Ing. Arturo Spataro - Ordine degli Ingegneri di Palermo

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Ing. Arturo Spataro - Ordine degli Ingegneri di Palermo
Arturo Spataro, 47 anni, ingegnere elettronico e dottore di
ricerca in ingegneria, attualmente è Project Manager di rete
Ferroviaria Italiana (Rfi) del gruppo Fs a Palermo.
Assessore con deleghe: Protezione Civile - Programmazione
infrastrutturale - Nuova Edilizia Scolastica - Interventi
manutentivi ordinari e straordinari di edilizia scolastica e
patrimoniale -Informatizzazione (Ced - Sit).
Alla terza esperienza di assessore, durante le sue precedenti
esperienze da assessore ha avviato e portato a termine la
costruzione della Stazione Metropolitana Orleans, i progetti della
metropolitana leggera e della tangenziale di Palermo, il piano
dell'edilizia scolastica, il rilancio dell'ammodernamento delle
rete viaria provinciale.
Intervento Ing. Arturo Spataro :
“La Responsabilizzazione del Procedimento : Quanto
dell'Esperienza in Azienda Privata può Essere Sperimentato
nell'Organizzazione dei Piccoli e Medi Enti Pubblici della
Provincia “ .
Saluto e ringrazio l'Ordine degli Ingegneri di Palermo il suo
Presidente l'Ing. Alessandro Maria Calì, l'ing. Renzo Botindari e
poi il collega amico Ing. Mario La Rocca per la sensibilità
mostrata per avere promosso questo incontro a tema su questa
tematica importante che ci riporta al rapporto tra gli Organi
Professionali e la Pubblica Amministrazione.
Sono stato chiamato a svolgere il tema della
responsabilizzazione del Procedimento ed in particolare quanto
dell'esperienza in azienda privata può essere riportato nella
organizzazione della Pubblica Amministrazione.
Il tema centrale è comprendere, attraverso la figura del
Responsabile Unico del Procedimento, come i metodi
dell'azienda privata possono essere riportati in un'azienda
pubblica.
Questo ci riporta ad un discorso di carattere più generale, in un
momento in cui la Pubblica Amministrazione è intesa non solo
come erogatore di servizi ma anche come elemento centrale che
ha un ruolo di forte incidenza anche nel nostro contesto sociale
ed economico, ed alla Pubblica Amministrazione è richiesto
unanimamente da tutte le parti un cambiamento nel senso di
ottenere una maggiore efficienza e una maggiore efficacia
dell'azione amministrativa.
La cultura dell'azienda privata è fondamentale per fare quel
passaggio epocale che è il passaggio, per la pubblica
amministrazione, da una cultura delle procedure e degli atti
formali, che è la cultura secondo cui si muove tradizionalmente
la pubblica amministrazione, che procede per adempimenti, ad
una moderna cultura degli obiettivi e dei risultati.
Una cultura dei risultati si esplica mediante una chiara
individuazione di responsabilità e ruoli e quindi occorre
individuare chiaramente in capo a quali figure è la conduzione
reale di un processo, di cui quelle figure rispondono.
In questo senso dunque la figura del Responsabile Unico del
Procedimento è proprio la figura cruciale che ha il ruolo
fondamentale per attuare questa cultura degli obiettivi dei
risultati e non più solo degli atti formali che rappresentano la
vera trasformazione epocale della Pubblica Amministrazione.
Dalla attenzione riservata del legislatore si evince senza dubbio
che la figura del Responsabile Unico del Procedimento introdotta
da qualche anno nella legge è una figura centrale nell'attuazione
dei procedimenti della Pubblica Amministrazione ed in
particolare nella realizzazione di opere pubbliche.
Al riguardo fa testo una importante circolare dell'Assessorato dei
Lavori Pubblici Regionale della Regione Sicilia che è stata
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in data 3 febbraio 2005, circa
due anni fa, è importante ed utile leggere questa circolare che si
intitola “ Direttive inerenti l'individuazione dell'organo
competente alla nomina del Responsabile Unico del
Procedimento ” perchè tratteggia bene e motiva il ruolo di questa
figura.
