Documento_15 Maggio_2016_5BS - Istituto Alberghiero Malatesta

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Documento_15 Maggio_2016_5BS - Istituto Alberghiero Malatesta
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA
RISTORAZIONE “S.P. MALATESTA”
Viale Regina Margherita, 4 – 47900 RIMINI (RN)
DISTRETTO SCOLASTICO N. 46 – COD.FISC. 91069440401
Cod Istituto RNRH030001
Tel. 0541/373412
Prot. n. …………..
E.mail: [email protected]
FAX: 0541/377118
Rimini, 15 Maggio 2016
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
(Legge 425/97 – D.P.R. 323/98 ART. 5.2.)
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE
5^ B SERALE Enogastronomia
Anno scolastico 2015/2016
a.
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
comprendente:
pag. 2
• Elenco dei candidati
pag.
3
• Elenco delle discipline e relativi docenti
• Profilo professionale seguito dalla classe nell’ambito della Terza pag. 4
Area
pag. 5
• Presentazione della classe:
- Attività curricolari, extracurricolari e integrative;
- Livelli di profitto e competenze acquisite;
- Criteri e strumenti di valutazione;
- Terza prova e colloquio.
pag. 8
• Griglia di valutazione e livello di sufficienza
• Griglie specifiche di valutazione per 1° prova, 2° prova, 3°
pagine
prova e colloquio
09-16
pag.17
• Simulazione prove d’esame – Terza prova simulata (testo)
Allegati:
Programmi svolti nelle diverse discipline
SCHEDA RELATIVA ALLE ATTIVITA’ DI TERZA AREA
SINTESI DEGLI ARGOMENTI SCELTI DAGLI ALUNNI PER IL
COLLOQUIO
Schede dei singoli docenti sul percorso formativo attuato
1
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
ELENCO CANDIDATI – CLASSE 5BS Enogastronomia
1
Barboni
Daniele
2
Barroi
Evidea
3
Buscarini
4
5
Loredana
Cavalli Zannoni Tonelli Barbara
Cespites
Daniele
6
Deda
7
Di ruscio
Alessandro
8
Fabbri
Gian Carla
9
Franchi
Michele
10
Giannini
Andrea
Cinzia Monica
Arabella
Mario
11
Langone
Erolind
12
Loria
13
Montironi
14
Morelli
15
Mukhatdisova
16
Russo
17
Szabonagy
Iulia Maria
18
Tomassoni
Gian Luca
19
Urbinati
20
Zecca
Cristina
Alice
Venera
Giovanni
Agnese
Francesco
2
ELENCO DOCENTI CONSIGLIO DI CLASSE 5^BS
Materia di
Numero
Firma
Cognome e Nome
insegnamento
1
Raimondi Romina
Inglese
Drudi Maria
2
Alimenti
Antonietta
3
Dell’erba Rosario
Francese
4
Moroni Rino
Italiano e Storia
5
Saitta Valeria
Diritto e tecniche
amministrative
6
Rimoli Francesco
Cucina
7
Renzi Matteo
Sala
8
Brandi Danilo
Matematica
3
PROFILO PROFESSIONALE SEGUITO DALLA CLASSE 5 bs- Enogastronomia
Relazione attività di ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ex TERZA AREA)
Da qualche anno, la riforma della scuola secondaria superiore - Gelmini, prevede che le attività di
terza area si limitino a n. 132 ore di stage da svolgere durante lo svolgimento della classe 4a e 5a.
Gli studenti hanno svolto il monte ore in strutture ricettive della nostra zona durante il periodo
che va dal 1 marzo 2016 al 15 maggio 2016. La classe ha inoltre partecipato a manifestazioni
interne e, insieme agli studenti del corso diurno, a diverse manifestazioni esterne.
Previa regolare documentazione, ad alcuni corsisti è stata riconosciuta l’attività lavorativa svolta
presso alberghi, così come per gli studenti che nel loro curriculum scolastico presentano la
certificazione di Terza Area svolta in precedenti anni scolastici presso il nostro Istituto o presso
altri IPSSAR.
Lo stage si è svolto presso strutture ristorative della provincia di Rimini.
Finalità dell’attività svolta:
− Sviluppare le competenze legate all’ambito della cucina, del laboratorio di pasticceria, e le
modalità di gestione delle attività di ristorazione per la realizzazione di menù specifici;
− conoscere gli impianti delle strutture ristorative, anche delle più innovative, e degli addetti ai
reparti con i quali è in grado di stabilire rapporti di collaborazione e di integrazione;
− partecipare alle operazioni relative al conto (Sala-Bar);
− saper utilizzare le attrezzature di cui cura e controlla anche la pulizia;
− sensibilizzare la responsabilità dell’aspetto e delle dotazioni dei laboratori;
− conoscere i principi nutritivi e di conservazione degli alimenti;
− saper adottare la tecnica del free style (Sala-Bar).
Dal monitoraggio delle schede di valutazione ottenute, il risultato di questa attività può
considerarsi decisamente positivo.
Il coordinatore dell’attività di ASL
Rimini, 15 maggio 2016
4
PRESENTAZIONE DELLA 5^ BS
La classe 5^ serale è composta attualmente da 20 allievi: 10 femmine e 10 maschi, provenienti
tutti dal settore Enogastronomia.
Tutti gli studenti provengono dalla classe terza/quarta e hanno potuto beneficiare della continuità
didattica per le seguenti discipline: Italiano e Storia, Matematica Alimentazione e cucina.
Attività curricolare, extracurricolari ed integrative
Alcuni studenti della classe si sono impegnati con profitto in attività extracurricolari ed integrative,
alle quali il Consiglio di Classe ha attribuito valenza didattica curricolare.
La maggior parte dei discenti ha partecipato ad alcune manifestazioni esterne, e all’organizzazione
di manifestazioni interne gestite direttamente dalla nostra scuola.
A differenza degli anni passati, questo è il primo anno nel quale viene svolto il SOLO programma
della classe QUINTA. La nuova scansione prevede 3 periodi:
1 PERIODO, classe 1 e 2;
2 PERIODO, classe 3 e 4;
3 PERIODO, classe 5.
Giova sottolineare che l’accorpamento di alcuni anni di un percorso quinquennale, da un lato ha
accelerato le ordinarie cadenze previste per il corso diurno (triennale), ma ha anche comportato
un appesantimento degli impegni scolastici per la generalità degli alunni, diversi dei quali
lavoratori.
Pertanto il percorso formativo, condotto in ottemperanza alle indicazioni ministeriali, è stato
svolto con una metodologia didattica differenziata privilegiando la valorizzazione dell’esperienza
lavorativa degli studenti.
Gli argomenti di studio sono stati integrati con le esperienze fatte dagli alunni nell’ambito
dell’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO.
Nelle discipline dell’area di indirizzo gli studenti hanno dimostrato lodevole impegno e i risultati
ottenuti sono ottimi.
Soddisfacenti sono state le valutazioni conseguite nelle attività di tirocinio svolte nelle aziende.
5
Livelli di profitto e competenze acquisite
All’inizio del corrente a.s. il livello medio della classe risultava discreto.
La classe non denota significative differenze di rendimento al suo interno; ad eccezione di alcuni
studenti che, non frequentando assiduamente le lezioni, hanno ottenuto un profitto meno
soddisfacente in alcune discipline.
Il gruppo classe è molto coeso ed è molto avvertita all’appartenenza all’ Istituto scolastico, come
confermato dalla disponibilità dimostrata in occasione di eventi e manifestazioni organizzati dalla
scuola.
Tra gli studenti, e i docenti esiste una costruttiva collaborazione, che porta ad arricchire gli
argomenti di studio, risulta pertanto un evidente interesse permanente confermato dalla presenza
assidua e dagli approfondimenti svolti autonomamente.
Nel complesso, i livelli di profitto sono risultati soddisfacenti , mentre le competenze pratiche –
operative in più casi hanno raggiunto l’eccellenza.
Criteri e strumenti di valutazione
Il C.d.C. ha effettuato sia verifiche di tipo formativo che di tipo sommativo. Oltre a prove
tradizionali, sono state svolte prove strutturate e semistrutturate, prove pluridisciplinari in forma
di quesiti a risposta singola, aperta o multipla, rielaborazione di contenuti proposti in forma di
schemi, schede – traccia, questionari, sviluppati come attività scolastica.
Particolare attenzione è stata dedicata alle verifiche orali proposte sotto diversa forma: colloqui
tradizionali, discussioni interattive, richieste di interventi propositivi all’interno di un dibattito.
Gli indicatori utilizzati dal C.diC. per la valutazione risultano così dettagliati per le prove scritte ed
orali:
1. acquisizione di conoscenze in senso stretto;
2. capacità di sviluppare con pertinenza e coerenza i contenuti;
3. organicità di argomentazione;
4. padronanza della lingua e corretto utilizzo delle strutture grammaticali e sintattiche;
5. capacità di rielaborazione;
6. apporto critico e personale.
Il C.d.C. concorda il seguente livello minimo di profitto (livello di sufficienza):
6
a- conoscenze essenziali e corrette, anche se non approfondite;
b- capacità di presentare i contenuti, pur con incertezze nei collegamenti e nella sintesi;
c- competenze riferite a casi semplici.
Terza prova e colloquio
Il C.d.C. ha fissato le quattro discipline per la terza prova d’esame:
INGLESE, G.O.S, D.T.A., e MATEMATICA
La tipologia prescelta è quella di tipo misto (B + C), che prevede 2 domande aperte, 5 quiz a
risposte multiple (4) e 5 vero-falso. L’obiettivo è quello di consentire anche agli alunni meno dotati
dal punto di vista espositivo, di dimostrare le competenze e le conoscenze acquisite.
La limitazione a quattro discipline come oggetto della terza prova è stata adottata sia in
considerazione del percorso seguito in ASL, sia dell’elevato numero delle discipline curricolari, sia
per il tempo dedicato dagli alunni alla preparazione e partecipazione ad attività e manifestazioni di
carattere pratico e professionalizzante organizzate dalla scuola, anche in collaborazione con gli
Enti locali.
I C.D.C. di tutte le classi quinte hanno concordato che nel colloquio sarà privilegiato il carattere
interdisciplinare, in modo da consentire agli studenti di evidenziare “le conoscenze, le competenze
acquisite e le capacità di metterle in relazione”, onde evitare che siano disorientati da domande
che non abbiano consequenzialità logica.
- Calendario delle simulazioni delle prove d’esame.
