marconi virginia

Transcript

marconi virginia
2011-10-12 Virginia Marconi, Pagina 1 di 5
ROMANTICISMO
Caratteri generali di romanticismo:
Il romanticismo fu un movimento artistico ed ideologico che influenzò anche i costumi e la politica. Molti fattori
del tempo contribuirono la nascita del Rinascimento, come: la reazione contro l’imperialismo napoleonico, la forte
esaltazione dei sentimenti nazionalisti e l’interesse per coltivare la propria cultura. Dal punto di vista artistico il
Romanticismo raggiunse la sua massima espressione nei campi letterario e musicale, e in un secondo momento
nelle arti plastiche, soprattutto nella pittura. Fu una, vera e propria reazione contro la serietà e la rigidezza delle
norme accademiche neoclassiche, un rifiuto del razionalismo e un desiderio di evasione e ricerca di dimensioni
sconosciute. In un ambiente dove il pessimismo e l’ incertezza, il dolore e la morte Facen da padroni , la loro
rappresentazione diventò un’autentica ossessione. Vigeva la tendenza di rappresentare le cose in maniera
soggettiva, affinché si esaltassero i sentimenti( fantasia,sensibilità e passioni).
I RITRATTI ALIENATI: 1822 – 1823 - Oli su tela – 10 di cui ne rimangono solo 5
-alienata con la monomania del gioco:
-alienato con la monomania del furto;
-alienata con la monomania del furto:
-alienata con la monomania del comando.
Storia, origine delle opere:
2011-10-12 Virginia Marconi, Pagina 2 di 5
L'amicizia con lo psichiatra Georget e l'interesse per la psichiatria sociale lo indussero dipingere dieci quadri di
alienati della Salpetriere, ne rimangono soltanto 5, fra cui “Alienato con monomania del comando militare” e
“Alienata con mania del gioco”.Si ignora cosa abbia spinto l'artista a dipingere questi esempi di umanità
sofferente. Sono state avanzate diverse ipotesi, forse Georget, che stava conducendo importanti ricerche e gli
propose di illustrare i suoi libri, oppure i quadri servivano allo psichiatra per le sue lezioni di patologia, o
semplicemente doveva decorare lo studio del dottore.Quale sia la ragione, la scelta di questo tema manifesta il
gusto romantico per gli stati primordiali dell'istinto e Gèricault vi si dedicò con molta attenzione e impegno. E’
visibile una volontà di procedere a un lavoro clinico che ha qualcosa di sistematico, come una ricerca scientifica.
I soggetti rappresentati sono poste in risalto dal fondo scuro, i volti ritratti con precisione e descritti in modo
realistico, le rughe i capelli spettinati, lo sguardo perso nel vuoto. Il forte realismo rende particolarmente
espressivi ed inquietanti questi ritratti. Gli "alienati" sono visti come personaggi misteriosi, che incuriosiscono,
colpiscono per le facce e le espressioni intense, così caratteristiche e molto particolari, ma allo stesso tempo,
profondamente umane.
Gèricault conduce, attraverso la pittura, un'indagine scientifica sulla follia. Attraverso la pittura studia a fondo
l'individuo e la sua profondità mediante una visione rigorosa e quasi spietata della realtà .La follia assume un
significato diverso durante la cultura romantica, che la rappresenta come un eccesso e un'esaltazione che rivela la
natura più profonda dell'individuo. E' una denuncia contro l'emarginazione dei malati mentali contro la quale si
battevano anche scienziati come appunto, Georget ed Esquirol, che per primi considerano questi malati come
esseri umani bisognosi di cure.
EUGENE DELACROIX (1798 – 1863)
Fu uno dei più grandi coloristi ed esponenti del Romanticismo.
