newsletter n.0 - Skodeg-O
Transcript
newsletter n.0 - Skodeg-O
NEWSLETTER N.19 A CURA DELLA SEZIONE ATLETICA DELL’US PRIMIERO In questo numero: L’editoriale del presidente Pillole del vice A tu per tu con l’esperto L’angolo tecnico 31 agosto 2013 FESTA DELL’ATLETICA 2013 Come avevamo anticipato nel corso dell’assemblea di sezione della scorsa primavera, anche quest’anno intendiamo riproporre la Festa dell’Atletica così come avevamo sperimentato lo scorso anno. La data che abbiamo pensato e che sarà confermata nelle prossime settimane è giovedi 26 settembre che sarà così al contempo una festa per i ragazzi del corso di atletica che giunge al termine e una sorta di “meeting di fine estate” per gli amatori che vorranno mettersi alla prova in pista. Il tutto si svolgerà nel corso della serata e, successivamente, organizzeremo una pizza per tutti i partecipanti. Dal punto di vista tecnico, organizzeremo un piccolo triathlon per i ragazzi con prove di velocità, salto in lungo e resistenza con distanze diverse a seconda delle età. Per gli amatori proporremo la doppia distanza: i fatidici 1000m oppure i 3000m (oppure per i più temerari entrambi). Nel corso dei prossimi giorni vi sarà comunicata la conferma della data, gli orari e ulteriori dettagli sul programma completo dell’iniziativa. Sperando che le condizioni meteorologiche siano favorevoli e che possiate partecipare in massa! Un saluto a tutti. Manuel LE MIGLIA DI AGORDO Si è svolta sabato 3 agosto una delle classiche del Grand Prix Strade d’Italia ad Agordo, dove è andata in scena la 22^ edizione delle Miglia di Agordo. A livello giovanile, è arrivata una bella vittoria per l’Us Primiero con Iacopo De Carli nella categoria esordienti. Il piccolo atleta che ha iniziato con l’atletica quest’anno ha sbaragliato il campo aggiudicandosi la gara e sempre nella stessa categoria ottimi piazzamenti anche per Mirko Longo giunto 5° e Davide De Bona 7°. Nelle categorie superiori tra le ragazze da segnalare i risultati di Valentina Loss che ha chiuso in ottava posizione e Alessia Simion decima. Tra gli amatori, bella vittoria di categoria per l’inossidabile Gianfranco Zeni e podio anche per Fiorenza Simion terza mentre Claudio Bettega ha finito ai piedi del podio al quarto posto. Prossimo appuntamento al 31 agosto con Il Giro delle Mura di Feltre. Manuel FRASI E AFORISMI SULLA CORSA Amo l'atletica perchè è poesia, se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta (Eugenio Montale) Il Running è una filosofia di vita. Lo corri con le gambe, ma lo pratichi con la testa e con il cuore (Antonello Camilotto / Pianeta Running) Se vuoi correre un miglio, corri un miglio. Se vuoi vivere un'altra vita, corri una maratona. (Emil Zatopek) ...un piede avanti l'altro, un passo alla volta, non ha importanza quante volte cadi, quello che è importante e che ti rialzi una volta in più... Se non credi in te stesso non pensare che gli altri lo facciano per te. Le prove a cui sopravviviamo ci rendono più forti (Nietzsche) Non importa cosa trovi alla fine di una corsa, l'importante è quello che provi mentre stai correndo. Il miracolo non è essere giunto al traguardo, ma aver avuto il coraggio di partire. Non è forte colui che non cade mai, ma lo è colui che dopo essere caduto si rialza e ricomincia. Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni (Jesse Owens) Un corridore deve correre con i sogni nel cuore, non con i soldi nel portafogli (Emil Zatopek) Da quando ho imparato a camminare mi piace correre (Nietzsche) Correre ha significato per me crescere, aprirmi agli altri, maturare (Gabriella Dorio) Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto (Ayrton Senna) Se sono libero è perché continuo a correre (Jimi Hendrix) Da qualche parte nel mondo qualcuno si sta allenando e tu no. Quando lo sfiderai, lui ti batterà. (Tom Fleming’s Boston Marathon Training Motto) Lo stadio è per gli spettatori. Noi runners abbiamo la natura, ed è molto meglio (Juha Väätäinen) Molti uomini prendono la via più dritta e stretta. Qualcuno prende la meno trafficata. Io scelgo di tagliare attraverso il bosco (Sconosciuto) Perdere è un modo di apprendere. E vincere, un modo di dimenticare quel che si è appreso (C. Drummond de Andrade) Quando corro tutti i pensieri volano via. Superare gli altri è avere la forza, superare se stessi è essere forti (Confucio) Correre mi ha insegnato che perseguire una passione è più importante della passione stessa. (Dean Karnazes, Ultra Marathon Man, 2006) Un atleta in corsa è una scultura in movimento. (Edwin Moses) Correre è la più grande metafora della vita, perché ne tiri fuori quello che ci hai messo dentro. (Oprah Winfrey) La maratona è una disciplina interiore, che non ti fa dimenticare che il più grande avversario sei tu. (Mauro Covacich) La maratona è una regola monastica. (Mauro Covacich) La maratona è un'arte marziale. Chi la corre compie una scelta estetica, non una sportiva. (Mauro Covacich) Il maratoneta è un samurai senza spada. (Mauro Covacich) Se vuoi sapere come sarai tra dieci anni, guardati allo specchio dopo aver corso una maratona. (Jeff Scaf) Antonio IL CORE TRAINING Nicola Giovanelli [email protected] Il core training è un tipo di allenamento che si è sviluppato soprattutto negli ultimi anni e sta prendendo piede in numerosi ambiti, sia riabilitativi che sportivi. Negli ultimi anni l’importanza dell’allenamento per la muscolatura del tronco ha visto una notevole crescita di importanza e di attenzione da parte dei preparatori atletici dei più svariati sport, dal