POTENZA - 11 LEONI

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POTENZA - 11 LEONI
Stadi d’Italia
POTENZA
Stadio Alfredo Viviani
Indirizzo: Viale Marconi – 85100 Potenza
Anno di costruzione: 1934
Capienza: 4.997
Dimensioni: 110 X 68 metri
Telefono:
Nell’estate 2004, a distanza di dieci anni dall’ultimo campionato professionistico (stagione 1993-94, Serie
C1), la città di Potenza è tornata a riassaporare il calcio che conta attraverso il ripescaggio della neonata
società Potenza srl sancito dal consiglio federale. Nel Luglio dello stesso anno si è infatti formata un’unica
realtà calcistica in grado di rappresentare degnamente il capoluogo della regione Basilicata in ambito
nazionale, unendo le due squadre - l’Associazione Sportiva Calcio Potenza ed il Football Club Potenza - che
avevano partecipato distintamente agli ultimi due campionati di Serie D, disperdendo buona parte delle
risorse economiche e sportive necessarie per un definitivo rilancio dei colori rossoblu. Proprio a Potenza nel
1919 nacque la prima società calcistica della Basilicata per opera di Alfredo Viviani, un dinamico e
appassionato giovane di Venosa (centro del potentino celebre per aver dato i natali al poeta latino Quinto
Orazio Flacco) e di lì a breve vero pioniere dello sport in tutta la regione. La squadra assunse il nome di
“Sport Club Lucano” e venne rinforzata due anni più tardi dall’arrivo di numerosi promettenti giocatori facenti
parte di un gruppo di reclute presso il XXIX Reggimento Fanteria, allora di stanza nel capoluogo lucano. Gli
stessi militari, in buona parte provenienti dalla città di Casale Monferrato - allora una potenza calcistica ricavarono un rettangolo di gioco dalla Piazza d’Armi di Parco Montereale, facendo fronte in questo modo
alla necessità di disporre di un terreno per disputare le prime gare. Il campo era ubicato in zona centrale ma
risultava fondamentalmente privo di spalti, cosicché il presidente Viviani nel 1934 decise di dotare la città di
un impianto all’altezza. Lo stadio venne realizzato a valle della città con i fondi della Provincia - poco più di
un milione di lire - in un’area precedentemente espropriata e fu inaugurato nel Novembre del 1935 con la
partita Sport Club Lucano - Nissena di Caltanissetta valida per il campionato di Prima Divisione e terminata
sul punteggio di 1 a 1. La prematura scomparsa del presidente Viviani, avvenuta nel 1937 per un attacco di
poliomelite, lasciò un profondo vuoto fra gli appassionati lucani che ottennero ben presto di intitolare alla
sua memoria lo stesso stadio, sorto originariamente con il nome di Campo del Littorio e poi conosciuto
anche come Campo Italia (dal nome del rione in cui sorge, posto a valle della città, non lontano dalla
stazione ferroviaria, e un tempo conosciuto anche con il nome di Libertà). La furia della Seconda Guerra
Mondiale danneggiò sensibilmente la struttura che fu requisita dalle truppe alleate ed utilizzata come rimessa
per auto. Al termine del conflitto il terreno di giocò riprese la sua funzione originaria e tornò ad ospitare
attività sportive grazie al paziente lavoro del fiduciario Coni Salvatore Pica. In quegli anni fu ristrutturata
anche la pista di atletica, la prima in Italia ad essere composta da un nuova miscela chimica prodotta dopo
due anni di esperimenti dalla ditta Checchetti di Roma. Soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta la pista
del Viviani fu utilizzata per numerosi meeting di atletica leggera, tra cui i campionati studenteschi e quelli
regionali, per poi essere abbandonata venendole preferita quella del Campo Scuola. Quest’ultimo è un
impianto costruito sul finire degli anni Settanta in un'area periferica a nord della città, progettato
appositamente per l'atletica e ora nuovamente utilizzato dopo essere rimasto inagibile per diverso tempo.
Negli anni l’assetto dello Stadio Viviani è cambiato davvero poco rimanendo composto principalmente dalla
tribuna coperta e dalla prospiciente Gradinata. La prima rappresenta l’unico settore di cui si componeva in
origine lo stadio, presto affiancata da due tribune laterali poi dotate di copertura, in parte in cemento e in
parte in lamiera. Di queste, quella sul lato dell’ingresso di Via Marconi è tuttavia nuovamente parzialmente
scoperta essendo stata temporaneamente rimossa la struttura in lamiera a causa dei danni prodotti da una
tromba d’aria. La Gradinata, ossia il settore dei Distinti, venne realizzata pochi anni dopo la Tribuna Centrale;
ristrutturato nel 2007, si estende per tutta la lunghezza del campo, sul fronte opposto. Sul lato ovest esiste
un ampio settore di curva costruito con una struttura metallica aggiunta nel 1992 per affrontare
adeguatamente l’imminente campionato di Serie C1. La nuova curva andò a sostituire le due piccole tribune
- sempre in metallo - che sorgevano nella stessa area e che vennero smontate a cavallo degli anni Ottanta.