Eugene Delacroix nacque il 25 aprile 1798 a Charenton, forse figlio naturale del marchese di Talleyrand, studiò al
liceo Louis-le-Grand di Parigi. Ebbe una cultura ricca e articolata, di solida cultura classica, fu uno degli artisti più
colti della sua generazione e fu un grande appassionato di musica. Pur vivendo in una difficile situazione
economica, frequenta i maggiori pittori dell'epoca. Dal 1815 fu, anche lui, allievo di Pierre Narcisse Guérin, nello
studio del quale apprese importanti insegnamenti, ma soprattutto avvenne l'incontro, decisivo per il suo
orientamento, con Gèricault, che rappresenta la nuova tendenza, un modo di superare il Neoclassicismo e le sue
regole. Ma fu fondamentale per la sua cultura la frequentazione del Museo del Louvre, dove Delacroix trascorse
molto tempo per studiare Raffaello, maestro verso il quale nutrirà sempre grande ammirazione, i maestri
veneti come Giorgione e Tiziano ed il fiammingo Rubens. Da questi deriva il grande fascino per il colore, il gusto
della bellezza classica e il naturalismo. Grazie all'amicizia e all'aiuto di Gèricault, a partire dal 1819, il giovane
pittore ottenne alcune commissioni che gli permisero di avviare la sua attività artistica in modo autonomo.
Delacroix elaborò a poco a poco uno stile che è esattamente l'opposto del Neoclassicismo.
2011-10-12 Virginia Marconi, Pagina 3 di 5
Nel 1822 dipinse “Dante e Virgilio all'inferno”, che venne presentato al Salòn parigino nello stesso anno e portò al
pittore una certa notorietà e suscitò critiche molto contrastanti.
Nel 1823, in seguito alle sanguinose vicende della guerra greco- turca, Delacroix cominciò a lavorare a uno dei suoi
quadri più impegnativi del periodo giovanile: “Il Massacro di Scio”.
Negli anni immediatamente successivi seguirono un soggiorno in Inghilterra e la realizzazione di alcune delle sue
opere più conosciute, prima fra tutte “La Libertà che guida il popolo” uno dei massimi capolavori del
Romanticismo e quadro-simbolo della rivoluzione; presentato al Salòn del 1831, provocò l'indignazione dei critici
parigini. Nel 1832 fece un viaggio in Marocco, Tunisia e Spagna, grazie al quale poté scoprire la luminosità dei
paesi nordafricani e i colori accesi. Delacroix rimase estasiato dalle gente e dai loro abiti e il viaggio diventò fonte
di ispirazione per molti dei suoi futuri lavori.
LA BARCA DI DANTE:
- Olio su tela, 189 x 246 cm - Parigi, Museo del Louvre
Storia: : Si inspira alla zattera di medusa, In entrambi i quadri la scena è rappresentata con tratti di forte
drammaticità, cercando di suscitare una violenta emozione nello spettatore che la guarda.
. Viene esposta al Salon. Ci troviamo nell’ inferno dantesco nel passaggio dello Stige nel quale sono immersi gli
iracondi. La barca è pilotata da Legias un personaggio mitologico, Dante lo trasformerà in un demone. Durante
l’attraversata, dante incontra l’anima di Filippo Argenti, che intende rovesciare la barca. In questo quadro
Delacroix rappresenta il momento, descritto nel III terzo canto dell’Inferno in cui Dante e Virgilio attraversano il
fiume Acheronte sulla barca di Caronte. Alla barca, pilotata da Legias(un personaggio mitologico), cercano di
aggrapparsi le anime dei dannati, per poter giungere il più presto possibile al luogo loro destinato; Dante durante
l’attraversata incontrerà l’anima di Filippo Argenti, che cercherà di ribaltare la barca . Durante il guado un
terremoto improvviso scuote la terra e fa apparire in lontananza "una luce vermiglia". Lo spavento è così forte per
il poeta che sviene, e si ritrova, senza accorgersi, sull’altra riva del fiume infernale. L’ispirazione alla letteratura del
medioevo è una costante di tutta l’arte romantica, ed ovviamente anche Dante, con la sua Divina Commedia, è
una fonte d’ispirazione notevole
2011-10-12 Virginia Marconi, Pagina 4 di 5
Composizione: Dal punto di vista artistico la composizione è piramidale. Le figure vengono verso di noi, c’è
richiesta di partecipazione, la storia ci viene incontro, ne facciamo parte. I corpi nudi, in primo piano, sono dipinti
con tratto vigoroso, ogni figura è dotata di bagliori di luce che la modellano e non mancano elementi stilistici che
ricordano Michelangelo e Rubens. Il gioco luce-ombra è enfatizzato dalla mancanza di una fonte di luce diretta
nello sfondo e crea un effetto addirittura irreale. De la Croix mette in campo tutte le sue conoscenze pittoriche,
tutte le figure vengono realizzate attraverso la luce, come Caravaggio . Per risaltare il patos lavora tantissimo sugli
atteggiamenti e sulle pose, i corpi hanno un volume michelangiolesco, sono tutti contorti. Sul ventre della giovane
donna sono presenti delle gocce di acqua realizzate non dal disegno in quanto tale, ma dalla giusta posizione dei
colori puri ( non li miscela li prende puri dalla tavolozza = sfrutta la percezione visiva). La composizione ricava tutti
i valori dell’ arte accademica.