Simulazione
Data
Materie
Prima prova
Giovedì 7 aprile
Italiano
Seconda prova
Lunedì 4 aprle
Alimenti
Terza prova
Mercoledì 2 marzo
Inglese, Matematica, Cucina e DTA
Terza prova
Martedì 5 aprile
DTA, Inglese, Francese, Sala
Rimini, 15 maggio 2016
7
GRIGLIA DI VALUTAZIONE E LIVELLO DI SUFFICIENZA
Voto Voto
/30
/15
Voto /10
Conoscenze
Competenze
Capacità
1-4
1
1
Nessuna
Nessuna
Nessuna
5-6
2-4
2-3
Gravi lacune ed errori
Non riesce ad applicare
conoscenze seppure minime
Compie analisi errate, non sintetizza
7-10 6
3-4
Gravi lacune ed errori
Applica le conoscenze
minime solo se guidato ma
con errori
Analisi lacunose, sintesi incoerenti
1115
8
4-5
Conoscenze frammentarie
Applica le minime
conoscenze ma con errori
Qualche errore, analisi e sintesi frammentarie
1619
9
5-6
Conoscenze superficiali e
non approfondite
Applica autonomamente le
conoscenze minime
Imprecisioni, analisi parziali
20
10
6
Conoscenze corrette ma
non approfondite
Applica autonomamente le
conoscenze basilari
Interpreta il testo in modo semplice e corretto
2122
11
6-7
Conoscenze articolate
Applica autonomamente le
Esatta interpretazione del testo, sa ridefinire il
conoscenze anche a problemi concetto
più complessi ma con
imperfezioni
2325
12-13
7-8
Conoscenze approfondite
Applica autonomamente le
Coglie le implicazioni, compie correlazioni
conoscenze anche a problemi
più complessi in modo
corretto
2628
14
9
Conoscenze complete,
approfondimento
autonomo, esposizione
fluida e utilizzo di
linguaggio specifico
Applica le conoscenze in
modo autonomo anche a
problemi complessi
Compie analisi approfondite
2930
15
10
Eccellenti
Trova da solo le soluzioni
migliori
Sa rielaborare correttamente e approfondire in
modo autonomo e critico situazioni complesse
8
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER LE SINGOLE PROVE D’ESAME E RELATIVE SCHEDE
DI VALUTAZIONE
Prima prova scritta (in 15°)
Punteggio
massimo
attribuibile
all’indicatore
INDICATORI
1-Padronanza
della lingua, capacità
espressive logico –
linguistiche
Livelli di valore/
valutazione
Punteggio
corrispondente
ai diversi livelli
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
1
2
2.7
3.3
4
1.1
2.1
3.2
4.1
5
1
1.2
1.4
1.8
2
1
2
2.7
3.3
4
4
2-Conoscenza specifica
degli argomenti
richiesti(aderenza alla
traccia)
5
3-Capacità di organizzare
un testo
4-Capacità di
elaborazione critica e
personale, originalità e/o
creatività
2
4
Seconda prova scritta (in 15°)
INDICATORI
Competenza linguistica generale
Specifica
Rispondenza alla traccia
Conoscenza dei contenuti
Competenze, coesione e coerenza
dell’argomentazione
Capacità di approfondimento e
spunti di originalità nelle opinioni
espresse
insufficiente
sufficiente
Più che sufficiente
Punti 1
Punti 2
Punti 3
Punti 1
Punti 1
Punti 2
Punti 2
Punti 3
Punti 3
Punti 1
Punti 2
Punti 3
Punti 1
Punti 2
Punti 3
Terza prova scritta (in 15°)
La tipologia della terza prova scelta è di tipo misto (B + C).
A ciascuna delle discipline coinvolte sono stati assegnati 30 punti.
Ogni insegnante preparerà una prova composta da 2 quesiti aperti e da minimo 6 chiusi o
comunque in numero tale il cui punteggio (calcolato sulla base della TAB. 2) porti ad un
punteggio totale per tale tipologia di quesiti pari alla sufficienza (fissata in punti 20).
TAB. 1: VALUTAZIONE DEI QUESITI A RISPOSTA APERTA
indicatori
Conoscenza
descrittori
Completa ma essenziale
Parziale ed incerta
Scarsa e lacunosa
Punti
3
2
1
(conoscere nozioni,
concetti, definizioni,
procedimenti, grammatica e
Nulla
sintassi della lingua
straniera, ecc.)
0
Usa le conoscenze in modo corretto e
consapevole
(saper fare, applicare,
Incerto e non del tutto autonomo, con
usare conoscenze, sapersi applicazione poco efficace
organizzare, usare metodi
Totalmente privo di autonomia e abilità
corretti, ecc.)
operativa
Competenza
E’ in grado di analizzare e sintetizzare con
padronanza e correttezza formale
(capacità di analisi, sintesi, Evidenzia difficoltà sia nell’analisi che nella
elaborazione,
sintesi a cui tenta di sopperire spesso con
collegamento,
lo sforzo mnemonico
personalizzazione, ecc.)
Privo di alcun nesso logico o significativo
Capacità
PUNTEGGIO MASSIMO PER OGNI QUESITO APERTO
1
0.5
0
1
0.5
0
5
TAB. 2: VALUTAZIONE DEI QUESITI A RISPOSTA CHIUSA
Quesito
Singola affermazione Vero/Falso
Singolo quesito a scelta multipla (su 4
alternative)
Ogni completamento
Ogni corrispondenza
Esatta
+1
Sbagliata
0
Astenuto
0
+3
0
0
+1
+1
0
0
0
0
TAB. 3 :TABELLA DI CONVERSIONE DEL PUNTEGGIO IN VOTO
Punteggio 3^ prova su 4 materie
p < 12
Punteggio 3^ prova su 5 materie
< 15
12 ≤ p < 20
20 ≤ p < 28
28 ≤ p < 36
36 ≤ p < 44
44 ≤ p < 52
52 ≤ p < 60
60 ≤ p < 68
68 ≤ p < 76
76 ≤ p < 84
84 ≤ p < 92
92 ≤ p < 100
100 ≤ p < 108
108 ≤ p < 116
116 ≤ p ≤ 120
15 ≤ p < 25
25 ≤ p < 35
35 ≤ p < 45
45 ≤ p < 55
55 ≤ p < 65
65 ≤ p < 75
75 ≤ p < 85
85 ≤ p < 95
95 ≤ p < 105
105 ≤ p < 115
115 ≤ p < 125
125 ≤ p < 135
135 ≤ p < 145
145 ≤ p ≤ 150
Voto/15
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Colloquio (in 30°)
Padronanza della lingua
Acquisizione conoscenze
Organicità argomentazione
Discussione, approfondimento
Critico
TOTALE PUNTEGGIO
Discussione degli elaborati
Discussione, approfondimento
Critico
TOTALE PUNTEGGIO
Insufficiente Sufficiente
0–4
4.5
6
0–4
5
6
0-4
5
6
0-4
5
0-16
19.5
Insufficiente Sufficiente
Discreto
Buona/Ottima
7
7
7
6
7
24
Discreto
28
Buona/Ottima
0
0.5
1
2
0
0.5
1
2
Punteggio totale
/ 30
Candidato__________________Classe_______________Data______
I.P.S.S.A.R. “S.P. Malatesta”
RIMINI
Esami di Stato a.s. 2015/2016
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
INDICATORI
Punteggio
massimo
attribuibile
all’indicatore
1-Padronanza
della lingua,
capacità espressive
logico - linguistiche
2-Conoscenza
specifica degli
argomenti
richiesti(aderenza
alla traccia)
4
5
3-Capacità di
organizzare un testo
2
4-Capacità di
elaborazione critica
e personale,
originalità e/o
creatività
4
Livelli di valore/
Punteggio
Voto
valutazione
corrispondente ai
attribuito
diversi livello
all’indicatore
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Scarso
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
1
2
2.7
3.3
4
1.1
2.1
3.2
4.1
5
Scarso
1
Mediocre
1.2
Sufficiente
1.4
Discreto
1.8
Buono/Ottimo
2
Scarso
1
Mediocre
2
Sufficiente
2.7
Discreto
3.3
Buono/Ottimo
4
PUNTEGGIO TOTALE
Cognome e nome del candidato: ………………………………………..
Data: ……………………
I.P.S.S.A.R. “S.P. Malatesta”
RIMINI
Esami di Stato a.s. 2015/2016
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
INDICATORI
Insufficiente
sufficiente
Competenza linguistica
generale
specifica
Rispondenza alla traccia
Conoscenza dei contenuti
Competenze, coesione e
coerenza
dell’argomentazione
Capacità di
approfondimento e spunti
di originalità nelle opinioni
espresse
Punti 1
Punti 2
Più che
sufficiente
Punti 3
Punti 1
Punti 1
Punti 1
Punti 2
Punti 2
Punti 2
Punti 3
Punti 3
Punti 3
Punti 1
Punti 2
Punti 3
Punteggio totale
Cognome e nome del candidato: ………………………………………..
Data: ……………………
Punteggio
ottenuto
I.P.S.S.A.R. “S.P. Malatesta”
RIMINI
Esami di stato a.s. 2015/2016
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Materia 1 –
E.G.A.R.
Materia 2 Francese
Materia 3 Inglese
Materia 4 – Punteggio
Matematica totale in 120
VVOTO
TERZA
PROVA in
15
Punteggi
Punteggio 3^ prova su 4 materie
p < 12
12 ≤ p < 20
20 ≤ p < 28
28 ≤ p < 36
36 ≤ p < 44
44 ≤ p < 52
52 ≤ p < 60
60 ≤ p < 68
68 ≤ p < 76
76 ≤ p < 84
84 ≤ p < 92
92 ≤ p < 100
100 ≤ p < 108
108 ≤ p < 116
116 ≤ p ≤ 120
Punteggio 3^ prova su 5 materie
< 15
15 ≤ p < 25
25 ≤ p < 35
35 ≤ p < 45
45 ≤ p < 55
55 ≤ p < 65
65 ≤ p < 75
75 ≤ p < 85
85 ≤ p < 95
95 ≤ p < 105
105 ≤ p < 115
115 ≤ p < 125
125 ≤ p < 135
135 ≤ p < 145
145 ≤ p ≤ 150
Cognome e nome del candidato: ………………………………..
Data: ……………………
Voto/15
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
I.P.S.S.A.R. “S.P. Malatesta”
RIMINI
Esami di Stato a.s. 2015/2016
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Insufficiente Sufficiente
Discreto
Padronanza
0–4
4,5
della lingua
Acquisizione
0–4
4,5
conoscenze
Organicità
0–4
4,5
argomentazione
Discussione,
0–4
4,5
approfondimento critico
TOTALE PUNTEGGIO
0 - 16
19,5
Discussione degli
Insufficiente Sufficiente
elaborati
Discussione,
0
0,5
approfondimento critico
TOTALE PUNTEGGIO
0
0,5
6
Buona/
Ottima
7
6
7
6
7
6
7
24
Discreto
1
28
Buona/
Ottima
2
1
2
Punteggio
ottenuto
PUNTEGGIO TOTALE
/30
Cognome e nome del candidato: ………………………………………..
