaborano, giorno dopo giorno, con il loro talento e il loro impegno, a guardare lontano e raggiungere sempre più grandi traguardi in termini di idee, risultati e innovazione. Annual Report 2010 3 nota metodologica al punto di vista metodologico, il presente Bilancio riprende l’impostazione per issues che aveva caratterizzato quello dello scorso anno. Sono state confermate le stesse istanze sulle quali rendicontare le performance economiche, sociali ed ambientali, partendo dalla constatazione che quelle istanze, identificate nel 2009, rappresentavano ancora adeguatamente quanto emerso dal confronto con gli stakeholder del 2010. Risulta inserito in questo contesto anche il Bilancio civilistico in forma UE, che viene integrato nei contenuti nella rendicontazione triple bottom line del documento. Se viene confermata la struttura dello scorso anno, Monnalisa introduce un’innovazione nella fase di preparazione e redazione del documento: lo scorso anno l’azienda aveva coinvolto i dipendenti per trasmettere il messaggio che il Bilancio rappresenta un documento “di tutti”, raccontato a partire da quello che sono gli stessi lavoratori a fare quotidianamente. I risultati incoraggianti di quel lavoro hanno consolidato la scelta di estendere la fase di redazione del documento ad un numero crescente di persone, con ruoli e conoscenze diversificate nell’azienda. Si è pertanto strutturato un percorso di coinvolgimento e partecipazione, organizzato su tre fasi successive: FASE DEL PROCESSO ATTORI COINVOLTI MODALITÀ 1 Raccolta dati Responsabile CSR Controllo di gestione Compilazione piano dei conti 2 Commento ai dati I Responsabili sono chiamati a commentare i numeri raccolti Comunicazione via mail dei dati e richiesta di commento 3 Redazione del testo del Bilancio Responsabile CSR Controllo di gestione Raccolta dei commenti necessari per redigere i testi Il percorso così strutturato ha permesso, oltre ad un effettivo incremento della partecipazione al Bilancio, anche una maggiore facilità nell’aggregare le informazioni necessarie e nell’approfondirne i contenuti. La partecipazione dei dipendenti viene evidenziata, in questo documento, anche tramite box strutturati che approfondiscono alcuni temi specifici che hanno caratterizzato Monnalisa nel corso del 2010. Sempre in merito al coinvolgimento degli stakeholder, facendo seguito ad uno degli obiettivi di miglioramento evidenziati lo scorso anno, nel Bilancio è presente il report relativo a quanto emerge dalle domande poste ai fornitori cinesi, con l’evidenza dei punti di forza e di debolezza caratterizzanti il rapporto. NOTA METODOLOGICA Quanto è emerso da queste due e dalle altre azioni di coinvolgimento svolte da Monnalisa nel corso del periodo oggetto di rendicontazione viene riportato nella parte di “Comunicazione e coinvolgimento” del presente Bilancio. stakeholder: i soggetti “portatori di interessi” nei confronti di un’iniziativa economica, sia essa un’azienda o un progetto. Fanno, ad esempio, parte di questo insieme: i clienti, i fornitori, i finanziatori (banche e azionisti), i collaboratori, ma anche gruppi di interesse esterni come i residenti di aree limitrofe all’azienda o gruppi di interesse locali. Sono i soggetti senza il cui supporto l’impresa non è in grado di sopravvivere. Annual Report 2010 5 In linea con le passate edizioni, anche per l’esercizio oggetto della rendicontazione vengono valorizzati alcuni aspetti contenutistici. In particolare: • Percorso volto all’individuazione ed all’analisi dei rischi, nella logica del Decreto legislativo 231 del 2001, inserito nella parte della relazione sulla gestione. • Principali istanze emerse dall’analisi dello stress da lavoro correlato, inserito sia nel capitolo inerente la qualità (del lavoro, in ottica di tutela e sicurezza), che nel coinvolgimento, vista la partecipazione dei dipendenti alla realizzazione dell’indagine. • Approfondimento della parte ambientale, attraverso l’individuazione di ulteriori indicatori (relativi alle emissioni di CO2 ed alla composizione dell’energia consumata). I contenuti ed il metodo di rendicontazione del presente Bilancio prendono in considerazione gli aspetti emersi dalla verifica indipendente dell’Annual Report svolta nel giugno del 2010. Il perimetro della rendicontazione comprende, ove significativo e/o necessario, anche le aziende Babalai Srl e Jafin Spa, oltre che Monnalisa SpA. Gli obiettivi di miglioramento per l’Annual Report Il principio del miglioramento continuo è alla base del sistema di responsabilità sociale, che Monnalisa ha deciso di mettere in pratica attraverso la rendicontazione sociale e la Certificazione SA8000. In relazione all’edizione 2010, Monnalisa si era posta alcuni obiettivi di miglioramento connessi allo strumento “bilancio”, il cui grado di raggiungimento è riportato di seguito. Obiettivi Annual Report 2010 Risultati raggiunti Un coinvolgimento dei fornitori cinesi di prodotti commercializzati Il coinvolgimento è stato effettuato mediante la somministrazione di un questionario, gli esiti sono riportati nel capitolo 7, par. 7.2.2 Una maggiore inclusione delle figure interne nel processo di raccolta dati e di stesura del bilancio di sostenibilità E’ stato rivisto il sistema di raccolta e commento ai dati inseriti in bilancio, come si evince dalla nota metodologica e dall’approfondimento relativo inserito nel capitolo 7, par. 7.2.1 La rendicontazione in merito agli altri impegni assunti per il 2010 è riportata in specifiche tabelle all’interno dei vari capitoli del bilancio in base all’ambito di appartenenza. NOTA METODOLOGICA Gli obiettivi di Monnalisa per il Report del prossimo esercizio sono volti a valorizzare la voce dello stakeholder e dare seguito al processo di miglioramento dello strumento di rendicontazione. In particolare, si tratta di realizzare: • Una standardizzazione nella raccolta dei commenti dei vari collaboratori da inserire nel bilancio, cercando una maggiore vicinanza temporale fra il momento in cui i progetti si chiudono ed il loro racconto • Un coinvolgimento dei dipendenti delle aziende consorelle (Monnalisa & Co e Penta Service). 6 ISO 26000: è uno standard finalizzato a fornire alle organizzazioni private e pubbliche una guida volontaria alla Responsabilità sociale di impresa (RSI). Lo standard ISO 26000 aiuta le organizzazioni nel loro impegno ad operare in maniera socialmente responsabile, fornendo linee guida obiettive e applicabili a tutte le tipologie di organizzazioni, basate sulle best practice derivanti da esistenti iniziative di responsabilità sociale pubbliche e private. Annual Report 2010 ISO 26000 Dal 2009 Monnalisa, nel rispondere alle sette issue che compongono l’Annual Report, ha cominciato ad ispirarsi ai contenuti di ISO 26000, con particolare riferimento alle tematiche ed alle priorità identificate nella clausola 6 attraverso la trattazione delle sette questioni “core” (diritti umani, pratiche lavorative, ambiente, pratiche operative leali, consumatori, coinvolgimento e sviluppo della comunità). A seguito dell’analisi relativa all’accuratezza dei dati della scorsa edizione del bilancio (per la sola parte sociale), sono emerse alcune opportunità di miglioramento, riportate nella seguente tabella con i relativi esiti. Aree di miglioramento Esito Produzione di semplici linee guida per uniformare/definire le modalità di raccolta dei dati e per garantire un livello sempre più alto di accuratezza del dato E’ stato realizzato un vademecum con tutte le istruzioni per la ricerca dei dati e per la loro elaborazione Realizzazione di una gap analysis rispetto agli indicatori di Global Reporting Initiative E’ stata realizzata l’analisi del bilancio rispetto agli indicatori contenuti nel GRI Utilizzo di metodologie più puntuali di calcolo del risparmio di CO2 E’ stato introdotto un paragrafo relativo all’impatto ambientale in termini di emissioni di CO2 (dirette ed indirette) Valutazione degli impatti ambientali in tutti i processi aziendali Tuttora in corso 2004 2005 2006 2007 2008 2009 NOTA METODOLOGICA 2003 Global Reporting Initiative (GRI): produce uno degli standard mondiali più importanti per la rendicontazione della sostenibilità, che prevede per l’organizzazione la descrizione e misurazione delle proprie strategie, politiche, attività e prestazioni in merito ai tre aspetti: economico, sociale ed ambientale. Allo scopo di rendere confrontabili le rendicontazioni di sostenibilità delle varie organizzazioni, GRI ha redatto delle apposite linee guida. Annual Report 2010 7 INDICATORI GRI-G3 GRI Descrizione Livello di copertura Rif. Annual Report 1.Strategia e analisi TOTALE Cap. 2; 3 2. Profilo dell’organizzazione TOTALE Cap 2 3. Parametri del Report TOTALE Cap. 1; 2 4. Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder TOTALE Cap2; 7 Commento INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICA Modalità di gestione Cap. 3 ASPETTO: PERFORMANCE ECONOMICA CORE EC1 Valore economico direttamente generato e distribuito TOTALE CORE EC4 Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione TOTALE Cap. 3 ASPETTO: PRESENZA SUL MERCATO CORE EC6 Politiche, pratiche e percentuale di spesa concentrata su fornitori locali in relazione alle sedi operative più significative TOTALE Cap. 8 CORE EC7 Procedure di assunzione di persone residenti dove si svolge prevalentemente l’attività e percentuale dei senior manager assunti nella comunità locale TOTALE Cap. 8 ASPETTO: IMPATTI ECONOMICI INDIRETTI CORE EC8 Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi forniti principalmente per “pubblica utilità” TOTALE Cap. 8 ADD EC9 Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti considerando le esternalità generate TOTALE Cap. 3 prospetto di calcolo e distribuzione valore aggiunto INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE Modalità di gestione Cap. 8 ASPETTO: MATERIE PRIME CORE EN1 Materie prime utilizzate per peso o volume TOTALE Cap. 8 ASPETTO: ENERGIA CORE EN3 Consumo diretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria TOTALE Cap. 8 CORE EN4 Consumo indiretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria TOTALE Cap. 8 Prelievo totale di acqua per fonte TOTALE Cap. 8 ASPETTO: ACQUA CORE EN8 ASPETTO: BIODIVERSITA’ NOTA METODOLOGICA ASPETTO: EMISSIONI, SCARICHI, RIFIUTI 8 CORE EN16 Emissioni totali dirette e indirette di gas ed effetto serra TOTALE Cap. 8 CORE EN18 Altre emissioni indirette di gas o effetto serra TOTALE Cap. 8 CORE EN22 Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento TOTALE Annual Report 2010 L’azienda rispetta la regolamentazione comunale vigente. Non vengono prodotti rifiuti pericolosi. ASPETTO: PRODOTTI E SERVIZI CORE EN26 Iniziative per mitigare gli impatti ambientali dei prodotti e servizi PARZIALE Cap. 8; Cap. 4 CORE EN27 Percentuale dei prodotti venduti e relativo materiale d’imballaggio riciclato o riutilizzati PARZIALE Cap. 8 ASPETTO: CONFORMITA’ (COMPLIANCE) CORE EN28 Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale TOTALE Non si sono mai avuti casi di multe o sanzioni per queste motivazioni ASPETTO: TRASPORTI ASPETTO: GENERALE INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE INDICATORI DI PERFORMANCE SULLE PRATICHE DI LAVORO E SULLE CONDIZIONI DI LAVORO ADEGUATE Modalità di gestione ASPETTO: OCCUPAZIONE CORE LA1 Numero totale dei dipendenti TOTALE Cap. 8 CORE LA2 Numero totale e tasso di tournover del personale TOTALE Cap. 8 ADD LA3 Benefit previsti per lavoratori a tempo TOTALE pieno Cap. 6 ASPETTO: RELAZIONI INDUSTRIALI CORE LA4 Percentuale dei dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione TOTALE CORE LA5 Periodo minimo preavviso per modifiche operative (cambiamenti organizzativi) TOTALE Cap. 3; 4 L’azienda si attiene a quanto previsto dal CCNL applicabile ASPETTO: SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO ADD LA6 Percentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato per la salute e sicurezza TOTALE Cap. 4 CORE LA7 Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero totale di decessi divisi per area geografica TOTALE Cap. 4 CORE LA8 Programmi di educazione, formazione, PARZIALE consulenza, prevenzione e controllo dei rischi attivati a supporto dei lavoratori, delle rispettive famiglie e della comunità L’azienda è conforme a quanto previsto dal T.U. 81, tutti i lavoratori sono rappresentati Cap. 4 CORE LA10 Ore medie di formazione annue per dipendente TOTALE Cap. 6 ADD LA11 Programmi per la gestione delle competenze e per promuovere una formazione/aggiornamento progressivo a sostegno dell’impiego continuativo dei dipendenti e per la gestione della fase finale delle proprie carriere TOTALE Cap. 6 ADD LA12 Percentuale dei dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo della propria carriera TOTALE Cap. 6 NOTA METODOLOGICA ASPETTO: FORMAZIONE E ISTRUZIONE Annual Report 2010 9 ASPETTO: DIVERSITA’ E PARI OPPORTUNITA’ CORE LA13 Composizione degli organi di governo dell’impresa e ripartizione dei dipendenti per categoria in base a sesso, età, appartenenza a categorie protette… TOTALE Cap. 8 CORE LA14 Rapporto tra lo stipendio base degli TOTALE uomini rispetto a quello delle donne a parità di categoria Cap. 6 INDICATORI DI PERFORMANCE SUI DIRITTI UMANI Modalità di gestione ASPETTO: PRATICHE DI INVESTIMENTO E APPROVVIGIONAMENTO CORE HR1 Percentuale e numero totale di TOTALE accordi significativi di investimento che includono clausole sui diritti umani o che sono sottoposti ad una relativa valutazione La quasi totalità degli accordi di investimento e fornitura prevede clausole relative a SA8000 e indirettamente alla sostenibilità CORE HR2 Percentuale dei principali fornitori ed appaltatori che sono sottoposti a verifiche in materia di diritti umani e relative azioni intraprese TOTALE Cap. 4 ADD HR3 Ore totali di formazione di dipendenti su politiche e procedure riguardanti tutti gli aspetti dei diritti umani rilevanti per l’attività dell’organizzazione e percentuale dei lavoratori formati TOTALE Cap. 6 ASPETTO: NON DISCRIMINAZIONE CORE HR4 Numero totale di episodi legati a pratiche discriminatorie e azioni intraprese TOTALE Non sono stati denunciati/dichiarati casi di discriminazione. L’azienda è certificata SA8000 ASPETTO: LIBERTA DI ASSOCIAZIONE E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA CORE HR5 Attività in cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere esposta a rischi significativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti TOTALE L’azienda è certificata SA8000 Identificazione delle operazioni con elevato rischio di ricorso al lavoro minorile e delle misure adottate per contribuire alla sua eliminazione TOTALE L’azienda è certificata SA8000 Attività con alto rischio di ricorso al lavoro forzato o obbligato e misure intraprese per contribuire alla loro abolizione TOTALE L’azienda certificata SA8000 TOTALE Non si sono mai verificati casi di violazione dei diritti della comunità locale ASPETTO: LAVORO MINORILE CORE HR6 ASPETTO: LAVORO FORZATO CORE HR7 ASPETTO: PRATICHE DI SICUREZZA NOTA METODOLOGICA ADD 10 HR9 Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intraprese INDICATORI DI PERFORMANCE SULLA SOCIETA’ Modalità di gestione CORE Annual Report 2010 SO1 Impatto delle operazioni sulla comunità TOTALE Cap. 8 ASPETTO: CORRUZIONE ASPETTO: CONTRIBUTI POLITICI CORE SO5 Posizioni sulla politica pubblica, partecipazione allo sviluppo di politiche pubbliche TOTALE ADD SO6 Totale dei contributi finanziari e benefici prestati a partiti, politici e relative istituzioni per Paese TOTALE Cap. 8 Attraverso diverse iniziative promosse dalla Fondazione Monnalisa Monnalisa per propria politica interna non prevede alcun contributo a favore di partiti o politici. ASPETTO: COMPORTAMENTI ANTI-COLLUSIVI ASPETTO: CONFORMITA’ (COMPLIANCE) CORE SO8 Valore monetario delle sanzioni significative e numero sanzioni non monetarie per non conformità a leggi e regolamenti TOTALE Cap. 3 INDICATORI DI PERFORMANCE SULLA RESPONSABILITA DI PRODOTTO ASPETTO: SALUTE E SICUREZZA DEI CONSUMATORI CORE PR1 Fasi del ciclo di vita dei prodotti/servizi TOTALE valutati per migliorare gli impatti sulla salute e sicurezza ADD PR2 Casi di non conformità a regolamenti TOTALE e codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e sulla sicurezza dei prodotti/servizi Cap. 4 Non si sono verificati casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute/sicurezza dei prodotti/servizi. ASPETTO: ETICHETTATURA DI PRODOTTI E SERVIZI (LABELING) CORE PR3 Informazioni su prodotti e servizi TOTALE ADD PR4 Casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riguardanti le informazioni e le etichettature di prodotti/servizi TOTALE ADD PR5 Pratiche di customer satisfaction PARZIALE Cap. 3; 4; 5; 8 Non si sono verificati casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riguardanti le informazioni e le etichettature di prodotti/servizi. Cap. 7 ASPETTO: MARKETING COMMUNICATION ADD PR7 Casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riferiti all’attività di marketing incluso la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione TOTALE Non si sono verificati casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riferiti all’attività di marketing incluso la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione ASPETTO: RISPETTO DELLA PRIVACY ADD PR8 Reclami relativi a violazioni della privacy e a perdita di dati dei consumatori TOTALE Cap. 3 ASPETTO: SALUTE E SICUREZZA DEI CONSUMATORI PR9 Valore monetario delle sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti riguardanti la fornitura e l’utilizzo di prodotti o servizi TOTALE Non si sono verificati casi di non conformità a leggi o regolamenti riguardanti la fornitura e l’utilizzo di prodotti o servizi. NOTA METODOLOGICA CORE Annual Report 2010 11 Mantenere una forte identità... L’identità di impresa è ciò che contraddistingue un’azienda dalle altre. Monnalisa intende distinguersi come azienda leader nel suo settore grazie ad una forte identità di prodotto. Il mantenimento di questa riconoscibilità è il risultato di un approccio che ha come punto di partenza un forte impianto valoriale come guida per le decisioni e le scelte aziendali. In particolare, l’identità viene rafforzata internamente: svolgendo la propria attività imprenditoriale in coerenza con quanto dichiarato nella mission e con i valori di riferimento; operando per garantire un sistema societario e di governo che sia trasparente, chiaro ed efficace; sviluppando e migliorando la struttura ed i processi legati all’attività produttiva, per una maggiore efficienza dei risultati; consolidando l’approccio alla sostenibilità come elemento chiave, alla base delle proprie scelte e attività aziendali. 12 MANTENERE UNA FORTE IDENTITÀ ...nella Vision, Mission e Valori ...nell’assetto societario e nella corporate governance ...nel processo produttivo ...nelle politiche di sostenibilità 2 Tav. 2.1 STORIA Nasce Monnalisa di Piero Iacomoni Barbara Bertocci entra in Monnalisa come stilista Struttura del Gruppo Introduzione della viscosa nel bambino prima partecipazione a Pitti Bimbo Collezioni Prodotto Passaggio a SRL Costituzione Jafin SPA, Penta Service SRL PJ SRL, Cut SNC Monnalisa & Co SRL introduzione Linea Chic Prima partecipazione a Mode Infantine Introduzione total look Penetrazione nei mercati esteri Espansione Passaggio a SPA Inaugurazione showroom Il Granaio ad Arezzo Internazionalizzazione Fatturato: € 2.500.167 Dipendenti: 10 Economia e Finanza 20% export Monnalisa sceglie di delocalizzare la produzione presso laboratori dell’Italia Centrale MANTENERE UNA FORTE IDENTITÀ Stakeholders 14 Annual Report 2010 Monnalisa introduce alcuni fornitori esteri Fattura Dipend Certificazione ISO 9001 Sfilata alla Pergola, prende avvio il Progetto Moda, arte e cultura Introduzione Linea NY&LON Introduzione linea scarpe Monnalisa LABEL OF THE YEAR Sfilata per il 40° anniversario presso Palazzo Pitti Cortile degli Ammannati Nuovo marchio Hitch-hiker; Nuova linea camerette “Monnalisa Living”; Sfilate presso Teatro Puccini e Villa Vittoria (FI); Premiazione Disney Licensee Award “Halo for Kids” Prima sfilata a Pitti Bimbo Fatturato: € 29.718.119 Dipendenti: 70 Certificazione SA 8000 35% export Fatturato: € 30.623.319 Dipendenti: 52 Fatturato: € 36.558.468 Dipendenti: 58 Rendicontazione sugli intangibili a bilancio 40% export ato: € 9.159.939 denti: 30 Introduzione Bilancio Sociale OSCAR di BILANCIO Integrazione tra bilancio civilistico e sociale Attestazione SGS dell’Annual Report Monnalisa vince il Goodwin Award Certificazione A.E.O. Jafin diventa società servizi amministrativi e finanziari per le partecipate Costituzione Babalai SRL Inaugurazione Boutique Firenze Apertura Corner Lafayette Apertura nuovi corner e negozi Harrods Londra, Endless Story Mosca, Attica Atene, Sydney, NY Inaugurazione Boutique e Showoom Milano - Via della Spiga Focus group con i clienti Monnalisa Best Practice europea nella CSR Focus group con agenti e rappresentanti Nascita della Fondazione Monnalisa; Tavola rotonda con le istituzioni locali Coinvolgimento dipendenti Focus group con i façonisti Inaugurazione Boutiques Terni, Baku, Barcellona, Chicago, Los Angeles Inaugurazione nuovo Showroom Milano e Boutiques New York e Singapore MANTENERE UNA FORTE IDENTITÀ Presenza in tutti i mercati esteri Annual Report 2010 15 mantenere una forte identità... sono valori di Monnalisa Il rispetto: delle capacità e competenze, delle diversità, dei tempi di vita e di lavoro. Il dialogo e la partecipazione: ambiente di lavoro stimolante, legame con il territorio locale, crescita insieme a tutto l’indotto. L’equità: riconoscimento a ciascuno dell’investimento profuso nella relazione con Monnalisa, trasparenza nelle decisioni. La responsabilità: soddisfazione del cliente, impiego efficace ed efficiente delle risorse, rendicontazione trasparente delle politiche e delle strategie. 2.1 ...nella Vision, Mission e Valori Monnalisa è un insieme “organizzato” di persone (proprietà, dirigenti, impiegati, operai e aziende consorelle) che, assieme agli azionisti, ai fornitori e façonisti, ai clienti e ai consumatori, alla collettività entro la quale vive ed opera, alle istituzioni con cui l’azienda si relaziona, nell’ambiente all’interno del quale agisce, si pone una missione così formulata: Creare valore e valori nel tempo … • con un prodotto di qualità, moda e forte identità per i clienti ed i consumatori • con un servizio flessibile, affidabile e personalizzato • con un ambiente di lavoro dinamico e sfidante per i collaboratori • con una relazione proficua e continua con i fornitori • con una realtà aziendale sostenibile per il territorio … con l’obiettivo di portare a compimento la seguente visione: • eccellere in innovazione, creatività e praticità d’uso … per conquistare nuovi mercati • stimolare all’interno una managerialità diffusa … per affrontare con successo le sfide della piccola e media impresa familiare • espandersi nel mondo a livello produttivo e commerciale, avendo sempre a cuore i valori aziendali e la propria identità… per diffondere una cultura della responsabilità sociale. 2.2 ...nell’assetto societario e nella corporate governance Il capitale sociale di Monnalisa S.p.A., pari a € 2.064.000, è detenuto al 51% dalla famiglia Iacomoni ed al 49% dalla finanziaria Jafin S.p.A. Per effetto delle variazioni intervenute nei primi mesi del 2010, il processo di governo di Monnalisa è fondato su un consiglio di amministrazione costituito da: Piero Iacomoni (Presidente), Barbara Bertocci, Dimitri Iacomoni, Diletta Iacomoni e Pierangelo Arcangioli. Compito primario del CdA è la determinazione delle strategie e delle politiche generali di gestione e sviluppo di Monnalisa e delle relative modalità di attuazione. Il passaggio da una governance basata su un amministratore unico ad un organo di governo collegiale rappresenta di per sé una crescita per una piccola media impresa, per la quale in ottica di sostenibilità vengono poste le fondamenta per una continuità nel tempo. Inoltre, l’apertura del consiglio a figure tecniche esterne alla famiglia rispecchia la volontà di vedere crescere l’azienda in senso manageriale. In linea con questo obiettivo è stato istituito un comitato di direzione costituito dal presidente del CdA, dalla direzione commerciale, stile, produzione, risorse umane, finanza e controllo e dal responsabile Ced. Il comitato ha lo scopo di attuare operativamente l’andamento delle direttive del CdA e monitorare Vision: Indica la proiezione di uno scenario futuro che rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni di chi fissa gli obiettivi ed incentiva all’azione. Mission: È l’esplicitazione delle finalità aziendali che motivano l’essere e il divenire dell’impresa. È lo scopo ultimo dell’organizzazione, la giustificazione stessa della sua esistenza, e nel contempo ciò che la contraddistingue da tutte le altre. Governance: Indica le modalità con cui viene organizzata la struttura dirigenziale e manageriale di un’azienda, cioè definisce il sistema di governo e l’assetto istituzionale dell’impresa stessa. 16 Annual Report 2010 settimanalmente l’andamento aziendale dal punto di vista gestionale. Nell’ambito del sistema di governo, si colloca il collegio sindacale che ha il compito di vigilare sulla corretta amministrazione, con particolare riguardo all’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dagli amministratori, ed il suo corretto funzionamento. Tav. 2.2 - Struttura del Gruppo P.J. Immobiliare JAFIN Finanziaria e Centro servizi amministrativi per le aziende partecipate BABALAI MONNALISA Stile, prototipia e progettazione delle varie collezioni Produce e vende le varie linee Monnalisa PENTA SERVICE MONNALISA & CO. Sviluppo del prototipo fino al taglio industriale elettronico; stoccaggio e controllo materie prime Gestione retail monomarca e Showroom Milano 2.3 ...nel processo produttivo Monnalisa lavora in programmato, articolando la produzione in due collezioni all’anno, che vengono presentate alla clientela tramite rappresentanti. In base alle proiezioni sull’esito della campagna vendita, l’azienda anticipa gli acquisti per poi procedere, sulla base del venduto, alla programmazione della produzione. Allo scopo di soddisfare sempre le richieste della clientela, Monnalisa ha adottato una struttura produttiva estremamente flessibile, tale da controllare efficacemente i punti critici dell’organizzazione. Tutte le fasi di trasformazione della materia prima in prodotto finito sono esternalizzate presso piccoli laboratori, localizzati soprattutto nell’Italia centrale. Le fasi di creazione ed ideazione della collezione, la preparazione dei prototipi e l’industrializzazione del progetto stilistico sono a carico della Babalai, azienda consorella. Restano invece interni il supporto ed il controllo della rete commerciale e di vendita, gli acquisti di materie prime e commercializzati, la gestione e il controllo del flusso logistico di produzione esterno, il controllo qualità dei capi finiti, il loro stoccaggio, la spedizione e le attività post vendita. Il controllo tessuti, lo stoccaggio delle materie prime ed il taglio dei tessuti sono realizzati dalla Penta Service Srl, azienda del gruppo, che avvalendosi di strumentazioni ad alta tecnologia garantisce l’ottima qualità della lavorazione chiave per le successive fasi. Il tagliato arriva poi, unitamente agli accessori, ai laboratori di confezione, ricamo, stampa, tintura per subire le successive fasi di lavorazione. Infine, il prodotto finito torna in Monnalisa dove viene ubicato ed immagazzinato per il cliente. Il ciclo circolare di produzione viene pilotato e monitorato dalle unità produttive interne, che ne seguono il percorso, ne assicurano la necessaria alimentazione e ne garantiscono il buon fine. Con la stessa impostazione organizzativa vengono gestite le attività di acquisto di prodotti finiti sia dall’estero che dall’Italia, dal momento che la creazione e la fase progettuale sono comunque presidiate da Monnalisa. Varia nel processo produttivo la fase di acquisto delle materie prime, alla quale provvede lo stesso fornitore di commercializzati, e la tempistica delle fasi progettuali che diviene molto più stringente in quanto soggetta alle scadenze produttive e di consegna merce del fornitore. mantenere una forte identità... Annual Report 2010 17 mantenere una forte identità... 2.4 ...nelle politiche di sostenibilità Monnalisa nello svolgere i propri processi ed attività entra in contatto con numerosi soggetti che, a vario titolo, si relazionano con l’azienda e che quindi hanno un interesse affinché essa persegua la propria mission. Si tratta degli stakeholder, i portatori di interesse, che - per Monnalisa - sono rappresentati dai seguenti soggetti. Tab. 2.1 - Gli stakeholder Chi sono… …e cosa rappresentano i collaboratori interni ed esterni Tutti i dipendenti dell’azienda ed i collaboratori occasionali e, più in generale, tutti i soggetti che cooperano più “da vicino” al raggiungimento della missione di Monnalisa gli azionisti/finanziatori La famiglia proprietaria e le banche finanziatrici i fornitori Tutti coloro che, a vario titolo, forniscono beni, servizi o comunque risorse necessarie alla produzione dell’impresa. Fanno parte di questa categoria: i façonisti, i fornitori di materie prime, tessuti, accessori e prodotti finiti, i fornitori di servizi dell’azienda, i consulenti esterni i clienti e i consumatori Coloro che fruiscono dei prodotti dell’azienda. Sono clienti di Monnalisa: i negozi monomarca e plurimarca e i grandi magazzini, gli importatori e i consumatori finali gli agenti Coloro che promuovono e distribuiscono i prodotti di Monnalisa e che hanno rapporti diretti con i clienti la collettività Il territorio (fisico e sociale) in cui Monnalisa è inserita. Più in particolare vengono comprese in questa categoria: le organizzazioni verso cui l’azienda indirizza i suoi interventi di carattere sociale o con cui instaura delle partnership anche di breve durata, le scuole e le università, le associazioni di categoria attive nella comunità locale. Costituisce parte integrante del concetto di “collettività” anche l’ambiente fisico e naturale la pubblica amministrazione le istituzioni del governo a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale le aziende consorelle la Penta Service, la Monnalisa & Co, la Jafin, la Babalai, la Cut, la PJ Con gli stakeholder Monnalisa intrattiene relazioni di diversa entità, che possono essere rappresentate graficamente in una “mappa degli stakeholder”. In essa, gli stakeholder sono disposti in cerchi concentrici, in relazione al livello maggiore (cerchio interno) o minore (cerchio esterno, più grande) di vicinanza rispetto all’azienda stessa. Per Monnalisa le relazioni principali sono realizzate con i dipendenti, gli azionisti, le aziende consorelle, i consumatori ed i clienti. L’azienda, come organismo autonomo, viene a sua volta considerata come un ulteriore stakeholder, in quanto anch’esso destinatario della ricchezza prodotta dall’attività caratteristica. Il valore aggiunto capitalizzato in azienda consentirà ad essa di perdurare nel tempo, testimonianza prima di responsabilità sociale. SA8000: Standard internazionale di certificazione redatto dalla CEPAA (Council of Economical Priorities Accreditation Agency) volto ad assicurare il rispetto diuna serie di diritti umani fondamentali nello svolgimento delle attività produttive. SA8000 esplicita quali sono le procedure e gli standard che ogni impresa deve rispettare nelle seguenti otto aeree: lavoro infantile, lavoro forzato, salute e sicurezza dei lavoratori, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, procedure disciplinari, orario di lavoro, retribuzione. 18 Annual Report 2010 Tav. 2.3 - Mappa degli stakeholder Associazioni di categoria Ambiente Concorrenti Façonisti Sindacati Lavoro autonomo Agenti Fornitori Pubblica Amministrazione Clienti Dipendenti Aziende consorelle Azienda Azionisti Consumatori Enti locali Banche Comunità locale e scuole Con lo scopo di codificare le proprie relazioni ed instaurare modalità di dialogo strutturato con i propri stakeholder, Monnalisa ha iniziato, a partire dal 2003, un’azione di coinvolgimento mediante diverse modalità (workshop, focus group, sondaggi, questionari, interviste, etc.). Nel corso di questi anni sono state così coinvolte 8 tipologie di stakeholder, creando le basi per una relazione nella quale potessero emergere aspetti critici e positivi, spunti ed idee. Sono di volta in volta stati assunti impegni di miglioramento per rendere sempre più costruttivo il rapporto tra l’azienda ed i suoi interlocutori. Certificata SA8000 dal 2002, nel corso del 2010, Monnalisa è stata sottoposta a due audit dell’ente certificatore (di cui uno per metà in Italia e per metà in Cina presso fornitori locali), un riesame della direzione ed un audit interno. Il sistema di gestione SA8000 ed il relativo certificato è esteso alle tre aziende: Monnalisa, Jafin e Babalai; il prossimo anno il campo di applicazione includerà anche la Penta Service. NB Tab. 2.2 - Indicatori di sistema di gestione SA8000 Nr di RAC* maggiori emerse da visita ispettiva ente certificatore Prima visita: 0 Seconda visita: 0 Nr di RAC minori emerse da visita ispettiva ente certificatore Prima visita: 1 Seconda visita: 1 Nr di RAP* emesse da Monnalisa Rapporto tra RAC/RAP risolte ed emesse Numero segnalazioni dipendenti emerse da comitato etico Rapporto tra segnalazioni gestite/risolte ed emerse Nr di obiettivi del piano di miglioramento 2010 Rapporto tra obiettivi raggiunti sul totale obiettivi 2010 11 5 93,75% 9 100% 21 80,95% MANTENERE UNA FORTE IDENTITÀ Nr di RAC emesse da Monnalisa * RAC = Richiesta di Azione Correttiva; viene emessa quando viene rilevata una non conformità rispetto alla Norma di certificazione, allo scopo di individuarne ed eliminarne le cause * RAP = Richiesta di Azione Preventiva; è una azione di miglioramento volta ad eliminare le cause di future possibili non conformità Monnalisa redige annualmente un piano di miglioramento contenente una serie di azioni ed attività volte ad una continua revisione ed implementazione del proprio sistema di responsabilità sociale. Le iniziative, condivise in sede di comitato etico, sono il frutto di segnalazioni e proposte degli stakeholder, in particolare il personale, o derivano dalla risposta che l’azienda ha inteso dare alle richieste di azione correttiva o preventiva in ottica di miglioramento continuo del sistema di CSR. Annual Report 2010 19 Tab. 2.3 - Piano di Miglioramento anno 2011 Issue Motivazione e valorizzazione dipendenti Area Attività Studio/Analisi stile leadership Attività con esperto di leadership e facilitatore comunicazione interna Interventi formativi Formazione in aula e on line Assistenza Risorse Umane Acquisto ed impiego nuovo sw per la gestione delle risorse umane Retribuzione Valutare come e se estendere la policy di rimborso spese viaggio per raggiungere il posto di lavoro Conciliazione tempi di vita e lavoro Apertura unità locale Babalai a Montepulciano per le persone esercenti il telelavoro, per tre giorni a settimana Condivisione know how Apertura forum “problematiche amministrative e fiscali” con esperto interno/ esterno Sicurezza Analisi stress lavoro correlato Piano di azione a seguito esito analisi stress lavoro correlato Prevenzione e gestione delle problematiche in ambito lavorativo Risoluzione problemi Implementazione funzione ticketing nel portale interno Condivisione know how Apertura forum dedicato alle problematiche risorse umane con esperto esterno Comunicazione interna e identità aziendale Accrescere il senso di appartenenza alla realtà aziendale Happy hour natalizio Open day aziendale Creazione WIKI aziendale nel portale interno Creazione forum su iniziativa dei singoli come strumento di lavoro Comunità locale Ambiente Volontariato di azienda SB Days Stage e mondo del lavoro Partecipazione a fiere di incontro tra domanda ed offerta di lavoro Stakeholder esterni Sensibilizzazione su SA8000 rivolta ai façonisti Impatto ambientale Ricerche imballi e grucce con materiale eco-compatibile Christian Simoni Procuratore in forza del contratto di temporary management stipulato da Monnalisa con la società Hermes & Athena Consulting management Qual è il giudizio sulla performance aziendale rispetto agli obiettivi prefissati? MANTENERE UNA FORTE IDENTITÀ Il giudizio è molto positivo, non soltanto sui risultati finali, ma soprattutto sulla qualità delle azioni che ci stanno portando a conseguire quei risultati e sulla forza che siamo stati in grado di imprimere nella spinta verso gli obiettivi che ci eravamo assegnati. Chiaramente ci sono alcuni progetti rispetto ai quali c’è qualche rallentamento, qualche volta dovuto ad un eccesso di ambizione nella pianificazione, qualche altra volta a fattori esterni. A me piacerebbe vedere sempre correre l’azienda più veloce di quanto già sta facendo, ma sono consapevole che se non vogliamo inciampare dobbiamo mantenere solide coerenze. I risultati raggiunti sono i migliori che si potevano ottenere con questa condizione. Sono migliorati in maniera significativa praticamente tutti gli indici fondamentali della gestione, in qualche caso anche al di là o con una velocità maggiore rispetto a quanto avevamo prefissato. 