La circolare delinea in maniera molto chiara la centralità del
ruolo del Responsabile Unico del Procedimento che viene posto
in risalto con riferimento alla lettura del regolamento dei Lavori
Pubblici del D.P.R. 554/99 in attuazione della legge cosiddetta
Merloni, Legge 109/94 e successive modifiche.
Il Responsabile Unico del Procedimento è definito come colui
che è il vero e proprio “ dominus “ del lavoro ed anche il “
project manager “, ed identificato come il vero centro unitario di
imputazione delle funzioni di scelta, di controllo e di vigilanza.
Questo ruolo elevato del Responsabile Unico del Procedimento,
sottolineato a chiare lettere, è un ruolo di propositore ai fini della
programmazione ma anche di interprete della corretta traduzione
dei bisogni da soddisfare in precisi temi progettuali da sviluppare
verificando preliminarmente la fattibilità, ma è anche il
controllore della corretta e puntuale realizzazione delle fasi di
progettazione affidamenti in appalto di esecuzione attraverso
azioni specifiche individuate poi dalla legge e dai suoi strumenti
di regolamentazione; dunque dicevamo un vero e proprio
dominus, un dominus la cui figura entra in un contesto che è
quello di attuazione della separazione tra il ruolo politico, che è
di indirizzo esercitato dall'Organo politico e la gestione che è in
capo alla dirigenza esecutiva.
In questo contesto di differenziazione dei ruoli il Responsabile
Unico del Procedimento inteso come figura cruciale, peraltro
oggetto di specifico incentivo economico, è di nomina
dell'Organo politico : così stabilisce questa circolare, che porta a
supporto di questa statuizione delle motivazioni molteplici e
profonde che attengono ad una lettura attenta del dispositivo
legislativo e regolamentare vigente nella nostra Regione Sicilia,
che è una Regione a Statuto autonomo.
In vero è da dirsi che a fronte di questa circolare che ha retto gli
ultimi anni di pratica amministrativa in cui il Responsabile Unico
del Procedimento è stato di nomina dell'Organo amministrativo
dell'Organo politico e man mano ha dispiegato il suo ruolo
all'insegna di questa forte centralità e di questo grande ruolo
voluto della legge, è di pochi giorni fa della Gazzetta del 2 marzo
2007 una nuova circolare dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, la
quale esprimendosi sull'argomento, peraltro in termini più
concisi, ritorna sulla figura del Responsabile Unico del
Procedimento parlando invece di “ funzioni propriamente
gestionali dell'incarico “ il cui svolgimento è “nell'ambito del
controllo generale del dirigente sovraordinato “ : questo
comporta secondo questa nuova circolare che la nomina del
Responsabile Unico del Procedimento non è più in capo
all'Organo politico ma è demandata ai dirigenti di struttura.
Occorre a questo punto fare una considerazione e la
considerazione è che la figura del Responsabile Unico del
Procedimento è fondamentale per mandare a buon fine i processi
della Pubblica Amministrazione, e qui sono tanti i casi
dell'esperienza concreta amministrativa che ci riconducono ad
attività della Pubblica Amministrazione, per esempio tra la
realizzazione di opere pubbliche, che pur avviate utilmente a
soluzione a volte non riescono in concreto a guadagnare il
traguardo finale perchè ci sono una serie di intoppi e circostanze
che possono dare luogo a quelle incompiute che fanno notizie in
senso negativo e che sono delle circostanze assolutamente da
evitare.
In questo senso è fondamentale avere un Responsabile Unico del
Procedimento e che questa figura abbia un ruolo che non venga
sminuito.
Prendiamo atto di questa variazione di impostazione della
Regione Sicilia in ordine alle funzioni al ruolo del Responsabile
Unico del Procedimento e naturalmente cercheremo di capire un
po' i risvolti di questa nuova interpretazione sottolineando però
che una univocità di interpretazione e di comportamenti
amministrativi è un patrimonio importante da non rinunciare nel
tempo perchè cambiare orientamento amministrativo come ha
fatto recentemente la Regione Sicilia rischia chiaramente di
sminuire in questo caso il ruolo di questa figura e invece non
metterci nelle condizioni di avere da questa figura tutto il ritorno
che ci può e ci deve dare.
