Come la spendono i molfettesi
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Come la spendono i molfettesi
Molfetta Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000. Politica Il Partito Democratico incontra la città. In attesa delle primarie. Cronaca Sesso in cambio delle lezioni private. Storia di una studentessa. pagina 3 pagina 9 n° 1 mercoledì 19 dicembre 2007 Cultura Anmig e Videomolfetta: un archivio sul web per non dimenticare la nostra storia. Sport La tela del Ragno sul campionato italiano di Serie B2. pagina 15 pagina 19 Inchiesta Benedetta tredicesima! Come la spendono i molfettesi La città delle strutture sportive Lo scandalo corre sul web Cresce il numero delle società sportive, dei praticanti e dei tifosi. Sullo sfondo il cronico problema degli impianti sportivi. Spesso male utilizzati e poco produttivi. Le convenzioni in scadenza. La necessità di trovare nuove soluzioni per ottenere il massimo dalle numerose strutture presenti in città. Una calda giornata d’estate. Un amore giovanile. Un momento di trasgressione a pochi passi dal mare. Un attimo che si trasforma in un’eternità e che fa il giro del mondo. La storia di un filmato “osè” finito sul web. Le indagini dei carabinieri ed ora il processo per cinque minorenni. pagina 4 pagina 8 Politica Chi si aspettava un nuovo dinamismo e maggiore “fantasia” perlomeno nel primo incontro pubblico ufficiale forse sarà rimasto deluso: il Partito Democratico a Molfetta incontra la città e lo fa mantenendo un “basso profilo”. Certamente una strategia scelta, studiata e programmata. Quasi una sorta di contrapposizione allʼesplosività coreografica del “cavaliere”. Quasi a voler far capire ai presenti, specie ai numerosi occhi “indiscreti” presenti in sala che il nuovo corso della politica del centrosinistra, anche a livello locale, è contrassegnato da meno parole e più fatti. Per ora però si pensa a chiudere i cerchi, coprire le poltrone e darsi una identità che non sia solo quella dettata dalle necessità comunicative ma soprattutto quella legata alla voglia di fare un partito nuovo in un mondo in cui il corso della politica sta cambiando giorno dopo giorno. Nellʼincontro tenutosi lo scorso 11 dicembre i temi di riflessione, a dire la verità, non sono stati tantissimi: dobbiamo essere uniti, dobbiamo avere i cittadini accanto, dobbiamo sostenere le nostre forme di “partecipazione”. E poi ancora, in riferimento alla situazione politica locale, il porto, lʼisolamento del sindaco. Insomma nulla di nuovo allʼorizzonte. E se non fosse per la voglia di metter- Il PD strumento di cambiamento 032 )NATTESADELLEhPRIMARIEvPERDESIGNAREIMEMBRIDEL COORDINAMENTOCITTADINOLACITTÜHAINCONTRATOLANUOVA FORZAPOLITICADICENTROSINISTRA si in gioco del neo portavoce cittadino del PD (e probabile futuro coordinatore) Giovanni Abbattista, più dʼuno si chiederebbe se questa nuova entità sia soltanto un nuovo carrozzone mediatico o la vera svolta della politica nel centrosinistra. Insomma, almeno stando alle prime impressioni, nulla di nuovo allʼorizzonte. Ma è anche vero che il nuovo Partito Democratico una identità “amministrativa” ancora non se la è data. Tutti attendono con ansia Conto alla rovescia per la Brattoli le primarie che dovranno designare i membri del locale coordinamento. Un coordinamento che certamente vedrà protagonisti volti noti della politica locale e che, a detta di Giovanni Abbattista, dovrà rimboccarsi immediatamente le maniche per dare risposte concrete ai cittadini. Come già detto quindi, meno parole e più fatti. Con il valore aggiunto di una “democrazia partecipata” che dovrebbe continuare a vedere protagonisti della scena politica i tanti che hanno espresso le loro preferenze attraverso le primarie. E di democrazia partecipata ha parlato anche lʼassessore regionale Guglielmo Minervini, allargando lʼorizzonte di partecipazione al di là dei confini cittadini e chiarendo che il nuovo Partito Democratico saprà mettere in connessione, costante e produttiva, il territorio locale con i luoghi della politica e del governo nazionale. Un rilancio di quel “governo a rete” che in tanti, da una parte e dallʼaltra, hanno sbandierato ai quattro venti ma che in pochi alla fine sono riusciti a rendere operativo. Il Partito Democratico sarà quindi lo strumento per superare il “torpore” in cui versa Molfetta, di questo è convinto lʼassessore ed ex sindaco, che ha anche sottolineato come la nuova forza politica è stata la risposta più adeguata alla crisi della politica. Insomma un modo nuovo di intendere la partecipazione e lʼimpegno di coloro che sono chiamati ad amministrare e governare. Un modello unitario che, almeno nelle intenzioni di ispiratori e cittadini “partecipanti”, non dovrà partorire un “mostro” figlio dellʼunione di due partiti, ma una storia nuova fatta di impegno e voglia di cambiare. Anche mantenendo bassi i toni ed in attesa di una operatività reale più che formale. Come sta avvenendo a Molfetta. Un meraviglioso primo appuntamento 034 033 !BBIAMOROTTOILGHIACCIO0OSITIVELEPRIMEREAZIONIDEI LETTORI/RAILLAVOROCONTINUAPERMIGLIORARCI)N ARRIVOULTERIORIINTERESSANTINOVITÜ)LNOSTROhGRAZIEv ,ASSESSORECOSTRETTAA LASCIARELINCARICO&ORSE ILPOSTOAD!RMENIO Ancora pochi giorni ed Annamaria Brattoli potrebbe dover lasciare la carica di assessore alla socialità affidatale oltre un anno fa dal sindaco Azzollini. Voci bene informate indicano nel 7 gennaio la data del saluto. Un saluto imposto dopo le vicende che negli ultimi mesi hanno creato una profonda frattura allʼinterno di Alleanza Nazionale, partito che aveva indicato la Brattoli, e che oggi invece non la sostiene più. Annamaria Brattoli, infatti, assieme allʼassessore Magarelli ed al consigliere Gadaleta, ha pubblicamente dichiarato di non condividere le scelte politiche del 3 presidente del circolo locale Francesco Armenio, abbandonando difatto il partito. E proprio Armenio dovrebbe essere il successore alla guida dellʼassessorato. A chiedere la sostituzione, attraverso un documento ufficiale, i consiglieri Amato, Sgherza e Lanza. Adesso si apre la questione “Magarelli”: se non dovesse dichiarare la sua appartenenza ad AN anche la sua poltrona potrebbe essere a rischio. Come si suol dire: “abbiamo rotto il ghiaccio”. E stando a sentire le prime reazioni ed i primi commenti, abbiamo colpito lʼattenzione dei molfettesi. Il primo numero de “Il Fatto” è entrato nelle case di tutti i cittadini, nei negozi, negli studi professionali, nei luoghi di ritrovo e nelle scuole. Ed è piaciuto. I lettori hanno apprezzato la grafica, la rapidità di consultazione ed il formato. E non da ultimo la gratuità del prodotto. A tutto ciò si vada ad aggiungere lʼinnovativo metodo di distribuzione che ha consentito a tutti di ricevere “Il Fatto” direttamente a casa. E chi per vari motivi non lo ha trovato nella cassetta della posta ne ha ricevuto copia nel corso del mercatino di San Nicola, presso il Pala Poli o nel bar preferito. Oppure mentre era fermo al semaforo, come quel lettore che per questo ci ha detto di essersi sentito “abitante di una grande città”. A tutti voi il nostro “grazie” per questo primo, meraviglioso, appuntamento. In attesa di altre novità… 4 Politica Esternalizzare: la nuova parola dʼordine del mondo sportivo cittadino Si moltiplicano quotidianamente i successi sportivi molfettesi ed in città lo sport sembra essere diventato non solo il momento di riscatto e di divertimento per centinaia di appassionati tifosi e praticanti, ma anche uno dei temi "amministrativamente" più delicati. Specie quando si parla di strutture sportive e della loro gestione. "Lo sport nella nostra città gode ottima salute spinto anche dalla forte partecipazione attiva dei giovani e, soprattutto, dei più piccoli" ci ha detto il consigliere comunale Angelo Marzano, tifoso appassionato di qualsiasi compagine si chiami Molfetta e presidente della commissione consiliare sport, cultura e turismo. "Questa prorompente vitalità -ha ricordatova amministrata con saggezza senza alterare dallʼesterno equilibri e peculiarità proprie del settore", in sintesi una amministrazione comunale ha il dovere di supportare lo sport ma senza oltrepassare certi limiti. Ed uno dei supporti che le società sportive si attendono è quello legato alla gestione degli impianti cittadini: "La questione delle esternalizzazioni degli impianti è argomento su cui si è intervenuti in passato. Il processo non si è completato, quindi, si dovrà proseguire su 035 -ARZANOhCONDIZIONIOMOGENEE NELLUTILIZZAZIONEDEGLIIMPIANTIPER OFFRIREPIÂPOSSIBILITÜALLESOCIETÜv quellʼindirizzo per non vanificare i risultati sin qui ottenuti". In città gli esempi di gestione "esterna" ci sono già, "val la pena ricordare -ha continuato il consigliere- che lʼesperienza più significativa è stata quella del “Palapoli” la cui gestione è tuttora affidata ad un consorzio di società sportive. Giudico quella scelta positiva in termini economici e di operatività e certamente unʼesperienza esportabile ad altre situazioni". Una scelta che tra qualche mese dovrà necessariamente confrontarsi con la naturale scadenza della convenzione e con la possibilità di allargare l'esperimento Palapoli ad altre realtà cittadine. "Sicuramente in prossimità della scadenza delle convenzioni, si dovranno perfezionare alcuni aspetti; sussistono, infatti, questioni non risolte ed alcune evidenti incongruenze. Un esempio per tutti: attualmente, il Palapoli appare decisamente sovrautilizzato, esattamente lʼopposto di quanto accade negli altri due palazzetti cittadini. Eʼ necessario quindi intervenire in modo deciso per creare condizioni più omogenee nellʼutilizzazione degli impianti e offrire più possibilità alle società di programmare seriamente". "I fatti ci dicono anche che si può e si deve risparmiare di più, che ci si deve sforzare di trovare nuove e moderne forme di finanziamento che permettano lʼalleggerimento dei costi di gestione e manutenzione. Si deve procedere al riordino del settore in termini logistici coinvolgendo tutte quante le strutture cittadine". E proprio "esternalizzare" sembra essere la parola d'ordine che frulla oramai da parecchio tempo nelle menti di politici e dirigenti sportivi. Un modo per esentare l'amministrazione da spese extra e permettere di far "produrre" strutture che attualmente