Data: ……………………
Scala di conversione dei punteggi
Voto (/10)
1
2/3
3/4
4/5
5/6
6
6/7
7/8
9
10
Voto (/15)
1
2/4
6
8
9
10
11
12/13
14
15
Voto (/30)
1/4 5/6
7/10
11/15
16/19
20
21/22
23/25
26/28
29/30
15
SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO
1.
Giovanni Pascoli, Novembre
Gèmmea l’aria, il sole cosi’ chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
senti nel cuore…
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E’ l’estate,
fredda, dei morti.
Giovanni Pascoli, nato a San Mauro di Romagna nel 1855 e morto a Bologna nel 1912, ebbe una adolescenza segnata
dai lutti familiari. Succedette a Carducci nel 1907 nella cattedra di letteratura italiana. La sua poetica si imparenta al
movimento del decadentismo europeo. La poesia Novembre è tratta dalla raccolta Myricae (1891).
1. Parafrasi e comprensione complessiva
Decodifica il significato letterale del testo scrivendone una parafrasi e riassumi i temi principali di ciascuna strofa.
2.
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
2.9
Analisi e commento del testo
Il poeta utilizza riferimenti multisensoriali, individuali distinguendo tra sensazioni visive, auditive, olfattive.
Il poeta utilizza la seconda persona , a chi si rivolge?
La prima e la terza strofa si aprono con due frasi senza verbo ( “Gemmea l’aria” e “Silenzio intorno”) , quale
effetto vuole creare il poeta?
Quali sono le parole chiave che esprimono il motivo di fondo delle due ultime strofe?
Quali sono gli elementi del testo carichi di significato simbolico?
L’allitterazione nei versi 11 e 12 è utilizzata in funzione onomatopeica, quale suono intende richiamare?
In che senso possiamo dire che il titolo di questa lirica è una parola chiave?
Illustra la struttura metrica del componimento.
Esponi le tue osservazioni sul testo in un commento personale.
3 Approfondimenti
Il tema della morte è spesso presente nell’opera del Pascoli. Conosci altre poesie del poeta di San Mauro che
trattano questo tema?
TIPOLOGIA B: REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
consegne
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che
lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base
svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Dà al tuo saggio un titolo coerente con la trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica,
fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell’articolo di “giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti
sembrano rilevanti e costruisci il tuo pezzo.
Dà all’articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista
divulgativa, giornale scolastico, altro).
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Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di
rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO
Argomento:
2.
Letterati e poeti di fronte alla guerra
3.
DOCUMENTI
I generali di bronzo sullo zoccolo a faccette
supplicavano: “Sferrateci, e noi andremo!”
Scalpitavano i baci della cavalleria che prendeva commiato,
e i fanti desideravano la vittoria assassina.
Alla città accatastata giunse mostruosa nel sogno
la voce di basso del cannone sghignazzante,
mentre da occidente cadeva rossa neve
in brandelli succosi di carne umana.
[…]
Gli strilloni si sgolavano: “Edizione della sera!
Italia! Germania! Austria!”
E dalla notte, lugubremente listata di nero,
scorreva, scorreva un rigagnolo di sangue purpureo.
Vladimir MAJAKOVSKIJ, Poesie, 1914
“Poi, quando la battaglia li agguantò e li scaraventò l’uno contro l’altro, gli uomini si trovarono a un tratto di fronte alla
morte vera, terribile, nemica.
Ficcato nelle buche e nel fango, roso dai pidocchi, gettato all’assalto contro altre buche fangose ed altri uomini
pidocchiosi, il popolo dei soldati, dei buoni e degli ignari si trovò di fronte a una cosa imprevista, terribile e
inafferrabile, a una macchina fatta di formule, di filo di ferro e di canne rigate, di chimica e di balistica, si trovò a
cozzare in un muro d’acciaio, di calcoli e di scienza, invisibile ed onnipresente, contro cui nulla poteva la sua povera
massa urlante, bestemmiante e piangente, fatta solo di carne, d’ossa e di qualità umane.
La morte meccanica uccideva e straziava, sconvolgeva la terra e i boschi, oscurava il cielo, dilaniava le montagne: e gli
uomini, piccoli e grigi, camminavano in quella tormenta, cadevano, si rialzavano, brutti, sporchi, laceri e sanguinosi, si
rialzavano urlando e si gettavano contro la macchina, contro il muro di calcoli e di formule, contro la morte meccanica
che uccideva e straziava – tac tac tac tac.”
Curzio MALAPARTE, La rivolta dei santi maledetti, 1921
“In verità siamo troppi nel mondo. A dispetto del maltusianismo la marmaglia trabocca e gli imbecilli si moltiplicano.
C’è fra noi un’infinità di gente ch’è assolutamente inutile e superflua. Non vive che per aiutare a vivere altra gente
inutile che lavora per lei. E’ il mutuo soccorso di quelli che non hanno nessuna ragione di esistere. E non godono in
nessuna maniera. In fondo non vivono neppure. Trascinano la loro bestialità rassegnata nell’orme di altre inutili
generazioni. Si annoiano e annoiano; soffrono e fanno soffrire. Per diminuire il numero di codeste bocche dannose
qualunque cosa è buona: eruzioni, convulsioni di terra, pestilenze. E siccome tali fortune son rare e non bastano ben
venga l’assassinio generale collettivo.”
Giovanni PAPINI, La vita non è sacra, in “Lacerba”, 1913
“Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti,
i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l’erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e
di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? […] Penso a quello che va sciupato, a ogni minuto, intanto che
io parlo, intanto che io penso, intanto che scrivo, sangue e dolore e travaglio di uomini presi in questo gorgo vasto della
guerra. […] Che cosa diventano i risultati, le rivendicazioni di territori o di confini, le indennità, i patti, e la liquidazione
ultima, sia pur piena e compiuta, di fronte a ciò? […] Non c’è bene che paghi la lagrima pianta invano, il lamento del
ferito che è rimasto solo, il dolore del tormentato di cui nessuno ha avuto notizie, e il sangue e lo strazio umano che non
ha servito a niente. Il bene degli altri, di quelli che restano, non compensa il male senza rimedio all’eternità. […] Forse
il beneficio della guerra, come di tutte le cose, è in se stessa: un sacrificio che si fa, un dovere che si adempie.
Ma del resto è una perdita cieca, un dolore, uno sperpero, una distruzione enorme e inutile.”
Renato SERRA, Esame di un povero letterato, 1915
“Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo –, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei
liberatori, le belle idee per cui si muore ed il disprezzo della donna”.
Filippo Tommaso
MARINETTI, MANIFESTO DEL FUTURISMO, “Le Figaro”, 1909
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“Io ho degli amici maculati e inquinati da tutti i traviamenti della civiltà imbelle: orbene la maggior parte di questi si
mostrano ora presi dal fascino della guerra, hanno anch’essi delle sensazioni estetiche dallo spettacolo lontano delle
forze scatenate, hanno ammirazione per le navi del Giappone che cercano e aggrediscono il nemico di notte e di giorno,
sono tornati insomma, senza saperlo, ad essere uomini sinceri allo stato di natura.
Tutto questo dimostra sino a qual punto l’esempio e lo spettacolo del fatto possano sugli spiriti, e come vi travolgano
sentimenti e convincimenti, e come la guerra, quando scoppia, non venga considerata più come un fatto sottoposto alle
leggi del piccolo bene e del piccolo male, ma venga considerata quasi come un grandioso e terribile fenomeno della
natura, un cozzo di forme avverse primordiali ed eterne, irrefrenabili. E tali sono appunto le forze che conducono alle
guerre le nazioni e le razze. Perciò dinanzi ad esse l’uomo civile è abolito e ritorna l’uomo sincero allo stato di natura.”
Enrico CORRADINI, Il Regno, 1904
Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
E’ il mio cuore
il paese più straziato
Giuseppe UNGARETTI, San Martino del Carso, da L’Allegria, 1916
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
Argomento:
Verso una società multiculturale
DOCUMENTI
“La fitta rete di scambi, che da sempre ha caratterizzato la relazione tra città e città, regni e imperi, tra popolazioni della
costa e popolazioni dell’interno, tra nomadi del deserto e degli altipiani e sedentari delle pianure, tra genti di lingue
religioni diverse, non è mai cessata e anche nei periodi di maggiore conflittualità i mercanti, utilizzando gli spiragli
lasciati aperti dalle guerre, riuscivano dopo brevi interruzioni a rifornire i magazzini e i mercati. […] Con la crescita
delle attività produttive e l’intensificazione del commercio, i mercanti e in seguito le compagnie sentirono il bisogno di
fondare delle filiali che curassero gli affari nei vari punti di snodo del traffico. Nacquero cosi’ delle piccole comunità
poliglotte e multietniche in ciascuna delle città emporio sparse nelle varie aree commerciali. […] Tra le comunità non
sempre c’era un buon rapporto di vicinato, ma la diffidenza reciproca e la competizione non hanno impedito il contatto
e l’intreccio di interessi suggellati non di rado da matrimoni misti. […]
Le migrazioni dei popoli sono una costante nella storia del genere umano e le sue conseguenze, pur nella tragicità degli
impatti, hanno dato vita a incroci di etnie e a sincretismi culturali di cui la comunità internazionale attuale è l’ultimo
risultato.”
Michele CRUDO, 1993
“Se il peso dell’immigrazione è cosi’ contenuto, rispetto ai nostri partner europei, come mai continua a rappresentare un
problema traumatico, che divide la gente, provoca reazioni, persino crudeli, mette in crisi i governi, solleva sospetti di
razzismo? Il fatto è che la figura dello straniero è sempre una costruzione sociale. Nella quale prevalgono le tendenze
ideologiche, le appartenenze politiche, i fantasmi dell’irrazionalità, le paure ancestrali, specchio della cultura di che lo
ospita. Un segno rivelatore è l’uso di grandi contenitori che omologano le individualità straniere in un’unica immagine,
in un’identità aliena, per tracciare un insuperabile confine di separazione tra noi e loro. Gli immigrati sono innanzitutto i
“marocchini” o gli “africani”. Naturalmente i “negri”. Oggi in disuso, come segni di poca eleganza e minore cultura,
“lavavetri” e “vu’ cumprà”.”
Alberto PAPUZZI, da “La Stampa”, 1997
“Il Terzo Mondo sta bussando alle porte dell’Europa, e vi entra anche se l’Europa non è d’accordo. Il problema non è
più decidere (come i politici fanno finta di credere) se si ammettano a Parigi studentesse con il ch’ador [ il velo
islamico] o quante moschee si debbano erigere a Roma. Il problema è che nel prossimo millennio ( e siccome non sono
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un profeta non so specificare la data) l’Europa sarà un continente multirazziale, o se preferite, “colorato”. Se vi piace
sarà cosi’; e se non vi piace, sarà cosi’ lo stesso.
