5^a elettronica e robotica

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5^a elettronica e robotica
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
Istituto Tecnico Tecnologico
"TITO SARROCCHI"
(SIENA)
5ª ELETTRONICA E
ROBOTICA
sezione A
Anno scolastico 2015\2016
I.I.S. "Tito Sarrocchi" – Siena
Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
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SOMMARIO
PREFAZIONE ................................................................................................................................................................... 4
1.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ................................................................................................................... 6
1.1
1.2
1.3
STORIA DELLA CLASSE ....................................................................................................................................... 6
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ......................................................................................................................... 7
ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE .......................................................................................................................... 7
2.
OBIETTIVI DEL PERCORSO FORMATIVO .................................................................................................... 7
3.
OSSERVAZIONI SUL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ................................................................. 8
4.
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA ........................................................................................................... 8
4.
GRIGLIE 1A PROVA ............................................................................................................................................ 11
5.
GRIGLIA 2A PROVA .......................................................................................................................................... 15
6.
GRIGLIA COLLOQUIO ...................................................................................................................................... 16
7.
ATTIVITÀ DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ........................................................................................ 17
8.
ARGOMENTI DELLA TESINA D’ESAME ....................................................................................................... 18
9.
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA .......................................................................................................... 20
10.
STORIA ................................................................................................................................................................. 31
11. LINGUA E CIVILTÀ INGLESE .......................................................................................................................... 36
12. MATEMATICA ..................................................................................................................................................... 39
13. SISTEMI AUTOMATICI ..................................................................................................................................... 41
14. ELETTRONICA .................................................................................................................................................... 44
15. TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI (TPSE) ................. 47
16. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ................................................................................................................... 52
17. RELIGIONE ........................................................................................................................................................... 54
18. ROBOTICA ............................................................................................................................................................ 56
TABELLE
Tabella 1 – aziende presso le quali si sono svolte le attività di stage .......................................................................... 17
Tabella 2 - attività svolte nella "area di progetto" – tesina d’esame .......................................................................... 18
ALLEGATI
Simulazione “terza prova”- 1
Simulazione “terza prova”- 2
Simulazione “terza prova”- 3
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Prefazione
Il Consiglio di Classe della 5a Elettronica e Robotica sezione A dell’I.T.T. “T. Sarrocchi” di
Siena, con il contributo di tutti i docenti e dei rappresentanti degli studenti, nel rispetto delle norme
vigenti relative agli Esami di Stato conclusivi del corso di studi, ha redatto il seguente documento
che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i
criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti.
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STORIA ED ATTIVITÀ
DELLA CLASSE
E CRITERI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI DAGLI INSEGNANTI
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1. Presentazione della Classe
1.1
Storia della classe
Variazioni nel Consiglio di Classe
Classe 3a
Bibbò
Bibbò
Bustini
Vannuccini
Vannuccini
Donatucci
Sinagra
Damiani
Marchini
Gorelli
Marchini
Presenti
Marchini
D’Argenio
Masotti
Discipline
Italiano
Storia
Lingua straniera
Matematica
Complementi di Matematica
Elettronica
Laboratorio
Sistemi automatici
Laboratorio
Tecnologie disegno e progettazione
Laboratorio
Robotica
Laboratorio
Educazione fisica
Religione
Flussi degli studenti della classe
Classe
Iscritti
Di cui da altra
classe o ripetenti
3a
4a
5a
19
18
11
2
4
0
Promossi
5
7
10
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Classe 4a
Bibbò
Bibbò
Bustini
Vannuccini
Vannuccini
Donatucci
Paganelli
Tizzoni
Sinagra
Gorelli
Marchini
Damiani
Marchini
D’Argenio
Masotti
Promossi
dopo giudizio
sospeso
9
4
0
Classe 5a
Bibbò
Bibbò
Fabbrini
Vannuccini
Donatucci
Paganelli
Presenti
Sinagra
Gorelli
Sinagra
Damiani
Marchini
D’Argenio
Masotti
Respinti
5
7
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Come riportato nelle tabelle precedenti il percorso degli studenti risulta ricco di rimescolamenti.
In terza sono stati ammessi alla classe successiva 14 studenti. In quarta al gruppo classe iniziale si è
aggiunto un gruppo di 4 studenti ripetenti che in corso d’anno hanno cambiato scuola; In quinta si
sono iscritti 11 studenti. Si evidenziano le discontinuità nella docenza di Sistemi e parzialmente di
Inglese.
1.2
Presentazione della classe
La classe è formata da un gruppo di ragazzi provenienti da paesi della provincia e in un caso
anche piuttosto distante dalla città e da un gruppo residente a Siena, in ogni caso la diversità appena
esposta non ha prodotto disparità nella frequenza delle lezioni.
Per quanto riguarda i rapporti interni alla classe, si evidenziano discrete dinamiche relazionali.
Non si sono verificati problemi dal punto di vista disciplinare, e la grande motivazione ed
impegno di alcuni sono stati fonte di facilitazione nello svolgimento dei programmi preventivati e
nel mantenimento dei tempi e degli obiettivi prefigurati.
All'interno della classe è presenti uno studente con percorso differenziato, per il quale è stato
predisposto il relativo PEI allegato al presente documento.
1.3
Attività Extrascolastiche
Attività programmate e realizzate dal consiglio di Classe, nel corso dell’intero triennio, ritenute
particolarmente significative:














Attività di stage lavorativi presso aziende del settore (due settimane) sia in quarta che in quinta
Attività di orientamento post-diploma con partecipazione a varie conferenze sul tema
Attività presso il Centro Sportivo Scolastico per gli studenti Imparato e Andreoni
Area di progetto per le materie tecniche
Corso di Primo Soccorso (BLS)
Partecipazione alla gara di robotica indetta dall'Istituto Professionale Statale “G. Fascetti” di
Pisa (Robofesta 2014, 2015)
Partecipazione alla Rome Cup 2014, 2015
Partecipazione al Maker Faire Roma 2014 e 2015
Visita aziendale presso l’azienda di settore “SECO” di Arezzo.
Partecipazione alla conferenza sul progetto europeo “EWASTER” sui RAEE (V)
Partecipazione al progetto “Leonardo” (Andreoni)
Viaggio di istruzione a Firenze per la giornata della memoria (V)
Viaggio di istruzione a EXPO Milano (V)
Viaggio di istruzione a Barcellona (V)
2. Obiettivi del percorso formativo
Gli obiettivi riportati nel seguito sono quelli definiti in base alla programmazione iniziale del
Consiglio di Classe:
Obiettivi educativi (socio-affettivi e relazionali):
1) saper lavorare in gruppo e collaborare;
2) rispettare le persone, comprendere la diversità delle culture e saper accettare gli altri.
Obiettivi trasversali
1) esprimersi in modo chiaro, usando il linguaggio delle varie discipline anche in inglese.
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2) saper utilizzare categorie logico matematiche, per affrontare una situazione problematica e
trovare una soluzione.
Obiettivi delle aree disciplinari
1) area storico-linguistica:
a) orientarsi nel tempo e nello spazio;
b) utilizzare le conoscenze linguistiche per la produzione orale e scritta anche
nell’inglese tecnico;
c) comprendere che il patrimonio letterario è una delle tante forme di
conoscenza della realtà, diversa ma complementare ad altre forme di
conoscenza (scientifica, tecnica…)
2) area tecnico-professionale:
a) ricercare, studiare e selezionare, con autonomia, software nuovi in base alle
problematiche da risolvere;
b) saper usare la rete Internet ed i suoi principali strumenti
c) impostare “Programmi su piattaforme embeded” e rappresentare problemi del
mondo reale;
d) utilizzare, i sistemi di automazione e robotici;
e) interpretare un problema tecnico e procedere alla sua formalizzazione; trovare
le strategie di soluzione ed utilizzare gli strumenti più idonei per raggiungerle;
f) disporre di sufficiente autonomia operativa.
3. Osservazioni sul raggiungimento degli obiettivi
Gli obiettivi dell'area socio affettiva sono stati raggiunti pienamente. Per quello che concerne gli
obiettivi trasversali, sono stati raggiunti entrambi in modo parziale. Per quanto concerne gli obiettivi
specifici delle singole discipline, si rimanda alle relazioni dei singoli docenti.
4. Simulazione della terza prova
Nelle simulazioni di terza prova il Consiglio di Classe ha optato per la tipologia mista con domande
a risposta multipla e domande a risposte aperte (breve). Le simulazioni erano costituite da 4
discipline. La prova era composta da 4 domande a risposta multipla e 2 a risposta aperta per ogni
disciplina. La durata della prova è stata di 75 minuti.
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GRIGLIA 3a PROVA
Griglia di valutazione con uso di indicatori (in 15-esimi)
Candidato: _________________________
Tipologia
Punteggio massimo
attribuibile
Risposta aperta
1 punto
Risposta aperta
(con esercizio)
1 punto
(non espresso
come somma degli
indicatori)
Risposta chiusa
0,45 punti
Indicatori
A attinenza alla traccia
B correttezza espositiva
C capacità di sintesi
0,3
0,4
0,3
A
B
C
D
1
0,8
0,6
0,4
0,2
svolgimento e calcolo corretto
lieve errore di calcolo
svolgimento incompleto ma corretto
svolgimento incompleto e non
corretto
E accenno di risoluzione
corretta
errata
CHIUSE
MATERIE
1
2
3
Punteggio
corrispondente
ai diversi livelli
APERTE
4
A
B
C
A
B
C
0,45
0
PUNTEGGIO PER
D E MATERIA
SISTEMI
ELETTRONICA
MATEMATICA
INGLESE
STORIA
PUNTEGGIO COMPLESSIVO
Nota: il voto, in presenza di cifre decimali ≥ 0,4, viene arrotondato all’intero superiore.
Voto complessivo attribuito alla prova:_________/15
Prof.
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.
Prof.ssa
Prof.
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Il consiglio di Classe ha proposto, nelle simulazioni della terza prova, test misti a risposta aperta
e chiusa su una scelta, tra le seguenti materie:





Matematica
Inglese
Elettronica
Sistemi
T.P.S.
Alla fine dell’anno sono state svolte tre simulazioni di terza prova i cui testi sono allegati al
presente documento.
Nelle simulazioni della terza prova, che sono state effettuate durante l’anno, non si è privilegiata
alcuna materia, ma si è lavorato proponendo test di simulazione con un massimo di 4 discipline.
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4. Griglie 1a prova
Griglia 1a prova (tipologia A – analisi del testo)
Nome e Cognome:………………………………………............................. Classe: ............................
Griglia di valutazione con uso di indicatori (in 15-esimi)
Punteggio
massimo
attribuibile
all’indicatore
Indicatori
Comprensione e
pertinenza della
traccia
3 punti
Capacità di analisi
3 punti
3 punti
Commento
Struttura del
discorso
3 punti
Correttezza formale
3 punti
Livelli di
valutazione

























Punteggio
corrispondente ai
diversi livelli
Voto attribuito
all’indicatore
1
1,5
2
2,5
3
1
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
Nota: il voto, in presenza di cifre decimali, viene arrotondato all’intero più vicino
Voto complessivo attribuito alla prova:_________/15
Prof.
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.
Prof.ssa
Prof.
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Griglia 1a prova (tipologia B – saggio breve)
Nome e Cognome:………………………………………............................. Classe: ............................
Griglia di valutazione con uso di indicatori (in 15-esimi)
Punteggio
massimo
attribuibile
all’indicatore
Indicatori
Comprensione e
pertinenza della
traccia
3 punti
Capacità di analisi
dei documenti
3 punti
Impostazione
argomentativa
3 punti
Apporti personali
3 punti
Correttezza formale
3 punti
Livelli di
valutazione

























Punteggio
corrispondente ai
diversi livelli
Voto attribuito
all’indicatore
1
1,5
2
2,5
3
1
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
Nota: il voto, in presenza di cifre decimali, viene arrotondato all’intero più vicino
Voto complessivo attribuito alla prova:_________/15
Prof.
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.
Prof.ssa
Prof.
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Griglia 1a prova (tipologia B – articolo di giornale)
Nome e Cognome:………………………………………............................. Classe: ............................
Griglia di valutazione con uso di indicatori (in 15-esimi)
Punteggio
massimo
attribuibile
all’indicatore
Indicatori
Comprensione e
pertinenza della
traccia
3 punti
Capacità di analisi
dei documenti
3 punti
Regole
giornalistiche e
linguaggio specifico
3 punti
Apporti personali
3 punti
Correttezza formale
3 punti
Livelli di
valutazione

























Punteggio
corrispondente ai
diversi livelli
Voto attribuito
all’indicatore
1
1,5
2
2,5
3
1
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
Nota: il voto, in presenza di cifre decimali, viene arrotondato all’intero più vicino
Voto complessivo attribuito alla prova:_________/15
Prof.
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.
Prof.ssa
Prof.
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Griglia 1a prova (tipologia C e D – argomento storico/ordine generale)
Nome e Cognome:………………………………………............................. Classe: ............................
Griglia di valutazione con uso di indicatori (in 15-esimi)
Punteggio
massimo
attribuibile
all’indicatore
Indicatori
Comprensione e
pertinenza della
traccia
3 punti
Conoscenza dei
contenuti
3 punti
Impostazione
argomentativa
3 punti
Apporti personali
3 punti
Correttezza formale
3 punti
Livelli di
valutazione

























Punteggio
corrispondente ai
diversi livelli
Voto attribuito
all’indicatore
1
1,5
2
2,5
3
1
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
0
1,5
2
2,5
3
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
Nota: il voto, in presenza di cifre decimali, viene arrotondato all’intero più vicino
Voto complessivo attribuito alla prova:_________/15
Prof.
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.
Prof.ssa
Prof.
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5. Griglia 2a prova
Griglia di valutazione con uso di indicatori (in 15-esimi)
Candidato: _________________________________________________
Punteggio
massimo
attribuibile
all’indicatore
Indicatori
Comprensione della
traccia
Conoscenza
specifica degli
argomenti richiesti
Capacità di
esaminare i quesiti
in modo logico e di
rappresentarne le
soluzioni
Capacità di
elaborazione
personale
Competenza
nell’utilizzo di un
linguaggio e di una
terminologia tecnica
3 punti
3 punti
3 punti
3 punti
3 punti
Punteggio
corrispondente ai
diversi livelli
Livelli di
valutazione

























Classe: _______
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
1
1,5
2
2,5
3
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
1
1,5
2
2,5
3
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
sufficiente
discreto
ottimo
1
1,5
2
2,5
3
Voto attribuito
all’indicatore
1
1,5
2
2,5
3
1
1,5
2
2,5
3
Nota: il voto, in presenza di cifre decimali, viene arrotondato all’intero più vicino
Voto complessivo attribuito alla prova: _________/15
Prof.
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.
Prof.ssa
Prof.
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6. Griglia Colloquio
Griglia di valutazione con uso di indicatori (in 30-esimi)
Candidato: _________________________
Punteggio
massimo
attribuibile
all’indicatore
Indicatori
Padronanza della lingua e
proprietà del linguaggio
disciplinare
10 punti
Conoscenza specifica degli
argomenti richiesti
12 punti
Livelli di valutazione
Punteggio
corrispondente
ai diversi livelli














gravem. insuf.
insufficiente
mediocre
sufficiente
discreto
buono
ottimo
gravem. insuf.
insufficiente
mediocre
sufficiente
discreto
buono
ottimo
1
3
5
7
8
9
10
3
6
7
8
10
11
12
insufficiente
mediocre
sufficiente
buono
ottimo
1
2
3
4
5
insufficiente
mediocre
sufficiente
buono/ottimo
0
1
2
3
Capacità di utilizzare le
conoscenze acquisite o di
collegare anche in forma
interdisciplinare
5 punti





