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40
3 ottobre 2014
Anno LXXXII
Numero 40
Fondato nel 1932
da Ernesto Stucchi
Settimanale del Mendrisiotto e Basso Ceresio
Coinvolge,
interpella,
produce...
G.A. 6900 Lugano 3
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Acqua cara
Frontalieri,
un sondaggio
ai valichi
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I binari
nell’obbiettivo
di Luisoni
Coinvolge, intreccia relazioni
all’estero con musei, università e teatri, si fa conoscere,
produce spettacoli in proprio,
richiama in città personaggi
importanti; avvicina i ragazzi,
pensando che l’arte e la cultura
possano essere importanti per
la loro crescita. Tutto questo
fa il Centro Culturale Chiasso
che compirà 5 anni nel 2015
mentre 10 li festeggerà il Max
museo, che insieme allo Spazio
Officina e al Cinema Teatro costituiscono il Centro.
Da sinistra Sandro Stadler,
presidente degli Amici del Max
Museo, la direttrice Nicoletta
Ossanna Cavadini e Armando
Calvia, direttore artistico del
Cinema Teatro
A pagina 13
Mendrisio
e Chiasso
più vicini
• Migliorare la collaborazione a favore della regione. È
questo l’obiettivo cui mirano
i Municipi di Chiasso e Mendrisio che si sono incontrati
martedì. La chiara volontà,
scaturita dai due organi, è
di irrobustire il dialogo e
rendere più assidua e continuativa la collaborazione sui
temi caldi che riguardano il
Mendrisiotto. Gli Esecutivi
ritengono che la complessità
dei problemi odierni richieda
una presa a carico condivisa.
L’auspicio è di accrescere
l’efficacia dell’azione politica
nell’affrontare temi territoriali
ed economici e di far sentire
una sola voce a difesa degli
interessi regionali.
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Mendrisio:
è lotta
allo spreco
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• (red.) Nuova galleria ferroviaria di Coldrerio: “stiamo lavorando molto bene con il Municipio locale”, rileva la portavoce delle FFS
SA Roberta Trevisan, “i dettagli del cantiere
del tunnel e tutte le attività intraprese per
ridurre al minimo i disagi per gli utenti della
ferrovia e i cittadini saranno presto resi noti
con un comunicato congiunto”.
Mercoledì, intanto, si riunirà il Legislativo
chiamato dal Municipio e dalle stesse Ferrovie ad esprimersi su un dossier delicato
e complesso, che chiama in causa un bene
prezioso come l’acqua. “Quello di Coldrerio
è un progetto importante perché permette
di garantire l’apertura del Corridoio 4 metri
Chiasso - Basilea entro il 2020, come stabilito dal Parlamento. Con l’apertura della
galleria di base del S. Gottardo e del Monte
Ceneri è infatti necessario ampliare l’intera
infrastruttura ferroviaria, come le gallerie, i
viadotti, i soprappassi. In Ticino, stiamo già
lavorando a Biasca e diversi cantieri verran-
no aperti nei prossimi anni, ciascuno con una
propria tempistica perché, chiaramente, non
potremmo garantire l’esercizio se li aprissimo
contemporaneamente”, conclude la portavoce delle FFS. Nell’immagine l’acquedotto
di Coldrerio, situato a poca distanza dal
luogo in cui verrà montato il cantiere per
la nuova galleria. Le captazioni saranno
messe a repentaglio dai lavori.
Il servizio è a pagina 9
I 50 anni
della Pro Valle
di Muggio
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La magia
del Memorial
Gander
Segnali di ripresa nella zona di Rovio - Grazie all’antagonista frontaliere del cinipede?
Le castagne... a volte ritornano
• (p.z.) In questa foto, ecco il
buon bottino di castagne realizzato in un’oretta di “caccia” presso la selva castanile retrostante
l’Ala materna di Rovio. Un luogo
generoso per eccellenza, se parliamo di pane dei poveri e da
sempre frequentato anche dai
milanesi golosi di castagne! Ebbene, da due o tre anni, la selva
di Rovio in autunno era una
tristezza… Ma quest’anno i segnali di ripresa ci sono eccome!
