I tanti artisti alla corte della principessa Carla nel segno del barocco

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I tanti artisti alla corte della principessa Carla nel segno del barocco
La mecenate dei mecenati si è riservala l'ultimo fine settimana del Festival per presentare un progetto destinato a far parlare non solo gli addetti ai lavori
I tanti artisti alla corte della principessa Carla nel segno del barocco
• SPOLETO (sabusvì) - "Una volta c'erano la chiesa e i principi a sostenere le
arti, ora sia l'uno che l'altro sono venuti
meno. Per fortuna però c'è qualcuno
che ha preso il loro posto e per questo
Carla Fendi può essere tranquillamente
chiamata principessa Carla". E' il giornalista Valerio Cappelli a riassumere così quanto la signora della Cultura, con
la sua Fondazione e la sua presenza, fa
per il Festival di Spoleto e per l'arte. La
mecenate dei mecenati si è riservata l'ultimo fine settimana del 2Mondi per presentare un progetto sull'attualità del barocco. Un lavoro, a cura di Quirino Conti, che ieri ha visto la seconda e conclusiva puntata dopo il concerto di sabato
con l'esecuzione del Vespro della Beata
Vergine di Monteverdi. E sotto il titolo
Cangianze, Conti ha dato vita a un'ora
di performance strepitose, dal gusto ricercato e dai contenuti altissimi. L'incipit lo ha affidato alle parole dello storico
dell'arte Tommaso Montanari che ha
preso a prestito la frase di Paolo Conte,
"La sensualità delle vite disperate", per
proporre un suo excursus sul barocco
tra metamorfosi nel mito e l'attualità dei
corpi sofferenti. Il secondo quadro è stato un bagno di spiritualità con il coro dei
Pueri Cantores della Cappella Sistina
che si alzato sui versi del poeta Giuseppe
Manfridi su musiche di Samuel Barber.
Vibrazioni forti sui passi di danza del
trio di ballerini cubani della Escuela National de Ballet. E per concludere, le arie
barocche cantate dal controtenore Max
Emanuel Cencic accompagnato dal
MEDIA
complesso Pomo d'Oro. Un'esibizione
applaudita con un entusiasmo trascinante. E un bis cantato sul Germanico di
Porpora, Qual turbinio che scende. A
chiudere l'elegante performance è stata
la consegna del premio Fondazione Carla Fendi al maestro sir Antonio Pappano e una intervista-presentazione condotta da due giornalisti, cari al festival e
alla signora Carla: Cappelli e Pietra Detassis. Mezz'ora di parole, dette da Pappano, che andrebbero ascoltate e riascoltate. Sulla musica e sulla vita che sono
servite a conoscere più da vicino un grande musicista, colui che per molti ha rifondato l'Orchestra dell'accademia di Santa Cecilia. Alla fine tutti sul palco insieme a Carla Fendi. Commossa fino alle
lacrime.
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Fuori programma
• SPETTACOLI & CULTURA
Roberto Bolle da Spoleto verso il inondo
Gala della danza con ospiti internazionali
• SPOLETO - Il festival quest'anno non finisce dopo il concerto finale, ma arriva al ventesimo giorno di programmazione con un fuori programma di eccezione: Roberto Bolle & Friends. Il gala della
danza, con ospiti internazionali,
questanno parte proprio dall'Um-
bria. Un appuntamento, quello di
mercoledì prossimo, immancabile
tanto che da giorni ègià tutto esaurirne l'amministrazione si trova ancora una volta a fare affidamento
sulle finestre che si affacciano in
piazza Duomo per garantire qualche posto in più.
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di Sabrina Busiri Vici
• SPOLETO - Con *Caxo pubblico, buonasera, due parole sul
programma" sir Antonio Pappano decide di far digerite al pubblico del concerto lincile del festival
dei 2Mondi il boccone amaro
della musica dodecafonica di
Schoenberg. ""11 suo nome fa tremare i polsi ai direttori dei festival - dice il maestro - ma è un
Viaggio musicale bellissimo che
inizia da Vienna efiniscea Beverly Mills e New York". Con lui sul
palco c'è Forcliestra dell'Accademia di Santa Cecilia che segue il
britannico Pappano con devozione totale. Il direttore, senza bacchetta che preferisce usare il gesto naturale della mano, paria alla pancia degli spettatori e sa dosare bene la passione come gli ha
insegnato Baremboin. Dalla cupa e complessa potenza di Pelleas e Melisanda al valzer d'oro e
d'argento di Franz Lehàr (Gold
und Silberl per chiudere con la
rapsodia in blu di Georgetown
Gershwin con Stefano Bollani al
pianofòrte Pappano c'è riuscito
afi-ireamare l'azzardo.
Nomi da festival Gli applausi
scroscianti arrivano anche da
una carrellata di volti e nomi noti: la coppia inseparabile Dante
Ferrelli e Francesca Lo Schiavo,
il sottosegretario Giampiero Bocci, il vice presidente di Coniìnd listila Diana Bracco, il sottosegretario Antimo Cesaro in rappresentanza del Mibaet, gli imprenditori Paolo e Noemia D'Amico,
gli attori Enrico Montesano e
Franca Valeri, l'ambasciatore
Egiziano Amr Helmy. il nuovo
responsabile delle Poste italiane
Paolo lammatteo.lagovernar rice dell'Umbria Catiuscia Marini
eia presidente dell'Assemblea regionale Donatella Porzi. E ancora, nomi del jet set Franco e San-
Un successo da 2Mondi
Bilancio e concerto suner
dra Carraio. Anna Fendi, Maria
Teresa Venturini Fendi, Gianni
Dessi, Ira Von Furstenberg e
Giampaolo Lami, Laura Lattuada, Walter e Paola Mainettù Nicoletta Odesealchi. Cesare Romiti e Mireila Haggiag.
