07_Relazione illustrativa

Transcript

07_Relazione illustrativa
PIANO ATTUATIVO (P.di R art.9 N.T.A. P.R.G.)
PIANO DI MIGLIORAMENTO AGRICOLO AMBIENTALE
“LE CALVANE RESORT s.r.l.”
Località Montagnana (Montegufoni)
via Castiglioni n° 1/3/5
50020 Montespertoli (FIRENZE)
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
Arch. Massimo Falbo
Arch. Spartaco Mori
Piano Attuativo “Le Calvane”
Relazione Illustrativa
Premessa:
L’Azienda agricola Le Calvane Resort srl è localizzata nel comune di Montespertoli (provincia di
Firenze) con sede in via Castiglioni n. 1/3/5, vicino alla Volterrana (Strada Provinciale n.4), antica
via di collegamento tra Firenze e Volterra. La zona è quella compresa fra i centri di Montagnana e di
Baccaiano, vicino allo storico castello di Montegufoni e copre una superficie complessiva di oltre
26 Ha., per due terzi coltivati a vite ( 18 Ha ), in parte ad olivo ( 4,5 Ha = 17% ) mentre porzioni
minori sono coperti da boschi(sia cedui che alto-fusti, circa 3,5 ha = 13%) e da superfici edificate
(le particelle con fabbricati coprono circa 0,7 ha = 3%). del territorio appartenete al Comune di
Montespertoli, in provincia di Firenze, in un unico corpo a giacitura è collinare, a metri 200 sopra il
livello del mare.
Questi terreni presentano caratteristiche fisico-meccaniche assai favorevoli e buone proprietà
chimiche. La superficie boschiva aziendale occupa circa 3,5 Ha della parte collinare, la copertura
vegetale, tipica della zona, è rappresentata da bosco ceduo di querce caducifoglie a prevalenza di
cerro (Quercus cerris) nelle esposizioni più fredde con buona disponibilità idrica e a prevalenza di
roverella (Quercus pubescens) e Leccio (Quercus ilex), nelle esposizioni più soleggiate, dove la
disponibilità idrica diminuisce. I terreni dell’azienda, come gran parte delle valli interne toscane,
hanno un’origine quaternaria da depositi lacustri, con composizione varia (sia sabbie che argille che
calcari) e sono compresi nel bacino idrografico del torrente Pesa, tributario dell’Arno pochi km più
avanti (nei pressi di Montelupo F.no).
L’azienda è al momento in corso di forte ristrutturazione e le attività presenti sono improntate sulla
valorizzazione delle coltivazioni presenti ( Olivo e Viti) . Inoltre il piano riorganizzativo si pone
come obiettivo la creazione delle condizioni necessarie all’avvio di una attività agricola moderna in
grado di proporsi come moderno curatore di un territorio delicato e ricco di biodiversità.
a) Miglioramenti Agricoli:
Ruolo principale fra le attività aziendali sarà rivestito dalla riorganizzazione ex-novo delle
produzioni viticole già presenti in passato tramite la messa a dimora dei vigneti; attività questa già
iniziata con il reimpianto di circa 8 ha di vigneto composto da (Sangiovese e Merlot), da questi
sommati agli 8 ha di vigneto esistente, potranno a regime essere ottenuti circa 12 tonnellate di uve
che verranno trasformate in vino direttamente in azienda. Il numero degli olivi a dimora verrà
ampliato per la produzione di olio da consumare e vendere in azienda. La gestione dei terreni a
bosco prevederà la coltivazione dello stesso tramite idonei tagli poliennali.
b) Interventi edilizi
Per il conseguimento degli obiettivi preposti si rende necessario la realizzazione di un nuovo
fabbricato, parzialmente interrato, da destinarsi a nuovo centro aziendale adibito alla produzione,
invecchiamento, imbottigliamento e stoccaggio del vino e dai locali tecnici ed accessori a tale
attività (compreso la nuova cabina di trasformazione dell'energia elettrica). Tutte le attrezzature per
la conduzione del fondo saranno quindi raggruppate e contenute da una nuova rimessa macchine,
anch'essa parzialmente interrata.