20 Annual Report 2010 Quali sono le sfide più importanti di Monnalisa per il prossimo esercizio? A livello generale, la sfida maggiore è non subire cali di tensione imprenditoriale, che ritengo sia la risorsa strategica fondamentale dell’azienda oggi. Abbiamo impresso all’azienda un ritmo di cambiamento e innovazione molto elevato, che per me oggi è vitale per competere con successo. Questo ci richiede la disponibilità di grande entusiasmo, ma anche di molta energia, che dovremo essere in grado di rigenerare, attraverso i risultati, il sistema premiante, la comunicazione interna, i nostri valori, senza soluzione di continuità. Più in particolare, le sfide più importanti e difficili saranno nel sourcing. Con gli aumenti dei costi delle materie prime e del lavoro, soprattutto in Cina, dovremo avviare nuove collaborazioni in Italia ed in Paesi nuovi e ridisegnare profondamente le modalità di gestione di tutto il processo. Come si sta evolvendo l’espansione verso l’estero ed il processo di internazionalizzazione dell’azienda? Tra i pilastri della visione aziendale c’è quello di rendere Monnalisa un’azienda globale, con una catena del valore e un sistema di risorse estesi a livello internazionale. Questo ci sta portando ad investire all’estero e non più soltanto a comprare e a vendere. È una grande opportunità per sfruttare al meglio i benefici della divisione internazionale del lavoro, per presidiare i mercati delle risorse e quelli di sbocco, per migliorare il nostro sistema di relazione con i nostri stakeholder, ovunque siano. È un’apertura dell’azienda, di tutti i suoi processi, un’opportunità di aumento della varietà delle nostre conoscenze, humus dei processi di innovazione. Focalizzandosi invece sulla sola espansione commerciale, ci stiamo avvicinando ad ampi passi ad un traguardo importante per il 2012: 40% Italia, 20% domestic non Italia, 40% overseas. Qual è il ruolo della sostenibilità per l’organizzazione e per la sua strategia? MANTENERE UNA FORTE IDENTITÀ La sostenibilità è pregnante per la nostra strategia, non soltanto nelle azioni che esplicitamente sono rivolte alla responsabilità sociale e alla sostenibilità, come questo annual report, o le iniziative per il rispetto dell’ambiente. La stessa scelta di un diverso modello di governance è uno dei massimi atti di responsabilità, è espressione della ferma volontà di continuare a far prosperare l’azienda a beneficio di tutti i suoi stakeholder, interni ed esterni. Quando decidiamo di cambiare il modo in cui siamo presenti in un Paese e decidiamo deliberatamente di dare gradualità al processo per consentire l’adattamento ad un nostro partner storico, non lo facciamo perché abbiamo esplicitato che per essere sostenibili o responsabili socialmente, lo dobbiamo fare. Più spontaneamente e semplicemente, adottiamo una decisione sostenibile. La sostenibilità per la nostra azienda non è più una scelta, è diventata un atteggiamento, un modo di essere, un tratto tipico della nostra personalità. Annual Report 2010 21 approccio alla sostenibilità richiede innanzitutto che l’azienda, in ottica di sviluppo duraturo nel tempo, persegua obiettivi di efficacia ed efficienza economica e di aumento della redditività. 22 Annual Report 2010 garantire la sostenibilità economica rendicontata... ...nella Relazione sulla gestione ...nei Prospetti di Bilancio ...nella Nota Integrativa ...nella Relazione del Collegio Sindacale Trattandosi di un Bilancio che intende integrare le performance economiche con quelle sociali ed ambientali, di seguito vengono riportati la relazione sulla gestione (integrata con i necessari aspetti sociali), i prospetti di bilancio, la nota integrativa e la relazione del collegio sindacale al bilancio. 3 garantire la 3.1 ...nella Relazione sulla gestione sostenibilità Andamento della gestione economica 3.1.1 Contesto rendicontata “Secondo le stime preliminari, per la moda Junior, il 2010 si rivelerà un anno di transizione: lasciata alle spalle la crisi si ritorna, pur lentamente, a “condizioni di normalità”, su livelli, tuttavia, ancora inferiori a quelli pre-crisi. Per il giro d’affari settoriale si stima una chiusura in sostanziale stabilità rispetto al 2009, con vendite complessivamente pari a 2,5 miliardi di euro. Sul risultato non brillante gravano, del resto, gli arretramenti accusati dal comparto ancora per tutto il primo semestre compensati dai recuperi, sia sul mercato interno sia su quello estero, realizzati finalmente nella seconda parte dell’anno. Il comparto, tradizionalmente caratterizzato da una propensione all’export inferiore alla media di filiera, ha beneficiato ancora una volta dalla debolezza della domanda domestica”. (tratto da Nota congiunturale su abbigliamento junior 2010/2011, a cura di Sistema Moda Italia - Centro Studi) 3.1.2 Posizionamento Monnalisa appartiene, all’interno del settore abbigliamento bambino, al segmento di alta fascia di mercato; la nicchia risulta composta da altre cinque aziende che per livello qualitativo dei prodotti, fasce di prezzo, sistema di distribuzione, notorietà ed appeal dei marchi commercializzati possono essere considerate confrontabili e perciò reciproche competitor. Rispetto ad un mercato ristretto così disegnato, Monnalisa detiene una quota di mercato relativa (rapporto tra la propria quota di mercato e quella del leader di mercato) pari al 54,62%, in crescita di circa quattro punti percentuali rispetto allo scorso anno. Su dati 2009, rispetto alle aziende del campione, Monnalisa risulta seconda per redditività, prima per solidità e liquidità. I dati risultano ancor più positivi nel 2010 ed acquistano ulteriore peso se si considera che, tra le sei aziende, Monnalisa è l’unica che - sin dagli esordi - ha prodotto e commercializzato solo brand propri. GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione 3.1.3 La situazione della società 24 Andamento generale dell’attività In controtendenza rispetto al mercato, Monnalisa ha registrato una forte crescita di fatturato (+19,38%), che si è accompagnata ad un sensibile recupero in termini di redditività con un incremento a due cifre per tutti gli aggregati economici di riferimento. In particolare, l’utile netto, pari al 10% del fatturato, è risultato in aumento del 72% rispetto all’anno precedente, esito su cui ha inciso in modo pressoché totale la sola gestione caratteristica. quota di mercato: è la percentuale di un segmento di mercato servito da una determinata azienda. Può essere espresso come il fatturato dell’impresa generato dalle vendite rapportato al fatturato totale generato da tutte le vendite nel mercato preso in considerazione, oppure dal numero dei prodotti venduti dall’azienda (in quel mercato) diviso per tutti i prodotti venduti nel mercato preso in esame. Annual Report 2010 Graf. 3.1 - Trend economico triennio 2008-2010 7.000.000 6.094.596 6.000.000 5.367.567 5.000.000 4.000.000 3.705.755 3.000.000 2.000.000 2010 2009 2008 1.000.000 MOL Risultato lordo Delta 2008-2007 Risultato netto Delta 2009-2008 Delta 2010-2009 Margine operativo lordo +41% -18,25% +67,49% Risultato lordo +95% -12,47% +82,27% Risultato netto +135% -7,59% +72,24% La distribuzione dei clienti I prodotti Monnalisa sono distribuiti in una cinquantina di paesi nel mondo, con una crescita progressiva negli anni della clientela estera sia in termini di punti vendita che di numero di capi acquistati. Graf. 3.2 - Distribuzione clienti Monnalisa nel mondo Estremo oriente e Oceania 1,5% Medio Oriente 1,6% Americhe 4,7% Europa Est 2,2% Europa 90% GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione La maggior parte della distribuzione continua ad essere concentrata nel mercato domestic (Italia ed Europa), nel quale l’Italia rappresenta per entrambe le stagioni il 54% dei clienti totali con una porzione di fatturato pari al 52% per la stagione estiva e al 48% per quella invernale, con un trend di crescita del giro di affari realizzato all’estero che è confermato anche dalle collezioni 2011. Graf. 3.3 - Distribuzione clienti per classe di fatturato (media per stagione) 600 500 400 300 200 Italia Estero Totale 100 0 <5.000 5.000-15.000 15.000-25.000 25.000-50.000 >50.000 La distribuzione dei clienti per classe di fatturato resta piuttosto in linea con lo scorso anno, con un buon incremento della numerosità dei clienti in fascia 15-25.000 e 25-50.000 euro. L’ordine medio per stagione a cliente è di circa 15.000 euro, in crescita rispetto agli scorsi anni, questo aspetto, assieme alla capillarità di diffusione della clientela ed allo sviluppo della distribuzione all’estero, contribuisce a gestire in modo attivo ed efficace il rischio di insolvenza e di dipendenza. Annual Report 2010 25 Tab. 3.1 - Turnover clienti per stagione Stagione autunno-inverno Delta vendite (capi) Clienti consolidati Turnover netto clienti (nuovi - persi) Italia +21,18% 427 26 Estero +34,07% 352 33 Totale generale +27,04% 779 59 Delta vendite (capi) Clienti consolidati Turnover netto clienti (nuovi - persi) +7,87% 415 -34 Estero -0,97% 335 8 Totale generale +4,63% 750 -26 Stagione primavera-estate Italia In entrambe le stagioni, l’incremento percentuale nelle vendite è doppio rispetto a quello dello scorso anno, nonostante sia proseguita la strategia aziendale di scremare al clientela sulla base dell’affidabilità creditizia e del posizionamento sul mercato. Graf. 3.4 - Andamento clienti per collezione (in capi) rispetto alla precedente stagione corrispondente 02 persi consolidati nuovi 01 0% 50% 100% Monnalisa partecipa alle due fiere di Pitti Bimbo organizzate annualmente a Firenze, si tratta di uno strumento importante di investimento negli asset intangibili della visibilità, notorietà e appeal dei marchi del gruppo, per i quali sempre più si stanno elaborando strategie di comunicazione ed immagine specifiche, che hanno portato nel 2010 a realizzare stand differenziati per ciascun brand. 2008 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione Nr di visitatori allo stand Pitti (media gen-giu) 26 2009 2010 1.138 930 948 Di cui Italia 693 579 579 Di cui estero 445 351 368 Situazione economica, patrimoniale e finanziaria L’analisi economica, finanziaria e patrimoniale - che segue - è conforme alle riclassificazioni di Stato Patrimoniale e Conto Economico contenute nel documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, a titolo “Il sistema delle informazioni aziendali alla luce di Basilea 2 e del nuovo diritto societario”; ad esso si rimanda per la verifica di corrispondenza tra riclassificazione e Bilancio in forma Cee. intangibili: (o risorse immateriali) sono beni che derivano dall’innovazione cognitiva. Vi sono due tipi di beni intangibili, e cioè i beni di proprietà intellettuale (intellectual property assets) e gli elementi che danno un vantaggio competitivo (intangible advantage). I primi danno luogo a diritti assoluti; i secondi non hanno tale assoluta protezione, e sono protetti solo contro atti sleali o in virtù di accordi contrattuali. Appartengono al primo gruppo i brevetti, i diritti d’autore, i marchi, e possono esservi fatti rientrare i know-how. Appartengono al secondo gruppo l’abilità imprenditoriale, la specializzazione del personale, la fedeltà della clientela. Annual Report 2010 Tab. 3.2 - Stato patrimoniale finanziario Attivo Anno 2008 % Anno 2009 % Anno 2010 % ATTIVO FISSO 6.152.458 27,05% 7.281.974 27,40% 6.955.796 22,59% Immobilizzazioni immateriali 711.334 1.376.846 1.202.279 Immobilizzazioni materiali 5.342.396 5.497.634 5.391.969 Immobilizzazioni finanziarie 98.728 407.493 361.547 ATTIVO CIRCOLANTE (AC) 16.589.331 Magazzino 7.771.470 72,95% 19.290.549 7.785.420 72,60% 23.837.258 8.659.486 77,41% Liquidità differite 7.742.296 9.983.136 12.182.728 Liquidità immediate 1.075.565 1.521.992 2.995.042 CAPITALE INVESTITO (CI) 22.741.789 100% 26.572.523 100% 30.793.054 100% 11.801.565 51,89% 13.730.474 51,67% 17.231.934 55,96% Passivo Capitale sociale Riserve Utile dell’esercizio PASSIVITA’ CONSOLIDATE Finanziarie Non finanziarie PASSIVITA’ CORRENTI Finanziarie 2.064.000 2.064.000 2.064.000 7.409.369 9.514.950 11.462.178 2.328.196,00 2.151.524,00 3.705.756 1.254.097 5,51% 435.556 8.835.879 CAPITALE DI FINANZIAMENTO 22.741.789 11.851.639 12.548.177 40,75% 348.180 10.027.867 26.572.523 3,29% 612.942 44,60% 1.823.772 100% 1.012.942 400.000 741.529 42,59% 850.249 Non finanziarie 3,73% 248.880 818.541 9.686.128 990.409 12.199.996 100% 30.793.054 100% Lo stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio finanziario è strumentale alla comprensione della composizione degli impieghi e delle fonti ed alla costruzione degli indicatori di equilibrio finanziario, di breve e lungo termine. Lo stato patrimoniale riclassificato per aree gestionali è invece funzionale alla comprensione del fabbisogno di finanziamento e della dinamica della struttura finanziaria, consentendo la correlazione delle categorie impieghi e fonti, che confrontata con i margini economici corrispondenti permette di costruire specifici indicatori di redditività. Tab. 3.3 - Stato patrimoniale per aree funzionali Impieghi CAPITALE INVESTITO OPERATIVO 2008 2009 21.619.141 - Passività operative 9.654.420 CAPITALE INVESTITO OPERATIVO NETTO 11.964.721 2010 26.217.775 29.831.506 10.769.396 91,42% 15.448.379 12.812.939 97,76% 17.018.567 94,65% IMPIEGHI EXTRA-OPERATIVI 1.122.648 8,58% 354.747 2,24% 961.548 5,35% CAPITALE INVESTITO NETTO (CIN) 13.087.369 100,00% 15.803.127 100,00% 17.980.115 100,00% 11.801.564 90,18% 13.730.474 86,88% 17.231.934 95,84% Fonti MEZZI PROPRI DEBITI FINANZIARI 1.285.805 9,82% 2.072.652 13,12% 748.181 4,16% CAPITALE DI FINANZIAMENTO 13.087.369 100,00% 15.803.126 100,00% 17.980.115 100,00% Le aree gestionali del conto economico riclassificato sono articolate distinguendo tra gestione produttiva ordinaria (operativa ed extra-caratteristica), gestione straordinaria e gestione finanziaria. Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione MEZZI PROPRI 27 Tab. 3.4 - Conto economico riclassificato 2008 Ricavi delle vendite 2009 29.718.119 Produzione interna 2010 30.623.319 791.648 36.558.468 -516.065 30.509.767 24.165.099 24.601.094 29.342.224 Valore aggiunto 6.344.668 5.506.160 8.091.542 Costi del personale 2.257.316 MARGINE OPERATIVO LORDO 4.087.352 Ammortamenti e accantonamenti RISULTATO OPERATIVO 100,00% -875.298 VALORE DELLA PRODUZIONE OPERATIVA Costi esterni operativi 100,00% 1.857.359 13,40% 3.648.801 11,60% 2.924.702 547.128 3.540.224 30.107.254 37.433.766 1.996.946 12,12% 6.094.596 9,71% 5.217.504 724.099 363.526 125.254 325.755 Risultato dell’area finanziaria (al netto degli oneri finanziari) EBIT NORMALIZZATO -88.310 -68.687 332.151 3.815.440 Risultato dell’area straordinaria -14.982 EBIT INTEGRALE 3.800.458 Oneri finanziari 3.533.632 Imposte sul reddito 1.205.436 RISULTATO NETTO 2.328.196 9,90% 302.206 12,46% 266.825 RISULTATO LORDO 2.981.269 3.283.475 3.092.920 10,91% 2.151.524 15,70% 5.810.742 15,52% 173.175 10,27% 941.387 7,63% 5.875.410 13,94% -64.668 190.555 11,58% 16,28% 877.092 Risultato dell’area accessoria 12,51% 100,00% 5.637.567 15,06% 1.931.812 7,15% 3.705.755 9,90% 3.1.4 La situazione economica La redditività rappresenta l’attitudine dell’azienda a generare in modo durevole reddito adeguato ai capitali in essa investiti. GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione Tab. 3.5 - Indici economici di redditività 28 Indice Formula 2008 2009 2010 ROI Reddito operativo/capitale investito operativo netto 32,62% 18,93% 30,66% ROE Reddito netto/mezzi propri 19,72% 15,67% 21,51% ROS Reddito operativo/ricavi dalle vendite 13,13% 9,55% 14,27% Accanto alla forte crescita dei ricavi, l’azienda ha visto migliorare sensibilmente la propria redditività, con un contenimento dei costi di struttura, cresciuti in misura meno che proporzionale rispetto all’incremento di fatturato. Dall’analisi delle determinanti del ROE (rapporto di indebitamento, ROI, incidenza della gestione extracaratteristica) si evince un rapporto forte tra la crescita del ROI e quella del ROE, a parità degli altri indicatori; ne segue che la redditività aziendale sia fortemente correlata all’area della gestione caratteristica. Il dato relativo al ROE assume un valore ancora più elevato, e peraltro più attendibile, se si considerano i mezzi propri - a denominatore - al netto dell’utile realizzato nell’esercizio, in tal caso l’indicatore sarebbe pari al 27,40%. 3.1.5 La situazione patrimoniale L’analisi della situazione patrimoniale è tesa a valutare la solidità, che esprime l’attitudine dell’azienda a far fronte ad eventi “negativi” sia di natura esogena che endogena. Annual Report 2010 Tab. 3.6 - Indici economici di solidità Indice Formula 2008 2009 2010 Indice di indebitamento Passività consolidate e correnti/capitale di finanziamento 48,10% 48,33% 44,04% Indice di autonomia finanziaria Mezzi propri/capitale di finanziamento 51,89% 51,67% 55,96% Quoziente primario di struttura Mezzi propri/attivo fisso 1,91 1,89 2,28 Il patrimonio continua a crescere a seguito della scelta da parte dell’azionariato di reinvestire gli utili in azienda, in ottica di continuità dell’impresa. La scelta, significativa alla luce dei recenti cambiamenti nella governance aziendale, è propedeutica e funzionale all’implementazione del piano di sviluppo aziendale per gli anni a venire, in costanza di crescita sostenibile. Graf. 3.5 - Confronto fra patrimonio netto ed attivo fisso 20.000.000 18.000.000 17.231.934 16.000.000 13.730.475 14.000.000 11.801.565 12.000.000 10.000.000 8.000.000 6.000.000 7.281.974 6.955.796 6.152.458 4.000.000 Attivo fisso Patrimonio netto 2.000.000 2008 2009 2010 La composizione dei mezzi di terzi, di seguito riportata graficamente, segnala un’ulteriore crescita della percentuale di mezzi di terzi a fronte di una riduzione della voce banche e fornitori. Non solo risultano preponderanti i mezzi propri, ma tra quelli di terzi vengono privilegiati quelli non onerosi. Graf. 3.6 - Composizione mezzi di terzi Banche 2,43% Mezzi propri 55,96% GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione Fornitori 24,69% Debiti verso erario 6,89% Altri debiti 8,06% Fondo TFR 1,32% Fondo rischi e oneri 0,65% 3.1.6 La situazione finanziaria La liquidità rappresenta la capacità dell’azienda di essere sempre solvibile nel tempo. L’orizzonte temporale per questo tipo di analisi è il breve termine e quindi riguarda specificamente le voci comprese nel capitale circolante. Annual Report 2010 29 Tab. 3.7 - Indici economici di liquidità Indice Formula 2008 2009 2010 Quoziente di disponibilità Attivo circolante/passività correnti 1,63 1,62 1,86 Quoziente di tesoreria (acid test) Liquidità immediate e differite/passività correnti 0,87 0,97 1,17 Margine di tesoreria (€) Liquidità immediate e differite - passività correnti -1.303.823 -384.288 2.109.564 Nonostante la consistente crescita di fatturato, gli indici di liquidità sono tutti in ulteriore miglioramento rispetto ai già buoni risultati degli anni precedenti. E’ evidente che è stato contenuto l’assorbimento di risorse da parte del circolante, con una efficace gestione dei crediti, dei debiti e del magazzino. Nello specifico, i crediti commerciali sono cresciuti di € 1.705.237, i debiti verso fornitori sono aumentati di € 540.698 ed il magazzino di € 1.034.504: i crediti rimandano alla gestione passata mentre debiti e magazzino sono già un impegno per il futuro, di fatto ampiamente gestibile mediante la liquidità generata. Alla positività di questo dato si aggiunge la composizione del magazzino, caratterizzata perlopiù da merce destinata a tradursi in fatturato nei primi mesi dell’anno seguente. Con lo scopo di studiare l’andamento della liquidità aziendale, si riporta di seguito il rendiconto finanziario in termini di liquidità. Il prospetto riassume in modo sintetico, per tipo di gestione, le variazioni complessive dei flussi di liquidità avvenute nell’esercizio. Da un lato, viene illustrata la liquidità netta generata dall’attività caratteristica e dall’altro, vengono esposte le variazioni di liquidità dovute alla variazione di composizione e consistenza del patrimonio. Tab. 3.8 - Rendiconto finanziario A B Flussi di circolante della gestione corrente 37.495.689 Flussi dai costi -31.988.142 Variazione del capitale circolante netto Variazione delle scorte GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione C=A+B 30 D F G=C+D+E+F H -598.615 0 Variazione dei crediti commerciali -1.533.088 Variazione dei debiti commerciali 540.698 Variazione dei crediti diversi 325.355 Variazione dei debiti diversi 68.420 Flussi di cassa della gestione corrente 4.908.932 Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali E 5.507.547 Flussi dai ricavi -1.121.032 -152.944 in immobilizzazioni materiali -361.288 in immobilizzazioni finanziarie -606.800 Area dei finanziamenti 328.381 Finanziamenti netti da terzi 532.677 Andamento del capitale -204.296 Area degli esborsi tributari -915.986 Flussi di cassa complessivi della gestione 3.200.295 Variazione della liquidità aziendale Variazione di cassa Variazione c/correnti Variazione titoli 3.200.293 289 3.200.004 0 Monnalisa ha creato, tramite la propria gestione corrente, flussi di cassa positivi (€ 5.507.547), che sono stati assorbiti parzialmente da un incremento del capitale circolante netto (maggiori crediti sia Annual Report 2010 commerciali che diversi, perlopiù tributari). Il residuo flusso di cassa (€ 4.908.932) è stato impiegato per investimenti netti per € 1.121.032, rimborsi di finanziamenti per € 328.381 e tasse per € 915.986. Il saldo positivo di € 3.200.295 si è riflesso in una variazione positiva dei conti correnti, che spiega il minimo ricorso al credito avvenuto nel 2010. Nel corso dell’anno, l’attività aziendale ha prodotto flussi di cassa della gestione corrente superiori del 115% a quelli dello scorso anno. 3.1.7 Calcolo e ripartizione del valore aggiunto Il prospetto di determinazione del valore aggiunto prodotto è tratto dalle Linee Guida del Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale ed è finalizzato ad evidenziare il valore aggiunto creato ai fini della sua distribuzione ai vari interlocutori aziendali. Il valore aggiunto misura infatti la ricchezza prodotta dall’azienda nell’esercizio, rispetto agli interlocutori destinatari della sua distribuzione. Tuttavia, nell’individuare le voci di questa riclassificazione, è stato stabilito di non interpretare come fonti di costo le aziende consorelle, i façonisti ed i rappresentanti, considerandoli piuttosto destinatari, in qualità di indotto dell’azienda, della distribuzione del valore aggiunto creato. Tab. 3.9 - Prospetto di determinazione del valore aggiunto 31/12/2008 31/12/2009 31/12/2010 A Valore della produzione 30.737.583 30.470.276 38.173.650 1 Ricavi delle vendite e delle prestazioni rettifiche di ricavo 29.718.119 30.623.319 36.558.468 2 Variazione delle rimanenze di prodotti finiti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti (merci) 791.648 -516.065 -875.298 3 Variazione lavori in corso su ordinazione 4 Altri ricavi e proventi 227.817 363.021 739.883 Ricavi della produzione tipica 30.737.583 30.470.276 38.173.650 5 Ricavi per produzioni atipiche (produzioni in economia) B Costi intermedi della produzione 16.410.454 16.765.023 20.880.627 6 Consumi di materie prime 10.714.343 11.132.227 13.530.164 Consumi di materie sussidiarie Consumo di materie di consumo Costi per servizi 4.239.747 4.796.469 5.798.306 8 Costi per godimento di beni di terzi 1.061.204 968.599 1.274.369 9 Accantonamento per rischi 68.720 49.755 157.574 10 Variazioni rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci -81.724 423.475 159.206 11 Oneri diversi di gestione 244.716 241.448 279.420 VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO 14.327.129 13.705.252 17.293.023 C Componenti accessori e straordinari -14.982 302.206 241.184 12 +/- saldo gestione accessoria 0 305.852 Ricavi accessori 305.852 Costi accessori 13 +/- saldo componenti straordinari -14.982 302.206 -64.668 Ricavi straordinari 197.670 619.162 138.081 Costi straordinari 212.652 316.956 202.748 VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO 14.312.147 14.007.458 17.534.207 Ammortamenti della gestione 478.408 674.343 719.518 VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 13.833.739 13.333.115 16.814.689 GBS - Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale: il Gruppo di Studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale nasce nel 1998 per offrire una guida sulle finalità e sulle procedure di formazione del Bilancio Sociale. Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione Costi di acquisto di merci 7 31 Il prospetto riclassifica il conto economico dell’esercizio, considerando da una parte i proventi della vendita dei prodotti e, dall’altra, i costi sostenuti per l’acquisto di beni e servizi. A quanto ottenuto da tale differenza, si somma algebricamente il risultato della gestione straordinaria e degli ammortamenti (se si vuole pervenire ad un valore aggiunto globale netto), sebbene essi rappresentino una sorta di remunerazione dell’entità azienda, che con essi reintegra il capitale investito nei fattori produttivi. Il valore aggiunto così ottenuto misura l’attitudine di Monnalisa a creare ricchezza e distribuirla tra i vari portatori di interesse. Tab. 3.10 - Distribuzione del valore aggiunto 31/12/2008 % 31/12/2009 % 31/12/2010 % Remunerazione del personale 2.396.997 17,33% 1.927.904 14,46% 2.100.752 12,49% Personale dipendente 2.396.997 1.927.904 2.100.752 a) remunerazioni dirette e premio 1.715.624 1.355.267 1.448.903 b) remunerazioni indirette 614.807 508.477 548.043 c) rimborsi spese e spese sicurezza 33.852 42.914 54.760 d) spese mensa 17.963 15.649 18.345 e) formazione 14.750 5.597 30.701 Remunerazione dell’indotto: aziende consorelle 1.297.326 Babalai Srl: prototipi 192.189 890.553 1.100.000 Penta Sevice Srl: sviluppi e piazzamenti, taglio, controllo tessuti 925.137 1.347.774 1.257.704 Jafin SpA: servizi amministrativi, di controllo e finanziari 180.000 180.000 250.000 Remunerazione dell’indotto: aziende façoniste 4.362.271 Costi per ricamo, stampa, cucito, stiro, tintura 4.362.271 Remunerazione dell’indotto: agenti e rappresentanti 1.905.560 a) remunerazioni dirette 1.842.246 1.823.083 2.462.697 b) remunerazioni indirette 63.315 235.828 83.719 Remunerazione della Pubblica Amministrazione 1.115.510 Imposte dirette 1.205.436 A B C D GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione E 32 F G 9,38% 31,53% 2.418.327 3.582.269 18,14% 26,87% 3.582.269 13,77% 8,06% 2.058.911 864.938 2.607.704 3.644.448 15,51% 21,67% 3.644.448 15,44% 6,49% 941.387 2.546.417 1.946.026 15,14% 11,57% 1.931.812 Imposte indirette 45.784 57.498 47.171 Sovvenzioni in c/esercizio 135.710 133.947 32.957 Remunerazione del capitale di credito 355.135 Oneri per capitali a breve termine 295.098 238.147 133.731 Oneri per capitali a lungo termine 60.037 21.095 13.145 Remunerazione del capitale di rischio 0 Dividendi 0 Remunerazione dell’azienda 2.328.196 Variazione riserve 2.328.196 Liberalità esterne 72.744 0,53% 70.000 0,53% 116.709 0,69% VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 13.833.739 100,00% 13.333.115 100,00% 16.814.689 100,00% H I Annual Report 2010 2,57% 0,00% 259.242 0 1,94% 0,00% 0 16,83% 2.151.524 146.876 0 0,87% 0,00% 0 16,14% 2.151.524 3.705.756 22,04% 3.705.756 La distribuzione del valore aggiunto rappresenta quanta parte della ricchezza prodotta dall’azienda vada agli stakeholder che hanno contribuito in vario modo a generarla; dipende perciò direttamente dalla mappa degli interlocutori aziendali e dal grado di coinvolgimento degli stessi nell’attività. Tav. 3.1 - Mappa degli stakeholder e distribuzione del valore aggiunto 2010 ricavi costi CLIENTI MONNALISA FORNITORI Valore aggiunto € 16.814.689 Dipendenti € 2.100.752 Retribuzioni TFR Provvidenze Oneri Sociali Finanziatori € 146.876 Oneri finanziari Azienda € 3.705.756 Utile di esercizio Pubblica Amministrazione € 1.946.026 Tasse Indotto € 8.798.569 Remunerazione: aziende consorelle; façonisti; agenti e rappresentanti Azionisti €0 Dividendi Comunità esterna € 116.709 Liberalità La distribuzione del valore aggiunto evidenzia che l’azienda continua a distribuire la maggior parte della propria ricchezza alle aziende dell’indotto, siano esse consorelle o façonisti esterni. Cresce la distribuzione di valore aggiunto per il personale, a causa dell’aumento dell’organico, della revisione contrattuale delle retribuzioni del tessile abbigliamento e delle politiche aziendali di valorizzazione dei collaboratori. GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione 3.1.8 Analisi dei rischi Ai sensi del D.Lgs. 2.2.2007 n.32, la relazione sulla gestione deve contenere una descrizione dei principali rischi ed incertezze cui la società è esposta. L’analisi dei rischi cui Monnalisa è sottoposta è stata impostata mediante l’approccio per stakeholder. Stabiliti gli otto principali portatori di interesse, si è analizzata la relazione bidirezionale rispetto a Monnalisa, arrivando così a delineare i rischi sottesi a ciascuna. I rischi così valutati sono stati poi classificati in base a: • Natura (esterni o interni) • Probabilità di accadimento (probabili, possibili, remoti). Per ciascun rischio, sono state quindi individuate le leve di gestione (gli ambiti sui quali agire per limitare il rischio e le sue conseguenze), le misure per contenere il rischio (azioni concrete volte a ridurre il rischio e/o le sue conseguenze), e gli indicatori per misurare l’efficacia delle azioni messe in atto. I rischi stimati come probabili sono interni ed attengono l’eccessiva dipendenza da alcuni fornitori Annual Report 2010 33 e l’assorbimento di liquidità per espansione del credito. Al fine di ridurre tali rischi Monnalisa, rispettivamente, valuta e seleziona possibili nuovi fornitori e crea partnership durature con i fornitori di riferimento, monitora costantemente il proprio circolante, cercando di contenerlo o comunque di renderlo omogeneo nelle sue varie componenti (crediti, debiti e magazzini) sia in termini di volume che di durata. Il rischio principale, in termini di rilevanza del danno conseguente al suo verificarsi, è però esterno ed è rappresentato dal rischio reputazionale, vale a dire la possibilità che le collezioni di Monnalisa non incontrino il gusto della clientela (cliente dettagliante/consumatore finale) prima o dopo l’acquisto. E’ evidente come per un’azienda che fonda la propria ragione di essere sull’innovazione, la ricerca e la creatività, il mercato sia il vero banco di prova, tanto più nella moda, caratterizzata da un ciclo di vita del prodotto molto breve e da una frenetica e continua offerta di nuovi prodotti e marchi. Con lo scopo di monitorare, gestire e contenere il rischio reputazionale, Monnalisa opera mediante le seguenti leve: • gestione attenta dell’immagine del prodotto e dell’azienda (comunicazione brand, prodotto, azienda). Dal 2010, la funzione di public relations e rapporti con la stampa è stata internalizzata ed affidata ad una azienda del gruppo, per consentire un presidio più efficace dei messaggi da comunicare all’esterno • controllo della qualità del prodotto (sia interno che presso i fornitori) • attenzione alla sicurezza del prodotto e dei materiali in esso impiegati (controllo qualità, test su specifici prodotti, aggiornamento su normative tessile-abbigliamento). Tav. 3.2 - Mappa dei rischi per stakeholder CONSUMATORI - Perdita reputazione azienda - Violazione transazioni e-commerce B2C GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione FORNITORI/ FAÇONISTI - Mancato rispetto degli accordi di fornitura - Eccessiva dipendenza da fornitori 34 CLIENTI - Perdita reputazione azienda - Mancata solvibilità clienti - Peggioramento liquidità azienda da cattivo credito - Eccessiva concentrazione clienti - Rischio cambio export DIPENDENTI - Perdita talenti MONNALISA LAVORO AUTONOMO - Possibili errori AZIONISTI - Stabilità compagine societaria BANCHE - Diminuzione rating AZIENDA - Disunità di indirizzo aziende consorelle - Mancato equilibrio economico-finanziario - Rischio cambio import - Perdita dati da evento o problemi tecnici - Obsolescenza magazzino - Scorretta gestione contabile Di seguito si riporta una tabella di dettaglio dei rischi relativi ad azionisti, azienda e banche, rimandando la trattazione dei restanti al capitolo inerente lo stakeholder oggetto/soggetto di rischio. Annual Report 2010 Stakeholder Rischio Probabilità Misure per contenere il rischio Indicatore di efficacia azionisti stabilità compagine societaria remoto patto di famiglia e Consiglio di Amministrazione Nel 2008 è stato siglato un patto di famiglia fra gli azionisti, nel 2010 è stato costituito un Consiglio di Amministrazione composto dalla famiglia e da un membro esterno azienda disunità di indirizzo tra le aziende consorelle possibile omogeneità delle compagini societarie delle aziende consorelle; Jafin: società finanziaria e di servizi Le compagini societarie sono omogenee; Jafin è azienda di servizi amministrativi, finanziari e di controllo per le aziende partecipate mancato equilibrio economico-finanzario remoto patrimonializzazione della società Il quoziente di struttura è pari a 2,28 prospettive di crescita Il portafoglio ordini A/I 2011 registra una crescita del 13,75% in capi e del 17,17% a valore sulla precedente stagione corrispondente gestione circolante Il quoziente di disponibilità è pari a 1,86 mantenimento margini Il ROI è pari a 30,66% ed il ROS a 14,27% rischio di cambio su import remoto gestione tassi di cambio copertura tasso di cambio fissato in sede di compilazione distinta base per redazione listini di vendita perdita dati da evento problemi tecnici remoto procedure di back up, presidio edp documento programmatico sicurezza aggiornato (ultima edizione 31/03/11) obsolescenza strumenti IT possibile aggiornamento continuo Una persona dedicata a questa attività sviluppo tecnologia il comitato di direzione si occupa anche dello sviluppo della tecnologia collegio sindacale con funzione di organo di revisione contabile Il 18 marzo 2010, è iniziata una verifica fiscale nei confronti di Monnalisa da parte della Guardia di Finanza, Nucleo Polizia Tributaria di Arezzo. La verifica, che ha preso in esame i periodi di imposta 2008, 2009, 2010, ha avuto termine il 31 Maggio 2010. Dalla verifica è emerso che “l’impianto contabile risponde alle esigenze di completezza e regolarità imposte dalla normativa civilistica e fiscale vigente” Jafin-dipendenti esperienza L’esperienza media nello stesso ruolo da parte dei dipendenti Jafin è di 17 anni valutazione prudenziale delle rimanenze Solo il 2% di prodotti finiti giacenti al 31/12/10 ha una anzianità precedente il 2010 produzione a cliente Viene evaso il 97,73% degli ordini confermati gestione patrimonializzazione, liquidità, marginalità Il rating medio attribuito è pari a AA ampia disclosure alle banche Annualmente viene redatto il bilancio integrato, distribuito e presentato in un apposito incontro con gli istituti bancari scorretta gestione contabile obsolescenza magazzino banche diminuzione rating remoto possibile remoto rating: Metodo utilizzato per classificare sia i titoli obbligazionari che le imprese in base alla loro rischiosità. Viene espresso attraverso un voto in lettere o numeri, in base al quale il mercato stabilisce un premio per il rischio da richiedere all’azienda per ottenere quel determinato investimento. Scendendo nel rating aumenta il premio per il rischio richiesto e quindi l’emittente deve pagare uno spread maggiore rispetto al tasso risk-free. documento programmatico sicurezza: Documento programmatico sulla sicurezza: deve essere obbligatoriamente redatto ai sensi del DL 196/2003 (normativa sulla protezione dei dati personali). L’obbligo esiste per tutte le aziende, liberi professionisti, enti o associazioni che trattano i dati personali, anche sensibili con strumenti elettronici. Il documento va predisposto ed aggiornato annualmente entro il 31 marzo successivo, affinché si attesti la corretta adozione delle previste procedure che riguardano il trattamento dei dati personali. disclosure: significa divulgare informazioni relative all’azienda, sia volontariamente che allo scopo di essere conformi alla legge. patto di famiglia: forma di accordo fra i soci avente ad oggetto il rapporto fra la famiglia e la società, con cui in particolare gli stessi concordano regole in merito alla proprietà ed agli organi di governo. Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione Tab. 3.11 - Analisi rischi azionisti, azienda e banche 35 D.Lgs.231/2001 Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n.231, recante “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’art.11 della legge 29 settembre 2000, n.300” ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento la responsabilità in sede penale degli enti, che si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il fatto illecito. Nel corso di quest’anno, Monnalisa ha intrapreso un percorso per la costruzione di un modello di organizzazione, gestione e controllo finalizzato alla gestione dei rischi di cui alla tipologia di reati previsti dalla disciplina in oggetto. A questo scopo sono stati identificati i rischi per ogni tipologia di reato prevista dalla normativa, stabilendo: • Rischio di commissione • Processi aziendali coinvolti • Ruoli, figure che potrebbero incorrere nelle fattispecie di reato • Livello di rischio (alto, medio, basso). Sulla base di quanto delineato, in questa prima fase di analisi, e per ciascun processo a rischio verranno individuate le misure preventive già in essere e quelle eventualmente da implementare, nell’ottica di una definizione di rischio accettabile. In pratica, il sistema di prevenzione che ne deriverà dovrà essere tale da non poter essere aggirato se non in modo fraudolento. Restano evidentemente esclusi da questo approccio i rischi connessi ai reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose, di cui agli artt. 589 e 590 del codice penale, per i quali non rileva l’esimente dell’elusione fraudolenta. 3.1.9 Rapporti con gli istituti finanziari e rating GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione Le attività oggetto della relazione banca-impresa afferiscono alla stipula di mutui, contratti di leasing, copertura cambi, smobilizzi, gestione incassi e pagamenti, finanziamenti e linee di credito, apertura di crediti documentari. I cinque istituti che lavorano con Monnalisa hanno un rapporto di lunga data con l’azienda, e quattro di essi hanno origine provinciale o regionale, perciò con un forte radicamento nel territorio. Gli affidamenti bancari risultano in esubero rispetto alle esigenze aziendali, grazie alla buona liquidità prodotta; di seguito il dettaglio degli utilizzi tra breve e lungo termine. 36 Graf. 3.7 - Articolazione indebitamento bancario tra breve e lungo termine 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 Debiti a lungo termine Debiti a breve termine 2008 2009 2010 L’esposizione debitoria si è praticamente più che dimezzata rispetto allo scorso esercizio, con un sostanziale bilanciamento tra breve e lungo termine. Annual Report 2010 Tab. 3.12 - Rapporto tra margine operativo lordo e oneri finanziari Margine operativo lordo Oneri finanziari MOL/O.f. 2008 4.087.352 266.825 15,31 2009 3.648.801 190.555 19,14 2010 6.094.596 173.175 35,19 Il rating, espresso tramite il modello di simulazione basato sull’indice di copertura degli oneri finanziari mediante il MOL, esprime la sostenibilità degli oneri finanziari intesa come unità di margine a disposizione per far fronte ad una unità di oneri finanziari. L’indice è in miglioramento rispetto allo scorso esercizio e colloca l’azienda nella classe di rating AAA, con minimo rischio di insolvenza. 3.1.10 Investimenti Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti nelle seguenti aree: Immobilizzazioni Acquisizioni dell’esercizio Spese di impianto e ampliamento 0 Diritti e brevetti industriali 152.945 Concessioni, licenze e marchi 0 Avviamento 0 Impianti e macchinari 73.949 Attrezzature industriali e commerciali 0 Altri beni 202.159 I rapporti di scambio tra le varie aziende sono regolati dalle condizioni di mercato correnti. Di seguito, si riporta per azienda il contenuto della relazione di scambio: • Jafin SpA: servizi amministrativi e finanziari, controllo di gestione, gestione risorse umane • Babalai Srl: consulenza stilistica e progettuale, realizzazione del prototipo • Cut Snc: affitto immobile • PJ Srl: società immobiliare che affitta i locali della showroom per la raccolta degli ordini diretti • Monnalisa & Co Srl: gestisce il negozio di proprietà di Arezzo, e quelli in affitto di Firenze e Milano, coordina le attività della showroom di Milano, mediante contratto di agenzia. • Penta Service Srl: azienda che svolge attività di gestione magazzino materie prime, controllo tessuti, taglio automatizzato. Nella seguente tabella si dettaglia l’aspetto economico e finanziario delle relazioni evidenziate, alla data del 31/12/2010. Società Debiti Vari Partecipazioni Jafin SpA Crediti vari Crediti commerciali Debiti commerciali 660.000 Vendite Acquisti 11.850 310.000 Cut Snc 30.000 PJ Srl Monnalisa & Co Srl 175.000 138.965 Babalai Srl 315.424 138.965 315.424 42 2.000 183.445 84.033 1.516.091 238.732 88.900 1.195.031 106.680 Penta Service Srl Totale 2.400 1.379.589 835.000 996 304.171 50.830 1.267.952 1.489.665 388.246 1.669.671 3.225.160 Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione 3.1.11 Rapporti infragruppo - parti correlate 37 Monnalisa non è soggetta alla vigente normativa di direzione e coordinamento, preso atto che non è rilevabile da parte di terzi alcuna attività che incida direttamente, condizionandolo, sull’esercizio aziendale; né è rilevabile una dislocazione del processo decisionale al di fuori dell’organizzazione societaria. 3.1.12 Azioni proprie La società non possiede, né in modo diretto né indiretto, azioni proprie o della società controllante. 3.1.13 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio Non si rilevano fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio. 3.1.14 Evoluzione della gestione La stagione estiva, in spedizione nei primi mesi dell’anno, ed il portafoglio ordini invernale acquisito consentono di confermare anche per il 2011 il trend di crescita attuale. In particolare, si rileva uno spostamento nella distribuzione del venduto, tale da rendere preponderante l’esportazione rispetto alle vendite in Italia. 3.1.15 Documento programmatico sulla sicurezza Ai sensi dell’allegato B, punto 26, del D. Lgs. N. 196/2006 recante il Codice in materia di protezione dei dati personali, gli amministratori danno atto che la società si è adeguata alle misure in materia di protezione dei dati personali, alla luce delle disposizioni introdotte dal D. Lgs. N. 196/2006 secondo i termini e le modalità ivi indicate. In particolare, si segnala che il Documento Programmatico sulla sicurezza, depositato presso la sede sociale e liberamente consultabile, è stato redatto per la prima volta in data 03/03/05 e l’ultima versione aggiornata è del 31/03/11. Non si sono mai avuti reclami relativi a violazioni della privacy e perdita dei dati. 3.1.16 Sedi secondarie GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione La società, oltre che presso la sede sociale, svolge la propria attività in: Arezzo, Via Madame Curie n. 7/9 Arezzo, Loc. Ponte alla Nave n. 8 Firenze, Via del Corso n. 66/R Milano, Via Borgospesso n. 27 Milano, Via della Spiga n. 52 Arezzo, Civitella Val di Chiana, Via di Basserone Parigi, Avenue de Wagran n.58 38 3.1.17 Destinazione del risultato di esercizio Si propone all’assemblea di destinare così il risultato di esercizio: Utile di esercizio al 31/12/10 5% a riserva legale All’organo amministrativo Al nuovo esercizio Annual Report 2010 3.705.756 185.288 352.047 3.168.422 Annual Report 2010 39 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Relazione sulla gestione garantire la ...nei Prospetti di Bilancio Reg. Imp. 9098 Rea 87271 sostenibilità MONNALISA S.P.A. economica rendicontata Sede in VIA MADAME CURIE N.7 - 52100 AREZZO (AR) Capitale sociale Euro 2.064.000,00 i.v. Bilancio al 31/12/2010 Stato patrimoniale attivo 31/12/2010 31/12/2009 27.240 47.320 149.355 47.482 A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (di cui già richiamati) B) Immobilizzazioni I. Immateriali 1) Costi di impianto e di ampliamento 2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell’ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5) Avviamento 21.734 27.999 997.950 1.167.100 6.000 12.000 1.202.279 1.301.901 3.750.318 3.769.383 907.320 987.834 6) Immobilizzazioni in corso e acconti 7) Altre II. Materiali 1) Terreni e fabbricati 2) Impianti e macchinario 3) Attrezzature industriali e commerciali 4) Altri beni 2.253 4.510 732.079 735.907 5.391.970 5.497.634 5) Immobilizzazioni in corso e acconti III. Finanziarie 1) Partecipazioni in: a) imprese controllate 315.424 315.424 b) imprese collegate c) imprese controllanti d) altre imprese 8.624 1.824 324.048 2) Crediti a) verso imprese controllate - entro 12 mesi - oltre 12 mesi b) verso imprese collegate - entro 12 mesi - oltre 12 mesi c) verso controllanti - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 40 Annual Report 2010 317.248 d) verso altri - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 637.500 37.500 637.500 37.500 637.500 37.500 961.548 354.748 7.555.797 7.154.283 3) Altri titoli 4) Azioni proprie (valore nominale complessivo ) Totale immobilizzazioni C) Attivo circolante I. Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 1.499.337 1.340.131 2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 1.874.960 1.511.560 5.285.189 4.773.291 8.659.486 7.624.982 3) Lavori in corso su ordinazione 4) Prodotti finiti e merci 5) Acconti II. Crediti 1) Verso clienti - entro 12 mesi 9.262.331 7.557.094 - oltre 12 mesi 9.262.331 7.557.094 2) Verso imprese controllate - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 3) Verso imprese collegate - entro 12 mesi - oltre 12 mesi - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 4-bis) Per crediti tributari - entro 12 mesi 1.608.639 1.929.483 - oltre 12 mesi 1.608.639 1.929.483 4-ter) Per imposte anticipate - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 506 1.449 105.358 74.946 105.864 76.395 5) Verso altri - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 514.226 496.560 1.100 52.746 515.326 549.306 11.492.160 10.112.278 Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ... nei Prospetti di Bilancio 4) Verso controllanti 41 III. Attività finanziarie che non costituiscono Immobilizzazioni 1) Partecipazioni in imprese controllate 2) Partecipazioni in imprese collegate 3) Partecipazioni in imprese controllanti 4) Altre partecipazioni 5) Azioni proprie (valore nominale complessivo ) 6) Altri titoli IV. Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 2.994.487 2) Assegni 1.518.954 2.772 3) Denaro e valori in cassa Totale attivo circolante 556 267 2.995.043 1.521.993 23.146.689 19.259.253 D) Ratei e risconti - disaggio su prestiti - vari 90.568 158.988 90.568 158.988 Totale attivo 30.793.054 26.572.524 Stato patrioniale passivo 31/12/2010 31/12/2009 2.064.000 2.064.000 2.959.446 2.959.446 468.348 360.772 A) Patrimonio netto I. Capitale II. Riserva da sovrapprezzo delle azioni III. Riserva di rivalutazione IV. Riserva legale V. Riserve statutarie VI. Riserva per azioni proprie in portafoglio VII. Altre riserve Riserva straordinaria o facoltativa Riserva per rinnovamento impianti e macchinari Riserva per ammortamento anticipato GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ... nei Prospetti di Bilancio Riserva per acquisto azioni proprie 42 Riserva da deroghe ex art. 2423 Cod. Civ. Riserva azioni (quote) della società controllante Riserva non distribuibile da rivalutazione delle partecipazioni Versamenti in conto aumento di capitale Versamenti in conto futuro aumento di capitale Versamenti in conto capitale Versamenti a copertura perdite Riserva da riduzione capitale sociale Riserva avanzo di fusione Riserva per utili su cambi Differenza da arrotondamento all’unità di Euro Riserva da condono ex L. 19 dicembre 1973, n. 823; Riserve di cui all’art. 15 d.l. 429/1982 Riserva da condono ex L. 30 dicembre 1991, n. 413 Riserva da condono ex L. 27 dicembre 2002, n. 289. Fondo contributi in conto capitale (art. 55 T.U.) Fondi riserve in sospensione d’imposta Annual Report 2010 2 Riserve da conferimenti agevolati (legge n. 576/1975) Fondi di acc.to delle plus. di cui all’art. 2 legge n. 168/12 Fondi di acc.to delle plusvalenze ex d.lgs n. 124/1933 Riserva non distribuibile ex art. 2426 Riserva per conversione EURO 13) Fondo EX L.R. 28/1977 51.576 51.576 14) Riserva non distribuibile per diff.cambi Conto personalizzabile Altre... 51.576 51.578 VIII. Utili (perdite) portati a nuovo 7.982.808 6.143.155 IX. Utile d’esercizio 3.705.756 2.151.524 () () () () 17.231.934 13.730.475 101.584 355.395 60.948 37.776 Totale fondi per rischi e oneri 165.532 393.171 C) Trattamento fine rapporto di lavoro subordinato 407.835 343.283 IX. Perdita d’esercizio Acconti su dividendi Copertura parziale perdita d’esercizio Totale patrimonio netto B) Fondi per rischi e oneri 1) Fondi di trattamento di quiescenza e obblighi simili 2) Fondi per imposte, anche differite 3) Altri D) Debiti 1) Obbligazioni - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 2) Obbligazioni convertibili - entro 12 mesi 3) Debiti verso soci per finanziamenti - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 4) Debiti verso banche - entro 12 mesi 268.210 1.823.772 - oltre 12 mesi 479.971 248.880 748.181 2.072.652 5) Debiti verso altri finanziatori - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 6) Acconti - entro 12 mesi 943.372 616.421 - oltre 12 mesi 943.372 616.421 Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ... nei Prospetti di Bilancio - oltre 12 mesi 43 7) Debiti verso fornitori - entro 12 mesi 7.602.460 7.061.762 - oltre 12 mesi 7.602.460 7.061.762 8) Debiti rappresentati da titoli di credito - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 9) Debiti verso imprese controllate - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 10) Debiti verso imprese collegate - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 11) Debiti verso controllanti - entro 12 mesi - oltre 12 mesi 12) Debiti tributari - entro 12 mesi 2.121.536 1.128.882 - oltre 12 mesi 2.121.536 1.128.882 13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale - entro 12 mesi 117.479 102.294 - oltre 12 mesi 117.479 102.294 14) Altri debiti - entro 12 mesi - oltre 12 mesi GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ... nei Prospetti di Bilancio Totale debiti 44 1.415.150 1.113.589 42.575 5.075 1.457.725 1.118.664 12.990.753 12.100.675 E) Ratei e risconti - aggio sui prestiti - vari 4.920 4.920 Totale passivo 30.793.054 26.572.524 Conti d’ordine 31/12/2010 31/12/2009 1) Rischi assunti dall’impresa Fideiussioni a imprese controllate a imprese collegate a imprese controllanti a imprese controllate da controllanti ad altre imprese Annual Report 2010 Avalli a imprese controllate a imprese collegate a imprese controllanti a imprese controllate da controllanti ad altre imprese Altre garanzie personali a imprese controllate a imprese collegate a imprese controllanti a imprese controllate da controllanti ad altre imprese Garanzie reali a imprese controllate a imprese collegate a imprese controllanti a imprese controllate da controllanti ad altre imprese Altri rischi crediti ceduti pro solvendo altri 2) Impegni assunti dall’impresa 211.747 211.747 3) Beni di terzi presso l’impresa 278.628 448.924 merci in conto lavorazione beni presso l’impresa a titolo di deposito o comodato 278.628 448.924 beni presso l’impresa in pegno o cauzione altro 278.628 448.924 490.375 660.671 31/12/2010 31/12/2009 36.558.468 30.623.319 875.298 (516.065) Totale conti d’ordine Conto economico A) Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) Variazione delle rimanenze di prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti 3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) Altri ricavi e proventi: - vari - contributi in conto esercizio 739.883 363.021 32.957 133.947 - contributi in conto capitale (quote esercizio) 772.840 496.968 38.206.606 30.604.222 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 13.533.665 11.136.052 7) Per servizi 14.693.395 12.919.917 1.274.369 968.599 Totale valore della produzione B) Costi della produzione 8) Per godimento di beni di terzi Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ... nei Prospetti di Bilancio 4) Altri conti d’ordine 45 9) Per il personale a) Salari e stipendi 1.422.624 1.348.884 b) Oneri sociali 433.144 412.703 c) Trattamento di fine rapporto 103.124 93.592 2.179 2.182 d) Trattamento di quiescenza e simili e) Altri costi 35.876 1.996.947 1.857.361 10) Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 252.566 222.986 b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 466.952 451.357 c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide 157.574 11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 49.755 877.092 724.098 (159.206) (423.475) 12) Accantonamento per rischi 13) Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione Differenza tra valore e costi di produzione (A-B) 447.085 371.723 32.663.347 27.554.275 5.543.259 3.049.947 C) Proventi e oneri finanziari 15) Proventi da partecipazioni: - da imprese controllate - da imprese collegate - altri 16) Altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni - da imprese controllate - da imprese collegate - da controllanti - altri GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ... nei Prospetti di Bilancio b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni 46 c) da titoli iscritti nell’attivo circolante d) proventi diversi dai precedenti: - da imprese controllate - da imprese collegate - da controllanti - altri 26.299 26.290 26.299 26.290 26.299 26.290 173.175 190.555 305.852 (94.977) 158.976 (259.242) 17) Interessi e altri oneri finanziari: - da imprese controllate - da imprese collegate - da controllanti - altri 17-bis) Utili e Perdite su cambi Totale proventi e oneri finanziari Annual Report 2010 173.175 190.555 D) Rettifiche di valore di attività finanziarie 18) Rivalutazioni: a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie c) di titoli iscritti nell’attivo circolante 19) Svalutazioni: a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie c) di titoli iscritti nell’attivo circolante Totale rettifiche di valore di attività finanziarie E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi: - plusvalenze da alienazioni - varie 480.350 138.081 138.810 - Differenza da arrotondamento all’unità di Euro 2 138.081 619.162 21) Oneri: - minusvalenze da alienazioni 15.178 - imposte esercizi precedenti - varie 202.748 301.778 - differenza da arrotondamento all’unità di Euro Totale delle partite straordinarie Risultato prima delle imposte (A-B±C±D±E) 202.748 316.956 (64.667) 302.206 5.637.568 3.092.911 a) Imposte correnti 1.938.109 940.713 b) Imposte differite 23.172 23.172 (29.469) (22.498) c) Imposte anticipate d) proventi (oneri) da adesione al regime di consolidato fiscale / trasparenza fiscale 23) Utile (Perdita) dell’esercizio 1.931.812 941.387 3.705.756 2.151.524 Il Consiglio di Amministrazione: Piero Iacomoni Presidente Barbara Bertocci Consigliere Dimitri Iacomoni Consigliere Diletta Iacomoni Consigliere Pierangelo Arcangioli Consigliere Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ... nei Prospetti di Bilancio 22) Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate 47 garantire la ...nella Nota Integrativa Reg. Imp. 9098 Rea 87271 sostenibilità MONNALISA S.P.A. economica rendicontata Sede in VIA MADAME CURIE N.7 - 52100 AREZZO (AR) Capitale sociale Euro 2.064.000,00 i.v. Bilancio al 31/12/2010 Criteri di formazione Il seguente bilancio è conforme al dettato degli articoli 2423 e seguenti del Codice Civile, come risulta dalla presente nota integrativa, redatta ai sensi dell’articolo 2427 del Codice Civile, che costituisce, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2423, parte integrante del bilancio d’esercizio. E’ costituito dallo Stato Patrimoniale (conforme allo schema previsto dagli artt. 2424 e 2424 bis C.C.), dal Conto Economico (conforme allo schema di cui agli artt. 2425 e 2425 bis C.C.), dalla presente Nota Integrativa ed è corredato dalla Relazione sulla Gestione. Nella Nota Integrativa e nei suoi allegati sono riportate informazioni aggiuntive, anche se non espressamente richieste dalle disposizioni di legge, ritenute utili per fornire una rappresentazione completa della situazione aziendale. Si precisa che: • non sono stati effettuati raggruppamenti di voci né dello Stato Patrimoniale né del Conto Economico; • vi è perfetta comparabilità fra le poste del bilancio dell’esercizio in esame e quelle dell’esercizio precedente. Ai sensi dell’art. 2424, non sono riscontrabili elementi dell’attivo o del passivo tali da ricadere sotto più voci dello schema. Criteri di valutazione I criteri utilizzati non si discostano da quelli utilizzati per la formazione dei bilanci dei precedenti esercizi, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei medesimi principi, fatte salve le variazioni derivanti dall’applicazione dei nuovi principi introdotti dalla vigente legislazione. La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività, tenendo conto della funzione economica dei singoli elementi, senza effettuare deroghe ai criteri di valutazione previsti dalla vigente legislazione. Ci si è attenuti, in particolare, ai principi di redazione di cui all’art. 2423-bis del Codice Civile, finalizzati ad una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della società e del risultato economico dell’esercizio. L’applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensi tra perdite che dovevano essere riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati. In ottemperanza al principio di competenza, l’effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono, e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti). La continuità di applicazione dei criteri di valutazione nel tempo rappresenta elemento necessario ai fini della comparabilità dei bilanci della società nei vari esercizi. 48 Annual Report 2010 La valutazione effettuata considerando la funzione economica dei singoli elementi esprime il principio della prevalenza della sostanza sulla forma - obbligatoria laddove non espressamente in contrasto con altre norme specifiche sul bilancio - che consente la rappresentazione delle operazioni secondo la realtà economica sottostante gli aspetti formali. Di seguito, si riportano i criteri di valutazione adottati per ogni singola posta. Immobilizzazioni Immateriali Sono iscritte al costo storico di acquisizione, comprensivo degli oneri accessori, ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati a quote costanti secondo piani di ammortamento individuati in rapporto alla residua possibilità di utilizzazione. • I costi di impianto e di ampliamento sono stati iscritti con il consenso del Collegio sindacale ed ammortizzati sulla base del principio della residua possibilità di utilizzazione, stimata in cinque anni; • I costi per utilizzazione di opere dell’ingegno (software) sono stati ammortizzati in un periodo di cinque anni, in considerazione della loro validità pluriennale; • I costi di acquisizione, registrazione e tutela dei marchi sono stati ammortizzati sulla base della loro utilità futura, stimata in un periodo di dieci anni; • L’avviamento è stato iscritto nell’attivo, con il consenso del Collegio sindacale, per un importo pari al costo sostenuto in occasione dell’acquisto di tre aziende al dettaglio in Via del Corso a Firenze ed in Via della Spiga a Milano. Con riferimento all’ammortamento dell’avviamento, si è ritenuto corretto stimare in dieci anni la vita economica utile, avendo riguardo al settore, al connesso fattore immagine ed alle condizioni specifiche di operatività delle singole aziende acquisite; • Le migliorie su beni di terzi sono state ammortizzate sulla base della residua possibilità di utilizzo dei beni; • I costi di ricerca e sviluppo sono stati interamente addebitati al conto economico del periodo in cui sono stati sostenuti. Materiali Categoria GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Sono iscritte al costo di acquisto, tenendo conto degli oneri accessori e dei costi sostenuti per il loro utilizzo e rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento. Non esistono immobilizzazioni risultanti da costruzioni in economia. Le quote di ammortamento, imputate a conto economico, sono state calcolate sulla base di aliquote costanti coerenti con l’utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione e nel rispetto dell’effettivo utilizzo del bene. L’ammortamento attuato risulta coincidente con l’applicazione dei coefficienti massimi di ammortamento stabiliti dal D.M. 31.12.88, da ritenersi rappresentativi del periodo di normale deperimento dei beni in relazione allo specifico settore di attività. Le aliquote applicate, non modificate rispetto all’esercizio precedente e ridotte alla metà nell’esercizio di entrata in funzione del bene, sono le seguenti: % Fabbricati destinati all’industria 3% Macchinari, operatori, impianti 12,5% Mobili e macchine ordinarie ufficio 12% Macchine d’ufficio elettromeccanografiche ed elettroniche 20% Automezzi da trasporto 20% Autovetture 25% Impianti Fotovoltaici 9% Annual Report 2010 49 Le spese incrementative sono state computate sul costo di acquisto solo in presenza di un reale e misurabile aumento della produttività o della vita utile dei beni ed ammortizzate sulla base della loro residua possibilità di utilizzazione. Ogni altro costo afferente tali beni è stato invece integralmente imputato al conto economico. Non essendosene verificati i presupposti non sono state effettuate svalutazioni delle immobilizzazioni, sia materiali che immateriali, da imputarsi allo loro ridotta attitudine a determinare i futuri risultati economici o alla loro prevedibile vita utile o al loro valore di mercato. Si dà atto che nell’esercizio 2008 la Società si è avvalsa della facoltà prevista dall’art.15 del D.L. n.185/08 (c.d. Manovra anti-crisi) operando una rivalutazione volontaria dei beni immobili. Tale rivalutazione è stata effettuata assumendo come riferimento il criterio del “valore di mercato” - individuato sulla base del prudente apprezzamento - così come derivato da una relazione di stima del valore corrente dei beni al 31/12/08, redatta da un esperto indipendente. Dal punto di vista contabile, la rivalutazione è stata eseguita, utilizzando la tecnica contabile di incremento del costo storico. E’ stata conseguentemente rivista la stima relativa alla vita utile residua dei beni oggetto di rivalutazione. A partire dall’esercizio 2009, quindi, gli ammortamenti sono stati stanziati sulla base della nuova vita utile e del nuovo valore dei beni. Dal punto di vista fiscale, la rivalutazione è stata eseguita dalla Società avvalendosi della facoltà di dare, altresì, rilevanza fiscale al maggiore valore rivalutato, mediante l’assolvimento dell’imposta sostitutiva di Ires ed Irap, portata a diretta riduzione della riserva di rivalutazione, appositamente denominata ed iscritta nel patrimonio netto in regime di sospensione di imposta, con i vincoli di disponibilità e di distribuibilità previsti dalla legge sopra citata. Il riconoscimento fiscale dei maggiori valori attribuiti ai beni rivalutati è sottoposto al termine di decorrenza previsto dalla normativa in materia. GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Con riferimento alla rivalutazione operata, l’organo amministrativo conferma quanto in precedenza attestato, ossia che: • il valore netto dei beni rivalutati, risultante in bilancio, non eccede il costo di sostituzione, fondatamente attribuibile in relazione alla capacità produttiva ed al valore di mercato; • il Conto Economico dei futuri esercizi si ritiene possa sostenere i maggiori ammortamenti conseguenti alla rivalutazione operata. 50 Finanziarie Le partecipazioni risultano iscritte sulla base del valore di acquisto o di sottoscrizione. Non sono da rilevarsi differenze significative tra tale valore e quello corrispondente alla frazione di patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio dell’impresa partecipata che non siano giustificabili in ragione dei plusvalori impliciti nei beni iscritti all’attivo della società partecipata. Operazioni di locazione finanziaria (leasing) Sono rappresentate in bilancio secondo il metodo patrimoniale, contabilizzando a Conto Economico i canoni corrisposti secondo il principio di competenza e capitalizzando il cespite al momento del riscatto. In apposita sezione della Nota Integrativa sono fornite le informazioni complementari previste dalla legge, relative alla rappresentazione dei contratti di locazione finanziaria secondo il metodo finanziario. Annual Report 2010 Crediti Sono iscritti secondo il valore di presunto realizzo al termine dell’esercizio. Il processo valutativo è stato riferito ad ogni singola posizione creditoria, imputando conseguenti perdite al Conto Economico ogni qual volta si sono realizzate le condizioni di certezza e definitività ed appostando un idoneo e prudenziale accantonamento al fondo svalutazione crediti in assenza di tali condizioni. Debiti Sono rilevati al loro valore nominale, modificato in occasione di resi o di rettifiche di fatturazione. Ratei e risconti Sono stati determinati secondo il criterio dell’effettiva competenza temporale dell’esercizio, con proporzionale ripartizione dei costi e dei proventi comuni a due o più esercizi. Rimanenze Le materie prime, sussidiarie, accessorie e di consumo sono state iscritte sulla base del costo di acquisto, integrato degli oneri accessori e valorizzate secondo il metodo LIFO. Il valore attribuito a tali categorie non differisce in misura apprezzabile da quello che scaturirebbe utilizzando i costi correnti o il costo di sostituzione alla data di chiusura dell’esercizio. I prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti sono valutati al minore tra il costo industriale loro attribuibile ed il presunto valore di realizzo, rappresentato dalla migliore stima del prezzo netto di vendita ottenibile. Il costo industriale è stato determinato includendo tutti i costi direttamente imputabili ai prodotti, avendo riguardo alla fase raggiunta nello stato di avanzamento del processo produttivo. Tale posta è comprensiva, così come nelle passate stagioni, dei capi di campionario esistenti alla chiusura dell’esercizio, valorizzati sulla base del minore tra il costo industriale sostenuto ed il valore netto di realizzo. GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Fondi per rischi e oneri Sono stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non erano determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Nella valutazione di tali fondi sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e competenza e non si è proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica. Fondo TFR Rappresenta l’effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio, al netto degli acconti erogati, ed è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell’ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data. Annual Report 2010 51 Imposte sul reddito Le imposte sono accantonate secondo il principio di competenza, rappresentano pertanto: • gli accantonamenti per imposte liquidate o da liquidare per l’esercizio, determinate secondo le aliquote e le norme vigenti; • l’ammontare delle imposte differite o pagate anticipatamente in relazione a differenze temporanee sorte o annullate nell’esercizio. Riconoscimento ricavi I ricavi per vendite dei prodotti sono riconosciuti al momento del trasferimento della proprietà, che normalmente si identifica con la consegna o la spedizione dei beni. I ricavi di natura finanziaria vengono riconosciuti in base alla competenza temporale. I ricavi derivanti da prestazioni di servizi sono determinati in base al periodo di esecuzione e maturazione. I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono determinati al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. I resi di prodotti vengono contabilizzati nell’esercizio in cui la merce viene restituita dal cliente. Criteri di conversione dei valori espressi in valuta GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa I crediti e i debiti espressi originariamente in valuta diversa dall’euro, iscritti in base ai cambi in vigore alla data in cui sono sorti, sono stati allineati ai cambi correnti alla chiusura del bilancio, sulla base delle rilevazioni effettuate dalla stampa specializzata. In particolare, le attività e passività che non costituiscono immobilizzazioni nonché i crediti finanziari immobilizzati sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio. Gli utili e le perdite che derivano dalla conversione dei crediti e dei debiti sono rispettivamente accreditati e addebitati al Conto Economico alla voce 17 bis Utili e perdite su cambi. L’eventuale utile netto derivante dall’adeguamento ai cambi di fine esercizio delle poste in valuta concorre alla formazione del risultato d’esercizio e, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato a riserva legale, è iscritto, per la parte non assorbita dalla eventuale perdita d’esercizio, in una riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo. Le immobilizzazioni in valuta sono iscritte al tasso di cambio al momento del loro acquisto o a quello inferiore alla data di chiusura dell’esercizio solo se le variazioni negative hanno determinato una perdita durevole di valore delle immobilizzazioni stesse. NB 52 Annual Report 2010 Garanzie, impegni, beni di terzi e rischi I rischi relativi a garanzie concesse, personali o reali, per debiti altrui sono stati indicati per un importo pari all’ammontare della garanzia prestata; tra queste la fidejussione per € 211.747 a favore della società Penta Service srl. Gli impegni sono stati indicati nei conti d’ordine al loro valore nominale. La valutazione dei beni di terzi presso l’impresa, costituiti dai beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria, è stata effettuata sulla base del valore desunto dalla documentazione esistente. Dati sull’occupazione Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello dell’industria, settore tessile abbigliamento. Per un esame più approfondito sui dati relativi all’occupazione si rimanda ai capitoli 4 e 6 del presente bilancio. Attività A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 0 0 0 Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 1.202.279 1.301.901 (99.622) B) Immobilizzazioni I. Immobilizzazioni immateriali Totale movimentazione delle Immobilizzazioni Immateriali (Rif. art. 2427, primo comma, n. 2, C.C.) Descrizione costi Valore 31/12/2009 47.320 Incrementi esercizio Diritti brevetti industriali 47.482 152.945 Concessioni, licenze, marchi 27.999 Impianto e ampliamento Decrementi esercizio Ammortamento esercizio 20.080 Valore 31/12/2010 27.240 51.072 149.355 6.264 21.734 1.167.100 169.150 997.950 12.000 6.000 6.000 252.566 1.202.279 Ricerca, sviluppo e pubblicità Avviamento 1 Immobilizzazioni in corso e acconti Altre Arrotondamento 1.301.901 152.945 1 I costi relativi ad avviamento e spese impianto (notarili, intermediazioni immobiliari e imposte di registro) sono stati iscritti con il consenso del Collegio Sindacale ed ammortizzati sistematicamente in relazione alla loro possibilità di utilizzazione. Descrizione costi Costo storico Fondo amm.to 110.501 63.181 47.320 Diritti brevetti industriali 346.267 298.785 47.482 Concessioni, licenze, marchi 70.138 42.139 27.999 1.691.500 524.400 1.167.100 192.742 180.742 12.000 2.411.148 1.109.247 1.301.901 Impianto e ampliamento Rivalutazioni Svalutazioni Valore netto Ricerca, sviluppo e pubblicità Avviamento Immobilizzazioni in corso e acconti Altre Arrotondamento Composizione delle voci costi di impianto e ampliamento, costi di ricerca, di sviluppo e costi di pubblicità Si indica qui di seguito la composizione delle voci costi di impianto e ampliamento, costi di ricerca, di sviluppo e costi di pubblicità iscritti con il consenso del Collegio Sindacale, nonché le ragioni della loro iscrizione. Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Il costo storico all’inizio dell’anno è così composto: 53 Costi di impianto e ampliamento Descrizione costi Valore 31/12/2009 Costituzione Incremento esercizio Decremento esercizio Ammortamento esercizio Valore 31/12/2010 47.320 20.080 27.240 47.320 20.080 27.240 Trasformazione Fusione Aumento capitale sociale Altre variazioni atto costitutivo Spostamenti da una ad altra voce Nel bilancio al 31.12.2010 non sono state effettuate riclassificazioni delle immobilizzazioni immateriali. Come già indicato in premessa i costi di ricerca e sviluppo sono stati interamente addebitati al Conto Economico del periodo in cui sono stati sostenuti. Per una dettagliata evidenziazione di tali progetti si rimanda al capitolo 5. Rivalutazioni e svalutazioni effettuate nel corso dell’anno Non essendosene verificati i presupposti, non sono state effettuate svalutazioni per le immobilizzazioni immateriali di durata indeterminata. II. Immobilizzazioni materiali Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 5.391.970 5.497.634 (105.664) GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Terreni e fabbricati (Rif. art. 2427, primo comma, n. 2, C.C.) 54 Descrizione Importo Costo storico 4.067.400 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica Ammortamenti esercizi precedenti (298.017) Svalutazione esercizi precedenti Saldo al 31/12/2009 Acquisizione dell'esercizio 3.769.383 di cui terreni 324.869 81.915 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica dell'esercizio Svalutazione dell'esercizio Cessioni dell'esercizio Giroconti positivi (riclassificazione) 12.525 Giroconti negativi (riclassificazione) Interessi capitalizzati nell'esercizio Ammortamenti dell'esercizio (113.505) Saldo al 31/12/2010 3.750.318 Annual Report 2010 di cui terreni 324.869 Il D.L. n.232/2006 ha fissato regole specifiche per la determinazione del valore dei terreni, eliminando la situazione di incertezza che prevaleva in precedenza. La società ha pertanto provveduto a scorporare la quota parte riferibile alle aree sulla base di un criterio forfettario di stima pari al 30% del costo dell’immobile al netto dei costi incrementativi capitalizzati e delle eventuali rivalutazioni operate. Conseguentemente, dal bilancio 2006 non si è proceduto allo stanziamento delle quote di ammortamento relative a tali aree, ritenendole beni patrimoniali non soggetti a degrado e con vita illimitata. La società nel corso del 2008 si è avvalsa della facoltà prevista dal D.L. 185 usufruendo della rivalutazione del fabbricato ad uso industriale sito nel Comune di Arezzo in Via Madame Curie 7. Impianti e macchinario Descrizione Importo Costo storico 2.089.589 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica Ammortamenti esercizi precedenti (1.101.755) Svalutazione esercizi precedenti Saldo al 31/12/2009 987.834 Acquisizione dell'esercizio 73.949 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica dell'esercizio Svalutazione dell'esercizio Cessioni dell'esercizio Giroconti positivi (riclassificazione) Giroconti negativi (riclassificazione) Interessi capitalizzati nell'esercizio Ammortamenti dell'esercizio Saldo al 31/12/2010 (154.463) 907.320 Descrizione Importo Costo storico 72.657 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Attrezzature industriali e commerciali Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica Ammortamenti esercizi precedenti (68.147) Svalutazione esercizi precedenti Saldo al 31/12/2009 4.510 Acquisizione dell'esercizio Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica dell'esercizio Svalutazione dell'esercizio Cessioni dell'esercizio Giroconti positivi (riclassificazione) Giroconti negativi (riclassificazione) Interessi capitalizzati nell'esercizio Ammortamenti dell'esercizio Saldo al 31/12/2010 (2.257) 2.253 Annual Report 2010 55 Altri beni Descrizione Importo Costo storico 2.502.694 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica Ammortamenti esercizi precedenti (1.766.787) Svalutazione esercizi precedenti Saldo al 31/12/2009 735.907 Acquisizione dell'esercizio 202.159 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica dell'esercizio Svalutazione dell'esercizio Cessioni dell'esercizio (9.260) Giroconti positivi (riclassificazione) Giroconti negativi (riclassificazione) Interessi capitalizzati nell'esercizio Ammortamenti dell'esercizio (196.727) Saldo al 31/12/2010 732.079 Immobilizzazioni in corso e acconti Descrizione Importo Saldo al 31/12/2009 0 Acquisizione dell'esercizio Cessioni dell'esercizio Giroconti positivi (riclassificazione) Giroconti negativi (riclassificazione) Interessi capitalizzati nell'esercizio Saldo al 31/12/2010 0 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Totale rivalutazioni delle immobilizzazioni materiali alla fine dell’esercizio 56 Ai sensi dell’articolo 10 legge n.72/1983 si elencano le seguenti immobilizzazioni materiali iscritte nel bilancio della società al 31.12.2010 sulle quali sono state effettuate rivalutazioni monetarie e deroghe ai criteri di valutazione civilistica. Come già evidenziato nelle premesse di questa Nota Integrativa, i soli fabbricati industriali sono stati rivalutati in base al D.L. 185/2008 e non si è proceduto a rivalutazioni discrezionali o volontarie, trovando le rivalutazioni effettuate il limite massimo nel valore d’uso, oggettivamente determinato, dell’immobilizzazione stessa. Descrizione Rivalutazione di legge Terreni e Fabbricati Rivalutazione economica Totale rivalutazioni 3.050.975 3.050.975 3.050.975 3.050.975 Impianti e Macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Ai sensi dell’art.11 della legge n.342/2000, richiamato dall’art.15, comma 23, del D.L. n.185/2008 convertito con modificazioni dalla legge n.2/2009, i beni immobili costituenti una unica categoria omogenea, su cui è stata effettuata la rivalutazione, sono rappresentati dal fabbricato industriale Annual Report 2010 (sviluppato su quattro livelli, costituito da uffici, laboratori e magazzini) identificati al NCEU del Comune di Arezzo in Sez. A F.103 P.lla 559, Zona Cens. 2, Cat. D/7. Si attesta inoltre ai sensi dell’art. 2427, primo comma, n.8 C.C. che nell’esercizio non sono stati imputati oneri finanziari ai conti iscritti all’attivo. III. Immobilizzazioni finanziarie Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 961.548 354.748 606.800 Partecipazioni Descrizione Imprese controllate 31/12/2009 Incremento Decremento 315.424 31/12/2010 315.424 Imprese collegate Imprese controllanti Altre imprese 1.824 6.800 8.624 317.248 6.800 324.048 Arrotondamento Nel corso dell’esercizio sono state acquisite le seguenti partecipazioni in società od enti: • Consorzio Sviluppo Pratacci con sede in Arezzo: € 500 • Consorzio Toscana Loft con sede in Firenze: € 1.300 • Fondazione Made in Italy Tuscany Academy con sede in Scandicci (FI): € 5.000 NB Per ulteriori informazioni circa le finalità degli enti partecipati si rimanda al capitolo 8. Crediti Descrizione 31/12/2009 Incremento Decremento 31/12/2010 37.500 600.000 637.500 37.500 600.000 637.500 Imprese controllate Imprese collegate Imprese controllanti Altri Arrotondamento Tale voce si riferisce a: • apposita polizza connessa all’accantonamento di fine mandato del precedente organo amministrativo; • finanziamento fruttifero di interessi secondo le correnti condizioni di mercato, rimborsabile in cinque anni, erogato a favore di Jafin Spa per Euro 600.000. Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa In base all’art. 2427-bis C.C. si forniscono le seguenti informazioni relative alle altre partecipazioni detenute: • CONAI ex art.38 D. Lgs. 22/1997: € 23 • Polo Universitario Aretino con sede in Arezzo: € 510 • Consorzio Bimbo Italia con sede in Arezzo: € 1.291 • Babalai srl con sede in Arezzo: € 315.424 57 C) Attivo circolante I. Rimanenze Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 8.659.486 7.624.982 1.034.504 I criteri di valutazione adottati sono invariati rispetto all’esercizio precedente e motivati nella prima parte della presente Nota Integrativa. I valori sono perfettamente rispondenti a quelli di realizzo. II. Crediti Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 11.492.160 10.112.278 1.379.882 Il saldo è così suddiviso secondo le scadenze: (art. 2427, primo comma, n. 6, C.C.) Descrizione Entro 12 mesi Verso clienti 9.262.331 Oltre 12 mesi Oltre 5 anni 9.262.331 Totale 1.608.639 1.608.639 Verso imprese controllate Verso imprese collegate Verso controllanti Per crediti tributari Per imposte anticipate Verso altri 506 105.358 105.864 514.226 1.100 515.326 11.385.702 106.458 11.492.160 Arrotondamento GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa L’aumento dei crediti v/clienti è essenzialmente dovuto all’incremento del fatturato. Sono stati iscritti secondo il loro presumibile valore di realizzazione, corrispondente alla differenza tra valore nominale e quanto prudenzialmente accantonato al fondo svalutazione crediti. 58 Si precisa che le perdite certe derivanti da procedure concorsuali, transazioni stragiudiziali e prescrizioni sono state imputate al Conto Economico (voce B14), dopo aver integralmente utilizzato il preesistente fondo svalutazione crediti. I crediti verso altri al 31/12/2010, pari a Euro 515.326, sono così costituiti: Descrizione Importo Anticipi a fornitori 427.130 Crediti per costi anticipati 75.295 Altri 12.901 Il fondo svalutazione crediti ha subito le seguenti movimentazioni: Descrizione Importo Saldo al 31/12/2009 49.755 Utilizzo nell'esercizio 49.755 Accantonamento esercizio 157.574 Saldo al 31/12/2010 157.574 Annual Report 2010 La ripartizione dei crediti al 31/12/2010 secondo area geografica è riportata nella tabella seguente: (art. 2427, primo comma, n. 6, C.C.) Crediti per Area Geografica V/clienti V/controllate V/collegate V/controllanti V/altri Totale Italia 6.299.015 Europa Cee 1.639.610 1.639.610 26.180 26.180 Resto Europa Resto del mondo 1.297.526 Totale 9.262.331 515.326 6.814.341 1.297.526 515.326 9.777.657 III. Attività finanziarie IV. Disponibilità liquide Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 2.995.043 1.521.993 1.473.050 31/12/2010 31/12/2009 2.994.487 1.518.954 Descrizione Depositi bancari e postali Assegni 2.772 Denaro e altri valori in cassa 556 267 2.995.043 1.521.993 Arrotondamento Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l’esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell’esercizio. Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 90.568 158.988 (68.420) GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa D) Ratei e risconti Misurano proventi e oneri la cui competenza è anticipata o posticipata rispetto alla manifestazione numeraria e/o documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o riscossione dei relativi proventi e oneri, comuni a due o più esercizi e ripartibili in ragione del tempo. Anche per tali poste, i criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa. La composizione della voce è così dettagliata: Descrizione Importo Canoni Leasing 53.768 Canoni Manutenzioni 15.186 Assicurazioni 11.901 Abbonamenti e riviste Fitti Passivi 665 7.836 Altri di ammontare non apprezzabile 1.212 Totale 90.568 Annual Report 2010 59 Passività A) Patrimonio netto Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 17.231.934 13.730.475 3.501.459 Descrizione Capitale 31/12/2009 Incrementi Decrementi 2.064.000 31/12/2010 2.064.000 Riserva da sovrapprezzo azioni Riserve di rivalutazione Riserva legale 2.959.446 360.772 2.959.446 107.576 468.348 Riserve statutarie Riserve per azioni proprie in portafoglio Altre riserve Riserva straordinaria o facoltativa Riserva per rinnovamento impianti e macchinari Riserva ammortamento anticipato Riserva per acquisto azioni proprie Riserva da deroghe ex art. 2423 C.C. Riserva azioni (quote) della società controllante Riserva non distribuibile da rivalutazione delle partecipazioni Versamenti in conto aumento di capitale Versamenti in conto futuro aumento di capitale Versamenti in conto capitale Versamenti a copertura perdite Riserva da riduzione capitale sociale Riserva avanzo di fusione Riserva per utili su cambi Differenza da arrotondamento all'unità di Euro 2 2 Riserva da condono ex L. 19 dicembre 1973, n. 823; Riserve di cui all'art. 15 d.l. n. 429/1982, convertito nella legge n. 516/1982 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Riserva da condono ex L. 30 dicembre 1991, n. 413. 60 Riserva da condono ex L. 27 dicembre 2002, n. 289. Varie altre riserve 51.576 51.576 51.576 51.576 Fondo contributi in conto capitale Fondi riserve in sospensione di imposta Riserve da conferimenti agevolati (legge n. 576/1975) Fondi di accantonamento delle plusvalenze di cui all'art. 2 legge n.168/1992 Riserva fondi previdenziali integrativi ex d.lgs. n. 124/1993 Riserva non distribuibile ex art. 2426 Riserva per conversione EURO 13) Fondo EX L.R. 28/1977 14) Riserva non distribuibile per differenza cambi Conto personalizzabile Altre Arrotondamento Utili (perdite) portati a nuovo Utile (perdita) dell'esercizio Annual Report 2010 6.143.155 1.839.653 7.982.808 2.151.524 3.705.756 2.151.524 3.705.756 13.730.475 5.652.985 2.151.526 17.231.934 Nella tabella che segue si dettagliano i movimenti nel patrimonio netto: Capitale sociale All’inizio dell’esercizio precedente 2.064.000 Destinazione del risultato dell’esercizio Riserva legale Riserva .... 244.362 7.165.006 116.410 Risultato d’esercizio Totale 2.328.196 11.801.564 -2.328.196 - attribuzione dividendi - altre destinazioni Altre variazioni 1.989.171 … Risultato dell’esercizio precedente Alla chiusura dell’esercizio precedente 2.151.524 2.064.000 360.772 Destinazione del risultato dell’esercizio 9.154.177 107.576 2.151.524 13.730.473 -2.151.524 - attribuzione dividendi - altre destinazioni Altre variazioni 1.839.653 … Risultato dell’esercizio corrente Alla chiusura dell’esercizio corrente 3.705.756 2.064.000 468.348 10.993.830 3.705.756 17.231.934 Il capitale sociale è così composto: Azioni/Quote Numero Valore nominale in Euro Azioni ordinarie 400.000 5,16 Totale 400.000 Natura/Descrizione Importo Capitale 2.064.000 Riserva da sovrapprezzo delle azioni Riserve di rivalutazione Riserva legale Possibilità utilizzo (*) Quota disponibile Utilizzazioni eff. nei 3 es. precedenti per copert. perdite Utilizzazioni eff. nei 3 es. precedenti per altre ragioni B A, B, C 2.959.446 468.348 Riserve statutarie A, B 2.959.446 B A, B Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre riserve Utili (perdite) portati a nuovo 51.576 A, B, C 7.982.808 A, B, C Totale 51.576 7.982.808 10.993.830 Quota non distribuibile Residua quota distribuibile 10.993.830 (*) A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Le poste del patrimonio netto sono così distinte secondo l’origine, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l’avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti: (art. 2427, primo comma, n. 7-bis, C.C.) 61 In conformità con quanto disposto dal principio contabile n. 28 sul Patrimonio netto, si attesta che sussistono riserve di rivalutazione per euro 2.959.446. Non sono previste né riserve statutarie, né è prevista la distribuzione di alcun dividendo. Si attesta inoltre che le riserve di rivalutazione sono unicamente costituite dal Fondo di Riserva ex D.L. 185/2008 per € 2.959.446. Nel patrimonio netto sono presenti: • riserve o altri fondi che in caso di distribuzione concorrono a formare il reddito imponibile della società, costituite dal Fondo ex L.R. 28/77 per € 51.576 e dal suddetto fondo di rivalutazione ex D.L. 185/2008; • riserve o altri fondi che in caso di distribuzione non concorrono a formare il reddito imponibile dei soci indipendentemente dal periodo di formazione, costituite da utili ex snc per € 128. Capitale sociale 14% Utile dell’esercizio 26% Riserve 4% Utili portati a nuovo 56% NB GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa L’utile dell’esercizio (€ 3.705.256) si somma a quelli conseguiti negli anni precedenti (€ 7.982.808): una chiara testimonianza della sostenibilità dell’azienda nel tempo e di quanto la famiglia proprietaria creda nelle potenzialità dell’impresa, nella quale reinveste completamente gli utili. 62 B) Fondi per rischi e oneri Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 162.532 393.171 (230.639) 31/12/2009 Incrementi Decrementi 31/12/2010 Per trattamento di quiescenza Descrizione 355.395 79.209 333.020 101.584 Per imposte, anche differite 37.776 23.172 393.171 102.381 60.948 Altri Arrotondamento Annual Report 2010 333.020 162.532 Tale posta è costituita da quanto accantonato: • al Fondo Risoluzione Rapporti Agenti, pari a € 17.722; • al Fondo pensionistico integrativo a favore dei dipendenti stipulato con “Previmoda” e “Poste Vita” pari a complessivi € 4.972; • per indennità suppletiva di clientela pari a € 78.890. Tra i fondi imposte sono iscritte, inoltre, passività per imposte differite per € 60.948, relative a differenze temporanee tassabili, per una descrizione delle quali si rinvia al relativo paragrafo della presente Nota Integrativa. C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 407.835 343.283 64.552 La variazione è così costituita: Variazioni TFR, movimenti del periodo 31/12/2009 Incrementi Decrementi 31/12/2010 343.283 103.124 38.572 407.835 Il fondo accantonato rappresenta l’effettivo debito della società al 31/12/2010 verso i dipendenti in forza a tale data, al netto degli anticipi corrisposti. D) Debiti Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 12.990.753 12.100.675 852.578 Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa NB Il contratto di lavoro applicabile prevede che i lavoratori con anzianità di servizio di almeno otto anni possano chiedere al datore di lavoro una anticipazione non superiore al 70% del trattamento cui avrebbero diritto in caso di cessazione del rapporto alla data richiesta. La richiesta è subordinata alla necessità del dipendente di fare fronte ad importanti spese sanitarie, acquisto di prima casa per sé o per i figli, spese connesse al congedo di maternità o per formazione. A prescindere dalla rispondenza ai requisiti di cui sopra, il trattamento di fine rapporto viene comunque anticipato a tutti coloro che ne facciano richiesta anche in percentuali superiori a quella contrattuale. In particolare, nel corso del 2010, è stato erogato un anticipo sul TFR, per il 100 % dell’accantonato. 63 I debiti sono valutati al loro valore nominale e la scadenza degli stessi è così suddivisa: Descrizione Entro 12 mesi Oltre 12 mesi 268.210 479.971 Oltre 5 anni Totale Obbligazioni Obbligazioni convertibili Debiti verso soci per finanziamenti Debiti verso banche 748.181 Debiti verso altri finanziatori Acconti Debiti verso fornitori 943.372 943.372 7.602.460 7.602.460 2.121.536 2.121.536 117.479 117.479 Debiti costituiti da titoli di credito Debiti verso imprese controllate Debiti verso imprese collegate Debiti verso controllanti Debiti tributari Debiti verso istituti di previdenza Altri debiti 1.415.150 42.575 1.457.725 12.468.207 522.546 12.990.753 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Arrotondamento 64 In dettaglio: • i “Debiti v/banche” sono comprensivi dei mutui passivi ed esprimono l’effettivo debito per capitale, interessi ed oneri accessori maturati; • gli “Acconti” comprendono i versamenti ricevuti per forniture di prodotti non ancora effettuate; • i “Debiti verso fornitori” derivano esclusivamente da transazioni di natura commerciale e sono iscritti al netto degli sconti commerciali, mentre quelli “cassa” sono rilevati al momento del pagamento; • i “Debiti tributari” sono complessivamente pari ad € 1.937.912, al lordo degli acconti versati, ed accolgono passività per imposte certe e determinate; in particolare debiti IRES, per € 1.665.180, e debiti IRAP, per € 272.929; • gli “Altri debiti” sono rappresentati per la maggior parte da debiti verso agenti per provvigioni maturate, da debiti verso il personale dipendente, regolarmente pagati nel corso del 2010, e da quanto dovuto per la cessazione del rapporto di collaborazione del precedente organo amministrativo pari ad € 37.500. Non sono state poste in essere operazioni che prevedano l’obbligo di retrocessione a termine, né sussistono debiti verso soci per finanziamenti da ripartire secondo le scadenze e la clausola di postergazione contrattuale. La ripartizione dei Debiti al 31/12/2010 secondo area geografica è riportata nella tabella seguente: (art. 2427, primo comma, n. 6, C.C.) Debiti per Area Geografica Italia Paesi Cee V / fornitori 5.732.682 V / Controllate V / Collegate V / Controllanti V / Altri Totale 1.457.725 7.190.407 31.874 31.874 Resto del Mondo 1.837.904 1.837.904 Totale 7.602.460 Annual Report 2010 1.457.725 9.060.185 E) Ratei e risconti Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 0 4.920 (4.920) Rappresentano le partite di collegamento dell’esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. Conti d’ordine Descrizione 31/12/2010 31/12/2009 Variazioni Impegni assunti dall'impresa 211.747 211.747 Beni di terzi presso l'impresa 278.628 448.924 (170.296) 490.375 660.671 (170.296) Rischi assunti dall'impresa Altri conti d'ordine Rappresentano le partite di collegamento dell’esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. Conto economico Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 38.206.606 30.604.222 7.602.384 Descrizione 31/12/2010 31/12/2009 Variazioni Ricavi vendite e prestazioni 36.558.468 30.623.319 5.935.149 875.298 (516.065) 1.391.363 772.840 496.968 275.872 38.206.606 30.604.222 7.602.384 Variazioni rimanenze prodotti Variazioni lavori in corso su ordinazione Incrementi immobilizzazioni per lavori interni Altri ricavi e proventi L’importo dei ricavi, esposto al netto di eventuali sconti, abbuoni e premi ai sensi dell’art. 2425-bis C.C., comprende gli importi provenienti dalla vendita di prodotti e dalla prestazione di servizi rientranti nella gestione tipica della società. Nella voce altri ricavi e proventi, sono stati indicati i proventi relativi alla gestione accessoria non rientranti nell’attività caratteristica tra i quali: • locazioni attive di immobili; • locazioni attive per affitto d’azienda; • indennizzi assicurativi; • risarcimenti danni da corrieri e fornitori; • plusvalenze rientranti nella ordinaria alienazione di beni. Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa A) Valore della produzione 65 In specifica sottovoce del gruppo A5), sono indicati distintamente i contributi in conto esercizio maturati secondo il criterio della competenza, compresi quelli derivanti dal funzionamento dell’impianto fotovoltaico. Ricavi per categoria di attività Categoria Vendite merci Vendite prodotti 31/12/2010 31/12/2009 Variazioni 29.783 25.632 4.151 36.528.685 30.597.688 5.930.997 Vendite accessori Prestazioni di servizi 168.041 Fitti attivi 483.200 261.235 168.041 221.965 121.599 235.732 (114.133) 37.331.308 31.120.287 6.211.021 Vendite Prestazioni Totale Provvigioni attive Altre Ricavi per area geografica Area Italia 18.671.041 18.671.041 Estero 17.857.644 17.857.644 36.528.685 36.528.685 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa B) Costi della produzione 66 Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 32.663.347 27.554.275 5.109.072 Descrizione 31/12/2010 31/12/2009 Variazioni Materie prime, sussidiarie e merci 13.533.665 11.136.052 2.397.613 Servizi 14.693.395 12.919.917 1.773.478 Godimento di beni di terzi 1.274.369 968.599 305.770 Salari e stipendi 1.422.624 1.348.884 73.740 Oneri sociali 433.144 412.703 20.441 Trattamento di fine rapporto 103.124 93.592 9.532 Trattamento quiescenza e simili 2.179 2.182 Altri costi del personale 35.876 Ammortamento immobilizzazioni immateriali 252.566 222.986 29.580 Ammortamento immobilizzazioni materiali 466.952 451.357 15.595 Svalutazioni crediti attivo circolante 157.574 49.755 107.819 Variazione rimanenze materie prime (159.206) (423.475) 264.269 447.085 371.723 75.362 32.663.347 27.554.275 5.109.072 (3) 35.876 Altre svalutazioni delle immobilizzazioni Accantonamento per rischi Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione Annual Report 2010 Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e Costi per servizi Sono strettamente correlati a quanto esposto nella relazione sulla gestione e all’andamento del punto A (valore della produzione) del Conto Economico. In tale voce sono stati iscritti i costi necessari alla produzione dei beni oggetto dell’attività ordinaria dell’impresa. Secondo il Documento Interpretativo N. 11, alla voce B7 (costi per servizi) sono stati imputati i costi per servizi bancari non aventi natura finanziaria. Inoltre, tale voce accoglie l’accantonamento indennità agenti (Firr e Indennità Suppletiva Clientela) e quello per la cessazione del rapporto di collaborazione coordinata e continuativa. Rientrano nei costi per servizi: • costi per Façon (taglio, cucito, stiro, ricamo, stampa, fasi accessorie), per € 4.902.152 • costi per Agenti e Rappresentanti, per € 2.546.417 • costi per pubblicità, sia a livello nazionale che locale, per € 467.251 • costi per sfilate e manifestazioni, sia a livello nazionale che locale, per € 437.226. Costi per il personale TFR 5% Oneri sociali 22% GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Retribuzioni 73% La voce include l’intera spesa per il personale dipendente, comprensivo dei costi per passaggio di categoria, scatti di contingenza, ferie non godute e accantonamenti di legge. Gli altri costi, connessi alla gestione del personale, sono stati imputati, in base alla loro natura strettamente economica, alle voci B6 e B7. Godimento di beni di terzi La voce include costi sostenuti per royalty relativi a disegni dei cartoon per € 614.049, fitti passivi di immobili per € 425.824 e canoni leasing per € 181.913. Ammortamenti svalutazioni Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base della durata utile del cespite e del suo utilizzo nella fase produttiva, mentre nella voce B10d) sono state indicate le svalutazioni dei crediti commerciali iscritti nell’attivo circolante. Annual Report 2010 67 Oneri diversi di gestione Tale voce comprende tutti i costi della gestione caratteristica non iscrivibili nelle altre voci dell’aggregato b) del Conto Economico ed i costi delle gestioni accessorie che non abbiano natura di costi straordinari, nonché tutti i costi di natura tributaria, diversi dalle imposte dirette, in dettaglio: • Imposte e tasse (ICI-TARSU-CCIAA) • Spese amministrative varie • Abbonamenti a giornali e riviste • Perdite su crediti non coperte da specifico fondo • Minusvalenze ordinarie da alienazioni • Erogazioni liberali. NB NB Le erogazioni liberali ad ONLUS, per le quali si rimanda al capitolo 8, sono risultate pari a € 116.709. La spesa per abbonamenti a giornali e riviste, risultata pari a € 3.784,73 è assimilabile ai costi sostenuti per la formazione continua del dipendente, trattandosi di libri, riviste e quotidiani specialistici (logistica, finanza, produzione). C) Proventi e oneri finanziari Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 158.976 (259.242) 418.218 Descrizione 31/12/2010 31/12/2009 Variazioni Proventi diversi dai precedenti 26.299 26.290 9 (Interessi e altri oneri finanziari) (173.175) (190.555) 17.380 305.852 (94.977) 400.829 158.976 (259.242) 418.218 Da partecipazione Da crediti iscritti nelle immobilizzazioni Da titoli iscritti nelle immobilizzazioni GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Da titoli iscritti nell'attivo circolante 68 Utili (perdite) su cambi Altri proventi finanziari Descrizione Controllanti Controllate Collegate Altre Totale 3.800 3.800 22.499 22.499 26.299 26.299 Interessi su obbligazioni Interessi su titoli Interessi bancari e postali Interessi su finanziamenti Interessi su crediti commerciali Altri proventi Arrotondamento Annual Report 2010 Interessi e altri oneri finanziari (art. 2427, primo comma, n. 12, C.C.) Descrizione Controllanti Controllate Collegate Altre Totale 760 760 Interessi medio credito 13.145 13.145 Sconti o oneri finanziari 156.708 156.708 Interessi su finanziamenti 2.563 2.563 (1) (1) 173.175 173.175 Interessi su obbligazioni Interessi bancari Interessi fornitori Ammortamento disaggio di emissione obbligazioni Altri oneri su operazioni finanziarie Accantonamento al fondo rischi su cambi Arrotondamento Utile e perdite su cambi Le differenze di cambio, sia attive che passive, derivanti dalla valutazione al cambio di fine esercizio sono state iscritte nella voce C17 bis del Conto Economico. Non si segnalano effetti significativi delle variazioni dei cambi valutari tra la chiusura dell’esercizio e la data di formazione del bilancio. Dell’ammontare complessivo degli utili netti risultanti del Conto Economico, la componente valutativa non realizzata è pari alla risultante di utili per € 23.767 e perdite per € 64.653. D) Proventi e oneri straordinari (art. 2427, primo comma, n. 13, C.C.) Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni (64.667) 302.206 (366.873) 31/12/2010 Plusvalenze da alienazioni Sopravvenienze Attive 138.081 Varie Anno precedente 31/12/2009 Plusvalenze da alienazioni 480.350 Sopravvenienze Attive 138.812 Varie Totale proventi 138.081 Totale proventi 619.162 Minusvalenze Minusvalenze (15.178) Imposte esercizi Imposte esercizi Sopravvenienze Passive (30.314) Sopravvenienze Passive (44.429) Resi Esercizi Precedenti (172.434) Resi Merce Esercizi Precedenti (257.349) (202.748) Totale oneri Varie Varie Totale oneri (316.956) (64.667) 302.206 Imposte sul reddito d’esercizio Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni 1.931.812 941.387 990.425 Annual Report 2010 GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Descrizione 69 Imposte Saldo al 31/12/2010 Saldo al 31/12/2009 Variazioni Imposte correnti: 1.938.109 940.713 997.396 IRES 1.665.180 767.835 897.345 IRAP 272.929 172.878 100.051 Imposte sostitutive Imposte differite (anticipate) (6.297) 674 (6.971) IRES (3.455) 3.469 (6.924) IRAP (2.842) (2.795) (47) 1.931.812 941.387 990.425 Proventi (oneri) da adesione al regime di consolidato fiscale / trasparenza fiscale Sono state iscritte le imposte di competenza dell’esercizio. Fiscalità differita / anticipata La fiscalità differita viene espressa dall’accantonamento effettuato nel fondo imposte per l’importo di € 60.948. Le imposte differite sono state calcolate secondo il criterio dell’allocazione globale, tenendo conto dell’ammontare cumulativo di tutte le differenze temporanee, sulla base delle aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno, sulla base dell’aliquota effettiva dell’ultimo esercizio. Le imposte anticipate sono state rilevate in quanto esiste la ragionevole certezza dell’esistenza, negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, a fronte delle quali sono state iscritte le imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all’ammontare delle differenze che si andranno ad annullare. GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate sono indicate nella tabella seguente unitamente ai relativi effetti. 70 Cyrus Company www.cyruscompany.it Annual Report 2010 Rilevazione delle imposte differite e anticipate ed effetti conseguenti: esercizio 31/12/2010 esercizio 31/12/2009 Ammontare delle differenze temporanee Effetto fiscale Ammontare delle differenze temporanee Effetto fiscale Imposte anticipate: Spese Rappresentanza (4.615) (1.449) (6.029) (1.893) Ammortamento Marchi 2.321 729 2.554 802 Ammortamento Avviamento 75.124 23.589 75.124 23.589 Compenso Amministratori 24.000 6.600 Totale 96.830 29.469 71.649 22.498 Ammortamenti eccedenti 73.795 23.172 73.795 23.172 Totale 73.795 23.172 73.795 23.172 Imposte differite: Imposte differite (anticipate) nette (6.297) Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio precedente Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte (anticipate) e differite: Perdite fiscali riportabili a nuovo Altro Netto 73.795 73.795 Operazioni di locazione finanziaria (leasing) La società ha in essere n. 2 contratti di locazione finanziaria, per i quali, ai sensi del n. 22 dell’articolo 2427, si forniscono le seguenti informazioni: GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa 1) contratto di leasing n. IC/00660548 LOCAT S.p.A. del 05/08/2002 • Durata del contratto di leasing: anni 8 • Bene utilizzato: IMMOBILE STRUMENTALE • Costo del bene: € 795.285 • Maxicanone pagato: € 97.434 • Valore attuale delle rate di canone non scadute: € 101.881 • Onere finanziario effettivo attribuibile ad esso e riferibile all’esercizio: € 3.363 • Valore del bene alla chiusura dell’esercizio considerato come immobilizzazione: € 640.204 • Ammortamenti virtuali del periodo: € 23.859 2) contratto di leasing n. 807393 INTESA LEASING S.p.A. del 22/12/2003 • Durata del contratto di leasing: anni 8 • Bene utilizzato: IMMOBILE STRUMENTALE • Costo del bene: € 600.000 • Maxicanone pagato: € 60.000 • Valore attuale delle rate di canone non scadute: € 169.240. • Onere finanziario effettivo attribuibile ad esso e riferibile all’esercizio: € 4.473 • Valore del bene alla chiusura dell’esercizio considerato come immobilizzazione: € 465.000 • Ammortamenti virtuali del periodo: € 18.000 Annual Report 2010 71 Attività a) Contratti in corso Beni in leasing finanziario alla fine dell'esercizio precedente, al netto degli ammortamenti complessivi pari a Euro 248.222 alla fine dell’esercizio precedente 1.147.063 + Beni acquisiti in leasing finanziario nel corso dell'esercizio - Beni in leasing finanziario riscattati nel corso dell'esercizio - Quote di ammortamento di competenza dell'esercizio 41.859 + / - Rettifiche/riprese di valore su beni in leasing finanziario Beni in leasing finanziario al termine dell’esercizio, al netto degli ammortamenti complessivi pari a Euro 290.081 1.105.204 b) Beni riscattati Maggior valore complessivo dei beni riscattati, determinato secondo la metodologia finanziaria, rispetto al loro valore netto contabile alla fine dell’esercizio c) Passività Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario alla fine dell'esercizio precedente (di cui 155.566 scadenti nell’esercizio successivo Euro 270.782 scadenti da 1 a 5 anni e Euro 0 scadenti oltre i 5 anni) 426.348 + Debiti impliciti sorti nell'esercizio - Riduzioni per rimborso delle quote capitale 155.566 - Riduzioni per riscatti nel corso dell’esercizio Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell'esercizio (di cui scadenti nell’esercizio successivo Euro 262.891 scadenti da 1 a 5 anni Euro 7.891 e Euro 0 scadenti oltre i 5 anni) 270.782 d) Effetto complessivo lordo alla fine dell’esercizio (a+b-c) 834.422 e) Effetto netto fiscale 262.009 f) Effetto sul Patrimonio Netto alla fine dell’esercizio (d-e) 572.413 L'effetto sul Conto Economico può essere così rappresentato Storno di canoni su operazioni di leasing finanziario Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario +187.982 - 14.458 Rilevazione di GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa - quote di ammortamento 72 - su contratti in essere -41.859 - su beni riscattati - rettifiche/riprese di valore su beni in leasing finanziario Effetto sul risultato prima delle imposte Rilevazione dell’effetto fiscale Effetto sul risultato d'esercizio delle rilevazioni delle operazioni di leasing con il metodo finanziario Informazioni sugli strumenti finanziari emessi dalla società La società non ha emesso strumenti finanziari. Informazioni relative al fair value degli strumenti finanziari derivati La società non ha strumenti finanziari derivati. Annual Report 2010 131.665 -41.343 +90.322 Informazioni relative alle operazioni realizzate con parti correlate La società non ha posto in essere operazioni con parti correlate diverse da quelle da ritenersi effettuate a normali condizioni di mercato. Per gli elementi economici e finanziari di dettaglio si rimanda al paragrafo 3.1.11 nella Relazione sulla Gestione. Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale La società non ha in essere accordi non risultanti dallo Stato Patrimoniale. Altre informazioni Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli amministratori e ai membri del Collegio sindacale (art. 2427, primo comma, n. 16, C.C.). Qualifica Compenso Amministratori 288.480 Collegio sindacale 24.440 Il presente bilancio, composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili. Il Consiglio di Amministrazione GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ...nella Nota Integrativa Piero Iacomoni, Presidente Barbara Bertocci, Consigliere Dimitri Iacomoni, Consigliere Diletta Iacomoni, Consigliere Pierangelo Arcangioli, Consigliere Annual Report 2010 73 garantire la sostenibilità economica rendicontata ...nella Relazione del Collegio Sindacale MONNALISA S.P.A. Reg. Imp. 9098 Rea 87271 Sede in VIA MADAME CURIE N.7 - 52100 AREZZO (AR) Capitale sociale Euro 2.064.000,00 i.v. RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI ai sensi dell’art. 2429, comma 2, C.C. E RELAZIONE DI REVISIONE ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 Il Collegio Sindacale ha ricevuto nei termini di legge il progetto di bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2010, che il Consiglio di Amministrazione sottopone alla Vostra approvazione. Premesso che la Vostra società ha attribuito al Collegio sindacale sia l’attività di vigilanza amministrativa sia le funzioni di revisione legale dei conti, diamo conto del nostro operato per l’esercizio chiuso il 31.12.2010. Tanto premesso, il Collegio Sindacale rende all’Assemblea degli azionisti la relazione di revisione legale dei conti e la relazione in merito alle funzioni di vigilanza sull’amministrazione. RELAZIONE DEI REVISORI INDIPENDENTI ai sensi dell’Art. 14 D.lgs. 39/2010 All’Assemblea degli Azionisti della Società Monnalisa S.p.A. Relazione sul Bilancio al 31.12.2010 Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio della società Monnalisa S.p.A., costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Nota Integrativa, Relazione sulla Gestione al 31/12/10 che presenta un utile di esercizio pari ad € 3.705.756 dopo aver operato ammortamenti e svalutazioni per Euro 877.092, accantonamenti al fondo TFR per Euro 103.124 e accantonamenti per imposte per Euro 1.931.812. Responsabilità del Consiglio di Amministrazione per il bilancio Il Consiglio di Amministrazione è responsabile per la redazione e la corretta rappresentazione del bilancio in conformità alle disposizioni del Codice Civile, ai principi contabili e alle raccomandazioni pubblicate dagli organi professionali competenti in materia contabile, e per quella parte del controllo interno che esso ritiene necessaria al fine di consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. 74 Annual Report 2010 Responsabilità dei revisori E’ nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio sulla base della revisione legale. Abbiamo svolto la revisione legale in conformità ai principi di revisione internazionali. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione legale al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio non contenga errori significativi. La revisione legale comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti in bilancio. Le procedure scelte dipendono dal giudizio personale dei revisori, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell’effettuare tali valutazioni del rischio, i revisori considerano il controllo interno relativo alla redazione del bilancio da parte della società al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno dell’impresa. La revisione legale comprende altresì la valutazione dell’appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dal Consiglio di Amministrazione, nonché la valutazione della presentazione del bilancio nel suo complesso. Il procedimento di controllo contabile è stato svolto in modo coerente con la dimensione della società e con il suo assetto organizzativo. Esso comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. La revisione è stata pianificata ed eseguita al fine di ottenere una ragionevole certezza che il bilancio non sia inficiato da errori rilevanti. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi, secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 7 Giugno 2010. GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ... nella Relazione del Collegio Sindacale Giudizio dei revisori A nostro giudizio, il sopra menzionato bilancio è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico di Monnalisa S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31.12.2010. Si rileva altresì che a nostro giudizio non esistono presupposti tali da mettere in dubbio la capacità dell’impresa di rimanere in funzionamento nel prevedibile futuro. Giudizio di coerenza tra bilancio e relazione sulla gestione La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione, in conformità a quanto previsto dalle norme di legge, compete al Consiglio di amministrazione della società Monnalisa S.p.A. E’ di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio. A nostro giudizio, sulla base delle procedure di verifica svolte, la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio di esercizio della società. Annual Report 2010 75 FUNZIONI DI VIGILANZA SULL’AMMINISTRAZIONE ai sensi dell’art. 2429, comma 2, C.C. Nel corso dell’esercizio chiuso il 31.12.2010 la nostra attività è stata conforme ai contenuti delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Attività di vigilanza - Abbiamo vigilato sull’ osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. - Abbiamo partecipato alle assemblee dei soci ed alle adunanze del Consiglio di Amministrazione, in relazione alle quali, sulla base delle informazioni disponibili, non abbiamo rilevato violazioni della legge e dello statuto sociale, né operazioni manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. - Abbiamo acquisito dagli Amministratori, durante le riunioni svolte, informazioni sul generale andamento della gestione e sulla prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società, e, in base alle informazioni acquisite, non abbiamo osservazioni particolari da riferire. - Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo della società, anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni, e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire. - Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni, dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti e l’esame dei documenti aziendali, e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire. GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ... nella Relazione del Collegio Sindacale Non sono pervenute denunzie ex art. 2408 C.C. Nel corso dell’esercizio non sono stati rilasciati pareri. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi altri fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente relazione. 76 Bilancio di esercizio - Abbiamo esaminato il progetto di bilancio di esercizio chiuso al 31.12.2010, che è stato messo a nostra disposizione nei termini di cui all’art 2429 C.C., in merito al quale riferiamo quanto di seguito riportato. - Abbiamo vigilato sull’impostazione generale dello stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire. - Abbiamo verificato l’osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire. Annual Report 2010 Per quanto a nostra conoscenza, gli amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell’art. 2423, c. 4, C.C. I Costi di impianto e ampliamento e l’Avviamento iscritti in bilancio sono tutti di provenienza dei precedenti esercizi. Ai sensi dell’art. 2427-3/bis C.C., riteniamo che non esistano allo stato attuale i presupposti per una riduzione di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali, in quanto nel corso dell’esercizio operativo della società non sono emersi fattori determinanti tali da far modificare il piano economico e industriale nel medio periodo. - Abbiamo vigilato sull’osservanza delle regole che disciplinano le operazioni con parti correlate, e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire. Conclusioni Considerando le risultanze dell’attività svolta in adempimento della funzione di controllo contabile, risultanze contenute nell’apposita sezione della presente relazione accompagnatoria, proponiamo all’assemblea di approvare il bilancio d’esercizio chiuso il 31.12.2010, così come redatto dall’Organo Amministrativo. I Sindaci: GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA RENDICONTATA... ... nella Relazione del Collegio Sindacale Micaela Badiali Gabriele Nardi Susanna Sgrevi Annual Report 2010 77 78 Per Monnalisa, la creazione di rapporti duraturi e basati sulla fiducia con i propri stakeholder trova uno dei suoi fondamenti nella costante attenzione alla qualità delle relazioni instaurate, per rispondere alle esigenze e alle aspettative di chi entra in contatto con l’azienda. Annual Report 2010 ASSICURARE UN’ALTA QUALITA’ nel lavoro... nella relazione... La creazione di relazioni di qualità è il risultato della combinazione di diversi fattori. Per Monnalisa riguarda innanzitutto la garanzia di ottime condizioni per i collaboratori che svolgono quotidianamente la propria attività lavorativa, così come lo sviluppo del capitale relazionale, costituito dal complesso di relazioni con i clienti e i fornitori. 4 assicurare un’alta qualità... 4.1 ...nel lavoro Monnalisa si impegna a garantire alti livelli di qualità del rapporto lavorativo creando le condizioni per un incremento del livello di soddisfazione e di motivazione del personale, oltre che del senso di appartenenza all’azienda. Questo si traduce, nello specifico, nell’organizzazione di un ambiente di lavoro dinamico e stimolante per i collaboratori, nella garanzia di orari adeguati ai carichi di lavoro, nella promozione di iniziative volte alla tutela della salute e della sicurezza, nella riduzione ed eliminazione di eventuali disagi e dinamiche conflittuali che possono inficiare un buon clima di lavoro. 4.1.1 L’appartenenza all’azienda Tab. 4.1 - Turnover Monnalisa TURNOVER 2009 Assunzioni Cessazioni Passaggio categoria 31/12/10 Dirigenti 1 0 0 0 1 Impiegati 35 5 2 +3 41 Operai 16 14 11 -3 16 Totale 52 19 13 0 58 Ai fini del calcolo del turnover aziendale, è stato considerato il saldo per categoria (dirigenti, impiegati ed operai) alla data del 31.12.09, ad esso sono state sommate tutte le assunzioni attivate nel corso del 2010, e detratte tutte le cessazioni avvenute nell’anno; il risultato della somma algebrica che ne deriva rappresenta la situazione del personale al 31.12.10. Il numero delle persone assunte non coincide con il numero di assunzioni attivate nel 2010, dal momento che gli operai stagionali hanno avuto due contratti nel corso dell’anno, uno per ciascuna delle due stagioni di spedizione. Pertanto, le 19 assunzioni hanno riguardato di fatto 14 persone, per le quali l’attivazione del contratto è stata motivata da: • potenziamento dell’organico (4 persone) • sostituzione di personale fuoriuscito (2 persone) • sostituzione per maternità (1 persona) • copertura della stagione in magazzino (7 persone). 2008 2009 2010 Turnover in entrata (numero assunzioni sul totale dipendenti) 49% 25% 33% Turnover in uscita (numero dimissioni sul totale dipendenti) 43% 59% 22% ASSICURARE UN’ALTA QUALITÀ Nonostante l’alto flusso di personale in entrata dovuto alla stagionalità dell’attività aziendale, si registra una forte diminuzione del turnover in uscita, sensibilmente inferiore a quello in entrata, a significare una reale e stabile crescita dell’organico aziendale. 80 Tab. 4.2 - Anzianità aziendale Monnalisa Anzianità in anni DIR IMP OP TOT 0-5 0 20 15 35 6-10 0 7 1 8 11-15 0 9 0 9 16-25 1 3 0 4 Oltre 25 0 2 0 2 Totale 1 41 16 58 Annual Report 2010 Il 60% dei dipendenti lavora in Monnalisa da meno di 5 anni e nel complesso, anche rispetto agli anni precedenti, si riduce l’anzianità media aziendale, sia in Monnalisa, che in Babalai (6 anni) e Jafin (10 anni); nel corso dell’esercizio sono state anch’esse infatti interessate da un turnover positivo. 2008 2009 2010 6 7,46 7 Anzianità media aziendale in anni Neo assunto Elenia Meucci Neo-pensionato Pietro Occhini Età 24 59 Da quanto lavori/hai lavorato qua? 8 mesi Dal 1993 ho lavorato in Monnalisa mediante una cooperativa di facchinaggio; dal 2003, l’azienda ha deciso di assumere direttamente il personale in magazzino e così sono diventato dipendente a tempo indeterminato fino al 31 dicembre 2010. Che ruolo hai / hai avuto? Retail e-commerce Logistica Una cosa che spero di imparare/ ho imparato da Monnalisa… L’importanza di credere nei giovani. Si può avere un buon rapporto con colleghi e superiori senza creare conflitti e problemi. Una cosa che voglio dire a Monnalisa… Continuare a innovarsi investendo sulla comunicazione. Continuare a investire sulla qualità del prodotto, facendo conoscere il Made in Italy in tutto il mondo. Una cosa che vorrei che Monnalisa mi dicesse… Monnalisa mi ha sempre detto tutto quello che mi aspettavo, sono io che ci tengo a ringraziare tutti. Il giorno in cui sono andato in pensione, il saluto del titolare e di tutti i miei colleghi che mi hanno ringraziato per il lavoro fatto in questi anni. Mi hanno fatto sentire importante. ASSICURARE UN’ALTA QUALITÀ Grazie per il tuo impegno. Annual Report 2010 81 Nel futuro Monnalisa la vedo… Innovativa e moderna ma con forti radici nel nostro territorio. Viva, con un futuro importante e in grado di superare qualsiasi crisi. Qual è la cosa più importante o il ricordo più significativo da quando sei in Monnalisa? Ho conosciuto persone eccezionali con cui ho potuto stabilire un ottimo rapporto. 4.1.2 Orario di lavoro e flessibilità lavorativa L’orario standard in Monnalisa, secondo il contratto dell’industria tessile-abbigliamento applicabile, è di 40 ore settimanali articolate su cinque giorni lavorativi di otto ore ciascuno nelle fasce 8,30-12,45 e 13,45-17,30. E’ consentita una flessibilità di orario nell’ambito della mezz’ora in entrata ed uscita. Il 13,7% dei dipendenti (corrispondente a 8 persone - un uomo e sette donne) ha orario part time. Di essi, nessuno è a tempo determinato. Il processo produttivo aziendale è articolato su due stagioni, nell’arco dell’anno si susseguono e sovrappongono quindi attività di realizzazione campionario, vendita, produzione e spedizione. I picchi lavorativi, di natura fisiologica, si registrano soprattutto in gennaio, febbraio, dicembre e nei mesi estivi, caratterizzati dalle attività di vendita della collezione a venire e da quelle di spedizione della collezione già venduta ai clienti. Tab. 4.3 - Ore di straordinario effettuate Totale ore annue 2008 2009 2010 4.161,03 3.709,04 4.015,45 59,44 71,32 69,23 Media per dipendente Nonostante la crescita nel numero totale di ore di straordinario (+8,26%), le ore per dipendente sono diminuite del 3%. Il dato risulta confortante rispetto a quello dello scorso anno che vedeva una diminuzione totale del 10%, a fronte di una crescita ad personam del 20%. Nonostante continui ad essere necessario il ricorso al lavoro straordinario, l’aumento dell’organico e la redistribuzione dei carichi di lavoro hanno consentito una riduzione del monte ore annue procapite. Questo si è verificato, tra l’altro, in corrispondenza di un esercizio di forte crescita del fatturato e dei relativi volumi di vendita e spedizione. E’ inoltre da considerare, che una parte delle ore di straordinario, pari al 5,8%, è costituita dal lavoro supplementare, vale a dire quelle ore in più prestate dai lavoratori part time fino a concorrenza massima dell’orario di lavoro settimanale standard full time. Tab. 4.4 - Straordinari medi per mese anni ’08-‘10 (incluso lavoro supplementare) Media mensile ore di straordinario 2008 2009 2010 346,75 309,08 334,62 4,95 5,94 5,77 Media mensile per dipendente La media mensile per dipendente risulta più bassa dello scorso anno ed ulteriormente contenuta (5,43) se da essa si scorporano le ore di lavoro supplementare. ASSICURARE UN’ALTA QUALITÀ Graf. 4.1 - Straordinari nel triennio 2008-2010 82 1.200 1.000 800 600 2008 400 2009 200 2010 0 gen Annual Report 2010 feb mar apr mag giu lug ago sett ott nov dic L’andamento mensile conferma quello degli anni precedenti, con un’unica eccezione relativa ad agosto 2010, mese in cui, in corrispondenza di una stagione particolarmente stressante in termini di volumi gestiti, si sono concentrati i saldi degli arrivi delle merci e le conclusioni delle spedizioni. Tab. 4.5 - Ore di lavoro anno 2010 Malattia Ore totali Ore pro capite GG pro capite 1.135,58 19,58 2,45 Maternità 648 n.s. n.s. Infortunio 0 n.s. n.s. 694,15 11,97 n.s. Permessi retribuiti Ferie 7.888,32 136,01 17 10.370,05 178,79 22,35 Lavoro ordinario 90.321,74 1.557,27 194,66 Lavoro straordinario e supplementare 4.015,45 69,23 8,65 94.337,19 1.626,50 203,31 Totale assenze Totale presenze Rispetto al 2009, resta sostanzialmente invariato l’utilizzo di giorni di ferie, pari all’85% di quanto previsto dal contratto in termini di fruizione dei periodi di riposo (20 giorni di ferie all’anno per dipendente con contratto a tempo pieno). Allo scopo di venire incontro alle esigenze di flessibilità lavorativa di alcuni dipendenti, residenti a più di cinquanta km da Arezzo non facilmente percorribili con mezzi pubblici, la Babalai Srl ha avviato nel corso del 2010 un progetto di telelavoro per tre giorni a settimana. La bontà dell’esperimento e l’estendersi da due a tre unità del numero di lavoratori interessati hanno portato nel 2011 all’apertura di una unità locale Babalai a Montepulciano (SI), che ha rappresentato per l’azienda una soluzione alternativa al telelavoro, con carattere di maggiore stabilità. 4.1.3 Salute e sicurezza E’ proseguito nel corso del 2010 il processo di adeguamento alle nuove disposizioni previste dal T.U. 81 del 2008. Tra gli obiettivi disposti dalla normativa rientra la valutazione del rischio stress lavoro correlato. Con esso si intende quella situazione che, solo in ambito lavorativo (non già personale) richiede al lavoratore la capacità di affrontare un evento particolare come può essere la gestione quotidiana degli impegni lavorativi o il relazionarsi con i colleghi e superiori. Tra le cause che possono portare all’insorgere di questa tipologia di stress rientrano: la difficoltà di comunicazione da parte del management, un ambiente di lavoro o ritmi di lavoro non idonei, un’eccessiva focalizzazione sugli obiettivi da raggiungere. ASSICURARE UN’ALTA QUALITÀ Nonostante non siano ancora state pubblicate istruzioni precise su come procedere nella valutazione, Monnalisa ha realizzato l’indagine sull’intera popolazione aziendale, alla quale è stato somministrato, in tempi diversi, uno stesso questionario al fine di minimizzare il più possibile le distorsioni derivanti da contingenze personali del dipendente. Il test ha preso in considerazione vari fattori di stress e per ciascuno ha analizzato alcuni specifici aspetti, quali il contesto lavorativo, i processi lavorativi, il clima organizzativo, il controllo percepito sui processi, i sintomi psicologici, fisiologici e comportamentali, la soddisfazione lavorativa. Annual Report 2010 83 In un range di rischio da 1 a 16 (in ordine crescente), tutti gli uffici di Monnalisa si collocano mediamente ad un livello di rischio medio-basso, pari a 6. In Jafin, il livello di rischio è ancora più basso, con valore massimo 4, mentre in Babalai è più alto, ma comunque contenuto, con picchi massimi pari a 9 in alcuni reparti. Vista la valenza partecipativa ed orientata al coinvolgimento dei dipendenti, il report di quanto emerso dall’analisi viene riportato nel capitolo 7. Tab. 4.6 - Esito piano di miglioramento - area salute e sicurezza Obiettivo 2010 Sicurezza Azione Esito Adeguamento alle disposizioni T. U. 81/2008 Obiettivo raggiunto Non si sono registrati infortuni nel corso dell’anno, né in Monnalisa, né nelle altre aziende del gruppo. Tab. 4.7 - Infortuni anni ’08-‘10 Nr infortuni Tipologia Prognosi * 2008 0 - - 2009 2 Infortunio in itinere: trauma contusivo Infortunio in itinere: trauma distruttivo 10 gg 15 gg 2010 0 - - * La prognosi in giorni riportata nel registro infortuni non corrisponde alle ore di infortunio annuali riportata nella tabella 4.5, facendo quest’ultima riferimento alle ore di infortunio contabilizzate in busta paga, pari ai soli giorni lavorativi. 4.1.4 Pratiche disciplinari e contenzioso Monnalisa, se e quando necessario, applica le pratiche disciplinari previste dal CCNL. Non ci sono casi di contenzioso aperti con il personale. assicurare un’alta qualità... 4.2 ...nella relazione La costruzione di relazioni volte ad una sempre maggiore fidelizzazione della clientela si realizza a partire dall’offerta di prodotti di qualità e di servizi che rispondano in maniera affidabile, personalizzata e adeguata alle diverse esigenze, anche attraverso lo sviluppo tecnologico di nuovi canali di comunicazione. Rispetto al complesso delle relazioni instaurate con i fornitori, Monnalisa riconosce l’importanza del loro ruolo nel processo di generazione del valore, promuovendo un rapporto basato sulla trasparenza e la correttezza e assicurando le condizioni per la realizzazione di prodotti finali in grado di stare proficuamente sul mercato. 4.2.1 La fidelizzazione e l’affidabilità dei clienti ASSICURARE UN’ALTA QUALITÀ A fronte di un mercato che non cresce, soprattutto nei paesi europei, Monnalisa riesce comunque a segnare incrementi di fatturato a doppia cifra, grazie ad un prodotto sempre innovativo, servizi di supporto alla vendita ed investimenti mirati sui mercati internazionali, nei quali si è concentrato il maggiore sviluppo (ex Urss e Medio Oriente). Nel corso del 2010, sono stati inoltre creati dei cluster all’interno del portafoglio clienti: uno di questi è costituito dai clienti top, scelti per affidabilità, volumi di vendita e solidità; ad essi l’azienda dedica una serie di servizi particolari (supporto visual, magazzino dedicato, caratterizzazione di aree del negozio con il brand Monnalisa, etc.), questo ha contribuito ad una crescita dell’ordinato. 84 Annual Report 2010 Roberto Monci Tab. 4.8 - Fidelizzazione 2009 2010 +16,12% +3,04% +24,84% Turnover netto in termini di capi + 6,37% +0,50% +15,83% % clienti consolidati sul totale clienti 62,65% 66,77% 70,23% Turnover in uscita (nr clienti persi sul totale) 26,10% 38,60% 28,22% % clienti in contenzioso a fine anno sul totale 3,04% 2,7% 4,6% CRR - Customer Retention Rate (indice di conservazione della clientela) 70,56% 60,46% 71,5% In linea con la strategia aziendale, aumenta il consolidamento della base clienti grazie agli accordi commerciali che si realizzano con l’apertura di Monnalisa shop in shop e space, strumenti di trasformazione radicale del rapporto fornitore/cliente. Nel solo 2010 sono stati siglati 12 accordi di space, uno di shop in shop e sono stati aperti in partnership 7 negozi, due in Italia (Terni e Catania) e cinque all’estero (Barcellona, Baku, NY, Beverly Hills, Chicago). Tab. 4.9 - Affidabilità Numero medio di spedizioni per ordine % ordini evasi con % di evasione tra il 98 ed il 100% 2008 2009 2,75 2,77 2010 3,31 74,25% 72,52% 85,18% Riassortimenti/resi commerciali (in capi) 4,73 4,26 3,15 % personale marketing e vendite sul totale del personale 22% 25% 27% L’aumento nel numero di spedizioni ai clienti dipende dall’arrivo delle merci in magazzino e dalla tempistica di ricevimento merci da parte dei clienti, sempre più esigenti. Resta sempre positivo il rapporto tra riassortimenti e resi commerciali: a fronte di un capo reso per motivi commerciali - per cause non imputabili a difetti produttivi e progettuali - ne vengono riassortiti almeno tre. Il dato risulta ancora più positivo se si considera che la maggioranza dei resi da clienti ha natura commerciale. Space: spazio caratterizzato con elementi identificativi del brand. Si tratta soprattutto di scritte e colori tipici dell’identità del marchio che vengono inseriti all’interno del punto vendita. Shop in Shop: spazio nel quale vengono collocati elementi di arredo caratterizzati con i codici di stile del brand. Tipicamente si ritrovano all’interno di department store, oppure in punti vendita con superfici significative. Stefano Bertocci Progetto Clienti Top Ambito di attività in cui si è inserito il progetto fidelizzazione clienti e customer service Che ruolo hai avuto nel progetto? In qualità di responsabile commerciale domestic (Monci) e overseas (Bertocci) abbiamo avuto il ruolo di capo progetto Obiettivi del progetto: fornire ai nostri clienti più importanti e che hanno deciso di dedicare un “corner” al marchio Monnalisa, un servizio dedicato che permetta loro di avere maggiori possibilità di riassortimento e cambio-merce, ovvero maggiori potenziali di vendita. L’avere installato nel loro negozio un corner Monnalisa ha reso i punti vendita maggiormente attrattivi per i consumatori, obiettivo in comune con la nostra azienda. Azioni svolte: Stesura contratti, installazione corner, modifica del B2B per consentire ai clienti top l’accesso esclusivo al magazzino supplementare, creazione di un ordine magazzino ad hoc basato sugli ordini di questi clienti, corsia preferenziale per i clienti top sul servizio post-vendita e anche sul credito, avendo ottenuto una maggiore dilazione di pagamento rispetto agli altri clienti. Benefici ricevuti: La possibilità di attingere ad un magazzino prodotti creato solo per loro, e accessibile sia attraverso gli addetti commerciali che tramite il servizio B2B, ha permesso ai nostri clienti di aumentare le vendite e di ottimizzare al massimo il loro sell-out. Di contro, Monnalisa ha ottenuto una maggiore visibilità nei punti vendita dei clienti ed ha esplorato nuovi potenziali di vendita. I sell-out di questi clienti sono stati mediamente più alti della media. Sell out: prodotti venduti dal cliente dettagliante al consumatore finale. Annual Report 2010 ASSICURARE UN’ALTA QUALITÀ 2008 Delta fatturato anno su anno 85 Thomas Bessi Tab. 4.10 - Resi per stagione % resi su capi spediti Di cui resi commerciali Stagione autunno-inverno 4,32% 72,98% Stagione primavera-estate 4,11% 77,34% 4.2.2 Lo sviluppo della tecnologia a servizio dei clienti ASSICURARE UN’ALTA QUALITÀ Progetto Sviluppo nuovi mercati Ambito di attività in cui si è inserito il progetto processo commerciale di sviluppo di nuovi mercati. Che ruolo hai avuto nel progetto? In qualità di addetto all’ufficio commerciale overseas ho promosso e contribuito a realizzare il progetto Obiettivi del progetto: creare la funzione International Business Development. Azioni svolte: E’ stato implementato un atteggiamento proattivo volto al raggiungimento di nuovi mercati esteri. L’attività di back office di ricerca di nuovi mercati è stata affiancata alla visita esplorativa e conoscitiva di nuovi clienti potenziali, al di fuori delle tipiche occasioni fieristiche. La ricerca macroeconomica e di settore del mercato target ha inoltre incrementato l’efficacia dei viaggi effettuati. Benefici ricevuti: Il raggiungimento di nuovi paesi mai approcciati in precedenza e l’incremento del fatturato overseas. 86 Annual Report 2010 B2B Il servizio B2B è rappresentato da una piattaforma e-commerce dedicata ai clienti, nella quale poter visionare i prodotti finiti in magazzino e disponibili per i riassortimenti, in modo da poter autonomamente procedere alla selezione ed acquisto degli stessi. L’incremento del numero di capi ordinati è derivato da una maggiore e più completa offerta di prodotto e dall’aumento della velocità di evasione degli ordini, grazie ad una serie di miglioramenti che sono stati implementati per facilitare il passaggio delle informazioni all’interno del processo di acquisizione ed evasione dell’ordine. La contestuale diminuzione del numero di ordini segnala una crescita del volume dell’ordine medio del 32,34%. Tab. 4.11 - Utilizzo e-commerce B2B 2008 2009 2010 Delta 2010-2009 Capi ordinati autonomamente da utenti esterni 33.515 43.504 63.359 +45,63% Nr ordini autonomi da utenti esterni 3.254 3.799 3.748 -1,3% Durante il 2010 sono stati pubblicati una serie di nuovi servizi volti a rendere più semplice ed immediata la comunicazione con i negozi, riducendo i tempi di attesa per le risposte e aumentando la fruibilità e l’accesso alle informazioni. B2C La piattaforma e-commerce riservata al consumatore finale, il B2C, registra un’ulteriore crescita rispetto al 2009, con un aumento del 20% nel volume di affari. Con esso, aumentano tutti gli indici di valutazione del sito, cresce il numero di iscritti, il numero di visite ed il numero di pagine visualizzate. E’ evidente quindi un aumento della notorietà della boutique on line grazie al miglioramento dei vari processi aziendali connessi al servizio, all’aumento della gamma e della profondità della proposta, al miglioramento della cura del cliente mediante una politica di comunicazione “misurata” verso i consumatori finali. Il 44,16% delle visite è rappresentato da nuove visite. La diminuzione della metrica relativa al tempo medio di permanenza nel sito e del numero delle pagine viste è da attribuire all’aumento della notorietà del brand ed alla volontà/capacità di andare subito a cercare prodotti ben precisi da parte del consumatore finale, nell’ambito di una piattaforma facilmente fruibile. Soltanto il 20% delle visite è caratterizzato dalla visione di una sola pagina. Simona Misuri Tab. 4.12 - Indicatori e-commerce B2C 2009 2010 Numero di iscritti 1.813 3.115 6.314 Numero di visite 183.669 206.452 266.825 Numero di pagine visualizzate 5.499.025 8.126.000 9.727.403 Numero di pagine visionate per visita 29,94 39,34 36,46 Tempo medio di permanenza nel sito 6’ e 23’’ 7’ e 36’’ 6’ e 41’’ Connettività Il capitale relazionale di Monnalisa associato alla rete di vendita, ai propri clienti dettaglianti ed ai consumatori finali è oggetto di investimento anche mediante lo sviluppo della connettività, intesa come capacità di intercomunicazione tra sistemi diversi per lo scambio di informazioni. Nel complesso si relazionano in via telematica con il sistema aziendale circa 7.500 utenti esterni, tra agenti e rappresentanti, dettaglianti e consumatori (mediante B2C). Sicurezza e garanzia del prodotto Ogni capo Monnalisa, proprio perchè dedicato ai bambini, è progettato e valutato anche sulla base degli aspetti relativi alla salute e alla sicurezza. Nonostante lo scorso anno, stante l’esito positivo dei controlli effettuati, si fosse deciso di non programmare ulteriori verifiche sul prodotto, salvo casi di impiego di materiali o applicazioni di nuova concezione, Monnalisa ha stabilito comunque di verificare a campione alcuni prodotti, ad ulteriore tutela del consumatore finale ed indirettamente della stessa forza lavoro impiegata lungo la filiera produttiva. In particolare, si è stabilito di concentrare la verifica sui capi commercializzati provenienti dalla Cina, ove la normativa in materia di salute e sicurezza può risultare difforme da quella europea. Per la stagione estiva, sono stati verificati due prodotti per l’infanzia (un biberon ed un ciuccio) e 9 tessuti, a copertura del 36,69% dei materiali impiegati in collezione rispetto agli ordini clienti. Per la stagione invernale, sono stati sottoposti a test 9 tessuti, a copertura del 38,98% dei materiali impiegati in collezione rispetto all’acquistato da parte dei clienti. Tra i test maggiormente eseguiti, le analisi sulla presenza di coloranti azoici, coloranti cancerogeni, coloranti allergizzanti dispersi, formaldeide, metalli pesanti ed analisi del livello di pH. I test sono stati realizzati da enti accreditati ed hanno dichiarato la sicurezza dei materiali impiegati. Per esplicito accordo con i fornitori stranieri, il costo dei test è a carico di Monnalisa solo se con esito positivo; nel caso di non conformità, è responsabilità del fornitore provvedere alla spesa per i test, fino al raggiungimento della conformità. La politica è finalizzata a sensibilizzare il fornitore rispetto alle tematiche di salute e sicurezza del prodotto, incentivando la realizzazione di prodotti conformi. Alessia Evangelisti Progetto Sicurezza del prodotto Ambito di attività in cui si è inserito il progetto: outsourcing prodotti finiti, acquisto materie prime, progettazione del prodotto Che ruolo hai avuto nel progetto? In qualità di responsabile outsourcing estero (Misuri) e di responsabile progettazione (Evangelisti) abbiamo collaborato alla realizzazione di un evento formativo e consulenziale assieme ad un istituto specializzato. Obiettivi del progetto: informare, formare e diffondere consapevolezza all’interno dell’azienda circa le normative europee in tema di sicurezza del prodotto di abbigliamento per bambini Azioni svolte: è stato organizzato un incontro formativo con un istituto specializzato che ha esposto le normative vigenti in materia di sicurezza del prodotto di abbigliamento per bambino, con particolare riguardo alla normativa EN 71 (giocattoli) e EN 14682 (cordoncini e lacci). Alla luce delle normative in oggetto sono stati rivisti criticamente i capi progettati in modo da garantirne la conformità. E’ stata divulgata ai façonisti ed ai fornitori esteri di prodotti commercializzati una informativa di sensibilizzazione circa queste tematiche. Benefici ricevuti: Maggiore consapevolezza da parte di tutti circa l’importanza di una corretta progettazione ed informazione di tutte le parti coinvolte nel processo produttivo; condivisione del progetto con i fornitori; maggiore garanzia e tutela del consumatore finale. Capo commercializzato: è il capo acquistato direttamente finito e realizzato su idea stilistica e progettuale dell’azienda committente. Differisce dal prodotto confezionato, per il quale l’azienda acquista le materie prime che trasforma, direttamente o indirettamente, sulla base della propria idea stilistica e progettuale. Annual Report 2010 ASSICURARE UN’ALTA QUALITÀ 2008 87 Chiara Menicatti 4.2.3 Equità e correttezza verso i fornitori Le condizioni di pagamento stabilite con i fornitori corrispondono alla tipologia di prodotto acquistato. Per i tessuti, la dilazione più lunga sconta l’anticipo e la sicurezza della richiesta di fornitura da parte di Monnalisa, che mediante l’”ordine al buio”* - effettuato a campagna vendita non iniziata - si accolla il rischio di valutazione delle tipologie e quantità di materie prime da acquistare, per poter anticipare i tempi del processo produttivo e quindi delle consegne al cliente. Tab. 4.13 - Dilazioni di pagamento contrattuali per tipologia di fornitore consolidato e continuo Progetto Valutazione Fornitori Ambito di attività in cui si è inserito il progetto: sistema qualità, processo di valutazione dei fornitori. Che ruolo hai avuto nel progetto? In qualità di addetta alla certificazione ISO 9001 ho collaborato alla revisione del processo di valutazione dei fornitori. Obiettivi del progetto: rivedere il vecchio sistema di valutazione dei fornitori in modo da misurare mediante un unico indice, non solo la qualità della fornitura, ma anche aspetti relativi a utilizzabilità (nel caso dei tessuti), affidabilità dei volumi, puntualità degli ordini, qualificazione del fornitore. Azioni svolte: sono stati elaborati i singoli indici relativi ai vari aspetti del rapporto di fornitura, sono stati pesati ed inseriti nella creazione di un unico indice di valutazione. Il processo è stato informatizzato ed inserito nel sistema gestionale aziendale. Benefici ricevuti: la valutazione del fornitore è resa più oggettiva e completa, invitando a riflettere non solo sulla qualità ma anche sul servizio ed in generale su tutti gli aspetti della relazione con il fornitore. Dilazioni di pagamento da contratto Tipologia di fornitore 30 gg 60 gg 90 gg 120 gg Tessuti 0 3 9 10 Accessori 1 15 22 10 Façon 0 17 0 0 Commercializzati 2 22 1 1 Salvo situazioni di contestazione su merci o servizi acquistati, Monnalisa osserva regolarmente le condizioni contrattuali concordate con il fornitore. 