Una strana indagine in Valle d`Itria
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Una strana indagine in Valle d`Itria
I XV Venerdì 8 aprile 2011 VIVILACITTÀ Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative nel campo dello spettacolo e del divertimento a: [email protected] PENULTIMO APPUNTAMENTO PER LA CAMERATA TRE LIBRI PER L’INAUGURAZIONE DEL CICLO Stefano Bollani domani al Petruzzelli L’Unità d’Italia oggi a «Building Apulia» n Con un atteso recital del pianista Stefano Bollani, la stagione della Camerata barese giunge domani sera alle 21 al Petruzzelli al suo penultimo appuntamento. La stagione si concluderà infatti il 22 aprile con il recupero del concerto del pianista Aldo Ciccolini, a suo tempo rinviato per motivi di salute dell’anziano maestro napoletano. Per informazioni e biglietti, tel. 080.521.19.08. n Prende il via oggi a Bari, alle 11 in via Giulio Petroni 19/a, l’ottava edizione di «Building Apulia: Costruendo l’identità della Puglia». Il primo appuntamento è dedicato al 150° anniversario dell’Unità d’Italia: saranno presentati i libri «Uniti per forza» di Federico Pirro, (Progedit); «Risorgimento, brigantaggio e questione meridionale» di Lucarelli, Esposito e Leuzzi (Palomar) e «150 anni di Italia» di Tommaso Francavilla (Iride Genusia). Radicanto, note in navigazione sul Mediterraneo di NICOLA MORISCO C ol passare degli anni, la musica dei Radicanto acquista sempre più una dimensione mediterraneo centrica. Un’area geografica che grazie alle sue acque, mantiene liquidi i confini e mescola le culture dei Paesi che lo circondano. In quindici anni di attività, partendo proprio dalla lezione della tradizione pugliese, l’ensemble barese ha sempre cercato attraverso la musica un collante che potesse unire le diverse culture, apparentemente distanti. Se con il precedente album, Il Mondo alla rovescia (finalista al Premio Tenco 2009), per mezzo della ricerca, della trascrizione, della reinterpretazione di canzoni appartenenti alla tradizione meridionale, esprimevano principalmente l’amore per la Puglia e il Sud in generale, con la pubblicazione di Bellavia (settimo lavoro prodotto da III Millennio e distribuito da Edel) i Radicanto riesco a esprimere una coesione di ritmi e suoni decisamente più evidenti e solidi. Prova evidente sono i dodici brani del nuovo lavoro (in uscita «BELLAVIA» Domenica al Kismet il nuovo disco presentato in concerto il 19 aprile) che, domenica 10 alle 21 sarà presentato in anteprima da Puglia Sounds al teatro Kismet di Bari. Per l’occasione la band barese ospiterà l’inconfondibile voce di Raiz (ex Almamegretta), il Vertere String Quartet (Giuseppe Amatulli, Rita Paglionico, Domenico Mastro, Giovanna Buccarella) e Giovanni Chiapparino (fisarmonica, marimba, glockenspiel). In Bellavia, disco decisamente elaborato e affascinante, le belle voci di Fabrizio Piepoli e di Maria Giaquinto, insieme con le corde di Giuseppe De Trizio, con le chitarre di Adolfo La Volpe e le percussioni di Francesco De Palma, trovano un perfetto intreccio ed equilibrio con la sezione archi arrangiati da Giovanni Chiapparino. Il suono e i ritmi, infatti, si dipanano attraverso le influenze afro mediorientali come la trascinante Mia Yrmana Fremosa (rielaborazione di una cantiga de amigo del XIII secolo) e la rivisitazione di Im nin alu, successo della cantante israeliana Ofra Haza. Qui, la voce di Piepoli fa combaciare perfettamente le tradizioni vocali orientali con quelle partenopee, così come intensa è la vocalità espressa nel brano Tempo d’amore, ben supportata dai contrappunti della Giaquinto. C’è anche un timido accenno al tango nella struggente e malinconica La città LA BAND Qui a sinistra Maria Giaquinto, Giuseppe De Trizio e, dietro, Adolfo La Volpe, tre dei Radicanto. In piccolo, Raiz, che sarà loro ospite al Kismet DOMANI INCONTRO ALLA VELA IL VOLUME DI CORRADO BALACCO GABRIELI Raccontare i viaggi una condivisione di esperienze di vita è lontana. La continua ricerca di melodie efficaci poi, è predominante a iniziare dalle delicate pop song Spose al vento e La ragazza, composizioni ispirate a firma De Trizio - Giaquinto. L’ottima prova discografica dei Radicanto si completa con l’intensa Non Scappare, scritta da De Trizio con Teresa De Sio, la ballata sarda La filugnana, la tarantella garganica Soni a Battenti di Pino De Vittorio e U cant du navegande del cantastorie molese