Redditi,eccochirideechipiange
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y(7HB9H2*NPSKKK( +=!"!"!=!" Anno III - Numero 10 All’interno l l I festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia partono da Torino Pure la Lombardia avrà la sua festa e la sua bandiera (iN) 7 Marzo 2011 - Euro 0,10 A pagina 7 ECONOMIA Il Pirellone mette in campo 1 miliardo per le nuove dodici misure anticrisi per sostenere la ripresa e aiutare le imprese Europa Redditi, ecco chi ride e chi piange tra i consiglieri regionali piemontesi Dai 300mila euro di Mauro Laus del Pd ai 14mila di Roberto De Magistris della Lega (gmc) Il presidente della Regione Piemonte, il leghista Roberto Cota, per il 2009 ha dichiarato un reddito lordo di 121.146 euro. Il presidente del Consiglio regionale piemontese, Valerio Cattaneo del Pdl, invece, solo 36mila euro. Ma non sono né il più “ricco” né il più “povero” tra coloro che sono stati eletti e che governano il Piemonte. Il più ricco è risultato il consigliere del Pd Mauro Laus, con oltre 300mila euro, mentre il più povero il leghista Roberto De Magistris, con poco più di 14mila. Non va dimenticato che si tratta delle dichiarazioni dei redditi 2010 riferite ai guadagni 2009, quindi per molti dei politici non comprendono lo stipendio da consigliere o assessore, poiché eletti per la prima volta nel marzo dell’anno scorso. Mediamente, infatti, i redditi più bassi sono dichiarati dai più giovani e alla prima esperienza a Palazzo Lascaris. Mentre dai numeri si capisce subito chi è un consigliere navigato. Alle pagg. 2-4 IL PIÙ POV ERO O IL PIÙ RICC Cavalli: «Se un politico dice che qui non c’è la ‘ndrangheta è imbecille o colluso» (grf) «Se un politico, un sindaco, un consigliere dice che in Lombardia, nel suo paese, nella sua città... la ‘ndrangheta non c’è, è un imbecille o un colluso. Anche il non sapere ormai è talmente grave che sono d’accordo con la Boccassini che sia una collusione. Perchè è insopportabile e non tollerabile. In ogni caso deve andare a casa». Consigliere regionale per Italia dei Valori, Giulio Cavalli, 33 anni, vive sotto scorta dal 2008, da quando ha cominciato a denunciare dal palcoscenico e dai giornali che le mafie sono una realtà lombarda, non solo meridionale. «L’ala ciellina del Pdl e la Lega, per costruire la loro immagine e per accreditarsi, hanno avuto bisogno di un presupposto: l’idea che questa sia la regione più pulita, la più operosa. Ammettere che gli imprenditori e i politici lombardi sono corruttibili sarebbe ammettere il proprio fallimento politico. Che nei fatti è avvenuto da tempo». A pag 6 YLghD2LJfKyPRMIz1VoeDaujUZI/+CKNKL15usLlJydbBcGX1pPKTw== (IN) Francesco Bettoni Premiamo il presidente di Unioncamere Lombardia in quanto rappresenta le imprese. Perché la Lombardia è risultata la regione più imprenditoriale in Europa. Con oltre 820mila imprese, infatti, precede l’Ile de France (ferma a 628mila imprese) e la Catalunya (547mila). )OUT( Michela Brambilla Il ministro del Turismo non si è presentato (e non ha mandato alcun delegato) alla Commissione Attività produttive della Camera dei deputati dov’era in discussione un’interrogazione per far luce sulle consulenze affidate dal suo ministero. Caro ministro, non si fa, non si fa. Direttore responsabile: Giancarlo Ferrario - Autorizzazione tribunale di Milano n. 655 del 5 novembre 2008 - Stampa: Tipografia Litosud - Pessano con Bornago - Milano - Via Aldo Moro, 2 Istituzioni (iN) Europa - 7 Marzo 2011 SBLOCCATO L’ITER DI PEDEMONTANA (2) L'iter della Pedemontana lombarda è stato sbloccato e il ministro dell'Economia ha firmato il decreto per l'approvazione dell'atto aggiuntivo di adozione del Piano Economico Finanziario sottoscritto il 1° agosto 2007 tra Concessione Autostradali Lombarde SpA e Società Autostrada Pedemontana Lombarda SpA., completando così l’ultimo tassello per la prosecuzione dell'opera. Pubblicate sul Bollettino ufficiale le dichiarazioni dei redditi 200 QUANTO GUADAGNANO I P ROBERTO COTA (LN) Presidente della Giunta regionale del Piemonte Reddito lordo 121.146 euro (gmc) E’ passato ormai un anno dalle elezioni regionali in Piemonte e per molti aver ottenuto una poltrona a Palazzo Lascaris pare essere stato un vero affare. Ad esempio per il “povero” Roberto De Magistris della Lega Nord, che nel 2009 aveva guadagnato solo 14.176 