Redditi,eccochirideechipiange

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Redditi,eccochirideechipiange
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Anno III - Numero 10
All’interno
l
l
I festeggiamenti
per i 150 anni
dell’Unità d’Italia
partono da Torino
Pure la Lombardia
avrà la sua festa
e la sua bandiera
(iN)
7 Marzo 2011 - Euro 0,10
A pagina 7
ECONOMIA
Il Pirellone mette
in campo 1 miliardo
per le nuove dodici
misure anticrisi per
sostenere la ripresa
e aiutare le imprese
Europa
Redditi, ecco chi ride e chi piange
tra i consiglieri regionali piemontesi
Dai 300mila euro di Mauro Laus del Pd ai 14mila di Roberto De Magistris della Lega
(gmc) Il presidente della Regione Piemonte, il leghista
Roberto Cota, per il 2009 ha
dichiarato un reddito lordo di
121.146 euro. Il presidente
del Consiglio regionale piemontese, Valerio Cattaneo
del Pdl, invece, solo 36mila
euro. Ma non sono né il più
“ricco” né il più “povero” tra
coloro che sono stati eletti e
che governano il Piemonte. Il
più ricco è risultato il consigliere del Pd Mauro Laus,
con oltre 300mila euro, mentre il più povero il leghista
Roberto De Magistris, con
poco più di 14mila.
Non va dimenticato che si
tratta delle dichiarazioni dei
redditi 2010 riferite ai guadagni 2009, quindi per molti
dei politici non comprendono
lo stipendio da consigliere o
assessore, poiché eletti per
la prima volta nel marzo
dell’anno scorso. Mediamente, infatti, i redditi più bassi
sono dichiarati dai più giovani e alla prima esperienza a
Palazzo Lascaris. Mentre dai
numeri si capisce subito chi
è un consigliere navigato.
Alle pagg. 2-4
IL PIÙ POV
ERO
O
IL PIÙ RICC
Cavalli: «Se un politico dice che qui non
c’è la ‘ndrangheta è imbecille o colluso»
(grf) «Se un politico, un sindaco, un consigliere dice che in
Lombardia, nel suo paese, nella sua città... la ‘ndrangheta
non c’è, è un imbecille o un colluso. Anche il non sapere
ormai è talmente grave che sono d’accordo con la Boccassini che sia una collusione. Perchè è insopportabile e
non tollerabile. In ogni caso
deve andare a casa». Consigliere regionale per Italia dei
Valori, Giulio Cavalli, 33 anni,
vive sotto scorta dal 2008, da
quando ha cominciato a denunciare dal palcoscenico e
dai giornali che le mafie sono
una realtà lombarda, non solo
meridionale. «L’ala ciellina del
Pdl e la Lega, per costruire la
loro immagine e per accreditarsi, hanno avuto bisogno di
un presupposto: l’idea che
questa sia la regione più pulita,
la più operosa. Ammettere che gli imprenditori e i politici
lombardi sono corruttibili sarebbe ammettere il proprio
fallimento politico. Che nei fatti è avvenuto da tempo».
A pag 6
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(IN)
Francesco
Bettoni
Premiamo il presidente di Unioncamere Lombardia in
quanto rappresenta
le imprese. Perché
la Lombardia è risultata la regione più
imprenditoriale in
Europa. Con oltre
820mila imprese, infatti, precede l’Ile
de France (ferma a
628mila imprese) e
la Catalunya
(547mila).
)OUT(
Michela
Brambilla
Il ministro del Turismo non si è presentato (e non ha
mandato alcun delegato) alla Commissione Attività
produttive della Camera dei deputati
dov’era in discussione un’interrogazione per far luce sulle
consulenze affidate
dal suo ministero.
Caro ministro, non si
fa, non si fa.
Direttore responsabile: Giancarlo Ferrario - Autorizzazione tribunale di Milano n. 655 del 5 novembre 2008 - Stampa: Tipografia Litosud - Pessano con Bornago - Milano - Via Aldo Moro, 2
Istituzioni
(iN) Europa - 7 Marzo 2011
SBLOCCATO L’ITER DI PEDEMONTANA
(2)
L'iter della Pedemontana lombarda è stato sbloccato e il ministro dell'Economia ha firmato il
decreto per l'approvazione dell'atto aggiuntivo di
adozione del Piano Economico Finanziario sottoscritto il 1° agosto 2007 tra Concessione
Autostradali Lombarde SpA e Società Autostrada
Pedemontana Lombarda SpA., completando così
l’ultimo tassello per la prosecuzione dell'opera.
Pubblicate sul Bollettino ufficiale le dichiarazioni dei redditi 200
QUANTO GUADAGNANO I P
ROBERTO COTA
(LN)
Presidente della Giunta
regionale del Piemonte
Reddito lordo 121.146 euro
(gmc) E’ passato ormai un
anno dalle elezioni regionali
in Piemonte e per molti aver
ottenuto una poltrona a Palazzo Lascaris pare essere
stato un vero affare. Ad
esempio per il “povero” Roberto De Magistris della Lega
Nord, che nel 2009 aveva
guadagnato solo 14.176 euro lordi, pari a 13.215 netti.