costituiscono voci di spesa incisive. E la corsa ad "accaparrarsi" gli impianti sportivi cittadini sembrerebbe oramai iniziata. Almeno stando a sentire i discorsi di più di un dirigente sportivo. Impianti sportivi per tutti i gusti PERLAPUBBLICITASUQUESTOGIORNALECHIAMA 036 -OLFETTAáTRALECITTÜINREGIONEPIÂRICCHEDISTRUTTURE SPORTIVEDAIPALAZZETTIAICAMPIDACALCIODALLEPISTE DIPATTINAGGIOALLAPISCINA5NPATRIMONIONOTEVOLE Molfetta è certamente tra le città della regione che possono vantare il maggior numero di strutture sportive. Un patrimonio pubblico di notevole rilevanza e che, nella maggior parte dei casi, risale ad un periodo compreso tra la metà degli anni Settanta e la fine degli anni Novanta. Cominciamo dai palazzetti: i più datati sono quello di piazza don Sturzo dotato di una tribunetta ed anche di una pista per il pattinaggio esterna e quello di via Giovinazzo, da qualche tempo affidato alla Federazione Tennistavolo ed oggetto di un imponente intervento di restyling alcuni anni fa che portò alla realizzazione di una tribuna in muratura ed al recupero strutturale dellʼintero edificio. Progettato per i Giochi del Mediterraneo del 1997, il “Pala Poli” della zona 167 è la struttura più moderna. Eʼ dotato di una palestra centrale fornita di circa 1000 posti a sedere, e di due palestre minori una delle quali è stata affidata ad una società sportiva che lʼha trasformata in una palestra ad uso dei soli soci. La struttura è anche dotata di numerosi locali che ospitano associazioni sportive e di volontariato. Chiude il cerchio delle strutture coperte lʼimpianto natatorio gestito attualmente dal Coni Puglia. A queste strutture si aggiungono le palestre di alcune scuole. La città può inoltre contare sullo stadio “Poli” dotato di campo da calcio in manto erboso e di pista dʼatletica, sul campo di calcio “Petrone”, che ha da poco un manto in “sintetico”, dei campi da calcio a 5 in via Salvemini e via del Gesù (entrambi bisognosi di urgenti interventi di recupero) oltre a quelli “privatizzati” di piazza Gramsci. La dotazione si completa con la struttura allʼaperto realizzata a due passi dalla parrocchia Santa Famiglia e che nelle intenzioni doveva essere un'altra pista di pattinaggio ma che attualmente versa in stato di totale abbandono. Politica Scopa e paletta: ex detenuti al lavoro Petizione contro la centrale elettrica 037 038 4UTTOQUESTOáPOSSIBILEPERCH£L!SMDI-OLFETTAHAADERITO ALLINIZIATIVAFINANZIATADAL0ARLAMENTOCONLALEGGEDEL CHEMIRAAPROMUOVEREILREINSERIMENTOLAVORATIVOPER EXDETENUTIBENEFICIARIDELLINDULTO A gennaio ne arriveranno altri due, nelle settimane successive arriveranno tutti gli altri fino a raggiungere un massimo di nove unità. Intanto in cinque, due di loro da quasi un mese, sono al lavoro tra le fila degli operatori ecologici dellʼAsm, lʼazienda servizi municipalizzati. Si tratta di due ex detenuti, due uomini che hanno beneficiato dellʼindulto, ai quali è stata concessa lʼopportunità concreta di rimettersi in gioco cambiando pagina e modo di vivere. Cinque uomini, quattro di Molfetta lʼaltro di Giovinazzo, che lavorano per sei ore al giorno e che per il loro lavoro percepiranno circa settecento euro al mese. Lʼesperienza lavorativa per loro durerà solo quattro mesi. Ma è pur sempre un inizio. In cinque, assicurano i responsabili dellʼazienda, ce la stanno mettendo tutta. Nelle loro mansioni mettono un impegno anche superiore a quello richiesto. Non protestano mai. Eʼ come se volessero dimostrare di meritare la chance che gli è stata data. Tutto questo è possibile perché Molfetta come Torino, Milano, Venezia, Genova, Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Cagliari, Catania, Messina, Palermo ha aderito allʼiniziativa finanziata dal Parlamento con la legge 241 del 2006, che mira a promuovere il re-inserimento lavorativo per ex detenuti beneficiari dellʼindulto. Le nove unità interessate dal progetto, oltre ad essere state selezionate da un tutor di Italia Lavoro, attraverso gli elenchi in dotazione ai Centri per lʼImpiego, saranno continuamente monitorati. Ma perché solo in nove potranno accedere al progetto? La risposta è affidata ad una nota diramata dal presidente dellʼAsm, Francesco Nappi. “La nostra azienda – ha detto - ha diritto, in base alla legge, allʼutilizzo di massimo nove indultati. Il numero di nove scaturisce in rapporto al numero dei dipendenti a tempo indeterminato di forza lavoro Asm. Saranno utilizzati come operatori ecologici e nessun costo grava sulle casse del Comune di Molfetta oppure sullʼAsm”. 5 )L,IBERATORIO0OLITICOSI SCHIERASULFRONTECONIL #OMITATOh.O#ENTRALEv La PoweFlor, società del gruppo "Ciccolella" ha da qualche mese avviato i lavori di realizzazione di una centrale elettrica sulla strada provinciale Molfetta-Bitonto, a pochi chilometri dal confine con il comune di Giovinazzo. La costruzione della centrale (che dovrà produrre energia grazie alla combustione di oli vegetali) ha destato preoccupazione tra numerosi cittadini molfettesi che vogliono evitare che i lavori di realizzazione procedano preoccupati dagli eventuali problemi di inquinamento legati all'attività industriale. A fare da "megafono" al fronte del no, è stato il Liberatorio Politico (nella foto il coordinatore Matteo dʼIngeo) che ha anche oraganizzato un dibattito alla presenza di Tonino D'Angelo di Medicina Democratica, Mauro de Ruvo e Felice Pasculli del Comitato "No Centrale". Avviata anche una raccolta firme per chiedere che il consiglio comunale di Molfetta approfondisca la vicenda e chiarisca i dubbi sollevati dai cittadini relativi alla concessione delle autorizzazioni rilasciate dalla Regione Puglia e che nel frattempo si proceda con la sospensione dei lavori di costruzione della centrale. La “Power Flor” dal canto suo ha sempre sostenuto la non pericolosità della centrale, ritenendola necessaria per lo sviluppo degli impianti floristici “Ciccolella” che usufruiranno della produzione della nuova struttura. Politica & dintorni 6 Rispettato il Patto di Stabilità I cittadini e la loro qualità di vita 039 040 )LSINDACO!NTONIO!ZZOLLINIhNELNESSUNAUMENTO DELLEIMPOSTECOMUNALIPERICITTADINIMOLFETTESIv Finalmente una buona notizia per i cittadini molfettesi. Nel 2008 non ci saranno aumenti per ciò che riguarda le imposte comunali. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini che lo ha dichiarato dopo aver fatto sapere che il Comune di Molfetta rispetterà il Patto di Stabilità Interno imposto dalla legge. Secondo quanto evidenziato dall'assessore al bilancio, Mimmo Corrieri, l'amministrazione comunale è riuscita a recuperare lo sforamento della spesa corrente ereditata nel 2006 e a rispettare le soglie di spesa fissate per il 2007, risanando completamente i conti del comune. Con il rispetto del Patto di Stabilità si eviteranno sanzioni pesanti quali la possibile dichiarazione formale di illegittimità del bilancio e lʼautomatico aumento delle imposte locali al livello massimo possibile. Corrieri ha definito il risultato raggiunto "straordinario considerando che nel corso dellʼultimo anno e mezzo ci siamo ritrovati, nostro malgrado, a dover coprire oltre 5 milioni di euro di debiti fuori bilancio, cioè debiti rivenienti da esercizi amministrativi precedenti e mai accertati prima". La riduzione delle spese si è avuta azzerando tutte le sacche di privilegio nellʼambito della spesa per il personale: cioè eliminando importanti esborsi di fondi sostenuti in passato per iniziative e progetti del tutto improduttivi e, in taluni casi, addirittura al limite della legittimità. E' stata ridotta sensibilmente la spesa per i telefoni cellulari così come per lʼenergia elettrica. Recuperate le entrate derivanti da concessioni comunali e da fitti di immobili comunali. Nel contempo il comune fa sapere di avere avviato importanti opere di riqualificazione urbana (quali il recupero di alcune piazze cittadine e la rimozione dei tralicci) e aumentato di 400mila euro la spesa per i servizi in favore dei giovani, degli anziani e delle famiglie più deboli. Da oggi risparmiare lʼacqua si può 3OTTOSCRITTOUNPATTOOPERA TIVOPERILh0ROGETTOCITTA DINO#ITTÜ3ANEn/MSv Un patto è stato sottoscritto fra i comuni di Molfetta e Giovinazzo, l'Ausl Bari e l'Università di Bari con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Lʼaccordo servirà per rendere operativo il "Progetto cittadino Città Sane - Oms" cui da anni aderisce la nostra amministrazione comunale. Alla firma dell'atto hanno preso parte il direttore generale della Ausl Cosentino (nella foto), il sindaco Azzollini, l'asses- sore alla solidarietà sociale e sanità di Giovinazzo, Stufano ed il professor Palasciano dell'Università di Bari. Con il protocollo sono state poste le basi per creare una rete istituzionale capace di varare progetti di educazione e promozione della salute. I prossimi passi saranno la realizzazione del "II° Profilo Salute della Città", un progetto per la lotta all'obesità in età scolare, l'istituzione di uno "Sportello Salute", un corso per smettere di fumare, corsi di rianimazione rivolti a particolari categorie professionali, azioni di sensibilizzazione alla donazione del sangue. Il coordinamento scientifico sarà affidato all'Università di Bari; l'Ausl si occuperà di garantire le competenze in termini di documentazione, formazione e professionalità degli operatori coinvolti. Il comune di Molfetta metterà a disposizione i propri consulenti scientifici e la struttura dell'Ufficio Città Sane. Tra due anni la nuova chiesa di SantʼAchille 042 041 ,ATTUALEEDIFICIOLITURGICOFORSEDIVENTERÜUNAUDITORIUM ALSERVIZIODELLINTERACITTÜ#ONTINUALARACCOLTAFONDI 'RAZIEADUNINIZIATIVADI #OMUNEE!CQUEDOTTO0UGLIESE Risparmiare acqua e soldi sarà più facile a Molfetta grazie all'accordo siglato tra il comune e l'Acquedotto Pugliese e che consentirà ai cittadini di ridurre i loro consumi. A partire dai prossimi giorni comincerà la distribuzione gratuita dei cosiddetti riduttori di flusso da applicare alla rubinetteria. I riduttori, più conosciuti come "frangigetto", aggiungono aria allʼacqua che esce dal rubinetto in modo tale da mantenere inalterata lʼintensità apparente del flusso, ma allo stesso tempo riducendo la quantità effettiva di liquido erogato. I cittadini potranno ritirare il frangi getto, assieme ad uno speciale “kit risparmio”. direttamente recandosi presso gli uffici comunali. LʼAcquedotto Pugliese, che coordinerà le operazioni di distribuzione, si occuperà anche di pubblicizzare lʼiniziativa. Fra due anni, poco più di 700 giorni oltre 15mila molfettesi potranno entrare nella loro nuova chiesa. Domenica 23 dicembre, alle ore 11.30, con la presenza del vescovo mons. Luigi Martella, delle massime autorità comunali, dei progettisti e di tutti i fedeli, si terrà la cerimonia della posa della prima pietra della nuova chiesa di SantʼAchille. Lʼopera, alla cui realizzazione si stava pensando oramai da alcuni anni, è stata fortemente voluta dagli abitanti dei quartieri Pardiso, Lotto 2 e 167 che, guidati dal parroco don Raffaele Tatulli e dai sei membri del comitato costituito per lʼoccasione, adesso vedono il “traguardo” oramai vicino. Il nuovo edificio liturgico, con pianta a forma di croce, conterà 650 posti a sedere, sorgerà nellʼarea immediatamente adiacente allʼattuale chiesta, nella zona in prossimità del liceo scientifico. Progettata dallʼarchitetto Antonio Grasso e dallʼingegner Enzo Balducci, sarà realizzata dallʼimpresa Marcotriggiano Costruzioni di Giovinazzo. Lʼintera opera avrà un costo di 3.300.000 euro, la metà dei quali finanziati dalla CEI attraverso lʼotto per mille e la restante parte da un contributo della Diocesi e attraverso le offerte raccolte tra i fedeli (donazioni sul conto corrente IT69 T 05040 41563 010338 A). Cronaca Pacco bomba a Giovanni De Bari. Faida interna alla famiglia da sistemare col tritolo? 