Simone Quai, dj storese al top
Transcript
Simone Quai, dj storese al top
Valli Giudicarie e Rendena 42 mercoledì 3 febbraio 2016 Il papà è il mitico «Alex The Voice» che è residente a Campiglio e ogni sabato è in trasferta nei locali più in voga di tutta Italia: ora tocca allo «junior» PERSONAGGI Il figlio diciottenne ha battuto quaranta concorrenti e ha diritto a partecipare a un programma in radio oltre a un mese di serate dietro ai piatti a Cà di David Simone Quai, dj storese al top Figlio d’arte, ha vinto il contest di Radio Verona TIONE Papà Alex (sopra) e Simone (a destra) posta musicale (alcuni brani avevano 15 anni più di lui, ma li ha mandati ugualmente, ndr) e soprattutto grande adattamento alla sala», quello che papà Alex definisce dall’alto della sua esperienza «aspetto determinante per chi vuole fare questo lavoro». Ogni vittoria ha la sua gratificazione. Fino al mese di marzo, proprio grazie al gradino più alto del podio nel contest (in questo mondo di inglesismi: gara, concorso), Simone condurrà un programma mixato ogni settimana per Radio Verona; inoltre sarà ospite presso la discoteca Dorian Gray con il suo dj set. Che, inutile negarlo, per un diciottenne è senz’altro una bella soddisfazione. Figlio d’arte, si diceva, Simone. “Alex the voice” è tuttora la voce «resident» del Des Alpes di Madonna di Campiglio, uno dei locali più importanti del mondo della notte. Da 8 anni è voce ufficiale di un altro locale famoso per i frequentatori delle ore piccole e della musica a manetta: l’Hollywood di Bardolino, Verona. Durante l’anno concilia il suo lavoro IN BREVE CADERZONE Sagra di San Biagio Ad animare il paese oggi c’è la Sagra di San Biagio. In serata, alle 20.30 presso Castél di Caderzone Terme, in un’atmosfera d’altri tempi, il Gruppo Culturale «Le Castellane la Cumpagnìa dal Castél» e i ragazzi di Caderzone interpretano: «Ciàciari saurìdi da filò e ‘l grumbiàl da me nona», con Maura Parolari alla fisarmonica. PINZOLO Zobia Mata E’ in programma per domani la Zobia Mata - Carnevale Pinzoler. Ad aspettare grandi e piccini al PalaDolomiti, a partire dalle 12, ci saranno i «Gnoc ala Pinzulera». Alle 13.30 e alle 14 spazio poi rispettivamente al raduno di mascherine in Piazza San Gerolamo e alla sfilata accompagnata dalla Banda Comunale di Pinzolo. A seguire, verso le 14.30, in piazza S. Giacomo si terrà la premiazione delle mascherine. In caso di maltempo l’evento si svolgerà all’interno del PalaDolomiti. GIULIANO BELTRAMI STORO - Se una passione si trasforma in lavoro... Verrebbe da dire che buon sangue non mente nel caso di Simone Quai di Storo, dj (un tempo si diceva disc jockey, poi deejay, ma oggi si sintetizza tutto), figlio d’arte e vincente. A 18 anni ha sbaragliato il campo a Verona, conquistando la vittoria nel «Verona Top DJ», il contest di Radio Verona, che in poco più di tre mesi ha selezionato 40 candidati, nelle serate al Dorian Gray di Cà di David, per arrivare a 20 partecipanti. «Ha conquistato tutti con la sua tecnica e la fantasia - commenta con orgoglio il papà Alessandro “Alex the voice” per i frequentatori di discoteche - Nove serate in cui i 20 passati al girone finale hanno creato uno spettacolo di grande musica», aggiunge. Che ci volesse impegno è fuori discussione. Alla finalissima sono arrivati in quattro, tutti agguerriti, che sono stati giudicati secondo una serie di parametri: gusto musicale, qualità tecnica, fantasia nel mixaggio e coinvolgimento del pubblico. La giuria era composta dai dj di Radio Verona e da dj di fama internazionale come Stefano Mattara, produttore ed organizzatore di manifestazioni. Il ragazzo storese (secondo il parere della giuria) ha dimostrato «tecnica perfetta, grande fantasia nella pro- l'Adige quotidiano con trasferte impegnative. Per capire quanto siano impegnative basti pensare al luogo di partenza (Storo) ed ai luoghi d’arrivo: discoteche in Sardegna, Calabria e sulla riviera adriatica. Dov’è spesso ospite, e ti spara nomi come la “Capannina” di Forte dei Marmi, “Arabax” di Arbatax (Sardegna), “Miu Jadore” di Marotta e “Acanto beach” di Melito (in Calabria). Per chi volesse saperne di più, ecco la pagina Facebook, «con più di 9.300 mi piace», si compiace Alessandro: alexthevoiceofficialpage CAMPIGLIO Albergo Dosson Il Comitato amministrativo delle Regole Spinale e Manez ha deliberato l’avvio di un confronto concorrenziale tra almeno sette soggetti per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di ristrutturazione e ampliamento dell’Albergo Bar Ristorante Dosson sulla base del progetto preliminare predisposto dall’architetto Paolo Bertolini. Scomparso a 59 anni è stato un pilastro del reparto di medicina dell’ospedale Il triste addio al dottor Stefano Paoli TIONE - Aveva compiuto da poco i 59 anni e se n’è andato dopo lunga malattia, Stefano Paoli, medico nel reparto di Medicina dell’ospedale di Tione. Sono in molti a piangerlo e a rimpiangerlo, sia fra i colleghi di reparto, sia fra coloro che sono stati seguiti, che lo ricordano per la sua attenzione verso i pazienti. Non si può dire che il dottor Paoli fosse un tionese purosangue (il papà era originario di Ragoli, la mamma Raffaella insegnante per una vita alle superiori di Tione), tuttavia era sempre vissuto nel capoluogo giudicariese e si era dedicato per un certo periodo pure alle questioni politico-amministrative del paese. Aveva partecipato al Gruppo Indipendenti, schieramento storico che ha amministrato a lungo Tione. Storico perché il gruppo nacque e amministrò ancora ai tempi di un sindaco simbolo come Franco Boni, di cui il padre di Stefano, Renzo Paoli, fu assessore. Stefano, a sua volta, oltre che in Consiglio comunale, fu pure rappresentante del Comune di Tione presso la Comunità di Valle delle Giudicarie. Alla notizia della scomparsa (che si è diffusa rapidamente a Tione e nel resto del territorio giudicariese) sono in molti ad essersi stretti attorno alla moglie. E un ricordo del dottor Paoli arriva anche dal direttore dell’ospedale di Tione, Egidio Dipede che scrive: «Un affettuoso ricordo del dottor Stefano Paoli che ci ha lasciati. Tutte le persone che hanno avuto il privilegio di poter lavorare con lui in questi anni dedicati all’ospedale di Tione lo salutano con grande affetto. Vogliamo pensare a lui, come è stato in tutti questi anni, sempre attento alle persone che per i loro problemi di salute , richiedevano le sue cure. Insieme, tutti i colleghi e collaboratori di tutti i reparti dell’ospedale di Tione dedicano a Stefano un pensiero affettuoso». Il dottor Stefano Paoli era stato impegnato anche in comune e nella comunità delle Giudicarie Ponte Arche | Lavori all’ex Masera, mancano solo i soldi della Provincia attesi per fine mese Tione | Ogni mercoledì al cinema comunale Nuova biblioteca, si procede Da oggi tante «Mondovisioni» documentari e reportage video DENISE ROCCA PONTE ARCHE - È atteso a giorni lo sblocco della pratica per la nuova biblioteca di valle delle Giudicarie Esteriori, a Ponte Arche. L’iter di realizzazione dell’opera è stato travagliato, dopo l’euforia per lo stanziamento di oltre 2 milioni di euro sul Fondo Unico Territoriale. Il Comune aveva proceduto a cercare un immobile per farne la nuova biblioteca, decidendo per la ex Masera Tabacchi della Carlo Bleggi & Co, ma la gara era stata annullata dal Tar dopo il ricorso della Coop Il Gabbiano. Lo stallo si era poi superato con la donazione della Carlo Bleggi & Co di una parte della Masera con il vincolo di realizzarvi la biblioteca. Un accordo pubblico-privato che la Bleggi & Co aveva stretto con il comune donando una parte dell’immobile - 4.400 metri cubi di volume distribuiti su 285 metri quadri - per lo scopo. A