Ma siamo sicuri che per il
2010 dichiarerà molto di più.
Come lui ci sono tanti altri
neo consiglieri regionali che
vedranno la loro dichiarazione dei redditi più consistente. Anche se molto più giovani del leghista di Verbania
che ha 57 anni.
Altri, invece, allo stipendio
da consigliere o assessore
sono già abituati, e magari
guadagnano molto di più.
L’esponente del Pd Mauro
Laus, in Consiglio dal 2005,
ha dichiarato per il 2009 ben
307.677 euro lordi, pari a
184.743 netti. Questo perché non fa solo il politico
nella vita, ma il consigliere
torinese è anche imprenditore e amministratore.
Tutti gli altri stanno tra questi due estremi, come abbiamo potuto scoprire sfogliando il supplemento straordinario al Bollettino ufficiale
della Regione Piemonte del
17 febbraio dove sono state
pubblicate tutte le dichiarazioni dei redditi.
La Giunta
Il governatore, il leghista Roberto Cota, sta nel mezzo,
con i suoi 121.146 euro lordi,
86.822 netti, derivanti dal
ruolo di parlamentare che ricopriva prima di vincere la
guida del Piemonte nel marzo
del 2010. Se la passava molto meglio la sua avversaria
sconfitta, l’ex governatrice
del Pd Mercedes Bresso, che
con 231.298 euro lordi,
145.106 netti, ha dichiarato
nel 2009 il secondo reddito
Gli assessori
(MARCO GIBELLI)
UGO CAVALLERA
(PDL)
Vicepresidente e
assessore all’Urbanistica
Reddito lordo 170.326
BARBARA BONINO
(PDL)
Assessore ai Trasporti,
Infrastrutture, Mobilità
Reddito lordo 62.522
WILLIAM CASONI
(PDL)
Assessore al Commercio e
fiere, Parchi e aree protette
Reddito lordo 135.506
ALBERTO CIRIO
(PDL)
Assessore all’Istruzione,
Sport e Turismo
Reddito lordo 113.408
MICHELE COPPOLA
(PDL)
Assessore alla Cultura e
Politiche giovanili
Reddito lordo 84.120
CATERINA FERRERO
(PDL)
Assessore alla Sanità, Politiche sociali e famiglia
Reddito lordo 114.336
MASSIMO GIORDANO
(LN)
Assessore allo Sviluppo
economico e Innovazione
Reddito lordo 97.159
ELENA MACCANTI
(LN)
Assessore agli Affari istituzionali, Polizia locale
Reddito lordo 123.343
CLAUDIA PORCHIETTO
(PDL)
Assessore al Lavoro e Formazione professionale
Reddito lordo 167.695
GIOVANNA QUAGLIA
(LN)
Assessore al Bilancio e Finanze e Pari opportunità
Reddito lordo 44.435
ROBERTO RAVELLO
(PDL)
Assessore all’Ambiente e
Protezione civile
Reddito lordo 27.606
CLAUDIO SACCHETTO
(LN)
Assessore all’Agricoltura,
Foreste, Caccia e pesca
Reddito lordo 22.581,41
più alto, dopo quello di Laus.
Ma nella stessa Giunta guidata da Cota ci sono assessori che hanno guadagnato
più del loro presidente. Ad
esempio il vice governatore,
l’assessore all’Urbanistica
del Pdl Ugo Cavallera, aveva
dichiarato 170.326 euro, che
netti diventano 106.587. Diversi componenti di Giunta,
al contrario, guadagnavano
“poco”, soprattutto per la loro giovane età: infatti, l’assessore più giovane è il leghista Claudio Sacchetto,
classe 1979, responsabile
dell’Agricoltura, che aveva
dichiarato per il 2009 solo
22.581 euro lordi, ovvero
17.631 netti. In totale, su 13
membri della Giunta regionale, sopra i 100mila euro lordi
ce ne sono sette, compreso il
governatore.
Il Consiglio
Al presidente dell’assemblea
legislativa piemontese,
l’esponente del Pdl Valerio
Cattaneo, pare che il 2009
non sia andato molto bene
come ai suoi colleghi, avendo
dichiarato 36.004 euro lordi,
28.600 netti. Ma deve essere stato solo un momento,
poiché risulta essere «imprenditore nel settore turistico», già consigliere regionale
dal 2000 al 2005, dal 2007 al
2010 è stato vicepresindente di Finpiemonte, dal 2009 è
consigliere provinciale del
Verbano-Cusio-Ossola e si è
appena dimesso da deputato
per incompatibilità, carica ricoperta per un breve periodo
subentrando a Giuseppe Ve-
gas, neo presidente della
Consob. Nell’ufficio di presidenza c’è chi ha preso molto
più di lui, come il vicepresidente Roberto Placido del
Pd, con 142.546 euro lordi, e
i consiglieri segretari, Gianfranco Novero della Lega, con
163.452 euro, e Tullio Ponso
dell’Italia dei Valori, con
106.000. L’altro vicepresidente, il leghista Riccardo
Molinari, invece, forse per la
sua giovane età, classe
1983, ha guadagnato solo
25.682 euro lordi.