Tre donne Nel discorso di rito, il
dilettole artistico Giorgio Ferrara tra ringraziamenti e piescntazione si riserva un omaggio a Ire
donne a lui care e presenti: l'amica Franca Valeri, la stimata Carla Fendi e l'amata Adriana Asti.
I dati Prima di arrivare al grande
epilogo il festival ha tirato le somme. E vero Giorgio Ferrara, come dice Lucchetti di Hdrà,ècambiato in questi nove anni di festival si è fatto più sorridente, più
disponibile, più rilassato. E il
completo viola lo mostra anche
in vena di azzardi. A dargli sicurezza sono quelle ^Ornila presenze (superate in chiusura ndr) registrate quest'anno rispetto alle
5mila del 2007. ultimo anno di
gestione Menotti. E a far spuntare il sorriso al direttore artistico
del festival c'è anche l'incremento di incassi: da 627mila euro a
665mila, nonostante il 2Mondi
abbia scelto da qualche anno la
politica dei prezzi contenuti. L'edizione numero 59 si chiude con
Fabrizio Cardarelli, sindaco e
presidente della Fondazione Festival, pronto a sottolineate il rapporto che sta crescendo e maturando fra la città e il "nuovo'Teslival. La gestione Ferrara ha, inlatli. dato vita a una marùlestaziune che si è andata sempre pili
distinguendo e differenziandosi
da quella dell'epoca Menotti.
E per il 2017... L'edizione numero 60 si aprirà il 30 giugno, ma
sarà festival tutto l'anno. Promessa di sindaco: "Torneranno gli
appuntamenti a Natale, Pasqua
e si lavorerà per portare il festival
nel mondo a cominciare da Le
nozze di Figaro ài trasferta a Cartagena. ma si aspettano sviluppi
anche sul fronte Orientale, dalla
Cina". Acceso anche il mutuo,
da parte della Fondazione, per il
restauro dello stabilimento di scenolecnenica ehe sarà attivo già
dal prossimo anno. ''Abbiamo
fatto tutti gli appalti "assicura il
sindaco.
Muti e il Don Giovanni Fin ultimo
uno sguardo a cosa ci sarà. Per il
cartellone è ancora tutto top secret a eccezione dell'opera inaugurale che sarà il Don Giovanni
di Mozart-Da Ponte e poi tornerà Riccardo Muti. Per il resto ''lasciateci lavorare".
Mistero sul chiusura Per la prossima edizione è ufficiale la data di
inizio, ma non quella di chiusura, una dimenticanza o altro? La
voce gira al termine dell'incontro. E c'è ehi ipolizza un prolungamento del festival per celebrare i 60 anni. E ehi pensa che Roberto Bolle, in fuori programma
quest'anno, avrebbe indottol'organizzazionea una minore rigidità nel comunicale inizio e fine del
festival. Ferrara e il sindaco non
si sbilanciano. Ma qualcosa potrebbe accadere,
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La un •Geriate dei mecenati si è riservata l'ultimo fine settimana del Festival per presentare un progetto destinato a far parlare non solo gli addetti ai lavori
I tanti artisti alla corte della principessa Carla nel segno del barocco
• SPOLETO {sabusvi) - "Una volUi c'erano la chiesa e i principi a sostenere le
arti, ora sia l'uno che l'altro sono venuti
meno. Per fortuna però c'è qualcuno
che ha preso il loro posto e per questo
Carla Fendi può essere tranquillamente
chiamata principessa Carla". E' il giornalista Valerio Cappelli a riassumere cosi quanto la signora della Cultura, con
la sua Fondazione e la sua presenza, fa
per il Festival di Spoleto e per l'arte. La
mecenate dei mecenati si è riservala l'ultimo fine settimana del 2Mondi pei' presentare un progetto .sull'attualità del barocco. Un lavoro, a cura di Quirino Conti, che ieri ha visto la seconda e conclusiva puntata dopo il concerto di sabato
con l'esecuzione del Vespro della Beata
Vergine di Monteverdi. E sotto il titolo
Cangianze. Conti ha dato vita a un'ora
di pertbrmance strepitose, dal gusto ricercato e dai contenuti altissimi. L'incipit lo ha affidato alle parole dello storico
dell'arte Tommaso Montanari che ha
pieso a prestito la frase di Paolo Conte.
''La scasualità delle vite disperate 1 , per
proporre un suo excursus sul barocco
tra metamorfosi nel mito e l'attuali là dei
corpi sofferenti. Il secondo quadro è stalo un bagno di spiritualità con il coro dei
Pueri Cantores della Cappella Sistina
che si alzato sui vei"si del poeta Giuseppe
Manfridi su musiche di Samuel Barber.
Vibrazioni forti sui passi di danza del
triodi ballerini cubani della Escitela Nacional de Ballet. E per concludere, le arie
MEDIA
barocche cantate dal controtenore M a s
Emanuel Cencic accompagnato dal
complesso Pomo d'Oro. Un'esibizione
applaudita con un entusiasmo trascinante E un bis cantato sul Germanico di
Porpora, Qual turbinio che scende. A
chiudere l'elegante pertbrmance è stata
la consegnadel premio Fondazione Carla Fendi al maestro sir Antonio Pappano e una intervista-presentazione condotta da due giornalisti, atri al festival e
alla signora Carla: Cappelli e Pietra Detassis. Mezz'ora di parole, delle da Pappano, che andrebbero ascoltate e riascoltale. Sulla musiea e sulla vita che sono
servite a conoscere più da vicino un grande musicista, colui che per molti ha rifondato 1'Orohestra dell'accademia di Santa Cecilia. Alla fine tutti sul palco insieme a Carla Fendi- Commossa fino alle
lacrima
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