Questo confronto (o scontro) di culture potrà avere esiti sanguinosi, e sono convinto che in una certa misura li avrà,
saranno ineliminabili e dureranno a lungo. Però, i razzisti dovrebbero essere (in teoria) una razza in via di estinzione. E’
esistito un patrizio romano che non riusciva a sopportare che diventassero cives romani [cittadini romani] anche i galli,
o i sarmati, e gli ebrei come San Paolo, e che potessero salire al soglio imperiale un africano, come infine è accaduto?
Di questo patrizio ci siamo dimenticati, è stato sconfitto dalle storia. La civiltà romana era una civiltà di meticci. I
razzisti diranno che è per questo che si è dissolta, ma ci sono voluti cinquecento anni – e mi pare uno spazio di tempo
che consente anche a noi di fare progetti per il futuro.”
Umberto ECO, Cinque scritti morali, 1999
“La scolarizzazione dei minori immigrati, tema che in altri paesi ha un posto di grande rilievo nel dibattito sulle
politiche migratorie, da noi è affidata più alle iniziative locali che all’intervento organico e sistematico da parte
dell’amministrazione centrale. Eppure è proprio questo uno degli aspetti cruciali dell’integrazione tra culture diverse, è
qui che una società che si proclami “multiculturale “ si gioca la propria credibilità. Il Ministero della Pubblica
Istruzione, a onor del vero, già da qualche anno è intervenuto sull’argomento emanando alcune circolari che fanno
diretto riferimento al concetto di educazione interculturale. Questa, definita “condizione strutturante delle società
multiculturali”, deve darsi come obiettivo primario la “promozione della capacità di convivenza costruttiva in un tessuto
culturale e sociale multiforme. Essa comporta non solo l’accettazione ed il rispetto del diverso, ma anche il
riconoscimento della sua identità culturale, nella quotidiana ricerca di dialogo, di comprensione e di collaborazione, in
una prospettiva di reciproco arricchimento”. In un documento ministeriale si insiste sulla necessità di introdurre
l’educazione interculturale anche in assenza di alunni stranieri in quanto si riconosce che questo modello pedagogico
piò contribuire a prevenire il formarsi di stereotipi e di pregiudizi nei confronti di persone e di culture e a superare ogni
forma di visione etnocentrica.”
Claudio MARTA, da Nuova Secondaria, 1994
“Se si vuole favorire il tirocinio interculturale bisogna passare per un preciso processo di preparazione, che definisca gli
obiettivi pedagogici oltre ai metodi di lavoro ed a condizioni di realizzazioni adeguate. “Nessuno è senza pregiudiziosservava John Dewey. – E quando qualcuno pretende di non averne, questa stessa pretesa è senza dubbio il peggiore
dei pregiudizi”. […]
L’educazione interculturale non può limitarsi a far scoprire l’alterità e la diversità, concepite come rapporto con l’altro;
deve anche produrre nel bambino e nel giovane una capacità di agire in materia di diritti dell’uomo, ed integrare nella
formazione della personalità del fanciullo, nelle diverse tappe della sua crescita, il senso della lotta contro ogni forma di
discriminazione.”
Antonio PEROTTI, da La via obbligata dell’intercultura
“Chi sono gli eguali, chi sono i diversi?” Si può stabilire una netta linea di demarcazione tra eguali e diversi? Per
rispondere a questa domanda bisognerebbe stabilire dei criteri in base ai quali raggruppare gli individui. Ma questi
criteri non sono solo difficili da stabilire, ma raramente si appoggiano su dati obiettivi, senza contare che dati obiettivi,
come il colore dei capelli, la statura, il peso, la maggiore o minore forza fisica, sono di solito i meno rilevanti per
stabilire categorie utili socialmente. I criteri utili per raggruppare gli individui in categorie socialmente rilevanti
dipendono di solito da giudizi di valore che non sono di per se stessi oggettivi. Anzi quasi sempre derivano da
pregiudizi.
In generale possiamo fare soltanto un’affermazione di questo genere: gli uomini e le donne sono fra loro tanto uguali
quanto diversi. Sono eguali in certe cose e diversi in certe altre. Ma in che cosa siano eguali e in che cosa siano diversi
varia secondo i tempi, i luoghi, le ideologie, le concezioni del mondo ecc. […] Ma rispetto agli altri prevale di solito
naturalmente il senso della diversità piuttosto che quello dell’eguaglianza. Mi riferisco a due fenomeni ben conosciuti
da chi si è occupato di questo tema, e comuni generalmente a tutti i gruppi umani: l’etnocentrismo, per cui è buona la
nostra religione nonché il modo di mangiare del paese vicino; e la xenofobia, per cui l’altro, soprattutto quando entra in
casa nostra, non è soltanto diverso, ma anche cattivo, ci minaccia, ci disturba, rende la nostra vita più insicura.
Etnocentrismo e xenofobia si integrano uno con l’altro nell’ostacolare la comunicazione fra gente diversa:
l’etnocentrismo si chiude nel suo ghetto; lo xenofobo difende ad oltranza questa chiusura. Il primo sta bene solo a casa
sua. Il secondo vorrebbe che gli altri stessero a casa loro. In genere l’etnocentrico è xenofobo e viceversa.”
Norberto BOBBIO, Dizionario della tolleranza, 1995
3. AMBITO STORICO-POLITICO
Argomento:
Gli Stati Uniti dalla crisi del ’29 al New Deal
DOCUMENTI
Il testo che segue è stato scritto nel 1929 dal sociologo americano Harvey Zorbaugh e descrive la situazione di degrado
urbano e sociale neu quartieri poveri delle grandi città degli Stati Uniti negli anni della grande crisi economica.
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“Lo slum è un’area tipica di degrado e disorganizzazione, in cui l’invasione di iniziative economiche ha come
conseguenza la speculazione sul valore dei terreni. Ma gli affitti sono bassi, perché, dato che vi si è insediato il piccolo
commercio, essa non è più appetibile come area residenziale. E’ piena di edifici cadenti perché molti proprietari, in
attesa di vendere i terreni a scopi commerciali, lasciano che vadano in rovina e chiedono come affitto solo quanto basta
per pagare le tasse. A parte qualche rara struttura edilizia industriale e qualche isolato occupato da imprese commerciali,
nello slum non si costruisce nulla, e la maggior parte dei fabbricati esistenti si trova li’ da una generazione o più.
Lo slum è una zona di libertà e di individualismo. Nei suoi ampi spazi gli uomini non conoscono i propri vicini e non se
ne fidano. A parte alcune famiglie isolate, gran parte della popolazione locale è di passaggio: prostitute, criminali,
fuorilegge, hobos [vagabondi]. Gli stranieri che giungono per fare fortuna, come facevamo noi quando andavamo
all’Ovest, e progettano di tornare al paese di origine appena messo da parte un “gruzzolo”, che in realtà non fanno parte
della vita americana e vogliono vivere in città spendendo il meno possibile, stanno nelle camere in affitto dello slum.
Qui si trovano anche le zone in cui gli immigrati trovano una prima sistemazione, le comunità straniere: e qui si
raccolgono i gruppi stranieri “indesiderabili”, come cinesi e neri.
Le case con camere in affitto sono piene di gente economicamente fallita: la famiglia disgregata, quella che vive in
affitto in una camera ammobiliata, quella abbandonata e senza legami: Una delle loro caratteristiche più impressionanti
è la desolante povertà. Sono piene di derelitti, di tutti i tipi di persone bizzarre e disadattate. Le stanze squallide ospitano
lavoratori senza famiglia, operai, cameriere, migranti, hobos. Al suo interno delinquenti e bohémien trovano rifugio dal
mondo comune.”
Harvey ZORBAUGH, Lo slum, 1929
Nel brano che segue, tratto da Furore, il celebre romanzo dello scrittore Jhon Steinbeck , sono descritti i momenti
drammatici in cui gli inviati della Società Anonima che ha acquisito la proprietà della terra costringono i mezzadri e le
loro famiglie ad andarsene.
“I mezzadri accosciati alzavano gli occhi, pieni di spavento. E noialtri? Come si mangia?Eh, a voi non resta che
andarvene altrove. Viene la trattrice.
Ed ora gli accosciati si rizzano in piedi, adirati. Ma questa terra l’ha presa mio nonno agli indiani rischiando la pelle. E
l’ha lavorata mio padre, lottando da disperato contro i serpenti e le erbacce. E’ venuto un anno cattivo e ha dovuto
ipotecare. E noialtri s’è tutti nati li’. Anche allora, quando mio padre ha fatto l’ipoteca, anche allora il padrone era una
banca, ma ci ha lasciato stare, e ci spettava un tanto su ogni prodotto. Tutto questo lo sappiamo, ma non ci possiamo
niente: Non siam noi, è l’Anonima.
Va bene, gridavano i mezzadri, ma la terra è nostra. L’abbiamo misurata noi, dissodata noi. Siamo nati qui, morti qui,
uccisi dai malanni o dal lavoro. Anche se non è buona, è nostra lo stesso. E’ l’esserci nati su, l’averla lavorata, l’esserci
morti che la fa nostra. E’ questo che ce ne dà il possesso, e non le scartoffie del catasto. E’ doloroso, ma noi non
c’entriamo. E’ l’Anonima. L’Anonima non è un essere umano. Come no? Non è una società di esseri umani? Niente
affatto. Questo è il vostro errore. L’anonima è un ente. Gli azionisti alle volte non approvano quello che fa, ma
l’Anonima lo fa lo stesso. Gli azionisti hanno fatto l’ente, questo si, ma non possono tenerlo sotto controllo.”
Jhon STEINBECK, Furore, 1939
Il documento che segue riproduce alcuni estratti dei discorsi tenuti durante la campagna elettorale, che Roosevelt
pubblicò nel 1933 col titolo Looking forward.
“La domanda logica che ci su presenta ora è questa: quali misure si possono prendere per riconoscere gli errori del
passato? Quali rimedi concreti sono stati proposti per prevenirli in futuro?
Per prima cosa è necessario guardare i fatti diritto in faccia. Eccoli: i due terzi delle industrie americane sono
concentrate in poche centinaia di Corporations effettivamente dirette da non più di cinquemila uomini. Più della metà
dei risparmi del paese sono investiti in azioni e obbligazioni di tali corporazioni. Tali titoli sono diventati lo spasso degli
speculatori di borsa. Meno di tre dozzine di banche private, coi loro agenti di cambio dipendenti dalle banche
commerciali, hanno diretto il flusso del capitale all’interno del paese e all’estero. La potenza economica della nazione è
raccolta nelle mani di pochi.