Istituzioni
(iN) Europa - 7 Marzo 2011
IL NUOVO PIANO CASA
Rilanciare gli investimenti nel settore delle costruzioni per mezzo di procedure meno restrittive.
Questo l’obiettivo del disegno di legge presentato
dalla Giunta piemontese e approvato a maggioranza dal Consiglio regionale il 1° marzo. Il
testo consente ampliamenti in deroga sugli edifici residenziali uni e bifamiliari richiedendo requisiti energetici previsti dalla legge.
(3)
09 dei consiglieri e degli assessori di Palazzo Lascaris
POLITICI PIEMONTESI
FABRIZIO BIOLE’
(M5S)
Consigliere regionale
Reddito lordo 19.162
MERCEDES BRESSO
(UNITI PER BRESSO)
Consigliere regionale
Reddito lordo 231.298
VALERIO CATTANEO
(PDL)
Presidente Consiglio
Reddito lordo 36.004
LUIGI CURSIO
(IDV)
Vicepresidente I Comm.
Reddito lordo 39.751
NINO BOETI
(PD)
Vicepresidente IV Comm.
Reddito lordo 132.157
ANDREA BUQUICCHIO
(IDV)
Consigliere regionale
Reddito lordo 192.813
MONICA CERUTTI
(SEL)
Consigliere regionale
Reddito lordo 58.997
ROBERTO DE MAGISTRIS
(LN)
Consigliere regionale
Reddito lordo 14.176
Dopo Laus e Bresso, il terzo consigliere più ricco è Raffaele Costa, del Pdl, con 225.528 euro
lordi. Di lui, però, non va dimenticato che è stato deputato per
30 anni, più volte ministro e sottosegretario, europarlamentare
e presidente della Provincia di
ROBERTO BONIPERTI
(PDL)
Consigliere regionale
Reddito lordo 151.191
ANGELO BURZI
(PDL)
Presidente I Comm.
Reddito lordo 136.356
FABRIZIO COMBA
(PDL)
Presidente V Commissione
Reddito lordo 94.000
MICHELE DELL’UTRI
(MODERATI)
Consigliere regionale
Reddito lordo 73.634
Cuneo fino al 2009. Di altri sopra
i 200mila non ce ne sono, mentre
sopra i 100mila, sui 60 consiglieri regionali, ce ne sono 31,
compresi il governatore Cota e
l’assessore della Lega Elena
Maccanti e i già citati membri
dell’ufficio di presidenza del Con-
ANTONELLO ANGELERI
(LN)
Presidente II Comm.
Reddito lordo 75.743
ELEONORA ARTESIO
(SINISTRA EUROPEA)
Consigliere regionale
Reddito lordo 139.253
FRANCO MARIA BOTTA
(PDL)
Vicepresidente II Comm.
Reddito lordo 107.200
MARCO BOTTA
(PDL)
Vicepresidente IV Comm.
Reddito lordo 124.681
DANIELE CANTORE
(PDL)
Consigliere regionale
Reddito lordo 61.957
MARIO CAROSSA
(LN)
Consigliere regionale
Reddito lordo 42.051
RAFFAELE COSTA
(PDL)
Consigliere regionale
Reddito lordo 225.528
ROSA ANNA COSTA
(PDL)
Consigliere regionale
Reddito lordo 59.722
MICHELE GIOVINE
(PENSIONATI)
Consigliere regionale
Reddito lordo 134.475
ALBERTO GOFFI
(UDC)
Vicepresidente III Comm.
Reddito lordo 135.633
DAVIDE BONO
(M5S)
Consigliere regionale
Reddito lordo 43.780
CRISTIANO BUSSOLA
(PDL)
Vicepresidente VI Comm.
Reddito lordo 66.631
ALBERTO CORTOPASSI
(PDL)
Consigliere regionale
Reddito lordo 34.558
DAVIDE GARIGLIO
(PD)
Consigliere regionale
Reddito lordo 168.548
siglio.
Fra tutti manca il reddito di un
esponente della Lega, Paolo Tiramani, il giovane valsesiano entrato per la prima volta a Palazzo
Lascaris sono nel giugno 2010 in
sostituzione del dimissionario
Gianluca Buonanno.
Istituzioni
(iN) Europa - 7 Marzo 2011
MONT AVIC E’ DELLA REGIONE
(4)
Con l'atto di affrancazione dell'enfiteusi del
vasto comprensorio alpestre in località
Chalamy di Champdepraz, già adibito a
Parco naturale del Mont Avic (e che tale
resterà), terreni ed edifici sono stati ac-
quisiti definitivamente dalla Regione Valle
d'Aosta. Il costo dell'operazione è stato di
799.000 euro.
FEDERICO GREGORIO
(LN)
Consigliere regionale
Reddito lordo 95.806
MAURO LAUS
(PD)
Vicepresidente VI Comm.