043 Gli inquirenti si stanno preparando a chiudere il cerchio. Per questo sembra ormai certo che presto saranno emessi provvedimenti a carico dei responsbaili dellʼattentato del 29 novembre scorso messo a segno ai danni di Giovanni De Bari. Le attenzioni degli investigatori si stanno concentrando negli ambienti familiari del quarantottenne destinatario dellʼordigno, esploso poco prima delle 21, sistemato proprio sotto la porta di casa mentre lui si trovava allʼinterno. ci sarebbe alcuna guerra tra i gruppi e le famiglie che compongono il tessuto della microcriminalità locale. Quella esplosione è legata ad una questione di famiglia o comunque a persone legate alla sua famiglia, ai suoi affetti. Dʼaltra parte non è un segreto che Giovanni, negli anni, ha provato a rifarsi una vita lontano dal mondo criminale che lo aveva visto tra i protagonisti del narcotraffico negli anni ʼ90. Ed è anche cosa nota che lui, con le sue 7 Scippatore fermato da un passante, diciottenne in manette 044 Ha scippato una donna in pieno centro abitato, ma è stato subito dopo rincorso e bloccato da un passante che lo ha consegnato ai Carabinieri. Eʼ accaduto dove i militari della locale Compagnia hanno arrestato Mario Lagrasta, 18enne, già noto alle forze dellʼordine, con lʼaccusa di rapina. A seguito di una richiesta dʼintervento urgente giunta sul “112” per uno scippo appena compiuto in via Capitano De Candia, una “gazzella” dei Carabinieri si è recata immediatamente sul posto ove ha trovato un capannello di persone attorno ad un uomo che tratteneva un ragazzo resosi responsabile poco prima di uno scippo ai danni di una signora. Preso in consegna lʼindividuo, immediatamente identificato nel 18enne, gli operanti hanno accertato che il giovane poco prima aveva asportato la borsa che la donna, sessantenne, portava a tracollo, scaraventando per terra la malcapitata per vincere la resistenza oppostagli. Tuttavia le grida della vittima avevano attirato lʼattenzione di un passante, il quale, notando il ladro correre con la borsa tra le mani, senza esitazioni si era posto al suo inseguimento e dopo averlo bloccato ha chiamato il 112. La vittima, tornata in possesso della borsa che il giovane aveva lanciato via durante la fuga, a seguito della caduta ha riportato una contusione ad una spalla guaribile in dieci giorni. Inevitabile lʼarresto per lo scippatore, associato subito dopo presso il carcere di Bari. Il Gip del Tribunale di Trani ha convalidato lʼarresto del giovane ed ha emesso a suo carico una ordinanza di custodia cautelare in carcere. In semilibertà Vito Diniddio: uno dei fruttivendoli mancati da Massimiliano De Bari 045 Per strada, vico II Madonna degli Angeli, una delle traverse di via Margherita di Savoia, non cʼera anima viva. Almeno nessuno ha visto niente. Nessuno è stato in grado di fornire elementi utili alle indagini Lo stesso Giovanni de Bari, il quarantottenne destinatario della bomba, ha dichiarato di non avere idea di chi potesse odiarlo a tal punto da spaventarlo in quel modo. Anche perché allʼinterno dellʼordigno è probabile ci fosse tritolo, un tipo di esplosivo che, in zona, si reperisce con estrema facilità, considerata la consistente presenza di residuati bellici, e che viene impiegato anche dai pescatori di frodo. In ogni caso, secondo indiscrezioni, non dichiarazioni, abbia consentito agli inquirenti di accertare i ruoli e le responsabilità delle persone che facevano parte organizzazione che controllava il traffico di sostanze stupefacenti, decapitata con lʼoperazione Reset Bancomat. Per questo nelle ore successive allʼagguato esplosivo gli investigatori avevano concentrato le loro attenzioni anche sui personaggi usciti di galera con lʼindulto o per sconti di pena, senza mai escludere anche i familiari dellʼuomo, in suoi conoscenti, le sue amicizie di sempre, le persone che con lui hanno condiviso esperienze e che lui, in qualche modo, avrebbe danneggiato per trarne un beneficio diretto. Fino al 29 aprile del 2008 Vito Diniddio, uno dei fruttivendoli scampati allʼaggressione del 10 ottobre del 2006 in cui Massimiliano De Bari, poi arrestato dai carabinieri, esplose alcune decine di colpi di arma da fuoco, potrà godere dei benefici della semilibertà. Lʼordinanza di custodia cautelare a carico dellʼuomo è stata eseguita dai carabinieri. Diniddio, che sconta la pena per detenzione illegale e ricettazione di arma da fuoco, si era consegnato ai carabinieri nei giorni successivi allʼagguato. Diniddio girava armato perché temeva una seconda aggressione da parte di De Bari che, per alcuni giorni, si era dato alla latitanza. Diniddio e gli altri due fruttivendoli, tutti imparentati tra loro, erano finiti nel mirino di De Bari perché secondo lui avevano usato violenza ad una delle sue sorelle, allʼepoca dei fatti, minorenne. Una circostanza questa che non è mai stata accertata e che la stessa vittima non è stata in grado di confermare. Lʼagguato avvenne in pieno giorno mentre cʼerano clienti ad acquistare frutta. In seguito allʼagguato uno dei tre fruttivendoli rimase gravemente ferito ed in seguito ha perso lʼuso delle gambe. Gli altri due uscirono miracolosamente illesi. 8 Cronaca Ripresa mentre fa sesso e sbattuta sul web: storia di una sedicenne 046 I protagonisti di questa storia sono tutti minorenni. Sono sette in tutto. La legge impone la tutela delle loro identità anche se basta chiedere in giro e i loro nomi, specie tra i più giovani, non sono un mistero, non lo sono mai stato. Si tratta di sette studenti. Tutti liceali, dicono. Giovani rampolli di famiglie in vista. Tutti sono protagonisti di una vicenda a tinte forti. Di uno scherzo cattivo. Di una storia che diventa la denuncia implicita del disagio vissuto da alcuni adolescenti (per fortuna non tutti) convinti che sia possa commettere qualsiasi bassezza e che dopo, per farla franca, sia sufficiente negare. Sbagliato. Questa è la storia di una sedicenne finita su internet mentre fa sesso con il suo ragazzo. I due, appartatati nella cabina di un lido, ritengono di essere al sicuro. Non è così. Qualcuno, unʼamica della coppia, li riprende con un videofonino. A partire da quel momento, chiunque può assistere allo spettacolo. Le sequenze video viaggiano in web e sui telefonini. Ora i cinque studenti rischiano grosso. Tra qualche giorno sul loro destino si esprimerà la Procura per i minori di Bari. Intanto tutti sono stati indagati per detenzione finalizzata alla 0ERGLIAUTORIDELhFATTACCIOváPROBABILELARICHIESTA DIRINVIOAGIUDIZIO.EIPROSSIMIGIORNIáATTESALA DECISIONEDELLA0ROCURADEIMINORENNIh)L&ATTOv RIPERCORRELETAPPEDELLAVICENDA diffusione di materiale pedopornografico. Intanto i genitori degli indagati fanno muro e sono pronti a difendere i loro ragazzi a qualsiasi costo dimostrando estraneità ai fatti, buona fede, pentimento. Quelli dei protagonisti inconsapevoli della vicenda sono distrutti e, in alcuni momenti, sono stati costretti a ricorrere a cure mediche. Lo scandalo esplode a novembre del 2006. I carabinieri vengono a conoscenza dei video (ce ne sono almeno due in web) e aprono un fascicolo. Individuano la ragazza (sul web viene indicato il suo nome e la scuola di provenienza oltre alla città di origine) e il suo ragazzo Li interrogano. Partono le denunce. Vengono ascoltati decine di studenti. Interviene anche la polizia postale. Pochi giorni e il quadro è chiaro. Lʼautore materiale del filmato è una ragazza, nel video si vede il suo polso e si intravede il suo pareo, unʼamica della protagonista. Gli altri amici della coppia, tutti ragazzi, hanno fatto il resto, la conferma arriva dai computer e dai telefoni cellulari sequestrati. Ora siamo alla resa dei conti. Davvero difficile pensare che i cinque possano uscirne puliti: lʼhanno fatto davvero grossa. Cronaca 9 Finisce in tribunale lʼuomo che si era inventato la vita di un altro Eʼ possibile che negli anni in molti si siano imbattuti in lui inconsapevolmente. Media statura, stempiato, robusto, occhi scuri e faccia da bravo ragazzo Giacomo, sulla menzogna, forse addirittura su un equivoco, si era costruito lʼidentità di un altro. Della persona che forse avrebbe voluto essere per accedere ai salotti buoni e per sedere sempre in prima fila. Sicuramente intelligente, a tratti brillante, non aveva messo in conto il fatto che prima o poi qualcuno gli avrebbe presentato il conto. Anche perché lui si è preso gioco di magistrati ad ogni livello, rappresentanti delle forze dellʼordine, ufficiali e alti ufficiali inclusi, ministri, parlamentari, sindaci, esponenti politici di ogni colore, liberi professionisti, avvocati in testa, commercianti, esponenti del mondo dellʼassociazionismo, studenti, amici e conoscenti, e, cosa per certi versi anche più grave, di vittime del racket e dellʼusura. tata dallʼavvocato Maurizio Altomare, si è costituita parte civile. Giacomo, conquistando la fiducia del presidente, aveva compiuto una vera e propria scalata allʼinterno dellʼassociazione e questo gli aveva consentito di accedere ad uffici e a frequentazioni eccellenti. Con i “colleghi” magistrati amava discutere di sentenze e di procedimenti; con gli ufficiali commentava provvedimenti, partecipava ad incontri e cene importanti; con lʼassociazione dava ascolto alle vittime del racket e dellʼusura, partecipava ad incontri pubblici, a riunioni a porte chiuse, ad incontri segretissimi. Per questo il danno di “immagine” per lʼassociazione, minata alla base della sua credibilità, è notevole. 