Capacità di discussione e
approfondimento dei diversi
argomenti con spunti di
originalità/creatività
3 punti




Voto attribuito
all’indicatore
Nota: il voto, in presenza di cifre decimali, viene arrotondato all’intero più vicino
Voto complessivo attribuito alla prova:_________/30
Prof.
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.
Prof.ssa
Prof.
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7. Attività di alternanza scuola-lavoro
L’esperienza di stage orientativo si è svolta sia in quarta che in quinta. Il progetto è stato
organizzato e realizzato sulla scorta di analoghe esperienze condotte negli anni scolastici precedenti.
L’attività di alternanza scuola-lavoro stage ha mostrato un grossa valenza formativa oltre a
realizzare una efficace azione di orientamento alla scelta post-diploma.
Quasi tutte le esperienze sono state valutate positivamente dagli allievi e dalle aziende.
Nella tabella sottostante l’elenco delle aziende coinvolte nell’esperienza di stage:
Studente
Andreoni Giacomo
Borzi Emanuele
Brkic Semir
Desimone Federico
Goddi Vincenzo
Imparato Alessandro
Introzzi Simone
Nocci Leonardo
Pettorali Gabriele
Rotellini Alessio
Studente
Andreoni Giacomo
Borzi Emanuele
Brkic Semir
Desimone Federico
Goddi Vincenzo
Imparato Alessandro
Introzzi Simone
Nocci Leonardo
Pettorali Gabriele
Rotellini Alessio
Azienda
Università di Siena-DIISM
Università di Siena-DISPOC
KeyWord
Tiemme S.p.A.
MCM Service Soc.Coop. a R.L.
Telecom S.r.l.
Co.Ri.Ma Srl
InfoPoint S.r.l.s.
MCM Service Soc.Coop. a R.L.
Università di Siena-DISPOC
Azienda
Università di Siena-DISPOC
Aerospazio Tecnologie S.r.l.
Aerospazio Tecnologie S.r.l.
Tiemme S.p.A.
Piccioni Amelio
Co.Ri.Ma Srl
Telecom S.r.l.
Università di Siena-DISPOC
mcmservice soc.coop.a r.l.
mcmservice soc.coop.a r.l.
Periodo
13/04/2015 26/04/2015
13/04/2015 26/04/2015
13/04/2015 26/04/2015
13/04/2015 26/04/2015
13/04/2015 26/04/2015
13/04/2015 26/04/2015
13/04/2015 26/04/2015
13/04/2015 26/04/2015
13/04/2015 26/04/2015
13/04/2015 26/04/2015
Periodo
11/01/2016 24/01/2016
11/01/2016 24/01/2016
11/01/2016 24/01/2016
11/01/2016 24/01/2016
11/01/2016 24/01/2016
11/01/2016 24/01/2016
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Tabella 1 – aziende presso le quali si sono svolte le attività di stage
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8. Argomenti della Tesina d’esame
La tesina d’esame o progetto costituisce l’occasione per gli studenti di misurarsi con un
problema “reale” e di gestirne la soluzione. I lavori sono stati sviluppati nel corso degli ultimi 4
mesi di corso utilizzando ore di laboratorio messe a disposizione da più materie.
I lavori svolti sono riassunti nella Tabella 2.
Studenti
Titolo
Andreoni Giacomo
Progetto interdisciplinare “Avatar a controllo
remoto”
Borzi Emanuele
Progetto interdisciplinare “Avatar a controllo
remoto”
Brkic Semir
Progetto interdisciplinare “Bin Sorter”
Desimone Federico
Progetto interdisciplinare “Electronic
Pressure Power Control (EPPC)”
Goddi Vincenzo
Imparato Alessandro
Progetto interdisciplinare “Casa Domotica”
Progetto interdisciplinare “Floating in Sound”
Introzzi Simone
Progetto interdisciplinare “Tavolo led ad
infrarossi
Nocci Leonardo
Progetto interdisciplinare “Avatar a controllo
remoto”
Pettorali Gabriele
Progetto interdisciplinare “Tavolo led ad
infrarossi
Rotellini Alessio
Progetto interdisciplinare “Bin Sorter”
Tabella 2 - attività svolte nella "area di progetto" – tesina d’esame
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CONTRIBUTI
DELLE
SINGOLE
DISCIPLINE
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9. Lingua e Letteratura Italiana
Relazione della classe
La classe 5^ A è composta da 10 studenti dei quali ho seguito il percorso lungo tutto il triennio.
Nella classe è presente uno studente con percorso differenziato seguito dall'insegnante di sostegno
Prof.ssa Michela Vanni.
Nel corso di questi anni ho avvertito la responsabilità che il mio ruolo di insegnante di lettere aveva
nella loro formazione a prescindere dai loro interessi che , trattandosi di un corso di elettronica,
sono rivolti alle materie riguardanti l'indirizzo.
Ho cercato di stimolare in loro la curiosità per ogni tipo di conoscenza, non solo attraverso la
letteratura, ma anche attraverso la lettura dei quotidiani, per meglio rendere gli studenti consapevoli
della realtà che li circonda, per stimolare lo spirito critico, la capacità di pensare in proprio e la
sensibilità ai vari temi e problemi anche di attualità. La classe non è sempre stata collaborativa,
l'atteggiamento svogliato dei più e lo scarso impegno hanno rallentato il lavoro. Lo studio
domestico è stato svolto solo occasionalmente e a ridosso delle verifiche. In classe si è svolta la
parte significativa anche dello studio che avrebbe dovuto svolgersi a casa.
Il comportamento è sempre stato rispettoso e corretto.
Lo studio della letteratura è stato improntato ad un criterio cronologico, favorendo anche un
approccio interdisciplinare; lo studio delle correnti letterarie e degli autori è sempre stato proposto
attraverso la lettura, l'analisi dei testi e l'interazione con il contesto storico e culturale e il richiamo
all'attualità. In diverse occasioni proprio l'attualità ci ha dato spunto per riflettere su diversi temi: la
crisi economica, l'integrazione e l' accoglienza, i fenomeni migratori, la questione di genere.
Le lezioni per lo più frontali, hanno fornito occasione di confronto e di discussione. Nel corso
dell'anno scolastico sono stati effettuati momenti di recupero, gli obiettivi di apprendimento per
alcuni sono stati parzialmente raggiunti.
Nonostante il numero esiguo dei componenti di questa classe spesso è stato molto faticoso lavorare
e coinvolgere tutti; la classe nel complesso si è caratterizzata per una partecipazione non sempre
attiva e spesso ha deluso le mie aspettative e compromesso i risultati. Gli studenti che si sono
impegnati costantemente mostrando un adeguato interesse non hanno trascinato il resto della classe.
La serietà di questi ultimi e il lavoro adeguato ai livelli richiesti ha permesso loro di raggiungere
risultati positivi.
Al termine di ciascuna unità è stata svolta una verifica sommativa orale o scritta; per quanto
riguarda lo scritto gli studenti hanno lavorato sulle tipologie previste dalla prima prova dell’esame
di stato.
La valutazione delle prove è stata effettuata secondo criteri di: Conoscenza, Competenza e Capacità
rispecchiando i livelli stabiliti in sede di programmazione individuale. Tali livelli sono stati
esplicitati agli studenti. Notevole importanza è stata data alla capacità di esporre in forma chiara e
sintetica seguendo un percorso analitico. In alcuni casi la semplice conoscenza degli argomenti ha
fatto sì che venissero raggiunte valutazioni sufficienti. La partecipazione e l’interesse hanno
concorso alla valutazione finale. Per la valutazione delle prove scritte sono state utilizzate griglie
condivise con alcune colleghe del dipartimento. Gli indicatori dei livelli di prestazione sono quelli
previsti dal PTOF.
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Alcuni argomenti programmati non sono stati affrontati visto i tempi che alla fine dell'anno
scolastico si sono notevolmente accorciati per le varie attività organizzate che hanno coinciso con le
ore curriculari.
Positivi sono stati i rapporti con le famiglie.
Mi auguro che gli allievi di questa classe abbiano acquisito consapevolezza delle loro potenzialità e
gli strumenti che la scuola contribuisce a dare per la loro formazione, per costruirsi una propria
professionalità.
Scheda disciplinare
Macrounità o
Temi e aspetti
unità didattiche
trattati
Metodologia/stumenti Obiettivi
raggiunti
specifici Tempi Tipologia di
verifica
(n.
(competenze
e ore)
capacità)
Lezione frontale
SIMBOLISMO,REALISMO,
NATURALISMO
libro di testo
mappe
5
VERIFICA
ORALE
CONOSCE LE IDEE
PORTANTI DELLA
LETTERATURA
NATURALISTA E
SIMBOLISTA
E’ IN GRADO DI
INQUADRARE I
VARI AUTORI
NELLO SPAZIO E
NEL TEMPO
SA METTERE A
CONFRONTO GLI
SVILUPPI DELLA
LETTERATURA
NEI VARI PAESI
EUROPEI
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VERISMO
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G. VERGA
I MALAVOGLIA
Lezione frontale
libro di testo
mappe
SA RISALIRE ALLA
SPECIFICITA’
DELL’AUTORE
ATTRAVERSO LA
LETTURA DI
ROMANZI E
NOVELLE
9
VERIFICA
ORALE
VERIFICA
SCRITTA
lettura e analisi testi
SA CONFRONTARE
L’OPERA DI
VERGA CON
QUELLA DI ALTRI
AUTORI
SA ESPORRE IN
SINTESI LE
TEMATICHE
PRINCIPALI
AFFRONTATE
IL DECADENTISMO
EUROPEO
SA ESPORRE UN
QUADRO DI
SINTESI SUL
FENOMENO
DECADENTE IN
EUROPA
2
VERIFICA
ORALE
SA CONFRONTARE
LE DIVERSE
FORMA ED I
DIVERSI ASPETTI
IN CUI SI
MANIFESTA IL
FENOMENO
DECADENTE
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LE DIVERSE ANIME DEL
DECADENTISMO
ITALIANO
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G. PASCOLI
G. D’ANNUNZIO
Lezione frontale
libro di testo
SA ANALIZZARE
LE DIVERSE
OPERE TRATTATE
E TRARNE IL
SIGNIFICATO
ESSENZIALE.
14
VERIFICA
ORALE
VERIFICA
SCRITTA
mappe
lettura e analisi testi
video lezioni
E’ IN GRADO DI
CONFRONTARE LE
POETICHE DEI
DIVERSI AUTORI
SA
COMPRENDERE LE
DIFFERENZE CON
LA LETTERATURA
DELL’800
RICONOSCE LE
NOVITA’ FORMALI
DELLA POESIA
DISSOLUZIONE E
RIFONDAZIONE DEL
ROMANZO
(ANTIROMANZO)
Lezione frontale
VERIFICA
SCRITTA
libro di testo
VERIFICA
ORALE
mappe
1
lettura e analisi dei
testi
RITRATTO D’AUTORE
COMPRENDE LA
CONCEZIONE
UMORISTICA DI
PIRANDELLO E LA
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10
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FILOSOFIA DELLE
“MASCHERE”.
L. PIRANDELLO
SA COGLIERE
L’ORIGINALITA’
DELL’OPERA SIA
NEL
SUPERAMENTO
DEL
NATURALISMO E
SIMBOLISMO SIA
NELLA CRITICA
ALLA REALTA’
CONTEMPORANEA
CONOSCE LE
OPERE
FONDAMENTALI
DEL TEATRO DI
PIRANDELLO
RITRATTO D’AUTORE
1. SVEVO
Lezione frontale
libro di testo
SA SPIEGARE I
CONTENUTI E LE
NOVITA’
DELL’AUTORE E
DELLA SUA
OPERA.
6
VERIFICA
ORALE
VERIFICA
SCRITTA
mappe
COMPRENDE
L’IMPORTANZA
DELLA
PSICANALISI
NELL’OPERA DI
SVEVO.
LA LETTERATURA E LA
GUERRA
G. UNGARETTI
Lezione frontale
libro di testo
mappe
lettura e analisi dei
test
video lezioni
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SA FORMULARE
SPIEGAZIONI
SIGNIFICATIVE
SUI TESTI LETTI
PER
COMPRENDERE
LO STILE E LA
POETICA
DELL’AUTORE
8
VERIFICA
ORALE
VERIFICA
SCRITTA
COMPRENDE LA
POSIZIONE DI
UNGARETTI DI
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FRONTE ALLA
GUERRA
RITRATTO D'AUTORE
Lezione frontale
MONTALE: fasi
della sua produzione
libro di testo
mappe
SA ANALIZZARE
LE DIVERSE
OPERE TRATTATE
E TRARNE IL
SIGNIFICATO
ESSENZIALE.
10
VERIFICA
ORALE
ANALISI
TESTUALE
video
IL SECONDO
DOPOGUERRA: LA
LETTERATURA E CENNI
SUL CINEMA
NEOREALISTA
SA DISTINGUERE I
CARATTERI
PORTANTI DEL
FENOMENO.
5
CALVINO: LA FASE DEL
NEOREALISMO
2
INDICATORI LIVELLI DI PRESTAZIONE previsti dal PTOF
ABILITA’
VOTI/10
VOTI/15
GIUDIZIO
CONOSCENZE
1-2
1-2-3
SCADENTE
Non ha conoscenze degli
argomenti e si rifiuta di
sottoporsi a verifica
3
4
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
inadeguate, commette errori
determinanti
Non sa applicare le conoscenze; si
esprime in modo scorretto
4
5-6-7
GRAVEMENTE
INSUFF
superficiali e frammentarie
limitate, applica compiendo errori
rilevanti; si esprime in modo
superficiale
5
8-9
INSUFF
parziali, commette errori
importanti
circoscritte; applica le conoscenze solo
su qualche argomento; si esprime in
modo impreciso.
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6
10
SUFFICIENTE
essenziali, non commette errori
importanti
accettabili, applica con qualche errore
7
11-12
DISCRETO
complete
organiche, le sa applicare a problemi
non complessi
8
13
BUONO
complete con momenti di
approfondimento
certe, le sa applicare anche in problemi
difficili; si esprime in modo appropriato
9-10
14-15
OTTIMO
approfondite su ogni argomento
notevoli, trova le soluzioni migliori alle
richieste complesse; si esprime con
sicurezza.
-Testo in adozione:
R. Luperini, P. Cataldi, L. Marchiani, F. Marchese, MANUALE DI LETTERATURA, Vol 3 tomo
3° a 3b, G. B. PALUMBO EDITORE
-Fotocopie fornite dell’insegnante
Programma svolto
DAL LIBERALISMO ALL’IMPERIALISMO
LA SITUAZIONE ECONOMICA E POLITICA, L’ORGANIZZAZIONE DELLA
CULTURA
 Le parole-chiave: Naturalismo, simbolismo, Decadentismo
 La situazione economica e politica in Europa e in Italia
 il positivismo da Comte a Darwin e Spencer
I MOVIMENTI LETTERARI E LE POETICHE
 La tendenza al realismo nel romanzo
 La tendenza al Simbolismo e le due linee della poesia europea
 Che cos’è l’avanguardia
 Il Naturalismo francese e il Verismo italiano: poetiche e contenuti
 Il simbolismo europeo
 Baudelaire “La perdita dell’ aureola”
 L’ Albatros
 Il Decadentismo europeo come fenomeno culturale e artistico
IL ROMANZO E LA NOVELLA
 Dal Realismo al Naturalismo: Flaubert, Zola e Maupassant
 E. Zola: l’Ammazzatoio (cap 1)
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Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
GIOVANNI VERGA
 La vita e le opere
 I romanzi giovanili e Nedda,<<bozzetto siciliano>>
 L’adesione al Verismo e il ciclo dei <<Vinti>>
 Che cos’è l’impersonalità : da Nedda a Rosso Malpelo
 Rosso Malpelo e le altre novelle di Vita dei campi
 Lo straniamento e l’artificio di regressione
 Rosso Malpelo (Vita dei campi)
 Fantasticheria
 Dedicatoria a Salvatore Farina
 Lettera a Salvatore Paola Verdura sul ciclo della “marea”
5. Da Vita dei campi: La Lupa e Rosso Malpelo
Novelle rusticane e altri racconti:
 La roba (Novelle rusticane)
 Libertà (Novelle Rusticane)
 Mastro-don Gesualdo
 “Mastro” e “don”
 La morte di Gesualdo (parte quarta , cap V)
 Poetica , personaggi , temi del Mastro-don Gesualdo
I MALAVOGLIA:
LA STRUTTURA , I TEMI, I PERSONAGGI
1. Franchetti, Sonnino, la “Rassegna settimanale” e l’Inchiesta in Sicilia
(Lettura dei brani del romanzo presenti nell’ antologia)
Decadentismo e Simbolismo
GIOVANNI PASCOLI
 La vita: tra il <<nido >> e la poesia
 La poetica del Fanciullino
1. Il fanciullino
 Myricae e Canti di Castelvecchio: il simbolismo naturale e il mito della famiglia - Il
gelsomino notturno [Canti di Castelvecchio]
MYRICAE
1. LA STRUTTURA E I TEMI
 Composizione e storia del testo; il titolo
 Struttura e organizzazione interna
 Le forme: metrica, lingua, stile
 Onomatopea e fonosimbolismo
 Temi: la natura e la morte, l’orfano e il poeta
 Lavandare [l’ultima passeggiata,IV]
 Tuono
 Novembre
 X Agosto [elegie, III]
Poemetto: Italy (tema dell'emigrazione)
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GABRIELE D’ANNUNZIO
la vita e le opere
 Superuomo
1. Il piacere, romanzo dell’estetismo decadente
 Ritratto di un esteta: Andrea Sperelli [ Il piacere, Libro , cap. II]
2. Il Trionfo della morte e gli altri romanzi
ALCYONE
 LA STRUTTURA E I TEMI
1. La sera fiesolana
2. La pioggia nel pineto
3. I pastori
LA POESIA: TRA SIMBOLISMO E ANTINOVECENTISMO
Giuseppe Ungaretti: La vita , la formazione, la poetica e la religione della parola
L’ALLEGRIA
 composizione e vicende editoriali
 L’allegria: titolo, la struttura, i temi
 Lo stile e la metrica
 In memoria (la vita di un uomo)
 I fiumi
 Veglia
 Commiato
 San Martino del Carso
 Mattina
 Soldati
 Natale
Umberto Saba: La vita , la formazione.
IL CANZONIERE
1. Il titolo, la struttura dell’opera e temi
2. La poetica dell’onestà: la chiarezza, lo scandaglio, la brama. “ Quello che resta da fare ai
poeti”
3. La metrica, la lingua, lo stile
 Saba parla del piccolo Berto
 A mia moglie
 Un grido
- tre poesie alla mia Balia
 Mio padre è stato per me “l’assassino”
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