La realizzazione dei due manufatti principali, cantina e rimessa macchine, libererà completamente i
locali al piano terreno dei fabbricati esistenti che potranno così essere ristrutturati e valorizzati per
una attività ricettiva o come dimora del conduttore dell'azienda o demoliti per il recupero delle
volumetrie ma più che altro per l'eliminazione del degrado paesaggistico.
Si precisa che, in merito all'area ed al fabbricato individuato dal comune di Montespertoli per il
valore storico-architettonico e ambientale-paesistico, giardini e parchi, premesso che:
Il presente piano attuativo, prevede, il recupero della villa e del suo parco pertinenziale per
riportala alla sua originaria consistenza e funzione;
Nella stessa area è previsto la demolizione di alcuni fabbricati realizzati con materiali e
tecnologie costruttive incongruenti rispetto alle costruzioni limitrofe esistenti ed ai canoni estetici
comunali per il territorio aperto;
Per la realizzazione di fabbricati strumentali all'azienda agricola si è optato, dove possibile,
alla progettazione di strutture ipogee limitando così l'impatto ambientale e consumo del territorio.
In particolare la rimessa macchine che ricade nella retinatura dell'area sopra descritta non può
essere ubicata in altro luogo senza venir meno ad entrambe le scelte progettuali anzi descritte e
condivise dagli intenti dello strumento urbanistico.
Tutto ciò premesso l'area di tutela sarà modificata nella perimetrazione andando a coincidere con il
giardino-parco di progetto della villa, così come risulta dagli elaborati grafici allegati – UMI 1.
L'intero processo edilizio porterà quindi alla realizzazione di un moderno e funzionale centro
vitivinicolo, adeguatamente inserito nel territorio, ed ad un prestigioso quanto accogliente Resort,
che valorizzerà i caratteri architettonici della villa settecentesca.
Infatti il connubio agricoltura – turismo, ottenibile con gli interventi proposti, oltre che alla
valorizzazione del territorio, assumerà anche una importante valenza socio-economica per esso.
Gli interventi previsti sono stati suddivisi, in base alla omogeneità delle proprie caratteristiche
intrinseche, in unità minime d'intervento (UMI) per le quali saranno presentati, presso la pubblica
amministrazione, i differenti progetti esecutivi.
Filosofia della Ars edificandi
Ogni costruzione è un atto di alterazione del territorio naturale. Questa forzata alterazione può
essere mascherata o lasciata apertamente in contrasto con l’intorno. Anche nella realizzazione di un
giardino si modifica la natura secondo una volontà esterna. E anche in questo caso di possono
seguire strade che mascherino questo artificio, come in un giardino all’inglese, o si pongano in
evidente contrasto con la casualità vegetativa spontanea, come in un giardino all’italiana. Le due
strade non sono di per sé confrontabili in termini di valutazione oggettiva. Non esiste un primato
dell’una sull’altra. Sono due scelte che esprimono differenti risposte culturali, diverse soddisfazioni
nel godimento del territorio antropizzato ma capace di allacciare uno stretto rapporto con la natura.
Nella prima l’uomo si nasconde, si schermisce e ricrea un paradiso naturale (dal greco giardino:
paradeisos) per illudersi - magari - di vivere ancora nella condizione del buon selvaggio.
Nella seconda l’uomo acquisisce il posto del Demiurgo ed esercita la propria creatività
costringendosi al linguaggio della natura. In questo modo vuole sostenere un dialogo alla pari con il
Creato, dimostrando di averne carpito le leggi e di potere piegare alle proprie forme ideali sintassi e
declinazioni. La costruzione che qui si propone all’attenzione è un organismo architettonico
semplice che deve essere considerato non isolato dal contesto ma valutato all’interno di un’area
verde di cui è fulcro e componente imprescindibile. Il progetto prevede una risposta simmetrica,
alternata tra architettura e verde. Il dialogo tra illusione per ciò che eravamo e ammonimento a
riflettere sulla direzione del nostro cammino è al tempo stesso di sollievo e di rimprovero, ma
sempre presente nella duplice accezione dei vuoti avvolgenti delle composizioni vegetali . Una
duplice risposta per esprimere l’ineluttabile contraddizione del dualismo della nostra esistenza;
giardino e costruito sono comunque due alterazioni del territorio che segnalano la nostra presenza,
nelle curve (sia esse di pietra o vegetali) si esprime il distacco dalla natura realmente casuale
mitigato dalla coscienza di appartenere ancora al tutto ( forma cantina ) ; nella copertura a capanna,
seminascosta dalla vegetazione, un richiamo al focolare domestico, all’evoluzione dell’uomo che
può ancora vivere all’interno di un’armonia con il cosmo ( forma annesso agricolo e agriturismo ) .