L’atmosfera è cupa, tenebrosa, dal fondo emergono fuoco e nuvole di fumo. I corpi non sono idealizzati, ma
rappresentati con realismo. La figura di Dante è dipinta con vigore. Il poeta appare come un eroe che supera
l’ostacolo delle acque tempestose; il gesto della mano accentua la sua determinazione. Delacroix accentua il
movimento della scena attraverso l’estrema torsione dei corpi nudi delle anime e l’increspatura dell’acqua.
LA LIBERTA’ CHE GUIDA IL POPOLO:
-1830
-olio su tela
-235x260
-museo del Louvre
Storia dell’opera: E’ un’opera ispirata alla rivolta popolare avvenuta a Parigi nel luglio 1830, celebra le 3
gloriose giornate di Parigi, nel corso delle quali il popolo parigino insorse contro il sovrano, che aveva sospeso la
liberta di stampa. E’ un fatto di cronaca e storia. La donna con la bandiera ha un carattere di allegoria: indica la
patria e insieme la libertà.Quest'opera risulta essere non soltanto la prima composizione politica di Delacroix,
ma della pittura moderna, sottolineando il momento in cui l'arte romantica cambia rotta lasciando le antiche
tematiche per partecipare ai grandi avvenimenti della vita contemporanea.
Sia per la composizione piramidale che per alcune citazioni (cadaveri, travi sconnesse, figura culminante che
agita qualcosa) esiste un chiaro riferimento alla “Medusa” di Gèricault, di cui vuole essere un omaggio. Rispetto
2011-10-12 Virginia Marconi, Pagina 5 di 5
all'opera dell'altro grande artista suo amico, c'è un rovesciamento del movimento, che invece di sfondare in
profondità come nella Medusa, qui sporge in avanti verso il primo piano, investendo lo spettatore.
Si possono osservare più piani: in primo piano si trovano i corpi morti, sdraiati a terra; in secondo piano ci sono
quelli dei combattenti, tra i quali spicca la figura centrale della Libertà; sullo sfondo tra i fumi degli incendi e degli
spari si possono intravedere le torri della cattedrale di Nôtre Dame. La prospettiva è data dalla profondità del
dipinto.I colori sono scuri e spenti, ma vengono resi più vivaci ed accesi da quelli della bandiera della Francia
repubblicana (blu, bianco, rosso), gli stessi colori si ripetono negli abiti della figura ai piedi della Libertà.
Caratteristiche: Quest’ opera venne inizialmente censurata, per la presenza di questa donna seminuda. E' un
quadro-manifesto, diventato il simbolo del Romanticismo e delle sue aspirazioni. I singoli personaggi indicano i
diversi ceti sociali. Al centro del dipinto spicca la Libertà, la donna qui dipinta è una figura classica, ispirata alla
Nike o alle divinità greche. Ha una posa esortatrice ed è monumentale anche se in movimento impetuoso. È a
metà tra la dea e la donna del popolo; è una figura irreale, indifferente alla morte e alla sofferenza che le sta
intorno. Appartiene al mondo delle idee, come lo stesso fatto storico ricondotto a mito. In ogni caso costituisce
il primo tentativo di porre un nudo femminile in abiti contemporanei e fu censurata, i nudi, infatti, venivano
accettati dalla critica e dal pubblico solo se filtrati attraverso rappresentazioni mitologiche .Anche gli altri
personaggi sono simbolici. Delacroix ha inserito nel quadro un autoritratto: la figura nelle vesti
dell'intellettuale col cilindro e il fucile, che rappresenta la borghesia, è l’artista stesso.