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Città vecchia
Amai
Eroica
EUGENIO MONTALE
Centralità di Montale nella poesia del Novecento
La vita, le opere, le varie fasi della produzione poetica
Ossi di seppia
 i Limoni
 Meriggiare pallido e assorto
 Spesso il male di vivere ho incontrato
 Non chiederci la parola (dichiarazione di poetica)
Allegorismo e classicismo nelle Occasioni
La bufera e altro:poetica, il linguaggio e lo stile. Il tempo, lo spazio, l’ideologia
Satura:Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di volte
IL ROMANZO, LA NOVELLA primi decenni del Novecento
 dissoluzione e rifondazione del romanzo in Europa e in Italia
 l’opera aperta
LUIGI PIRANDELLO
La vita e le opere
 La poetica dell’umorismo; i personaggi e le maschere nude, la forma e la vita
1. Persona e personaggio
 L’arte umoristica di Pirandello
 I romanzi siciliani da l’Esclusa a i vecchi e i giovani
 I romanzi umoristici:”il fu Mattia Pascal, Quaderni di Serafino, Gubbio operatore, uno,
nessuno e centomila
 Il furto (Uno, nessuno e centomila, cap.VI)
 La differenza fra umorismo e comicità: la vecchia imbellettata
 Le Novelle per un anno:
 Il treno ha fischiato( l’uomo solo)
 Pirandello e il teatro.
 Sei personaggi in cerca d’autore e il “teatro nel teatro
 Teatro nel teatro, teatro e metateatro
Il fu Mattia Pascal
A LA STRUTTURA E TEMI
 la composizione e la pubblicazione
 la vicenda, i personaggi , il tempo, lo spazio
 la struttura e lo stile
 i temi principali e l’ideologia del Fu Mattia Pascal
(lettura dei brani presenti nell’ antologia)
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Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
ITALO SVEVO
 Svevo e la nascita del romanzo d’avanguardia in Italia
 La vita e le opere
 La cultura e poetica
LA COSCIENZA DI ZENO
A LA STRUTTURA E I TEMI
 La situazione culturale triestina e composizione del romanzo
 La coscienza di Zeno come “opera aperta”
 La vicenda: la morte del padre
 La vicenda: il matrimonio di Zeno
 La proposta di matrimonio (dal capitolo Storia del mio matrimonio)
 La vicenda: la moglie e l’amante
 La vicenda: Zeno e il suo antagonista
 La psicanalisi
o La vita è una malattia (da capitolo Psico-analisi)
IL NEOREALISMO
(cenni) Il neorealismo nel cinema italiano del secondo dopoguerra: (De Sica “Ladri di
biciclette”;Rossellini “Roma città aperta”; De Sica “Sciuscià”..)
Calvino: la fase del Neorealismo lettura dei brani presenti sull' antologia de Il sentiero dei nidi di
ragno
Letture consigliate:
1. G. Verga: I Malavoglia
2. G. Verga :Mastro Don Gesualdo
3. Pirandello; Il Fu Mattia Pascal
4. Pirandello: Novelle per un anno
5. Pirandello: Uno, Nessuno e Centomila
6. O. Wilde: Il ritratto di Dorian Gray
7. Calvino:I sentieri di nido di ragno
8. P. Levi :Se questo è un Uomo
9. I. Svevo: La coscienza di Zeno
10. Kafka: Lettera al padre
Siena, 14/05/2016
Docente
Prof.ssa Maria Grazia Bibbò
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10.
Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
Storia
Relazione della classe
La classe 5^ A è composta attualmente da 10 studenti (tutti maschi) provenienti dalla quarta elettronica e
robotica. Uno degli studenti ha seguito un percorso differenziato seguito, per quanto riguarda le materie
letterarie, dall'insegnante di sostegno prof.ssa Michela Vanni.
Ho lavorato in questa classe, nel secondo biennio e in quest'ultimo anno, l’attenzione e la motivazione nei
riguardi della disciplina è sempre stata altalenante anche se sicuramente migliori rispetto alle lezioni di
italiano. Alcuni argomenti e le attività proposte (progetto con l' UDI per esempio) hanno visto gli studenti
particolarmente coinvolti. Positiva è stata la partecipazione al dialogo educativo solo da parte di alcuni
studenti. L' impegno, soprattutto domestico, ad eccezione di uno studente, non è stato continuo, il profitto,
nel complesso, risulta adeguato ai livelli minimi richiesti nella programmazione iniziale.
Nei primi mesi dell'anno scolastico sono stati recuperati alcuni argomenti: problemi post unitari, destra e
sinistra storica, ecc. (questi argomenti volutamente non compaiono nel programma di storia presentato), e
alcuni argomenti preventivati nell' ultima parte dell'a.s. non sono stati affrontati in maniera approfondita per
i tempi che si sono notevolmente ridotti a causa delle innumerevoli attività scolastiche che hanno visto la
classe impegnata. Per la metodologia si è privilegiata la lezione frontale, la lettura delle fonti e soprattutto la
visione di filmati. Sono stati effettuati interventi di recupero in itinere e momenti di approfondimento
attraverso lezioni dialogate e discussioni in classe.
Significative sono state le attività extra curriculari: la lezione Dall'11 settembre ai nostri giorni. La strategia
del terrore (ISIS); il progetto, in collaborazione con l'UDI, I 70 anni della Repubblica con gli occhi delle
donne e la visita all' Expo. A fine anno è prevista un'uscita che ci porterà sui luoghi dell'eccidio di
Montemaggio e casa Giubileo.
SCHEDA DISCIPLINARE
Macrounità o
Temi e aspetti
unità didattiche
trattati
COLONIALISMO
ED
IMPERIALISMO
AMBITI
TERRITORIALI DI
CONQUISTA.
metodologia
Lezione
frontale
Obiettivi specifici raggiunti
Tempi
(competenze e capacità)
(n.
ore)
COMPRENDE I MOTIVI
ALLA BASE DEL
COLONIALISMO
Tipologia
di verifica
VERIFICA
6
LETTURA DEI
GRAFICI
TERMINI SPECIFICI
E’ IN GRADO DI RIFLETTERE
SULLE DIVERSE
PROSPETTIVE DI ANALISI E
SULLE CONSEGUENZE A
LUNGO TERMINE DEL
FENOMENO.
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Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
L' ETA'
GIOLITTIANA
POLITICA INTERNA E
POLITICA ESTERA (la
guerra in Libia)
LA GRANDE
GUERRA
FASI DELLA GUERRA
Lezione
frontale
CARATTERI DI
NOVITA’
video
SCHIERAMENTI
mappe
documentari
SA DISTINGUERE I RUOLI E
LE RESPONSABILITA’
VERIFICA
10
COMPRENDE LE
CONSEGUENZE DEL
CONFLITTO
opere
letterarie
RIFLETTE SUL SIGNIFICATO
DELLA GUERRA, ANCHE
ATTRAVERSO L’USO DI
DOCUMENTI, CON
RIFERIMENTO
ALL’ATTUALITA’
LA RIVOLUZIONE
D’OTTOBRE
CARATTERISTICHE
ECONOMICOPOLITICO-SOCIALI
Lezione
frontale
mappe
SITUAZIONE
INTERNAZIONALE
DELLA RUSSIA
COGLIE LE NOVITA’ E
L’IMPORTANZA DELLA
RIVOLUZIONE BOLSCEVICA
RISPETTO ALLA STORIA
DEL NOVECENTO
5
VERIFICA
8
VERIFICA
7
VERIFICA
SA ARGOMENTARE ED
ESPORRE UN GIUDIZIO
PERSONALE
IL VENTENNIO
FASCISTA
VARIE FASI
DELL’EVOLUZIONE
DEL FASCISMO IN
ITALIA
CARATTERISTICHE
DEL REGIME
Lezione
frontale
filmati
istituto Luce
mappe
COMPRENDE I MOTIVI CHE
PORTARONO AL FASCISMO
IN ITALIA
RIESCE AD ESPRIMERE
VALUTAZIONI ED
OSSERVAZIONI SUL
FENOMENO
documenti
SA ANALIZZARE LE FONTI
I
TOTALITARISMI:
SIGNIFICATO DEI
Lezione
COMPRENDE LA PORTATA
STORICA DELLE
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FASCISMO,
NAZISMO
Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
TERMINI
frontale
L’ASCESA DEL
NAZISMO
mappe
DITTATURE PER LO
SCENARIO EUROPEO.
dvd
SA ANALIZZARE LE FONTI
DIFFERENZIA IL FENOMENO
FASCISTA DAL NAZISMO E
LO STALINISMO
GUERRA CIVILE
SPAGNOLA
2
LA SECONDA
GUERRA
MONDIALE
LA RESISTENZA
IN ITALIA
LE FASI DELLA
GUERRA
Filmati
storici
LA SITUAZIONE
INTERNAZIONALE
libro di testo
LA RESISTENZA
ITALIANA
COMPRENDE LE CAUSE E
CAPISCE LE CONSEGUENZE
DELLA GUERRA
10
VERIFICA
SA INDIVIDUARE LE VARIE
FORZE IN CAMPO
CONOSCE LA SITUAZIONE
ITALIANA
RIESCE A FORNIRE UNA
CHIARA ESPOSIZIONE
DELLA
SITUAZIONE ITALIANA ED
INTERNAZIONALE PRIMA E
DOPO IL CONFLITTO
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INDICATORI LIVELLI DI PRESTAZIONE previsti dal PTOF
ABILITA’
VOTI/10
VOTI/15
GIUDIZIO
CONOSCENZE
1-2
1-2-3
SCADENTE
Non ha conoscenze degli
argomenti e si rifiuta di
sottoporsi a verifica
3
4
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
inadeguate, commette errori
determinanti
Non sa applicare le conoscenze; si
esprime in modo scorretto
4
5-6-7
GRAVEMENTE
INSUFF
superficiali e frammentarie
limitate, applica compiendo errori
rilevanti; si esprime in modo
superficiale
5
8-9
INSUFF
parziali, commette errori
importanti
circoscritte; applica le conoscenze solo
su qualche argomento; si esprime in
modo impreciso.
6
10
SUFFICIENTE
essenziali, non commette errori
importanti
accettabili, applica con qualche errore
7
11-12
DISCRETO
complete
organiche, le sa applicare a problemi
non complessi
8
13
BUONO
complete con momenti di
approfondimento
certe, le sa applicare anche in problemi
difficili; si esprime in modo appropriato
9-10
14-15
OTTIMO
approfondite su ogni argomento
notevoli, trova le soluzioni migliori alle
richieste complesse; si esprime con
sicurezza.
-Testo in adozione:
F. M. Feltri, M. Bertazzoni, F. Neri, ChiaroScuro vol.3 dal Novecento ai giorni nostri, Sei
Fotocopie fornite dall’ insegnante; DVD
Programma svolto
L’età giolittiana
L’ Europa alla vigilia del primo conflitto mondiale
La prima guerra mondiale
L’ Italia nella Grande Guerra:
Il problema dell’ intervento; patto di Londra
La guerra dei generali
Da Caporetto a Vittorio Veneto
4. Il comunismo in Russia
1.
1.
2.
3.
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1.
La rivoluzione di febbraio
La rivoluzione d’ ottobre
Comunismo di guerra e Nuova politica economica
Stalin al potere
Il fascismo in Italia
L’ Italia dopo la prima guerra mondiale
Il movimento fascista
Lo Stato totalitario: le leggi razziali.
Il Nazionalsocialismo in Germania
La Repubblica di Weimar
Adolf Hitler e Mein Kampf
La conquista del potere
Il regime nazista.
Economia e politica tra le due guerre mondiali
La grande depressione
Lo scenario politico internazionale negli anni Venti e Trenta
La seconda guerra mondiale
I successi tedeschi in Polonia e in Francia
L’ invasione dell’ URSS
La guerra globale
La sconfitta della Germana e del Giappone
L’ Italia nella seconda guerra mondiale
2.
3.
4.
5.
La guerra in Africa e in Russia: le grandi battaglie
Dopo l' 8 settembre il movimento di Resistenza
Lo sbarco alleato in Sicilia e la caduta del fascismo
L’ occupazione tedesca e la guerra di liberazione.
Lo sterminio degli ebrei
L’Europa nel secondo dopoguerra. Guerra fredda
L'Italia dal dopoguerra agli anni Ottanta
La nostra Costituzione (progetto con l'UDI)
5.
6.
7.
8.
Siena, 14/05/2016 docente
Prof.ssa Maria Grazia Bibbò
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11. Lingua e civiltà Inglese
Relazione sulla classe
All'inizio dell'anno scolastico, quando mi è stata assegnata questa classe, è stato necessario uno
sforzo reciproco di accettazione e di comprensione, dal momento che quest'ultima risultava già
fortemente strutturata dal punto di vista dell'apprendimento della lingua inglese. Molti studenti
apparivano fortemente rassegnati e convinti dell'impossibilità di fare dei progressi, seppur minimi, e
l'impegno, soprattutto a casa, risultava molto scarso. Al termine dell'anno scolastico, grazie anche
all'esiguo numero di studenti, qualche passo avanti è stato fatto, se non altro per quanto riguarda la
volontà di migliorare e la presa di coscienza del percorso da fare. La classe risulta comunque molto
eterogenea dal punto di vista delle competenze linguistiche. A fronte di un gruppo ristretto di alunni
che dimostrano di sapersi esprimere in modo scorrevole e corretto, sia nell'espressione scritta che
orale, la maggioranza della classe evidenzia difficoltà più o meno gravi in tutte e quattro le abilità
linguistiche e, in modo particolare, per quanto riguarda la rielaborazione degli argomenti a carattere
tecnico.
Metodi e strumenti di verifica
Gli studenti hanno affrontato varie tipologie di testi a carattere tecnico: letture tratte dal libro di
testo o da internet, video e ascolti in lingua inglese. Su di essi sono state svolte attività varie, volte
sia alla comprensione del testo e all'acquisizione del lessico specifico, che alla produzione orale e
scritta. La trattazione o la revisione delle strutture grammaticali è stata strettamente funzionale al
superamento delle difficoltà incontrate dagli studenti o alle loro richieste di chiarimenti.
Da ottobre a febbraio la classe è stata coinvolta in un progetto che prevedeva di lavorare insieme
alla classe parallela (V B), talvolta in piccoli gruppi misti, talaltra suddivisi in due gruppi di
livello, in modo da venire incontro alle esigenze sia degli studenti più capaci che di quelli con
maggiori difficoltà. Ciò ha permesso di svolgere attività di approfondimento e di recupero.
Da febbraio a giugno, le attività di recupero e potenziamento sono proseguite per un'ora alla
settimana, ma limitatamente alla classe di appartenenza.
Gli studenti sono stati valutati sistematicamente attraverso prove sia scritte che orali.
Le prove scritte somministrate sono state in linea con la terza prova (tipologia mista B+C) e le
prove orali sono state quanto più possibile simulazioni del colloquio orale di esame.
Obiettivi
Conoscenze
di strutture grammaticali
di funzioni linguistiche
del lessico
del codice fonetico
del codice ortografico
dei contenuti oggetto di studio
Abilità
Ascolto: Comprendere in maniera globale ed analitica il materiale audio-video proposto anche
con l’ausilio di attività guidate
Produzione orale: Saper parlare di sé, della propria vita, delle proprie esperienze.
Produzione orale di testi, anche con l’ausilio di appunti sintetici, per descrivere esperienze,
processi, situazioni, esponendo quanto appreso in modo non mnemonico, ma sufficientemente
rielaborato e grammaticalmente accettabile.
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Lettura: riuscire a leggere articoli e relazioni riguardanti l’ambito di studio.
Scrittura: Saper produrre per mezzo di testi scritti (dialoghi, relazioni, resoconti, riassunti
lettere) i contenuti degli argomenti proposti
Competenze
□
Saper riconoscere elementi lessicali e strutturali e saperli interpretare
correttamente.
□ Saper utilizzare gli elementi linguistici studiati per produrre testi comunicativi e descrittivi
sia di argomento personale, sia di argomenti legati alla specializzazione.
□ Stabilire rapporti interpersonali, sostenendo una conversazione funzionale al contesto e alla
situazione di comunicazione con pronuncia corretta.
Criteri di valutazione
Lo studente
□ comprende l’argomento e il significato globale degli enunciati orali e scritti proposti
□ comprende domande orali e scritte e fornisce risposte appropriate e quasi sempre
comprensibili, seppur con qualche lacuna lessicale e grammaticale
□ redige testi applicando in modo consapevole le regole morfosintattiche della L2, seppur
con qualche errore ortografico
□ si esprime oralmente in modo semplice con una pronuncia quasi sempre comprensibile
applicando in modo consapevole le regole morfosintattiche della L2
□ conosce e usa gli elementi fondamentali del lessico (generale e inerente alla
specializzazione) e
della fraseologia studiati
Valutazione: Livello di SUFFICIENZA
Lo studente:
□
□
comprende il significato degli enunciati orali e scritti proposti
comprende domande orali e scritte e fornisce risposte appropriate e sempre
comprensibili, seppur con occasionali lacune lessicali e grammaticali
□ redige testi applicando in modo consapevole le regole morfosintattiche della L2
□ si esprime oralmente in modo semplice e chiaro con una pronuncia sempre
comprensibile applicando in modo consapevole le regole morfosintattiche della L2
□ conosce e usa numerosi elementi del lessico (generale e inerente alla specializzazione) e
della fraseologia studiati
Valutazione: Livello DISCRETO / BUONO
Lo studente:
□
□
□
comprende il significato degli enunciati orali e scritti proposti
comprende domande orali e scritte e fornisce risposte appropriate e comprensibili
redige, senza errori ortografici rilevanti, testi brevi e semplici applicando in modo
consapevole
le regole morfosintattiche della L2
□ si esprime oralmente in modo semplice e chiaro con una pronuncia sempre appropriata
applicando in modo consapevole le regole morfosintattiche della L2
□ conosce e usa tutti gli elementi del lessico (generale e inerente alla specializzazione) e
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della fraseologia studiati
Valutazione: Livello OTTIMO / ECCELLENTE
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE:
- Dal libro di testo di Microlingua, Kiaran O’ Malley‘English for new technology’ ed. Pearson
Longman: brani di lettura relativi ad argomenti trattati con i docenti delle materie di indirizzo in modo
