VIAGGIO DI ISTRUZIONE A VIENNA- BUDAPEST 7

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VIAGGIO DI ISTRUZIONE A VIENNA- BUDAPEST 7
VIAGGIO DI ISTRUZIONE A VIENNA- BUDAPEST
7-14 marzo
Classi: 5 B (prof. Loconte), 5 C (prof.ssa Frati), 5 H (prof.ssa Dutti), 5 I (prof. Girardi)
Partenza ore 17 del 7 marzo
Rientro tarda serata del 14 marzo
Albergo Vienna: http://www.hotel-cryston.at/ (temperatura stimata: 5/14 gradi nuvoloso, soleggiato
http://www.accuweather.com/it/at/vienna/31868/march-weather/31868)
Albergo Budapest: http://www.gerandhotels.hu/ (temperatura stimata: 0/9 gradi, vari non piovoso
http://www.accuweather.com/it/hu/budapest/187423/march-weather/187423)
Convertitore euro/fiorino ungherese: http://it.coinmill.com/EUR_HUF.html
http://www.cambioeuro.it/fiorino-ungherese/
Mappa Vienna:
http://www.paesionline.it/guida_pdf_vienna/8560/?utm_source=cpc&utm_medium=pdf&utm_campaign=
pdf
Mappa Budapest:
http://www.paesionline.it/guida_pdf_budapest/8849/?utm_source=cpc&utm_medium=pdf&utm_campaig
n=pdf
1° giorno (8 marzo domenica)
Arrivo a Vienna e visita Castello di Schonbrunn (Imperial Tour visita breve)
Il castello di Schönbrunn, ex residenza estiva della famiglia imperiale, è uno dei più bei complessi
barocchi d'Europa. Gli Asburgo ne acquisirono la proprietà nel 1569; nel 1642 la consorte
dell'imperatore Ferdinando II fece edificare sull'area una residenza di campagna estiva e chiamò per
la prima volta la tenuta "Schönbrunn". Il castello e il parco, costruito dopo l'assedio dei turchi a partire
dal 1696, è stato ampiamente rimaneggiato sotto l'imperatrice Maria Teresa dopo il 1743. Gli Asburgo
risiedevano per la maggior parte dell'anno negli innumerevoli appartamenti di cui una grande famiglia
imperiale aveva bisogno accanto alle sale di rappresentanza.
L'imperatore Francesco Giuseppe (gov. 1848 - 1916), nato qui nel 1830, condusse una vita spartana,
come i soldati del suo exercito, e trascorse i suoi ultimi anni di vita solo nel castello. Due anni dopo la
sua morte, nel 1918, il castello passò all'amministrazione della repubblica appena fondata e da allora
viene considerato, sia per il suo valore storico che per la sua splendida posizione e per il magnifico
allestimento architettonico, una delle attrazioni principali di Vienna.
Le sale del castello aperte al pubblico sono prevalentemente in stile rococò. I rivestimenti delle pareti
e dei soffitti sono perlopiù verniciati in bianco con ornamenti in lamina d'oro. I lampadari in cristallo di
Boemia e le stufe di maiolica binche completano quest'immagine armoniosa.
Le stanze in cui l'imperatore Francesco Giuseppe abitava e lavorava erano molto semplici, cosa che
non si può dire affato delle stanze di rappresentanza e delle camere degli ospiti. Nella sala degli
specchi suonò all'età di 6 anni Mozart, allora un bambino prodigio.
Nello stanzone cinese a pianta rotonda Maria Teresa era solita tenere le sue conferenze segrete con
il cancelliere di stato il principe Kaunitz. Nella camera Vieux-Laque conferiva Napoleone. Nel Salone
Cinese Blu, l'imperatore Carlo I firmò nel 1918 il suo atto di rinuncia al governo (fine della monarchia).
La camera, dal valore di centinaia di milioni di lire, rivestita in legno di rosa e decorata con preziose
miniature provenienti dall'India e della Persia, viene considerata fra le camere rococò più belle in
assoluto. Nella Grande Galleria erano soliti ballare i partecipanti al Congresso di Vienna, svoltosi nel
1814/15; oggi vi vengono organizzati ricevimenti di stato per occasioni particolari
Pranzo libero
Ore 15,00 visita Museo d’Arte Moderna Mumok
Pablo Picasso, Jasper Johns e Andy Warhol: le opere di questi grandi artisti e di molti altri del XX e
XXI secolo sono conservate in questo ultramoderno edificio che è il punto di incontro di correnti quali
Modernismo classico, Nuovo Realismo, Art Nouveau, Azionismo Viennese
e visita del Ring della città.