Il tutto per spiegare in maniera esaustiva le motivazioni che hanno generato la “ forma “ degli
edifici in oggetto ( la sagoma sporgente , zona degustazione , della cantina è una fedele
ricostruzione degli edifici esistenti ) .
UMI 1 - Villa
Trattati di fabbricato con tipologia a villa edificato su tre piani fuori terra, compreso un piano
ammezzato, un locale interrato ed un piccolo forno a legna esterno .
Ad oggi, la villa è destinata ad attività agrituristica, con la compresenza di parti urbane e rurali al
suo interno; sia al piano interrato che al piano terra sono presenti una serie di cantine con tini in
cemento, oramai diventati vetusti ed obsoleti, i quali sono tutto’oggi utilizzati per la produzione del
vino. Al piano terra sono presenti inoltre alcuni locali per l’attività agrituristica, i quali si sviluppano
maggiormente nei piani superiori.
Il progetto prevede la riorganizzazione funzionale di tutto l’insieme per adeguarlo alle necessità del
nuovo resort; esso avrà nove suite distribuite tra i tre esistenti piani di abitazione; al piano terra sarà
ricavata l’area di reception, zona accoglienza - relax, le cucine, i ripostigli e lo spazio colazione e
ristorante, oltre a tre nuove suite. Al primo piano verranno realizzate cinque nuove suite ed alcune
aree a ripostiglio a servizio del piano; al secondo piano una suite. Accanto al vano scale, nel cavedio
interno esistente, verrà ricavato un vano per n° 2 ascensori a servizio dei tre piani fuori terra; verrà
inoltre realizzato un nuovo ufficio ricavato nel piano ammezzato e, al piano interrato, un
ripostiglio/cantina con locali a servizio del personale e una zona degustazione dei prodotti aziendali.
Le cantine esistenti saranno quindi eliminate e la volumetria di esse verrà utilizzata per costruire
una nuova cantina del tutto interrata, esterna al perimetro della villa, così da favorire una miglior
produzione del vino e migliorando notevolmente l’igiene complessiva della produzione.
In sintesi, i lavori prevedono un’insieme di opere quali la realizzazione del vano ascensore,
l’eliminazione e la realizzazione di murature interne, nuove tramezzature,il rialzamento di alcune
finestre e l’apertura di nuove (necessarie per adeguare il Rapporto Aero-Illuminante esistente), la
chiusura di finte finestre e la realizzazione di due nuovi lucernari, a filo tetto, sul manto di copertura
simili a quelli già esistenti dalla parte opposta della villa, inoltre saranno installati nuovi impianti
adeguati alla struttura che si andrà a creare .
Le facciate del fabbricato, resteranno completamente intonacate, eliminando le esistenti
superfetazioni, utilizzando tinte a calce chiare pastellate consone all’epoca della costruzione della
villa, cercando di riportare la facciata ai suoi colori originali.
La copertura è prevista in coppi e tegoli alla “Toscana”, le gronde e le calate saranno realizzate in
rame . Gli infissi esterni potranno essere realizzati in legno e/o a corpo con colori chiari oppure in
ferro con colori chiari o antracite.
Il resede esterno sarà realizzato, per quanto riguarda la schermatura e l’arredo, mediante
piantumazione di essenze della macchia mediterranea , per quanto riguarda la pavimentazione, sarà
realizzata in ghiaietto spezzato, lastre di pietra serena bucciardata o scalpellata, pavimento in cotto o
in ghiaietto ( tipo Lavocell).