euro lordi, pari a 13.215 netti. Ma siamo sicuri che per il 2010 dichiarerà molto di più. Come lui ci sono tanti altri neo consiglieri regionali che vedranno la loro dichiarazione dei redditi più consistente. Anche se molto più giovani del leghista di Verbania che ha 57 anni. Altri, invece, allo stipendio da consigliere o assessore sono già abituati, e magari guadagnano molto di più. L’esponente del Pd Mauro Laus, in Consiglio dal 2005, ha dichiarato per il 2009 ben 307.677 euro lordi, pari a 184.743 netti. Questo perché non fa solo il politico nella vita, ma il consigliere torinese è anche imprenditore e amministratore. Tutti gli altri stanno tra questi due estremi, come abbiamo potuto scoprire sfogliando il supplemento straordinario al Bollettino ufficiale della Regione Piemonte del 17 febbraio dove sono state pubblicate tutte le dichiarazioni dei redditi. La Giunta Il governatore, il leghista Roberto Cota, sta nel mezzo, con i suoi 121.146 euro lordi, 86.822 netti, derivanti dal ruolo di parlamentare che ricopriva prima di vincere la guida del Piemonte nel marzo del 2010. Se la passava molto meglio la sua avversaria sconfitta, l’ex governatrice del Pd Mercedes Bresso, che con 231.298 euro lordi, 145.106 netti, ha dichiarato nel 2009 il secondo reddito Gli assessori (MARCO GIBELLI) UGO CAVALLERA (PDL) Vicepresidente e assessore all’Urbanistica Reddito lordo 170.326 BARBARA BONINO (PDL) Assessore ai Trasporti, Infrastrutture, Mobilità Reddito lordo 62.522 WILLIAM CASONI (PDL) Assessore al Commercio e fiere, Parchi e aree protette Reddito lordo 135.506 ALBERTO CIRIO (PDL) Assessore all’Istruzione, Sport e Turismo Reddito lordo 113.408 MICHELE COPPOLA (PDL) Assessore alla Cultura e Politiche giovanili Reddito lordo 84.120 CATERINA FERRERO (PDL) Assessore alla Sanità, Politiche sociali e famiglia Reddito lordo 114.336 MASSIMO GIORDANO (LN) Assessore allo Sviluppo economico e Innovazione Reddito lordo 97.159 ELENA MACCANTI (LN) Assessore agli Affari istituzionali, Polizia locale Reddito lordo 123.343 CLAUDIA PORCHIETTO (PDL) Assessore al Lavoro e Formazione professionale Reddito lordo 167.695 GIOVANNA QUAGLIA (LN) Assessore al Bilancio e Finanze e Pari opportunità Reddito lordo 44.435 ROBERTO RAVELLO (PDL) Assessore all’Ambiente e Protezione civile Reddito lordo 27.606 CLAUDIO SACCHETTO (LN) Assessore all’Agricoltura, Foreste, Caccia e pesca Reddito lordo 22.581,41 più alto, dopo quello di Laus. Ma nella stessa Giunta guidata da Cota ci sono assessori che hanno guadagnato più del loro presidente. Ad esempio il vice governatore, l’assessore all’Urbanistica del Pdl Ugo Cavallera, aveva dichiarato 170.326 euro, che netti diventano 106.587. Diversi componenti di Giunta, al contrario, guadagnavano “poco”, soprattutto per la loro giovane età: infatti, l’assessore più giovane è il leghista Claudio Sacchetto, classe 1979, responsabile dell’Agricoltura, che aveva dichiarato per il 2009 solo 22.581 euro lordi, ovvero 17.631 netti. In totale, su 13 membri della Giunta regionale, sopra i 100mila euro lordi ce ne sono sette, compreso il governatore. Il Consiglio Al presidente dell’assemblea legislativa piemontese, l’esponente del Pdl Valerio Cattaneo, pare che il 2009 non sia andato molto bene come ai suoi colleghi, avendo dichiarato 36.004 euro lordi, 28.600 netti. Ma deve essere stato solo un momento, poiché risulta essere «imprenditore nel settore turistico», già consigliere regionale dal 2000 al 2005, dal 2007 al 2010 è stato vicepresindente di Finpiemonte, dal 2009 è consigliere provinciale del Verbano-Cusio-Ossola e si è appena dimesso da deputato per incompatibilità, carica ricoperta per un breve periodo subentrando a Giuseppe Ve- gas, neo presidente della Consob. Nell’ufficio di presidenza c’è chi ha preso molto più di lui, come il vicepresidente Roberto Placido del Pd, con 142.546 euro lordi, e i consiglieri segretari, Gianfranco Novero della Lega, con 163.452 euro, e Tullio Ponso dell’Italia dei Valori, con 106.000. L’altro vicepresidente, il leghista Riccardo Molinari, invece, forse per la sua giovane età, classe 1983, ha guadagnato solo 25.682 euro lordi. Istituzioni (iN) Europa - 7 Marzo 2011 IL NUOVO PIANO CASA Rilanciare gli investimenti nel settore delle costruzioni per mezzo di procedure meno restrittive. Questo l’obiettivo del disegno di legge presentato