047 Giacomo è difeso dagli avvocati Marcello Porcelli e Maria Rosaria ,UOMOáACCUSATODISOSTITUZIONEDIPERSONAAPPROPRIA Basile, chiamati ad assolvere un compiZIONEINDEBITATRUFFACONTINUATATENTATATRUFFAEFURTO to davvero arduo; e alle udienze in corso AGGRAVATO)LPROCESSOASUOCARICOáTUTTORAINCORSO presenzia anche lʼavvocato Tullio Bertolino in rappresentanza di un offrendo il suo tempo sarebbe riuscito a sottrarre dalle Le conseguenze di una vicenda cominciata per avvocato “vittima” delle bugie del trentaquattrenne casse di unʼassociazione di volontariato quasi ottomila gioco che giocando su un equivoco (tutto sarebbe nato euro. E non è tutto. Presentandosi come Gip del tribunale Il processo a carico di Giacomo è cominciato il 19 dalla cattiva interpretazione di prossimo dottore in di Benevento e come docente dellʼuniversità La Sapiengiugno scorso ed è tuttora in corso a Molfetta presso la magistero) si era fatto prendere la mano inventandoza di Roma, dopo aver indotto in errore i vertici sezione distaccata del Tribunale di Trani. A lui, che ha si unʼaltra vita. E adesso resta da chiedersi come dellʼassociazione provinciale Antiracket, avrebbe preso circa trentaquattro anni, vengono contestati i reati di trascorre i giorni lʼuomo che sulla menzogna aveva parte ad incontri istituzionali, anche a porte chiuse, e sostituzione di persona, appropriazione indebita, truffa costruito rapporti sociali e personali. Giacomo avrebbe sottratto documentazione dallʼinterno di uno continuata, tentata truffa e furto aggravato. Secondo continua a rappresentare un mistero anche per chi lo studio legale. quanto è stato accertato nel corso delle indagini ha conosciuto. Cʼè chi sostiene abbia cambiato look, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, sta di fatto che non partecipa alle udienze del Le vittime del raggiro Carla Spagnuolo, il trentaquattrenne, facendosi passaprocesso a suo carico, chi dice stia continuando a Nellʼambito del procedimento a carico di Giacomo re per quello che non era (a tutti diceva di essere un recitare la sua parte in altra sede. Ma questa forse è proprio lʼAssociazione provinciale antiracket, rappresenmagistrato in servizio al tribunale di Benevento), una menzogna. Chissà. Sesso in cambio delle lezioni private: il racconto. di Matteo Diamante 048 5NARAGAZZARACCONTAADISTANZADIMESIDALLOSCANDALOALL5NIVERSITÜDI"ARI.ELLESUEPAROLEIMBARAZZOEVERGOGNA Prestazioni sessuali in cambio del superamento delle prove per lʼaccesso alla facoltà di Medicina di Bari. A distanza di alcuni mesi dai primi scandali e dallʼinizio delle indagini della magistratura continuano ad affiorare storie di “ordinaria follia” dai racconti degli aspiranti studenti della facoltà di medicina dellʼuniversità di Bari. Lucia (il nome è inventato) ha 19 anni ed il sogno nel cassetto di diventare medico. “Nonostante avessi ricevuto unʼottima preparazione scientifica, in quanto fresca di esami di maturità –ricorda Lucia– alla fine di agosto decisi di frequentare presso il Policlinico di Bari uno di quei precorsi per la preparazione ai test di Medicina. Corsi completamente gratuiti e della durata di una settimana”. “Proprio lʼultimo giorno del corso è arrivata lʼamara sorpresa: sono stata avvicinata da due studenti di Medicina del sesto anno, almeno stando a quanto mi hanno detto. Hanno iniziato a fare degli apprezzamenti, allʼinizio piacevoli e si sono offerti di aiutarmi nel superamento delle prove. Parlavano di lezioni private che loro stessi potevano darmi. Ricordo che dissi che al momento non potevo permettermi ulteriori spese per le ripetizioni. In quellʼoccasione mi sono state proposte prestazioni sessuali complete in cambio di una preparazione ottimale”. “Allʼinizio ho pensato ad uno scherzo di cattivo gusto. Poi mi hanno detto che altre ragazze avevano accettato negli anni scorsi la stessa proposta, ottenendo alla fine un buon risultato, anche perché i due studenti dicevano di essere in contatto con alcuni docenti”. La ragazza ha rifiutato lʼofferta ma non ha denunciato nulla: “Non ha avuto nemmeno il coraggio di parlarne in famiglia. Lʼimbarazzo e la vergogna hanno preso il sopravvento. Ho raccontato tutto per la prima volta, soltanto dopo che lo scandalo dei test era venuto fuori, a mia sorella. Eʼ vero avrei dovuto denunciare tutto ma chi avrebbe creduto a questo racconto? In fondo non ho nulla in mano, nessuna prova, solo la mia parola”. E la rabbia di essersi imbattuta in degli sciacalli. Inchiesta 11 Una tredicesima più povera e meno regali sotto lʼalbero. di Corrado Germinario 049 )MOLFETTESISPENDONODIMENOINOCCASIONEDELLEFESTIVITÜMANONRINUNCIANOALLETRADIZIONINATALIZIE3ALVADANAIOPERMETTENDO Molfettesi spendaccioni o più attenti al portafoglio? Un Natale allʼinsegna delle spese folli o con la voglia di risparmiare quel poʼ che la tredicesima ha portato nelle tasche dei lavoratori. Su questi argomenti ci siamo interrogati ed abbiamo interrogato chi, i commercianti, quotidianamente può tracciare un bilancio di spese, acquisti e capricci vari. Abbiamo quindi indagato in quelli che sono gli spazi, tradizionali o meno, del commercio molfettese, per offrirvi uno spaccato di economia spicciola su come e dove spendono, quando spendono, i nostri concittadini. Secondo le ultime indagini dellʼAssociazione Conumatori, questʼanno il Natale sarà un poʼ più povero per tutti gli italiani a causa di una tredicesima che si sgonfia e delle spese ordinarie che aumentano costantemente. I nuclei familiari con reddito annuo superiore a ventimila euro vedranno scendere la loro “gratifica natalizia” per somme che variano tra i quindici ed i settantaquattro euro rispetto a quanto percepito nel 2006. Un calo che da qualche tempo a questa parte si è trasformato in tendenza con intuibili ripercussioni sulle possibilità di spesa delle famiglie italiane. E se fino a qualche anno fa i lavoratori attendevano la tredicesima con ansia per potersi concedere qualche spesa fuori dallʼordinario, oggi non è più così. Sempre secondo lʼassociazione consumatori, su una tredicesima di millecinquecento euro, gli italiani ne utilizzano lʼ85% per fare fronte a spese del tutto ordinarie come il pagamento delle bollette, delle rate del mutuo, di assicurazioni varie. Cui poi si aggiungono le spese fisse di carburante e quelle in aumento destinate a cene e pranzi delle festività in ossequio a tradizioni che, specie al sud, sono dure a morire. Alla fine dei conti, quando sono stati saldati debiti e conti vari, ogni nucleo familiare destina in media ai regali natalizi somme che variano tra i centocinquanta ed i duecentocinquanta euro, circa il 10% in meno rispetto allʼanno scorso. Un risparmio che rende tristi i consumatori, spesso costretti a privarsi della gioia di ricevere o acquistare il dono tanto desiderato, ma anche e soprattutto commercianti e produttori che, come vedremo nelle prossime pagine, non vedono più nel mese di dicembre il periodo del boom degli acquisti. Per ovviare allʼaumento delle spese ordinarie ed alla conseguente diminuzione delle uscite per acquisti “straordinari”, da più parti è anche giunto lʼinvito ad anticipare il periodo dei saldi a prima della fine dellʼanno. Una soluzione che potrebbe garantire maggiori possibilità di spesa per i consumatori e crescita degli affari per i commercianti. Nel frattempo i molfettesi, seppur limitandosi, non rinunciano affatto alle loro abitudini: regalini sotto lʼalbero di Natale, lauti pranzi e cene e, perché no un gesto di solidarietà, restano in cima alla lista delle cose da fare in questi ultimi giorni dellʼanno. 12 Natale a tavola a Molfetta 050 Cioccolato, mandorle, fichi secchi e vin cotto. I profumi e i colori che caratterizzano le tavole nei giorni di festa sono sempre gli stessi almeno da queste parti. Anche se, a sentire gli esperti, qualcosa comincia a cambiare pur nel solco della tradizione. Il regalo “dolce” continua a tirare ma, entrando in pasticceria, si acquista in maniera diversa a seconda che si tratti di dolci da consumare a casa con parenti e amici o di dolci con cui presentarsi a casa di amici quasi fosse un biglietto da visita. “Il cliente che acquista un dolce da portare a casa – spiega il maestro pasticcere Franco Lanza - ai dolci tipici della nostra tradizione abbina quasi sempre un dessert più fresco e morbido, una mousse, una spuma. Quando invece sta acquistando un dolce da regalare punta su qualcosa di innovativo senza però staccarsi troppo dalla nostra tradizione. In pratica sceglie dolci che comunque sono preparati con i fichi secchi piuttosto che con il vin cotto o con le mandorle”. A proposito di “innovazione controllata”, in pasticceria per questo Natale, e per tutte le festività di fine anno in genere, da non perdere sono le mousse al mandarino, i panettoni che al posto dellʼuvetta e dei canditi sono pieni di pezzi di fichi secchi e magari sono ricoperti di cioccolato, e tutti quei dolcetti che, senza allontanarsi troppo dalle ricette della nonna, fanno riscoprire il gusto dei sapori autentici. Lʼalternativa è poi la confezione gioiello per i cioccolatini artigianali di ogni forma e di ogni tipo da quelli classici a quelli speziati, a quelli allʼolio di oliva. Per trovarli? Basta girare un poʼ. Passando al salato. “Da tempo – dice il professor Giacomo Giancaspro, presidente dellʼAssociazione Cuochi baresi e vice presidente nazionale della Federazione italiana cuochi - rinnoviamo lʼinvito a riscoprire i piatti del territorio magari rivisitati per rispondere alle esigenze nutrizionali di cui ha bisogno il nostro organismo. I nostri prodotti hanno bisogno di essere riscoperti e valorizzati e qualcuno comincia ad