Il percorso per scoprire i luoghi e i palazzi più significativi del Ring inizia dalla Votivkirche e si
conclude, proseguendo in senso antiorario, al Museo d’Arte Applicata in prossimità del Donau Kanal.
I palazzi del Ring furono eretti per abbellire il grande viale che circonda la città vecchia nel periodo tra
la metà e la fine dell’Ottocento, dando origine a uno stile particolare che è definito dai viennesi
“Ringstrassenstil”.
Votivkirche
La chiesa dedicata al Divino Redentore (Roosveltplatz 9), è nata come ringraziamento per
un attentato fallito all’imperatore Francesco Giuseppe I. La costruzione fu finanziata da suo
fratello, l’arciduca Ferdinando Massimiliano, realizzata in stile neogotico ed inaugurata nel 1879.
La severa facciata è delimitata da due alte e slanciate guglie. All’interno si trovano importanti
opere d’arte quali una tomba rinascimentale del 1500, un altare intagliato del 1400 con scene
della Passione e la copia della “Madonna di Guadalupe” a ricordo del finanziatore della chiesa,
divenuto in seguito imperatore del Messico.
Il monumentale edificio che ospita dal 1884 l’Università (Dr. Karl-Lueger-Ring 1) è stato eretto
ispirandosi alle linee dello stile rinascimentale italiano. Nel cortile interno si trovano i busti dei più
famosi docenti, tra i quali Sigmund Freud.
Università
Il monumentale edificio che ospita dal 1884 l’Università è stato eretto ispirandosi alle linee dello stile
rinascimentale italiano. Nel cortile interno si trovano i busti dei più famosi docenti...
Rathaus
Il possente edificio del Municipio (Rathausplatz) con porticato, inaugurato nel 1883, è stato costruito
in stile neogotico ed ha una torre centrale alta 98 metri, abbellita da unorologio carillon e sovrastata
dalla statua del Rathausmann di 3,4 metri (è l’”Uomo del Municipio” che funge da portabandiera).
Il Municipio si trova nel mezzo di un ampio giardino , è situato tra il palazzo dell’Università e quello
del Parlamento ed è la sede del Parlamento della città nonché centro amministrativo del Comune.
All’interno sono degne di nota le Sale del Popolo, delle Feste e degli Stemmi
Burgtheater
Il Burgtheater (Dr. Karl-Lueger-Ring 2) fu progettato dal Semper, famoso architetto tedesco di
teatri, e costruito in stile neorinascimentale. Inaugurato nel 1888, sostituì il vecchio teatro di corte
(1751-1888), demolito per rimaneggiamenti dell’ala Michaeler della Hofburg. Del vecchio
Burgtheater si può ammirare l’interno così com’era in un dipinto di Klimt che si trova al Museum
der Stadt Wien (Karlsplatz 8).
Degno di nota l’importante scalone d’ingresso, riccamente decorato da statue, stucchi ed
affreschi
di
gusto
barocco,
alcuni
realizzati
dallo
stesso
Klimt.
E’ uno dei più importanti teatri di prosa dei paesi di lingua tedesca e ha dato nel passato grande
celebrità a molti attori, tra i quali Josef Kainz, il prediletto del “re delle favole” Ludwig II di
Baviera che
lo
ospitò
nel
castello
di
Linderhof.
A fianco del teatro si estende il Volksgarten
(Giardino del popolo) che ospita lo scenografico monumento all’imperatrice Sissi sempre adorno
di fiori, il tempietto dedicato a Teseo e il monumento a Franz Grillparzer, il più famoso
drammaturgo austriaco.
Parlamento
Il palazzo del Parlamento (Dr. Karl-Renner-Ring 3) che ha ospitato sino al 1918 le rappresentanze
imperiali e nazionali è diventato dopo la caduta dell’Impero la sede delle due Camere del
Parlamento. Era stato costruito verso la fine dell’Ottocento in stile neoclassico greco in onore appunto
dell’antica Grecia, considerata la culla della democrazia. Davanti all’imponente colonnato corinzio si
erge la fontana monumentale dedicata a Pallade Atena.