dalla Giunta piemontese e approvato a maggioranza dal Consiglio regionale il 1° marzo. Il testo consente ampliamenti in deroga sugli edifici residenziali uni e bifamiliari richiedendo requisiti energetici previsti dalla legge. (3) 09 dei consiglieri e degli assessori di Palazzo Lascaris POLITICI PIEMONTESI FABRIZIO BIOLE’ (M5S) Consigliere regionale Reddito lordo 19.162 MERCEDES BRESSO (UNITI PER BRESSO) Consigliere regionale Reddito lordo 231.298 VALERIO CATTANEO (PDL) Presidente Consiglio Reddito lordo 36.004 LUIGI CURSIO (IDV) Vicepresidente I Comm. Reddito lordo 39.751 NINO BOETI (PD) Vicepresidente IV Comm. Reddito lordo 132.157 ANDREA BUQUICCHIO (IDV) Consigliere regionale Reddito lordo 192.813 MONICA CERUTTI (SEL) Consigliere regionale Reddito lordo 58.997 ROBERTO DE MAGISTRIS (LN) Consigliere regionale Reddito lordo 14.176 Dopo Laus e Bresso, il terzo consigliere più ricco è Raffaele Costa, del Pdl, con 225.528 euro lordi. Di lui, però, non va dimenticato che è stato deputato per 30 anni, più volte ministro e sottosegretario, europarlamentare e presidente della Provincia di ROBERTO BONIPERTI (PDL) Consigliere regionale Reddito lordo 151.191 ANGELO BURZI (PDL) Presidente I Comm. Reddito lordo 136.356 FABRIZIO COMBA (PDL) Presidente V Commissione Reddito lordo 94.000 MICHELE DELL’UTRI (MODERATI) Consigliere regionale Reddito lordo 73.634 Cuneo fino al 2009. Di altri sopra i 200mila non ce ne sono, mentre sopra i 100mila, sui 60 consiglieri regionali, ce ne sono 31, compresi il governatore Cota e l’assessore della Lega Elena Maccanti e i già citati membri dell’ufficio di presidenza del Con- ANTONELLO ANGELERI (LN) Presidente II Comm. Reddito lordo 75.743 ELEONORA ARTESIO (SINISTRA EUROPEA) Consigliere regionale Reddito lordo 139.253 FRANCO MARIA BOTTA (PDL) Vicepresidente II Comm. Reddito lordo 107.200 MARCO BOTTA (PDL) Vicepresidente IV Comm. Reddito lordo 124.681 DANIELE CANTORE (PDL) Consigliere regionale Reddito lordo 61.957 MARIO CAROSSA (LN) Consigliere regionale Reddito lordo 42.051 RAFFAELE COSTA (PDL) Consigliere regionale Reddito lordo 225.528 ROSA ANNA COSTA (PDL) Consigliere regionale Reddito lordo 59.722 MICHELE GIOVINE (PENSIONATI) Consigliere regionale Reddito lordo 134.475 ALBERTO GOFFI (UDC) Vicepresidente III Comm. Reddito lordo 135.633 DAVIDE BONO (M5S) Consigliere regionale Reddito lordo 43.780 CRISTIANO BUSSOLA (PDL) Vicepresidente VI Comm. Reddito lordo 66.631 ALBERTO CORTOPASSI (PDL) Consigliere regionale Reddito lordo 34.558 DAVIDE GARIGLIO (PD) Consigliere regionale Reddito lordo 168.548 siglio. Fra tutti manca il reddito di un esponente della Lega, Paolo Tiramani, il giovane valsesiano entrato per la prima volta a Palazzo Lascaris sono nel giugno 2010 in sostituzione del dimissionario Gianluca Buonanno. Istituzioni (iN) Europa - 7 Marzo 2011 MONT AVIC E’ DELLA REGIONE (4) Con l'atto di affrancazione dell'enfiteusi del vasto comprensorio alpestre in località Chalamy di Champdepraz, già adibito a Parco naturale del Mont Avic (e che tale resterà), terreni ed edifici sono stati ac- quisiti definitivamente dalla Regione Valle d'Aosta. Il costo dell'operazione è stato di 799.000 euro. FEDERICO GREGORIO (LN) Consigliere regionale Reddito lordo 95.806 MAURO LAUS (PD) Vicepresidente VI Comm. Reddito lordo 307.677 LORENZO LEARDI (PDL) Consigliere segretario Reddito lordo 110.174 GIAMPIERO LEO (PDL) Consigliere regionale Reddito lordo 114.158 STEFANO LEPRI (PD) Consigliere regionale Reddito lordo 114.462 MAURIZIO LUPI (VERDI-VERDI) Consigliere regionale Reddito lordo 141.827 GIULIANA MANICA (PD) Consigliere regionale Reddito lordo 148.368 MICHELE MARINELLO (LN) Presidente VI Comm. Reddito lordo 34.457 ANGIOLINO MASTRULLO (PDL) Vicepresidente III Comm. Reddito lordo 85.475 RICCARDO MOLINARI (LN) Vicepresidente Consiglio Reddito lordo 25.682 AUGUSTA MONTARULI (PDL) Consigliere regionale Reddito lordo 15.571 ANGELA MOTTA (PD) Consigliere regionale Reddito lordo 110.642 MASSIMILIANO MOTTA (PDL) Vicepresidente V Comm. Reddito lordo 93.623 ROCCHINO MULIERE (PD) Presidente Giunta elezioni Reddito lordo 132.334 GIOVANNI NEGRO (UDC) Consigliere regionale Reddito lordo 55.987 GIANFRANCO NOVERO (LN) Consigliere segretario Reddito lordo 163.452 LUCA PEDRALE (PDL) Presidente IV Comm. Reddito lordo 114.773 GIANNA PENTENERO (PD) Vicepresidente