ascoltare i nostri consigli”. E se volessimo proporre un menu per il pranzo di Natale? Eʼ presto detto. “Come antipasto proporrei anelli di calamari pastellati accompagnati da una insalatina di arance, sedano e olive nere; come primi piatti, orecchiette con funghi carboncelli e croccante di ciocia, e un risotto con il pesce San Pietro, come secondo piatto, costolette dʼagnello con purea di patate schiacciate; e poi verdure crude, frutta secca e i dolci della tradizione”. Inchiesta Regali “Fashion” a prezzi dʼo 051 ,ACORSAALREGALOSTAPERCOMINCIARE SOLOADESSOTUTTISONOACACCIADI AFFARI0ERIREGALIALPRIMOPOSTO CáLATECNOLOGIADICONSUMO Lʼidea regalo che tira di più è quella che fa riferimento alla tecnologia di consumo. Insomma Hi-pod, telefonini, videocamere e annessi funzionano ancora. Molfetta si allinea a tutte le altre città dʼItalia. Questo è quanto emerge allʼinterno dei negozi di Molfetta Outlet. A seguire si piazza lʼabbigliamento di qualità. Funziona un poʼ meno lʼoggetto prezioso, ma è colpa degli stipendi stretti. Costante, rispetto alla scorso anno, la pelletteria e le calzature. Vanno bene anche gli accessori moda e gli articoli sportivi. In salita anche la biancheria. In realtà la corsa al regalo sta per cominciare solo adesso e, per fare un bilancio bisognerà aspettare la fine dellʼanno. Anche perché un poʼ tutti si decideranno a fare acquisti soltanto a partire dai prossimi giorni, magari con la tredicesima in tasca. Un fatto è certo: tutti sono a caccia di affari. Molfetta Outlet, ad una vasta gamma di offerte commerciali che sin andrà ad ampliare il prossimo anno con lʼapertura di altri settanta negozi, abbina, come di consueto, manifestazioni di carattere prettamente natalizio legate alle tradizioni del territorio a momenti di solidarietà. Nei giorni scorsi Fashion District ha ospitato, per il secondo anno, la manifestazione “Novello in vetrina” a cui hanno preso parte le maggiori aziende vinicole pugliesi e lucane; la Pro Loco con le iniziative legate alla festività dio San Nicola, uno spettacolo di burattini, uno musicale con Daniele Stefani, e una serie di appuntamenti con la solidarietà a favore dellʼAil, dellʼAnt e della Fondazione “Aiutiamo i bambini”. Sabato 22 dicembre prossimo ci sarà “Il mercatino della solidarietà” a cura dellʼassociazione San Paolo Italia; domenica 23 dicembre ci sarà lʼanimazione per i più piccoli con Babbo Natale. Molfetta Outlet rimarrà chiuso il 25 e il 26 dicembre 2007, e il giorno di Capodanno. Il 24 e il 31 dicembre sarà aperto dalle ore 10:00 alle ore 18:00 per andare incontro alle esigenze dei ritardatari. Un felice Natale anche per loro 052 ,APPELLODI3AIDv6OGLIA MOLAVORAREEPAGARELE TASSEONESTAMENTENONCI CACCIATEv Cʼè chi a Natale al negozio grandi firme o allʼipermercato preferisce le più economiche bancarelle dei venditori ambulanti. In città da oltre ventʼanni punto di riferimento per questo tipo di acquisti è una famiglia di immigrati marocchini: Ghany Thami, suo figlio Said ed i cugini Rafiki Mustafà e Amed oltre a Kaloti Abdlilan. Sono loro che dalla metà degli anni 80 offrono le loro mercanzie nella zona del porto, nei pressi del mercato del pesce. La gente li conosce, si fida di loro e da loro acquista. Ma questo Natale per loro potrebbe non essere felice. “Il comune ci ha detto che dobbiamo spostarci o vicino la Madonna dei Martiri o in piazza Gramsci, ma lì non cʼè tanta gente e noi non guadagnamo più nulla”. Il problema è serio perché coinvolge cinque famiglie in cui vivono anche dei minori. “Non guadagnamo abbastanza: abbiamo affitti e bollette da pagare e non ci riusciamo più”. Chissà che Natale non porti loro qualche bel regalo: magari un posto sul porto! 13 occasione Il Natale buono davvero 054 Lʼalternativa al solito dono sotto lʼalbero, anche a Molfetta, è rappresentato dai prodotti che provengono dal cosiddetto fair trade, il commercio equo e solidale, che, dopo una tiepida accoglienza, ora suscitando un interesse sempre maggiore. Chi acquista un prodotto in una delle botteghe del mondo, anche a Molfetta ce nʼè una, sa di regalare un oggetto che non è stato realizzato da un bambino, i cui proventi serviranno anche per finanziare lʼapertura di scuole nelle zone di produzione, contribuiranno a raggiungimento dellʼautosufficienza economica per i paesi poveri. Il commercio equo e solidale contribuisce, nei fatti, allo sviluppo sostenibile attraverso l'offerta di migliori condizioni economiche e assicurando i diritti per i piccoli produttori che operano nel Sud del mondo e che sono tagliati dal mercato controllato dalle multinazionali. E di idee originali per un regalo decisamente unico ce ne sono davvero molte. Si va dai prodotti alimentari, caffè e cioccolato innanzitutto, a piccoli oggetti per lʼarredamento, cosmetici. I prezzi? Equi e solidali. Dʼaltra parte spendere qualche centesimo in più per contribuire ad una grande battaglia fa davvero il Natale più buono. Vie del centro invase dalla gente. Ma pochi quelli che spendono. 053 Festività natalizie non fa più rima con maggiori guadagni. Almeno stando a sentire i commercianti del centro cittadino. Sono in molti a sostenerlo, quasi tutti. Se fino a qualche anno fa il mese di dicembre era tradizionalmente considerato quello in cui ottenere i maggiori ricavi, oggi non è più così. Le persone affollano le vie commerciali, si accalcano davanti le vetrine, a volte fanno un giro tra scaffali ed espositori. Ma quelli che acquistano sono sempre di meno. O, per essere precisi, quelli che acquistano soprattutto in occasione delle feste natalizie sembra abbiano stretto la cinghia. Colpa certamente delle contingenze economiche e della difficoltà per molte famiglie di arrivare a fine mese garantendosi le spese di prima necessità, figuriamoci il superfluo. “Già perché è di superfluo che spesso parliamo” ci ha detto Felice Visaggio, da anni protagonista del commercio locale e da qualche tempo presidente dellʼassociazione di commercianti Molfetta Shopping. “Le spese di Natale, così come quelle che si effettuano in gran parte dellʼanno, spesso sono orientate verso prodotti non strettamente necessari. Del resto nelle nostre case oramai manca davvero poco e sotto Natale ci si orienta verso il piacere dellʼacquisto o la voglia di far felici gli altri”. Ma spendere non significa più fare spese folli: “Nel mese di dicembre registriamo certamente un maggiore afflusso di clienti nei nostri esercizi commerciali ma le vendite non hanno una crescita direttamente proporzionale. Diciamo che i clienti abituali comprano indipendentemente dal periodo $AQUALCHEANNONESSUNPICCONELLE VENDITEDIDICEMBRE1UALCHEAFFARE INPIÂNEIGIORNIIMMEDIATAMENTE PRECEDENTI.ATALE dellʼanno, i nuovi clienti invece sono certamente meno delle persone che affollano i negozi”. Qualche picco di vendita si registra nelle attività che si occupano di elettronica, soprattutto telefonia cellulare e piccola oggettistica: nulla che possa scoinvolgere i bilanci degli esercizi commerciali però. Insomma si spende ma non si esagera: lʼocchio è sempre rivolto al portafogli e lasciarlo vuoto di questi tempi non è certo la cosa migliore per chi si è oramai abituato a difficili espedienti per far quadrare i bilanci familiari. Per poter tracciare un bilancio più veritiero dellʼandamento degli affari nei negozi cittadini bisognerà attendere i primi giorni del nuovo anno ”sappiamo già –ha detto il presidente di Molfetta Shopping- che il vero picco delle vendite lo registreremo solo nei tre quattro giorni prima di Natale. Oramai è un andamento costante, da qualche anno a questa parte la gente si riduce ad acquistare i regali negli ultimi giorni disponibili. Prima si pensa a spese più urgenti ed in cui viene investita gran parte della tredicesima. Per chi ne ha una ovviamente!”. Nel frattempo però le vide del centro si affollano di “guardoni”. Ed i commercianti attendono, con poco ottimismo, il loro Natale. 14 Inchiesta Cʼè chi per i regali di Natale ha scelto il Centro Storico 055 3ONONUMEROSELEATTIVITÜCOMMERCIALIPRESENTINELQUARTIEREANTICOECHEOFFRONOPRODOTTIPERTUTTIIGUSTI Se nelle consuete zone del commercio cittadino lʼarrivo delle festività natalizie non porta come diretta conseguenza lʼaumento significativo delle vendite, una zona della città che negli ultimi anni ha scoperto lʼimportanza di mettersi in mostra nel mese di dicembre è senza dubbio il Centro Storico dove molti artigiani e commercianti hanno messo radici ed offrono i loro splendidi prodotti. “Questa è una parte della città che pian piano sta tornando a vivere” racconta Giuseppe Paparella, restauratore con unʼattività commerciale in via Piazza, “i molfettesi ed anche i turisti stanno imparando ad apprezzare il piacere di passeggiare tra i vicoli del centro storico e sono sempre di più le persone che entrano nelle botteghe artigianali per fare acquisti”. Nel periodo pre natalizio i molfettesi si rivolgono alle botteghe artigiane che producono manufatti spesso strettamente legati alle tradizioni molfettesi. Ma cʼè anche chi nel centro storico ha aperto un negozio di abbigliamento, una libreria, attività ristorative. “A dicembre gli affari aumentano e noi non possiamo che esserne felici” aggiunge Giuseppe. “Certo sino allʼanno scorso siamo riusciti anche ad organizzare delle manifestazioni che hanno attirato i visitatori, purtroppo questʼanno la situazione è diversa ma cercheremo di offrire qualcosa di bello a chi verrà a passeggiare da queste parti”. E tra chi si impegnerà per accogliere i cittadini ci saranno anche attori e registi de “Il Carro dei Cominci”. “Proporremo anche questʼanno Comete in Scena” ci ha detto Francesco Tammacco, “si tratta di una rassegna di teatro per bambini che fa bene anche agli adulti”. Forse lʼunica opportunità per far si che Natale arrivi anche a “Molfetta Vecchia”. E che porti tanta gente pronta ad acquistare. Sempre che tutte le botteghe siano aperte nei consueti orari e giorni di vendita. Poter ammirare le vetrine, aver voglia di acquistare e trovarsi davanti ad una porta chiusa non è mai bello. Né per chi compra, né per chi vende. Ma questa è unʼaltra storia… Cultura & Spettacoli 15 Un progetto per ipotecare il passato guardando al futuro 056 ,OBIETTIVOáEVITARECHELAMEMORIASTORICADELLEGUERREPASSATE DALLUNITÜD)TALIAALSECONDOCONFLITTOMONDIALEVADAPERDUTA Il progetto