Reddito lordo 307.677
LORENZO LEARDI
(PDL)
Consigliere segretario
Reddito lordo 110.174
GIAMPIERO LEO
(PDL)
Consigliere regionale
Reddito lordo 114.158
STEFANO LEPRI
(PD)
Consigliere regionale
Reddito lordo 114.462
MAURIZIO LUPI
(VERDI-VERDI)
Consigliere regionale
Reddito lordo 141.827
GIULIANA MANICA
(PD)
Consigliere regionale
Reddito lordo 148.368
MICHELE MARINELLO
(LN)
Presidente VI Comm.
Reddito lordo 34.457
ANGIOLINO MASTRULLO
(PDL)
Vicepresidente III Comm.
Reddito lordo 85.475
RICCARDO MOLINARI
(LN)
Vicepresidente Consiglio
Reddito lordo 25.682
AUGUSTA MONTARULI
(PDL)
Consigliere regionale
Reddito lordo 15.571
ANGELA MOTTA
(PD)
Consigliere regionale
Reddito lordo 110.642
MASSIMILIANO MOTTA
(PDL)
Vicepresidente V Comm.
Reddito lordo 93.623
ROCCHINO MULIERE
(PD)
Presidente Giunta elezioni
Reddito lordo 132.334
GIOVANNI NEGRO
(UDC)
Consigliere regionale
Reddito lordo 55.987
GIANFRANCO NOVERO
(LN)
Consigliere segretario
Reddito lordo 163.452
LUCA PEDRALE
(PDL)
Presidente IV Comm.
Reddito lordo 114.773
GIANNA PENTENERO
(PD)
Vicepresidente II Comm.
Reddito lordo 142.034
ROBERTO PLACIDO
(PD)
Vicepresidente Consiglio
Reddito lordo 142.546
TULLIO PONSO
(IDV)
Consigliere segretario
Reddito lordo 106.000
ALDO RESCHIGNA
(PD)
Consigliere regionale
Reddito lordo 165.994
WILMER RONZANI
(PD)
Consigliere regionale
Reddito lordo 128.575
CARLA SPAGNUOLO
(PDL)
Consigliere regionale
Reddito lordo 73.059
ANDREA STARA
(INSIEME PER BRESSO)
Consigliere regionale
Reddito lordo 41.499
MINO TARICCO
(PD)
Vicepresidente V Comm.
Reddito lordo 142.722
ROBERTO TENTONI
(PDL)
Vicepresidente I Comm.
Reddito lordo 162.312
PAOLO TIRAMANI
(LN)
Consigliere regionale
Reddito lordo N.P.
PIETRO FRANCESCO
TOSELLI (PDL)
Consigliere regionale
Reddito lordo 119.868
ROSANNA VALLE
(PDL)
Consigliere regionale
Reddito lordo 103.002
GIAN LUCA VIGNALE
(PDL)
Presidente III Comm.
Reddito lordo 137.311
Attualità
(iN) Europa - 7 Marzo 2011
EXPO, 25 MILIONI DA ROMA
E' stata firmata nei giorni scorsi la convenzione tra Ministero delle Infrastrutture e
(mrn) E da dove se non da
Torino, la città che la vide
nascere e che ne fu la capitale
per quattro anni, potevano dipanarsi i maggiori eventi per i
festeggiamenti dei suoi 150
anni? Le celebrazioni per l’Unità d’Italia sono ormai alle porte e prevedono un calendario
fitto di iniziative e grandi eventi, soprattutto in Piemonte.
Tra i primi appuntamenti la
mostra “La bella Italia” inaugura il 17 marzo presso le
Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria (nella foto): oltre 350 opere per tracciare il
percorso che va dall’antichità
alla vigilia del 1861 attraverso
le principali “capitali culturali” pre-unitarie: Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia,
Genova, Bologna, Parma, Modena, Napoli e Palermo. La
mostra resterà aperta fino
all’11 settembre, spostandosi
poi a Firenze a Palazzo Pitti.
Nella notte tra il 16 e il 17,
sotto la Mole saranno accese
sette installazioni di “Luci
d’artista” che accompagneranno eventi e manifestazioni
della notte del Tricolore, le
opere continueranno a splendere fino a novembre. Poco più
avanti, il 25 marzo, sempre a
Torino ma al Teatro Regio unica data per il Nabucco di Giu-
Trasporti e la società Expo 2015, che consente di liberare le risorse statali di competenza 2010 a favore della società stessa
per un ammontare di circa 25 milioni di euro.
Nel frattempo la Russia ha assicurato la sua
partecipazione alla manifestazione.
(5)
Ma anche Novara ospiterà diverse mostre e manifestazioni
La festa per l’Unità d’Italia
parte dalla prima Capitale
seppe Verdi, tra gli unificatori
culturali del Paese. Altra iniziativa, senza dubbio “appetibile”, le cene regali: a partire
da aprile, una volta al mese,
per 60 euro, si potranno gustare i piatti tipici delle cucine
regionali italiane, preparati da
grandi chef nella straordinaria
cornice della Galleria Grande
della Reggia di Venaria Reale.