Una grande parte della popolazione lavoratrice non ha altra possibilità di guadagnarsi da vivere se non per grazia di
codesto meccanismo economico accentrato. Milioni di americani sono senza lavoro imponendo al governo, già
sovraccarico di impegni, la necessità di aiutarli. […]
Nell’esporre il mio credo economico occorre che io chiarisca una volta ancora il mio punto di vista nei confronti
dell’individuo. Io credo che il nostro sistema economico e industriale sia fatto per uomini e donne presi
individualmente, e non questi per il beneficio di quello. Io credo che i singoli dovrebbero avere intera libertà di azione
onde poter esplicare la propria attività nel modo più vantaggioso; ma non credo che nel nome di quella parola sacra,
“individualismo”, un limitato numero di potenti interessi debbano avere il permesso di fare carne per il cannone
industriale con la metà della popolazione degli Stati Uniti. Io credo nel sacrosanto diritto della proprietà privata, il che
significa che io non credo che essa debba essere soggetta alle spietate manipolazioni di giocatori professionali sui
mercati di borsa e nel sistema corporativo. […]
Credo che il governo, senza perciò diventare una burocrazia inquisitrice, possa agire come un controllo sull’equilibrio
di codesta oligarchia, così’ da assicurare la possibilità dell’iniziativa, della vita, del lavoro e la sicurezza del risparmio a
tutto il popolo, anziché la libertà di sfruttamento allo sfruttatore, la impunità di manipolazione al profittatore, la certezza
di poteri illimitati a coloro che vorrebbero speculare fino all’ultimo centesimo col denaro altrui. Dobbiamo ritornare ai
principi primi; dobbiamo far si che l’individualismo americano sia ciò che si supponeva fosse: la opportunità di lavoro e
di successo offerta a tutti, diritto di sfruttamento negato a chiunque.”
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Franklin Delano ROOSEVELT, Looking forward, 1933
4. AMBITO TECNICO-SCIENTICO
Argomento:
Clonazione, studio del DNA e progetto genoma: problemi biologici, medici, legali ed etici.
DOCUMENTI
“Quasi ottantenne, Dulbecco ha deciso di tornare in Italia per occuparsi del Progetto Genoma e di ricerca sui tumori. Il
Progetto Genoma è l’impresa più ambiziosa che mai la biologia abbia affrontato: si tratta di leggere l’intero codice
genetico umano, paragonabile ad un testo di tre miliardi di caratteri, qualcosa come cinquemila libri. Libri noiosi,
ripetitivi, ma con qualche pagina di grande interesse là dove stanno i centomila geni che controllano ogni particolare del
nostro organismo: dalla struttura del cervello al colore dei capelli. […] Sulla lettura del genoma si è scatenata una
battaglia per brevettarne delle parti a scopo commerciale. […]
Si può pensare a un controllo dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, sui risultati del mappaggio? Secondo
Dulbecco non ce n’è bisogno:
- Il problema non è controllare questa massa di informazioni ma metterla a disposizione degli studiosi, e questo si fa
tramite banche-dati collegate in una rete mondiale dagli Stati Uniti alla Svezia, dalla Francia all’Inghilterra, alla
Germania. La conoscenza pura non può e non deve essere brevettabile. Quello che invece ha senso brevettare è un
sistema di produzione di qualcosa, per esempio un farmaco, eventualmente a partire da conoscenze genetiche. Le
ricadute del Progetto Genoma saranno fondamentali in molti campi della medicina, e specialmente nella cura dei
tumori. Il cancro è una malattia dei geni, e questo su è scoperto studiando il comportamento dei virus. Ora si potranno
studiare i geni implicati nei tumori, e quindi si potrà parlare di nuove terapie.-“
Piero BIANNUCCI, La Stampa, 1993
“Mentre la clonazione turbava gli animi e monopolizzava l’attenzione generale, neppure una parola veniva spesa per
avviare un’analisi delle molte e difficili questioni ormai poste dalla crescente possibilità di raccogliere, trattare e far
circolare le informazioni genetiche. Pure, mentre la clonazione umana è per il momento solo un’ipotesi, sia pure
inquietante, queste informazioni si diffondono, sollecitano l’attenzione di datori di lavoro e società di assicurazioni.
Possono mutare la percezione che ciascuno ha di sé, incidere profondamente sui caratteri democratici delle nostre
organizzazioni sociali.
Lontana sta l’immagine d’una società dove si replicano Hitler o Mozart, dove si producono schiere di sottouomini. Ma
tra noi sono già le “cartografie genetiche” (che alcune imprese cominciano a chiedere agli aspiranti alla assunzione) le
richieste insistenti di molti assicuratori che vogliono conoscere i risultati delle analisi genetiche. In questa particolare
dimensione, la società dell’informazione assume tratti sempre più inquietanti. L’organizzazione castale, temuta da chi
vede l’ingegneria genetica adoperata per creare superuomini e schiavi, può materializzarsi attraverso la sola gestione
delle informazioni, discriminando chi è ritenuto portatore di un patrimonio genetico che può imporre maggiori costi
all’imprenditore o maggiori rischi all’assicuratore. Ma cosi’ non verrebbe avviato solamente un meccanismo di
discriminazione individuale. Sarebbe revocata in dubbio la stessa premessa della democrazia, che proclama appunto che
“tutti gli uomini nascono uguali”. E questo diritto all’eguaglianza non può cedere di fronte alla diversità genetica.”
Stefano RODOTA’, MicroMega, 1997
“Le piante transgeniche, come comunemente vengono chiamate, non saranno solo in grado di resistere alle infezioni,
ma anche all’attacco degli insetti; dureranno più a lungo senza marcire e sopporteranno senza conseguenze l’utilizzo di
erbicidi: i prodotti dannosi per l’uomo verranno respinti dalla pianta che avrà frutti “puri”. Un beneficio notevolissimo
se pensiamo a quanti raccolti vengono distrutti ogni anno da insetti e malattie e quante tonnellate di prodotti agricoli si
deteriorano durante le fasi di trasporto prima di raggiungere le nostre tavole. […] Su un versante parallelo, le
biotecnologie stanno tentando di aumentare il valore nutritivo dei frutti. A parità di condizioni (cioè senza incrementare
il terreno coltivato, il concime, il sole, l’acqua…) si prova ad ottimizzare la crescita dei frutti. In alcuni laboratori le
piante vengono “educate” a convogliare le risorse sul frutto e non sul contorno: carciofi con poco gambo e poche spine
oppure banane e noci di cocco con più polpa e meno guscio o buccia. […]
In realtà c’è chi non è d’accordo e che protesta per il fatto che l’eccessivo uso di biotecnologie va a discapito della
ricchezza della natura, cioè a danno della biodiversità. Già con le monocolture intensive nei paesi del Terzo mondo
molte specie vegetali si sono estinte. Se ci mettiamo a produrre piante e animali tutte uguali, la straordinaria varietà del
creato andrà lentamente scomparendo. E’ universalmente noto che, dal punto di vista evolutivo, varietà è sinonimo di
ricchezza e garanzia per il futuro. Con una clonazione indiscriminata ci ritroveremo solo con organismi “finti”, frutto
della selezione avvenuta in laboratorio. D’altronde la Terra è paragonabile ad un immenso centro di ricerca dove da
miliardi di anni si fanno esperimenti su piante e animali, secondo quanto ci ha dimostrato Charles Darwin con la sua
teoria dell’evoluzione e della selezione naturale. Chi ci assicura, dunque, che i criteri stabilti dall’uomo siano i
migliori?”
Andrea VICO, da MondoErre, 1997
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“L’esperimento descritto [la clonazione della pecora Dolly] ha importanza sia per la ricerca scientifica sia per le
possibili applicazioni pratiche. […]
Dal punto di vista pratico, si possono prevedere varie applicazioni fra cui le seguenti:
- se attraverso incroci opportuni, oppure per motivi casuali, nasce in un gregge un animale con caratteristiche
particolarmente favorevoli (per esempio capace di produrre molto latte, oppure una lana di qualità migliore) lo si può
riprodurre in molti esemplari mediante clonazione;
- usando metodi di “ingegneria genetica” si può produrre artificialmente un animale con caratteristiche favorevoli (per
esempio inserendo nel suo patrimonio genetico un gene, tratto da un’altra specie animale, che gli fa produrre molto
latte) e poi si possono avere molti animali uguali ad esso mediante la clonazione.
Queste sono prospettive non immediate: per realizzarle occorrerà superare ancora vari problemi. Per esempio, non si sa
ancora se un animale nato da una clonazione sia robusto come quelli nati da una normale fecondazione, o se sia in grado
di riprodursi come questi ultimi. Se questi animali avessero una capacità di riproduzione scarsa o assente si porrebbero
dei problemi economici: infatti l’ottenere tali animali solo facendo ogni volta il processo di clonazione sarebbe molto
costoso.
Comunque, si può dire oggi che la clonazione di un mammifero è un procedimento praticamente possibile. A questo
punto l’opinione pubblica si è posta il problema della possibile clonazione di esseri umani. Sia i cittadini intervistati da
giornali sia gli esperti in ricerche scientifiche o biologiche concordano che la clonazione di un organismo umano non
deve essere fatta.
Ma i mezzi d’informazione hanno riportato che già numerose persone chiedono di essere clonate, mentre sono in vita o
dopo che saranno decedute. E’ infatti tecnicamente possibile prelevare delle cellule da un organismo e conservarle in
buone condizioni mediante congelamento, potrebbero perciò essere usate per riprodurre persone anche dopo la loro
morte. Potrebbe allora avvenire che una persona, che abbia grandi mezzi economici, finanzi un laboratorio privato che
porti a termine una clonazione a partire dalle sue cellule. Parliamo di laboratorio privato perché nei paesi
tecnologicamente avanzati i laboratori appartenenti ad enti pubblici (ad esempio le Università) devono sottoporre i loro
progetti a dei comitati etici che hanno appunto una funzione di controllo. Il solo modo che una società ha di evitare che
vengano commessi atti che essa condanna è quello di proibirli per legge. Perciò in molti paesi si sta ora considerando la
necessità di fare leggi opportune.[…]
La storia delle leggi dice che esse vengono fatte dopo che si sono verificati gli eventi che esse riguardano, infatti il loro
compito è di regolamentare ciò che esiste. Attualmente il progresso scientifico sta procedendo ad una velocità sempre
maggiore; il naturale ritardo delle leggi sugli eventi perciò diventerà sempre più grande. Sembra importante che di
questo l’opinione pubblica e quella politica prendano atto, per studiare rimedi prima che si verifichino situazioni
perverse.”
Emilio Sergio CURTONI e Antonella BONETTO, da Nuova secondaria, 1997
TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l'Olocausto degli Ebrei.