Le castagne rialzano la testa nel
Mendrisiotto? Potrebbe essere
troppo presto per dirlo ma anche
in Valle di Muggio si ricomincia
a verderne alcune, come conferma Silvia Ghirlanda, curatrice del Museo etnografico della
Valle di Muggio a Cabbio. A lei
chiediamo se ci sia qualche speranza che possa essere caricata la
graa a Cabbio. “È troppo presto per
saperlo, ma credo che sarà difficile
avere castagne a sufficienza. Forse
potrebbe diventare più possibile il
prossimo anno, sempre che l’insetto
che contrasta il cinipede continui a
sconfinare dall’Italia”. Pensate che
i segnali di ripresa che si notano
qua e là siano la conseguenza
dell’insetto antagonista che sconfina? “Così sento dire dagli esperti.
Dicevano che ci sarebbero voluto
5 o 6 anni per constatare dei miglioramenti, ma direi che già quest’anno si muove qualcosa. Quanto
alla graa della Valle di Muggio, lo
scorso anno avevamo gettato la
spugna. Non c’erano più castagne
neppure in Val Bregaglia dove da
due anni andavamo a prenderle. In
pratica il cinipede lo scorso anno
è arrivato anche in quelle terre”...
ed ha messo ko le castagne. “Ora
la speranza è di potere riattivare
la graa nei prossimi anni, poiché
è peccato interrompere una tradizione. Di solito si procede alla
battitura l’ultima domenica delle
vacanze dei morti”.
• Quest’anno nessuna
raccolta centralizzata
I segnali di ripresa registrati
in alcune località non bastano.
L’Associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana ha
così deciso di non organizzare
- come in passato - la raccolta
centralizzata delle castagne. I
dati generali del Cantone sono
impressionanti: nel 2006 il raccolto era stato buono e calcolato
attorno alle 60 tonnellate. Lo
scorso anno si è giunti sì e no
ad una tonnellata e mezza. Il
2014 potrebbe fare un “bottino”
di 200 chili.
Continua a pag. 7
Il 15 ottobre verrà inaugurata a Casa Croci a Mendrisio una mostra storica sul tema dei confini
Col cane contrabbandiere arrivò la “ramina”
• “La storia della “ramina” è
piuttosto sconosciuta. Sembra che
l’idea di posare uno sbarramento
fisso lungo il confine sia sorta sul
finire del XIX secolo per contrastare
l’ultimo genio dei contrabbandieri:
il cane contrabbandiere. Si trattava di robusti esemplari addestrati
a compiere un determinato tragitto fra la Svizzera e l’Italia, sulla
groppa dei quali era sistemato un
involto del peso variabile fra 5 e
10 kg”. È questo un estratto della
ricostruzione storica a proposito
di “ramina” e contrabbando affidata ad Adriano Bazzocco
nell’ambito dell’esposizione sul
tema dei confini prevista a Casa
Cartolina d’epoca con cane contrabbandiere indeciso contro il pe- Croci a Mendrisio dal 15 ottobre.
ricolo (dalla Collezione privata Ravasi a ASCM, fondo Macconi).
La mostra prenderà spunto da alTagliole e trappole non bastavano. Venne introdotta la rete.
cune ricorrenze di eventi cruciali
per i nostri confini: duecento anni dal Congresso di Vienna, cento
dall’inizio della Grande Guerra e
settanta dalla fine del secondo
conflitto mondiale. Già autore
a più riprese di testi sul tema
del contrabbando alla frontiera
fra Svizzera e Italia per riviste
scientifiche e opere miscellanee,
Bazzocco è traduttore presso la
Cancelleria federale della Confederazione Svizzera e ricercatore
in storia. Per Casa Croci proporrà
la sezione dell’esposizione dedicata al tema della “ramina” e del
contrabbando. Ma torniamo ai
cani contrabbandieri per contrastare i quali nacque la ramina. La
loro circolazione - a quel tempo doveva essere molto intensa. Grazie a una relazione del 1884 sui
danni arrecati dal contrabbando
all’agricoltura si veniva a sapere:
“Chi è quel comasco che non abbia
visto per anni di seguito la ferrovia
del Gottardo imbarcare giornalmente per Chiasso alla corsa delle
3 pom. grosse mute di cani tenute
al guinzaglio da canottieri male
in arnese e destinate a sconfinare
nella notte successiva (...).”
Chi è interessato al seguito
delle vicende dei cani-contrabbandieri e alla storia della
“ramina”, potrà seguirci nella
prossima edizione de “l’Informatore”.
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