Ma le iniziative non riguarderanno solo la Città Antonelliana, sono previsti infatti anche itinerari dedicati al Risorgimento, nei luoghi piemontesi che hanno fatto da sfondo
alla nascita dell’Unità nazionale. Come Novara, dove il
percorso dedicherà particola-
re attenzione alla battaglia del
23 marzo 1849, la celebre
“Fatal Novara”, che vide gli
italiani sconfitti dagli austriaci di Radetzky. La storia sarà
ricordata con racconti, ma anche riproduzioni, stampe e dipinti. Sempre a Novara ma il
16 marzo al Salone Borsa di
Piazza Martiri della Libertà si
svolgerà invece un’iniziativa
organizzata dalla Camera di
Commercio, in collaborazione
con CNA, Confartigianato,
Coldiretti, Confagricoltura e
Confederazione Italiana Agricoltori, che renderà omaggio
ai 150 anni dell’Unità d’Italia
attraverso l’esposizione di
prodotti artigianali e la degustazione di specialità enogastronomiche. I visitatori potranno incontrare i venti produttori premiati con il “Calice
d’oro” nel concorso enologico
delle Colline Novaresi per
l’edizione 2010, acquistando
all’ingresso il calice dell’evento che darà diritto tra l’altro
alle degustazioni dei vini preferiti. In contemporanea sarà
possibile visitare la mostra
mercato ad ingresso libero dedicata alle produzioni agricole
ed artigiane del Novarese e
dei territori limitrofi. «Nel ricco
programma di appuntamenti
ideati per festeggiare questo
importante anniversario nazionale abbiamo voluto puntare
sulla celebrazione dell’Italia
unita dalla qualità – commenta Paolo Rovellotti, presidente dell’Ente camerale – È questo un valore ben radicato nel
nostro territorio, come dimostrano le numerose attestazioni di merito ottenute, sia in
passato che in tempi più recenti, dalle produzioni locali».
Istituzioni
(iN) Europa - 7 Marzo 2011
IRRUZIONE RADICALE
(6)
Incursione in Consiglio regionale di Marco Cappato che durante i lavori d'aula ha chiesto, dai
posti riservati al pubblico, l'istituzione di «una
commissione d'inchiesta sulle truffe elettorali».
Il Consiglio regionale «è abusivo» ha urlato
mentre veniva allontanato a forza. «Lo scandalo
nonèlaMinettima“Firmigoni”»,riferendosialle
presunte firme false raccolte alle regionali.
Intervista al consigliere regionale Giulio Cavalli (Idv), l’attore che ha denunciato la mafia e vive sotto scorta
LEMAFIEABITANOINLOMBARDIA
(grf) «Se un politico, un sindaco, un consigliere dice che
in Lombardia, nel suo paese,
nella sua città... la ‘ndrangheta non c’è, è un imbecille
o un colluso. Anche il non
sapere ormai è talmente grave che sono d’accordo con la
Boccassini che sia una collusione. Perchè è insopportabile e non tollerabile. In
ogni caso deve andare a casa».
Giulio Cavalli, 33 anni, l’attore-scrittore che vive sotto
scorta dal 2008, da quando
ha portato in teatro le “gesta” dei mafiosi, è una persona scomoda per sua stessa
ammissione. Il suo dire sempre e comunque la verità e
quello che pensa, costi quel
che costi, irrita molti. Al punto che l’essere obbligato a
muoversi con al fianco due
agenti non ha suscitato comprensione. Anzi. «Sono stati
in tanti a sostenere che non
era vero niente...»
Anche quando gli atti della
magistratura le hanno dato
ragione, anche quando i 300
arresti di questa estate hanno ribadito quanto la ‘ndrangheta faccia parte del tessuto sociale ed economico
lombardo?
I politici e molti adulti la negano. Ma con i giovani le
cose stanno cambiando. Con
Libera faccio molto lavoro
nelle scuole e nei gruppi
scout (a volte mi chiamano
anche i leghisti, ovviamente
non Roberto Castelli). E in
queste occasioni penso a una
differenza generazionale fondamentale: io la mafia ho dovuto studiarla anche per una
forma di legittima difesa, gli
studenti di oggi, invece, imparano a conoscerla fin da
bambini e hanno l’occasione di sentir
parlare di
criminalità e
Chi è
(FRANCA GEROSA)
(grf) Giulio Cavalli nasce a Milano
nel 1977. Nel 2001 fonda a Lodi,
dove vive, la compagnia «Bottega
dei mestieri teatrali». Il suo è da
sempre un teatro civile. E’ del 2007
«Linate, 8 ottobre 2001: la strage»,
al quale segue nel 2008 «Do ut des»
sulla mafia. E’ a causa di quest’ultimo spettacolo
che riceve le prime
minacce di morte.