da poter utilizzare la lingua inglese veicolata nelle materie tecniche utilizzando il linguaggio specifico.
Unit 6:
Applications of electronics
Semiconductors
The transistor
Basic electronic components
William Shockley, the father of the transistors
Unit 7:
Conventional and integrated circuits
How an electronic system works
Analogue and digital
Amplifiers
Oscillators
Unit 8:
What is a microprocessor?
The microprocessor
Moore's law
How microchips are made
Unit 9:
What is automation?
How automation works
The development of automation
How a robot works
Varieties and uses of robots
Robots in manufacturing
Automation at home and at work
- CV (Europass)
- Presentazione del progetto di esame in inglese (alcuni studenti)
- Relazione in inglese sull'esperienza di alternanza scuola-lavoro.
Siena, 15/05/2016
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L’ insegnante
Rossana Fabbrini
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12.
Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
Matematica
Relativamente agli obiettivi prefissati nella programmazione, la classe non si presenta omogenea: la
maggior parte degli studenti ha raggiunto una preparazione sufficiente, alcuni hanno raggiunto
ottimi buoni risultati mentre qualche alunno presenta delle criticità, alcuni studenti infatti, pur
dimostrando impegno e buona volontà, sono purtroppo riusciti a conseguire solo risultati appena
sufficienti. Occorre segnalare infatti, che generalmente, la classe manifesta forti difficoltà
nell’esposizione orale, per mancanza principalmente della capacità di utilizzare il linguaggio
specifico della disciplina. Quasi tutti sanno risolvere esercizi elementari e sanno riferire le loro
conoscenze, anche se non sempre con un linguaggio appropriato, mentre solo i pochi alunni sanno
affrontare anche esercizi di media difficoltà, mostrando discrete capacità rielaborative.
Gli argomenti svolti sono stati diminuiti rispetto alla programmazione iniziale a causa della
necessità di un recupero costante in itinere sia sugli argomenti trattati durante l’anno scolastico in
corso che sui concetti affrontati in precedenza acquisiti in modo talvolta lacunoso.
Contenuti disciplinari
I teoremi del calcolo differenziale. Il teorema di Rolle: enunciato e suo significato
geometrico. Il teorema di Lagrange: enunciato e suo significato geometrico. Il teorema di De
L’Hopital e sue applicazioni.
Studio di funzioni
Studio di semplici funzioni razionali, irrazionali, esponenziali e logaritmiche.
Integrale indefinito
Le primitive di una funzione: definizione e proprietà. L’integrale indefinito e le sue
proprietà. Gli integrali indefiniti immediati. Regole di integrazione: per
decomposizione, per sostituzione e per parti. Integrazione delle funzioni razionali fratte.
(casi: delta>0 ,delta = 0 e delta <0);
Integrale definito
Area del trapezoide. L’integrale definito di una funzione continua: definizione e
proprietà. Teorema della media e sua interpretazione geometrica; ricerca del valore
medio di una funzione. La funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo
integrale (senza dimostrazione) . Il calcolo dell’integrale definito. Applicazioni del
calcolo integrale: calcolo di aree di superfici e di volumi di solidi di rotazione intorno
all’asse delle ascisse.
Integrali impropri (applicazione nella ricerca di aree di regioni di piano illimitate)
L’integrale di una funzione con un numero finito di punti di discontinuità nell’intervallo
di integrazione. L’integrale di una funzione in un intervallo illimitato.
Metodologia
Lezione frontale, scoperta guidata, lezione partecipata, discussione, attività di recupero.
Materiale didattico
Libri di testo :Matematica.verde di matematica, vol. 4 e vol 5. Casa editrice: Zanichelli
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Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
Valutazione
Tipologia delle prove: verifiche orali, verifiche scritte: esercizi di calcolo, risoluzione di problemi,
test, domande a risposta chiusa e a risposta aperta.
Criteri di valutazione
Orale: uso corretto del linguaggio, procedimenti logici adeguati, uso corretto degli
strumenti di calcolo, comprensione e rielaborazione dei vari concetti.
Scritto: organicità e sequenzialità nello sviluppo degli esercizi, uso corretto degli
strumenti di calcolo, precisione formale.
2
rifiuto della verifica;
3
non conoscenza delle definizioni, delle regole o dei procedimenti;
4
conoscenza insufficiente delle definizioni, delle regole o dei procedimenti;
5
conoscenza frammentaria;
6
conoscenza ed applicazione minima;
7
conoscenza ed applicazione adeguata;
8
conoscenza, comprensione, applicazione ed elaborazione personale;
9-10 elaborazione personale, analisi, sintesi.
La valutazione finale tiene conto anche dell'interesse dimostrato per la disciplina, della
partecipazione alle attività di gruppo, delle capacità di recupero e dell'impegno
mostrato.
Siena, 04 Maggio 2016
Prof. ssa Katia Vannuccini
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13.
Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
Sistemi Automatici
Testi adottati
Sistemi di Controllo – Vol. 3 – G.Licata – Ed.Thecna
Il programma svolto viene riportato facendo direttamente riferimento ai contenuti del libro di
testo:
Modulo 5 Analisi dei sistemi di controllo continui
U.D. 1 Architettura stabilità e caratteristiche dei sistemi di controllo
1. Concetti generali
1.1 Sistema di controllo di un processo
1.2 Comando e regolazione
1.3 Regolazione manuale e automatica
2. Architettura di un sistema di controllo
3. Analisi della stabilità dei sistemi di controllo
4. Criteri di stabilità
4.1 Criterio generale di stabilità
5. Criteri di stabilità basati sulla rappresentazione grafica della risposta in frequenza
5.1 Criterio di Nyquist
5.2 Verifica della stabilità dei sistemi
5.3 Margine di fase e margine di guadagno
5.4 Criterio di Bode
6. Caratteristiche dinamiche di un sistema a catena chiusa
7. Caratteristiche statiche di un sistema a catena chiusa
7.2 Errore a regime per sistemi di tipo zero
7.3 Errore a regime per sistemi di tipo uno
7.4 Errore a regime per sistemi di tipo due
U.D. 2 Circuiti di compensazione e modi di regolazione
1. Reti di compensazione
1.1 Rete attenuatrice
1.2 Rete con polo dominante
1.3 Rete anticipatrice
1.4 Rete ritardatrice
1.5 Rete a sella
2. Dimensionamento di un servosistema
4. Modi di regolazione
4.1 Regolazione a due posizioni o ON-OFF
4.2 Regolazione a tempo proporzionale
4.3 Regolazione flottante (cenni)
4.4 Regolazione ad azione proporzionale
4.5 Regolazione ad azione integrale
4.6 Regolazione ad azione PI
4.7 Regolazione ad azione derivativa
4.8 Regolazione ad azione PD
4.9 Regolazione ad azione PID
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Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
Modulo 7 Microcontrollori
U.D. 1 Bus di comunicazione
1. Seriale RS232/RS485
2. I2C
3. One-Wire
4. SPI
U.D. 1 Architettura e funzionalità dei microcontrollori
1. Il microcontrollore
1.1 Architettura di un microcontrollore
1.2 Organizzazione interna di un microcontrollore
2. Gestione della memoria
2.1 Tipi di memoria
2.2 Esempi di gestione di memoria di alcuni microcontrollori
3. Dispositivi interni
3.1 Alimentazione e clock
3.2 Timer
3.3 Interrupt
3.4 I/O digitale
4. Dispositivi particolari
4.1 I/O analogico
4.2 Comunicazioni seriali asincrone (RS232/RS485)
4.3 Comunicazioni seriali sincrone (SPI)
4.4 Comunicazioni in bus (I2C, One-Wire)
Modulo 3 Attuatori
U.D. 2 Motori passo-passo
1. Motore passo-passo
1.1 Motore a magnete permanente a due fasi unipolare
1.2 Motore a magnete permanente a due fasi bipolare
1.3 Motore a riluttanza variabile
1.4 Parametri di un motore passo-passo
Obiettivi
Il programma svolto ha mirato a fornire agli studenti una visione generale del problema del controllo
automatico, particolarmente rivolta ai sistemi elettronici e con alcuni richiami a sistemi di altra natura. Si è
puntato ad affinare le capacità di analisi dei sistemi lineari tempo continui, escludendo l’analisi dei sistemi
tempo discreti ed il problema generale della sintesi perché le ore complessive del corso non sono di regola
sufficienti.
Si è ritenuto inoltre importante che gli alunni avessero una conoscenza generale dei dispositivi di
interfacciamento maggiormente impiegati in ambito industriale, soprattutto per quanto riguarda i trasduttori.
In sintesi l’obiettivo complessivo è stato quello di rafforzare le capacità di analisi e le conoscenze di
base, rimandando l’approfondimento dei problemi relativi alla progettazione ad eventuali studi successivi.
Metodologia
Il programma è stato in gran parte svolto con lezioni frontali, in modo tradizionale, con il complemento
di esperienze pratiche di approfondimento svolte in laboratorio, che per tale veste di supporto allo
svolgimento teorico ha interessato un numero di ore superiore allo standard.
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Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
Materiali didattici
Per la trattazione ci siamo avvalsi del libro di testo adottato, traendo su alcuni argomenti anche spunti dai
volumi relativi ad anni precedenti. E’ stato fatto uso di computer a supporto delle attività di laboratorio,
svolte essenzialmente per gruppi.
Tipologia delle prove
Strumenti generali di valutazione sono state le prove non strutturate incentrate sui singoli moduli di volta
in volta trattati. Saltuariamente si è fatto ricorso alle interrogazioni dal posto o alla lavagna.
Criteri di valutazione
Nelle singole prove sono state valutate le conoscenze, la capacità di utilizzare le conoscenze per la
risoluzione di pratici problemi applicativi, le capacità progettuali in termini di autonomia, sistematicità e
originalità delle soluzioni. I punteggi adottati sono compresi nell’intera fascia 1 – 10.
Collegamenti con le altre discipline
E’ stato buono il collegamento con le discipline di T.P.S., Elettronica e Robotica soprattutto con richiami
interdisciplinari ripetutamente fatti in corso d’anno ad argomenti e a testi pertinenti a esse.
Siena, 15 maggio 2016
Prof. Massimiliano Presenti
Prof. Ettore Sinagra
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14.
Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
Elettronica
Livelli di partenza e situazione attuale
Ho seguito la classe a partire dalla terza gettando così le basi per un percorso formativo omogeneo e
strutturato. La composizione della classe è risultata abbastanza omogenea, infatti accanto ad un gruppo di
studenti capaci, interessati e che hanno lavorato con costanza ed entusiasmo si trova un altro gruppo formato
da studenti che seppur con alcune difficoltà hanno comunque lavorato e si sono impegnati per raggiungere
gli obiettivi minimi proposti. Lo svolgimento del programma si è sviluppato con una certa lentezza, per
permettere il raggiungimento degli obiettivi alla maggior parte della classe garantendo comunque la
completa scansione programmata all’inizio dell’anno.
Impostazione generale del corso
Lo scopo del corso è stato quello di mettere lo studente in grado di riconoscere e risolvere la classe di
problemi risolubili con applicazioni nel campo della elettronica analogica e programmabile. Altro obiettivo
è quello di avvicinare gli studenti allo studio dei circuiti elettrici in frequenza.
Si è cercato di improntare il corso su un’elettronica applicata dando in particolar modo spazio alle
applicazioni utilizzate nelle telecomunicazioni (Oscillatori) e nei SAD (Trasduttori e convertitori A/D e
D/A) proponendo dei problemi cui gli allievi stessi debbano dare una soluzione circuitale funzionante
avvalendosi di opportuni simulatori (Multisim, Proteus).
Libro di testo
Mirandola Stefano – Corso di elettronica / volume 3 - le conversioni elettroniche - EDIZ. Zanichelli.
Comunque nel corso dell’anno scolastico sono state pubblicate on-line, sul sito dell’e-learning
dell’Istituto, opportune dispense e note tecniche, per ogni esercitazione di laboratorio, inoltre sempre tramite
la piattaforma sono state consegnate le relazioni sulle esercitazioni di laboratorio svolte durante l’anno.
Laboratorio
L'uso degli strumenti di misura, multimetri, generatori di funzioni e oscilloscopi, è fondamentale,
soprattutto dal punto di vista metodologico (ci si riallaccia al corso di elettronica di quarta), e occupa un
certo spazio all'interno del corso.
Aspetti interdisciplinari e laboratorio
Più che di interdisciplinarietà si può parlare di divisione di compiti, nel senso di un lavoro teso
all'eliminazione di alcune sovrapposizioni con i corsi di sistemi e di T.P.S.E.. In tal senso, in comune
accordo con il docente del corso di Sistemi, è stato svolto nel presente corso dei moduli sui trasduttori e
convertitori A/D e D/A, di solito parte integrante del corso di Sistemi, ampliando le conoscenze e
competenze sulle molteplici soluzioni circuitali.
Mentre, in accordo con il docente di T.P.S.E, sono stati svolti i moduli sugli oscillatori di solito parte
integrante del corso di T.P.S.E., ampliando le conoscenze e competenze sulle molteplici soluzioni circuitali.
Metodologia:
 metodo dialogico;
 limitazione della durata della lezione frontale;
 esplicitazione la meta immediata ed ultima di ogni percorso;
 impostazione gli argomenti in modo problematico;
 proposizione di argomenti che suscitino gli interessi degli allievi;
 attività interdisciplinari;
 sollecitazione alla partecipazione ad assemblee, conferenze, manifestazioni socio-culturali e
scientifiche;
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Strumenti:
 Lezioni frontali;
 apprendimento attivo;
 laboratorio per riscontri pratici.
Criteri di valutazione
Per la valutazione si è tenuto conto della seguente griglia tassonomica
valutazione
0-1
2-3
preparazione
Mancanza di
verifica
scarsa
4
insufficiente
5
mediocre
6
sufficiente
7
discreta
8
buona
9
ottima
10
eccellente
corrispondenza
L’alunno rifiuta di svolgere la prova di verifica e non risponde alle
sollecitazioni offerte dall’insegnante
Non conosce gli argomenti trattati. Delle sollecitazioni offerte e delle
informazioni fornite durante la prova non sa servirsi o al più tenta risposte
inadeguate e semplicistiche
Conosce in modo frammentario e molto superficiale gli argomenti proposti.
Il linguaggio è stentato e il lessico usato non appropriato. Le risposte non
sono pertinenti
Conosce in modo frammentario e superficiale gli argomenti proposti e, pur
avendo conseguito alcune abilità, non è in grado di utilizzarle in modo
autonomo anche in compiti semplici. Il linguaggio è corretto, ma povero e
la conoscenza dei termini specifici è scarsa. Anche all’acquisizione
mnemonica va attribuita questa valutazione poiché quanto appreso non
permane e non permette il raggiungimento di nessuna abilità
Conosce gli argomenti fondamentali senza approfondimento, non commette
errori gravi nell’esecuzione di compiti semplici ma non è in grado di
applicare le conoscenze acquisite in compiti complessi. Capacità di
riutilizzare le conoscenze acquisite, ma solo in compiti semplici o con le
indicazioni dell’insegnante. Uso appropriato dei termini specifici e
costruzione corretta, anche se semplice delle frasi
Conosce e comprende in modo analitico, non commette errori ma solo
imprecisioni. Il linguaggio è fluido e pertinente. Comprende con facilità e
sa rielaborare. Capacità di collegare fra loro conoscenze acquisite in tempi
diversi conducendo ragionamenti logici e autonomi
La conoscenza degli argomenti è completa, arricchita anche con esempi e
approfondimenti. Non commette né errori né imprecisioni. Sa organizzare
le conoscenze in situazioni nuove. Riesce a fare collegamenti
interdisciplinari se espressamente richiesti
Come nella valutazione precedente, ma con maggior sicurezza e
spontaneità nell’inserire nella prova tutte le conoscenze e le capacità
acquisite anche nelle altre discipline. Ha una discreta capacità di astrazione
Le abilità sono le stesse della valutazione precedente, ma l’alunno elabora,
approfondisce e ricollega gli argomenti autonomamente, con originalità e
personale apporto critico
Verifiche
È stata valutata la capacità dell’allievo di traduzione logica delle problematiche proposte, la capacità di
scelta di schemi elettrici e componenti idonei, la qualità della documentazione dei prototipi prodotti, la
capacità di verifica circuitale e ricerca guasti. In particolare:



Prove scritte: Prove strutturate, contenenti l’analisi e/o la sintesi di circuiti elettronici.
Prove di laboratorio: Progettazione, realizzazione e collaudo di circuiti elettronici e consegna delle
relative relazioni tecniche su piattaforma di e-learning.
Verifiche orali: prove strutturate a risposta aperta e chiusa
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Programmazione didattica svolta
MODULO 1 FILTRI ATTIVI
Unità di apprendimento 1: Filtri attivi del 1° ordine
Unità di apprendimento 2: Filtri attivi del 2° ordine
Unità di apprendimento 3: Filtri attivi di ordine superiore
MODULO 2: GENERATORI DI SEGNALI
Unità di apprendimento 1: Oscillatori sinusoidali per basse frequenze
Unità di apprendimento 2: Oscillatori sinusoidali per alte frequenze
Unità di apprendimento 3: Generatori di onde rettangolari e triangolari
Unità di apprendimento 5: Oscillatori al quarzo
Unità di apprendimento 6: Oscillatori controllati in tensione (VCO)
Unità di apprendimento 7: L’anello ad aggancio di fase (PLL)
MODULO 3: I TRASDUTTORI
Unità di apprendimento 1: Criteri di classificazione e parametri caratteristici
Unità di apprendimento 2: Trasduttori con uscita resistiva
Unità di apprendimento 3: Trasduttori con uscita in tensione
Unità di apprendimento 4: Trasduttori con uscita in corrente
Unità di apprendimento 5: Trasduttori con uscita reattiva
Unità di apprendimento 6: Trasduttori con uscita digitale
MODULO 4: CONDIZIONAMENTO DEI SEGNALI
Unità di apprendimento 1: Le funzioni dei circuiti di condizionamento
Unità di apprendimento 2: Conversioni in tensione
Unità di apprendimento 3: Trasmissione dei segnali a breve e media distanza
MODULO 5: ACQUISIZIONE E CONVERSIONE DATI
Unità di apprendimento 1: Convertitori A/D (ADC)
Unità di apprendimento 2: Conversione dati D/A
Unità di apprendimento 3: Campionamento e conversione del segnale
Unità di apprendimento 4: Applicazioni delle conversioni A/D e D/A
Siena, 11 maggio 2016
Prof. Nicola Donatucci
Prof. Mario Paganelli
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15.
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Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici (TPSE)
La classe VA Elettronica e Robotica ho iniziato a seguirla fin dal terzo anno dell’istituto, con alcuni
allievi che conoscevo dalla prima. L’obiettivo che mi sono posto fin dall’inizio è stato non solo di
veicolare conoscenze tecniche, e manualità in laboratorio, ma di stimolare il piacere della
progettazione autonoma, ovvero riuscire a realizzare un prototipo, anche semplice, frutto delle loro
scelte tecniche.
La classe si è presentata fin dal terzo anno con notevoli e spiccate personalità dotate di pensiero
creativo ed autonome nello sviluppare idee e progetti portandoli a partecipare a fiere e
manifestazioni nazionali e ed internazionali di robotica e makers.
Nella classe sono presenti altri allievi meno motivati e attivi, ma che anno partecipato alla
realizzazione dei progetti “curriculari” raggiungendo comunque gli obiettivi minimi preposti. La
programmazione del quinto anno ha risentito nella fase iniziale un raccordo con quella non ultimata
del quarto anno, mentre nella parte finale dell’anno sono emerse in alcuni allievi difficoltà nella
scrittura del codice.
Il programma è stato interamente svolto, anche se con alcune lentezze per quanto riguarda la
programmazione dei microcontrollori, mentre l’approccio alla progettazione, ovvero scegliere delle
soluzioni autonome ad un problema proposto è risultato all’inizio non facile da percorrere. Durante
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questo anno scolastico si è fatto largo uso del laboratorio svolgendovi anche le lezioni di teoria e
seguendo il paradigma della didattica laboratoriale.
Metodologia usata
-metodo deduttivo dialogico
-contenimento delle lezioni frontali
-potenziare una visione multidisciplinare della materia
-didattica laboratoriale
Obiettivi raggiunti
Nel complesso gli alunni sono stati in grado di:

interagire e collaborare con gli altri,

avere una visione abbastanza complessiva dei problemi,

raccogliere informazioni tecniche di vario genere,

affrontare e risolvere semplici problemi,

disegnare e sviluppare progetti e schemi al computer.

consultare manuali e testi anche in lingua inglese.
Criteri di valutazione
Per la valutazione si è tenuto conto della seguente griglia tassonomica
valutazione
0-1
2-3
preparazione
Mancanza di
verifica
Scarsa
4
insufficiente
5
mediocre
6
sufficiente
7
discreta
8
Buona
corrispondenza
L’alunno rifiuta di svolgere la prova di verifica e non risponde alle
sollecitazioni offerte dall’insegnante
Non conosce gli argomenti trattati. Delle sollecitazioni offerte e delle
informazioni fornite durante la prova non sa servirsi o al più tenta risposte
inadeguate e semplicistiche
Conosce in modo frammentario e molto superficiale gli argomenti proposti.
Il linguaggio è stentato e il lessico usato non appropriato. Le risposte non
sono pertinenti
Conosce in modo frammentario e superficiale gli argomenti proposti e, pur
avendo conseguito alcune abilità, non è in grado di utilizzarle in modo
autonomo anche in compiti semplici. Il linguaggio è corretto, ma povero e
la conoscenza dei termini specifici è scarsa. Anche all’acquisizione
mnemonica va attribuita questa valutazione poiché quanto appreso non
permane e non permette il raggiungimento di nessuna abilità
Conosce gli argomenti fondamentali senza approfondimento, non commette
errori gravi nell’esecuzione di compiti semplici ma non è in grado di
applicare le conoscenze acquisite in compiti complessi. Capacità di
riutilizzare le conoscenze acquisite, ma solo in compiti semplici o con le
indicazioni dell’insegnante. Uso appropriato dei termini specifici e
costruzione corretta, anche se semplice delle frasi
Conosce e comprende in modo analitico, non commette errori ma solo
imprecisioni. Il linguaggio è fluido e pertinente. Comprende con facilità e
sa rielaborare. Capacità di collegare fra loro conoscenze acquisite in tempi
diversi conducendo ragionamenti logici e autonomi
La conoscenza degli argomenti è completa, arricchita anche con esempi e
approfondimenti. Non commette né errori né imprecisioni. Sa organizzare
le conoscenze in situazioni nuove. Riesce a fare collegamenti
interdisciplinari se espressamente richiesti
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9
Ottima
10
eccellente
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Come nella valutazione precedente, ma con maggior sicurezza e
spontaneità nell’inserire nella prova tutte le conoscenze e le capacità
acquisite anche nelle altre discipline. Ha una discreta capacità di astrazione
Le abilità sono le stesse della valutazione precedente, ma l’alunno elabora,
approfondisce e ricollega gli argomenti autonomamente, con originalità e
personale apporto critico
Contenuti del programma:
MODULO 1 INTERFACCE PC
UNITA’ DIDATTICHE
INTERFACCE STANDARD DEL PC
- Interfaccia seriale RS232.
UD1 - Interfaccia parallela Centronics.
METODI
Lezione frontale.
Lettura di manuali tecnici specifici.
Esperienze di laboratorio.
MODULO 2 MICROCONTROLLORI
UD2
UD3
MICROCONTROLLORI_PIC :
Architettura di un PIC 16F887
Porte I/O
Struttura interna
Lezione frontale.
Esperienza di laboratorio.
Il linguaggio di programmazione CCS-C
per i PIC
Introduzione al compilatore e all’ambiente di
sviluppo MPLAB
L’ambiente di sviluppo PROTEUS
Lezioni frontali ed esperienze di laboratorio.
UD4
Simulazioni di un PIC 16F887 tramite
ISIS_PROTEUS
Lezione frontale.
Lavoro al computer
Esperienza di laboratorio.
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UD5
UD6
UD7
UD8
UD9
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Interrupt nei PIC
Gestione degli interrupt da eventi esterni
asincroni
L'ITER PROGETTUALE:
Realizzazione di una macchina distributrice di
bevande gestita ad interrupt (RB0, RB4, RB5,
RB6, RB7)
I TIMER dei PIC caratteristiche e
flessibilita.
TIMER 0
TIMER 1
TIMER 2
Generazione di un segnale PWM a duty cycle
fisso
Generazione di TIC a diversi periodi per
gestire eventi esterni
Interfacciamento di un DISPLAY_LCD
con un PIC 16F887
Il convertitore A/D per il PIC 16F887
Caratteristiche interne ed interfacciamento
verso l’esterno.
Lezioni teoriche, sviluppo di un progetto tramite
PROTEUS e verifica su scheda.
Sviluppo di un progetto tramite PROTEUS e
verifica sperimentale su scheda.
Lezioni teoriche, sviluppo di un progetto tramite
PROTEUS e verifica sperimentale su scheda.
Lezione teorica, sviluppo di un progetto tramite
PROTEUS, e su scheda di laboratorio con esempi
di scrittura su LCD.
Lezioni teoriche, sviluppo di un voltmetro tramite
PROTEUS e verifica sperimentale su scheda.
UD10
L'ITER PROGETTUALE:
Realizzazione di un voltmetro a LCD e
Sviluppo di un progetto tramite PROTEUS e
generazione di un segnale PWM con duty
verifica sperimentale su scheda.
cycle funzione di una tensione
MODULO 3 I TRANSISTOR
UD11
I transistor bipolari (BJT)
Struttura e caratteristiche del BJT,
funzionamento come amplificatore e
interruttore, reti di polarizzazione.
Configurazioni CC, CE, Darlington
Lezioni teoriche frontali e sviluppo in laboratorio
dei circuiti su scheda bread board. Compilazioni
di relazioni laboratorio sulle esperienze effettuate
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UD 12
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I transistor FET- MOSFET
Struttura e caratteristica dei JFET e MOSFET
(a svuotamento ad arricchimento)
funzionamento come interruttori, e come
amplificatori.
Lezioni teoriche frontali e sviluppo in laboratorio
dei circuiti su scheda bread board. Compilazioni di
relazioni laboratorio sulle esperienze effettuate
MODULO 4 LE TECNOLOGIE ELETTRONICHE
UD 13
Produzione del silicio monocristallino
Processi di drogaggio
Lezioni teoriche frontali, con osservazione al
microscopio dei componenti come sono fatti al
loro interno.
Realizzazione di una giunzione PN
Realizzazione di diodi, transistor e circuiti
integrati (tecnologia planare).
MODULO 5 Area di progetto
Nell’ambito dell’area di progetto, la classe è stata articolata in una serie di gruppi che si sono occupati
di argomenti anche molto diversi, come si può rilevare dalle specifiche relazioni. Nel suo ambito sono stati
sviluppati temi differenziati a seconda dei gruppi: uso di periferiche quali display LCD alfanumerici
"intelligenti"; uso e programmazione di microcontrollori in vari ambiti progettuali, trasduttori di vario tipo,
sistemi di condizionamento del segnale, pilotaggio motori in continua e passo-passo, uso di stampanti 3D
per realizzare componenti etc…
In questo caso il metodo è stato quello di definire l’oggetto da progettare e lasciare che le specifiche
problematiche venissero fuori e fossero affrontate nel corso della realizzazione. Gli interventi non sono
mai stati di lezione frontale, ma di guida e orientamento dei vari gruppi nelle diverse attività che si sono
avute: reperimento di materiali, consultazione di testi di vario genere, elaborazione del software, progetti
circuitali di vario tipo, uso del PC come strumento di progettazione e documentazione.
In tale contesto non è stato possibile effettuare verifiche su argomenti che coinvolgessero l’intera
classe. Le valutazioni sono state fatte in itinere e basate su osservazioni puntuali effettuate nel corso dei
lavori di gruppo: colloqui con gli alunni, domande esplorative, richieste da parte degli alunni, verifica dei
risultati effettivi ottenuti, relazioni scritte sul lavoro svolto. Anche per l’area di progetto i risultati, in
termini di valutazione, sono stati generalmente positivi, anche se naturalmente differenziati.
Contenuti, metodi e verifiche
Il programma è stato svolto su temi comuni a tutta la classe, sviluppati nella prima parte dell’anno, e su
temi differenziati sui gruppi di lavoro dell’area di progetto, nella seconda parte dell’anno.
Collegamenti con le altre discipline
All’interno dell’Area di Progetto vi è stato un forte collegamento con le altre discipline tecniche:
Elettronica, Robotica e Sistemi Automatici.
Siena, 14 maggio 2016
Prof. Andrea Gorelli.
Prof. Ettore Sinagra Brisca.
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Scienze Motorie e Sportive
Obiettivi del percorso formativo
In relazione alla programmazione curriculare sono stati posti i seguenti obiettivi in termini di:
Conoscenze: conoscere il proprio corpo e sapersi muovere e orientare nello spazio; rielaborare gli
schemi motori di base in rapporto allo spazio e al tempo; coordinare.
Giochi di squadra: pallavolo, pallamano, pallacanestro e calcio a 5 (fondamentali, tecnica e
regolamento).
Atletica leggera: corsa, salti, lanci.
Conoscenza del linguaggio tecnico-scientifico. Anatomia e fisiologia degli apparati locomotore, cardiocircolatorio e respiratorio, e del sistema nervoso e muscolare. Paramorfismi. Traumi degli apparati.
Capacità condizionali e coordinative. Cinesiologia muscolare. Cenni di teoria e metodologia
dell’allenamento. Linguaggio non verbale.
Elementi di pronto soccorso relativi al primo intervento.
Alimentazione, integratori, doping.
Capacità: saper ascoltare, saper imitare il gesto motorio e riuscire ad autocontrollarsi negli atteggiamenti
statici e dinamici del movimento. Saper correre in regime aerobico per almeno 20 minuti; eseguire
movimenti con la maggiore escursione articolare possibile; saper adattare e trasformare il movimento,
combinare i gesti motori, mantenere l’equilibrio e controllare il corpo in fase di volo; riuscire ad orientarsi,
reagire, anticipare, differenziare ed eseguire movimenti a tempo e a ritmo, anche musicale; applicare
visione di gioco e fantasia motoria.
Competenze: riuscire a comprendere e a eseguire il lavoro proposto con movimenti specifici ed
economici; finalizzare gli esercizi a corpo libero e quelli con l’ausilio dei piccoli e grandi attrezzi a esercizi
di preacrobatica e di controllo posturale in genere; finalizzare i fondamentali dei giochi sportivi a situazioni
di gioco semplici e complesse. Finalizzare le tecniche di alcune discipline di atletica leggera.
Descrivere movimenti e tecniche con linguaggio specifico.
Gestire una breve seduta di allenamento.
Obiettivi raggiunti
Gli studenti di questa classe hanno preso parte alle mie lezioni durante l’intero triennio di
specializzazione. Si tratta di elementi dal bagaglio motorio eterogeneo, non tutti motivati al raggiungimento
degli obiettivi dati e capaci di tollerare il carico di lavoro pratico proposto. Nel corso degli anni hanno
migliorato in parte le proprie capacità condizionali e coordinative di base, alcuni con applicazione costante.
Parte degli studenti ha partecipato ai Campionati Studenteschi di atletica leggera e di calcio, dimostrando
di possedere ottime basi per i giochi di squadra e discrete doti nelle competizioni individuali. Pur capaci di
organizzarsi in maniera autonoma nel lavoro pratico, hanno troppo spesso dimostrato volontà discontinua
nella rielaborazione degli argomenti teorici; di conseguenza, la preparazione complessiva è buona solo in
rari casi, appena sufficiente per tutti gli altri studenti.
Metodi e strumenti
Le lezioni sono state strutturate quasi sempre in forma frontale, operando in modo tale da portare
l’allievo ad una cosciente osservazione delle proprie possibilità. Talvolta si sono posti gli alunni in
situazioni globali di gioco, dalle quali poi risalire all’analisi di gesti tecnici specifici, riguardanti le singole
discipline.
Si è fatto sì che gli allievi imparassero a fare uso della palestra e degli attrezzi in modo adeguato e
consapevole, sia per il miglioramento complessivo a livello individuale, che per il miglioramento del livello
medio di preparazione, e per la prevenzione degli infortuni.
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Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
Gli studenti hanno fatto uso del libro di testo in adozione (Fiorini, Coretti, Bocchi “CORPO LIBERO”
Ed. Marietti Scuola).
Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione esposti per unità didattiche
Rafforzamento delle capacità condizionali e coordinative
settembre-ottobre
Resistenza cardiocircolatoria: corsa endurance, con variazione di ritmo, corsa veloce ottobre-novembre
Potenziamento dei vari distretti muscolari: traslocazione alla pertica, circuiti
dicembre
Teoria: cenni di anatomia e fisiologia dell’apparato locomotore, cardiocircolatorio, respiratorio, e dei
sistemi nervoso e muscolare; paramorfismi; cenni di cinesiologia muscolare; teoria e metodologia
dell’allenamento; piccoli e grandi attrezzi: analisi ed esecuzione del gesto;
novembre-dicembre
Mobilità articolare ed allungamento, preacrobatica: iperestensioni dorsali, capovolte, verticali, ruote,
rondate;
gennaio
Propedeutici per i giochi di squadra: sensibilizzazione con la palla; fondamentali, tecnica e regolamento di
pallavolo, pallamano, pallacanestro e calcio a 5.
febbraio-marzo
Teoria: processi energetici caratterizzanti le diverse discipline sportive (meccanismo aerobico e anaerobico);
