Archivio - ITEL Telecomunicazioni

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Meccanica e aerei Il cuore dell' economia
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DOSSIER PUGLIA INDUSTRIA AL TOP NUOVE LEADERSHIP ANCHE NELL' ABBIGLIAMENTO (SCARPE, ABITI DA SPOSA E PER BAMBINI)
Meccanica e aerei Il cuore dell' economia
La locomotiva del Sud, ha ripreso a correre. Il pil pugliese, secondo il rapporto Svimez sull' economia del Mezzogiorno, è in aumento del 2% e l' occupazione cresce del 2,2%.
Piccoli segnali positivi per una regione in cerca di rilancio, in tutti i settori. Partendo dalle sue eccellenze. Grandi movimenti, per esempio, nella grande distribuzione, con due
pesanti player a livello nazionale. Uno è la Megamark di Trani, nel Barese: 794 milioni fatturati lo scorso anno, 3.500 dipendenti, 320 punti vendita affiliati o di proprietà (con
insegne Famila, Iperfamila, Dok e A&O). L' altro, specializzato in elettrodomestici e tecnologia, è la Dps di Bari: un giro d' affari di 240 milioni previsto per il 2008 (e l' obiettivo
dei 500 milioni nel medio termine), più di 400 dipendenti, 32 punti vendita Trony più 40 affiliati a marchio Sinergy, distribuiti essenzialmente in Puglia e Basilicata, ma anche
al Nord e in Albania. Impossibile, poi, non citare l' industria del salotto, che tuttavia da alcuni anni sta vivendo un momento delicato. La regina del distretto è sicuramente la
Natuzzi, proprietaria del marchio Divani & divani. Fatturato da 634,4 milioni, 8.200 collaboratori in tutto il mondo, 738 punti vendita monomarca in cinque continenti, sei sedi
estere: sono questi i numeri da cui vuole ripartire il gruppo, che a luglio ha varato una nuova organizzazione aziendale, che, come spiega il nuovo ad Aldo Uva, sarà: "Funzionale
alla semplificazione gestionale, alla centralità del cliente e alla razionalizzazione dei costi". Cambiando settore, la Puglia è presente anche negli armadi degli italiani. Nelle
calzature, per esempio, ci sono in regione dei big come le salentine Nuova Adelichi e Filanto. Quest' ultima che ha quattro stabilimenti a Casarano, in provincia di Lecce, produce
più di 7 milioni di paia di scarpe che vende in 64 Paesi, generando un giro d' affari di oltre 100 milioni l' anno. Poi c' è l' area di Barletta (nel Barese ofantino), con la Cofra (15
mila paia di scarpe prodotte al giorno da 350 dipendenti) e la Pezzol (da tre generazioni produttrice di calzature tecniche industriali e di sicurezza fatte esclusivamente in Italia).
Tanti i produttori di vestiti, molti dei quali stanno combattendo la concorrenza cinese creando marchi propri e rifiutando gli aiuti pubblici, come per esempio ha fatto il
Maglificio Grimaldi, che nel 2007 ha riportato il fatturato a 6 milioni grazie alla linea Arancia Meccanica ed è pronta a ripetere l' operazione con il nome e l' immagine di Marilyn
Monroe. Nel distretto di Nardò Gallipoli hanno sede la Barbetta (500 mila capi confezionati all' anno, 160 addetti) e la Romano di Matino, tra i pionieri del jeans in Italia. La
Romano è un' azienda con un fatturato consolidato di 83 milioni nel 2007. La divisione industriale lavora per brand come Hm, Bestseller Dk, Karl Lagerfeld, Tommy Hilfiger,
Ted Baker, Club Monaco e Stella McCartney. Ma il gruppo ha anche lanciato il proprio brand, Meltin' Pot, con cui ha portato in Italia (e lo esporta in Usa, Canada e Israele) lo
streetwear americano. Guidata a partire dal 2000 da Augusto Romano, figlio del fondatore, la divisione Meltin' Pot è ora un nucleo aziendale indipendente e ha fatturato l' anno
scorso 60 milioni. Appartengono al distretto dei Trulli la Nocese manifatture di Noci, che l' ad e presidente Angela D' Onghia ha saputo trasformare da bottega di famiglia a
player mondiale dell' abbigliamento uomo, anche grazie al marchio Harry & Sons. Per non parlare delle aziende specializzate, in lingerie (Igam di Canosa, Diben di Bisceglie e
Andra di Andria) o in abiti da bambino, come Mafrat e Gimel, entrambe di Putignano. Proprio il paese famoso per il carnevale sta diventando sempre più lo "sposificio" d' Italia:
30 mila abiti nuziali confezionati all' anno (metà della produzione italiana) da 150 sartorie, tra cui Giovanni Stiroli, Valentini sposa e Val&Max, solo per citare i nomi più celebri.