Maria Theresien Platz
La piazza-giardino, dedicata all’imperatrice Maria Teresa che domina dall’alto del suo imponente
monumento circondata dalle statue dei suoi consiglieri e generali a cavallo, è delimitata da due
palazzi gemelli che ospitano ciascuno un importante museo: quello di Storia Naturale e quello di
Storia dell’Arte.
Museums Quartier
MQW (MuseumsQuartier Wien - Museumsplatz 1) è un quartiere-museo situato al centro della città
e fa da sfondo alla Maria Theresien Platz; è uno dei 10 complessi culturali più grandi del mondo.
Dal punto di vista architettonico rappresenta un affascinante mix tra antico e moderno, una simbiosi
tra lo stile barocco delle antiche scuderie restaurate e linee d'avanguardia della nuova costruzione.
Teatro dell’Opera
La Staatsoper (Opernring 2) fu costruita in stile neorinascimentale e inaugurata nel 1869 con il “Don
Giovanni” di Mozart. Quasi completamente distrutta dai bombardamenti della seconda guerra
mondiale, ad eccezione dello scalone monumentale e del foyer, fu ricostruita e nuovamente
inaugurata nel 1955 con il “Fidelio” di Beethoven.
Stadtpark
Seguendo il Ring per raggiungere il parco cittadino, si incontra sulla destra la Beethovenplatz con il
monumento dedicato al grande compositore, circondato da nove putti che rappresentano le sue nove
Sinfonie. In questa piazza si affaccia il palazzo del Collegio dei Gesuiti dove studiarono molte
personalità tra le quali il compositore Schubert e lo scrittore Schnitzler.
Subito dopo inizia lo Stadtpark, voluto dall’imperatore Francesco Giuseppe e tagliato in due dal
torrente Wien che da il nome alla città. Nel padiglione Kursalon e nello spiazzo antistante
riecheggiano le note dei valzer viennesi ed è possibile nella bella stagione ballare in questa
romantica cornice.
Museo di Arte Applicata
l Museum für Angewandte Kunst (Museo d'Arte Applicata, Stuben Ring 5) è ospitato in un palazzo
neorinascimentale costruito nella seconda metà dell’Ottocento come quasi tutti i palazzi del Ring.
Nelle sue sale sono ospitati mobili, tappeti, arazzi, porcellane, oggetti preziosi e oggetti di uso
quotidiano che hanno decorato case e palazzi dal gotico allo Jugendstil. Di grande rilievo la
collezione di tappeti antichi che è tra le più importanti del mondo. Degni di nota gli oggetti
in porcellana di Meissen, gli oggetti del periodo Biedermeier e un portale cinquecentesco
proveniente dalla chiesa di S. Maria Novella di Firenze
Cena in albergo.
Visita al Prater
Pernottamento.
Vienna, splendida capitale austriaca dal glorioso passato imperiale. Se la posizione strategica è
stata la causa delle tentate invasioni dell’esercito ottomano, la collocazione di assoluto rilievo in
imperi di grande estensione ha lasciato in eredità alla città uno spirito cosmopolita ed una
suggestiva struttura monumentale. Voluta così da sovrani "illuminati" che chiamarono a corte
architetti geniali per farne una sontuosa capitale, Vienna è diventata nei secoli cornice speciale delle
creazioni degli artisti più affermati; basti pensare alle insolite foglie d’oro della cupola della
"Secessione", alle volute imperfezioni delle case di Hundertwasser oppure all’edilizia sperimentale
del Karl MarxHof per ritenere giustificata una definizione del genere. Dura ormai da qualche secolo
e non sembra sbiadirsi con il tempo invece la fama di "città in musica" o di "capitale a passo di
valzer", appellativi che accompagnano da sempre la descrizione di Vienna: sembra il minimo per
una capitale che ha dato i natali a compositori del calibro di Strauss eSchubert, ha ospitato artisti
di rilievo assoluto, quali Beethoven e Mozart e da anni saluta l'arrivo dell'anno nuovo con uno
spettacolare concerto trasmesso in tutto il mondo.
2° giorno (9 marzo lunedi)
Prima colazione e visita di:
Hofburg Palace,Fino al 1918 la Hofburg è stata al centro dell’enorme impero asburgico. Gli
imperatori della casa d’Asburgo hanno arredato in maniera sontuosa quell’area che era stata
originariamente progettata come foro imperiale, il "Kaiserforum" – dalla "città vecchia" del 13°
secolo fino alla parte più recente, risalente intorno al 1900. Oggi la Hofburg di Vienna è la
residenza del Presidente federale austriaco.