II Comm. Reddito lordo 142.034 ROBERTO PLACIDO (PD) Vicepresidente Consiglio Reddito lordo 142.546 TULLIO PONSO (IDV) Consigliere segretario Reddito lordo 106.000 ALDO RESCHIGNA (PD) Consigliere regionale Reddito lordo 165.994 WILMER RONZANI (PD) Consigliere regionale Reddito lordo 128.575 CARLA SPAGNUOLO (PDL) Consigliere regionale Reddito lordo 73.059 ANDREA STARA (INSIEME PER BRESSO) Consigliere regionale Reddito lordo 41.499 MINO TARICCO (PD) Vicepresidente V Comm. Reddito lordo 142.722 ROBERTO TENTONI (PDL) Vicepresidente I Comm. Reddito lordo 162.312 PAOLO TIRAMANI (LN) Consigliere regionale Reddito lordo N.P. PIETRO FRANCESCO TOSELLI (PDL) Consigliere regionale Reddito lordo 119.868 ROSANNA VALLE (PDL) Consigliere regionale Reddito lordo 103.002 GIAN LUCA VIGNALE (PDL) Presidente III Comm. Reddito lordo 137.311 Attualità (iN) Europa - 7 Marzo 2011 EXPO, 25 MILIONI DA ROMA E' stata firmata nei giorni scorsi la convenzione tra Ministero delle Infrastrutture e (mrn) E da dove se non da Torino, la città che la vide nascere e che ne fu la capitale per quattro anni, potevano dipanarsi i maggiori eventi per i festeggiamenti dei suoi 150 anni? Le celebrazioni per l’Unità d’Italia sono ormai alle porte e prevedono un calendario fitto di iniziative e grandi eventi, soprattutto in Piemonte. Tra i primi appuntamenti la mostra “La bella Italia” inaugura il 17 marzo presso le Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria (nella foto): oltre 350 opere per tracciare il percorso che va dall’antichità alla vigilia del 1861 attraverso le principali “capitali culturali” pre-unitarie: Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Parma, Modena, Napoli e Palermo. La mostra resterà aperta fino all’11 settembre, spostandosi poi a Firenze a Palazzo Pitti. Nella notte tra il 16 e il 17, sotto la Mole saranno accese sette installazioni di “Luci d’artista” che accompagneranno eventi e manifestazioni della notte del Tricolore, le opere continueranno a splendere fino a novembre. Poco più avanti, il 25 marzo, sempre a Torino ma al Teatro Regio unica data per il Nabucco di Giu- Trasporti e la società Expo 2015, che consente di liberare le risorse statali di competenza 2010 a favore della società stessa per un ammontare di circa 25 milioni di euro. Nel frattempo la Russia ha assicurato la sua partecipazione alla manifestazione. (5) Ma anche Novara ospiterà diverse mostre e manifestazioni La festa per l’Unità d’Italia parte dalla prima Capitale seppe Verdi, tra gli unificatori culturali del Paese. Altra iniziativa, senza dubbio “appetibile”, le cene regali: a partire da aprile, una volta al mese, per 60 euro, si potranno gustare i piatti tipici delle cucine regionali italiane, preparati da grandi chef nella straordinaria cornice della Galleria Grande della Reggia di Venaria Reale. Ma le iniziative non riguarderanno solo la Città Antonelliana, sono previsti infatti anche itinerari dedicati al Risorgimento, nei luoghi piemontesi che hanno fatto da sfondo alla nascita dell’Unità nazionale. Come Novara, dove il percorso dedicherà particola- re attenzione alla battaglia del 23 marzo 1849, la celebre “Fatal Novara”, che vide gli italiani sconfitti dagli austriaci di Radetzky. La storia sarà ricordata con racconti, ma anche riproduzioni, stampe e dipinti. Sempre a Novara ma il 16 marzo al Salone Borsa di Piazza Martiri della Libertà si svolgerà invece un’iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio, in collaborazione con CNA, Confartigianato, Coldiretti, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori, che renderà omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia attraverso l’esposizione di prodotti artigianali e la degustazione di specialità enogastronomiche. I visitatori potranno incontrare i venti produttori premiati con il “Calice d’oro” nel concorso enologico delle Colline Novaresi per l’edizione 2010, acquistando all’ingresso il calice dell’evento che darà diritto tra l’altro alle degustazioni dei vini preferiti. In contemporanea sarà possibile visitare la mostra mercato ad ingresso libero dedicata alle produzioni agricole ed artigiane del Novarese e dei territori limitrofi. «Nel ricco programma di appuntamenti ideati per festeggiare questo importante anniversario nazionale abbiamo voluto puntare sulla celebrazione dell’Italia unita dalla