Spiegane le possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni
personali, scaturite dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da film o documentari
TIPOLOGIA D: TEMA DI ORDINE GENERALE
Un aspetto caratterizzante della nostra società è sicuramente quello della comunicazione di massa e della
conseguente cultura di massa che ne è derivata. Metti in evidenza gli aspetti positivi e negativi della cultura di
massa nel determinare gli atteggiamenti e gli orientamenti sociali; illustra inoltre gli stretti rapporti tra massmedia ed industria culturale.
22
IPSSAR MALATESTA RIMINI
a.s. 2015-2016
4-04-2016
classe V B
studente
Simulazione seconda prova
Scienza e cultura dell'alimentazione
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente pubblicato, sul tema “Obesità e sovrappeso”, il
“Foglio informativo N°311 – aggiornamento Gennaio 2015”.
I dati chiave riportati sono i seguenti:
? l’obesità nel mondo è più che raddoppiata a partire dal 1980;
• nel 2014 più di 1.9 miliardi di adulti, dai 18 anni in su, erano in sovrappeso; di questi oltre 600 milioni
erano obesi;
• il 39% degli adulti dai 18 anni in su era in sovrappeso nel 2014 e il 13% era obeso;
• la maggior parte della popolazione mondiale vive in paesi dove il sovrappeso e l’obesità uccidono più
persone del sottopeso;
• 42 milioni di bambini sotto i 5 anni erano in sovrappeso o obesi nel 2013;
• l’obesità può essere prevenuta.
23
(Fonte: traduzione da World Health Organization, “Fact sheet N°311 – Obesity and overweight – update
January 2015”)
I dati riferiti dalla OMS sono allarmanti, se si pensa alle ripercussioni dirette che l’obesità ed il sovrappeso
hanno sulla salute di un individuo.
Come riportato anche dal Ministero della Salute, sovrappeso e obesità rappresentano il quinto più importante
fattore di rischio per mortalità globale e i decessi attribuibili all’obesità sono almeno 2,8 milioni/anno nel
mondo.
Per quanto riguarda l’Italia, il sistema di sorveglianza nazionale “OKkio alla SALUTE”, promosso dal
Ministero della Salute, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e condotto in collaborazione con le
Regioni italiane e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nella sintesi dei risultati
ottenuti nel 2014 su un campione di 48.426 bambini di età compresa tra gli 8 e i 9 anni, distribuiti in tutte le
Regioni italiane, ha evidenziato quanto segue:
• i bambini in sovrappeso sono in media il 20,9%;
• i bambini obesi sono in media il 9,8%, compresi i bambini severamente obesi che da soli sono in media il
2,2%;
• le prevalenze più alte sono state osservate nelle regioni del Sud e del Centro
Il candidato proponga una trattazione del tema dell’OBESITÀ. Nello specifico:
• definisca cosa si intende per obesità;
• analizzi le possibili cause dell’obesità;
• spieghi perché l’obesità infantile sia considerata un’allerta sanitaria e indichi, in modo schematico, quali
patologie sono correlate con l’obesità;
• fornisca motivate indicazioni dietetiche e comportamentali per la cura dell’obesità e il recupero del peso
forma;
• descriva il proprio ruolo nella lotta all’obesità, in qualità di Operatore del Settore Alimentare (OSA) in
strutture pubbliche o private.
SECONDA PARTE
Il candidato svolga due quesiti tra i seguenti, a sua scelta, utilizzando per ciascuno non più di quindici righe.
1. Obesità ed errate scelte alimentari aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. Il candidato chiarisca
in cosa consistono tali patologie e fornisca motivate indicazioni dietetiche per ridurne il rischio.
2. L’educazione alimentare è il primo passo per il mantenimento del proprio stato di salute. Il candidato,
facendo riferimento ai LARN 2012 (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti), illustri le
caratteristiche di una dieta equilibrata per un adolescente. Nello specifico, riporti l’assunzione di riferimento
in proteine, lipidi, glucidi, sia per quanto riguarda la quantità che la qualità, indicando anche le relative fonti
24
alimentari da preferire e da limitare; indichi due micronutrienti importanti per la dieta dell’adolescente
suggerendo, per ciascuno, le fonti alimentari.
3. Il Regolamento (CE) n. 852/2004 obbliga gli OSA (Operatori del Settore Alimentare) a “elaborare e
realizzare programmi e procedure per la sicurezza degli alimenti basati sui principi del sistema HACCP”. In
riferimento al piano HACCP, il candidato individui un pericolo legato alla preparazione di un alimento o di
una bevanda, analizzandone la gravità ed un punto critico di controllo (CCP) per ridurne il rischio.
4. Una delle linee guida per una sana alimentazione proposte dall’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per
gli Alimenti e la Nutrizione) recita: “Più cereali, legumi, ortaggi e frutta”. Il candidato spieghi l’importanza
nutrizionale di tale raccomandazione
1)
25
2)
26
27
IPSSAR
" S.P. Malatesta "
CANDIDATO_______________________________CLASSE 5 Ser a.s. 2015/2016
DISCIPLINA: DTA
I Simulazione III Prova
Domande a risposta aperta
Descrivi brevemente i seguenti principi di redazione del bilancio: principio della prudenza e
principio della competenza economica
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Che cos’è lo studio di fattibilità
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28
Domande a scelta multipla
1) Rientrano tra gli oneri figurativi:
a) salari e stipendi
b) gli interessi passivi bancari
c) interessi di computo
d) lo stipendi amministrativi
2) Le partecipazioni assunte in atre aziende fanno parte delle:
a) immobilizzazioni immateriali
b) immobilizzazioni materiali
c) immobilizzazioni finanziarie
d) passività consolidate
3) la vendita dei prodotti finiti rientra nella gestione:
a) caratteristica e genera costi
b) caratteristica e genera ricavi accessori
c) straordinaria e genera degli oneri figurativi
d) caratteristica e genera rcavi
4) L’area della gestione finanziaria del Conto economico comprende:
a) costi di produzione
b) ricavi finanziari
c) proventi straordinari
d) interessi bancari sul c/c
5) La corretta successione delle prime tre fasi di pianificazione di una nuova impresa della
ristorazione è:
a) definizione degli indirizzi, definizione dell’impianto avviamento e consolidamento
b) definizione degli indirizzi, esecuzione dell’impianto avviamento e consolidamento
c) definizione del’impianto, esecuzione dell’impianto avviamento e consolidamento
d) definizione degli indirizzi, definizione dell’impianto esecuzione dell’impianto
29
Domande Vero/Falso
1) I costi pluriennali vengono sostenuti per l’acquisto di beni destinati a rimanere nell’azienda per
periodi medio lunghi
V F
2) I ricavi straordinari derivano da eventi non ricorrenti e abituali
V F
3) L’utile consiste nella diminuzione del patrimonio netto
V F
4) I fondi ammortamento vengono iscritti in bilancio tra le passività
V F
5) La costruzione di un nuovo edificio è l’unica modalità con la quale si può avviare una nuova
VF
impresa ristorativa
30
IPSSAR
" S.P. Malatesta "
CANDIDATO_______________________________CLASSE 5 Ser a.s. 2015/2016
DISCIPLINA:
DTA
Seconda simulazione terza prova
Domande a risposta aperta
Spiega brevemente la procedura di fallimento.
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Spiega il Marketing Mix e le sue leve
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Domande a scelta multipla
1) Cosa indica la sigla RSPP:
a) Rappresentante del servizio prevenzione e protezione
b) Responsabile del servizio prevenzione e protezione
c) Responsabile del servizio primo soccorso
d) Responsabile sindacale prevenzione e protezione
2) La rilevazione degli scostamenti tra quanto previsto e quanto realizzato è compito di:
a) Controllo strategico
b) Reporting
c) Controllo Budgetario
d) Predisposizione del sistema di budget
3) Il Budget:
a) Ha un orizzonte temporale di 2 o 3 anni
b) Ha sempre un orizzonte temporale di 1 anno
c) In genere ha un orizzonte temporale di 1 anno ma può essere riferito anche a semestri
d) In genere ha un orizzonte temporale di 1 anno ma può essere riferito anche a periodi brevi:
semestre – trimestre- mese
4) E’ destinata a un turismo di massa la strategia:
a) ad alto livello di immagine
b) di penetrazione massiccia
c) di penetrazione selettiva
d) di alta selezione di clientela
5) Il budget degli investimenti prevede le operazioni di:
a) acquisto di nuovi beni strumentali
b) ottenimento mutui
c) concessione di credito ai clienti
d) contrazione di debiti verso fornitori
32
Domande Vero/Falso
1) Il budget economico prefigura la composizione della situazione finanziaria
V F
2) Nella fase di sviluppo le vendite tendono a diminuire
V F
3) Il datore di lavoro deve provvedere alla formazione e informazione dei lavoratori in materia di
sicurezza sul lavoro
V F
4) Il certificato di prevenzione incendi è obbligatorio solo per le imprese con più di 15 camere V F
5) Il marketing aziendale può essere definito macromarketing
VF
33
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE
“S. P. MALATESTA”- RIMINI
TERZA PROVA – I simulazione (enogastronomia) - Lingua e civiltà Inglese
CLASSE ……… COGNOME……………………………….. NOME……………………..
A TASTE OF BRITAIN
Nowadays, there are certainly good places where you can taste delicious British food, but what is
considered “traditional British” is not easy to find in restaurants, as many serve French, Italian, Indian,
Chinese, Greek, Turkish and Spanish amongst others. Perhaps the best of British cuisine has to be
looked for in private houses where dishes are made with good quality ingredients and painstaking care.
Few countries have the vast selection of foreign restaurants which flourish in Britain, and this is
exciting, if you are British and live in Britain but it’s a pity, if you are a foreign visitor and you want to
taste British cooking.
Britain does not boast many restaurants specializing in traditional fare, but their number is increasing.
Although it may be difficult to find a good, reasonably-priced restaurant, the gourmet visitor will
appreciate some of the many British specialities. Among them are roast pork with apple sauce, spring
lamb with mint sauce, served with fresh peas and new potatoes, roast beef with Yorkshire pudding and
served with gravy, a sauce usually made from the juices of the meat.
Cakes and desserts play an important role in the British culinary tradition. Many desserts are fruit-based,
such as apple pie, which is served with hot custard, a sauce made from milk or cream, eggs, flour, sugar
and vanilla essence.
The English love puddings and pies, and there are many recipes either sweet or savoury. As for
puddings, these range from traditional steamed sponge puddings served with custard to simple fruit
salad. Christmas pudding is a mixture of dried fruits, suet, laced with alcohol, which is steamed until
black; it could be served with brandy butter.
Savoury puddings can be made from a batter, with a mixing of ingredients including minced meat,
cereals, ecc… and are cooked by boiling, steaming or baking.