Duomo S. Stefano, La Cattedrale di Santo Stefano è una
grandiosa costruzione in stile romanico e goticonellaStephansplatz. La facciata è arricchita dalle
due torri dei Pagani (66 metri). A destra svetta l’elegante campanile (137 m) detto “Steffl”
(Stefanino) su cui si può salire. A sinistra doveva avere un gemello che è però rimasto
incompiuto ed ospita il campanone detto “Pummerin”. Splendido il tetto spiovente interamente
rivestito da tegole di maiolica con lo stemma imperiale.
Grandioso interno a tre navate con colonne ornate da grandi statue. A sinistra della porta
principale è da vedere la cappella Trina con il sepolcro del principe Eugenio di Savoia e nella
navata centrale si trova il pulpito del 1515, l’opera più significativa della cattedrale, e la Madonna
della servitù. In fondo a destra risalta l’imponenza dellatomba in marmo rosso dell’imperatore
Federico III del 1493. Al centro l’altare maggiore in marmo nero e nell’abside artistiche vetrate
gotiche. Degno di nota il trittico del 1447 posto sull’altare di sinistra che si chiama
“WienerNeustadt”.
Sotto il Duomo ci sono le catacombe dove sono conservate, in urne di rame, le viscere degli
imperatori; i corpi imbalsamati riposano invece nella Cripta dei Cappuccini ed i cuori nella cripta
della chiesa degli Agostiniani.
Hundertwasser,
Il quartiere Hundertwasser (Löwengasse angolo
Kegelgasse) con le sue fantasiose soluzioni architettoniche e i suoi colori fu fatto erigere dal
Comune di Vienna a metà degli anni ’80 a fronte del piano di sviluppo di edilizia popolare. Il
complesso abitativo con 50 appartamenti nacque dall’estro e dalla magia del pittore
FriedensreichHundertwasser (Fritz Hundertwasser) che ci ricorda la stupefacente fantasia
architettonica e controcorrente dello spagnolo Gaudì.
Museo Belle Arti. Pranzo libero. Il Kunsthistorisches Museum (Museo di storia dell'arte), vicino alla
Hofburg, fu costruito nel 1891 per ospitare le vaste collezioni della casa imperiale. Con la sua
collezione di importanti opere e la collezione di Bruegel più grande del mondo esso è oggi una
delle collezioni d’arte più importanti del mondo.
La Pinacoteca comprende numerosi capolavori della storia dell’arte occidentale, fra cui la
"Madonna del Prato" di Raffaello, l’”Arte del Dipingere” di Vermeer, i quadri delle Infanti di
Velazquez e vari capolavori di Rubens, di Rembrandt, di Dürer, del Tiziano e del Tintoretto. La
Collezione egizio-orientale e la Collezione di Arte antica affascinano con i loro tesori appartenenti a
misteriose culture del passato.
Visita esterna del Belvedere Il principe Eugenio di Savoia (1663-1736), grande condottiero e
amante dell'arte, fece costruire da Johann Lukas von Hildebrandt una residenza estiva. Fu così
che sorse il palazzo di Belvedere con giardino annesso, a quei tempi ancora fuori le porte della
città.Quest'opera d'arte totale in stile barocco è composta da due castelli: il Belvedere Superiore e
il Belvedere Inferiore. Oggi vi si trova una raccolta di opere d'arte austriache dal Medioevo ai nostri
giorni.
Partenza per Budapest, Arrivo in albergo cena e giro panoramico di Budapest .
3° giorno (10 marzo martedi)
Guida intera giornata
Budapest è una maestosa ed elegante città formata da Buda e
Pest divise dallo scorrere del fiume Danubio. E' un capitale nello stile dell'antica mitteleuropa così
come Vienna e Praga (ma anche Belgrado). La tradizione culturale si rifà insieme a Vienna e
Praga, all'impero austroungarico. L'Ungheria ha quasi 10 milioni di abitanti, 2 milioni e mezzo dei
quali vivono a Budapest.
Budapest fu un'antica colonia romana e gli stessi romani furono i primi a sfruttare le 123 sorgenti
termali che si trovano nella ragione, molte delle quali sono ora delle terme pubbliche e rappresenta
ancora una delle caratteristiche di questa capitale.