qualità – commenta Paolo Rovellotti, presidente dell’Ente camerale – È questo un valore ben radicato nel nostro territorio, come dimostrano le numerose attestazioni di merito ottenute, sia in passato che in tempi più recenti, dalle produzioni locali». Istituzioni (iN) Europa - 7 Marzo 2011 IRRUZIONE RADICALE (6) Incursione in Consiglio regionale di Marco Cappato che durante i lavori d'aula ha chiesto, dai posti riservati al pubblico, l'istituzione di «una commissione d'inchiesta sulle truffe elettorali». Il Consiglio regionale «è abusivo» ha urlato mentre veniva allontanato a forza. «Lo scandalo nonèlaMinettima“Firmigoni”»,riferendosialle presunte firme false raccolte alle regionali. Intervista al consigliere regionale Giulio Cavalli (Idv), l’attore che ha denunciato la mafia e vive sotto scorta LEMAFIEABITANOINLOMBARDIA (grf) «Se un politico, un sindaco, un consigliere dice che in Lombardia, nel suo paese, nella sua città... la ‘ndrangheta non c’è, è un imbecille o un colluso. Anche il non sapere ormai è talmente grave che sono d’accordo con la Boccassini che sia una collusione. Perchè è insopportabile e non tollerabile. In ogni caso deve andare a casa». Giulio Cavalli, 33 anni, l’attore-scrittore che vive sotto scorta dal 2008, da quando ha portato in teatro le “gesta” dei mafiosi, è una persona scomoda per sua stessa ammissione. Il suo dire sempre e comunque la verità e quello che pensa, costi quel che costi, irrita molti. Al punto che l’essere obbligato a muoversi con al fianco due agenti non ha suscitato comprensione. Anzi. «Sono stati in tanti a sostenere che non era vero niente...» Anche quando gli atti della magistratura le hanno dato ragione, anche quando i 300 arresti di questa estate hanno ribadito quanto la ‘ndrangheta faccia parte del tessuto sociale ed economico lombardo? I politici e molti adulti la negano. Ma con i giovani le cose stanno cambiando. Con Libera faccio molto lavoro nelle scuole e nei gruppi scout (a volte mi chiamano anche i leghisti, ovviamente non Roberto Castelli). E in queste occasioni penso a una differenza generazionale fondamentale: io la mafia ho dovuto studiarla anche per una forma di legittima difesa, gli studenti di oggi, invece, imparano a conoscerla fin da bambini e hanno l’occasione di sentir parlare di criminalità e Chi è (FRANCA GEROSA) (grf) Giulio Cavalli nasce a Milano nel 1977. Nel 2001 fonda a Lodi, dove vive, la compagnia «Bottega dei mestieri teatrali». Il suo è da sempre un teatro civile. E’ del 2007 «Linate, 8 ottobre 2001: la strage», al quale segue nel 2008 «Do ut des» sulla mafia. E’ a causa di quest’ultimo spettacolo che riceve le prime minacce di morte. Nel 2009 porta in scena «A cento passi dal Duomo», scritto con il giornalista Gianni Barbacetto, spettacolo definito da Cavalli «una ninna nanna dolce per un risveglio brusco di quella Lombardia che si crede immune dalla mafia». Nello stesso anno il presidente Giorgio Napolitano lo invita al Quirinale per esprimergli solidarietà e sostegno; nel 2010 gli vengono assegnati il premio Pippo Fava a Catania e il premio Campione della Cultura dell’anno a Milano. La sua ultima opera è «Nomi, cognomi e infami» (Edizioni Verdenero, 2010). E’ un viaggio nel tempo e nello spazio che accompagna il let- antimafia. Le generazioni precedenti, invece, non hanno mai parlato dei sequestri di persona, dell’esistenza della cocaina e dell’eroina. I nostri genitori hanno delle grosse responsabilità. Oggi, a differenza dei decenni passati, c’è un esercito giovane e consapevole che spero un giorno possa spazzare via “gli altri”. Io ho due figli piccoli e spero davvero che per loro sarà diverso. tore dall’attentato di via D’Amelio al sorriso di Bruno Caccia, dalle parole di Pippo Fava all’omicidio di don Peppe Diana passando attraverso il coraggio di Peppino Impastato, Rosario Crocetta e i ragazzi di Addiopizzo, fino a svelare la presenza della mafia al Nord che l’autore è stato tra i primi a denunciare. In Regione è impegnato sui temi della legalità. Sua è anche la mozione anti-Pezzano, il dirigente dell’Asl di Milano il cui nome compare nella maxi-inchiesta «Infinito» contro la ‘ndrangheta. A quanti gli hanno chiesto perché si candidava con Idv un anno fa rispose: «Perché non voglio la comodità di una sedia, che sia quella del palco dove posso ergermi a cantore del