Per quanto riguarda l’aspetto di fattibilità sotto l’aspetto paesaggistico e geomorfologico, si è tenuto
conto dell’integrazione dei fabbricati nel territorio curandone i particolari d’inserimento nel
contesto del territorio stesso studiando inoltre la storia e la dinamica del territorio al fine di predirne
i futuri cambiamenti , cercando ( vedi cantina) dove possibile di “ inserirli e nasconderli nel
terreno . Per quanto riguarda l’aspetto viario ,la villa ha già una accesso diretto dalla strada
attualmente disagevole e pericoloso, sarà realizzato un nuovo accesso più consono e fruibile dove
verrà posta la zona principale a parcheggio schermata con arbusti e piante della macchia
mediterranea ( vedi pianta planimetria generale) la pavimentazione sarà realizzata in ghiaietto
spezzato, lastre di pietra serena bucciardata o scalpellata o in pavimento in ghiaietto ( tipo
Lavocell).
UMI 2 – Fabbricato Colonico
Tale fabbricato è attualmente costituito da una serie di volumi, sia dal punto di vista temporale che
dal punto di vista estetico/funzionale, diversi tra loro e formanti un organismo edilizio poco
apprezzabile data la particolarità del luogo; le due volumetrie poste a nord-ovest della casa
colonica, adibite a magazzino e cantina, collegate tra loro da un’area porticata, sono oramai
divenute obsolete; inoltre, sono realizzate per la loro totalità con struttura in cemento armato, la
quale non dialoga con l’esistente colonica, la villa e con il paesaggio circostante.
Anche al piano terra della colonica, attualmente, sono presenti locali ad uso cantina e rimessaggio
attrezzi, mentre due scale esterne portano alla zona già ad uso abitativo presente al piano primo,
composta da n° 2 unità immobiliari, il quale si sviluppa in un soggiorno/pranzo/cucina, da
un’insieme di camere e due servizi igienici.
L’intervento di progetto prevede quindi, previa eliminazione delle due volumetrie superfetative
limitrofe (magazzino e cantina), la ristrutturazione della casa colonica da adibire nella maggior
parte ad abitazione padronale dell’imprenditore agricolo, recuperando anche in questo caso la
volumetria della cantina utilizzandola per la costruzione della nuova; al piano terra si svilupperanno
una serie di locali adibiti ad uso abitativo, quali un soggiorno/pranzo, una cucina ed un bagno,
mentre al piano superiore si svilupperanno una serie di camere con bagni esclusivi servite da un
unico elemento distributivo.
Anche in questo caso, si interverrà con una serie di opere strutturali e non, necessarie alla nuova
funzione della colonica; gli interventi sulla facciata saranno minimi e verranno aperte nuove finestre
della medesima tipologia delle esistenti per adeguare i nuovi vani al Rapporto Aero-Illuminante
necessario. Le due scale esistenti non verranno eliminate poiché rappresentano un elemento
riconoscitivo di tale tipologia edilizia.
Verranno utilizzate tinte e materiali i quali rispettano la collocazione temporale della colonica
cercando, anche qui, di conferire alla facciata un aspetto consono all’ambito intorno con materiali
ed accorgimenti identici e meglio descritti nel paragrafo precedente “ Villa “ .
UMI 3 - Piscina e sistemazione esterna al complesso abitativo - Villa (UMI1) e Colonica
(UMI2).
Le sistemazioni esterne in buono stato di conservazione verranno mantenute e, dove necessario
sostituiti, vedi vecchi cipressi ammalorati ; le nuove piantumazioni saranno volte a ricreare un
giardino consono alla villa, integrato con il paesaggio circostante con messa a dimora di arbusti e
piante della macchia mediterranea ( vedi planimetria generale) tutta l’area dell’azienda agricola
verrà recintata con una serie di siepi ed aree alberate, che conferiranno a tutto l’insieme un valore
estetico aggiunto. Le strade esistenti all’interno dell’azienda saranno mantenute ed adeguate al
passaggio di automezzi e saranno realizzate in ghiaietto spezzato, o in pavimento in ghiaietto ( tipo
Lavocell) con cordoli in pietra serena o in cemento finta pietra ( tipo Artecem) . Le pavimentazioni
esterne, corti e marciapiedi, saranno eseguite in cotto , pietra serena e similari, in ghiaietto spezzato
o in ghiaietto ( tipo Lavocell). La piscina sarà realizzata a sfioro o a skimmer con guina
impermeabile ad alta resistenza color sabbia oppure con rivestimento di mosaico. I bordi potranno
essere realizzati in pietra naturale, legno, cotto o materiale cementizio nei vari colori chiari. La parte
solarium intorno la piscina potrà essere realizzata in legno, cotto, pietra naturale.