La sua posizione lungo le rotte tra occidente ed oriente oltre che avvantaggiarla negli scambi
commerciali è stata il motivo delle numerose invasioni e guerre che si sono combattute in passato.
Distrutta molte volte fu conquistata dai Mongoli dai Turchi e per ultima dagli Asburgo che la
dominarono
fino
alla
fine
della
seconda
guerra
mondiale.
Tutte le civiltà che la occuparono hanno lasciato le tracce nella cultura e nella vita di questa città,
ad esempio la cucina molto speziata risente dell'influenza turca, o le costruzioni barocche
dell'impero austroungarico. Dal 1945 al 1990 l'Ungheria ha fatto parte del blocco Est sotto
l'influenza dell'URSS, anche se gli ungheresi godettero di un sistema relativamente più libero di
molte altre nazioni dell'europa orientale. Successivamente alla caduta del muro di Berlino
l'Ungheria è ridiventata democratica e Budapest un grande Capitale di un paese oramai a pieno
titolo capitalista.
Il Museo di Belle Arti di Budapest non ha nulla da invidiare ai grandi musei del mondo, come
il Prado di Madrid e il Louvre di Parigi. Il Museo è diviso in sei grandi sezioni: antichità grecoromane, collezione egizia, sculture, stampi e disegni, la galleria dei Maestri antichi e quella dei
maestri contemporanei. Queste ultime due sezioni conservano opere di eccezionale
ricchezza: Giotto, Tiepolo, Raffaello, Tiziano, Velázquez, Ribera, El Greco, Murillo, Goya,
PieterBruegel il Vecchio, Rubens, Van Dyck, Rembrandt, AlbrechtDürer, Lucas Cranach il
vecchio. Nella collezione dell'Ottocento e Novecento ci sono opere di tutti i maggiori impressionisti
francesi, Renoir, Monet, Manet, Delacroix, Gauguin, Cezanne, Picasso e altri.
Budapest è una delle città più famose al mondo per le sue acque termali. In tutto il territorio della
capitale ungherese si contano oltre cento sorgenti di acque calde con virtù curative conosciute già
al tempo dei romani e dei turchi che vi costruirono numerosi bagni e complessi termali.
L’isola Margherita, situata tra il ponte Margherita e il ponte Arpad sul Danubio, è considerata la
gemma di Budapest, per il bel parco, le infrastrutture sportive, le piscine e soprattutto per la
sorgente di acqua termale. L’isola è uno dei centri wellness preferiti dai budapestini.
Tra le terme più suggestive ci sono le Terme di Szechenyi, uno complesso termale tra i più grandi
d’Europa ospitato in un edificio in stile neo-barocco, e le eleganti Terme di Gellert, in stile liberty.
Tra i bagni turchi di Budapest ci sono il Kiraly, ancora ben conservato, i Bagni Lukacs, frequentati
da artisti e scrittori, i Bagni Rudas, costruiti nel Quattrocento e i Bagni Rac.
4° giorno (11 marzo mercoledi)
Buda
Primo nucleo della città di Budapest, su questa collina e tra le mura del castello vennero a
rifugiarsi gli abitanti di Pest quando ormai gli attacchi dei mongoli divennero insostenibili. Nacque
una città bellissima, capace di rivaleggiare con le vicine Praga e Vienna. Ma poi arrivarono i
turchi che conquistarono Buda nel 1541 restandoci per quasi 150 anni. Buda ne uscì trasformata:
le chiese divennero moschee e sorsero minareti e bagni turchi. Nel 1686 dopo 75 giorni di
bombardamenti gli austriaci liberarono Buda, ma dello splendore precedente non rimase niente: fu
ricostruita mantenendo il vecchio aspetto. Di nuovo distrutta nel 1945 e ancora una volta tirata su,
oggi è sede del Palazzo Reale, della Chiesa di Mattia, del Bastione dei Pescatori e della
Cittadella.
Uno dei più famosi e visitati monumenti di Budapest è il Castello di Buda, un edificio medievale
dichiarato Patrimonio mondiale dell’Unesco. Tra le sue mura si trovano vicoletti e piazze
incantevoli e nei palazzi ci sono musei, ristoranti e negozi. Per raggiungere il quartiere medievale
si può prendere il Sikló, una funicolare costruita nel 1870 e sita poco più in là il ponte delle
Catene, oppure salire i ‘Gradini Reali, una grande scalinata che arriva nella parte meridionale del
Palazzo Reale.