è semplice ma davvero ambizioso. Activa, società editrice de “Il fatto” e di videomolfetta.tv, si propone di “archiviare” in web tutta la documentazione raccolta negli anni dai componenti dellʼAnmig, associazione nazionale dei mutilati e degli invalidi di guerra, della Fondazione omonima, e dellʼassociazione Eredi della Storia. Lʼobiettivo è evitare che la memoria storica delle guerre passate (dallʼunità dʼItalia al secondo conflitto mondiale) vada perduta; che i ricordi ingialliti dal tempo, come le foto, gli epistolari, i documenti storici, possano scomparire per sempre. Per riuscire nellʼimpresa la redazione de “Il Fatto” e la società editrice, già a partire dai prossimi giorni, cominceranno a raccogliere le testimonianze audio e video degli ultimi reduci di guerra e dei loro diretti discendenti per renderle poi fruibili a tutti. Verranno così realizzati una serie di documentari che consentiranno di accedere a notizie altrimenti destinate a perdersi. Quando il lavoro sarà ultimato ci si troverà di fronte ad una vera e propria enciclopedia, un modo diverso per onorare la memoria e il sacrificio di quanti, in nome della patria, hanno perso la vita, e di quanti, per servirla, sono tornati a casa portandone per sempre i segni sul corpo o nella mente, nel cuore. I protagonisti del progetto 057 $AQUASIUNSECOLOTESTIMONICREDIBILI DELLASTORIAEDELLACRUDELTÜDITUTTE LEGUERRE LʼANMIG, associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, che questʼanno compie novantʼanni, è nata per onorare i mutilati, gli invalidi e tutti i caduti per mantenere vivo il ricordo del loro sacrificio e del loro contributo alla configurazione dellʼattuale società. Per assicurare continuità allʼazione dellʼAnmig, i cui soci per motivi anagrafici continuano a diminuire, nel 2000 è stata costituita la Fondazione Anmig alla quale è stato affidato il compito di preservare e tramandare il patrimonio morale, materiale e spirituale maturato negli ultimi novantʼanni.Alla Fondazione possono aderire gratuitamente i discendenti dei mutilati e degli invalidi, anche deceduti, di qualunque guerra. Fa parte della Consulta nazionale della Fondazione il dottor Guido Spaccamento. Lʼavvocato Nicola Bufi è stato invece nominato componente nella Consulta regionale. Entrambi sono ai vertici della Fondazione a Molfetta. Domenica scorsa alle 10.30, nella sala Finocchiaro della Fabbrica di san Domenico, in occasione del novantesimo anniversario dalla costituzione dellʼassociazione Anmig, la Fondazione ha organizzato un incontro nel corso del quale eʼ stata consegnata una medaglia ai superstiti dellʼultimo conflitto mondiale. (Eʼ possibile seguire le fasi della manifestazione seguendo le indicazioni fornite a pagina 17 di questo numero de “Il Fatto”). Lʼassociazione Amnig ha la sua sede a Molfetta, al civico 42 di Corso Dante. Insieme per consentire di non disperdere un patrimonio storico che appartiene a tutti LʼAssociazione Eredi della Storia è nata nel 2000. Il presidente dellʼassociazione è il dottor Michele Spadavecchia. La memoria storica è il presidente uscente Sergio Ragno, diretto discendente del tenente Ragno a cui Molfetta ha anche dedicato una strada. Lʼassociazione, sin dalla sua costituzione, si è distinta per aver organizzato convegni, mostre e iniziative di alto interesse storico, e per condotto ricerche minuziose che hanno portato alla scoperta di documenti unici. Già per il prossimo anno lʼassociazione, che svolge un lavoro egregio e che è custode di verità anche scomode, ha in programma eventi storico-culturali di grossa portata. Lʼassociazione coabita con lʼAnmig e da sempre collabora attivamente con la Fondazione. Per aderire allʼassociazione non cʼè bisogno di essere discendenti di mutilati ed invalidi di guerra. PERLAPUBBLICITASUQUESTO GIORNALECHIAMA Curiositaʼ 17 La programmazione di 'LIAVVENIMENTIDELLATUACITTÜRACCONTATIDAIPROTAGONISTI Attualità Il nostro Vescovo, monsignor Luigi Martella, il primo in Italia, ha fatto ascoltare la sua voce, carica di paterno affetto, per la Pasqua 2007, in ogni angolo del pianeta, grazie a Videomolfetta.tv. Per Natale si vuole ripetere l'esperienza. Ma cʼè di più. Monsignor Giuseppe de Candia, direttore regionale Migrantes, ha preparato un CD di brani di musica d'organo, eseguiti da lui stesso su uno degli strumenti della sua parrocchia, che è a disposizione sul sito. Chi vuole, può scaricarlo liberamente. Cronaca In unʼintervista rilasciata in esclusiva al direttore de “Il Fatto”, Sergio, il protagonista del pestaggio e della rapina avvenuta a gennaio del 2005 ad opera di due poliziotti (poi sospesi dal servizio) si racconta senza filtri. Nelle sue parole lʼorrore di quella notte. Sport Politica I protagonisti dello sport locale si raccontano in una serie di interviste da non perdere realizzate al termine degli incontri che stanno caratterizzando la stagione in corso. Cultura Spazio al Pd, nuovo soggetto politico, con una intervista al coordinatore cittadino Giovanni Abbattista. E poi l'attacco del senatore Enzo de Cosmo ai consiglieri Mezzina e Roselli. Comincia il viaggio nella storia. In un video tutte le emozioni e i ricordi dei protagonisti nella cerimonia che, domenica 16 dicembre scorso, nellʼambito dei festeggiamenti per il novantesimo anniversario dalla fondazione dellʼAnmig, associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, ha conferito i riconoscimenti ai reduci di guerra e alla loro memoria. Software libero, tecnologia ubuntu, sistema operativo Linux !PPUNTAMENTOILGENNAIONELLACRIPTADELLA0ARROCCHIADI3AN'ENNARO 058 Il progetto, per sommi capi, era stato presentato nello scorso numero, adesso si entra nel vivo. Il 19 gennaio prossimo, alle 18.30, nella cripta della parrocchia di San Gennaro, a Molfetta, sarà ufficialmente presentata lʼiniziativa che punta a far conoscere il cosiddetto software libero. Quanti vorranno accostarsi a questo universo parallelo al monopolio di microsoft e delle multinazionali, potranno farlo liberamente. La conferenza di presentazione è propedeutica ad un vero e proprio corso, un ciclo di dieci lezioni tenute da esperti del settore, a cui si potrà partecipare gratuitamente. Non cʼè da acquistare nulla. Non ci sono spese di alcun genere. Si tratta solo di entrare nel modo giusto in un mondo per i più assolutamente nuovo che ruota attorno a software liberi, legali, che si basano su t e c n o l o g i a "UBUNTU", un sistema operativo (GNU/Linux) libero e gratuito, che unisce stabilità, sicurezza e facilità di utilizzo. Questi software, in tutto e per tutto uguali a quelli super pubblicizzati, possono “girare” anche su computer di vecchia generazione e con processori non velocissimi. In pratica grazie a questa tecnologia, per poter lavorare su computer, non è necessario investire capitali in piattaforme sempre più allʼavanguardia. Tutte le lezioni saranno filmate e trasmesse in web su videomolfetta.tv: Questo consentirà anche a chi non riesce, per impegni ed imprevisti, a rispettare gli orari del corso, di seguire le lezioni anche da casa. Lʼiniziativa è realizzata dal quindicinale free press “Il Fatto”, da videomolfetta.tv, con la collaborazione e la disponibi lità di don Giuseppe De Candia, parroco della Chiesa di San Giuseppe. 18 In Cittaʼ La cambusa. Storia dʼamore e di altre malattie 059 0RESENTATOAL,ICEO3OCIOPEDAGOGICO&ORNARIDI-OLFETTAILLIBROSCRITTO DA&ABIO$I#REDICOE4OMMYDI"ARIDUEGIOVANIAUTORIBARESI Per raccontare un amore, per gridare al mondo la forza di un sentimento cʼè chi ha scelto un lucchetto. Altri hanno pensato ad un lenzuolo. E, andando indietro nel tempo, qualcuno lo ha fatto con una dedica affidata allo speaker radiofonico di turno, e, in poʼ più in là, cʼè chi ha affidati ad una tragedia lʼamore infausto di due giovani innamorati. I sentimenti comunque e sempre hanno qualcosa da dire. Qualcuno ha invece pensato di fare cambusa come fanno le barche che, prima di affrontare le lunghe traversate, stipano una grande quantità di viveri. Ebbene ci sono momenti nella vita in cui si deve fare la stessa cosa con le emozioni perché poi possano tenere compagnia nei momenti più tristi. Niente di nuovo con i sentimenti, con le emozioni è così da sempre. Lo sanno benne i “cambusieri”, migliaia di persone che, come gli studenti del Liceo Socio-pedagogico "Fornari" di Molfetta hanno avuto il merito e la fortuna di imbattersi nel libro "La Cambusa. Storia dʼamore e di altre malattie" scritto da Fabio Di Credico e Tommy di Bari, due autori baresi, Tommy in realtà è di Barletta, che hanno voluto racchiudere in un testo tutto lʼamore che hanno dentro; tutte le storie che indirettamente hanno vissuto; tutte le emozioni stipate nel tempo in una operazione quasi catartica. Il libro è stato scelto dai responsabili scolastici (docenti “illuminati” che hanno ancora la capacità di vivere le emozioni) per il progetto “A scuola di benessere”, che ha coinvolto decine di ragazzi in tre laboratori, uno di lettura, uno di teatro, lʼaltro multimediale. Eʼ stato “riletto” dagli studenti alla presenza dei due autori, dei docenti referenti del progetto, del dirigente scolastico, professor Rodolfo Azzollini, del vice sindaco Carmela Minuto, e di decine di studenti e ospiti, nel corso di un incontro introdotto da Corrado Germinario, direttore de "Il Fatto". “La cambusa” racconta della storia dʼamore, contrastata fino alle estreme conseguenze, di due giovani, Omar e Giulia, due personalità agli antipodi, due educazioni diverse, un sentimento forte in comune. Un libro che i ragazzi dovrebbero rileggere tra dieci, quindici anni, per ricordare a se stessi quali sono gli errori più comuni che spesso per amore si commettono in età adulta Perché, a guardare bene, La Cambusa, è qualcosa di più del racconto di una storia dʼamore. Eʼ uno schiaffo violento, in pieno viso. Anzi di più. Sport Questa volta tocca allʼIndeco Ragno Volley Molfetta il posto dʼonore nella carrellata sullo sport molfettese de “Il Fatto”. La compagine rossoblu del presidente Paolo Grofoli continua a vincere ed a convincere nel campionato italiano di Serie B2 di pallavolo maschile. Dopo dieci giornate dallʼinizio del campionato i molfettesi guidano saldamente la classifica grazie alle altrettante vittorie collezionate ed ai 30 punti messi in saccoccia logico risultato di 30 set vinti a fronte