Nel 2009 porta in
scena «A cento passi dal Duomo», scritto con il giornalista
Gianni Barbacetto,
spettacolo definito
da Cavalli «una ninna nanna dolce per
un risveglio brusco
di quella Lombardia
che si crede immune dalla mafia». Nello stesso anno il
presidente Giorgio Napolitano lo invita al Quirinale per esprimergli solidarietà e sostegno; nel 2010 gli
vengono assegnati il premio Pippo
Fava a Catania e il premio Campione
della Cultura dell’anno a Milano. La
sua ultima opera è «Nomi, cognomi
e infami» (Edizioni Verdenero,
2010). E’ un viaggio nel tempo e
nello spazio che accompagna il let-
antimafia. Le generazioni precedenti, invece, non hanno
mai parlato dei sequestri di
persona, dell’esistenza della
cocaina e dell’eroina. I nostri
genitori hanno delle grosse
responsabilità. Oggi, a differenza dei decenni passati, c’è
un esercito giovane e consapevole che spero un giorno
possa spazzare via “gli
altri”. Io
ho due figli piccoli
e spero
davvero
che per loro sarà diverso.
tore dall’attentato di via D’Amelio
al sorriso di Bruno Caccia, dalle
parole di Pippo Fava all’omicidio di
don Peppe Diana passando attraverso il coraggio di Peppino Impastato, Rosario Crocetta e i ragazzi di Addiopizzo, fino a svelare la
presenza della mafia al Nord che
l’autore è stato tra i
primi a denunciare.
In Regione è impegnato sui temi della
legalità. Sua è anche la mozione anti-Pezzano, il dirigente dell’Asl di Milano il cui nome
compare nella maxi-inchiesta «Infinito» contro la ‘ndrangheta. A quanti gli
hanno chiesto perché si candidava con Idv un anno fa
rispose: «Perché non voglio la comodità di una sedia, che sia quella
del palco dove posso ergermi a
cantore del presente corrotto o la
sedia del politico che architetta
alleanze e strategie a beneficio di
pochi. Voglio essere sul palco della
quotidianità, sul palco del tempo in
cui vivo, sul palco della società che
dice: basta!».
E’ stato eletto in Consiglio
regionale con Italia dei Valori, come mai ha scelto questo partito?
Mi ha garantito di poter rimanere fedele a me stesso, di
poter fare le battaglie vere.
Con successo?
La legge sull’educazione alla
legalità è stata licenziata dal
Consiglio pochi giorni fa, stiamo affrontando quella per
normare il contenimento del
consumo di suolo e la disciplina della compensazione
ecologica preventiva.
Parla della legge che ha avuto come primo firmatario
Renzo Bossi?
Complimentarsi con Bossi
per quella legge è come ringraziare il cameriere invece
del cuoco per il buon cibo
mangiato. L’artefice è Marco
Cipriano, l’ex vicepresidente
del Consiglio regionale. Comunque non importa chi l’ha
portata, importa se e come si
attua.
Torniamo a parlare di politica
e mafia. Gli amministratori
locali negano che sia un problema locale per ignoranza o
mettere che gli imprenditori e
i politici lombardi sono corruttibili come (e forse più) dei
meridionali sarebbe ammettere il proprio fallimento politico. Che nei fatti è avvenuto da tempo.
Insomma, il potere politico e
quello mafioso sono collusi?
Molti anche qui al Pirellone,
sono stati eletti con i voti
della ‘ndrangheta. Che li abbiano cercati non è provato,
quindi non si può dire. Pasolini diceva: io so i nomi, non
ho le prove ma so. Oggi la
Lombardia ha un quadro politico che puzza sicuramente
di mafia. Lo dice addirittura
Pisanu.
E il potere economico?
Se una volta gli imprenditori
erano vittime della ‘ndrangheta, adesso spesso sono
loro ad andare a cercare gli
‘ndranghetisti per fare affari.
Del resto entrambi sono alla
ricerca di potere e soldi. Mi
sembra che tra le 300 persone arrestate questa estate
ci siano imprenditori anche di
spicco, no?
Quindi, per lei che cosa è la
mafia?
collusione. I vertici di RegioL’articolo 416 bis del codice
ne, il sindaco di Milano, molpenale la descrive benissimo:
tissimi politici perché prefetre o più persone che si riuriscono parlare di criminalità
niscono preferibilmente di
organizzata invece che di
nascosto e che decidono di
‘ndrangheta?
accrescere la propria ricchezLa Lombardia è una regione
za, creando
che dal punto
danni al bene
di vista politicomune e utico e finanziario
ha sempre vis- «Se un amministratore lizzando l’arma
dell’intimidasuto sulla
dice che in Lombardia zione,
della miproiezione che
è riuscita a da- la ‘ndrangheta non c’è, naccia e della
violenza. Mi
re di se stessa.
è un imbecille
sembra una foNon per niente
tografia perfetè la regione
o un colluso»
ta e molto
che ha invensemplice per
tato la pubblidefinire il concetto di mafia.
cità e ha applicato il marketing alla politica oltre che
Come si vive sotto scorta?
all’imprenditoria. E’ la regio(Si irrita e si irrigidisce, poi
ne in cui spadroneggiano
risponde) Io faccio teatro col’ala ciellina del Pdl e la Lega,
me lo facevano i giullari: racche per costruire la loro imconto quello che vedo, che
magine e per accreditarsi
sento, metto in scena la sohanno avuto bisogno di un
cietà odierna. Quando il giulpresupposto: l’idea che quelare irritava il potente, veniva
sta sia la regione migliore, la
impiccato. A me va meglio.