Quindi non sminuiamo il ruolo del Responsabile Unico del
Procedimento, certo è vero il Responsabile Unico del
Procedimento nella sua accezione di ruolo più ampia non può
essere uno specialista, deve essere una persona che ha
competenze multidisciplinari; ma qui ci viene in aiuto la legge e
ci viene in aiuto il regolamento perchè laddove il Responsabile
Unico del Procedimento non possiede alcune competenze
specifiche soprattutto in relazione alla realizzazione di un'opera
che può avere contenuti multidisciplinari, è possibile integrare il
suo staff, la sua squadra, con delle figure di supporto al
Responsabile Unico del Procedimento, figure specialistiche che
in termini di legge possono rendergli quelle prestazioni
professionali di consulenza di cui ha bisogno.
La legge codifica questo fatto e a nostro avviso questo non solo
consente di non sminuire questo ruolo del Responsabile Unico
del Procedimento, ma il legislatore correttamente lo mette nella
condizione di esplicare al meglio il suo ruolo ed in particolare di
potere trarre giovamento del beneficio dell'apporto professionale
degli Ordini professionali, in questo caso ritengo che l'Ordine
degli Ingegneri, attraverso questi incarichi esterni, laddove
motivati, naturalmente può dare un contributo fondamentale e
quindi interagire in termini corretti codificati della legge e dare
un grande contributo a migliorare l'efficenza e l'efficacia del
processo di realizzazione delle opere pubbliche.
Mi ritornano alla mente tanti casi di opere pubbliche realizzate e
che rischiavano di diventare incompiute, possono sembrare casi
banali ma in realtà cosi non è, perchè capita, ed a me è capitato
diverse volte che un'importante opera pubblica venga concepita,
finanziata, progettata poi posta in attuazione ma nella sua fase
finale possa andare incontro ad una serie di problematiche
ostative.
Per esempio il caso di una scuola, perchè c'è una tendenza che è
strutturale nella pubblica amministrazione a far si che ciascuna
delle figure preposte nella organizzazione curi la propria attività
senza che ci sia invece un'unica figura che le coordini che faccia
si che l'impegno della singole professionalità sia utilmente
finalizzato a fare una squadra che conduca al risultato.
Devo dire che mi è capitato che una scuola sia ultimata anche
ben costruita e può capitare che il Direttore dei Lavori ha chiuso
il suo stato finale di avanzamento dei lavori, sono state fatte tutte
le attività a margine e a fronte però di un opinione pubblica che
chiede di mandare gli studenti nella scuola, sembra banale ma
non lo è poi, mancano una serie di cose, per esempio l'allaccio
dell'energia elettrica o l'autorizzazione dello scarico sulla rete
rete fognaria o la semplice linea telefonica o l'allaccio idrico che
è indispensabile per il funzionamento concreto della scuola :
ecco mancano tutta una serie di fattori, tutto sommato di piccola
entità, secondari, ma che proprio perchè non rientravano nelle
linee di attività del Direttore dei Lavori che tendeva a curare
l'esecuzione del progetto principale e basta, a questo fattore
nessuno ha pensato per tempo ed ecco che la scuola rischia di
non potersi consegnare.
C'è stato un periodo in cui è diventato la norma, la scuola non si
poteva consegnare a dispetto delle pressioni legittime e corrette
della comunità scolastica dei genitori degli alunni, della stampa,
con rischio addirittura per una struttura che non venga insediata e
messa in funzione di essere sottoposta ad atti di vandalismi al
degrado legato al mancato utilizzo, tutto ciò perchè non c'era o
quantomeno non aveva un ruolo preciso quella figura che era
proprio il RUP che era la sola l'unica che doveva preoccuparsi di
mandare tutto a buon fine di prendere per tempo tutti gli
accorgimenti indispensabili quella figura centrale di cui
parlavamo.
A conclusione ritengo che la centralità di questa figura sia
qualcosa che noi dobbiamo assolutamente sforzarci di garantire
in attuazione di una cultura dei risultati.
Mi auguro che anche la Regione Sicilia, ma anche il lavoro e
l'impegno di tutti noi possano andare in questa direzione e in
questo senso ci può molto aiutare il dialogo instaurato con
l'apporto degli Ordini Professionali.
Grazie