4.2.4 La valutazione della qualità dei fornitori La qualità del prodotto e del processo Al termine di ogni stagione, Monnalisa valuta i propri fornitori sulla base di: qualità del prodotto/servizio fornito, rapporto qualità-prezzo, flessibilità, creatività e versatilità. Tab. 4.14 - Valutazione fornitori stagione estiva tessuti, façon e commercializzati Tessuti Façon Accessori I S D B O I S D B O I S B O 2008 0 4 n.a. 7 9 2 15 n.a. 5 10 2 20 n.a. 25 0 2009 3 0 n.a. 8 6 0 21 n.a. 17 0 0 6 n.a. 34 0 2010 0 0 5 9 7 2 22 1 1 3 10 3 I=insufficiente; S=sufficiente; 12 13 D=discreto; D 25 B=buono; O=ottimo Tab. 4.15 - Valutazione fornitori stagione invernale tessuti, façon e commercializzati ASSICURARE UN’ALTA QUALITÀ Tessuti 88 Façon Accessori I S D B O I S D B O I S B O 2008 0 9 n.a. 22 2 0 0 n.a. 1 48 3 16 n.a. 30 0 2009 0 5 n.a. 7 9 2 14 n.a. 24 2 0 7 2010 1 2 8 9 2 5 5 0 1 6 I=insufficiente; S=sufficiente; 15 10 D=discreto; * Nelle aziende che lavorano in programmato e producono a cliente, B=buono; D n.a. 26 2 19 3 9 O=ottimo l’ordine al buio è un ordine a fornitori di materie prime non correlato a dati a proiezione sulla campagna vendite ma basato solo su dati storici e di stima sulla conoscenza della collezione. In quanto tale, rappresenta per l’azienda un fattore di rischio e di impegno finanziario anticipato rispetto alla tempistica degli ordini a proiezione o a consuntivo. Annual Report 2010 La percentuale di fornitori con indice di qualità buono, discreto o ottimo sul totale dei fornitori valutati è piuttosto alta, a significare l’importante patrimonio di competenze e conoscenze capitalizzate nella relazione tra Monnalisa e la sua catena di fornitura. % di fornitori con IQ buono/discreto/ottimo sul totale dei fornitori valutati * Francesco Ciuffoni Gianfranco Roselli 76,97% * media delle due stagioni analizzate La programmazione degli audit esterni avviene sulla base di vari fattori: • • • • la tipologia di lavorazione; la dimensione dell’azienda la localizzazione dell’azienda l’esito di precedenti verifiche ispettive. Il numero di audit effettuati nel 2010 copre più del 10% dei fornitori principali di Monnalisa. Tab. 4.16 - Audit presso fornitori Nr. visite a fornitori effettuate nel 2010 24 di cui in Italia 23 di cui all’estero 1* * effettuato da SGS in Cina In occasione degli audit presso fornitori, non sono state rilevate non conformità critiche, sono stati invece individuati, e condivisi con le aziende, ambiti di miglioramento. A partire dal 2010, come previsto dal contratto, SGS ha esteso il perimetro della verifica includendo il maggior fornitore estero di prodotti finiti, presso il quale è stato effettuato un audit mediante personale locale qualificato. Le cinque non conformità minori rilevate sono state tutte sanate e in occasione dell’audit successivo (febbraio 2011) SGS ne ha verificato l’effettiva l’implementazione. Relativamente ai fornitori di tessuto, dei 33 fornitori consolidati (in vendor list in ognuna delle ultime 4 stagioni), i primi 3 - dai quali viene acquistato il 65% del totale approvvigionato a valore - vengono regolarmente monitorati in ottica SA8000. Marco Faffini Progetto Ottimizzazione Corrieri e Spedizionieri Ambito di attività in cui si è inserito il progetto: magazzino prodotti finiti, area spedizioni Che ruolo hai avuto nel progetto? In qualità di responsabile logistica (Faffini) e di responsabili magazzini spedizioni (Roselli, Ciuffoni) abbiamo collaborato insieme nel realizzare il progetto. Obiettivi del progetto: effettuare una selezione di corrieri e spedizionieri per ottenere la massima qualità di servizio offerto, mantenendo e ove possibile riducendo le tariffe. Azioni svolte: sono state effettuate analisi in merito alle spedizioni/colli affidati a ciascuno spedizioniere, ai tempi di consegna, alle problematiche riscontrate. Successivamente sono stati incontrati i referenti dei vari spedizionieri per condividere quanto emerso, dandosi appuntamento ad ogni fine stagione per ricanalizzare insieme l’andamento della campagna spedizioni. Benefici ricevuti: sono stati raggruppati e selezionati i corrieri/spedizionieri, è stato acquisito un maggior potere contrattuale, sono state ridotte alcune tariffe, è stato introdotto un nuovo fornitore (monitorato per due mesi con il controllo di tutte le spedizioni). Lo stesso iter è stato seguito sia per gli spedizionieri Italia che estero. Annual Report 2010 ASSICURARE UN’ALTA QUALITÀ La qualità etica Il controllo e le verifiche di Monnalisa nei confronti dei propri fornitori non riguardano soltanto aspetti relativi al prodotto o al processo. La norma SA8000 contiene infatti uno specifico requisito relativo al controllo della catena di fornitura. Il controllo prevede una formazione ed informazione costante in ottica SA8000 nei confronti dei propri fornitori ed un impegno da parte degli stessi a conformarsi ai requisiti della norma. In questo contesto si inseriscono le visite ispettive presso i fornitori, effettuate direttamente o commissionandone la realizzazione ad un ente di certificazione. 89 90 Annual Report 2010 eccellere nell’ n v ia no i o e z n L’innovazione è una importante leva competitiva, da preservare e valorizzare come una delle componenti chiave del patrimonio intangibile dell’azienda. Per Monnalisa è intesa come capacità di realizzare prodotti che mettano in evidenza il know how e la creatività delle persone che vi lavorano e di individuare soluzioni utili all’azienda, sempre in una logica di rispetto del contesto sociale e ambientale di riferimento. Per queste ragioni, nei paragrafi successivi vengono riportate le performance dell’azienda nel settore specifico dell’innovazione stilistica e le azioni volte ad innovare alcune fasi del processo produttivo o relazionale. 591 5.1 La creatività al servizio dell’innovazione L’innovazione di Monnalisa parte dal proprio core business: l’ideazione estetica, la ricerca applicata e la realizzazione dei prodotti rappresentano il motore di tutta la ricerca dell’azienda. L’aver concentrato queste attività strategiche in una società unica, Babalai, è funzionale alla valorizzazione di questo fattore critico di successo. Nell’attività di ricerca e sviluppo delle due collezioni, interamente spesate a conto economico, sono state inserite le voci di costo relative al personale dedicato, alle consulenze esterne ad altre risorse interne ed esterne impiegate. NB Disney Licensee Award Lo scorso novembre 2010, nell’ambito di un meeting riservato ai licenziatari Walt Disney Company, sono stati assegnati i Quality Products Awards, prestigioso riconoscimento riservato ai licenziatari che si sono distinti per avere realizzato prodotti di particolare qualità declinando in differenti categorie merceologiche il mondo e i personaggi Disney. I criteri di selezione hanno compreso: innovazione, valore e qualità. Monnalisa si è aggiudicata il premio per la categoria “Halo for Kids”; tra le motivazioni: l’offerta ai consumatori di un’esperienza al top, la qualità eccezionale, la capacità di posizionare i prodotti Disney su un segmento alto. Le attività di ricerca, frutto di un continuo scambio tra Babalai e ufficio marketing, nello specifico, si sono articolate in: • Individuazione delle tendenze moda, dei colori, e dei temi da sviluppare in ogni linea • Ricerca, selezione e creazione ex novo di materiali, tessuti ed applicazioni • Ideazione degli sketch per le stampe, i ricami, le applicazioni ed i tessuti stampati • Ricerca, selezione e realizzazione di accessori specifici finalizzati al capo ed al suo packaging. Tab. 5.1 - Indici di creatività Risorse dedicate all’attività creativa Tasso di successo della collezione Anzianità media team creatività Incidenza del costo di ricerca, sviluppo e realizzazione del campionario sul fatturato % di modelli che hanno venduto almeno il 50% in più rispetto alla media di venduto a modello % di modelli collocati sul mercato/totale modelli presentati 2008 8 8,85% 20,09% 91,38% 2009 7,10 9,48% 20,55% 81,29% 2010 6 8,59% 20,31% 86,58% Gli indicatori di creatività riportati misurano, da una parte, lo sforzo aziendale nell’attività di ricerca e, dall’altra, i risultati ottenuti dalla stessa. L’anzianità media del team di creatività diminuisce grazie all’assunzione di cinque nuove risorse nel 2010 nell’ufficio stile, progettazione e prototipi di Babalai. L’incidenza del costo di ricerca e sviluppo risulta abbastanza in linea con quello dello scorso anno. Permangono positivi gli indicatori relativi al tasso di crescita delle collezioni, ai quali si aggiunge, nelle due collezioni del 2010, un incremento del 17% nel venduto medio a modello. L’aumento in percentuale del numero di articoli collocati sul mercato rispetto al totale degli articoli presentati, associato alla crescita di proposte stilistiche, denota il gradimento da parte della clientela delle scelte creative operate. La progettazione e il disegno di collezioni distintive è il risultato della creatività delle persone, espressione della ricerca made in Italy e garanzia di qualità, che va adeguatamente valorizzato e supportato anche da un punto di vista organizzativo. L’operazione straordinaria che ha interessato nel 2009, mediante conferimento di ramo di azienda, l’area stilistico-progettuale rientra nella strategia di potenziamento dell’ufficio, che vedendo crescere la propria autonomia può - a tendere - vedere ampliare il proprio ambito di interesse soprattutto in termini di nuove tipologie di prodotto trattate. 92 5.2 Innovazione e cambiamento Innovare in azienda significa cambiare qualcosa per produrre miglioramenti, per ottimizzare costi, aumentare fatturato ed accrescere la propria competitività. Si tratta di un processo graduale, avente carattere di continuità, che pervade tutti gli aspetti della vita aziendale, tutti i giorni, in un continuo percorso di ricerca, trasformazione, progettualità. Per questo motivo, a partire da questo Annual Report si è deciso di estendere la rendicontazione della ricerca e sviluppo che distingue Monnalisa, riportando non solo talune innovazioni caratterizzanti l’anno appena concluso, ma anche alcuni progetti in corso d’opera, non ancora terminati, che - raccolti nell’area Monnalisa Labs - testimoniano la forte propensione e tensione al cambiamento che pervade l’intera azienda. E poiché qualsiasi innovazione parte dalle persone, nelle quali si concentrano preparazione, motivazione, impegno, volontà e competenze, si può intuire facilmente la felice concentrazione di “innovatori” nell’organico delle aziende del gruppo Monnalisa. Le principali innovazioni del 2010 Linea Hitch-Hiker A giugno 2010, ha debuttato a Pitti Bimbo il nuovo marchio Hitch-Hiker dedicato al bambino (0-12 anni). Il logo simbolo è , tre lettere “h” contenute nel nome: • h come heritage, l’eredità del marchio Monnalisa che rappresenta il patrimonio storico di memorie, esperienze, abilità, conoscenze • h come hip, alla moda, informato su tutto ciò che ci circonda • h come hitch-hiker, l’autostoppista, un bambino in viaggio che ama l’avventura e la meraviglia che ritrova negli oggetti che porta con sé. Infine, il segno “+” a rappresentare il plusvalore, il dettaglio ricercato, raffinato, prezioso. Si tratta infatti di una linea caratterizzata da eleganza e ricercatezza vintage. A pochi mesi dalla sua nascita, la linea si è guadagnata la copertina di Vogue Dossier Sfilate PE 2010. Monnalisa Living Lo scorso aprile, in occasione del Salone del Mobile a Milano, ha debuttato la nuova linea di camerette “Monnalisa Living”. La creazione di una linea di arredo rientra nel progetto di Monnalisa di rappresentare un lifestyle, quindi non solo capi di abbigliamento ed accessori, ma anche tutto ciò che ruota attorno al mondo dell’infanzia. L’ergonomia che caratterizza i mobili si accompagna ad una forte “artigianalità”, che si declina - per esempio - nella finitura a patina a mano su ogni arredo, nelle stampe particolari utilizzate e tirate a mano, nella riscoperta di tecniche antiche applicate con le nuove conoscenze industriali. ECCELLERE NELL’INNOVAZIONE Progetto Visual Con l’obiettivo di coinvolgere e supportare la rete vendita e la clientela con gli strumenti necessari per una coerente e corretta gestione dell’immagine all’interno dei punti vendita, sono stati organizzati incontri e seminari di visual merchandising rivolti ad agenti di zona e responsabili dei multimarca più esclusivi. I corsi forniscono un’attenta analisi dei principi base del visual e delle dinamiche del punto vendita; si analizzano temi importanti quali le strategie di promozione, il coinvolgimento del consumatore all’interno del punto vendita, la gestione degli spazi e dei display, la cura della vetrina e gli aspetti psicologici della vendita. Gli incontri hanno rappresentato un ottimo strumento di fidelizzazione tra i clienti/agenti e l’azienda, oltre a rafforzare la comunicazione dell’identità del brand. A corredo degli incontri tenuti, è stata preparata una guida di ausilio per i dettaglianti ed è stato elaborato un calendario di interventi visual effettuati direttamente sul negozio da parte di personale specializzato. 94 Annual Report 2010 Gestione degli imballaggi La gestione degli imballaggi è stata inserita nel flusso gestionale aziendale informatizzato. Ogni scatola è stata corredata di codice a barre, le procedure informatizzate dell’area acquisti e magazzino sono state implementate con la possibilità di gestire il codice a barre delle scatole (in ordine, in conferma d’ordine, in carico e scarico). Questo ha consentito di semplificare la gestione delle giacenze, ottimizzare la fase di imballo, rendere più efficace ed efficiente l’acquisto, sia in previsione che a fabbisogno, dei materiali di imballo. Ad oggi, il 95% dei materiali di imballo impiegati rientra nella nuova procedura, entro il 2011 la percentuale incrementerà fino a coprire il 100% dei materiali. Evoluzione B2B Il servizio di e-commerce rivolto ai clienti dettaglianti Monnalisa è stato oggetto di revisione allo scopo di migliorare il servizio offerto ed incrementare l’efficienza operativa sia degli utenti interni che esterni. Il progetto ha interessato il processo di navigazione, sono state snellite le attività operative del back office interno all’azienda, sono stati introdotti - accanto alla vendita finalizzata al riassortimento - tutta una serie di servizi funzionali alla gestione della relazione cliente-azienda. Tra le tante novità, il cliente può, nella stessa piattaforma, visualizzare l’archivio dei propri ordini, controllare lo stato di avanzamento del proprio ordine per modello, leggere la newsletter relativa ai nuovi arrivi in magazzino, accedendo direttamente dalla foto dei modelli alla procedura di acquisto degli stessi. Monnalisa labs Digital Shop Nell’ottica della adozione di una distribuzione multicanale, sono in fase di realizzazione dei totem innovativi che avranno la finalità di vendere il prodotto Monnalisa ed aumentare la brand awareness. Si tratterà di una nuova modalità di vendita che permetterà di sfruttare spazi ad alta intensità di traffico. Il negozio digitale sfrutterà nuove tecnologie e si baserà sostanzialmente sull’utilizzo di quelle touch screen. Saranno implementate politiche di promozione e navigazione innovative, volte a rendere unico e coinvolgente il processo di acquisto. Saranno rafforzati i processi logistici interni aziendali per dare la possibilità al cliente di ricevere la merce dove desidera. ECCELLERE NELL’INNOVAZIONE Digitalizzazione del processo di progettazione della collezione e creazione di un archivio digitale Scopo del progetto è digitalizzare il processo di progettazione della collezione, dal briefing alla realizzazione del campionario per la ricerca di miglioramenti, la condivisione delle informazioni sullo stato di avanzamento e l’archiviazione digitale delle collezioni. A seguito dell’analisi dei vari processi relativi alla creazione della collezione, è stata selezionata la migliore tecnologia sul mercato, funzionale all’obiettivo fissato. Verranno così riviste le nuove logiche di classificazione merceologica in funzione dell’albero merceologico implementato all’interno del sistema informativo. Conseguentemente alla selezione di valori di filtro, i vari temi della collezione saranno così rappresentati in modo semplice ed intuitivo, offrendo una reportistica immediata per un quadro dello stato avanzamento della collezione e per la valutazione di eventuali margini di miglioramento a livello di bilanciamento tra le varie funzioni. L’applicazione faciliterà la progettazione e darà una maggiore consapevolezza della composizione della collezione. Inoltre, il progetto porterà all’implementazione di una reportistica volta a monitorare l’andamento dei prodotti in termini di immesso nei negozi e vendite al consumatore, nonché all’archiviazione delle varie collezioni, che diventeranno facilmente navigabili secondo dimensioni e attributi del prodotto. Annual Report 2010 95 Andrea Mattesini Progetto Nuovo Sito B2C Ambito di attività in cui si è inserito il progetto: area marketing Che ruolo hai avuto nel progetto? in qualità di responsabile e-commerce ho coordinato il progetto nei vari aspetti tecnologici, organizzativi e di marketing. Obiettivi del progetto: in seguito agli ottimi risultati raggiunti in ambito e-commerce, l’azienda ha deciso di investire ulteriormente nello sviluppo del canale on-line, per aumentare l’efficacia e l’efficienza dei vari processi aziendali coinvolti, nonché nello sviluppo delle strategie di web marketing. Azioni svolte: sarà implementata una nuova piattaforma tecnologica che rafforzerà tutta la parte di back office e renderà la navigazione più facile ed intuitiva. Aumenteranno la performance del processo di acquisizione ed evasione dell’ordine, infine il flusso dell’informazione - da parte di tutti gli attori coinvolti a livello aziendale - migliorerà, grazie ad una maggiore condivisione delle informazioni. Attraverso un sofisticato lavoro di analisi dei dati di sell-out della rete dei punti vendita e shop in shop, sarà fatto un lavoro di riorganizzazione delle categorie merceologiche finalizzato alla costruzione di un albero di navigazione basato su algoritmi che terranno conto sia del peso in termini di importanza di acquisto delle categorie, sia della organizzazione delle informazioni in modo da rendere il processo di ricerca, selezione e acquisto dei prodotti più semplice ed intuitivo. Verranno adottati metodi di indicizzazione in grado di supportare le politiche di merchandising aziendale. La grafica sarà completamente rivista, in modo da rendere la navigazione non solo più chiara, ma anche più funzionale all’introduzione di nuove merceologie. Saranno implementate nuove metodologie di analisi dei dati in modo da aumentare la comprensione delle metriche tradizionali e nuove. Saranno potenziate, inoltre, tutte le infrastrutture logiche ed hardware, aumentando le velocità di connessione e rendendo più stabile la base dati. Verranno potenziate tutte le politiche di web marketing, anche mediante una presenza più forte su tutti i social media. Benefici ricevuti: Miglioramento della navigazione, maggiore efficacia ed efficienza delle attività operative in azienda, maggiore flusso di informazioni e relativa analisi. ECCELLERE NELL’INNOVAZIONE Alessandro Rosi 96 Progetto RFId Ambito di attività in cui si è inserito il progetto: Supply chain Che ruolo hai avuto nel progetto? in qualità di responsabile progetti speciali ho coordinato le attività del progetto all’interno dell’azienda Obiettivi del progetto: Innovare le modalità di gestione della filiera al fine di migliorarne l’efficienza operativa interna ed esterna, stimolare l’acquisto dei clienti grazie ad un’esperienza di acquisto più coinvolgente e dinamica Azioni svolte: E’ stato analizzato lo stato attuale dei processi della supply chain e dei processi interni al retail; in collaborazione con la facoltà di ingegneria dell’Università di Firenze è stato selezionato il tag RFId più confacente ai bisogni aziendali. E’ stato studiato l’inserimento del tag all’interno del prodotto ed il nuovo layout dell’etichetta porta dati. Sono stati reingegnerizzati i processi della supply chain. E’ stato introdotto il codice QR-Code per dare al cliente finale la possibilità di risalire alle informazioni di originalità e tracciabilità. E’ stata introdotta la tecnologia RF nei processi di accettazione merce, in ingresso e ubicazione. Il progetto attualmente è in fase di sperimentazione sul 15% della produzione. In occasione di Pitti Bimbo, a giugno 2011, verranno presentati gli strumenti interattivi scelti per lo Smart Shop con i quali il cliente potrà sfogliare il catalogo, vedere i video della sfilata, intrattenere il bambino con dei giochi, risalire alle informazioni di tracciabilità-originalità e di reperibilità del prodotto all’interno del negozio. E’ in corso la sperimentazione della gestione delle spedizioni, dei resi dai negozi, l’integrazione del sito B2B con gli strumenti interattivi e, a livello di negozio, la reingegnerizzazione e sperimentazione dei processi di accettazione merce, movimentazione dei capi in aree logiche dinamiche. Benefici ricevuti: ad oggi stiamo raccogliendo dati e informazioni per quantificare i benefici sui seguenti processi: • Esternalizzazione della fase di stampa presso façon • Introduzione snella della fase di accettazione commesse • Incremento dell’efficienza delle attività operative per la gestione delle seconde scelte e capi non prodotti su ERP aziendale e nella fase di ubicazione. A medio termine, si avrà un incremento dell’efficienza delle attività operative di negozio, quali il carico delle merci, il riassortimento, l’ottimizzazione degli stock tra punti vendita, la lettura multipla alla cassa, l’utilizzo delle etichette intelligenti come dispositivi antitaccheggio. E’ evidente il ruolo importante che questa innovazione giocherà all’interno di un più ampio progetto di tracciabilità della filiera a garanzia dell’originalità, qualità, sicurezza e sostenibilità del prodotto, per la tutela del consumatore finale. Annual Report 2010 RFId: L’identificazione a radiofrequenza è una tecnologia correlata alla comunicazione di informazioni, in modalità attiva o passiva, da e verso dei tag dotati di antenna. L’identificazione a radiofrequenza tra le sue applicazioni viene utilizzata come alternativa all’identificazione mediante codici a barre, tramite l’utilizzo di hardware e software specifici e risulta ad oggi uno dei più importanti fattori di cambiamento nel supply chain management. ECCELLERE NELL’INNOVAZIONE Tag RFId: I tag RFId, chiamati anche “Etichette Intelligenti” (smart labels) sono composti da un chip, per la memorizzazione dei dati, e da un’antenna per la comunicazione con i lettori – componenti hardware che sono responsabili della trasmissione/codifica. All’interno dello stesso tag è possibile salvare le informazioni necessarie all’identificazione. Esistono due tipologie di tag, attivi e passivi. Nei tag passivi, il lettore RF emette un campo elettromagnetico/elettrico che tramite il processo di induzione genera nell’antenna del tag una corrente che alimenta il chip. Il chip così alimentato comunica tutte le sue informazioni irradiandole ai lettori a radio frequenza. I tag attivi invece sono autoalimentati da una piccola batteria interna. Briefing: Incontro volto alla definizione degli aspetti operativi e degli obiettivi di una determinata iniziativa (nel caso specifico la collezione). Durante il brief vengono in genere esposti e discussi i punti fondamentali del documento di “Brief”. Annual Report 2010 97 Promuovere la Monnalisa parte dall’assunto che un’impresa sostenibile si connota innanzitutto per un approccio responsabile verso le persone che lavorano nel e per l’azienda. Nei confronti dei dipendenti questo significa promuovere un processo che ne valorizzi le esperienze e le competenze, garantendo opportunità di crescita e percorsi di sviluppo in risposta alle diverse esigenze. 98 Annual Report 2010 valorizzazione Nei confronti dei fornitori, la valorizzazione del rapporto passa attraverso un approccio orientato alla partnership e alla crescita reciproca. 6 promuovere la valorizzazione 6.1 ...del capitale umano Le principali linee di intervento per la valorizzazione del capitale umano sono volte ad assicurare che il personale sia adeguatamente qualificato e incentivato per lo svolgimento dei propri compiti, oltre a creare e mantenere un ambiente di lavoro in cui vi sia un naturale equilibrio tra esigenze ed impegni dei singoli e dell’organizzazione. 6.1.1. Le iniziative in ambito Risorse Umane Proseguendo il percorso di sviluppo avviato negli anni precedenti in ambito di risorse umane, Monnalisa ha realizzato un’analisi dell’equità degli inquadramenti e delle retribuzioni a livello di gruppo. In pratica sono stati individuati diciotto insiemi (cluster), sulla base di alcuni criteri ritenuti determinanti nell’individuazione dell’inquadramento e della retribuzione del dipendente, quali ad esempio il livello di responsabilità della mansione svolta o il grado di reperibilità della figura sul mercato del lavoro. Ciascun collaboratore è stato collocato all’interno del cluster di appartenenza e si è così proceduto a confrontare inquadramento e retribuzione delle persone appartenenti allo stesso insieme. L’analisi ha consentito di: • • • • • Fare il punto sulla situazione retribuzioni ed inquadramenti Mappare le risorse aziendali Valutare l’esistenza di eventuali non equità Stabilire se e quali azioni intraprendere a fronte di situazioni di mancata equità Scadenzare i costi delle operazioni programmate. Tab. 6.1 - Esito piano di miglioramento - area dipendenti Obiettivo 2010 Azione Esito Fare analisi equità Motivazione e valorizzazione dipendenti Obiettivi raggiunti Interventi formativi A seguito dell’analisi dell’equità aziendale e/o sulla base di percorsi di crescita personali del singolo collaboratore, sono state attivate 34 iniziative di crescita che hanno interessato 24 persone, pari al 41% dell’intera popolazione aziendale Monnalisa, ed hanno rappresentato per l’azienda un investimento pari a circa 43.000 € per il solo 2010. Il risultato dell’analisi dell’equità è un percorso che ha avuto un primo sviluppo nel 2010, ma che ne comporterà di ulteriori negli anni a venire, come già previsto nella relativa programmazione inserita nel piano di sviluppo aziendale. Tab. 6.2 - Iniziative di crescita del personale Tipologia 100 Annual Report 2010 2008 2009 2010 Aumento di stipendio 9 5 8 Passaggio di livello 6 6 5 Trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato 2 6 4 Passaggio di categoria 1 1 3 Rinnovo contratto a termine 5 1 2 Cambio di mansione con nuove responsabilità 6 13 11 Premio ad personam 0 0 1 I dati 2008 includono i dipendenti oggi appartenenti a Babalai e Jafin, mentre i dati 2009 e 2010 riguardano la sola Monnalisa, alle cui iniziative occorrerebbe - ai fini di una maggiore comparabilità del dato - aggiungere tre aumenti di stipendio, tre passaggi di livello ed una trasformazione a tempo indeterminato avvenuti in Babalai, un aumento di stipendio, un passaggio di livello, un rinnovo di contratto a termine e due cambi di mansione realizzati in Jafin. Indice di polivalenza 2008 2009 2010 48% 48% 47% L’indice di polivalenza rappresenta la percentuale di persone che all’interno dell’azienda hanno rivestito anche altri ruoli oltre quello attualmente ricoperto. Rappresenta un indice di vivacità intellettuale e di apertura al cambiamento, sia da parte dell’azienda che da parte dei collaboratori. Per il 2010 il dato risulta sostanzialmente in linea con gli anni precedenti, confermando i valori positivi. In un’azienda come Monnalisa, la mobilità trasversale ha anche un ruolo di valorizzazione dell’individuo che, dovendo convivere con un organigramma compresso, può comunque godere di opportunità di crescita mediante l’estensione delle proprie competenze, mettendosi alla prova in nuove mansioni, in aggiunta o in sostituzione delle vecchie, creando così utili occasioni di auto alimentazione della propria motivazione e contribuendo ad una capitalizzazione diffusa dei saperi dei singoli. NB PROMUOVERE LA VALORIZZAZIONE Sistema Incentivante Monnalisa ha definito un sistema incentivante finalizzato ad attrarre e trattenere le persone, motivandole ad assumere comportamenti coerenti con le necessità di business e conseguire i risultati di performance desiderati. Al raggiungimento del MOL obiettivo, l’azienda prevede un’erogazione in natura sotto forma di voucher (libri, benzina, spesa, corsi di lingua straniera) di pari importo per tutti i collaboratori, in pratica una sorta di redistribuzione della ricchezza prodotta. Al raggiungimento del MOL obiettivo e degli obiettivi personali o specifici dell’area di appartenenza, Monnalisa prevede l’erogazione di un premio in denaro, in percentuale sul proprio reddito. Il sistema di incentivazione è stato arricchito di una attenzione al sociale che sposa i contenuti valoriali della mission aziendale. Nello specifico, è possibile per ciascun dipendente destinare una quota del proprio premio di produttività (almeno l’1%) a realtà impegnate in attività di solidarietà. Ciascun contributo individuale offerto dal dipendente viene integrato da una quota pari da parte dell’azienda. In aggiunta, è possibile per il dipendente convertire parte del proprio premio lordo in tempo, fino ad un massimo di due giornate lavorative, da impiegare per svolgere attività di volontariato. Mol: Il Mol è il Margine Operativo Lordo, rappresenta la differenza tra le vendite e il costo del venduto. Annual Report 2010 101 6.1.2 Lo sviluppo delle competenze Per la prima volta la percentuale di dipendenti con laurea cresce in misura tale da bilanciare la percentuale di popolazione aziendale con diploma di scuola media inferiore. Graf. 6.1 - Scolarità dipendenti Media inferiore 19% Laurea 19% Media superiore 62% Indice sintetico di scolarità dei dipendenti 2008 2009 2010 2,94 2,94 3 In modo coerente, cresce l’indice sintetico di scolarità dei dipendenti, che rappresenta una media del punteggio da 1 a 4 attribuito al titolo di studio (da licenza elementare a laurea). Il numero di ore di formazione in valore assoluto è aumentato di circa 650, con una crescita importante delle ore di formazione di alto livello e specialistica: +251% la formazione esterna, +44% la formazione interna con docenti esterni. In particolare, rientra nelle ore di formazione esterna, un percorso formativo presso l’Università Bocconi, composto da cinque corsi per un totale di 16 giornate di formazione, rivolte a figure nell’area comunicazione, marketing e commerciale. Tab. 6.3 - Formazione e addestramento* Numero dipendenti coinvolti in attività formative PROMUOVERE LA VALORIZZAZIONE Numero ore complessive di formazione e addestramento 102 56 4.525,50 Numero ore di addestramento per cambio o potenziamento della mansione (docenti interni) 1.440 Numero ore di addestramento per nuovi assunti (docenti interni) 1.840 Numero ore di formazione interna con docenti interni 19,5 Numero ore di formazione interna con docenti esterni 716 Numero ore di formazione esterna 510 Numero ore medie di formazione e addestramento per dipendente 78,02 Numero ore medie di formazione per dipendente 21,47 * Il computo delle ore di addestramento per neo assunti e per dipendenti con nuove mansioni è frutto di una stima del tempo necessario all’acquisizione della completa autonomia nel ruolo considerato La formazione e addestramento con docenti interni è costituita dalle ore di formazione come training on the job ed affiancamento, necessarie per rendere autonome le persone neo assunte o le risorse che hanno visto modificare o potenziare le proprie mansioni, a seguito di crescita orizzontale (solo nel 2010, undici persone ne sono state interessate). Annual Report 2010 2008 2009 2010 Numero persone interessate da formazione mirata a ruolo 31 33 14 Numero attività di formazione mirata a ruolo svolte 30 27 18 Tra le tematiche oggetto di formazione nel corso del 2010 rientrano le seguenti: lingua inglese, lingua russa, comunicazione, gestione ed amministrazione del personale, sicurezza del prodotto, sicurezza sul lavoro, web marketing, gestione del cambiamento, visual merchandising. Tutti i neo assunti vengono formati su ISO9001 e SA8000, verificandone il grado di apprendimento mediante test. Investimento pro-capite in formazione % fatturato investito in formazione 2008 2009 2010 2.900,46 2.829,25 1.624,00 0,66% 0,48% 0,25% L’investimento pro capite e la percentuale di fatturato investito in formazione prendono in considerazione non solo le spese di formazione a conto economico, ma anche la valorizzazione della formazione interna con docenti interni, la valorizzazione della formazione finanziata (per esempio mediante Fondimpresa e Fondirigenti o tramite specifici bandi provinciali), la stima del costo opportunità dei dipendenti in formazione. Rientra indirettamente nella formazione anche la spesa sostenuta per l’acquisto di libri e pubblicazioni periodiche finalizzate all’aggiornamento dei dipendenti. La diminuzione dell’investimento procapite e della percentuale di fatturato investita in formazione risente indubbiamente della sensibile crescita rispettivamente dell’organico e del fatturato, ma derivano anche da una precisa scelta aziendale di alzare il livello della formazione, focalizzandola su specifiche professionalità. 