più pulita, la più operosa. Am-
t
Redazione: Merate (Lc), via Campi, 29/L - tel. 039.9989.241
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Istituzioni
(iN) Europa - 7 Marzo 2011
NUOVO SEGRETARIO GENERALE
Il segretario generale del Consiglio Regionale è
per la prima volta una donna. Marina Gerini, 53
(grf) Do ut des: una festa per
l’Italia, il 17 marzo, e una per
la Lombardia, o meglio per i
«lumbard» che hanno subito
messo le mani avanti: per la
bandiera della Regione vogliono la Croce di San Giorgio che
sventolava a Legnano (la proposta di legge porta la firma di
Renzo Bossi), e per la festa la
data del 29 maggio, il giorno
in cui, nel 1176, i Comuni
lombardi vinsero contro il Barbarossa. «E mentre il 17 marzo i consiglieri lombardi saranno qui a lavorare, il 29
maggio sarà
festa per tutti», ha assicurato il presidente del
gruppo Lega
Nord al Pirellone, Stefano
Galli (nella
foto). Forse
dimenticando che la data non è ancora certa e
che comunque quest’anno il 29 maggio
cade di domenica.
Andiamo con ordine. Alla Lega
anni, impegnata in passato con la Giunta e poi al
Ministero del lavoro e delle politiche sociali. E’
stata presentata martedì 1 marzo dal presidente
del Consiglio Davide Boni. che ha parlato di
«piacevole novità». Gerini subentra a Umberto
Fazzone, scomparso lo scorso 26 dicembre.
La Lega non fa ostruzione sul 17 marzo ma in cambio...
Festa e bandiera lombarde
benedette dal Carroccio
la festa per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia non è
mai piaciuta. Così, quando in
Consiglio, è
arrivata la
legge che
stanzia 1,3
milioni di euro per le manifestazioni a
corollario, ha
presentato i
40 odg e 200
emendamenti. Con il risultato che il 17
marzo sarebbe passato
prima che la legge fosse approvata. Martedì 1 marzo si è
trovata la quadratura del cer-
chio. Da un lato si è varata la
legge per i 150 anni dell'Unità
del Paese (la Lega ha ritirato
gli emendamenti anche se è
rimasta ferma nel dire no)
dall’altra è stata accolta la
richiesta leghista di dare alla
Regione festa e bandiera in
nome dell'identità territoriale
e della rivendicazione di un
federalismo compiuto. Festa
e bandiera regionali, per la
verità, sono già previste nello
Statuto di autonomia della
Lombardia. Ma se l’1 marzo
non fosse passato in Consiglio l'ordine del giorno in cui
se ne chiedeva l'adozione entro 90 giorni, la Lega Nord non
avrebbe interrotto il suo ostruzionismo. L’odg, votato da tut-
Un minuto per Yara e alpino morto
Martedì 1 marzo il Consiglio regionale lombardo ha aperto la
sua seduta con un minuto di silenzio per ricordare Yara
Gambirasio, la 13enne di Brembate Sopra (Bergamo), sparita il
26 novembre e il cui corpo è stato ritrovato iil 26 febbraio nelle
campagne di Chignolo d'Isola, a pochi chilometri da casa sua.
A nome del Consiglio il presidente Davide Boni (Lega Nord) ha
inviato alla famiglia un telegramma e dei fiori augurandosi «che
l'autore di questo vile omicidio possa essere al più presto
catturato». Cordoglio anche per l'alpino Massimo Ranzani «la
37esima vittima italiana in Afghanistan», ha ricordato Boni che
ha poi augurato pronta guarigione agli altri quattro militari
rimasti feriti nell'attentato del 28 febbraio.
Un regolamento aiuta la Minetti
Nicole Minetti, la consigliere del Pdl accusata di favoreggiamento della prostituzione da quando è scoppiato il caso
Ruby è costantemente inseguita da fotografi, cronisti e telecamere. Più di una volta gli amici di partito hanno fatto
quadrato per sottrarla all’assalto. Così martedì 1 marzo anche
se lei era assente «per motivi personali» a giornalisti e operatori
è stata consegnata una copia delle norme per interviste e
riprese all'interno del Consiglio. Le disposizioni rispolverate da
un regolamento del 2007 «saranno fatte rispettare alla lettera», è stato garantito, e prevedono che gli operatori «restino
negli appositi spazi riservati» e che le interviste siano «effettuate nella sala stampa». Tutto per salvare Nicole.
Al Pirellone
(7)
Udc: stop a parentopoli e affittopoli
«Ridurre i costi della politica, ma anche introdurre criteri di
merito e professionalità nella nomina dei manager pubblici con
l’istituzione di un nuovo Organismo di garanzia che dovrà
svolgere sia un controllo preventivo che successivo sugli
incarichi agli amministratori in Enti o Aziende a partecipazione
regionale». Sono questi gli obiettivi dei due progetti di legge
presentati dal consigliere regionale dell’Udc Enrico Marcora.
