Gazzetta di Parma, 5 settembre 2015 p.19

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Gazzetta di Parma, 5 settembre 2015 p.19
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SABATO 5 SETTEMBRE 2015
Eugenio Pavarani
Vittoriano Guareschi
Giacobbe Fragomeni
Mi sembrava impossibile
correre solo 100 metri
Le preoccupazioni?
Corro e torno libero
Non concentrarsi
troppo sul cronometro
Anni: 66
Professione: Professore ordinario presso il Dipartimento di Economia
dell’Università di Parma
Anni: 44
Professione: : Commerciante (ora), ex pilota di Superbike, collaudatore MotoGp, ex Team Manager Ducati1.
dere le cose da un’altra prospettiva.
Sei volte in tutto. Una volta la Parto con le mie preoccupazioni,
corro e torno libero.
10 km, le altre volte sempre
la mezza maratona. Il 13 settembre 2015 saranno 7 però.
La Maratona di New York,
che ho corso due volte, nel
.
2006 e nel 2009. Un’espeQuando l’ho corsa nel 2007,
rienza straordinaria, che va al
la 21 km. Due ore prima ave- di là della gara. Credo che per un
vamo vinto il Mondiale con la newyorkese vedere la propria città
Ducati, con Casey Stoner e
chiusa al traffico e invasa pacificon la testa ero ancora a Motegi, in camente dai podisti, sia un po’ coGiappone. Ero stato alzato tutta la
me la Cariparma per i parmigiani:
notte per vedere la gara, non avevo proprio bello.
dormito, ma l’adrenalina era tale
che la stanchezza non l’ho proprio
Di godersi la città, perché
sentita..
non capita spesso di potersela vivere così; di guardarsi
Perché è bello. Ho iniziato
attorno e apprezzare di ogni
quando ero pilota perché fadettaglio. Solo così non si sente la
ceva parte dell’allenamento
fatica. Credo che un parmigiano dovrebbe correrla almeno una volta
aerobico ma mi è sempre
piaciuto. Quando corri riesci a venella vita.
Anni: 46
Professione: Pugile (Campione del mondo Professionisti WBC nel
2008 per la categoria dei pesi massimi leggeri) e personal trainer
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Ho corso dieci volte la Cariparma Running: quattro volte ho fatto la non competitiva, per due volte ho corso la 10 km,
e 4 volte la mezza maratona da 21 km.
tempo, ho potuto correre per un’ora senza
fermarmi.
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Senza dubbio la maratona di New
York che ho corso nel 2005. Il fascino
della città, l’entusiasmo di 40 mila
Il ricordo più bello mi riporta alla 21 km
runner, la soddisfazione di aver sudel 2004 ed è legato alla soddisfazione perato una prova che, soltanto qualche anno
di aver centrato l’obiettivo per il quale
prima, mi pareva impossibile per le mie forze,
mi ero allenato con molto impegno:
sono un ricordo indelebile.
scendere sotto l’ora e cinquanta minuti. Riuscii
a portarla a termine in un’ora e quarantotto.
Di non trascurare le visite mediche:
eventuali patologie latenti - sopratSi corre per stare bene fisicamente e
tutto cardiache - possono essere esamentalmente. Lo stato di benessere
sperate dallo sforzo fisico. Prevenire è
che si prova e i progressi che si fanno meglio che curare. Proprio durante una prova
diventano un forte incentivo a conda sforzo mi è stata individuata un’aritmia che
tinuare e a spostare in avanti i propri limiti. Ho mi ha portato ad un intervento di ablazione e
ben chiaro il ricordo dei miei primi passi di
all’impianto di un defibrillatore. Colgo l’occasione per ringraziare i medici che mi hanno
corsa seguendo una tabella di Gianfranco Beltrami cui sono riconoscente per avermi spinto assistito: Beltrami, Zardini e Ardissino. Grazie a
ad iniziare e per avermi assistito. Mi sembrava loro posso continuare a fare attività sportiva in
sicurezza.
impossibile correre per cento metri. In poco
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STATISTICHE / 2 - I PODI DI TUTTE LE EDIZIONI DELLA CARIPARMA RUNNING
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Tre volte in tutto. Una volta
ho corso la 30 km e due
volte la mezza maratona.
Sicuramente l’atmosfera
che si respira quel giorno.
C’è un senso di armonia incredibile, dato da tante persone che si ritrovano per correre
insieme. E’ una bella sensazione.
Ho sempre corso, fin da
quando ero piccolo, anche
quando giocavo a calcio. Poi
con il tempo ho iniziato a
fare gare. Correre mi piace e mi fa
stare bene.
Amo molto i trail, le corse in
montagna, soprattutto ultimamente, ne sto correndo
diverse. Qualche settimana
fa ho partecipato alla camminata
dei Lagoni: 13 km a cui ne ho
aggiunti 5 di allenamento. Quando arrivi al punto più alto vedo
tutto il panorama dell’Appennino
tosco-emiliano ed è uno spettacolo che lascia senza fiato. Vale la
pena arrivare fin lassù.
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Di godersi la corsa. Di
non pensare a vincere e
di non concentrarsi troppo sul cronometro. Il bello della Cariparma Running –
così come della corsa in generale – è anche la capacità di
gustarsi il momento, lo stare
insieme, la città che fa il tifo e
l’entusiasmo di migliaia di persone che corrono. E’ uno spettacolo, una festa, ancora prima
che una gara.