Sempre nel 1992 fu allestita anche una piccola curva sul lato est, riservata alle tifoserie in trasferta, non
lontano da dove ancora si trovano gli spogliatoi e da dove era situata la vecchia Curva Nord, realizzata prima
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in legno e poi in cemento, testimone degli anni d’oro del Potenza in Serie B tra il 1963 ed il 1968. Questa fu
dismessa negli anni Settanta ed è stata abbattuta definitivamente nel Settembre 2004 per far posto alla
nuova sala stampa e ad un più ampio settore ospiti realizzato attraverso una struttura tubolare in metallo, in
parte utilizzando la stessa tribunetta eliminata dal lato est. In questo modo è stata aumentata anche la
capienza ufficiale dello stadio, adesso di 7.500 posti, e si è provveduto ad adeguare l’impianto che è stato
ristrutturato anche negli spogliatoi e nella sala stampa antistante la Tribuna Centrale per venire incontro alle
Lo Stadio Alfredo Viviani
norme federali in vista del nuovo torneo di C2. Oltre al rettangolo di gioco destinato al calcio lo stadio Viviani
ha accolto nel corso degli anni anche numerose strutture destinate alla pratica di altri sport, tra cui il campo
da tennis in terra rossa che sorgeva presso l’attuale Curva Ovest - rimosso sul finire degli anni Ottanta - ed il
campo di mini basket all'aperto nel settore nord, anch’esso da tempo eliminato. Attualmente la struttura è
destinata solo al calcio e anche la pista di atletica è praticamente scomparsa da oltre un ventennio. Di
recente è stato invece realizzato di fronte agli spogliatoi un campetto in erba sintetica per supplire alla
mancanza di adeguati spazi altrove per gli allenamenti della squadra, problema particolarmente sentito nei
lunghi mesi invernali che nel capoluogo lucano posto ad 829 metri s.l.m. sono frequentemente caratterizzati
da temperature assai rigide. Negli ultimi mesi a Potenza è emersa più volte la volontà politica di costruire un
nuovo stadio in zona periferica che possa risultare maggiormente moderno e funzionale del vecchio
Comunale. Un altro importante passo verso il rilancio del calcio potentino cominciato con l’unione delle due
squadre cittadine. Un passo alla volta, così d’altro canto si scrive la Storia e di storie lo stadio Viviani può
senz’altro raccontarne molte, non solo sportive. Alcune drammatiche, come il ricordo della tendopoli
approntata sul terreno di gioco per le numerose famiglie rimaste senza tetto in seguito allo spaventoso
terremoto che colpì l’Irpinia e la Basilicata il 23 Novembre 1980; altre memorabili, come la visita di Papa
Giovanni Paolo II, accolto da migliaia di fedeli nell’Aprile 1991 (la vocazione spirituale dello stadio potentino
fu ribadita il 31 Luglio 1994 in occasione di una manifestazione dei Testimoni di Geova). Un curioso legame
sembra unire da sempre lo stadio del capoluogo lucano al calcio dell’Est Europeo, a partire dalla gara
amichevole disputata sul finire degli anni Quaranta tra il Potenza e la Cecoslovacchia di Kubala. Seguirono il
pareggio per 1 a 1 contro la Romania Under 23 (2 Febbraio 1966), poi l’incontro perso per 2 a 1 il 22
Dicembre 1979 contro la rappresentativa bulgara (di Lorenzo Barbieri all‘89° il gol rossoblu) in un gelido
pomeriggio che richiamò sugli spalti soltanto un centinaio di fedelissimi; quindi il pareggio a reti bianche con
la nazionale sovietica del colonnello Lobanovski impegnata nella fase di preparazione al Mondiale italiano. Il
legame non si sciolse nemmeno a livello di squadre di club e il 13 Dicembre 1974, nell’ambito delle “Giornate
della Cultura Sovietica in Basilicata” organizzata dalla Regione, il Potenza ospitò in amichevole il Tavria,
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allora campione di Ucraina. L’incontro, seguito sugli spalti dal leggendario portiere sovietico Lev Jaschin, fu
vinto dagli ospiti per uno a zero grazie ad una rete di Prilepski. Negli anni 1990, infine, anche la Dinamo Kiev
e lo Skonto Riga furono ospitati in amichevole al Viviani. Gli ucraini si imposero per 4 a 2 il 2 Febbraio 1992
mentre i lettoni uscirono sconfitti per 1 a 0 il 27 Dicembre 1998. Numerose sono state anche le gare delle
rappresentative nazionali azzurre disputate sul terreno dello stadio di Potenza, seguite da un numeroso
pubblico tra una moltitudine di bandiere tricolori sventolanti. A calcare il prato del Viviani si sono succedute
la Nazionale femminile, quella militare, la rappresentativa della Lega Dilettanti e la Juniores di Del Piero,
Flachi e Tacchinardi, sconfitta dalla rappresentativa magiara per 2 a 0 il 7 Aprile 1993. Va poi ricordato che,
in epoche diverse e a partire dagli anni Sessanta, si sono esibiti allo stadio Viviani anche il Napoli, il Milan, la
Roma di Liedholm (vittoriosa per 6 a 1 il 1 Novembre 1979) e per ultima, il 12 Maggio 1994 in amichevole, la
Juventus che si impose sui locali per 2-0 con doppietta di Ravanelli. Nell’occasione venne inaugurato
l’impianto di illuminazione artificiale realizzato due anni prima e in seguito utilizzato assai raramente, più che
altro nelle gare amichevoli estive di inizio stagione e, più recentemente, nell’anticipo di campionato notturno
imposto dal calendario (3 Dicembre 2004 contro il Castel di Sangro).