«Tra le funzioni attribuite all’Organismo - spiega - vi è quella di
esprimere un parere preventivo, anche se non vincolante, sulle
candidature. Se questo Organismo fosse stato già presente,
Pietrogino Pezzano non sarebbe diventato direttore dell’Asl 1
Milano». Altro aspetto importante è la garanzia delle Pari
Opportunità: «Con il nostro pdl la parità di genere verrà
garantita sia nell’Organismo di controllo, sia tra i membri degli
organi di amministrazione, così finalmente le donne vedranno
riconosciuti i propri meriti e capacità».
ti tranne che da Sel, la dice
lunga sul peso che gli uomini
di Bossi hanno nel governo
regionale. Tra l’altro un patto
con gli alleati del Pdl garantisce che entro 15 giorni verrà
insediato un «comitato di
esperti», che entro 90 giorni,
appunto, deciderà. In tempo
utile per tentare di festeggiare già il prossimo 29 maggio.
La quadratura del cerchio è
stata trovata da Gianluca Rinaldin (Pdl), mentre gli assessori Romano La Russa e
Stefano Maullu (Pdl) hanno
stigmatizzato l'atteggiamento degli alleati, alcuni dei quali (compreso l’assessore allo
Sport, Monica Rizzi) sfoggiavano in aula felpe con la scrit-
ta «Lombardia». Il presidente
Roberto Formigoni (Pdl) ha
subito specificato che la data
della festa non è stata decisa,
che non si resterà a casa dal
lavoro e che la rosa camuna
non sarà messa da parte. In
quanto alla Croce di San Giorgio: «è già il simbolo di tanti
Comuni e pure dell’Inghilterra. E poi è la seconda maglia di
una squadra di Milano. Non so
se è il caso». Per ora è certo
che per tutto il 2011 prima di
ogni Consiglio sarà suonato
l’Inno nazionale. L’Inno di Mameli e il 17 marzo anche la
Regione sarà chiusa per festa. Lo prevede un emendamento dell'Idv passato con
voto segreto.
Nuovo pacchetto: attesi 6 miliardi di investimenti
12 sferzate all’economia
(grf) Vale 1 miliardo la «sferzata» della
Regione all'economia lombarda. A
tanto ammontano le risorse che il
Pirellone ha stabilito di mettere in
campo per il pacchetto delle nuove 12
misure anticrisi destinate a sostenere i segnali di ripresa e aiutare a
superare le fragilità ancora presenti.
«Si tratta - spiega il presidente Roberto Formigoni (Pdl) - di un complesso di misure che riguardano le
imprese, il credito, la competitività, il
commercio, il turismo, la ricerca, l'agricoltura». Le 12 misure e i rispettivi
stanziamenti regionali sono stati presentati mercoledì 2 marzo dallo stesso Formigoni, insieme al vicepresidente e assessore all'Industria e Artigianato Andrea Gibelli (Lega), all'assessore alla Semplificazione Carlo Maccari (Pdl) e ai sottosegretari
Paolo Alli e Alberto Cavalli. «Il miliardo messo in campo dalla Regione
sarà in grado di generare nei prossimi
anni investimenti per 6 miliardi: 2
miliardi prodotti dal sostegno al credito; 1,5 miliardi di investimenti attivati (in 5-7 anni) dal Progetto banda
ultra larga; 2,5 miliardi innescati dal
Piano per una Lombardia sostenibile
2010», sottolinea Formigoni. Gibelli
aggiunge: «Gli strumenti di sostegno
alla competitività da noi messi in
campo sono corrispondenti alle esigenze del mondo produttivo, specie
delle piccole e medie imprese. Anche,
in particolare, per la grande velocizzazione dei tempi». Nove delle misure
messe a punto sono provvedimenti
che implicano finanziamenti diretti. Il
miliardo di stanziamenti (per la precisione 990 milioni) è così suddiviso:
rafforzamento delle garanzie al credito 20 milioni; start-up di nuove imprese 60 milioni; reti di imprese (Progetto Ergon) 24 milioni; attrattività
commerciale e turistica 91 milioni;
lavoro e sostegno ai disoccupati 215
milioni (in particolare lo strumento
della Dote viene riposizionato mirando al risultato dell'inserimento o reinserimento lavorativo. Le priorità del
2011 a sostegno dell'occupazione,
con risorse pari a 150 milioni, sono: la
promozione dell'occupazione giovanile; lo sviluppo del capitale umano; la
ricollocazione di lavoratori espulsi o in
fase di espulsione dal mercato del
lavoro con particolare attenzione agli
over 55; promozione dell'inserimento
lavorativo di persone con disabilità.
Altri 65 milioni sono lo stanziamento
per le politiche per la casa e il sostegno affitti a disoccupati e cassintegrati); ricerca (accordo Miur)
146 milioni; green economy/banda
larga 150 milioni; ADP competitività
84 milioni; agricoltura - antico Fondi
Pac 200 milioni.
Altre tre misure svolgono invece linee
strategiche di politica regionale, con
ricadute positive sul sistema delle
imprese. Riguardano: semplificazione
(zero burocrazia); accoglimento delle
aziende in difficoltà (Raid); attrattività (Piani di sviluppo territoriale).
(8)
(iN) Europa - 7 Marzo 2011
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