Il Palazzo Reale, costruito nel XIII secolo, ospita la Biblioteca Széchenyi, il Museo di Storia di
Budapest e il Museo di Arte Contemporanea. Il Palazzo Reale si trova nella parte meridionale
della Collina del Castello e ha raggiunto il periodo di massima importanza con Mattia Corvino,
quando ospitava i potenti sovrani, artisti e intellettuali di tutta l’Europa. Nella parte posteriore del
museo è possibile sostare nei giardini del palazzo.
La Corte del Leone del Palazzo è una delle corti interne più belle d’Ungheria: vi si trovano la
fontana di Mattia Corvino e la statua del Buttero.
Imponente e lussureggiante, la chiesa di San Mattia, Mátyástemplom in ungherese, è uno degli edifici più antichi della città sita sulla collina di Buda, di fronte
al Bastione dei Pescatori, non lontano dal castello. Conosciuto anche come chiesa di Nostra
Signora, questo edificio sacro edificato in stile tardo gotico ha più di 700 anni di storia durante cui è
stato lo scenario di numerose incoronazioni e di due matrimoni reali.
Trasformata in moschea sotto il dominio turco, la chiesa di San Mattia è stata riportata all’antico
splendore solo nel diciannovesimo quando è stato messo in atto un attento restauro. Il tetto
dell’edificio è coperto dalle famosepiastrelle di ceramica Zsolnay e ciò all’intero complesso un
fascino maggiore.
La chiesa ha un’atmosfera unica ed è riccamente decorata con affreschi di due famosi pittori
contemporanei al restauro, avvenuto a cavallo tra il 1895 e il 1903. Sulla parete a sinistra
dell’ingresso è rappresentato il Rinascimento mentre i motivi orientali sono stati inseriti per
rappresentare il dominio ottomano. La chiesa di San Mattia ospita in una galleria il museo di arte
sacra dove sono esposte reliquie sacre e repliche della corona reale e dei gioielli della corona.
La Cittadella si trova al posto piú bello di Budapest, al cima del Monte Gherardo. Fu costruita dagli
Absbufgi nel 1854, dopo la sopraffazione della rivoluzione del 1848-49 per poter osservare la cittá
da lí di sopra. La fortezza che fu realizzata secondo i progetti di Emanuel Zita e FerencKasseliké
lunga di 220 metri e larga di 60 le sue mure sono alte di 4 metri e accoglevano 60 cannoni. Dopo il
Compromesso di 1867 gli ungheresi volessero demolire la fortezza ma dopo lungo tempo di
indecisione
invece
ne
fecero
un
centro
turistico
nel
1960.
Il Ristorante Cittadella offre dei piatti ungheresi e internazionali piú deliziosi in 8 sale la cui capacitá
di accoglenzaé tra 15 e 250 persone. I gruppi possono avere lo sconto e inoltre, ogni sera ci sono
degli musicisti folcloristici per divertire i gentili ospiti. Il ristorante é il posto ideale per organizzarci
delle
nozze,
banchette
e
altri
tipi
di
eventi.
Il Caffé Panorama offre ospiti dei caffé particolari, dei coctail e dei gelati finissimi. Quelli che hanno
anche fame alla terazza da griglia possono consumare dei cibi grigliati alla carbonella e possono
accompagnarli
con
una
buona
birra
freddissima.
Il Cortile Monarchia custodisce l'atmosfera del Novecento e aspetta i turisti con i personaggi le
fiere e dei vari programmi di quell'epoca. Il Museo delle Cere ricevette posto in un ricovero
antiaereo dell'1944, e d'oggigiorno possiamo visitare proprio qui una mostra sull'assedio di
Budapest. A Cittadella ci sono continuamente anche delle mostre aperte: mostra di fotografia
Budapest Anno 1850-1945, il Parco al ricordo di Sant Gherardo, la mostra del Museo Storico di
Budapest, ecc.
Il bastione dei Pescatori o Halászbástya è un bastione in stile neogotico e neoromanico situato
sulla riva di Buda del Danubio, sul colle del castello di Budapest vicino alla chiesa di Mattia. È stato
progettato e costruito tra il 1895 e il 1902 su disegno di FrigyesSchulek. Tra il 1947-48, il figlio di
FrigyesSchulek, JánosSchulek, ha condotto il progetto di restauro per riparare i danni patiti durante
la seconda guerra mondiale.