presente corrotto o la sedia del politico che architetta alleanze e strategie a beneficio di pochi. Voglio essere sul palco della quotidianità, sul palco del tempo in cui vivo, sul palco della società che dice: basta!». E’ stato eletto in Consiglio regionale con Italia dei Valori, come mai ha scelto questo partito? Mi ha garantito di poter rimanere fedele a me stesso, di poter fare le battaglie vere. Con successo? La legge sull’educazione alla legalità è stata licenziata dal Consiglio pochi giorni fa, stiamo affrontando quella per normare il contenimento del consumo di suolo e la disciplina della compensazione ecologica preventiva. Parla della legge che ha avuto come primo firmatario Renzo Bossi? Complimentarsi con Bossi per quella legge è come ringraziare il cameriere invece del cuoco per il buon cibo mangiato. L’artefice è Marco Cipriano, l’ex vicepresidente del Consiglio regionale. Comunque non importa chi l’ha portata, importa se e come si attua. Torniamo a parlare di politica e mafia. Gli amministratori locali negano che sia un problema locale per ignoranza o mettere che gli imprenditori e i politici lombardi sono corruttibili come (e forse più) dei meridionali sarebbe ammettere il proprio fallimento politico. Che nei fatti è avvenuto da tempo. Insomma, il potere politico e quello mafioso sono collusi? Molti anche qui al Pirellone, sono stati eletti con i voti della ‘ndrangheta. Che li abbiano cercati non è provato, quindi non si può dire. Pasolini diceva: io so i nomi, non ho le prove ma so. Oggi la Lombardia ha un quadro politico che puzza sicuramente di mafia. Lo dice addirittura Pisanu. E il potere economico? Se una volta gli imprenditori erano vittime della ‘ndrangheta, adesso spesso sono loro ad andare a cercare gli ‘ndranghetisti per fare affari. Del resto entrambi sono alla ricerca di potere e soldi. Mi sembra che tra le 300 persone arrestate questa estate ci siano imprenditori anche di spicco, no? Quindi, per lei che cosa è la mafia? collusione. I vertici di RegioL’articolo 416 bis del codice ne, il sindaco di Milano, molpenale la descrive benissimo: tissimi politici perché prefetre o più persone che si riuriscono parlare di criminalità niscono preferibilmente di organizzata invece che di nascosto e che decidono di ‘ndrangheta? accrescere la propria ricchezLa Lombardia è una regione za, creando che dal punto danni al bene di vista politicomune e utico e finanziario ha sempre vis- «Se un amministratore lizzando l’arma dell’intimidasuto sulla dice che in Lombardia zione, della miproiezione che è riuscita a da- la ‘ndrangheta non c’è, naccia e della violenza. Mi re di se stessa. è un imbecille sembra una foNon per niente tografia perfetè la regione o un colluso» ta e molto che ha invensemplice per tato la pubblidefinire il concetto di mafia. cità e ha applicato il marketing alla politica oltre che Come si vive sotto scorta? all’imprenditoria. E’ la regio(Si irrita e si irrigidisce, poi ne in cui spadroneggiano risponde) Io faccio teatro col’ala ciellina del Pdl e la Lega, me lo facevano i giullari: racche per costruire la loro imconto quello che vedo, che magine e per accreditarsi sento, metto in scena la sohanno avuto bisogno di un cietà odierna. Quando il giulpresupposto: l’idea che quelare irritava il potente, veniva sta sia la regione migliore, la impiccato. A me va meglio. più pulita, la più operosa. Am- t Redazione: Merate (Lc), via Campi, 29/L - tel. 039.9989.241 e-mail: [email protected] - sito: www.europa-in.it Questo numero è stato chiuso venerdì 4 marzo alle ore 12 Pubblicità: tel. 039.9989.1 - e-mail: [email protected] Istituzioni (iN) Europa - 7 Marzo 2011 NUOVO SEGRETARIO GENERALE Il segretario generale del Consiglio Regionale è per la prima volta una donna. Marina Gerini, 53 (grf) Do ut des: una festa per l’Italia, il 17 marzo, e una per la Lombardia, o meglio per i «lumbard» che hanno subito messo le mani avanti: per la bandiera della Regione vogliono la Croce di San Giorgio che sventolava a Legnano (la proposta di legge porta la firma di Renzo Bossi), e per la festa la data del 29 maggio, il giorno in cui, nel 1176, i Comuni lombardi vinsero contro il Barbarossa. «E mentre il 17 marzo i consiglieri lombardi saranno qui a lavorare, il 29 maggio sarà festa per tutti», ha assicurato il presidente del gruppo Lega Nord al Pirellone, Stefano