dei soli 6 lasciati agli avversari. Quindici giorni fa ci eravamo lasciati con la vittoria esterna sul campo del Messina per 3 a 1. Nelle due settimane successive i ragazzi allenati da Vito Avellis, un nome una garanzia per il volley pugliese, hanno centrato altre due belle vittorie. Ma andiamo con ordine. Nellʼincontro casalingo dellʼ8 dicembre ospite dei molfettesi la Tonno Callipo Vibo Valentia, seconda squadra della società calabrese che schiera la sua formazione maggiore in serie A. I calabresi si presentavano a Molfetta con il pedigree di squadra giovane ma già ben quadrata. Una premessa rispettata a pieno a dispetto dei parziali dei set: 25-16, 25-18, 23-25 e 25-18. I giovani in maglia giallorossa hanno fatto capire di La tela del “Ragno” sulla B2 Photo Press Italia 060 .ONCONOSCEOSTACOLILACORSADELTEAMALLENATODA6ITO!VEL LIS0RIMOPOSTOINSOLITARIOGRAZIEALLEDIECIVITTORIEOTTE NUTEINALTRETTANTEGARE%DILBELLODEVEANCORAARRIVAREx avere un futuro di spessore nella pallavolo che conta ed hanno pienamente meritato gli applausi del Pala Poli ed i complimenti a fine gara di mister Vito Avellis. Messa da parte la vittoria interna, sabato 15, mentre Molfetta era stretta nella morsa della neve e del gelo, i “ragni” tessevano la loro tela in quel di Gels dove collezionavano la decima vittoria consecutiva, lasciando agli avversari un solo set. Risultato finale di 3 a 1 con parziali che raccontano di uno sbandamento nella prima frazione (25-22) e di una immediata ripresa sino alla vittoria finale (17-25, 19-25, 23-25). Questa squadra, a dispetto di quanto qualche maligno diceva prima dellʼinizio della stagione, ha qualità da vendere e può anche concedersi qualche attimo di rilassamento. Certo lʼobiettivo finale resta sempre bene in vista: quel primo posto finale che vale la promozione diretta in serie B1 non deve essere mollato. Un traguardo importante per una società nata appena tre anni fa e che, grazie 19 allʼimpegno di dirigenti e tecnici, è diventata una grande realtà del volley pugliese. Una squadra che scende in campo, ogni settimana, con la voglia di divertirsi e di godersi una prima posizione ampiamente meritata. E, al di là dei risultati conseguiti sul campo dalla formazione di B2, sono altri i successi della Ragno: un settore giovanile in grande sviluppo, grande attenzione verso i tifosi ed i partner commerciali e tanta voglia di essere protagonisti anche grazie ad importanti operazioni di marketing e comunicazione. Insomma, il giusto mix per tentare di diventare grandi. Sabato 22 dicembre, alle 18, ingresso gratuito, lʼIndeco Ragno chiuderà in casa lʼanno 2007: sul parquet del Pala Poli arriverà il Manfredonia, una delle principali contendenti alla vittoria finale. Subito dopo ci sarà spazio per la meritata pausa natalizia, in attesa della ripresa dellʼattività agonistica fissata per il 12 gennaio. In quella data i rossoblu molfettesi dovranno scendere in campo in Sicilia per affrontare il Catania. Ma nel frattempo godiamoci queste dieci vittorie dieci che significano primo posto in solitario. Un primo posto attorno al quale il “Ragno” ha già cominciato a tessere la sua tela. Per difenderlo da non graditi attacchi e per spiccare il volo verso nuovi e più importanti lidi. Real: due vittorie che portano in alto Molfetta Calcio: due pareggi per sperare 061 .ELCAMPIONATODI3ERIE#DICALCIOAIMOLFETTESI CONTINUANOARECITAREDAPROTAGONISTI3ABATOPROSSIMO ULTIMOINCONTRODEL3ITORNAINCASAILGENNAIO Il duo presidenziale Mela-Mette aveva chiesto alla squadra di dare continuità ai risultati positivi. In poche parole di continuare a guardare verso la testa della classifica. E capitan Nico Allegretta e soci non se lo sono certo fatto ripetere due volte. Dopo lʼimportante pareggio per 3 a 3 conseguito sul campo del Brindisi, i biancorossi del Real Molfetta hanno centrato due belle vittorie che hanno consentito di guardare con rinnovata fiducia al prosieguo del campionato. Tutto facile nella trasferta dellʼ8 dicembre in quel di Noci: un 8 a 0 finale senza storia con tripletta di capitan Allegretta, doppietta di Colangelo e marcature di Di Chiano, Casaburi e Cirillo. Sette giorni dopo nuova vittoria, sul campo amico, contro lʼAltamura. I murgiani sono tornati a casa con 5 reti sul groppone e segnandone solo una. Marcature per il Real di Colangelo (3) e Di Chiano (2). Prossimi appuntamenti il 22 dicembre a Castellana ed il 5 gennaio, dopo la pausa natalizia, in casa con la Virtus Mola. 062 .ESSUNRINFORZOPERMISTER DI'IOVANNI,ASITUAZIONE RESTADIFFICILE Dopo sette sconfitte consecutive, il Molfetta ha centrato due pareggi che, se non lʼhanno tirata fuori dai guai, quantomeno sono serviti per smuovere la classifica. Nella gara interna del 9 dicembre contro un Liberty Bari “molfettese” che schierava gli ex Tridente, Carlucci e Uva, il Molfetta ha impattato con il risultato di 0 a 0. Sette giorni dopo nuovo segno X a Massafra. Finale di 2 a 2 con reti di Fanfulla e Paparella (nella foto). Sul fronte acquisti la società si segnala per lʼimmobilismo: nessun volto nuovo e probabile partenza di qualche altro elemento della rosa. Prossimi incontri il 23 dicembre con il Locorotondo in casa ed il 6 gennaio a Copertino. Sport 20 Virtus Basket: stop e poi vittoria Hockey Club capolista: il sogno continua 064 063 #ONTROIL#ORATOLAPRIMASCONFITTASTAGIONALE!-ASSAFRA TORNALAVITTORIA2ACCOLTAFONDIAFAVOREDI4ELETHON Che la Nuova Virtus Basket Molfetta dovesse piegare la testa per la prima volta alla nona giornata del campionato, sul parquet amico del “Pala Poli” e per giunta nel derby contro gli storici rivali del Corato, nessuno lo avrebbe immaginato né tantomeno sognato nei peggiori incubi. Ed invece, ironia della sorte, è andata proprio così. Nellʼincontro del 9 dicembre, di fronte ad oltre duemila spettatori e con una buona rappresentanza ospite, capitan Francesco Teofilo e soci non hanno opposto alcuna resistenza ad un Corato giunto a Molfetta col chiaro intento d fare male. Riuscendoci dopo quaranta minuti di gioco durante i quali i molfettesi hanno fatto ben poco per evitare il passivo di 62 a 69. Una gara nata male e finita peggio per i biancoazzurri, traditi forse dalla troppa emozione e dalla voglia di fare ancora gioire il meraviglioso pubblico locale che, comunque, a fine gara ha applaudito la squadra nonostante la sconfitta. Uniche note liete della serata lʼottimo comportamento tenuto dalle due tifoserie e la raccolta fondi in favore di Telethon promossa dalla società molfettese e cui hanno contribuito tutti i tifosi che hanno acquistato il biglietto per assistere alla gara. Dopo una settimana di riflessione e duro lavoro in palestra, gli uomini di Carolillo sono tornati a recitare il ruolo da protagonisti. In calendario vi era la dura trasferta a Massafra. Un campo “caldo” e che portava alla mente dei tifosi “scontri” ravvicinati vissuti negli ultimi anni. Ma la voglia di rifarsi e di confermarsi squadra da battere hanno fatto la loro parte sino in fondo: vittoria doveva essere e vittoria è stata. Risultato finale di 83 a 67 per i molfettesi e primo posto in solitaria messo al sicuro. Venerdì 21 dicembre, nellʼanticipo di campionato, la Virtus chiuderà in casa il 2007 ospitando il Bernalda mentre, dopo le festività, il 6 gennaio, big match in quel di Catanzaro. -OLFETTACONTINUAAVINCERE ESOGNAILRITORNOIN3ERIE !4ORNA$E2OBERTIS A poche ore dal match disputato sabato scorso contro il Modena, il presidente Massimo De Palma con un sorriso sibillino ci diceva “se i risultati dagli altri campi ci sono favorevoli, sabato sera potremmo ritrovarci in testa alla classifica”. Ed ha avuto ragione. La truppa guidata da Oscar Vianna (nella foto) ora può guardare tutti dallʼalto verso il basso. Ci eravamo lasciati con la vittoria esterna, la prima, in quel di Correggio. Subito dopo centrati altri due importantissimi successi che hanno consentito di raggiungere la vetta della classifica. Nonostante lʼaddio, apparentemente inspigabile, di Luigi Lezoche, il forte bomber molfettese trasferitosi in A1 a Giovinazzo. Nel turno esterno dellʼ8 dicembre vittoria meritata contro il Matera. Nella città dei sassi sono andati a segno due volte Cirilli e poi David Vianna, Spadavecchia e Azzollini. Risultato finale fissato sul 5 a 3. Sabato 15 a Molfetta è arrivato il Modena. Emiliani liquidati con un sonoro 6 a 2. Partita cominciata in salita, Molfetta sotto per 2 a 0, e poi riacciuffata grazie alle 4 reti di Cirilli ed alla doppietta del rientrante De Robertis. Contemporaneamente Novara e Seregno impattavano sul 4 a 4 consegnando la prima posizione al Molfetta. Prossimi appuntamenti il 22 dicembre fuori casa col Sandrigo ed il 5 gennaio in casa con il Montebello. Sport 21 Poca felicità nel volley di B1 e C Il doping nello sport molfettese 65 066 ,!3$VIAGGIAACORRENTEALTERNATA)NSERIE#DOPPIASCON FITTAPERLEMOLFETTESI$ERBYRINVIATOPERMALTEMPOAL "RILLANTECAMPAGNADICOMUNICAZIONESOCIALEPENSATAEVARATA DALL)NDECO2AGNO6OLLEYEDATREAZIENDEPARTNER Cʼè stato poco di cui essere felici negli ultimi quindici giorni nel mondo della pallavolo molfettese. Fatta eccezione per lʼIndeco Ragno Volley, le altre compagini non hanno raccolto tutto il possibile nella prima metà del mese di dicembre. LʼASD Pallavolo Molfetta-Modugno che avevamo lasciato vittoriosa nello scontro interno contro il Galatina, ha collezionato una vittoria ed una sconfitta che non consentono ancora di poter individuare con precisione quale sarà il suo ruolo nel campionato di B1. Domenica 9 dicembre Bonati e soci sono scesi nel profondo Salento per fare visita ad un Ugento che non poteva rappresentare per i nostri un ostacolo proibitivo. Ed infatti ben poca cosa hanno potuto fare i leccesi di fronte allʼASD che in poco tempo e senza dover soffrire più di tanto ha archiviato la pratica con un rotondo 3 a 0 conquistato con parziali che danno il senso della superiorità dei molfettesi: 17-25, 19-25, 15-25. Sulle ali dellʼeuforia, dettata dal buon momento, la compagine molfettese attendeva di affrontare lʼultimo incontro casalingo del 2007. Domenica 16 dicembre a Molfetta arrivava il Brolo, squadra che sulla carata appariva certamente meno quotata dei locali. Ed invece, come la storia dello sport insegna, mai dire mai e così i siciliani erano capaci di raccogliere a Molfetta lʼintera posta in palio, concedendo ai