questo punto però gli uffici L’ex Masera Tabacchi, destinata a diventare la nuova biblioteca su tre piani provinciali hanno chiesto nuove specifiche sull’idea progettuale e bloccato la pratica fino all’acquisizione delle informazioni. Così la biblioteca delle Giudicarie Esteriori, che era stata finanziata sul Fut al pari di quella di Tione, è rimasta in sospeso. Il 22 gennaio, la giunta provinciale ha sbloccato la situazione, con una delibera che permette la prosecuzione dei lavori e ora - «a breve, entro fine mese» promette il sin- daco Fabio Zambotti - si attende la delibera di impegno economico sull’opera da parte della Provincia. Il nuovo edificio della biblioteca sarà realizzato su tre livelli – seminterrato, piano terra e primo piano rispettando, lo prescrive l’accordo, l’assetto tipologico ed architettonico delle linee indicate nella proposta formulata dalla società Bleggi in fase di indagine di mercato, utilizzando materiali costrutti- vi come acciaio e vetro e caratteristiche improntate al risparmio energetico. L’intervento prevede inoltre la demolizione dell’attuale essicatoio e la costruzione ex-novo di un corpo di fabbrica. Fra gli obblighi della società privata c’è la cessione a titolo gratuito di 50 metri quadri per la realizzazione di quattro posti auto, e la realizzazione a proprie spese delle strutture portanti e della pavimentazione della piazza interna al complesso Masera: un’area aperta che era stata uno dei punti di forza della proposta Bleggi nella gara per l’acquisizione dell’edificio poi annullata dal Tar nel giugno 2012. I lavori per la nuova biblioteca sfiorano i 2 milioni di euro - ridotti rispetto ai 2 milioni e 282mila previsti inizialmente e della progettazione preliminare si è occupato l’ufficio tecnico comunale che procederà anche con la progettazione definitiva ed esecutiva non appena la copertura economica sarà ufficializzata dalla Provincia. TIONE - Prestigiosa rassegna documentaristica quella che il cinema di Tione propone ogni mercoledì sera, alle 20.30, fino alla fine di febbraio. Si tratta della rassegna di documentari «Mondovisioni» creati da CineAgenzia in collaborazione con la rivista Internazionale e dedicati ad attualità, diritti umani ed informazione. I prossimi appuntamenti: oggi «En tierra extrana» di Iciar Bollaín, nel quale Gloria è una dei ventimila spagnoli emigrati a Edimburgo per sfuggire alla crisi economica e costruirsi una vita migliore. È solo una delle tante storie, comuni o straordinarie, incoraggianti o sconfortanti, per raccontare la migrazione interna europea verso il nord. Mercoledì 10 febbraio c’è «Life is sacred» di Andreas M. Dalsgaard, dove incontriamo Antanas Mockus, colombiano, un leader eccentrico e senza paura che usando mimi, matite, flashmob e costumi da supereroe ha dichiarato guerra alle ingiustizie e alla violenza, scoprendo quanto è difficile cambiare una società contaminata dall’illegalità; mercoledì 17 febbraio «Voyage en barbarie» di Cécile Allegra e Delphine Deloget che racconta la storia di tre sopravvissuti alla tratta di schiavi in corso nel Sinai: a partire dal 2009 cinquantamila eritrei sono passati da qui e diecimila non ne sono mai usciti. Vengono rapiti durante la marcia verso il Sudan e torturati da beduini per ottenere un riscatto dalle famiglie. Tre sopravvissuti svelano una vicenda avvolta ancora dal silenzio, l’ennesimo dramma sulle rotte della migrazione. Infine, la rassegna si chiude mercoledì 24 febbraio con «We are journalists» di Ahmad Jalali Farahani, giornalista iraniano costretto all’esilio. Il film rivela non solo le sue sofferenze personali in una instancabile lotta per la libertà di espressione in Iran, ma anche la situazione di tanti suoi colleghi: quelli che hanno perso lavoro in seguito alla chiusura dei loro giornali e continuano a battersi per la democrazia. D. R.