6.1.3 Le politiche retributive L’ammontare complessivo delle retribuzioni è cresciuto del 5%. Nonostante questo, diminuisce sia il costo del lavoro per dipendente che la retribuzione media per dipendente, i due rapporti risentono della politica aziendale di maggiore o minore ricorso ai lavoratori stagionali e della durata del loro contratto. ANNO Retribuzioni Oneri sociali TFR Totale 2008 1.625.849 493.355 119.002 2.238.206 2009 1.348.884 412.703 93.592 1.855.179 2010 1.422.624 433.144 103.124 1.958.892 Tab. 6.5 - Costo del lavoro e retribuzione media anni 2008-2010 ANNO Costo lavoro /dipendente Retribuzione media/dipendente 2008 31.974,37 23.226,41 2009 35.676,51 25.940,07 2010 33.774,00 24.528,00 Dall’analisi del dettaglio delle retribuzioni per inquadramento, emerge una crescita sostanziale delle retribuzioni rispetto allo scorso anno, sulla quale ha influito sia la modifica economica contrattuale che una revisione interna delle retribuzioni abbastanza diffusa. Annual Report 2010 PROMUOVERE LA VALORIZZAZIONE Tab. 6.4 - Retribuzioni dirette ed indirette anni 2008-2010 103 Tab. 6.6 - Scostamento tra retribuzione* Monnalisa e CCNL Inquadramento (operai e impiegati) Nr. Persone U D Paga base CCNL Media Monnalisa Scostamento medio 3° livello 13 10 3 1.384,99 1.384,99 - 4° livello 18 8 10 1.447,31 1.551,19 +103,88 5° livello 17 4 13 1.527,62 1.669,57 +141,95 6° livello 7 5 2 1.632,79 2.244,59 +611,80 7° livello 3 3 0 1.744,96 4.187,01 +2.442,05 * La retribuzione media Monnalisa è computata al netto degli scatti di anzianità Nonostante siano poche le donne ai più alti livelli di inquadramento e sebbene, a parità di livello, gli uomini tendano a percepire una retribuzione mediamente superiore, diversamente dagli anni precedenti la differenza si è notevolmente ridotta, restando comunque al di sotto del 10%. E’ pur vero comunque che il differenziale deve essere letto alla luce della possibilità di conciliare i tempi di vita e lavoro mediante il ricorso a regimi di orario parziale, ai quali ha accesso ad oggi il 21% della popolazione femminile. Tab. 6.7 - Scostamento tra retribuzione media* maschile e femminile Inquadramento Impiegati Livello Nr. uomini Retribuzione media Nr. donne Retribuzione media Delta 7° 3 4.226,61 0 n.a. n.a. Impiegati 6° 5 2.321,15 2 2.156,22 -7,11% Impiegati 5° 3 1.704,84 13 1.682,43 -1,31% Impiegati 4° 6 1.558,44 9 1.567,53 +0,58% Operai 4° 2 1.606,44 1 1.455,57 -9,39% Operai 3° 10 1.389,64 3 1.384,99 -0,33% * Il computo della retribuzione media è qui al lordo degli scatti di anzianità NB Allo scopo di sostenere i dipendenti con domicilio distante dal luogo di lavoro, che si trovino a sopportare spese di viaggio rilevanti rispetto al loro complessivo reddito, Monnalisa ha concluso con i propri collaboratori un accordo volto ad attribuire un rimborso “viaggio” a ristoro delle spese sostenute dal dipendente per recarsi sul posto di lavoro dalla propria abitazione e viceversa, rimborso forfetariamente determinato sulla base della distanza chilometrica (a partire da un minimo di 20 km) e del livello di reddito (massimo €20.000). Per il 2011, le condizioni dell’accordo sono state parzialmente riviste in modo da estendere il beneficio a più persone all’interno dell’azienda; lo stesso accordo è stato siglato anche per Jafin e Babalai. promuovere la valorizzazione 104 Annual Report 2010 6.2 … del capitale relazionale Con i principali fornitori, Monnalisa collabora secondo un approccio orientato alla partnership di lungo periodo, che si basa sulla condivisione di obiettivi e strumenti per individuare soluzioni professionali di qualità e giungere a risultati di comune soddisfazione. Questo processo rappresenta un’occasione di crescita reciproca e di rafforzamento della relazione, testimoniata anche dalla continuità e stabilità di rapporti che si sono venuti ad instaurare con i principali fornitori. L’azienda tende a privilegiare quei fornitori dai quali riceve collaborazione in ambito di ricerca, sviluppo e sperimentazione. Con queste imprese Monnalisa instaura una relazione che tende ad essere continua nel tempo, il più possibile stabile. 6.2.1 Stabilità del rapporto e dipendenza rispetto ai fornitori I fornitori presi in esame ai fini dell’analisi sono i soli fornitori di prodotti e servizi aventi impatto diretto sull’attività produttiva aziendale. Si fa quindi riferimento a: fornitori di tessuto, accessori, prodotti commercializzati e fornitori di servizi di lavorazione (taglio, cucito, stiro e fasi accessorie), i cosiddetti façonisti. Tab. 6.8 - Numero di fornitori per tipologia (anagrafico; consolidato; continuo) Tipologia di fornitore Nr. di fornitori in anagrafico di cui Nr. Fornitori consolidati (almeno 2 su 4 stagioni) di cui Nr. fornitori continui (4 su 4 stagioni) Tessuti 520 22 11 Accessori 245 48 23 Façon 258 17 15 Commercializzati 180 26 8 Mediamente la metà dei fornitori consolidati (con i quali l’azienda ha lavorato almeno in due delle ultime quattro stagioni) è costituito dai fornitori continui (dai quali l’azienda ha acquistato in tutte e quattro le ultime collezioni). La stabilità del rapporto conferma la positività della relazione, caratterizzata dalla condivisione degli obiettivi, dall’interscambio delle informazioni, dal partenariato tra i vari attori della filiera e dalla pianificazione efficace della qualità dei prodotti. Tab. 6.9 - Indice di stabilità del rapporto con i fornitori Tipologia di fornitore Continui/consolidati in % 2008 2009 2010 Tessuti 39% 56% 50% Accessori 46% 43% 48% Façon 66% 65% 88% Commercializzati 35% 28% 31% Percentuale globale 47% 50% 50% Il rapporto tra continui e consolidati, più basso nel caso dei fornitori di commercializzati, è da ascrivere ad una costante ricerca di novità nel panorama delle tipologie di prodotti finiti e deve essere letto alla luce del rapporto di dipendenza che raggiunge in questo caso il 93%. Si tratta, quindi, di un contesto in continua innovazione, ferma restando la concentrazione degli acquisti presso quei fornitori che nel tempo hanno saputo rispondere efficacemente alle esigenze dell’azienda. 2008 2009 2010 Tessuto 87,13% 91,28% 90,09% Accessori 69,55% 63,56% 71,95% Façon 79,42% 82,20% 95,21% Commercializzati 91,35% 93,90% 93,28% L’indice di dipendenza da fornitori rappresenta l’incidenza in percentuale del fatturato realizzato con i primi dieci fornitori sul totale del fatturato. Per tutte le categorie di prodotto acquistato, l’indice cresce; l’unica eccezione, rappresentata dai fornitori di accessori, è da ascrivere ad una minore valenza economica dell’accessorio stesso e ad una variabilità maggiore dell’offerta a livello di mercato. Annual Report 2010 PROMUOVERE LA VALORIZZAZIONE Tab. 6.10 - Indice di dipendenza da fornitori 105 comunicare e coinvolgere... 106 Annual Report 2010 costruire insieme evolvere crescere ...in modo trasparente ed efficace D appartenere innovare cambiare ialogo e partecipazione rappresentano i cardini fondamentali per la creazione di rapporti costruttivi con tutti gli stakeholder di riferimento. Questo capitolo unisce le iniziative di comunicazione e informazione che consentono agli stakeholder di conoscere meglio la realtà di Monnalisa - dalle politiche e scelte aziendali alla distintività dei prodotti offerti - con il coinvolgimento più strutturato, che l’azienda ha realizzato nel corso del tempo per parlare con i diversi stakeholder e identificare modalità di risposte adeguate alle loro aspettative. Annual Report 2010 7 Eleonora Belliconi 7.1 La comunicazione... Sono spesso gli stakeholder stessi a chiedere a Monnalisa di comunicare la propria identità e di far sapere le proprie scelte. In questo contesto rientrano sia le iniziative di comunicazione e informazione rivolte ai dipendenti (comunicazione interna), che, più in generale, a tutti gli stakeholder, con il comun denominatore rappresentato da trasparenza, chiarezza, efficacia ed adeguatezza. 7.1.1 … verso l’interno Progetto Comunicazione Ambito di attività in cui il progetto si è inserito: area comunicazione e marketing. Che ruolo hai avuto nel progetto? ho collaborato al progetto in qualità di responsabile comunicazione Monnalisa. Obiettivi del progetto: internalizzare la comunicazione media ed i relativi processi/ attività allo scopo di garantire il presidio di una funzione così vitale per l’azienda e nel contempo garantire la certezza ed univocità del messaggio veicolato. Azioni svolte: è stata creata un’area comunicazione in un’azienda del gruppo presso la showroom di Milano con funzioni di PR e press office. Ad Arezzo, internamente all’azienda vengono gestite la parte media planning ed i contatti con le redazioni. Resta diretta la gestione degli eventi con la stampa. Benefici ricevuti: è cresciuta l’interazione tra giornalisti, proprietà ed azienda; la comunicazione è più efficace e trasparente. Per rispondere alle esigenze dei dipendenti, emerse dal coinvolgimento realizzato negli ultimi anni, bimestralmente viene pubblicata e diffusa una newsletter aziendale, redatta dall’ufficio comunicazione, che riporta i fatti salienti della vita aziendale ed i progetti in cantiere. Si persegue così l’obiettivo di accrescere la capillarità della comunicazione, con l’intento di renderla sempre più bidirezionale. 7.1.2 … verso l’esterno La forma principale di comunicazione verso l’esterno è rappresentata dalla pubblicità che filtra, mediante i prodotti ed i comunicati, l’identità di marchio e di azienda. L’indice di contribuzione interna alla pubblicità misura il rapporto tra l’investimento in pubblicità sostenuto dall’azienda e la valorizzazione dell’intera pubblicità realizzata, sia a pagamento che come redazionale gratuito. Nel 2010, il valore registrato è stato molto positivo, confermando l’interesse e l’apprezzamento per il marchio. Il costo sostenuto dall’azienda rappresenta infatti solamente il 9,28% dell’intero valore della pubblicità relativa a Monnalisa, il restante 90,72% è quanto ha sostenuto il mercato. L’investimento di 42 pagine pubblicitarie ha generato 172 pagine di redazionali gratuiti (+18% rispetto all’anno precedente). Indice di contribuzione interna alla pubblicità 2008 2009 2010 25,15% 25,73% 9,28% La comunicazione aziendale avviene non solo tramite pubblicità off-line, ma anche online, mediante il sito istituzionale (www.monnalisa.eu). Le due sfere principali di analisi dell’attrattività del sito attengono a portata e a qualità delle visite. COMUNICARE E COINVOLGERE... ...in modo trasparente ed efficace La media degli accessi mensili (portata) ha subito un incremento del 21,54% rispetto al 2009. I nuovi visitatori rappresentano il 48,84% degli accessi. Il tempo medio che il visitatore trascorre nel sito è leggermente inferiore allo scorso anno, con una visita media di 4,06 pagine contro le 4,2 del 2009, con una frequenza di rimbalzo (percentuale di visitatori che è uscito dal sito dopo aver visitato una sola pagina) pari al 33,83% del totale dei visitatori. 108 2008 2009 2010 Media accessi mensili 16.557 22.545 27.402 Media pagine visitate mensilmente 80.920 95.592 111.322 4,9 4,2 4,06 Media pagine visitate dall’utente in ogni accesso La positività del dato è un riflesso del buon andamento commerciale dell’impresa nel corso dell’anno. Annual Report 2010 Le iniziative di coinvolgimento che Monnalisa realizza in maniera periodica sono finalizzate a raccogliere le aspettative degli stakeholder e a individuare gli ambiti di intervento per dare risposte adeguate. Si tratta di un percorso di coinvolgimento iniziato nel 2003, che si caratterizza per la scelta dell’azienda di fornire le risposte ritenute opportune e darne pubblicità attraverso le pagine del Bilancio. Nel corso dello svolgimento della propria attività, Monnalisa - così come ogni altro organismo socio-economico - entra in contatto con una pluralità di soggetti che, a vario titolo, hanno un interesse nel perseguimento della sua missione aziendale e pertanto presentano attese di conoscenza relativamente alle attività e prestazioni dell’impresa. Ciò che accomuna gli stakeholder è l’oggetto di interesse (l’azienda) ma non sempre le aspettative nei suoi confronti sono comuni e condivise; si tratta perciò per l’impresa di: • Confermare, mediante il proprio comportamento e la rendicontazione dello stesso, il mandato fiduciario ricevuto a vario titolo dagli stakeholder interni ed esterni; • Mediare le attese (espresse e tacite) dei vari portatori di interesse, considerando in prima istanza e super partes l’interesse dell’interlocutore autonomo “azienda”: in esso trovano comune giustificazione e soluzione gli interessi di tutte le parti, incluse quelle potenziali e future. 7.2.1 ...verso l’interno: i dipendenti Informazione e coinvolgimento dei dipendenti Tra gli stakeholder, un ruolo primario è quello del personale di Monnalisa e delle aziende del gruppo. L’azienda ha istituito per i collaboratori due strumenti di coinvolgimento continuo: il comitato etico e la funzione risorse umane. Il comitato etico è un gruppo di lavoro composto dalle direzioni aziendali, dal rappresentante dei lavoratori per la SA8000, dal responsabile della comunicazione e dal responsabile CSR. Il comitato si riunisce almeno due volte all’anno per discutere di tematiche attinenti il rapporto di lavoro, la salute e la sicurezza, i processi aziendali ed i progetti interni ed esterni che l’azienda intende intraprendere in ambito di responsabilità sociale. Si tratta in pratica di un canale di comunicazione aperto tra direzione e personale, che consente di gestire in ottica di collaborazione, dialogo e conciliazione i reciproci punti di vista. Dal dialogo con i dipendenti e dalle attività del sistema di responsabilità sociale sono emerse, nel 2010, 9 segnalazioni, costituite da suggerimenti, richieste e rilievi, che possono sfociare in non conformità, ad integrazione di quelle eventualmente riscontrate nel corso degli audit interni. Il 100% delle segnalazioni emerse è stato accolto e gestito. Tab. 7.1- Riunioni anno 2010 Mese Evento Febbraio Comitato etico Marzo Presentazione progetto sviluppo risorse umane e nuovo sistema premiante in gruppi (6) Maggio Giugno Riesame del Sistema SA8000 Coinvolgimento dipendenti per workshop Annual Report 2009 Comitato etico Luglio Riunione plenaria presentazione Annual Report 2009 Novembre Illustrazione piano di sviluppo e Annual Report 2009 in gruppi (5) Francesca Degradi Progetto Portale Interno Ambito di attività in cui il progetto si è inserito: comunicazione interna Che ruolo hai avuto nel progetto? mi sono occupata della parte operativa relativa all’implementazione del portale interno Obiettivi del progetto: • Velocizzare la trasmissione e la condivisione delle informazioni • Facilitare l’interazione e la comunicazione verticale ed orizzontale • Informare/formare • Creare coesione e senso di appartenenza • Diffondere cultura aziendale. Azioni svolte: il sito, terminato per la prima parte, consente ai collaboratori di reperire numerose informazioni relative all’azienda (company profile, organigramma, news, bilanci, etc.), al rapporto di lavoro (normative, policy aziendali, mansionari, modulistica, area domande frequenti sulle tematiche risorse umane), ai processi aziendali (manuale, procedure, istruzioni, documentazione ISO9001 e SA8000), alla formazione (materiale formativo, approfondimenti tematici, materiale su corsi formativi interni ed esterni). Nel corso del 2011 è proseguita l’implementazione del portale, introducendo e sviluppando aspetti tipici del web 2.0, quali i forum, il ticketing per specifiche attività interne, il calendario viaggi, etc. web2.0: E’ un termine utilizzato per indicare uno stato di evoluzione di Internet rispetto alla condizione precedente. Si tende ad indicare come web 2.0 l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sitoutente. Annual Report 2010 COMUNICARE E COINVOLGERE... ...in modo trasparente ed efficace 7.2 Il coinvolgimento... 109 Nel corso dell’anno si sono tenuti numerosi incontri plenari, alla presenza di tutti i dipendenti, o a ruota alla presenza di tutti i dipendenti di una determinata area. Si è colta l’occasione in questi eventi per: • presentare il progetto di sviluppo delle risorse umane, descrivendo quanto fatto e in corso d’opera da parte dell’azienda; • introdurre e spiegare il nuovo sistema premiante, in modo da condividere gli obiettivi specifici di area ad esso relativi. A novembre, è stato illustrato il piano aziendale triennale: per la prima volta nella storia della Monnalisa è stato condiviso con tutti i livelli aziendali il progetto di crescita e le leve di sviluppo sulle quali l’azienda - con la collaborazione ed il supporto di tutti - intende investire. Tab. 7.2 - Esito piano di miglioramento - area risorse umane Obiettivo 2010 Azione Esito Motivazione e sviluppo dei dipendenti Studio e analisi dello stile di leadership aziendale Progetto avviato, tuttora in corso Prevenzione e gestione delle problematiche in ambito lavorativo Analisi di clima Analisi consuntivo introduzione funzione risorse umane e condivisione progetti in corso Accrescere il senso di appartenenza aziendale Obiettivo raggiunto Obiettivo raggiunto Happy hour aziendale in occasione del Natale Obiettivo raggiunto Implementazione portale interno Obiettivo raggiunto Organizzazione open day aziendale Rimandato al 2011 Calendario fotografico aziendale Obiettivo raggiunto Focus group sul bilancio sociale Obiettivo raggiunto Volontariato di impresa Progetto avviato, tuttora in corso A seguito di quanto programmato lo scorso anno come risposta a quanto emerso dall’analisi di clima, Monnalisa ha implementato tutte le iniziative programmate (portale interno, analisi dell’equità ed esplicitazione delle politiche aziendali inerenti il personale). COMUNICARE E COINVOLGERE IN MODO TRASPARENTE ED EFFICACE Analisi da stress lavoro correlato Come evidenziato nel capitolo 4 del presente Annual Report, per stress lavoro correlato, si intende lo stress correlato a situazioni e ambienti lavorativi stressanti per i lavoratori. Non è semplice individuare e definire con precisione i sintomi dello stress correlato al lavoro perché potrebbero essere confusi con altri non strettamente inerenti l’attività lavorativa. Tra i principali, figurano malesseri psicofisici, stanchezza, dolori muscolari, calo delle difese immunitarie, iperattività, depressione e ansia, irritabilità, problemi all’apparato digerente, incapacità di esprimersi correttamente. Le fonti di stress negli ambienti di lavoro sono riconducibili a due categorie: quella relativa al contesto di lavoro e quella riguardante le attività di lavoro. Il rischio a cui è esposto il lavoratore sottoposto a forte stress è quello di incorrere in incidenti che possano compromettere la propria incolumità fisica e psicologica o la propria vita. 110 Monnalisa ha deciso di sottoporre i propri dipendenti ad un’analisi stress-lavoro correlato per individuare il grado di stress cui sono sottoposti i propri dipendenti. L’analisi si concretizza con l’individuazione di indicatori per valutare analiticamente il fenomeno in esame, la definizione di indici compositi e la valutazione delle problematiche emerse. Per rendere maggiormente efficace l’indagine, si è deciso di analizzare separatamente le aree di lavoro in cui sono organizzate Monnalisa, Babalai e Jafin. L’analisi ha inoltre rappresentato un momento importante di coinvolgimento e di ascolto dei lavoratori ed ha permesso una valutazione dei punti di forza e delle criticità nei locali di lavoro e nei rapporti tra persone e società. Le criticità verranno esaminate dall’azienda, che predisporrà un piano di azioni volte a migliorare l’ambiente di lavoro nel suo complesso. Al questionario sottoposto alla totalità dei dipendenti ha risposto l’87% dell’organico del perimetro di rendicontazione (Monnalisa, Jafin, Babalai). Annual Report 2010 MONNALISA Dall’analisi effettuata presso Monnalisa, è emerso per i lavoratori un grado di rischio complessivo medio, con aree lavorative come marketing e commerciale che presentano rischi bassi. Tutti gli ambienti e i locali di lavoro sono risultati del tutto adeguati mentre sono stati riscontrati sintomi di stress presso il personale, in particolare nelle aree segreteria, magazzino e produzione. L’analisi ha permesso di individuare gli aspetti più critici che hanno determinato tali ambiti di indagine. Tra i fattori principali che riguardano i locali e le attività aziendali figurano la temperatura e ventilazione nei posti di lavoro ed alcune carenze nell’organizzazione dell’azienda. Sul lato delle aspettative e dei rapporti personali, una parte degli intervistati non si aspetta avanzamenti di carriera ed ha individuato un sistema di riconoscimento dei meriti non ottimale (emerso in 2 indicatori); sono emerse inoltre incomprensioni tra colleghi, anche se in generale il clima nel posto di lavoro è buono. Tipo di rischio Segreteria Magazzino Produzione Marketing Commerciale Totale Rischi di natura psicologica MEDIO MEDIO MEDIO BASSO BASSO MEDIO Rischi di natura fisiologica MEDIO MEDIO MEDIO BASSO BASSO MEDIO Rischi di natura comportamentale MEDIO MEDIO BASSO BASSO BASSO MEDIO BABALAI Anche per i lavoratori Babalai il grado di rischio si attesta ad un livello medio, con la sola area Prototipia che presenta un livello di rischio basso. Anche in questo caso, i locali risultano ampiamente idonei all’esercizio dell’attività lavorativa. Le criticità principali sono state evidenziate nella chiarezza dei compiti e delle mansioni assegnate ai lavoratori e alla partecipazione attiva alle decisioni che riguardano il proprio lavoro. Nel rapporto tra colleghi sono emerse incomprensioni, che si manifestano anche in una carenza di rispetto reciproco e dubbi sulla lealtà all’interno dell’azienda. Tipo di rischio Stile Prototipia Progettazione Totale Rischi di natura psicologica MEDIO BASSO MEDIO MEDIO Rischi di natura fisiologica MEDIO BASSO MEDIO MEDIO Rischi di natura comportamentale MEDIO BASSO BASSO MEDIO JAFIN Per i lavoratori Jafin il grado di rischio si attesta ad un livello basso. L’ambiente di lavoro risulta idoneo dal punto di vista ergonomico, i carichi di lavoro adeguati. I rapporti fra colleghi e con i superiori sono percepiti come positivi; sebbene nessuno ritenga probabile un proprio avanzamento di carriera, tutti sostengono che meriti ed impegno sono adeguatamente riconosciuti. Ne emerge una diffusa soddisfazione per le proprie prestazioni, i propri compiti ed i rapporti con colleghi e superiori. Tipo di rischio Totale Rischi di natura psicologica BASSO Rischi di natura fisiologica BASSO Rischi di natura comportamentale BASSO Annual Report 2010 111 Showroom Monnalisa - Milano Team&Identity Day Babalai Con lo scopo di contribuire alla creazione di un ambiente di lavoro positivo e funzionale allo sviluppo della creatività, è stata organizzata una giornata di condivisione della propria identità di azienda e di gruppo, dedicata a tutti i dipendenti Babalai. Obiettivi: costruire l’identità della Babalai (visione e missione), creare senso di appartenenza, motivare al raggiungimento degli obiettivi, comprendere i ruoli delle singole funzioni Babalai, portare allo scoperto le criticità relazioni, trovare nuove forme di comunicazione e collaborazione, identificare il proprio ruolo e gli obiettivi personali e professionali all’interno della visione aziendale, identificare eventuali ostacoli, motivare al raggiungimento della propria visione. Metodologia: Outdoor Training (per una giornata i partecipanti, all’interno di una struttura esterna all’azienda, sono stati condotti lungo un percorso in cui si sono alternati momenti di formazione a lavori di gruppo, esercizi di ruolo, momenti conviviali, esercizi di ancoraggio) Partecipanti: tutti i dipendenti della Babalai (ufficio stile, prototipi, progettazione) Risultati: Nel corso della giornata è stato confermato il forte senso di appartenenza, delle persone di questa funzione, all’azienda. In modo particolare, un elemento di sorpresa e soddisfazione è stato “lavorare” insieme in un ambiente in cui tutti erano semplicemente partecipanti, senza gerarchie. Questo ha permesso che i singoli membri dei diversi team della Babalai abbiano cominciato a vedersi l’un l’altro come persone e non come ruoli, gettando così la base per una più facile collaborazione. E’ stata una giornata in cui ognuno è andato oltre le apparenze e si è messo in gioco con il risultato di una maggior senso di unità, la consapevolezza che insieme si ottengono maggiori risultati e la voglia di conoscere e lavorare meglio insieme. Come far vivere il bilancio di sostenibilità Una delle caratteristiche del presente documento, è rappresentata dalla scelta compiuta dall’azienda di coinvolgere i dipendenti nella fase di redazione dello stesso. Il coinvolgimento su una tematica come la redazione del Bilancio porta con sé la prima conseguenza di aumentare la consapevolezza, da parte di un gruppo numericamente significativo di dipendenti, delle performance realizzate nell’anno oggetto di Report. Ma aumentare la condivisione di questo documento, significa anche incrementare il numero di persone che possono contribuire a raccogliere e commentare i dati, fornendo una lettura migliore e più approfondita degli stessi. COMUNICARE E COINVOLGERE... ...in modo trasparente ed efficace Concretamente, si è deciso di dar seguito alla volontà emersa nel corso del coinvolgimento dello scorso anno, quando i lavoratori furono chiamati ad interloquire fra di loro per verificare se fossero interessati o meno ad un processo partecipato di redazione del Bilancio. I risultati positivi di quella giornata hanno portato ad identificare una metodologia di coinvolgimento specifica per questo Bilancio, che si articola in due momenti diversi: • ai responsabili delle diverse aree di competenza aziendale è stato chiesto di commentare, ognuno con i propri collaboratori, i dati raccolti; • ad alcuni referenti di progetti particolari ed innovativi, ai quali hanno partecipato come collaboratori o come responsabili, è stato inoltre chiesto di spiegare le caratteristiche del loro impegno, ed il contributo da loro dato nel perseguimento dell’obiettivo aziendale. I contributi forniti con entrambe le metodologie sono entrati a far parte del Bilancio stesso. La valutazione complessiva del livello e della qualità del coinvolgimento è stata positiva, con un miglioramento sia nella percezione dello strumento da parte dei dipendenti, sia nella qualità complessiva del lavoro svolto. Trattandosi del primo momento di coinvolgimento sul tema, organizzato in azienda, sarebbero opportuni alcuni accorgimenti metodologici (ad esempio, orientati ad una standardizzazione della raccolta dei commenti o ad una maggiore vicinanza temporale fra il momento in cui i progetti si chiudono ed il loro racconto), che comunque saranno utili per il miglioramento nei prossimi anni. Annual Report 2010 113 7.2.2 ...verso l’esterno: i fornitori Monnalisa manifesta il suo impegno verso il coinvolgimento degli stakeholder anche tramite la raccolta delle valutazioni e delle impressioni dei propri fornitori. Per questa ragione per la prima volta è stata realizzata un’indagine presso i fornitori cinesi allo scopo di individuare le aspettative ed i principali aspetti positivi, che i produttori cinesi riscontrano nel collaborare con Monnalisa assieme agli aspetti negativi e i relativi ambiti di miglioramento. L’indagine si è svolta tramite l’invio di un questionario on-line a due fornitori cinesi, individuati sulla base della maggiore durata della relazione. Dalle risposte emerge che: 114 fornitore 2 fornitore 1 • Entrambi i fornitori sono ampiamente soddisfatti del rapporto instaurato con Monnalisa e delle metodologie di lavoro applicate, evidenziando la professionalità e la competenza dei designer; • Monnalisa, rispetto ad altri committenti, pone molta attenzione sul rapporto con i fornitori, testimoniato dalla disponibilità a concedere maggior flessibilità e venire incontro alle loro esigenze anche in caso di criticità; • Gli ambiti di miglioramento evidenziati riguardano da un lato la possibilità di rendere più efficace la comunicazione tra il reparto produzione ed i fornitori e dall’altro la gestione condivisa degli eventuali incrementi di prezzo delle materie prime. Quali erano le vostre aspettative quando avete iniziato a collaborare con Monnalisa? Quali sono gli aspetti del lavorare con Monnalisa che risultano maggiormente di vostro gradimento? La principale aspettativa del fornitore è che tutta la produzione di Monnalisa abbia una buona risposta nel mercato e che la società incrementi sempre di più il numero di clienti nuovi e i fan fedeli al marchio. L’obiettivo è quello di fornire a Monnalisa un servizio di qualità sempre più elevata e di riuscire ad ottenere vantaggio reciproco dalla collaborazione. Il fornitore è nel complesso molto soddisfatto del rapporto di lavoro con Monnalisa. Il principale aspetto positivo riguarda il fatto che gli stilisti di Monnalisa sono la combinazione di designer e merchandiser. Possiedono buone idee in materia di stile e hanno chiare le tempistiche del mercato. Tutto ciò può agevolare la collaborazione tra Monnalisa e fornitori in riferimento allo sviluppo. L’auspicio è che questa prassi possa continuare ad essere la regola della società in tema di selezione di nuove risorse. Le aspettative per la collaborazione con Monnalisa erano essenzialmente di operare professionalmente: da un lato, si chiedeva di fornire le informazioni corrette in modo tempestivo (tramite un programma annuale concordato); dall’altro, in caso di incidenti o particolari situazioni, la speranza è che la negoziazione tra Monnalisa e i fornitori sia ragionevole e finalizzata a raggiungere un accordo di convenienza reciproca. Monnalisa è una società socialmente responsabile e molto fedele con la quale è possibile instaurare un rapporto di fiducia. È inoltre disposta a discutere con i fornitori facendo sì che entrambe le parti possano ottenere risultati positivi (e non pensa soltanto a se stessa). 7.3 Cosa dicono di noi - clienti? Le collezioni Monnalisa, così come le attività in termini di immagine e comunicazione, sono percepite positivamente da parte dei clienti. I sondaggi pubblicati sulla rivista Fashion - basati su un campione di clienti - dimostrano infatti che Monnalisa si classifica nelle prime tre posizioni in termini di apprezzamento, sell out, puntualità delle consegne, catalogo pubblicitario, visual merchandising, campagna vendite, sito internet. Di seguito il dettaglio dei risultati relativi al sondaggio, pubblicati nei numeri di Fashion di giugno 2010 e gennaio 2011. Primavera-estate Autunno-inverno La collezione più apprezzata per la sua creatività Monnalisa 2^ classificata Monnalisa 3^ classificata La collezione più vincente in termini di sell out Monnalisa 2^ classificata Monnalisa 2^ classificata L’azienda che si è distinta per la puntualità delle consegne Monnalisa 2^ classificata - L’azienda che più si è distinta per i riassortimenti Monnalisa 2^ classificata Monnalisa 3^ classificata Il catalogo più bello Monnalisa 2^ classificata Monnalisa 1^ classificata L’allestimento, il visual merchandising e le azioni promozionali in negozio Monnalisa 2^ classificata Monnalisa 1^ classificata La campagna più efficace per promuovere le vendite Il marchio il cui sito ha proposto la collezione nel modo più efficace e innovativo - Monnalisa 3^ classificata Monnalisa 3^ classificata Monnalisa 1^ classificata Quali sono gli aspetti del lavorare con Monnalisa maggiormente critici? Come migliorarli? Nel lavorare con Monnalisa sono riscontrabili differenze rispetto alla collaborazione con altre aziende del settore? Un possibile ambito di miglioramento consiste nel rendere maggiormente efficiente la comunicazione tra il reparto produzione di Monnalisa ed i fornitori, come accade in altre realtà del settore tessile ed abbigliamento. No Nel complesso Monnalisa è un ottimo partner, molto comprensivo e affidabile. Un suggerimento che potrebbe essere utile a Monnalisa è quello di analizzare la situazione macro-economica nel processo decisionale. Quando l’economia mondiale è in crescita, anche il costo delle materie prime aumenta. Bisogna tener conto che cercare di tagliare i costi significa sacrificare la qualità. Inoltre, un altro ambito di intervento sta nel maggior sostegno per la produzione estera: a volte emerge la sensazione tra i fornitori che non si stia lavorando nella maniera più efficiente possibile. Il personale di Monnalisa è generalmente molto professionale in ambito lavorativo. Nonostante le differenze di lingua, i fornitori sono sempre in grado di trovare il modo di comunicare con precisione, e si stanno cercando modi per rendere tali comunicazioni sempre più efficienti. In caso di criticità in singole tematiche, Monnalisa è disposta a negoziare con i fornitori, a differenza di altri acquirenti che sono irremovibili di fronte a qualunque tipo di controversia. Monnalisa capisce le urgenze ed è disposta a permettere una certa flessibilità nel processo decisionale e a sostenere i fornitori in queste fasi del processo decisionale; questo aiuta a migliorare il processo di produzione e tutto ciò è molto apprezzato dai fornitori. 115 contribuire allo sviluppo del territorio... 116 Annual Report 2010 ...da un punto di vista sociale ed ambientale La relazione con i territori è basata sul riconoscimento del ruolo assunto da come impresa che persegue obiettivi di business tenendo conto dell’impatto nel territorio in cui opera. Monnalisa intende configurarsi come azienda sostenibile contribuendo allo sviluppo economico e sociale e riducendo l’impatto ambientale derivante dallo svolgimento delle proprie attività. 8 contribuire allo sviluppo del territorio... 8.1 ...da un punto di vista sociale La partecipazione alla crescita del benessere degli individui e della società nel suo complesso emerge innanzitutto dalla capacità di offrire risposte occupazionali di lungo periodo al proprio territorio di riferimento: per questa ragione in questo capitolo trova posto la “fotografia” della composizione e della consistenza del personale, ma anche quella dei fornitori che lavorano per e con Monnalisa, creando mediante l’indotto valore sul territorio. Considerando l’evoluzione dell’azienda negli ultimi anni, parlare di territorio non significa più soltanto far riferimento a quello iniziale, ubicato geograficamente fra Toscana ed Umbria, ma anche agli altri ambienti sociali dove Monnalisa ha deciso di produrre, portandosi dietro, e diffondendo, il bagaglio di conoscenze e di valori che hanno da sempre contraddistinto la sua identità sostenibile. Sono, inoltre, diverse le iniziative di carattere solidaristico e sociale che vengono realizzate attraverso la Fondazione, e quelle che l’azienda sostiene e sviluppa in partnership con altre realtà pubbliche e private. 