C' è anche chi pensa all' oro, come la Golden age di Taranto, l' unico operatore professionale in Puglia e Basilicata, grazie all' autorizzazione concessa dall' Ufficio italiano cambi.
Tra le sue attività, gestite dal titolare Alessandro Epifani, c' è l' acquisto di monete, gettoni, lingotti e oreficeria usata. Anche l' editoria gioca un ruolo importante nell' economia
regionale. In testa c' è la Laterza, casa editrice ultracentenaria, oggi divisa tra Bari e Roma, che a partire dagli anni ' 40 diventò "editore di roba grave", come consigliato da
Benedetto Croce. I suoi magazzini editoriali sono gestiti dalla Sedit di Bari, il polo tipografico che da 21 anni stampa il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport per quasi tutto
il Meridione. Quindici milioni di fatturato annui, 110 dipendenti e una nuova avventura da intraprendere, dopo la logistica e i quotidiani: "Il prossimo passo sarà la stampa dei
periodici patinati", spiega il titolare Giacomo Gorgjoux, soddisfatto perché "nonostante il momento calante dell' editoria, riusciamo ad aumentare il fatturato". Fuori dei settori
tradizionali, esiste anche una Puglia votata all' innovazione. La punta di diamante è la molfettese Exprivia (1.100 dipendenti, 85 milioni fatturati nel 2007), nata un anno fa dalla
fusione di Aisoftware con Svimservice, storica azienda barese che da trent' anni si occupa di servizi professionali per ospedali ed enti locali. Oggi la Exprivia, amministrata e
presieduta da Domenico Favuzzi, è la più grande azienda di Ict del Sud e nel primo semestre del 2008 i suoi utili sono aumentati del 306% rispetto allo stesso periodo del 2007.
Ma l' innovazione in Puglia vuol anche dire aerospazio, grazie soprattutto alla galassia Finmeccanica, che occupa in tutto più di 3 mila persone. C' è lo stabilimento della Alenia
aeronautica di Foggia, con 850 dipendenti, e c' è la Alenia composite a Grottaglie, nel Tarantino, che dispone di 900 addetti di cui 300 impegnati esclusivamente nella
produzione delle sezioni di fusoliera in fibra di carbonio del nuovo Boeing 787. Brindisi invece ospita la Alenia aeronavali, che fa manutenzione ai velivoli delle principali
compagnie aeree europee, mentre a Taranto ha sede la Space software Italia, azienda che ha contribuito a realizzare il laboratorio europeo Columbus dell' Agenzia spaziale
europea. Sempre a Brindisi ci si occupa anche di elicotteri militari e civili, con la AgustaWestland (560 impiegati circa) e di propulsori, con lo stabilimento della Avio (i cui 700
dipendenti hanno studiato, tra gli altri, il motore del caccia europeo Typhoon). Nomi importanti, che nel tempo hanno dato vita a una filiera in grado di impiegare 850 persone,
con due imprese medie (Salver e Gse, rispettivamente 240 e 150 dipendenti) e numerose Pmi. E poi c' è il settore della meccatronica, per il quale la Regione ha creato un
apposito distretto, il Medis. Ad animare il comparto sono grandi nomi internazionali come Fiat, con la Magneti Marelli Powertrain di Bari (600 dipendenti, produce iniettori,
collettori di aspirazione e dispositivi di robotizzazione) e due sedi distaccate del suo Centro ricerche (a Valenzano, nel Barese, e a Foggia, 30 impiegati in tutto). E come Bosch,
che in Puglia arrivò proprio perché acquisì i diritti per l' industrializzazione del common rail e che oggi impiega oltre 2 mila dipendenti nello stabilimento di Modugno, vicino a