Multiple choice (one answer):
1)In British private houses you can find:
a) only fast-food
b) nice people
c) traditional British food
d) European and ethnic specialities
2) British people prepare their dishes with “painstaking care”, means that:
a) they prepare them with extreme care
b) they buy ready-made food
c) they often eat out
d) they use bad quality ingredients
3) the Yorkshire Pudding is part of the:
a) roast pork
b) spring lamb
c) roast beef
d) gravy
34
4) Custard is:
a) a fruit sauce
b) a sweet sauce
c) a sauce with brandy
d) a savoury sauce
5) Savoury puddings can be:
a) steamed
b) battered
c) fried
d) minced
Decide if the following statements are true or false:
6) The British does not like food from other countries. T/F
7) It’s quite difficult to find a good restaurant where traditional British food is served. T/F
8) The British culinary tradition is very poor. T/F
9) A traditional English recipe is roast beef accompanied by apple sauce. T/F
10) Pies and puddings can be sweet or savoury dishes. T/F
Open questions:
1) Write a summary of the text.
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2) Talk about a dish that you can find in Britain (traditional or ethnic, sweet or savoury). List its
ingredients, describe procedures, cooking methods and how it is served.
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35
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE
“S. P. MALATESTA”- RIMINI
TERZA PROVA – II simulazione (enogastronomia) - Lingua e civiltà Inglese
DATA ……………………..CLASSE………………………… NOME……………………..
FOOD DURING ROMAN TIMES
During Roman times the staple diet of poor people was based on cereal dough with olives, beans, figs
and cheese, black bread and millet polenta. They usually drank water. Rich people had very different
nourishment, there was plenty of meat, vegetables, fruit, bread, wine, etc. There were many
sophisticated, inviting and appetizing seasonings blended with flour. Among all these sauces liquamen
or garum was predominant; it was a flavouring made of offal and small pieces of fish. Liquamen is was
probably invented by Apicius, believed to have been a Roman gourmet, cook and lover of luxury, who
lived sometime in the 1st century AD, during the reign of Tiberius. The Roman cookbook “ Apicius”,
the most famous collection of Roman recipes in the history of Roman gastronomy, is often attributed to
him, though it’s impossible to prove the connection. It is said that Apicius used to prepare rich and
sumptuous banquets with outstanding dishes. Besides the liquamen, Roman cooks used a lot of
cinnamon, pepper and many other spices. Many types of bread were brought to the tables such as honeybread, oil-bread, lard-bread and cheese-bread.
Rome like Greece based its gastronomy on olive oil and butter was hardly used at all. Rich and
expensive meals were a sign of a high social status and a way to show power; great importance was
given to food presentation, for example a wild rabbit might have wings fixed to it like Pegasus.
Forks were not used at all, spoons only rarely, the most commonly used “cutlery” was the hands, small
bowls were put on the table to rinse the fingers on.
What did Roman food taste like? It’s difficult to say, even though there have been many attempts to
reproduce the flavours of the time. This is because too many things have changed, most of all the type
of materials used.
Multiple choice (one answer):
1) What distinguished the staple diet of rich and poor people was…….:
a) fruit
b) bread
c) sugar
d) meat
2) Poor people’s diet was mostly based on…….:
a) liquamen or garum
b) cereals
c) meat
d) offal
3) Apicius refers to …….:
a) a cookbook
b) either a name for a cookbook or a Roman cook
c) a cook
d) probably the inventor of offal
4) It is said that Apicius…….:
a) cooked for poor people
b)cooked only for himself
c)cooked for rich people
d) didn’t cook at all, he only wrote a cookbook
5) Greek and Roman cuisine shared… :
a) the use of oil
b) the use of butter
c) the use of spices
d) different types of bread
Decide if the following statements are true or false:
6) Many Roman seasonings contained flour. T/F
7) Roman cooks used a lot of spices . T/F
36
8) The Roman cookbook “Apicius” really existed . T/F
9) Food presentation was less important than taste. T/F
10) Today it is known what Roman food tasted like. T/F
Open questions:
12) Write a summary of the text.
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13) Cereals represented the basis of poor people’s diet in the past, but they are even today a staple
food of human diet. Talk about its use in cookery from a point of view at your choice.
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Terza Prova: 5 BS Enogastronomia Docente Rimoli Francesco
Anno Scolastico 2015/2016
Alunno_________________
Data 02/03/2016
1) Nel suo libro “ Le guide culinarie” Escoffier :
A) Non scrisse ricette, ma solo menu e metodi di cottura
B) Scrisse ricette molto dettagliate
C) Scrisse ricette molto sintetiche
D) Scrisse i segreti delle materie prime utilizzati
2) Quali forme di ristorazione stanno registrando il più alto tasso di crescita:
A) Le Osterie
B) I ristoranti tematici
C) I fast-food e take- away
D) I ristoranti gourmet
3) In Veneto, un pesce importato e molto utilizzato per preparare piatti regionali è:
A) Storione
B) Salmone
C) Baccalà
D) Luccio
4) Nella cucina Indiana l’aspetto fondamentale del cibo è:
A) Il sapore
B) I colori
C) L’ assenza di grassi
D) La presentazione
5) I prodotti di 4° gamma richiedono:
A) Cottura e porzionamento
B) Riscaldamento e porzionamento
C) Solamente il porzionamento
D) pulitura e porzionamento
6) Rientrano nelle competenze del reparto economato la scelta dei fornitori?
V
F
7) La caratterista principale del cash&carry è la possibilità di pagare la merce dopo
30 giorni dall’ acquisto?
V
F
V
F
8) I prodotti STG sono protetti dalla normativa europea ?
38
9) Lo scopo della codificazione delle merci all’ interno dell’ economato è per evitare
che la merce venga rubata?
V
F
10) Nel catering e nel banquetin è necessario avere la licenzia di somministrazione di
cibi e bevande per poter esercitare tale professione?
V
F
11) In cosa consiste il catering ? (max 10 righe)
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12) Quali sono i canali di approvvigionamento e le condizioni di fornitura? (max 10
righe)
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39
Istituto Professionale Alberghiero S.P. Malatesta - Rimini - 05 aprile 2016
NOME_____________
COGNOME_____________
CLASSE_______ MATERIA _______________
Lisez attentivement le texte suivant
Découvrir un pays par sa cuisine
La cuisine des fast-foods, la cuisine aux goûts exotiques, forts, délicats, sucrés-salé ou épicés,
révèle les traditions, la philosophie , la culture d'un pays. c'est une cuisine qui utilise des aliments
nouveaux, des méthodes de cuisson et de présentation particulière; une cuisine qui utilise de plus en
plus les épicés et les plants médicinales pour leur virtus connues dès l'antiquité et pour créer de
nouveaux goûts ou décorer de préparations. au moyen orient, la religion interdit aux musulmans et
aux juifs de consommer la viande de porc et de boire des boissons alcoolisées. ce qui s'explique par
le fait que dans ce pays les températures dépassent aisément 30, 35 °C. Á ces températures élevées
la viande de porc résiste moins que les autres aux altérations; c'est pourquoi on préférait la viande
de mouton et d'agneau. dans le judaïsme, la " cacherouth", ensables de règles alimentaires imposent
de tremper la viande dans le sel avant sa consommation afin de 'en éliminer tout le sang. ces
principes, qui répondaient à des exigences hygiéniques et de bonne conservation des aliments sont
devenus des préceptes; ils ont déterminé les mœurs, les habitudes , les traditions et ont influencé la
cuisine. la religion catholique qui a trouvé son berceau au moyen orient se réfère, elle aussi à la
même pratique alimenter; en effet, la tradition de l'agneau Pascal nous rappelle la préférence des
anciens pour cette viande. dans la quête constante de la perfection, la cuisine aujourd'hui cherche à
épater avec des créations culinaires géniales et des mariages inédites. la globalisation fait entrer
dans nos assiettes le monde et les chefs métissant les cultures étrangères et influencent les cuisines
de leur pays d'origines.
V F
Dites si les affirmations sont vraies ou fausses
1. la cuisine révèle l'histoire et la culture d'un pays
□□
2. au Moyen Orient on peut manger la viande de porc
□□
3. la cacherouth interdit de manger la viande
□□
4. la viande de porc résiste plus que les autres
5. la globalisation influence beaucoup la cuisine
□□
□□
Faites un résumé du texte (max 10 lignes)
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40
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Choisissez la bonne réponse
1. Le mot "berceau" signifie dans le texte
□ origine
□ lit
□ lieu
2. le verbe "tremper" signifie
□ plonger
□ baigner
□ salé
3. le verbe "préférait" est conjugué au
□ conditionnelle
□ future
□ imparfait
4. "assiettes" est le synonyme de
□ mets
□ traditions
□ habitudes
5. le mot anciens signifie
□ vieux
□ antiques
□ ancêtres
Donnez vos opinions sur la cuisine française et la cuisine italienne (max 10 lignes)
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41
IPSSAR" S.P. Malatesta
"
Simulazione Terza prova scritta
CANDIDATO_______________________________CLASSE 5 Ser a.s. 2015/2016
DISCIPLINA:
MATEMATICA
Domande a risposta aperta
x 2 − 6x + 5
≤0
x2 − 9
1.
Risolvere la disequazione fratta
2.
Risolvere il sistema di disequazioni:
 x 2 − 7 x + 10 ≥ 0
 2
 x − 7x + 6 < 0
Domande a scelta multipla
y=
1.
La funzione

2.
x≠2
x2 − 4
x − x − 2 ha per dominio:
2
 x ≠ 2, x ≠ −1
x−2
>0
La disequazione 2 x − 2
 x ≠ 1, x ≠ −2

x ≠ ±2
ha per soluzioni:
42
[] Valori interni all’intervallo
[] Valori esterni all’intervallo
[] Valori interni all’intervallo
[] Valori esterni all’intervallo
3.
La funzione
4.
x2 − 4
 è algebrica razionale intera
 è algebrica razionale fratta
 è algebrica irrazionale intera
 è algebrica irrazionale fratta
Nella determinazione del dominio di quale tra le seguenti funzioni occorre porre
y=
[]
5.
f ( x) =
[1;2]
[1;2]
[-2;1]
[-2;1]
B( x)
A( x)
[]
y=
y=
A( x)
[]
B( x)
A( x)
[]
A( x) ≥ 0
?
y = [A(x )]2
Quale delle seguenti funzioni interseca gli assi cartesiani in 3 punti?
[]
[]
[]
[]
43
Domande Vero-Falso
1.
Il sistema di disequazioni
x2 + 1 > 0
 2
 2x ≥ 0
è sempre verificato
V
2.
 F
Il dominio della funzione
y=
x +1
è:
x ≥1
V
3.
 F
La funzione avente il seguente grafico non interseca l’asse x
V
 F
y=
4.