adattamento dei vari organi e apparati all’attività fisica e all’allenamento; alimentazione e stile di vita per il
raggiungimento di una prestazione ottimale; integratori e doping; linguaggio non verbale.
aprile-maggio-giugno
Atletica leggera: corsa, salti, lanci
maggio-giugno
Ore effettivamente svolte dal docente nel corso dell’anno scolastico
58
Strumenti di verifica
Proposte di situazioni di lavoro o esercizi per verificare il livello motorio raggiunto, tanto nelle discipline
individuali che in quelle di squadra. Verifiche nel metodo, cioè sul riconoscimento e la comprensione da
parte degli alunni del processo per effettuare la prestazione.
Svolgimento di prove scritte a risposta aperta e chiusa, valide per la verifica teorica; a tale proposito sono
depositati in segreteria alcuni esempi delle prove effettuate; verifiche orali su tutto il programma svolto.
Siena, 15 maggio 2016
Prof.ssa Patrizia D’Argenio
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17.
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Religione
Contenuti disciplinari esposti per Unità didattiche
1. La vita umana e il suo rispetto. Cultura e difesa della vita. La morale di fronte al relativismo etico.
2. La morale cristiana: comparazione fra morale ed etica.
3. La morale della vita fisica alla luce dei documenti conciliari e delle encicliche più importanti:
dal concetto di paternità responsabile alle tecniche di controllo delle nascite. Alcuni problemi della
vita fisica: regolazione delle nascite, la famiglia, la questione della fecondazione artificiale e le
nuove tecniche della sperimentazione genetica, aborto,eutanasia, pena di morte…..
4. La sofferenza e la morte nell’ottica delle religioni e nella prospettiva atea.
5. L’etica della vita sociale. La problematica sociale: il lavoro, il volontariato e la solidarietà….
La dottrina sociale della Chiesa. Caratteri generali del pensiero sociale della Chiesa attraverso i
documenti e le encicliche: dalla RERUM NOVARUM alla CENTESIMUS ANNUS.
6. La questione ecologica.
7. La ricerca della pace nel mondo. La giustizia e la pace.
8. Cenni su temi di morale speciale proposti dagli studenti e legati all’attualità.
Tempi
Primo trimestre: punti 1, 2, 3, 7, 8
Secondo pentamestre: punti 3, 4, 5, 6, 7, 8
Obiettivi conseguiti e valutazione
Nell’anno scolastico 2014/2015 la classe ha proseguito per il terzo anno con la stessa insegnante.
Gli alunni che si avvalgono di questa materia hanno seguito l’attività didattica con molto interesse e costante
partecipazione. La riflessione sui temi proposti è stata sempre accompagnata dallo scambio di opinioni e
contributi personali, in un clima di sereno e costruttivo confronto.
La capacità critica riguardo ai problemi analizzati è da considerarsi complessivamente molto buona.
L’ottima valutazione è quindi scaturita dall’impegno dimostrato nel dialogo educativo e dalla riflessione
sviluppata dagli alunni durante l’approfondimento degli argomenti trattati.
Ho verificato infatti che al termine del corso di studi gli alunni hanno conseguito le seguenti:
1- CONOSCENZE
E’ stata acquisita una conoscenza oggettiva e sistematica dei contenuti. Gli alunni sono cresciuti nell’ambito
della cultura religiosa, in particolare quella cattolica attraverso i principali documenti della tradizione
cristiana. Le conoscenze riguardano i diritti fondamentali dell’uomo, le risposte cattoliche sulle
problematiche bioetiche, il pensiero cattolico sulla sessualità, il senso cristiano del matrimonio e della
famiglia, le linee fondamentali di dottrina sociale cristiana.
2- COMPETENZE
E’ stata acquisita la consapevolezza del rapporto tra libertà e responsabilità; dell’importanza della morale
nella vita dell’uomo; del mistero della vita e l’obbligo di rispettarla; della propria responsabilità in ordine
alla promozione della pace e alle problematiche di carattere sociale.
3- CAPACITA’
- Affrontare la propria vita con responsabilità, coraggio, gioia anche nei confronti degli altri e del mondo;
- rendere possibile un confronto aperto con gli altri;
- sviluppare una personale visione critica sulle problematiche sociali;
- individuare nella società contemporanea alcune situazioni di ingiustizia e di oppressione che chiamano in
causa il giudizio etico dell’uomo;
- comprendere le implicazioni ed i significati sottesi ad una cultura della vita.
Metodologia
Si è lavorato partendo dall’acquisizione delle conoscenze degli allievi tramite domande iniziali, alle quali si
sono succedute brevi lezioni frontali, alternate a lezioni dialogate in cui è stato sempre privilegiato l’ascolto
e il confronto tra gli allievi, e tra gli allievi e l’insegnante. I percorsi sono stati semplici e guidati.
L’attività è stata orientata allo sviluppo di un apprendimento per problemi utilizzando gli strumenti propri
della didattica breve, mirando ad un apprendimento di carattere più formativo che informativo.
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Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
Nella presentazione dei vari temi etici per unità di lavoro, la mappa concettuale è sempre stata molto
importante dal punto di vista didattico perché ha permesso agli alunni di cogliere schematicamente e in
modo riassuntivo i concetti più importanti trattati.
Il modello didattico privilegiato è stato quello della “correlazione” che orienta costantemente a coniugare
religione e vita, presentando i contenuti della rivelazione come risposta alla ricerca di senso dell’uomo di
fronte a problemi di carattere etico.
Questo rapporto è interpretato attraverso la lettura delle esperienze e dei problemi degli alunni, intesi come
problemi ed esperienze dell’uomo di tutti i tempi, all’interno della storia della salvezza, delle sue risposte e
delle sue proposte. Per questo in ogni unità di lavoro abbiamo incrociato continuamente la problematica
antropologica ed esistenziale con l’esposizione della rivelazione cristiana.
Materiali e strumenti didattici
Sono stati usati libri e fotocopie forniti dall’insegnante, libro di testo, laboratorio, audiovisivi, CD rom.
Tipologia delle prove
Si è proceduto sempre tramite verifiche orali o questionari con domande a risposta aperta o chiusa per la
rielaborazione personale; e per il controllo sistematico con attribuzione di voto sulla partecipazione al
dialogo educativo.
Criteri di valutazione
Per quanto riguarda le valutazioni complessive sono state espresse secondo la seguente scansione:
 Insufficiente: risposte inconsistenti, mancanza di requisiti minimi prefissati a livello di
partecipazione e interesse
 Mediocre: risposte inadeguate rispetto a quanto richiesto, scarsa partecipazione all’iter disciplinare
 Sufficiente: conseguimento degli obiettivi minimi prefissati, pur in presenza di una partecipazione
non sempre attiva e di interesse discontinuo.
 Discreto: risposte buone, pur con alcune imprecisioni, partecipazione attiva, discreto interesse per la
disciplina
 Buono: risposte buone e complete che rivelano una conoscenza completa di quanto proposto,
partecipazione attiva e costante
 Ottimo: risposte originali e complete, che rivelano la capacità di riflettere ed argomentare a livello
personale, partecipazione ed interesse attivo e costante.
 Eccellente: oltre alle caratteristiche precedenti, capacità d’analisi e di rielaborazione critica dei
contenuti proposti.
Siena, 15 maggio 2016
Prof.ssa Daniela Masotti
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18.
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Robotica
Docente: M.Damiani
I.T.P.: L.Marchini
Testi adottati: nessuno (si è fatto ricorso ad appunti e materiale facilmente reperibile in rete)
Le ore di Robotica del quinto anno sono state principalmente destinate a ricollegare le nozioni
acquisite anche nelle altre discipline, al fine di rafforzare negli studenti le capacità di sintesi delle
proprie conoscenze, sviluppando le loro competenze nella progettazione di sistemi complessi che
richiedano un approccio multidisciplinare. Gli argomenti svolti sono stati trattati soprattutto al fine
di fornire conoscenze specifiche relative alle tematiche da loro affrontate nelle fasi di progettazione.
Principali sensori impiegati in robotica e loro interfacciamento
Sensori di luminosità
Sensori IR a 38kHz
Sensori di distanza a infrarossi Sharp 2D120X
Sensori combinati di temperatura e umidità DHT11
Rilevatori di distanza ad ultrasuoni HC-SR04
Principali attuatori e loro interfacciamento
Motori in CC a magneti permanenti
Motori brushless
Motori passo-passo
Servi RC
Analisi di sistemi robotici
Robot manipolatori: convenzione di Denavit/Hartenberg e matrici di posizione
Cinematica diretta e inversa di un manipolatore a due link
Trasmissioni seriali asincrone
RS-232
Single Wire
I2C
Area di Progetto
La seconda parte dell'anno scolastico è stata dedicata principalmente allo sviluppo dei
progetti degli studenti da presentare all’esame finale. Sono state sviluppate applicazioni di
automazione e di robotica in varie aree, mettendo così a frutto le conoscenze e le
competenze sviluppate nel triennio di specializzazione.
CLIL
E' stato affrontato con metodologia CLIL un modulo didattico relativo all'uso dei transistor
mosfet per il pilotaggio di motori in CC
Siena, 24/05/16
Gli insegnanti
Prof. Massimo Damiani
Prof. Luca Marchini
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PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA
CLASSE 5^ A ELETTRONICA E ROBOTICA
NOME E COGNOME DEL CANDIDATO _______________________________
DATA ____________
NORME DI SVOLGIMENTO DELLA TERZA PROVA
 La prova risulta composta da 30 quesiti (20 a risposta chiusa e 10 a risposta aperta) da
risolvere in un tempo massimo di 75 minuti.
 Per ciascun quesito a risposta chiusa, sono proposte quattro alternative di cui una sola è
esatta.
 La risposta va indicata in modo chiaro, apponendo a penna (blu o nera) una crocetta nel
riquadro corrispondente all’alternativa ritenuta esatta.
 Non è possibile fare correzioni sul questionario di tipologia C (ogni correzione sarà
considerata come annullamento della risposta e quindi varrà 0 punti), pertanto apporre la
crocetta sull’alternativa solo quando si è sicuri della scelta.
 Non è possibile chiedere chiarimenti neppure relativi al testo della prova.
 Firmare immediatamente tutti i fogli consegnati.
 Non è possibile uscire durante la prova.
 Non si possono chiedere fogli aggiuntivi.
 E’ ammesso l’uso sei seguenti sussidi: vocabolario bilingue di inglese, calcolatrice non
programmabile.
 Tutti gli elaborati devono essere consegnati contemporaneamente al termine del tempo
assegnato
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
RISPOSTA CORRETTA PER QUESITO A RISPOSTA CHIUSA: ........PUNTI 0,35
RISPOSTA CORRETTA PER QUESITO A RISPOSTA APERTA: .......PUNTI
0,8
PUNTEGGIO MASSIMO.........................................................................PUNTI 15
LIVELLO DI SUFFICIENZA....................................................................PUNTI 10
Dichiaro di aver risposto a n. _____ /20 quesiti di tipologia C
Firma del Candidato
SIENA 4 dicembre 2015
_____________________
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SISTEMI AUTOMATICI
In qualunque sistema di regolazione ad anello chiuso ci dovrà essere:
□
□
□
□
un microcontrollore
una alimentazione elettrica
una retroazione
un meccanismo di scatto
Nel controllo di velocità di un veicolo:
□
□
□
□
la posizione del pedale dell'acceleratore è una variabile di controllo
la posizione del pedale del freno è una variabile di controllo
la posizione dell'indicatore di velocità è una variabile di controllo
i giri del motore sono rappresentano una variabile di controllo
In un bacino da cui viene prelevata acqua per irrigazione si vuole mantenere il livello
costante usando una conduttura che proviene da un altro bacino più in alto:
□
□
□
□
l'altezza del liquido rispetto al fondo è una variabile di controllo
la posizione della valvola di riempimento è una variabile di controllo
la variabile di controllo è funzione dell'area di irrigazione
la quantità di acqua prelevata è una variabile di controllo
Tramite il criterio di Routh-Hurwitz:
□ Si può definire stabile qualunque f.d.t. abbia valori positivi
□ Si può definire stabile una f.d.t. se sono presenti tutti i coefficienti dei termini
compresi tra quello di grado maggiore e quello di grado zero e se tra questi
non c'è inversione di segno.
□ Non si può definire stabile una f.d.t. se sono presenti tutti i coefficienti dei
termini compresi tra quello di grado maggiore e quello di grado zero e se tra
questi non c'è inversione di segno.
□ Per definire con sicurezza la stabilità di una f.d.t. è necessario il calcolo della
tabella.
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Descrivere un sistema di regolazione automatica.
Errori a regime: quali sono e in cosa differiscono.
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ELETTRONICA
Un oscillatore sinusoidale, alla frequenza di oscillazione, deve soddisfare le seguenti
condizioni:
□
□
□
□