Bari, oltre a possedere nella stessa zona il Cvit, Centro studi componenti per veicoli. Sempre nel capoluogo ha posizionato una sua base anche la tedesca Getrag, costruttore di
trasmissioni per le principali case automobilistiche mondiali, che nello stabilimento pugliese (più di 700 dipendenti) tra le varie cose sta producendo anche il cambio della
Smart. Nella meccatronica, però, la regione vanta anche la presenza di imprese autoctone, come la Masmec di Modugno (93 dipendenti che producono sistemi integrati per l'
automazione industriale di aziende come Natuzzi, Saeco, Magneti Marelli e Osram), la Mer Mec (70 milioni di fatturato 2007, più di 400 impiegati nella fabbricazione di sistemi
di monitoraggio e diagnostica di infrastrutture ferroviarie, che attualmente coprono 350 mila chilometri di rete in tutto il mondo) o la Itel telecomunicazioni (leader in Italia nell'
uso, controllo, protezione e misurazione di campi magnetici ed elettromagnetici, con importanti ricadute sulla radiologia diagnostica). Soprattutto negli ultimi tempi, il fiore all'
occhiello della regione è sempre di più il settore delle energie da fonti alternative. I nomi sono tanti, importanti in ciascuna specializzazione. A Taranto, per esempio, c' è la sede
della Vestas Italia, unico centro di produzione di sistemi eolici in Italia, che in dieci anni di vita è passato da 50 a oltre 700 impiegati. A Foggia, invece, la Tozzi Sud ha uno
stabilimento specializzato in quadri elettrici e in energia del vento, con parchi eolici in varie zone del Tavoliere. L' ulivo (e non solo) è la fonte di ricchezza per la Marseglia di
Monopoli (550 milioni di fatturato): è uno dei principali produttori di olio d' oliva, di palma, di semi per uso alimentare, ma anche di energia (la controllata Ital green energy
produce 300 kilowattora all' anno utilizzando soprattutto olio) e di biocarburanti (tramite la Ital bi oil, che genera 420 tonnellate al giorno di biodiesel, ma che è pronta a portare
la produzione a mille tonnellate). Anche la produttrice di laterizi Fantini Scianatico (più di 200 milioni fatturati lo scorso anno, 30 stabilimenti in Italia, Spagna e Serbia, oltre
1.400 addetti), che nel suo catalogo ha introdotto prodotti innovativi sotto il profilo dell' efficienza energetica e dell' abbattimento delle emissioni di anidride carbonica. E poi i
fiori, perché in Regione c' è uno dei più grandi produttori d' Europa, il gruppo Ciccolella: un bilancio 2007 che ha fatto segnare ricavi per 500 milioni grazie al consolidamento
delle aziende da poco acquisite, tre siti produttivi (Molfetta, Candela e San Nicola di Melfi) e la leadership mondiale nella coltivazione dell' Anthurium. A Lecce, invece, c' è la
sede italiana della British american tobacco, che è nata quando il secondo colosso globale della sigaretta ha acquisito la Eti per 2,3 miliardi e che coltiva tabacco per i marchi
Lucky Strike, Pall Mall, Dunhill e Ms. Così tanti prodotti agricoli necessitano di macchine per lavorare la terra. Non è un caso se New Holland (gruppo Fiat) possiede a Lecce uno
dei suoi stabilimenti principali, che in primavera ha sfornato la centomillesima macchina per il movimento terra e che esporta in 70 Paesi l' 80% di quanto fabbrica.
Panozzi Silvano
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(19 settembre 2008) - mondo
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http://archiviostorico.corriere.it/2008/settembre/19/Meccanica_aerei_cuore_dell_econ... 20/02/2009