Galli (nella foto). Forse dimenticando che la data non è ancora certa e che comunque quest’anno il 29 maggio cade di domenica. Andiamo con ordine. Alla Lega anni, impegnata in passato con la Giunta e poi al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. E’ stata presentata martedì 1 marzo dal presidente del Consiglio Davide Boni. che ha parlato di «piacevole novità». Gerini subentra a Umberto Fazzone, scomparso lo scorso 26 dicembre. La Lega non fa ostruzione sul 17 marzo ma in cambio... Festa e bandiera lombarde benedette dal Carroccio la festa per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia non è mai piaciuta. Così, quando in Consiglio, è arrivata la legge che stanzia 1,3 milioni di euro per le manifestazioni a corollario, ha presentato i 40 odg e 200 emendamenti. Con il risultato che il 17 marzo sarebbe passato prima che la legge fosse approvata. Martedì 1 marzo si è trovata la quadratura del cer- chio. Da un lato si è varata la legge per i 150 anni dell'Unità del Paese (la Lega ha ritirato gli emendamenti anche se è rimasta ferma nel dire no) dall’altra è stata accolta la richiesta leghista di dare alla Regione festa e bandiera in nome dell'identità territoriale e della rivendicazione di un federalismo compiuto. Festa e bandiera regionali, per la verità, sono già previste nello Statuto di autonomia della Lombardia. Ma se l’1 marzo non fosse passato in Consiglio l'ordine del giorno in cui se ne chiedeva l'adozione entro 90 giorni, la Lega Nord non avrebbe interrotto il suo ostruzionismo. L’odg, votato da tut- Un minuto per Yara e alpino morto Martedì 1 marzo il Consiglio regionale lombardo ha aperto la sua seduta con un minuto di silenzio per ricordare Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate Sopra (Bergamo), sparita il 26 novembre e il cui corpo è stato ritrovato iil 26 febbraio nelle campagne di Chignolo d'Isola, a pochi chilometri da casa sua. A nome del Consiglio il presidente Davide Boni (Lega Nord) ha inviato alla famiglia un telegramma e dei fiori augurandosi «che l'autore di questo vile omicidio possa essere al più presto catturato». Cordoglio anche per l'alpino Massimo Ranzani «la 37esima vittima italiana in Afghanistan», ha ricordato Boni che ha poi augurato pronta guarigione agli altri quattro militari rimasti feriti nell'attentato del 28 febbraio. Un regolamento aiuta la Minetti Nicole Minetti, la consigliere del Pdl accusata di favoreggiamento della prostituzione da quando è scoppiato il caso Ruby è costantemente inseguita da fotografi, cronisti e telecamere. Più di una volta gli amici di partito hanno fatto quadrato per sottrarla all’assalto. Così martedì 1 marzo anche se lei era assente «per motivi personali» a giornalisti e operatori è stata consegnata una copia delle norme per interviste e riprese all'interno del Consiglio. Le disposizioni rispolverate da un regolamento del 2007 «saranno fatte rispettare alla lettera», è stato garantito, e prevedono che gli operatori «restino negli appositi spazi riservati» e che le interviste siano «effettuate nella sala stampa». Tutto per salvare Nicole. Al Pirellone (7) Udc: stop a parentopoli e affittopoli «Ridurre i costi della politica, ma anche introdurre criteri di merito e professionalità nella nomina dei manager pubblici con l’istituzione di un nuovo Organismo di garanzia che dovrà svolgere sia un controllo preventivo che successivo sugli incarichi agli amministratori in Enti o Aziende a partecipazione regionale». Sono questi gli obiettivi dei due progetti di legge presentati dal consigliere regionale dell’Udc Enrico Marcora. «Tra le funzioni attribuite all’Organismo - spiega - vi è quella di esprimere un parere preventivo, anche se non vincolante, sulle candidature. Se questo Organismo fosse stato già presente, Pietrogino Pezzano non sarebbe diventato direttore dell’Asl 1 Milano». Altro aspetto importante è la garanzia delle Pari Opportunità: «Con il nostro pdl la parità di genere verrà garantita sia nell’Organismo di controllo, sia tra i membri degli organi di amministrazione, così finalmente le donne vedranno riconosciuti i propri meriti e capacità». ti tranne che da Sel, la dice lunga sul peso che gli uomini di Bossi hanno nel governo regionale. Tra l’altro un patto con gli alleati del Pdl garantisce che entro 15 giorni verrà insediato un «comitato