padroni di casa un solo set e facendo annotare sui taccuini i seguenti parziali: 20-25, 20-25, 25-16 e 22-25. Un brutto stop che costringeva lʼASD a cedere la terza posizione in classifica a sette giorni dallʼincontro con la capolista Gioia del Colle in programma domenica 23 dicembre, prima della pausa natalizia e della seconda trasferta consecutiva in casa della neopromossa Fasano il 13 gennaio. Per quanto riguarda la Serie C di pallavolo femminile, campionato in cui sono impegnate due compagini molfettesi, cʼè da offrirvi una cronaca parziale. Nel turno dellʼ8 dicembre doppia sconfitta: al tie-break per la Molfetta Volley a San Severo e con un duro 3 a 0 in casa nel big-match contro il Ruvo per lʼAzzurra Volley che doveva così abbandonare il primo posto in classifica. Domenica 16, invece, niente derby fra le due squadre locali a causa della sospensione del campionato decretato dalla Federazione che ha disposto il recupero per il 29 dicembre. Prima però (il 22 dicembre) lʼAzzurra ospiterà il Barletta mentre la Molfetta Volley sarà di scena a Terlizzi. CLASSIFICHE CALCIO CALCIO A 5 Eccellenza Serie C1 Corato Lucera Copertino Casarano Bisceglie Francavilla Locorotondo Nardò Ostuni Noci Liberty Bari Massafra Real Altamura Maglie Molfetta Cerignola Mesagne Leonessa 34 32 32 31 30 29 27 27 25 24 23 23 18 15 13 12 11 0 Monopoli Fasano Met. Bari Real Molfetta V. Mola Altamura Ruvo Castellana Cassano Noci Brindisi R. Mola Sava Adelfia HOCKEY 24 24 21 20 19 16 14 14 13 12 11 11 3 1 BASKET Serie A2 Serie B2 Molfetta Novara Seregno Sarzana Montebello Correggio Matera Sandrigo Thiene Modena 18 18 17 13 12 9 8 7 4 3 Molfetta Catanzaro Ostuni Ruvo Corato Marigliano Palermo Pozzuoli Bernalda Canicattì Salerno Maddaloni Massafra Bisceglie 18 16 14 14 14 10 10 8 8 8 6 6 4 2 PALLAVOLO Serie B1 Gioia del Colle Terlizzi Squinzano Lamezia Molfetta Fasano Brolo Galatina Bari Foggia Gela Modica Ugento Nicosia Serie B2 27 24 22 21 19 16 15 15 14 14 12 5 4 2 Ragno Molfetta Manfredonia Turi Putignano Lucera Gela Vibo V. Martina Franca Catania Messina Acicastello Catanzaro Pizzo Calabro Palermo Serie C Femminile 30 23 20 17 17 17 14 12 12 12 9 8 7 6 Turi Azzurra Molfetta Ruvo Noicattaro Acquaviva Santeramo San Severo Volley Bari Molfetta Volley Terlizzi Altamura Barletta Triggiano Lynx Bari 26 23 22 19 19 18 14 10 9 8 7 7 7 0 Stando a notizie diffuse da persone bene informate, il doping sta per fare il suo ingresso anche nello sport molfettese. Una vera e propria epidemia che dovrebbe coinvolgere non solo gli atleti, ma anche i tifosi e decine di studenti delle scuole cittadine. Epicentro dellʼepidemia sarà il “Pala Poli” ed a capo dellʼorganizzazione che darà vita a questo giro di “aiuti esterni” dovrebbe esserci un noto professionista e dirigente sportivo molfettese: Paolo Garofoli, ingegnere nella vita di tutti i giorni e presidente dellʼIndeco Ragno Volley per hobby. Saranno tre le sostanze usate per “dopare” atleti e spettatori: si comincerà con la focaccia pugliese, proseguendo con lʼolio dʼoliva e terminando con i tarallini. Insomma, lʼavrete capito, se di doping si tratterà, sarà solo quello legale, garantito ed altamente performante offerto dalla sana cucina pugliese. Il progetto è nato qualche mese fa nelle menti dei componenti del settore marketing e comunicazione dellʼIndeco Ragno Volley che non hanno avuto difficoltà a coinvolgere nel progetto aziende sponsor, dirigenti ed atleti. Lʼidea di fondo è che solo curando la propria salute, prestando attenzione allʼalimentazione, ed allenandosi costantemente e con professionalità è possibile raggiungere grandi risultati nello sport, senza aiuti esterni e per di più illegali. La società rossoblu ha così varato la campagna di sensibilizzazione sociale denominata “Questo è il nostro doping”. Gli atleti della Ragno hanno prestato i loro volti per promuovere, assieme ai prodotti delle aziende partner, lʼeducazione alla salute ed al rispetto delle regole. Del resto, cosa può essere meglio di una bella fetta di focaccia per rivitalizzare i muscoli e dare carica? Oltretutto garantendo la salute? Per diffondere il messaggio la società molfettese ha fatto realizzare migliaia di cartoline che promuovono lʼiniziativa e che verranno distribuite non solo nel palazzetto ma anche in tutte le scuole molfettesi. Gli studenti saranno inviati a scrivere un loro pensiero sullo sport “pulito”. I migliori scritti pervenuti verranno premiati in occasione della prima gara interna del 2008 disputata dallʼIndeco Ragno Volley. Ed in attesa di sapere cosa pensano gli studenti molfettesi dello sport “pulito”, tifosi e simpatizzanti potranno doparsi in occasione della gara del 22 dicembre contro il Manfredonia: per tutti loro a disposizione focaccia e taralli a volontà. 22 Rubriche SUDOKU FACILE DIFFICILE HARD SOLUZIONI n° 0 Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 "sottogriglie", chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte: (it.wikipedia.org) Rubriche 23 $ALRICETTARIODELLANONNAINQUESTONUMEROABBIAMO SCELTOPERVOIUNIDEAGOLOSAPERUNAMERENDAGENUINA CIAMBELLINE DOLCI Ingredienti 400 gr. di patate due uova 400 gr. di farina una bustina di polvere lievitante 100 gr. di zucchero semolato scorza di mezzo limone In una pentola fate lessare le patate in abbondante acqua. A fine cottura pelatele e schiacciatele. In una terrina ampia ponete le patate schiacciate, le uova, la farina, la scorza grattugiata di mezzo limone e la polvere lievitante (facendo attenzione che non faccia grumo). Impastate tutto fino a rendere lʼimpasto morbido e compatto. A questo punto fate la “pasta” a tocchetti e stendetela con le mani infarinate fino a creare cilindri di pasta che poi andrete a chiudere a forma di tarallo. Lasciate riposare le ciambelline per dieci minuti circa e poi friggetele nellʼolio a temperatura moderata facendo attenzione a rigirarle di tanto in tanto. Quando le ciambelline appaiono dorate da entrambi i lati toglietele dalla padella e adagiatele su un piatto per far assorbire lʼolio in eccesso. Infine immergete le ciambelline, una per una, nello zucchero semolato. E buon appetito. HOT SPOT LIBERO 067 Il progetto è di quelli che faranno notizia. Per il momento però è solo alla fase preliminare. Già a partire dai prossimi mesi (ogni cosa sarà più chiara sul prossimo numero de “il Fatto”), grazie alla collaborazione degli operatori del commercio a Molfetta potrebbe approdare una rete Hot Spot libera, alternativa a quella comunale denominata “marinai del web”, a cui è ormai impossibile iscriversi per scelte che non si è ancora riusciti a capire. Proprio la disponibilità dei commercianti, in questo senso sono in corso incontri, potrebbe consentire la realizzazione di una rete cittadina davvero libera in grado di garantire connettività a costo zero per chiunque abbia un portatile. Con i commercianti Molfetta entrerebbe nellʼesiguo numero delle città italiane in cui esiste davvero lʼinternet sociale. Attenti ai piaceri della tavola. State cominciando a vivere giorni sereni ma questo non deve spingervi agli eccessi. Buona la vita di coppia. Novità piacevoli per i single. Qualche screzio con i colleghi di lavoro potrà incupire i giorni precedenti il Natale. Siete alla vigilia di avvenimenti che in un modo o nell’altro segneranno i prossimi quindici giorni. Valutate ogni situazione prima di prendere decisioni. Discreta la salute. Copritevi la sera prima di uscire di casa, le spacconerie non portano a nulla. Quello che vi ci vuole è un viaggio. In alternativa cambiate ambiente e trovate il tempo per uscire anche solo per il fine settimana. Avete bisogno di ricaricarvi. Fate attenzione alle false lusinghe di un amico invidioso. ),&!44/ 1UINDICINALEGRATUITODIINFORMA ZIONE %$)4/2% !CTIVA3RL CONUNICOSOCIO 02%3)$%.4% 'IULIO#OSENTINO Provate a chiudere gli occhi per un istante e a pensare da quanto non vi occupate di voi, delle vostre esigenze. Bene. E’ arrivato il momento. Staccate con la routine e tuffatevi nello shopping, incontrare amici, insomma ricominciate a volervi bene. Lasciatevi trascinare dall’entusiasmo di chi vi vuole bene. Qualche momento di svago potrà solo giovarvi. I pensieri cattivi che vi attraversano la mente sono solo frutto di un lungo periodo di stress che, per fortuna, vi state lasciando alle spalle. Vi aspettano giorni sereni in compagnia dei vostri cari. Cercate in ogni caso di contenere la vostra aggressività. Fermatevi un attimo a pensare prima di parlare.Le parole dette troppo in fretta a volte possono ferire. Il vostro cuore batte sempre più forte per la persona che ha conquistato la vostra stima. Fate attenzione ai colpi di testa. Avete bisogno di un periodo di riposto, approfittate dei giorni di festa per provare a rilassarvi un po’. Attenti ai mali di stagione. Buona la vita di coppia ma forse è arrivato il momento di essere sinceri fino in fondo. Confidate al vostro partner le vostre debolezze e insieme provate a trovare una soluzione. Il silenzio a lungo andare potrebbe allontanarvi. Finalmente buone notizie. Un progetto a cui tenevate molto comincia a prendere corpo. Ora è il momento di impegnarsi per non lasciarsi sfuggire le occasioni che verranno. Non esagerate a tavola, il vostro organismo potrebbe risentirne. Continua il vostro momento positivo. Le stelle vi sono accanto ma non approfittate della situazione. Le persone che vi amano hanno bisogno di voi e forse bisognerebbe mettere da parte le vostre esigenze per andare incontro alle loro. Abbandonatevi ai sentimenti e provate a riscoprire il piacere di un abbraccio. Trascorrete qualche ora in più in famiglia e con le persone care. Negli ultimi tempi vi siete isolati e avete chiuso fuori dal vostro cuore gli affetti veri. E’ tempo di bilanci. Nel corso dell’ultimo anno ne avete combinate di tutti i colori. Ora datevi tregua e soprattutto date tregua a chi vi sta accanto. Novità piacevoli attendono chi è alla ricerca dell’anima gemella. Buoni anche i rapporti con gli amici. $)2%44/2%2%30/.3!"),% #ORRADO'ERMINARIO 2EGISTRATOPRESSOIL 4RIBUNALEDI4RANI AUTDELOTTOBRE N 2%$!:)/.% 6IADEGLI!NTICHI0ASTIFICI :ONA!RTIGIANALE! -OLFETTA REDAZIONE ILFATTONET 02/'%44/'2!&)#/)-0!' 6INCENZODE0INTO 34!-0! 4IPOGRAFIA3EDIT3RL 3ERVIZI%DITORIALI 6IADELLE/RCHIDEE -ODUGNO #/.#%3$%,,!05"",)#)4! EPASSAPAROLAIT DI.ICOLÒ,UCIVERO TEL