;
A
(
j)
(
j)

1
;
A
(
j)
(
j)

0
A
(
j
ω
)
β
(
j
ω
)

1
;
A
(
j
ω
)
β
(
j
ω
)

0
;


 

;
A
(
j

)

(
j

)

1
;
A
(
j

)

(
j

)

0
.
A
(
j)
(
j)

0
;
A
(
j)
(
j)

1
La rete passiva di reazione di un oscillatore di Colpitts è costituita da:
□
□
□
□
due condensatori e un induttore;
due condensatori e un resistore;
due induttori e un condensatore;
tre condensatori e tre resistori.
Un generatore di onde triangolari è costituito da:
□
□
□
□
un comparatore e un derivatore;
un trigger di Schmitt e un rete RC;
un trigger di Schmitt e un derivatore;
un trigger di Schmitt e un integratore.
Il quarzo:
□ si comporta in modo capacitivo per valori di frequenza compresi tra le
frequenze di risonanza;
□ si comporta in modo induttivo per valori di frequenza compresi tra le
frequenze di risonanza;
□ è un sistema del primo ordine;
□ è un componente attivo.
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Si disegni il circuito di un astabile con A.O. e se ne descriva il funzionamento. Infine
si illustrino le soluzioni circuitali per ottenere un onda rettangolare con frequenza e
duty-cycle variabili:
Si disegni il circuiti di un oscillatore sinusoidale di Colpitts e se ne descriva il
funzionamento:
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MATEMATICA
Quale delle seguenti funzioni non è primitiva della funzione
□
□
□
□
L’integrale indefinito
di una funzione
□ L’insieme delle funzioni ottenute da
è:
aggiungendo una costante.
□ L’insieme di tutte le derivate di
□ L’insieme di tutte le primitive di
□ L’unica primitiva di
Quale delle seguenti uguaglianze è errata?
□
□
□
□
A che cosa è uguale l’integrale indefinito:
?
□
□
□
□
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Dopo aver dato la definizione di Primitiva di una funzione, determina la primitiva
della funzione y 
x2  3x
il cui grafico passi per il punto P (2; -1)
x
Risolvi il seguente integrale definito:
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INGLESE
Read the article and choose the right answer.
THE RACE TO BUILD THE INTEGRATED CIRCUIT
Two people had the idea for an integrated circuit at almost the same time. By 1958
transistors were common in several devices from radios to telephones, and
manufacturers were looking for something even smaller and better. But there was a
limit on how small a transistor could be, since it had to be connected to wires and
other electronics. If only it were possible to create a miniature circuit – the
transistors, the wires and everything else – all at the same time, then the parts could
be much smaller.
In Dallas, one day in late July, Jack Kilby was sitting alone at Texas Instruments. He
had started work only a couple of months earlier and so he wasn't able to take a
vacation. The rooms were deserted and he had lots of time to think. It suddenly
occurred to him that all parts of a circuit, not just the transistor, could be made out of
semiconductor material. At the time nobody was making capacitors or resistors out
of semiconductors. If it could be done then the entire circuit could be built out of a
single crystal, making it smaller and much easier to produce. By September Kilby
had built a model, and in February, Texas Instruments applied for a patent.
But over in California, another man had similar ideas. In January of 1959, Robert
Noyce was working at the small Fairchild Semiconductor company, which he had
recently helped to set up. Noyce also realized that a whole circuit could be made on a
single chip. While Kilby had worked out how to make individual components, Noyce
thought of a much better way to connect the parts. He used a new chemical etching
method to lay down tracks between components, thus eliminating expensive and
complicated wiring. That spring, Fairchild began to build what they called “unitary
circuits” and they also applied for a patent.
In the end Noyce's chip won the race for the patent but the two friendly rivals were
content to regard themselves as co-inventors. In 1968 Noyce joined Gordon Moore,
to found Intel. Within a few years they had produced a chip which also incorporated
a memory, the microprocessor.
Glossary
patent: brevetto
etching: incisione
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By the late 1950s
□
□
□
□
transistors were too big to be used.
transistors had become too small.
many products incorporated integrated circuits.
many products incorporated transistors.
The basic idea behind the IC was to make
□
□
□
□
an entire circuit from one piece of material.
a very small conventional circuit.
miniature separate components.
chips from different semiconductor materials.
Kilby realized that
□
□
□
□
many circuits can be built from a single crystal.
circuits can be built from a small crystal.
transistors can be made from silicon.
all the components can be made from silicon.
Noyce realized that
□
□
□
□
IC components need no connections.
an IC needs simple metal wires.
chemical etching can replace metal wires.
metal wires can be built into the chip.
Describe and compare conventional circuits and integrated circuits.
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
Write about William Shockley’s contribution to the development of Electronics.
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
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STORIA
La prima guerra mondiale fu definita “un' inutile strage” da:
□
□
□
□
Giolitti
Il generale Cadorna
il leader socialista Filippo Turati
il papa Benedetto XV
L’ Italia entrò in guerra contro l’ Austria…..
□
□
□
□
In accordo con i principi della Triplice alleanza.
Con l’ intento di recuperare Trento e Trieste.
Spinta dalle pressioni di socialisti e cattolici.
Senza spaccature nell’ opinione pubblica.
La pace di Brest-Litovsk (3 marzo 1918) fu firmata da:
□
□
□
□
Germania e Inghilterra
Germania e Russia
Germania e Francia
Russia e Giappone
Il patto Gentiloni fu stipulato da Giolitti con:
□
□
□
□
I socialisti
I cattolici
I nazonalisti
Gli industriali del Nord Italia
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Quali furono le ragioni del fallimento del piano Schlieffen? ( max 8 righe)
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Perchè il 1917 viene considerato un anno di svolta per gli sviluppi della Prima
Guerra modiale? ( max 8 righe)
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………….
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SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA
CLASSE 5A ELETTRONICA E ROBOTICA
NOME E COGNOME DEL CANDIDATO _______________________________
DATA ____________
NORME DI SVOLGIMENTO DELLA TERZA PROVA
La prova risulta composta da 30 quesiti (20 a risposta chiusa e 10 a risposta aperta) da risolvere
in un tempo massimo di 75 minuti.
Per ciascun quesito a risposta chiusa, sono proposte quattro alternative di cui una sola è esatta.
La risposta va indicata in modo chiaro, apponendo a penna (blu o nera) una crocetta nel riquadro
corrispondente all’alternativa ritenuta esatta.
Non è possibile fare correzioni sul questionario di tipologia C (ogni correzione sarà considerata
come annullamento della risposta e quindi varrà 0 punti), pertanto apporre la crocetta
sull’alternativa solo quando si è sicuri della scelta.
Non è possibile chiedere chiarimenti neppure relativi al testo della prova.
Firmare immediatamente tutti i fogli consegnati.
Non è possibile uscire durante la prova.
Non si possono chiedere fogli aggiuntivi.
E’ ammesso l’uso sei seguenti sussidi: vocabolario bilingue di inglese, calcolatrice non
programmabile.
Tutti gli elaborati devono essere consegnati contemporaneamente al termine del tempo
assegnato
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
RISPOSTA CORRETTA PER QUESITO A RISPOSTA CHIUSA: ........PUNTI 0,45
RISPOSTA CORRETTA PER QUESITO A RISPOSTA APERTA: .......PUNTI 1
PUNTEGGIO MASSIMO.........................................................................PUNTI 15
LIVELLO DI SUFFICIENZA....................................................................PUNTI 10
Dichiaro di aver risposto a n. _____ /20 quesiti di tipologia C
Firma del Candidato
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_____________________
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SISTEMI AUTOMATICI
Nel controllo di temperatura di una stanza:
□ la posizione della valvola che regola il flusso di acqua nei radiatori è una
variabile di controllo
□ il flusso di acqua nei radiatori è una variabile di controllo
□ la temperatura nella stanza è una variabile di controllo
□ la temperatura impostata è una variabile di controllo
Tramite il criterio di Routh-Hurwitz:
□ Si può definire stabile qualunque f.d.t. abbia valori positivi
□ Si può definire stabile una f.d.t. se sono presenti tutti i coefficienti dei termini
compresi tra quello di grado maggiore e quello di grado zero e se tra questi
non c'è inversione di segno.
□ Non si può definire stabile una f.d.t. se sono presenti tutti i coefficienti dei
termini compresi tra quello di grado maggiore e quello di grado zero e se tra
questi non c'è inversione di segno.
□ Per definire con sicurezza la stabilità di una f.d.t. è necessario il calcolo della
tabella.
3) Tramite il criterio di Bode:
□ Si può definire stabile una funzione che attraversa l'asse degli 0dB con una
fase di -190°.
□ Si può definire stabile una funzione che abbia un margine di fase maggiore di
zero.
□ Si può definire stabile una funzione che non circondi il punto di coordinate
0;1.
□ Non si può definire stabile una funzione che attraversa l'asse degli 0dB con
una fase di -140°.
Una rete di compensazione che introduce un polo ed uno zero e in cui il polo ha
valore minore dello zero è detta:
□ rete anticipatrice
□ rete ritardatrice
□ rete attenuatrice
□ rete a sella
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Descrivere un sistema di regolazione automatica.
Descrivere una rete ritardatrice (caratteristiche, utilizzo, pregi e difetti).
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MATEMATICA
Il valore medio delle funzione f(x) =x3+3 nell’intervallo [-1;2] è:
□
□
□ 5
□
L’area della regione finita di piano limitata dal grafico delle funzione
dall’asse delle ascisse è:
y = 4-x2 e
□
□
□ 6
□
le seguenti funzioni sono tutte primitive di f(x) = tranne una. Quale?
□
□
□
□
4ln|x|
15+lnx4
3+2lnx2
10+lnx8
per calcolare quale dei seguenti integrali è utile utilizzare il metodo di integrazione
per parti:
□
□
□
□
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Enuncia il Teorema fondamentale del calcolo integrale .
Dopo aver enunciato il Teorema del valore medio, determina il valore medio della
funzione y=x3 nell’intervallo [0;2], determina il valore z e interpreta graficamente
il risultato.
___________________________________________________________________
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INGLESE
Read the article and choose the right answer.
According to this article robots will
□ become machine minders.
□ replace humans.
□ not replace humans because they need someone to service them and give them
instructions.
□ not replace humans because they are too expensive.
The next generation of robots
□ will be more expensive.
□ will be more difficult to set up.
□ will replace workers.
□ will work with people.
The goal of the European initiative mentioned in the article is to develop
□ robots able to cooperate safely with human workers.
□ robots able to fetch and carry parts and hold things.
□ robots able to sort items and pick up tools.
□ caged robots to avoid they accidentally injury workers.
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In the near future, mass produced goods
□ will be entirely made by robots.
□ will be made with traditional methods but with less flexibility and less
automation.
□ will be made with traditional methods but with more flexibility and less
automation.
□ will be made with traditional methods but with more flexibility and more
automation.
Write about the microprocessor: how it works, why it is so important in electronics.
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
What was Alan Turing contribution to the invention of the computer? What was his
machine used for during the war? ( you can refer to the film The Imitation Game)
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
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TPS (Tecnologie e Progettazione di Sistemi elettrotecnici e elettronici)
In C l’espressione: Y = ++X;
se la variabile X inizialmente contiene il valore 3 la variabile Y vale:
□
□
□
□
3
4
5
2
Il biossido di silicio SiO2 è un:
□
□
□
□
isolante
conduttore
semiconduttore
a comportamento da conduttore e semiconduttore
Il montaggio Darlington nei BJT si caratterizza per avere:
□
□
□
□
bassa resistenza di ingresso
non inverte di fase
bassa resistenza uscita.
guadagno corrente alto.
La giunzione per impianto di ioni la si realizza:
□
□
□
□
con tecnica planare.
per diffusione di droganti
bombardando la superfice del semiconduttore con fascio ioni droganti
per crescita epitassiale
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Descrivere come opera il metodo di purificazione del silicio CZ.
Descrivere come interfacciare in display LCD con un Micro a vostra scelta.
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TERZA SIMULAZIONE TERZA PROVA
CLASSE 5^A ELETTRONICA E ROBOTICA
NOME E COGNOME DEL CANDIDATO _______________________________
DATA ____________
NORME DI SVOLGIMENTO DELLA TERZA PROVA
La prova risulta composta da 30 quesiti (20 a risposta chiusa e 10 a risposta aperta) da risolvere
in un tempo massimo di 75 minuti.
Per ciascun quesito a risposta chiusa, sono proposte quattro alternative di cui una sola è esatta.
La risposta va indicata in modo chiaro, apponendo a penna (blu o nera) una crocetta nel riquadro
corrispondente all’alternativa ritenuta esatta.
Non è possibile fare correzioni sul questionario di tipologia C (ogni correzione sarà considerata
come annullamento della risposta e quindi varrà 0 punti), pertanto apporre la crocetta
sull’alternativa solo quando si è sicuri della scelta.
Non è possibile chiedere chiarimenti neppure relativi al testo della prova.
Firmare immediatamente tutti i fogli consegnati.
Non è possibile uscire durante la prova.
Non si possono chiedere fogli aggiuntivi.
E’ ammesso l’uso sei seguenti sussidi: vocabolario bilingue di inglese, calcolatrice non
programmabile.
Tutti gli elaborati devono essere consegnati contemporaneamente al termine del tempo
assegnato
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
RISPOSTA CORRETTA PER QUESITO A RISPOSTA CHIUSA: ........PUNTI 0,45
RISPOSTA CORRETTA PER QUESITO A RISPOSTA APERTA: .......PUNTI
1
PUNTEGGIO MASSIMO.........................................................................PUNTI 15
LIVELLO DI SUFFICIENZA....................................................................PUNTI 10
Dichiaro di aver risposto a n. _____ /16 quesiti di tipologia C
Firma del Candidato
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GRIGLIA 3^ PROVA
Griglia di valutazione con uso di indicatori (in 15-esimi)
Candidato: _________________________
Tipologia
Punteggio massimo
attribuibile
Risposta aperta
1 punto
Risposta aperta
(con esercizio)
1 punto
(non espresso
come somma degli
indicatori)
Risposta chiusa
Indicatori
A attinenza alla traccia
B correttezza espositiva
C capacità di sintesi
0,3
0,4
0,3
A
B
C
D
1
0,8
0,6
0,4
svolgimento e calcolo corretto
lieve errore di calcolo
svolgimento incompleto ma corretto
svolgimento incompleto e non
corretto
E accenno di risoluzione
0,35 punti
2
3
0,2
corretta
errata
CHIUSE
1
Punteggio
corrispondente
ai diversi livelli
0,45
0
APERTE
4
A
B
C
A
B
C
MATERIE
PUNTEGGIO PER MATERIA
SISTEMI
MATEMATICA
INGLESE
T.P.S.E.
PUNTEGGIO COMPLESSIVO
Nota: il voto, in presenza di cifre decimali ≥ 0,4, viene arrotondato all’intero superiore.
Voto complessivo attribuito alla prova:_________/15
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SISTEMI AUTOMATICI
Tramite il criterio di Routh-Hurwitz:
 Si può definire stabile qualunque f.d.t. abbia valori positivi
 Si può definire stabile una f.d.t. se sono presenti tutti i coefficienti dei termini
compresi tra quello di grado maggiore e quello di grado zero e se tra questi
non c'è inversione di segno.
 Non si può definire stabile una f.d.t. se sono presenti tutti i coefficienti dei
termini compresi tra quello di grado maggiore e quello di grado zero e se tra
questi non c'è inversione di segno.
 Per definire con sicurezza la stabilità di una f.d.t. è necessario il calcolo della
tabella.
La rete ritardatrice
 Può modificare il guadagno statico.
 È inserita a valle del sistema.
 Modifica le costanti di tempo del sistema
 Non modifica la risposta in frequenza
In un regolatore PI, cosa è la frequenza di ripetizione?
 Esprime quante volte, nell’unità di tempo, l’azione integrale si incrementa di
un valore uguale all’azione proporzionale.
 Esprime quante volte, nell’unità di tempo, l’azione proporzionale si
incrementa di un valore uguale all’azione integrale.
 Esprime quante volte, nell’unità di tempo, l’azione integrale supera il valore
dell’errore.
 Esprime quante volte, nell’unità di tempo, l’azione proporzionale e quella
integrale si equivalgono.
Riducendo il guadagno di anello
 la pulsazione critica si abbassa
 il margine di fase peggiora
 lo sfasamento critico cresce (in modulo)
 si conserva il guadagno statico
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Margine di fase sui diagrammi di Bode: cosa è e come viene utilizzato?
Errori a regime: quali sono e in cosa differiscono.
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MATEMATICA
Qual è il valore dell’integrale
sempre crescente e f(4)=8 e f(2)=5?
□
, supponendo che f(x) sia continua e
2
□ 3
□ 4
□ Le informazioni date non sono sufficienti per stabilire il segno.
L’integrale
□
□
□
□
Diverge a +∞
Converge a 0
Converge a ln2
Diverge a -∞
Il volume del solido generato dalla rotazione intorno all’asse x del trapezoide
limitato dal grafico della funzione y = 3x2 e dalla retta x = 2 è :
□ 8π
□ non lo posso calcolare
□
□ 3π
A che cosa è uguale l’integrale indefinito
□
□ ln(x+3)
□
□
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Dopo aver determinato il dominio della funzione
determinane gli
asintoti
Dopo aver enunciato il Teorema di Rolle, verificalo sulla funzione y = x 3 – x e
determina il punto c.
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INGLESE
The Turing test
In 1950 British mathematician Alan Turing devised a test to answer the question,
“Can machines think?” The test is basically this:
A machine or computer is put in one room and a human in another. They are both
asked questions by a third person, the interrogator, who must decide which room
contains the human. The answers to the interrogator’s questions are typewritten, not
spoken and there is no obligation to tell the truth. If the human interrogator cannot
tell the difference between the human’s answers and the machine’s, then the answer
to the question “Can machines think?” is yes.
If, one day, computers or robots manage to think like us, detect and express emotions
and even make copies of themselves, it will be increasingly difficult to tell the
difference between machines and living things.
Asimov’s three laws of robotics
The famous scientist and writer Isaac Asimov wrote many science fiction stories
with robots as characters. The robots were guided by a set of rules, called “The Three
Laws of Robotics”, which prevented robots from harming people. They are:
1. A robot mustn’t injure a human being or, through inaction, allow a human
being to be harmed.
2. A robot must obey the orders given to it by human beings, except where such
orders would conflict with the first law.
3. A robot must protect its own existence, as long as this does not conflict with
the first two laws.
Asimov wrote these laws as fiction in the 1940's, before robots existed, but they are
still quoted today when the subject of robotics comes up. Technically, destructive
technologies like “smart” cruise missiles (which can be considered robots) are
already violating Asimov's laws.
Some see silicon-based life forms as the next step in evolution, replacing carbonbased life forms like us.
We still think of robots taking control of the world as something we only see at the
cinema. However, many respected scientists think that robots will probably play a
dominant role in the future. Imagine a world where robots have become so intelligent
that they do everything for us. Humans would become useless and unnecessary and
robots might take over.
Fear of machines taking control is nothing new, in fact there are lots of movies where
super-intelligent robots revolt against their human creators. However, if robots
develop consciousness, they may also develop conscience, and choose to be kind to
their human creators. In the meantime, we may want to remember where the “off”
button is...just in case.
(Adapted from the website www.thetech.org/robotics)
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Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
In Turing's test the human and the machine
□ have to tell the truth.
□ don't have to tell the truth.
□ mustn't tell the truth.
□ are obliged to tell the truth.
The writer thinks that computers and robots
□ might be able to think like us one day.
□ are already able to think like us.
□ will never be able to think like us.
□ used to think like us.
What is the aim of the three laws of robotics?
□ to prevent robots from replacing people.
□ to prevent robots from injuring people.
□ to safeguard robots.
□ to safeguard humans.
Have any of Asimov's rules been broken here? If so which ones?
Scenario: A house catches fire. The robot detects the smoke but does nothing. The
people in the house die and the robot is destroyed.
□ rules 1-2.
□ rules 2-3.
□ rules 1-3.
□ no rule has been broken.
5. Write about automation. Explain the difference between automation and
mechanization.
6. Compare conventional and integrated circuits.
Documento Finale Classe 5a Sezione A – Articolazione Elettronica e Robotica
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I.I.S. "Tito Sarrocchi" – Siena
Consiglio della Classe 5a A – Articolazione Elettronica e Robotica
TPS (Tecnologie e Progettazione di Sistemi elettrotecnici e elettronici)
Il convertitore presente nei PIC (16F887) è di tipo :
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flash
ad integrazione
ad approssimazioni successive
sigma/delta
Volendo realizzare un collegamento null-modem tra due PC quanti fili occorrono ?
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□
□
5
4
2
3
La terminazione di un mezzo trasmissivo finisce con un:
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□
DTE
DTR
DCE
RTS
Quanti timer ci sono in un PIC 16F887:
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Uno DTE
Due
Tre
Quattro
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Descrivere come opera una porta seriale e parallela.
Descrivere realizzare con un PIC un segnale ad onda quadra e triangolare.
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I componenti del Consiglio di Classe
Docente
Materia insegnata
Maria Grazia Bibbò
Italiano e Storia
Fabbrini Rossana
Inglese
Katia Vannuccini
Matematica
Massimo Damiani
Robotica
Presenti Massimiliano
Sistemi Automatici
Nicola Donatucci
Elettronica
Andrea Gorelli
Tecnologie e
Progettazione di Sistemi
Elettronici (T.P.S.E.)
Michela Vanni
Sostegno area umanistica
Valentina Moriello
Sostegno area tecnica
Luca Marchini
Laboratorio di Robotica
Mario Paganelli
Laboratorio di Elettronica
Ettore Sinagra Brisca
Laboratorio di Sistemi
Automatici e T.P.S.E.
Patrizia D’Argenio
Educazione Fisica
Daniela Masotti
Religione
Firma
Siena, 14 Maggio 2016
Il Coordinatore
Prof. N. Donatucci
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