Dalle torri e dalla terrazza con vista panoramica si può ammirare l'isola Margherita, la zona
di Pest e la collina Gellert.
Le sue sette torri rappresentano le sette tribù magiare che si insediarono nel bacino
dei Carpazi nell'896.
Il bastione prende il nome dalla corporazione dei pescatori che era stata incaricata di difendere
questo tratto di mura della città durante il Medioevo.
Una statua di bronzo di Stefano I d'Ungheria su un cavallo, eretta nel 1906, è posta tra il bastione
e la chiesa. Il piedistallo è stato fatto da AlajosStróbl, sulla base dei piani di FrigyesSchulek, in stile
neo-romanico, con incisi alcuni episodi che illustrano la vita del re.
5° giorno (12 marzo giovedi)
Pest
Se Buda è la parte antica e nobile di Budapest, Pest invece ne è il cuore moderno e innovativo.
Irrequieta e disordinata, è il giusto contraltare alla tranquillità di Buda, tutta raccolta intorno al
Castello. Pest non ha grandi musei da vedere: qui piuttosto spicca la Budapest creativa, con i
negozietti degli stilisti e dei giovani artisti. Non mancano comunque le cose da vedere: il Palazzo
del Parlamento e il Duomo di Santo Stefano, la Grande Sinagoga e il Museo etnografico. È
anche la parte di Budapest ideale per fare shopping: lungo il Viale Andrássy c'è da spendere
parecchio. C'è anche una Casa del Terrore, usata sia dai nazisti sia dai comunisti, come
luogo di tortura.
Il maestoso Palazzo del Parlamento, che si estende per 268 metri lungo la sponda sinistra del
Danubio , è stato edificato in una commistione di stili architettonici che abbracciano il neogotico, il
neo barocco e il neo romanico. Terminato nel 1902 oggi è la sede della Camera dei Deputati del
Parlamento unicamerale ungherese. Nello stesso edificio si trova anche la Biblioteca del
Parlamento e nella sala centrale della Cupola sono esposti la Sacra Corona Ungherese e gli altri
oggetti appartenuti ai sovrani dell’Ungheria, come il globo crucigero, lo scettro e la spada.
Il Palazzo, il più grande d’Ungheria, è stato ideato dall’architetto Steindl che per la struttura esterna
si è ispirato agli stili rinascimentali gotici del Westminster, il Parlamento di Londra, e del Duomo di
Colonia. Per gli spazi interni Steindl ha utilizzato elementi barocchi e rinascimentali, come la
scalinata d’onore che conduce alla cupola, a pianta esadecagonale e alta 96 metri, che domina al
centro del palazzo e sulla città di Pest. Le sale del parlamento, poco meno di 700, sono decorate
con gli affreschi di MihályMunkácsy, KárolyLotz, AladárKriesch, ZsigmondVajda, BélaSpányi e con
preziosi e grandi arazzi.
Nell’ala settentrionale del Palazzo si trova la residenza del primo ministro e qui vengono ospitati
anche congressi e conferenze internazionali. La parte nord-est è riservata gli uffici del Presidente
della Camera mentre la parte meridionale ospita la residenza del Presidente della Repubblica.
La Biblioteca del Parlamento, che è anche il Centro di documentazione e informazione del
Consiglio Europeo, vanta una raccolta di circa 500 mila testi.
Qui è custodito il Tesoro dell'Ungheria
La Basilica di Santo Stefano, dedicata al primo re cristiano ungherese, è la chiesa più grande di
Budapest e può accogliere circa ottomila persone. I lavori di costruzione durarono oltre mezzo
secolo, dal 1851 al 1905, anno in cui fu consacrata.
Il protrarsi del tempo per la realizzazione della chiesa si lega ad una serie di
avvenimenti: prima la lotta d'indipendenza del 1848-49 che interruppe i lavori di sterramento, poi
la morte dei due architetti-progettisti e dopo ancora, il crollo della cupola a causa di un temporale
nel 1868 che costrinse a demolire tutto e a ricominciare daccapo. Inoltre, per la vicinanza al
Danubio fu necessario costruire sotto la chiesa un'enorme cantina a tre piani.