8.1.1 La partecipazione alla crescita dell’indotto Tab. 8.1 Consistenza personale per inquadramento anni ’08-’10 Monnalisa Dirigenti 2008 2009 2010 1 1 1 Impiegati e Quadri 47 35 41 Operai e Intermedi 22 16 16 Totale 70 52 58 L’organico di Monnalisa è cresciuto di sei unità, analogamente anche Babalai e Jafin hanno registrato un incremento di personale, rispettivamente di quattro e di una unità. Rispetto allo scorso anno la fotografia dell’organico al 31 dicembre registra un incremento del numero di lavoratori nelle aree del commerciale e del magazzino. Graf. 8.1 - Dipendenti Monnalisa per area Tab. 8.2 Consistenza personale per inquadramento anni ’08-’10 Babalai CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO 2008 118 2009 2010 Dirigenti 0 0 Impiegati e Quadri 16 16 Operai e Intermedi 4 8 Totale 20 24 Tab. 8.3 Consistenza personale per inquadramento anni ’08-’10 Jafin Magazzino 19 2008 2009 2010 Dirigenti 0 0 0 Impiegati e Quadri 5 5 6 Operai e Intermedi 0 0 0 Totale 5 5 6 Annual Report 2010 Servizi generali e Ced 8 Commerciale 16 e Marketing Produzione 15 Prevale la presenza femminile in Jafin (66%) e in Babalai (91%), resta stabile in Monnalisa (48%). Tab. 8.4 - Consistenza personale per età e genere MONNALISA Personale femminile Età Dir Imp Personale maschile Op Tot Dir Imp Op Tot <18 0 0 0 0 0 0 0 0 18-30 0 4 2 6 0 2 1 3 15 31-40 0 7 0 7 0 7 8 41-50 0 8 2 10 0 3 1 4 51-60 0 5 0 5 0 5 2 7 Oltre 0 0 0 0 1 0 0 1 TOT 0 24 4 28 1 17 12 30 Tab. 8.5 - Consistenza personale per età e genere BABALAI Personale femminile Personale maschile Età Dir Imp Op Tot Dir Imp Op Tot <18 0 0 0 0 0 0 0 0 18-30 0 5 4 9 0 0 0 0 31-40 0 5 0 5 0 0 0 0 41-50 0 4 4 8 0 2 0 2 51-60 0 0 0 0 0 0 0 0 Oltre 0 0 0 0 0 0 0 0 TOT 0 14 8 22 0 2 0 2 Tab. 8.6 - Consistenza personale per età e genere JAFIN Dir Imp Personale maschile Op Tot Dir Imp Op Tot <18 0 0 0 0 0 0 0 0 18-30 0 1 0 1 0 0 0 0 31-40 0 1 0 1 0 1 0 1 41-50 0 2 0 2 0 1 0 1 51-60 0 0 0 0 0 0 0 0 Oltre 0 0 0 0 0 0 0 0 TOT 0 4 0 4 0 2 0 2 L’età media è di 40 anni in Monnalisa e Jafin, e di 36 in Babalai. Graf. 8.2 - Distribuzione donne e uomini per funzione Dirigenti Impiegati con responsabilità Impiegati Operai 0% 20% 40% 60% 80% 100% Annual Report 2010 CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO Personale femminile Età 119 Gli impiegati con responsabilità rappresentano quegli inquadramenti e funzioni che, per budget di vendita/acquisto o per il coordinamento di altre persone, implicano un livello di responsabilità ed autonomia superiori rispetto ad altri ruoli. Prevale la diffusione di queste funzioni nella popolazione aziendale maschile. Tab. 8.7 - Curricula, colloqui, assunzioni 2008 Curricula pervenuti Colloqui Assunzioni 604 68 34 2009 694 71 13 2010 1.687* 400 19 * dei quali 660 raccolti presso Job Fair Firenze I curricula sono pervenuti per il 38% via web, mediante compilazione di un modulo apposito presente sul sito aziendale, per il 22% via posta, e per la percentuale restante sono stati raccolti in occasione della Job Fair, che si è tenuta a Firenze lo scorso ottobre ed alla quale Monnalisa ha partecipato con un proprio stand, allo scopo di selezionare specifiche figure di interesse, funzionali all’implementazione degli obiettivi contenuti nel piano di sviluppo aziendale. Job Fair è la più importante manifestazione italiana per favorire l’incontro tra offerta e domanda di lavoro ed è organizzata da Confindustria Firenze, Camera di Commercio, Università degli studi e Provincia di Firenze. L’unicità di Job Fair Firenze è dare agli utenti l’opportunità di incontrare direttamente le aziende partecipanti per un primo colloquio di selezione. In occasione della manifestazione, sono state colloquiate 342 persone, il 52% di coloro che hanno lasciato il proprio curriculum vitae presso lo stand Monnalisa. Alcune sono state incluse nelle selezioni di specifiche figure, oggetto di ricerca nel 2010, una ha intrapreso un tirocinio in azienda, due sono arrivate fino alla fase finale del processo di selezione. Tab. 8.8 - Colloqui, tirocini, assunzioni under 30 2008 Colloqui svolti 2009 2010 68 71 400 Tirocini formativi effettuati (in percentuale sul numero dipendenti) 17% 21% 15% Assunti under 30 sul totale persone inserite 17% 36% 42% CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO Assegnando un punteggio (da uno a cinque) a ciascuno degli indicatori considerati, sulla base dei dati storici aziendali e della sostenibilità degli impegni presi per la struttura, è possibile stabilire un tasso ponderato di apertura alle nuove risorse. 120 Tab. 8.9 - Tasso di apertura alle nuove risorse Indice Colloqui svolti 2008 2009 2010 5 5,9 4,8* Peso Tasso 2008 2009 2010 2,31 3,42 2,88 20% Tirocini formativi effettuati (in percentuale sul numero dipendenti) 2,1 2,8 2,21 30% Assunti under 30 sul totale persone inserite 1,36 2,8 2,52 50% * per consentire una maggiore comparabilità del dato con gli anni precedenti, l’indice dei colloqui è stato elaborato al netto dei colloqui svolti presso la Job Fair Nonostante il leggero calo del tasso rispetto al 2009, anno in cui Monnalisa ha incrementato fortemente i colloqui ed i tirocini rivolti alle giovani generazioni, ne emerge comunque una realtà aperta alle giovani risorse ad ai nuovi potenziali talenti. Annual Report 2010 2008 2009 2010 12 7 5 Under 30 presenti in azienda Dei cinque giovani presenti in azienda, tre sono laureati e due sono inizialmente entrati in azienda mediante tirocinio formativo, che - conclusosi positivamente - ha portato alla stipula di un contratto di assunzione. Tipologia contrattuale Al 31/12/10 risultano 58 dipendenti: • 14 con contratto a tempo determinato • 44 con contratto a tempo indeterminato. Rispetto allo scorso esercizio, diminuisce - seppur di poco - la percentuale di contratti a tempo indeterminato, con un incremento in valore assoluto di tre unità sia dei contratti a termine che di quelli a tempo indeterminato. E’ inoltre da considerare che l’83% dei dipendenti Jafin ed il 71% dei dipendenti Babalai ha contratto a tempo indeterminato. Graf. 8.3 - Suddivisione personale per tipologia contrattuale Tempo determinato 24% Tempo indeterminato 76% L’età media di coloro con contratto a tempo determinato è di 42 anni, cinque donne e nove uomini, il 64% è impiegato in magazzino. 2009 2010 64% 80% 50% CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO Percentuale di stagionali continuativi/totale degli stagionali 2008 Nel corso dell’anno, quattro persone sono passate da contratto a tempo determinato a contratto a tempo indeterminato. L’indice di stabilizzazione (numero di contratti a tempo determinato che diventano a tempo indeterminato sul totale dei contratti determinati) è pari a 28,57%; quattro dei quattordici contratti a termine saranno trasformati in contratto a tempo indeterminato nel 2011. Annual Report 2010 121 Fornitori Tab. 8.10 - Dislocazione geografica dei fornitori per tipologia di prodotto Tessuti Accessori Façon Commercializzati Toscana 40% 29% 55% 24% Lombardia 47% 33% 0 2% Emilia Romagna 0 18% 0 5% Umbria 0 2% 35% 0 Resto d’Italia 0 8% 5% 37% 13% 10% 5% 32% Estero Se si analizza la dislocazione degli approvvigionamenti in termini di volumi di acquisto, la distribuzione percentuale cambia. Graf. 8.4 - Distribuzione dei volumi di acquisto (materie prime, façon e commercializzati) Toscana 29% Estero 44% Immaginando una bilancia commerciale dei volumi valorizzati degli scambi fra Italia ed estero, il volume di fatturato all’estero risulta pari a più del doppio dell’acquistato. L’azienda crea valore aggiunto e distribuisce ricchezza sia localmente che globalmente. Resto Italia 27% Graf. 8.5 - Bilancia commerciale Estero Acquistato Fatturato CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO Italia 122 0 5.000.000 10.000.000 15.000.000 20.000.000 Il numero di proposte di collaborazione avanzate da nuovi façonisti a Monnalisa, che risulta esattamente uguale allo scorso anno, si conferma su livelli piuttosto elevati rispetto agli standard degli anni precedenti, risentendo sia della generale crisi del mercato dell’abbigliamento, sia dell’attrattività dell’azienda, valutata come solida ed affidabile da parte del mercato. Numero di proposte di collaborazione avanzate da nuovi façonisti 13 Delle 13 proposte di collaborazione, cinque sono state accolte e il buon esito delle prove effettuate ha portato all’avvio di un rapporto di fornitura. Annual Report 2010 8.1.2 Il rapporto con la comunità locale Monnalisa e la formazione Monnalisa collabora da sempre con il mondo della formazione scolastica, universitaria e postuniversitaria in una duplice forma: accogliendo giovani studenti in stage ed effettuando testimonianze presso le scuole e le Università, portando l’esperienza di Monnalisa nei vari ambiti del controllo di gestione, dell’internazionalizzazione o della responsabilità sociale. Monnalisa predispone annualmente un piano degli stage, suddiviso per aree di competenza. Le candidature possono pervenire direttamente da parte di potenziali stagisti o possono essere proposte da Università, Istituti scolastici, scuole di formazione e specializzazione. Talvolta è Monnalisa stessa ad attivarsi per la ricerca di giovani presso questi istituti a cui affidare un progetto di stage. Gli stage formativi possono venire attivati con diverse finalità da parte del tirocinante: • per il completamento della propria formazione universitaria, allo scopo di redigere la tesi di laurea; • per ottemperare ad un preciso obbligo curricolare finalizzato all’acquisizione di crediti formativi; • per inserirsi nel mondo del lavoro; • per l’avviamento al lavoro nel caso di persone con handicap fisico o mentale. Tab. 8.11 - Stage attivati nel 2010 Ente promotore Nr allievi Durata (mesi) Ambito tirocinio Università di Firenze 1 5 Marketing ICE - Master Corce 1 4 Commerciale Master Produzione e cultura della moda 1 3 Marketing Università di Siena 1 1 Marketing Università di Siena 1 5 Marketing Enaip - Toscana Formazione e lavoro 1 1 Logistica Università Cattolica - Milano 1 3 Commerciale Università di Bologna 2 3 Marketing Dei nove stage attivati, uno ha previsto un rimborso spese mensile ed uno si è concluso con l’assunzione del tirocinante. Anche Babalai ha stipulato 6 progetti formativi, 4 con rimborso spese e 3 con assunzione; analogamente Jafin ha stipulato 6 progetti formativi, due con rimborso e uno con assunzione finale in Monnalisa. Nel corso del 2010 è stata approvata una policy per gli stagisti che prevede, nel caso di stage extracurricolare, un rimborso fino ad un massimo di 500 euro, parametrato sulla base della distanza del domicilio dello stagista e del titolo di studio posseduto. E’ comunque previsto per tutti gli stagisti, curricolari e non, il servizio mensa in convenzione esterna. NB Monnalisa ha aderito in qualità di socio fondatore alla Fondazione Istituto Tecnico Superiore M.I.T.A. (Made in Italy Tuscany Academy), unica scuola superiore di alta specializzazione presente in Toscana ed operante nel settore del made in Italy. Tra gli scopi della Fondazione: assicurare l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario in relazione a figure che rispondano alla domanda proveniente dal settore del made in Italy, con particolare riguardo a quello della moda, sostenere le misure per l’innovazione ed il trasferimento tecnologico alle pmi, diffondere la cultura tecnica e scientifica, sostenere l’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro. Annual Report 2010 CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO NB 123 Monnalisa e la responsabilità sociale Per condividere e sollecitare la discussione sulle tematiche afferenti la responsabilità sociale di impresa e la rendicontazione sociale, è attivo ormai da anni un indirizzo e-mail, [email protected], presso il quale i portatori di interesse esterni possono sollevare richieste, critiche o suggerimenti. I contatti dal web sono perlopiù relativi a richieste di stage o di informazioni finalizzate alla stesura della tesi. Sono inoltre arrivati 62 moduli compilati sul sito internet per poter scaricare e visionare il bilancio integrato. NB Dal 2010, Monnalisa aderisce a Fondazione Sodalitas, associazione territoriale del sistema confindustriale italiano, finalizzata alla creazione di un ponte tra mondo d’impresa e non profit. La Fondazione sviluppa, assieme alle imprese, progetti per promuovere la sostenibilità di impresa nel mercato italiano. Le imprese che fanno parte di Sodalitas sono accomunate dalla scelta di “fare impresa” secondo parametri socialmente ed economicamente innovativi, per favorire la competitività responsabile e sostenibile contribuendo così allo sviluppo di una società inclusiva, equa e coesa. (www.sodalitas.it) Attività della Fondazione Con la costituzione della Fondazione, Monnalisa ha concentrato le donazioni aziendali riuscendo così a razionalizzare gli aiuti ed a contribuire alla realizzazione di specifici progetti coerenti con i valori dell’azienda e della famiglia proprietaria. Nel corso del 2010, la Fondazione è riuscita ad attivare numerose iniziative per le quali si riportano di seguito i tratti salienti. Asse strategico Cosa è stato fatto Glo-calizzazione e crescita comunità socialmente responsabili: attuazione modello welfare mix di comunità Maggio 2010: terza edizione di Arezzo Comunità Socialmente Responsabile Nel corso dell’anno: intensificazione della presenza degli outlet solidali itineranti Ad agosto e settembre 2010: organizzazione delle piazze socialmente responsabili Risultati Sono state selezionate e prese in carico 70 cause sociali Hanno partecipato 161 associazioni ed imprese sociali, 575 imprenditori for profit, 90 istituzioni, 52.137 cittadini (di cui 26.291 donatori) Sono stati raccolti 200.281 € in denaro e 177.763 € in beni A dicembre 2010: 3^ edizione di Welf.Ar. Mix, la maratona televisiva della comunità socialmente responsabile CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO Educazione alla sicurezza stradale: Strasicura 124 Nel corso del 2010 si è continuato ad applicare il modello Welf.Ar. Mix a Strasicura - Cittadella della Sicurezza stradale - nella quale la Fondazione Monnalisa Onlus esplica funzioni di finanziamento attraverso raccolta fondi, di realizzazione e manutenzione, di gestione e di controllo della stessa Il 15/02/10 Strasicura ha iniziato la sua attività teorico-pratica di educazione e formazione in materia di sicurezza stradale. Tutti i 5.110 bambini e ragazzi delle scuole della Provincia di Arezzo (3.076 delle scuole primarie e dell’infanzia e 2.034 delle medie e primo anno delle superiori) iscrittisi tramite l’Ufficio Scolastico Provinciale il 15/06/10 avevano frequentato Strasicura. Il 26/06/10 è stato inaugurato il secondo stralcio (spazio polivalente di 312 mq per i locali mensa ed aule, circuito adulti di 10.000 mq per prove pratiche su 2 e 4 ruote per neo-patentati, adulti, over 65, diversamente abili e professionisti del volante). 1.536 ragazzi delle scuole della Provincia di Arezzo hanno frequentato il modulo di 8 ore per il “patentino”. La comunità imprenditoriale e civile sostiene Strasicura con donazioni ad essa finalizzate pari a 342.677 €. Attraverso l’attuazione del modello di Welfare Mix di comunità, nel 2010 sono stati raccolti complessivamente 713.989 € contro i 148.750 € del 2007, i 380.390 € del 2008 e i 651.035 € del Annual Report 2010 2009. Da un organismo nato grazie al contributo dei soci fondatori si è passati ad una vera e propria fondazione di comunità in cui tutti gli attori sociali (istituzioni, imprese for profit, imprese non profit, singoli cittadini) si sentono coinvolti e perciò concretamente protagonisti delle iniziative realizzate, perché a beneficio di tutta la comunità. Sulla base della funzione di erogazione svolta dalla Fondazione Monnalisa Onlus (per quanto concerne le cause sociali proposte dall’esterno e che prende in carico andando ad integrazione ed in sostegno del sistema di risposte esistenti) sono stati erogati ai progetti/soggetti selezionati 41.899 € in denaro e 28.852 € in beni-servizi nel 2010, per un totale di 220.263 € in denaro e 32.061 € in beni/servizi dal primo anno di vita della Fondazione. NB Monnalisa ha contribuito alla creazione del Consorzio Sviluppo Pratacci, che riunisce le imprese dell’area industriale aretina con la finalità di espletare tutte le attività preliminari e correlate alla riqualificazione, al miglioramento ed al mantenimento dell’area urbana Pratacci, con il fine di favorire e promuovere le attività delle singole imprese. Tra le proposte lanciate dagli operatori e subito accolte dall’Amministrazione Pubblica, la necessità di migliorare lo stato di viabilità, illuminazione e traffico nella zona, oltre alla razionalizzazione della segnaletica stradale. Iniziative di promozione sportiva e culturale Monnalisa sostiene: • la Polisportiva Savinese, affiliata alla F.I.P.A.V., per la partecipazione della squadra maschile di pallavolo al campionato nazionale di serie C • il Baseball Club Arezzo. 8.2 ...da un punto di vista ambientale Per ridurre al minimo gli impatti ambientali derivanti dallo svolgimento delle proprie attività, Monnalisa ha sviluppato un sistema di monitoraggio dei principali consumi, in modo da poter intervenire qualora i dati non rientrino più nei parametri stimati come opportuni. A questo impegno l’azienda ha scelto di aggiungere un’azione di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali su alcuni stakeholder, in particolare dipendenti e fornitori. contribuire allo sviluppo del territorio... Indicatori di performance ambientale CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO 8.2.1 I viaggi e le spedizioni Monnalisa si caratterizza per essere una realtà fortemente internazionale, come si evince dai volumi di merce movimentata sia in acquisto che in vendita da e verso l’estero. Gli spostamenti dei prodotti e delle materie prime comportano la gestione di una fitta rete di relazioni con soggetti, siano essi clienti, agenti, importatori o fornitori, dislocati ovunque nel mondo. L’impatto ambientale generato dalle attività aziendali nell’area della mobilità può essere quindi articolato in: • Mobilità di persone: viaggi effettuati dal personale dell’azienda per la gestione della propria rete di relazioni. • Mobilità di merce: in entrata per l’acquisto (spesso in importazione) di materie prime e commercializzati, ed in uscita per la spedizione dei prodotti finiti ai clienti finali in Italia ed in tutto il mondo. Gli impatti di entrambe le tipologie di mobilità sono state stimate, attraverso dei calcolatori disponibili sul web, in riferimento alla quantità di merce spedita e al numero di passeggeri per ogni tragitto. Annual Report 2010 125 Mobilità di persone La maggior parte dei viaggi interessa destinazioni al di fuori dell’Europa: dei circa 320.000 km totali, l’88% è percorso utilizzando l’aereo come mezzo di trasporto. Graf. 8.6 - Km percorsi per viaggi per tipologia di mezzo di trasporto utilizzato* 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 88% 8% aereo treno 4% auto * La stima dei km percorsi è stata fatta mediante l’ausilio di calcolatori sul web. Per i km percorsi via terra la distanza è stata calcolata da Arezzo al punto di destinazione (www.viamichelin.it), mentre per i km percorsi via aria la distanza è stata calcolata dagli aeroporti di partenza e destinazione risultanti dalle fatture di acquisto dei voli. Anche per la stima dei km via aria è stato utilizzato un calcolatore sul web (http://www.horlogeparlante.com/it/distance.php). Mobilità di merci Per quello che attiene la mobilità delle merci, Monnalisa spedisce le proprie collezioni in Italia e all’estero, ovunque nel mondo. I km percorsi in entrambi i casi superano i 2.000.000 di km con una leggera prevalenza dei km percorsi all’estero. I mezzi di trasporto più utilizzati restano il camion e il treno, con i quali sono stati percorsi il 73% dei km totali. Graf. 8.7 - Spedizioni (in km)* 3.000.000 2.500.000 2.576.477 2.154.602 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO - 126 spedizioni estero * I km percorsi sono frutto di una stima per difetto, in quanto generata non dall’effettivo percorso delle merci verso le proprie destinazioni ma dalla valutazione della distanza chilometrica tra Monnalisa ed il capoluogo di provincia relativo alla città di destinazione, nel caso di spedizione in Italia, e la distanza tra Monnalisa e la capitale dello stato estero relativo alla città di destinazione, nel caso di spedizione all’estero. Sono stati utilizzati gli stessi calcolatori di distanze sul web utilizzati per i km percorsi per viaggi del personale (Graf. 8.6). spedizioni Italia A questi trasporti occorre aggiungere la movimentazione delle merci che i fornitori esteri spediscono a Monnalisa e che interessa i commercializzati ed alcuni accessori. Questi prodotti, che provengono soprattutto dalle zone asiatiche, compiono circa 2,10 milioni di km nelle 210 spedizioni per giungere in Italia, l’ 88% delle quali in aereo. I consumi di materiali Nell’analisi che segue, per gli indicatori relativi a consumo di acqua, energia elettrica, gas per riscaldamento e carta, il perimetro di rendicontazione è riferito all’immobile aziendale, che comprende Monnalisa, Babalai e Jafin. Pertanto, ove sia significativo, il rapporto tra consumi e numero di utenti, per quest’ultimo dato si è considerata la somma dei dipendenti delle tre aziende. Il consumo di energia elettrica, gas e acqua è destinato esclusivamente ad uso civile. Annual Report 2010 8.2.2 Carburante Il consumo di carburante è relativo all’utilizzo delle sole auto aziendali, che hanno finalità commerciale e di rappresentanza. Nel dettaglio, rispetto al 2009, diminuisce il consumo di gasolio (- 20%), mentre aumenta quello di Blu Diesel (+23%). Nei dati non è incluso il trasporto di semilavorati e prodotti finiti per il quale, a partire dal 2009, si è scelto di appaltare esternamente il servizio. La stima dei relativi km percorsi per conto dell’azienda è di 6.000/7.000 km mensili. Tab. 8.12 - Consumi di carburante Litri 2008 Litri 2009 Litri 2010 Delta lt Delta % Gasolio 8.921 3.235 2.586 -649 -20% Blu diesel 9.543 4.295 5.291 +996 +23% 8.2.3 Acqua Il consumo di acqua, pur in diminuzione rispetto all’anno precedente, si è mantenuto relativamente elevato, sia in termini assoluti che relativi; anche quest’anno la causa è da imputarsi alla rottura di una tubatura. La fonte del servizio è unica ed è rappresentata dall’acquedotto comunale. Tab. 8.13 - Consumi di acqua anni 2008-10 mc mc/dipendente 2008 744 10,62 2009 1.708 22,18 2010 1.426 16,20 8.2.4 Energia Energia elettrica Il consumo di energia elettrica è aumentato nel complesso del 21% rispetto al 2009: la causa è da ascrivere all’aumento di organico, come emerge dall’incremento - solo del 6% - nei consumi per dipendente. Tab. 8.14 - Consumi di energia elettrica anni 2008-10* GJ per dipendente per mese per dipendente/mese 2008 232.231 836,03 3.317,58 19.352,58 276,5 2009 176.424 635,13 2.291,22 14.702,00 190,93 2010 213.712 769,36 2.428,55 17.809,30 202,38 * I dati espressi in GJ sono stati calcolati con la seguente equazione: 1kw/h = 0,0036 GJ. L’andamento dei consumi mensili è analogo a quello del 2009, registrando mediamente consumi al di sotto dei 20.000 kw/h, con due picchi, uno in luglio di poco superiore ai 20.000 kw/h e l’altro in dicembre con 30.000 Kw/h di consumo. Annual Report 2010 CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO Kw/h 127 Graf. 8.8 - Consumo elettrico mensile anno 2010 35000 30000 Kw/h 25000 20000 15000 10000 5000 0 gen feb mar apr mag giu lug ago sett ott nov dic Aumenta rispetto all’anno precedente la quantità di energia prodotta con l’impianto fotovoltaico. Sono stati infatti generati 4.793 Kw/h mensili (contro 4.497 kw/h dello scorso anno), il 27,72% del fabbisogno medio mensile (come media degli ultimi 3 anni). Questo incremento è dovuto ad una maggiore irradiazione solare. Graf. 8.9 - Composizione energia: consumo e autoproduzione* 35000 30000 Kw/h 25000 20000 15000 10000 Consumo di energia Energia autoprodotta 5000 0 gen feb mar apr mag giu lug ago sett ott nov dic CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO * L’altezza di ogni barra del grafico mostra la quantità di energia acquistata, costituita da una componente prodotta autonomamente grazie agli impianti fotovoltaici, e dal residuo acquistato sul mercato. 128 NB Genergy Mediante Jafin SpA, la finanziaria del gruppo, Monnalisa investe indirettamente nel mercato dell’energia rinnovabile. Jafin è infatti socia di GENERGY, una società promossa dall’Associazione degli Industriali della Provincia di Arezzo, che ha per obiettivo principale la realizzazione di investimenti nel settore della produzione di energia elettrica prevalentemente da fonti energetiche rinnovabili. Il ricorso sempre maggiore alle fonti di energia rinnovabili con l’uso di risorse locali è d’altra parte espressamente indicato come uno degli obiettivi che la Regione Toscana si propone di realizzare attraverso il proprio piano energetico regionale, anche per cercare di centrare i traguardi stabiliti dal protocollo di Kyoto. Nel 2010 la partecipazione di Jafin nella società Genergy è cresciuta ulteriormente, passando da € 70.623,20 a € 133.576,20. Nei primi mesi del 2011, la società Genergy ha allacciato alla rete un impianto di potenza pari a 1.282,14 kwp, con una produzione stimata di circa 1.600.000 kw/h annui. Annual Report 2010 Gas per riscaldamento Il consumo di gas da riscaldamento è diminuito leggermente (-3,66%) rispetto al 2009. La diminuzione più significativa nel rapporto consumo per dipendente, pari a -15,7%, è da attribuire al forte aumento del numero di dipendenti nell’insieme delle tre aziende. Tab. 8.15 - Consumi di gas per riscaldamento anni 2008-10* Mc totali GJ totali Mc per m2 Mc per dipendente 2008 28.362 1.106,40 12,29 409,02 2009 31.231 1.218,32 13,41 405,59 2010 30.086 1.173,65 12,92 341,89 * I dati espressi in GJ sono stati calcolati con la seguente equazione: 1 mc = 0,039 GJ. NB Già dal 2009, Monnalisa utilizza una caldaia a condensazione, che consente rendimenti molto elevati grazie al recupero del calore latente di condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi, come pure riduzioni delle emissioni di ossido di azoto e monossido di carbonio che possono raggiungere il 70% rispetto agli impianti tradizionali. 8.2.5 Materie prime Imballaggi in carta e cartone Il quantitativo di imballi in carta è aumentato del 7,7% rispetto al 2009, a seguito dell’aumento dei capi prodotti, si riduce la quantità di scatole per capi prodotti. Per ogni anno è stato calcolato il peso delle scatole utilizzate. Tab. 8.16 - Consumi di imballaggi in carta anni 2008-10 scatole scatole per capi prodotti peso (tonnellate)* 2008 27.689 0,030 65,34 2009 29.953 0,032 70,68 2010 32.248 0,026 76,10 * Il peso totale delle scatole (2010) è stato calcolato moltiplicando il peso di ogni tipologia di scatola per la rispettiva quantità acquistata. I dati sono stati ricavati dalle fatture di acquisto e dalle schede materiali. Per i due anni precedenti è stato stimato il peso totale dal numero totale delle scatole. FSC: Il marchio FSC identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. La foresta di origine e’ stata controllata e valutata in maniera indipendente in conformità a questi standard (principi e criteri di buona gestione forestale), stabiliti ed approvati dal Forest Stewardship Council A.C. tramite la partecipazione ed il consenso delle parti interessate. L’FSC e’ una ONG internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste di tutto il mondo. Il gruppo FSC-Italia opera in armonia con gli obiettivi e la missione del Forest Stewardship Council internazionale. Annual Report 2010 CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO E’ da segnalare in questo contesto la fornitura da parte dell’azienda di shopping bags ai propri clienti dettaglianti e destinati al cliente finale. La quantità di shopping bags acquistata nel 2010 ammonta a circa 485.000 unità, tutte contrassegnate da marchio FSC (Forest Stewardship Council). 129 Imballaggi in plastica Gli imballaggi in plastica sono costituiti da buste per indumenti appesi, grucce in resina/plastica, aste e scatole in pvc per i trasporti. Rispetto all’anno precedente c’è stato un forte aumento delle scatole in pvc, da ascrivere ad una diversa scelta stilistica per il packaging degli accessori, mentre il numero di aste acquistate si è ridotto sensibilmente, risultando sufficiente la scorta presente in magazzino. Tab. 8.17 - Acquisti di imballaggi in plastica (nr pezzi e peso)* Materiale 2008 2009 2010 quantità peso (ton) quantità peso (ton) quantità peso (ton) Buste 878.190 28,8 934.090 30,6 964.520 31,6 Grucce 44.010 2,7 105.570 6,5 266.390 16,3 Aste 2.200 0,6 2.679 0,7 600 0,2 Scatole in pvc 8.786 0,3 555 0 9.336 0,3 Totale 32,4 37,8 48,4 * il peso dei rispettivi materiali è stato stimato considerando una media del peso per ogni singolo materiale. I dati sono stati ricavati dalle schede materiali. Tessuti Rispetto al 2009, aumenta del 25% il consumo di fibre naturali e dell’11% il consumo di tecnofibre. Tale variazione è ascrivibile all’incremento di capi venduti, sia confezionati che commercializzati; solo i primi hanno portato ad un aumento del 18% nel volume di tessuti acquistati. Tab. 8.18 - Acquisto tessuti per composizione mt acquistati stagione estiva mt acquistati stagione invernale Totale mt acquistati per composizione Naturali 165.974 66.146 232.120 Tecnofibre 129.535 106.802 236.337 Sintetici 64.588 27.611 92.199 Artificiali 64.947 79.191 144.138 295.509 172.948 468.457 Totali Le fibre tessili sono esistenti in natura, le tecnofibre sono prodotte dall’uomo. Queste ultime sono articolate in artificiali, se prodotte da polimeri organici di origine naturale, e sintetiche, se prodotte da polimeri di sintesi. All’interno della categoria “tecnofibre”, variazioni rilevanti sono intervenute nella stagione estiva con un aumento dell’utilizzo degli artificiali rispetto al 2009, mentre nella stagione invernale diminuiscono quelli sintetici. Aumenta del 10% l’acquisto di fibre naturali nella stagione invernale. CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO Graf. 8.10 - Acquisto tessuti per composizione e per collezione 130 60% 56% 50% 46% 38% 40% 30% 22% 22% 20% 16% 10% 0% Estivo Naturali Sintetici Artificiali Invernale All’interno della categoria dei commercializzati, diminuiscono le fibre naturali, in entrambe le stagioni, mentre aumentano leggermente i sintetici e gli artificiali, sia nella stagione estiva che invernale. Annual Report 2010 Graf. 8.11 - Commercializzati per tipologia tessuto 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 87% 72% Naturali Sintetici Artificiali 21% 10% 7% 3% Estivo Invernale La predominanza di fibre naturali è confermata dalla tipologia di lavaggio: il 99,2% dei modelli presentati in campionario è lavabile a mano o in lavatrice così come il 99,4% dei capi acquistati dal cliente. Tab. 8.19 - Tipologia di lavaggio Tipologia lavaggio Modelli creati Capi venduti Lavaggio a mano o lavatrice 30° 99,2% 99,4% Lavaggio a secco 0,8% 0,6% Carta Il consumo di carta è rimasto invariato, nonostante l’aumento di organico; l’approvvigionamento è infatti rimasto in carico a Monnalisa per tutti gli utenti del gruppo. Tab. 8.20 - Consumi di carta anni 2008-10 Risme Risme per dipendente Moduli continui Carta 37,5x11" Carta plotter 2008 1.371 20,16 60.000 0 894,65 2009 1.522 19,76 60.000 0 598,55 2010 1.522 17,29 60.000 0 293,60 Toner, cartucce e nastri per stampanti Monnalisa fa rigenerare toner, nastri e cartucce da apposita azienda specializzata ed autorizzata. Il numero di toner è diminuito e anche la percentuale di rigenerati, mentre l’acquisto di cartucce è aumentato. Diminuisce il numero di nastri, pur restando elevata la percentuale di rigenerati. I supporti non rigenerabili vengono smaltiti da una società esterna specializzata. Tab. 8.21 - Acquisto toner, cartucce, nastri (nuovi e rigenerati) anni 2008-10 Toner Cartucce Nastri 2008 2009 2010 2008 2009 2010 2008 2009 2010 Totale acquisto 80 245 202 14 6 10 39 28 14 Di cui rigenerati 22 82 62 0 0 0 17 10 8 28% 34% 31% 0 0 0 44% 36% 57% % Rigenetati Annual Report 2010 CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO In linea con un approccio responsabile all’ambiente, il presente Annual Report, così come quelli delle passate edizioni, è stampato su carta riciclata ecologica. 131 8.2.6 Emissioni di CO2 Le emissioni di gas ad effetto serra sono la causa maggiore dei cambiamenti climatici. Fra queste, le emissioni di anidride carbonica (CO2) sono quelle principalmente causate dall’uomo. Le emissioni di CO2 prodotte da Monnalisa si riferiscono a: • • • • Consumo di energia elettrica Consumo di gas per riscaldamento Trasporto prodotti Trasporto personale Emissioni dirette Le emissioni di CO2 relative all’energia elettrica ammontano a 91,32 ton. Grazie all’utilizzo dell’energia fotovoltaica, oltre a ridurre il costo dell’energia elettrica, si constribuisce a ridurre le emissioni di CO2, infatti ogni kWh prodotto dal sistema fotovoltaico evita l’emissione di 0,53 kg di CO2. Considerando che i kWh prodotti dall’impianto ammontano a 57.513, si è evitata l’emissione di 30,48 ton di CO2. Le emissioni di CO2 relative al gas per riscaldamento ammontano a 57,16 ton. Le emissioni relative al trasporto di prodotti si riferiscono alla movimentazione in entrata e in uscita dal magazzino. Tab. 8.22 - Emissioni CO2 trasporto prodotti 2010* In entrata In uscita Tonnellate Camion 156,62 65,80 222,42 Aereo 620,38 359,95 980,33 Nave 4,28 0,14 4,42 Totale 781,28 425,89 1.207,17 CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO * La quantità di emissioni prodotte è stata determinata con l’ausilio di calcolatori sul web (http://www.ecotransit.org/trenitalia/ index.it.phtml). Per ogni tratta è stata indicata la quantità di merce spedita e il relativo mezzo di trasporto utilizzato, i cui dati sono stati ricavati dai documenti di trasporto e dalle bollette doganali. Le merci in uscita derivano dalle spedizioni di cui al grafico 8.7. Le emissioni di CO2 non sono direttamente proporzionali ai km percorsi per merce in entrata ed in uscita, derivando dalla combinazione di km percorsi, mezzo di trasporto utilizzato, quantitativo di merce trasportata. 132 Emissioni indirette Le emissioni indirette si riferiscono al trasporto del personale. I mezzi di locomozione utilizzati sono l’aereo, il treno e l’automobile. Annual Report 2010 Graf. 8.12 - Emissioni CO2 (in tonnellate) per mezzo di trasporto* 90,00 80,00 73,36 70,80 70,00 tonnellate 60,00 50,00 40,00 40,83 35,67 30,00 20,00 13,93 Auto Treno Aereo 11,25 10,00 0,34 1,31 2008 2009 1,19 2010 * Le fonti ed i criteri di stima utilizzati differiscono a seconda del mezzo di trasporto utilizzato. Per quanto riguarda le auto: per ogni modello di auto è stata ricercata la quantità di CO2 emessa (la fonte utilizzata è la “Guida al risparmio di carburante ed alle emissioni di CO2 delle autovetture” approvato con d.interm. 31 luglio 2008 del Ministero dello sviluppo economico) e moltiplicata per i km totali percorsi. Per il treno, la quantità di CO2 è calcolata considerando 44 grammi di CO2 per km (http://www.ferroviedellostato.it). Per l’aereo è stato utilizzato un calcolatore sul web (http://www.co2balance.it) indicando la quantità di passeggeri per ogni tratta. Le emissioni di CO2 causate dall’aereo sono aumentate negli ultimi due anni a seguito dell’aumento dei viaggi con destinazione oltre i confini nazionali. La produzione di CO2 delle auto è diminuita, questo soprattutto per i viaggi in Italia dove viene preferito il treno, che contribuisce in misura minore alle emissioni di CO2. Graf. 8.13 - Emissioni dirette e indirette di CO2 (in tonnellate) Energia elettrica 91,32 - 6% Trasporto prodotti 1.207,17 - 84% Gas riscaldamento 57,16 - 4% * La quantità di CO2 prodotta dall’energia elettrica e dal riscaldamento è stata stimata con l’ausilio di calcolatori sul web (http://www.carbonfootprint.com). Considerando nel complesso le fonti di emissioni, sia dirette che indirette di CO2, la voce più importante è rappresentata dal trasporto di prodotti (84%). Annual Report 2010 CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO Trasporto personale 85,80 - 6% 133 136 Annual Report 2010 Annual Report 2010 137 Questo bilancio è stato stampato su carta riciclata ecologica Fedrigoni Symbol Freelife Satin Finito di stampare nel Giugno 2011 Graphic design & layout Webdesign.it di Chiara Massaini - Ar Stampa Grafiche Badiali - Ar MONNALISA