UMI 4 – Cantina Aziendale
L' Azienda Agricola “Le Calvane s.r.l.”, ha necessità, in relazione ad un potenziamento della propria
produzione vinicola, di attuare un ampliamento dei propri volumi aziendali, in particolare di
realizzare una nuova cantina aziendale dotata dei seguenti locali produttivi:
tinaia di fermentazione;
locali di deposito e magazzini;
locale per stoccaggio prodotto semi-lavorato e prodotto finito;
locali per affinamento del prodotto in legno e in acciaio;
locali destinati ad uffici;
locali spogliatoio e servizi igienici per gli addetti;
Il sito di costruzione è facilmente individuabile all'interno della proprietà, in particolare la nuova
cantina sarà inserita in un appezzamento di terreno posto al di sotto del complesso originario “Le
Calvane”, in una posizione non dominante rispetto all'andamento orografico del territorio
circostante.
La localizzazione del nuovo centro aziendale tiene in considerazione gli aspetti sopra menzionati e
verrà realizzato secondo i caratteri di un'architettura per la maggior parte ipogea, quindi d'impatto
nullo per i nuclei abitati e i centri urbani posti nelle vicinanze.
La struttura, quasi completamente interrata per il suo lato a monte si inserisce perfettamente,
adeguandosi alla morfologia del terreno, seguendo le curve di livello. La minima parte fuori terra,
sarà mitigata mediante l'impiego di materiali di rivestimento quali il cotto, che appartengono alla
tradizione locale.
L'inserimento ambientale di questa architettura è favorito anche dall'impiego di coperture piane con
sistemazioni a tetto giardino che assecondano con la tipologia tipica del terrazzamento l'andamento
collinare del territorio circostante.
Il manufatto di progetto è costituito da un unico corpo di fabbrica, la nuova cantina aziendale che
ospita i locali di vinificazione, affinamento, imbottigliamento e stoccaggio del prodotto sia finito
che semi-lavorato.
La cantina aziendale di progetto si sviluppa principalmente su un unico livello interrato dove sono
ubicati gli ambienti atti alla vinificazione delle uve ed invecchiamento del vino, in particolare il
locale tinaia, in posizione centrale, atto alla fermentazione delle uve con superficie utile pari a Mq.
240 , a questo si affiancano, i locali per l'affinamento ovvero la barriccaia per l'affinamento in
legno, di superficie pari a Mq. 211, e, sull'altro lato, il locale per l'affinamento in acciaio inox, di
superficie pari a Mq. 110; sul medesimo lato si sviluppano poi, il locale imbottigliamento e
stoccaggio del semi-lavorato, oltre al magazzino, ai servizi igienici per gli addetti e il locale
stoccaggio del prodotto finito , funzionale all'attività di carico, collegata direttamente al piazzale
antistante; gli ambienti finora descritti danno vita, nel loro insieme, ad una struttura planimetrica
molto regolare, che segue l'andamento del terreno.
A monte il manufatto risulta quasi del tutto interrato, inoltre l'inserimento ambientale sarà
valorizzato mediante la realizzazione di sistemazioni a verde che circonderanno la nuova struttura
seguendo la logica dei terrazzamenti e, in tal modo la nuova struttura verrà ben mitigata rispetto al
contesto. Al di sopra del piano seminterrato della cantina, al piano terra sono stato collocato
collocato lo spazio accoglienza e degustazione : visto il loro carattere rappresentativo tali locali
sono stati raggruppati all’interno di un edificio che si innesta sui “contenitori” descritti in
precedenza come una sorta di “torre colombaia”, richiamando in modo evidente i caratteri tipici
della casa colonica toscana grazie alla sua copertura che riprende i caratteri tipici delle costruzioni
del territorio ma in verità non è altro che una scatola di vetro che vuole creare un punto di sosta e di
partenza, ma al tempo stesso cerca di non ostruire la vista del panorama al visitatore, creando una
terrazza su tutta l'azienda; detto volume ad un solo piano fuori terra presenta, infatti una pianta
quadrata con copertura a falde inclinate del tipo a padiglione, mentre le facciate sono in vetro con
fissaggio puntuale. Tali locali risultano collegati ai sottostanti mediante una scala interna.