Più architetti per un capolavoro contemporaneo
La cattedrale fu disegnata da JòzsefHild in stile neoclassico che ne curò la costruzione fino al
1867, in seguito la direzione dei lavori passò a MiklosYbl al quale si deve l'aspetto austero che la
caratterizza ma fu JòzsefKauser a terminare i lavori. La facciata presenta ai lati le due torri
campanarie, in una delle quali è posta la campana più grande del Paese del peso di 9
tonnellate. Al centro vi è la cupola neoclassica che, con i suoi 96 metri di altezza, si vede da tutti i
punti della città. Dall'alto della stessa, raggiungibile con scale o ascensore, è possibile
ammirare una magnifica vista di Budapest a 360 gradi.
Nella parte vecchia di Pest, quasi all'angolo con la via KárolyKörut, si trova una delle sinagoghe
più grandi e con maggior capacità al mondo (3.000 posti a sedere). Costruita nel 1859
dall'architetto tedesco Ludwig Förster, provocò discrepanze all'interno della comunità ebrea a
causa del lusso degli interni voluto dall'architetto ungherese FrygesFeszl, che ne snaturava
l'essenza. Durante l'inverno 1944-1945 più di 20.000 ebrei si rifugiarono nella sinagoga per
sfuggire alle deportazioni naziste. In quell'epoca morirono 700 persone a causa dell'intenso freddo.
Per visitarla, gli uomini devono indossare il copricapo ebreo, Kipah. All'interno ci si rende conto
della lussuosa ed eccessiva decorazione della sinagoga, che sembra essere un teatro più che un
luogo di culto. Ci sono elemento architettonici gotici, bizantini e arabi. Assieme al tempio si può
visitare un museo ebreo, espressione di costumi, vestiti e iconografie giudee. Sul lato posteriore
c'è un piccolo giardino che contiene un albero commemorativo di RaúlWallenberg colui che salvò
molti ebrei dalla persecuzione nazi; in ogni foglia dell'albero appare il nome di un ebreo
assassinato
Il mercato si trova sul lato di Pest, alla fine della famosa via dello shopping Váciutca in
corrispondenza del Ponte della Libertà, ed è stato progettato e costruito da SamuPecz intorno
al 1897.
Il cancello d'ingresso del mercato è d'ispirazione neogotica e un elemento architettonico distintivo
è il tetto, che è stato restaurato con colorate piastrelle Zsolnay provenienti da Pécs. Durante le
guerre mondiali il mercato è stato completamente danneggiato e quindi chiuso per alcuni anni
finché il restauro degli anni 1990 lo ha riportato al suo antico splendore, così che oggi è una delle
più popolari attrazioni turistiche della città.
Il mercato offre una grande varietà di bancarelle su tre piani. La maggior parte delle bancarelle al
pianterreno offre carni, dolci, caramelle, caviale, spezie come la paprika e vini come il Tokaji. Il
secondo piano ospita soprattutto ristoranti, negozi di souvenir e uno stand che serve i lángos fritti.
Al piano interrato vi è un supermercato e un mercato del pesce.
6° giorno (13 marzo venerdi)
Partenza per l’Italia costeggiando il lago Balaton
È il più grande lago dell'Europa centrale (superficie media kmq. 596,660 con le vicine paludi del
Piccolo Balaton; un poco più grande del Lago di Ginevra, kmq. 578), il mare degli Ungheresi,
residuo d'un lago molto più vasto, è costituito secondo Cholnoky da una fossa tettonica in gran
parte colmata. Posto a 106 m. sul mare, alle pendici meridionali della Selva Baconia, lungo 75 km.,
largo da 13 a 4, ha una profondità media di appena 3 m. e una profondità massima di 11,5 di
fronte alla penisoletta basaltica di Tihany. Pur costituendo un volume d'acqua, data la scarsa
profondità, non troppo ingente, va soggetto a burrasche. Sono state riscontrate sesse uninodali
con un periodo di 10-12 ore, periodo molto più lungo di quello degli altri laghi finora studiati. Il
vento costruisce lungo le rive più basse dei cordoni di sabbia e dei caratteristici promontorî
triangolari (ungh. pandallo). La trasparenza del lago non è troppo grande; il colore è ora azzurro,
ora plumbeo, ora verdastro a seconda del colore del cielo
Pranzo libero. Cena e pernottamento a Sottomarina.
7° giorno (14 marzo sabato)
Partenza per Foggia con sosta da definire. Arrivo in tarda serata.