di esperti», che entro 90 giorni, appunto, deciderà. In tempo utile per tentare di festeggiare già il prossimo 29 maggio. La quadratura del cerchio è stata trovata da Gianluca Rinaldin (Pdl), mentre gli assessori Romano La Russa e Stefano Maullu (Pdl) hanno stigmatizzato l'atteggiamento degli alleati, alcuni dei quali (compreso l’assessore allo Sport, Monica Rizzi) sfoggiavano in aula felpe con la scrit- ta «Lombardia». Il presidente Roberto Formigoni (Pdl) ha subito specificato che la data della festa non è stata decisa, che non si resterà a casa dal lavoro e che la rosa camuna non sarà messa da parte. In quanto alla Croce di San Giorgio: «è già il simbolo di tanti Comuni e pure dell’Inghilterra. E poi è la seconda maglia di una squadra di Milano. Non so se è il caso». Per ora è certo che per tutto il 2011 prima di ogni Consiglio sarà suonato l’Inno nazionale. L’Inno di Mameli e il 17 marzo anche la Regione sarà chiusa per festa. Lo prevede un emendamento dell'Idv passato con voto segreto. Nuovo pacchetto: attesi 6 miliardi di investimenti 12 sferzate all’economia (grf) Vale 1 miliardo la «sferzata» della Regione all'economia lombarda. A tanto ammontano le risorse che il Pirellone ha stabilito di mettere in campo per il pacchetto delle nuove 12 misure anticrisi destinate a sostenere i segnali di ripresa e aiutare a superare le fragilità ancora presenti. «Si tratta - spiega il presidente Roberto Formigoni (Pdl) - di un complesso di misure che riguardano le imprese, il credito, la competitività, il commercio, il turismo, la ricerca, l'agricoltura». Le 12 misure e i rispettivi stanziamenti regionali sono stati presentati mercoledì 2 marzo dallo stesso Formigoni, insieme al vicepresidente e assessore all'Industria e Artigianato Andrea Gibelli (Lega), all'assessore alla Semplificazione Carlo Maccari (Pdl) e ai sottosegretari Paolo Alli e Alberto Cavalli. «Il miliardo messo in campo dalla Regione sarà in grado di generare nei prossimi anni investimenti per 6 miliardi: 2 miliardi prodotti dal sostegno al credito; 1,5 miliardi di investimenti attivati (in 5-7 anni) dal Progetto banda ultra larga; 2,5 miliardi innescati dal Piano per una Lombardia sostenibile 2010», sottolinea Formigoni. Gibelli aggiunge: «Gli strumenti di sostegno alla competitività da noi messi in campo sono corrispondenti alle esigenze del mondo produttivo, specie delle piccole e medie imprese. Anche, in particolare, per la grande velocizzazione dei tempi». Nove delle misure messe a punto sono provvedimenti che implicano finanziamenti diretti. Il miliardo di stanziamenti (per la precisione 990 milioni) è così suddiviso: rafforzamento delle garanzie al credito 20 milioni; start-up di nuove imprese 60 milioni; reti di imprese (Progetto Ergon) 24 milioni; attrattività commerciale e turistica 91 milioni; lavoro e sostegno ai disoccupati 215 milioni (in particolare lo strumento della Dote viene riposizionato mirando al risultato dell'inserimento o reinserimento lavorativo. Le priorità del 2011 a sostegno dell'occupazione, con risorse pari a 150 milioni, sono: la promozione dell'occupazione giovanile; lo sviluppo del capitale umano; la ricollocazione di lavoratori espulsi o in fase di espulsione dal mercato del lavoro con particolare attenzione agli over 55; promozione dell'inserimento lavorativo di persone con disabilità. Altri 65 milioni sono lo stanziamento per le politiche per la casa e il sostegno affitti a disoccupati e cassintegrati); ricerca (accordo Miur) 146 milioni; green economy/banda larga 150 milioni; ADP competitività 84 milioni; agricoltura - antico Fondi Pac 200 milioni. Altre tre misure svolgono invece linee strategiche di politica regionale, con ricadute positive sul sistema delle imprese. Riguardano: semplificazione (zero burocrazia); accoglimento delle aziende in difficoltà (Raid); attrattività (Piani di sviluppo territoriale). (8) (iN) Europa - 7 Marzo 2011 La si Ho un lavatrice è rotta! bisogno di IDRAULICO... DOVE LO POSSO CERCARE? lo TROVA! www.rigagialla.it è un sito di facile e immediata consultazione, completamente GRATUITO e utile, studiato per reperire con un click informazioni e recapiti di attività e professionisti (più di 20.000 suddivisi per categorie), che offrono servizi ai cittadini sul territorio locale. 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