Il nuovo fabbricato adotterà tutti i possibili dispositivi ecologici per l'ottimizzazione delle risorse,
con un'architettura che segua i criteri della bioedilizia.
E più precisamente saranno installate delle cisterne interrate per il recupero delle acque piovane al
solo scopo irriguo e sarà previsto un sistema di produzione di acqua calda per uso sanitario
mediante installazione di pannelli solari, con particolare attenzione all'esecuzione di un attento
studio, anche di impatto ambientale, per l'installazione futura di un impianto fotovoltaico in modo
da rendere il processo produttivo il più indipendente possibile in materia di approvvigionamento
energetico.
Il fabbricato in progetto, per le proprie caratteristiche costruttive, è di per sé stesso un manufatto che
risponde ai criteri della bioedilizia. In particolare l'ampia parte interrata, è ben isolata dalle
variazioni termiche stagionali anche mediante la realizzazione di uno scannafosso naturalmente
ventilato che permette di ridurre al minimo l'uso di energia per il controllo climatico dei locali atti
alla trasformazione ed invecchiamento del vino. Per la parte fuori terra, le dispersioni termiche
saranno ridotte grazie al generoso spessore delle murature rivestite con il collaudato metodo delle “
parete ventilata” mediante conci di cotto locale di colore stonalizzato, che permettono un'ulteriore
controllo delle temperature interne a mezzo della ventilazione trasversale naturale e dall'uso di
infissi a taglio termico dotati di vetrocamera basso-emissivo.
UMI 5 – Annesso Agricolo
Il fabbricato è costituito da un solo livello, ad uso ricovero macchine attrezzi e scorte composto ,
inoltre all’interno vengono realizzati anche alcuni servizi igienici per le maestranze .
L’intonaco esterno ed interno sarà realizzato con le stesse caratteristiche della cantina , la copertura
sarà in terreno vegetale inerbito e piantumato, gli infissi saranno in ferro e/o legno . Il resede
esterno sarà realizzato, per quanto riguarda la schermatura e l’arredo, mediante piantumazione di
essenze della macchia mediterranea , per quanto riguarda la pavimentazione, sarà realizzata in
pavimento inghiaiato ( Lavocell).
UMI 6 – Cabina di trasformazione ENEL
La realizzazione della cabina elettrica si rende utile e necessaria per la potenza che sarà impiegata
per la conduzione dei manufatti sopracitati , le irrigazioni e le illuminazioni esterne ( circa 180 Kw
complessivi ). Nella fase della realizzazione della cabina saranno interrati i cavi aerei elettrici
presenti sulla proprietà limitrofa ai manufatti e al giardino di pertinenza, eliminando di fatto
l’inquinamento visivo apportato dalla linea stessa e migliorando il contesto paesaggistico
dell’intorno.
La cabina sarà realizzata con un manufatto prefabbricato, collocata più in basso rispetto al piano di
campagna, circondata da uno scannafosso per consentire l’aereazione ed il raffreddamento dei
macchinari al suo interno.
Le pareti potranno essere intonacate con intonaco civile, rivestite in cotto o legno, mentre la
copertura potrà essere piana o, anch’essa, rivestita in cotto, pietra o legno, oppure esser lasciata con
la guaina a vista, di color cotto.
Gli infissi saranno in acciaio e la tinteggiatura esterna sarà chiara di color pastello.
Il tutto come meglio rappresentato nelle tavole grafiche allegate.
Montespertoli, Luglio 2012
Massimo Falbo
architetto
Spartaco Mori
architetto