Enzo Del Re. D omani alle 11,30 al Circolo della Vela di Bari (Sede Teatro Margherita), il giornalista Lino Patruno presenterà l’ultimo libro del prof. Corrado Balacco Gabrieli dal titolo Testimonianze di viaggio (Edizioni Bastogi). Il volume racconta in prima persona le esperienze di viaggio dell’autore (noto ed apprezzato oculista, nonché docente Una strana indagine in Valle d’Itria Francesco Colafemmina oggi alle 18.30 da Feltrinelli col suo romanzo «La serpe fra gli ulivi» di MANLIO TRIGGIANI Q uesto pomeriggio alle 18.30, alla libreria Feltrinelli, in via Melo, Francesco Colafemmina, filologo classico barese, presenta il romanzo La serpe fra gli ulivi, (Edizioni Settecolori, 300 pagg., 18 euro). Si tratta di un romanzo ambientato in una Puglia immaginaria che rispecchia ambienti, colori della regione. Castrorso Nuovo di Puglia è una piccola cittadina immaginaria situata fra l’Adriatico e la Valle d’Itria. Un luogo di tradizioni smarrite, di uomini senza aspirazioni, che affrontano il quotidiano lasciandosi vivere senza ambizioni; uomini, insomma, mediocri. In questa realtà poco attraente, piatta, l’imprenditore Fernando Perrone, nello spazio di poco tempo, realizza una ascesa sociale che insospettisce tutti per l’importanza e la ra- pidità. A Castrorso, i paesani sanno che strane morti mai chiarite hanno attraversato l’esistenza di Perrone e questo acuisce i sospetti. Tanto più questa circostanza non sfugge se si pensa che nell’immediato passato dell’imprenditore ci sono anche tante stranezze: una casa contesa, un testamento ritrovato. Una serie di indizi, insomma, che di fatto faranno partire, con poca convinzione per la verità, le indagini di un giovane praticante avvocato, Nicola Colapinto, che lavora tenendo in considerazione le osservazioni e i consigli di un vivace e saggio sacerdote di paese, don Raffaele Loiacono. Dalle indagini emergono, a volte anche casualmente, alcuni indizi che aiuteranno il sacerdote e il Perry Mason in erba a scoprire una realtà inquietante e pericolosa, che avrà un peso tale da minacciare le loro esistenze. Un romanzo interessante che mostra una Puglia inedita, diversa da quella oleografica, fatta di Valle d’Itria, trulli, olio, ulivi e mare. Una storia di trame, pericoli, egoismi privati, in un luogo che non ha sulla carta alcuna attrattiva, un luogo come tanti altri, sperduto fra le colline e la costa. La storia via via si amplia e spuntano affaristi appartenenti a società segrete, che hanno anche contatti con la malavita. Questi sono in realtà i protagonisti di una realtà sommersa che soffoca, cancella le tradizioni contadine e la tranquilla vita del borgo per lasciare spazio a prepotenze, malvagità e calcolo, indifferenza e spietatezza. Una storia che mostra il volto di una realtà di perdenti, una Puglia inventata eppure vera e strana, con ombre inquietanti, raccontata con cinismo ma che mostra unl’identità che si sbiadisce lasciando posto al nulla. universitario) in molti Paesi del mondo da lui visitati. Gli argomenti trattati si riferiscono soprattutto ai viaggi effettuati negli Anni ‘60, ‘70 e ‘80 e, quindi, in periodi storico-culturali ormai non più tanto vicini; vengono riferiti inoltre molti episodi autenticamente vissuti dall’autore che testimoniano la vita e la cultura dei Paesi e dei popoli visitati. Lunedì incontro da Laterza «Italia Reloaded», la cultura come motore della ripresa «Italia Reloaded. Ripartire con la cultura» (ed. Il Mulino, 2011) è il titolo del volume che verrà presentato lunedì 11 alle 18 alla libreria Laterza di Bari dagli autori Christian Caliandro e Pier Luigi Sacco insieme con l’assessore al Mediterraneo-Cultura-Turismo della Regione Puglia Silvia Godelli e il socilogo dell’Università di Bari Franco Cassano; modererà l’incontro il giornalista Pietro Marino, critico d'arte de «La Gazzetta del Mezzogiorno». L'Italia, il paese «che ha la cultura nel suo DNA» è anche quello che è rimasto, in questo campo, aggrappato a vecchi schemi e a concezioni obsolete, prima fra tutte la distinzione netta tra salvaguardia del patrimonio artistico e produzione culturale contemporanea. Secondo gli autori, innovazione, creatività e produzione culturale sono in grado di rompere il blocco psicologico che penalizza l'Italia, anche sul versante economico, diventando fattori propulsivi della ricostruzione.
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