Circolare generale FSESP n. 18 (2012) A tutte le affiliate alla
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Circolare generale FSESP n. 18 (2012) A tutte le affiliate alla
Circolare generale FSESP n. 18 (2012) A tutte le affiliate alla FSESP Ai membri di tutti i Comitati statutari della FSESP Rif: JWG/JVDB/cb Referente: Jerry Van Den Berge Bruxelles, 5 dicembre 2012 Aggiornamenti sulla campagna per l acqua e richiesta di assistenza Care colleghe, Cari colleghi, il mese scorso il Comitato esecutivo della FSESP ha ribadito il suo impegno a favore della campagna per il diritto umano universale all acqua potabile e ai servizi igienicosanitari con un Iniziativa dei cittadini europei. Per fare sì che questo tema e le nostre rivendicazioni vengano iscritti nell agenda politica europea dobbiamo raccogliere un milione di firme tra i cittadini dei 27 Stati membri dell Unione europea. I membri del Comitato hanno fatto il punto della situazione e hanno deciso di intensificare gli sforzi. Il Comitato esecutivo ha inoltre sottolineato la responsabilità collettiva di cui siamo investiti per garantire il successo della campagna. Se i sindacati di un dato paese non dovessero raggiungere il loro target, saranno i colleghi di altri paesi, già confrontati alle proprie sfide, a dover ovviare a tale carenza. La campagna rappresenta anche un impegno nei confronti degli altri perché agiamo in quanto movimento sindacale europeo per conseguire i nostri obiettivi. Siete invitati a: Elaborare un piano d azione per il vostro sindacato e per il vostro paese su come raggiungere gli obiettivi nazionali. In base all esperienza maturata sino ad oggi sappiamo che la raccolta firme, compito tutt altro che facile, richiede un attenta pianificazione e impegno. Indicare il nominativo di un/una referente per la vostra organizzazione incaricato/a di promuovere l Iniziativa dei cittadini europei all interno del sindacato. Questo renderà più facile comunicare le informazioni sulle pratiche più efficaci per la raccolta firme, fronteggiare le difficoltà emerse e coordinare gli sforzi in merito a specifiche giornate quali la Giornata mondiale dell Acqua (22 marzo 2013). Pubblicare sul sito della propria organizzazione sindacale un banner della campagna. Non tutti i sindacati lo hanno già fatto (www.right2water.eu). Utilizzare i social network, in particolare Facebook, per promuovere la campagna e il nostro video. Alcuni sindacati hanno già collaborato con gli ambasciatori e le altre personalità che promuovono la campagna per pubblicizzarla. Contattare tutti gli iscritti e gli attivisti sindacali via mail. Molti sindacati non l hanno ancora fatto. Sappiate che la campagna è molto più efficace se viene presentata in modo corretto e se tutte le fasi vengono spiegate con chiarezza ai propri membri. La raccolta firme su supporto cartaceo riscuote maggiore successo nei paesi in cui non viene richiesto un documento di identità. Nei paesi in cui questa informazione è invece necessaria la raccolta funziona meglio in ambienti protetti e di fiducia come ad Circolare generale FSESP n. 18 (2012) pag. 2 esempio in occasione delle riunioni sindacali. In quest ultimo gruppo di paesi è importante promuovere la raccolta firme per via elettronica. I membri del Direttivo sono fiduciosi di poter raggiungere l obiettivo prefissato con il vostro aiuto e con il contributo delle organizzazioni che ci hanno manifestato il proprio sostegno! Ogni paese ha uno specifico target per quanto riguarda il numero di firme da raccogliere: nei paesi più grandi e con un maggior grado di sindacalizzazione, il numero da raggiungere sarà più elevato. Il numero minimo di firme da raccogliere nei paesi più piccoli è 4500. Per i grandi numeri contiamo sulle affiliate di Regno Unito, Germania, Svezia, Francia, Italia, Belgio e Paesi Bassi. L esperienza maturata sinora mostra che non è facile ottenere le firme e che a tal proposito sono necessari sforzi congiunti. Dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per promuovere questa campagna. Gli articoli sulle riviste e sui siti web delle organizzazioni sindacali contribuiscono a sensibilizzare gli iscritti. Questo aiuterà i delegati sindacali e gli attivisti nel loro lavoro di raccolta firme in occasione delle riunioni sindacali o sul luogo di lavoro. Inoltre, è importante estendere la campagna ad altri sindacati (le confederazioni, le federazioni europee e la CES sostengono la campagna) e lavorare con i partner nazionali delle organizzazioni europee quali le organizzazioni che aderiscono alla Rete europea anti-povertà (European Anti-Poverty Network) e l Ufficio europeo dell Ambiente (organizzazioni ambientaliste). Abbiamo i canali per raggiungere milioni di persone in Europa. Non possiamo dare per scontato che le persone firmeranno la nostra Iniziativa dei cittadini europei. Dobbiamo spiegare ciò che chiediamo e perché; dobbiamo convincere e motivare la gente. Il nostro video è un ottimo strumento a tale scopo. La campagna richiede tempo e impegno, ma coinvolgendo molte persone potremo creare un effetto valanga che inizierà a diffondersi e a crescere sempre di più. Permetterà al movimento sindacale di acquisire una preziosa esperienza su come raggiungere insieme gli obiettivi che ci siamo prefissati. In un epoca in cui le misure di austerità stanno portando sempre più persone a sprofondare nel baratro della povertà e i servizi di base quali l acqua e i servizi igienicosanitari sono stati ceduti per il bene dei mercati, dobbiamo intervenire a tutela di questo servizio pubblico. E la liberalizzazione e la privatizzazione dell acqua sono temi decisamente presenti sull agenda politica dell UE: La Commissione spinge attualmente i paesi con problemi di bilancio, quali la Grecia e il Portogallo, a privatizzare le aziende idriche. La Commissione e i governi dei vostri paesi hanno convenuto sulla necessità di riforme strutturali. Queste ultime costituiscono un attacco al diritto del lavoro, alle pensioni e prevedono anche un apertura dei servizi di rete quali l acqua potabile e i servizi igienico-sanitari. La Commissione ha chiaramente indicato di ritenere la privatizzazione dei servizi idrici una soluzione migliore e più efficiente rispetto all erogazione pubblica. Non fermerà la sua crociata ideologica contro i servizi pubblici se non saremo noi a fermarla (http://www.epsu.org/a/9019). Questa campagna deve trasformarsi in un grande successo per tutti i sindacati dei servizi pubblici. Il dissenso delle lavoratrici e dei lavoratori europei nei confronti dell Europa dell austerità sarà un campanello d allarme per la Commissione europea e per i nostri governi. L acqua non è in vendita! Vi invitiamo ad aderire e contribuire alla campagna! Nominate un/una referente all interno del vostro sindacato e scaricate il materiale e i moduli di sottoscrizione dell ICE dal sito web www.right2water.eu. Chiedete ai vostri iscritti di attivarsi e raccogliere firme sul posto di lavoro e durante le riunioni. Comunicateci quali attività Circolare generale FSESP n. 18 (2012) pag. 2 intendete svolgere e quando; non esitate a contattarci nel caso necessitiate di assistenza da parte della FSESP. Attualmente ci sono già moltissimi esempi di attività intraprese dai sindacati in caso abbiate bisogno di spunti o idee. Unendo le forze riusciremo a raccogliere più di un MILIONE di firme! L acqua potabile e i servizi igienico-sanitari sono un diritto umano! L acqua è un bene pubblico, non una merce! Contiamo sul vostro aiuto! Cordiali saluti, Jan Willem Goudriaan Segretario generale aggiunto FSESP