calcio alla maratona, dallo sci nordico all’equitazione. COS’E’ IL CORE? Con il termine “core” si definisce il tratto anatomico che va dalle ginocchia alle spalle, comprendendo quindi il torace, l’addome, e le pelvi. In modo più semplice, viene definito core il “corpo senza arti superiori e inferiori” (fig.1) . L’importanza del core non è fine a se stessa, ma rientra in qualsiasi movimento (ad es. anche far rimbalzare una palla da basket richiede una certa attivazione dei muscoli di questa porzione). Sono 29 i muscoli che fanno parte del core e che stabilizzano la colonna vertebrale e il bacino. Pensate Fig. 1: la zona definita “core” ad una specie di scatola, formata dai muscoli addominali frontalmente, posteriormente dai muscoli della schiena e dei glutei, in alto limitata dal diaframma e in basso dalla muscolatura del pavimento e cingolo pelvico (Hibbs et al. 2008). Solitamente questi 29 muscoli vengono suddivisi in stabilizzatori locali e globali. Una caratteristica che contraddistingue queste due categorie è la loro funzione. I muscoli locali stabilizzano in profondità (sono piccoli e profondi), i globali sono più grandi, superficiali e permettono i grandi movimenti. Ma perché il core è importante per tutti gli sportivi, e non solo? La risposta è di per se molto banale. Infatti una buona capacità di controllo del bacino e della colonna vertebrale permette una miglior esecuzione dei movimenti, con una miglior trasmissione della forza e maggior controllo motorio. Di conseguenza, oltre al miglioramento del gesto atletico, vi è un minor rischio di infortuni. Quindi un miglior controllo “centrale” permette un miglior movimento a livello “distale” (central stability, distance ability). COME ALLENARLO Le indicazioni possono essere: - Per allenare la stabilità del tronco, sono consigliati esercizi contro resistenze leggere (o nulle, ad es. l’isometria) e di durata prolungata, che permettano di far lavorare i muscoli “resistenti” - Per allenare la forza massima della muscolatura globale del core son indicati esercizi con alti carichi e tempi di lavoro bassi (utilizzo di sovraccarichi) - Possono essere eseguiti esercizi statici (isometrici) oppure dinamici. In particolare quelli statici aumentano la capacità di forza e resistenza alla fatica dei muscoli posturali Un esempio di sessione per il core da eseguire dalle 3 alle 5 volte a settimana della durata di circa 15’: Plank 3 x 30’’ I glutei devono essere leggermente più in alto delle spalle (se senti un fastidio sulla parte lombare probabilmente li tieni troppo bassi). Side plank dx 3 x 20’’ I piedi appoggiali entrambi a terra, leggermente sfalsati. Side plank sx 3 x 20’’ I piedi appoggiali entrambi a terra, leggermente sfalsati. Back bridge 3 x 30’’ monopodalico Cerca di mantenere gli angoli alla caviglia e al ginocchio di 90° Superman 3 x 20 rip. Mantieni gli addominali contratti per evitare una rotazione del bacino Bibliografia Hibbs AE, Thompson KG, French D, Wrigley A, Spears I. Optimizing performance by improving core stability and core strength. Sports Med. 2008;38(12):995-1008 DEALLENAMENTO Per quanto tempo posso non correre prima di verificare un calo di rendimento? Quante volte ci siamo fatti questa domanda in occasione di momenti in cui si aveva poca voglia di allenarsi, oppure “impossibilitati” a correre per il maltempo, o perché si era costretti al riposo forzato per un infortunio o una malattia? Siamo tutti ben consapevoli di quanto tempo serva per migliorare e quanto poco s’impieghi invece per perdere efficienza. Uno, due, tre giorni di riposo possono, più che determinare negativi effetti sul rendimento, essere benefici sul rendimento, soprattutto dopo un periodo di carico e di impegnativi allenamenti. Una settimana, quindici giorni, o un mese senza allenarsi causano, invece, degli effetti negativi nell’organismo e determinano uno scadimento dell’efficienza di tutto il sistema fisico coinvolto nella corsa. La perdita di efficienza dipende anche dal livello prestativo dell’atleta: quanto più un corridore si allena, tanto più in fretta scade la sua funzionalità. Un podista che corre sette volte la settimana ed è costretto ad un riposo forzato di dieci giorni perde molto di più di un collega che sostiene tre sedute in sette giorni. Il primo però ritroverà la forma più rapidamente del secondo, visto che ha più occasioni per allenarsi. Una settimana senza correre comporta uno scadimento di circa il 10% del rendimento fisico generale e la perdita di forma scivola rapidamente nelle prime due settimane, tanto da arrivare al 30% in quindici giorni. Poi la curva del de-allenamento gradualmente si ammorbidisce: una pausa di un mese comporta un calo di forma di circa il 50%, tanto che alla ripresa degli allenamenti sembrerà di aver perso tutto. La perdita di efficienza si manifesta a vari livelli: è rapida a livello “centrale”, e mi riferisco alla riduzione del massimo consumo di ossigeno e alla gittata sistolica. Il calo di efficienza a livello periferico è invece meno marcato, e mi riferisco alla capillarizzazione, agli enzimi aerobici e ai mitocondri. Quindi, tre giorni senza correre può essere utile. Con cinque giorni di riposo si avverte un po’ di disagio alla ripresa. Dopo una settimana senza allenamenti la forma è calata, ed è necessario darci dentro per una quindicina di giorni per ritornare al livello precedente. Se il periodo di riposo è superiore, è necessario rivedere la programmazione della preparazione perché la condizione di forma sarà notevolmente sfumata. Jack