La funzione
x2 − 3 −
5
x +1
e’ algebrica irrazionale fratta:
V
5.
La funzione
V
 F
f ( x) = 4 x 3 − x 2 − 14 x
è algebrica razionale intera:
 F
44
IPSSAR “S.P. MALATESTA”
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
CANDIDATO:
DISCIPLINA:
CLASSE 5^ B SERALE Enogastronomia
SERVIZI DI SALA E VENDITA
DATA:
QUESITI A SCELTA MULTIPLA
1) Il sistema del LEGAME DIFFERITO si riferisce:
a)
b)
c)
d)
al solo legame caldo
al solo legame freddo
alla distribuzione e al consumo effettuati in tempi e luoghi separati
al controllo chimico-fisico e microbiologico delle materie prime utilizzate
2) Il BUSINESS PLAN è:
a)
b)
c)
d)
utilizzato per definire punti di forza, punti di debolezza, minacce e opportunità
strumento per verificare la corrispondenza degli obiettivi amministrativi e contabili
strumento di comunicazione e di fattibilità dell’idea imprenditoriale
strumento che consente l'individuazione del risultato netto di esercizio
3) In che cosa consiste l’attività di SEGMENTAZIONE DELLA DOMANDA?
a)
b)
c)
d)
analizzare il potenziale economico aziendale e le capacità del management
analizzare il grado di soddisfazione della clientela
analizzare punti di forza e punti di debolezza della concorrenza
analizzare, identificare e misurare gruppi omogenei di consumatori
4) Il FOOD AND BEVERAGE COST:
a) è un valore percentuale che identifica l’incidenza di costo delle materie prime in
rapporto al fatturato
b) è un parametro che si riferisce alla tempistica di acquisto delle merci
c) è una quota prefissata che si basa sul consumo giornaliero stimato del prodotto
d) è un parametro unicamente basato sul grado di deperibilità del prodotto.
5) Il calcolo del WINE COST prende in considerazione:
a) unicamente i costi sostenuti per l’acquisto delle bottiglie
b) unicamente i costi specifici sostenuti per la conservazione in cantina
45
c) i costi specifici sostenuti per acquisto, stoccaggio, conservazione e tipologia di servizio
delle bottiglie
d) la percentuale di alcol in volume
QUESITI VERO O FALSO
1) Il termine CATERING indica la fornitura domiciliare di servizi ristorativi completi
Vero
Falso
2) L’ORIENTAMENTO AL MARKETING deve essere visto in solo funzione della grandezza
dell’azienda
Vero
Falso
3) Per calcolare il DRINK COST di un cocktail è necessario conoscere il prezzo di acquisto delle
bottiglie impiegate ed il loro contenuto in volume
Vero
Falso
4) Tutte le tipologie di vino si prestano al processo di invecchiamento
Vero
Falso
5) I metodi del LIFO, FIFO e del costo medio ponderato si prestano con particolare efficacia
alla gestione delle rimanenze in cantina
Vero
Falso
QUESITI A RISPOSTA APERTA
1) Indica quali sono le regole fondamentali per la corretta DISPOSIZIONE DELLE BOTTIGLIE IN
CANTINA:
2) Il DRINK COST, ovvero il costo effettivo di una bevanda miscelata (cocktail), può
rappresentare un esempio di calcolo preventivo. Per riuscire nell’intento di calcolare in modo
pressoché esatto il costo base di un drink è necessario conoscere:
46
CLASSE V SERALE RISTORAZIONE
PROGRAMMA DI ITALIANO A.S. 2015/2016
Il Positivismo: caratteri generali. Il verismo:caratteri generali. Giovanni Verga: la poetica.
Letture: Rosso Malpelo.
Il Decadentismo: origine e caratteri generali. Testi: C. Baudelaire “L’albatro”; “Spleen”;
“Corrispondenze”. I poeti maledetti. Il.ritratto di Dorian Gray.
Giovanni Pascoli
La vita e le opere. La poetica del fanciullino; il fonosimbolismo pascoliano. Lettura delle seguenti
poesie: Scalpitio; X agosto; Il lampo; Il tuono; Lavandare; Novembre; Il gelsomino notturno.
I crepuscolari: caratteri generali. Letture: Marino Moretti “A Cesena”.
Il Futurismo: origine e caratteri generali. Testi: F. T. Marinetti “Il manifesto del Futurismo”; “Il
bombardamento di Adrianopoli”.
La coscienza di Zeno.
Il contesto storico culturale del romanzo; Freud e la psicoanalisi; Darwin e la selezione naturale; le
novità strutturali del romanzo. Lettura dei seguenti brani: La prefazione del dottor S.; Il fumo; La
morte del padre; Il funerale sbagliato; Zeno contro la psicoanalisi; La conclusione del romanzo.
Giuseppe Ungaretti.
La vita e le opere. La poetica. Letture: “Veglia”; “San Martino del Carso”; “Fratelli”; “Soldati”;
“Sono una creatura”; “Mattina”; “Commiato”; “Il porto sepolto”; “Stelle”.
Eugenio Montale
La vita e le opere. La poetica. Letture: “I limoni”, “Non chiederci la parola”; “Meriggiare pallido e
assorto”; “Spesso il male di vivere ho incontrato”; “Forse un mattino andando in un’aria di vetro”.
Luigi Pirandello.
La vita e le opere di Luigi Pirandello; le categorie di vita e forma nell’opera di Pirandello; il caso
nella visione del mondo pirandelliana; il relativismo pirandelliano; lettura delle seguenti novelle: La
carriola; La patente; brani scelti del saggio L’umorismo; la trama de Il fu Mattia Pascal, le due
premesse del romanzo, l’appendice del romanzo (Avvertenza sugli scrupoli della fantasia); la trama
di Uno, nessuno, centomila; visione audiovisiva del dramma Enrico IV, lettura del testo teatrale del
dramma. Il teatro nel teatro, il teatro di idee.
Il Neorealismo: origine e caratteri generali.
47
CLASSE V SERALE RISTORAZIONE
PROGRAMMA DI STORIA A.S. 2015/2016
La Belle epoque e la società di massa.
La prima guerra mondiale: le cause economiche e politiche della grande guerra; il sistema delle
alleanze; l’eccidio di Sarajevo e la dichiarazione di guerra alla Serbia; le battaglie di Verdun e della
Marna; lo scontro tra neutralisti ed interventisti in Italia; la dichiarazione di guerra all’Austria e la
situazione dell’esercito italiano; le battaglie dell’Isonzo, della Somme e della Marna; l’entrata in
guerra degli Stati Uniti d’America; dalla disfatta di Caporetto alla vittoria di Vittorio Veneto; la
sconfitta degli imperi centrali; il trattato di Versailles.
La rivoluzione bolscevica: la società russa prima della rivoluzione; i menscevichi e i bolscevichi;
Lenin e le tesi del 4 aprile; la presa del palazzo d’inverno; il terrore rosso e il terrore bianco;
l’uccisione di Nicola II; il comunismo di guerra e la Ceka; la NEP.
Le dittature. Il fascismo: origine ed affermazione del partito fascista; la propaganda ed il culto della
personalità di Mussolini. Il nazismo: il nazionalismo di Hitler al potere; lo stato nazista e l’ideologia
della razza ariana. Lo stalinismo: Stalin e i “piani quinquennali”; lo stato burocratico e le purghe
staliniane.
La società americana degli anni venti; la grande crisi del 1929: cause ed effetti; il New Deal di
Roosevelt .
La seconda guerra mondiale: la politica estera nazista; dall’occupazione della Renania all’invasione
della Polonia; le forze in campo; i nazisti entrano a Parigi; l’Operazione leone marino; l’Operazione
Barbarossa; l’attacco a Pearl Harbor e l’ingresso in guerra degli Stati Uniti; la guerra in Africa; la
battaglia di Stalingrado; lo sbarco in Sicilia; lo sbarco in Normandia; l’assedio di Berlino; la resa
della Germania; Hiroshima e Nagasaky e la resa del Giappone.
Rimini, 26/4/ 2016.
(prof. Rino Moroni).
GLI ALUNNI:
_________________
_________________
48
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E RISTORAZIONE
I.P.S.S.A.R. "S. P. MALATESTA" Rimini
corso serale - RNRH03050A
Classe: 5 B
Articolazione Enogastronomia
Docente: MARIA ANTONIETTA DRUDI
Materia: SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE
Programma svolto
1
Nuove tendenze di filiera dei prodotti alimentari.
1.1 Nuovi prodotti alimentari
2
Dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche e patologiche
2.1 La dieta nelle diverse età
2.2 La dieta nelle diverse condizioni fisiologiche
2.3 Diete e stili alimentari
3
Allergie, intolleranze alimentari e malattie correlate all'alimentazione
3.1 La dieta nelle malattie cardiovascolari
3.2 La dieta nelle malattie metaboliche
3.3 La dieta nelle malattie dell'apparato digerente
3.4 Allergie e intolleranze alimentari
3.5 Alimentazione e tumori
3.6 Disturbi alimentari
49
Classificazione sistematica e valutazione dei fattori di rischio di tossinfezioni
4.1 Contaminazione fisico-chimica degli alimenti
4.2 Contaminazione biologica degli alimenti
4.3 Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici
5
Certificazioni di qualità e sistema HACCP
5.1 Il sistema HACCP
5.2 Le certificazioni di qualità
6
Consuetudini alimentari nelle grandi religioni
6.1 Cibo e religioni
Rimini, 15 maggio 2016
Maria Antonietta Drudi
Alunni
50
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE
“S.P.MALATESTA”
ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE V^B SERALE Ristorazione
Docente: Prof. Saitta Valeria
PROGRAMMA SVOLTO DI D.T.A.
OBIETTIVI
Apprendere le nozioni di fenomeno turistico e di mercato turistico, e saperle analizzare all’interno
di un sistema economico comunitario ed internazionale. Assimilare concetti relativi al fenomeno
turistico ed alla sua regolamentazione.
Comprendere le tecniche di gestione economica e finanziaria delle imprese alberghiere.
Calcolare costi di produzione, prezzi di vendita, quantità minime da vendere per raggiungere il
pareggio economico.
Saper redigere e leggere un bilancio aziendale, redatto nell’ottica dei principi civilistici e contabili
nazionali.
Comprendere le tecniche di programmazione e controllo budgetario e saperle applicare alle diverse
realtà aziendali.
Comprendere ed applicare le principali tecniche di marketing.
PROGRAMMA
MODULO 1 – Le risorse tecniche (Ripasso argomenti classe quarta)
Unità didattica 1- Prospetto del patrimonio
Unità didattica 2- classificazione e valutazione degli elementi del patrimonio.
Unità didattica 3 – Valori finanziari e valori economici; I criteri di valutazione; l’ammortamento
MODULO 2 – La gestione dell’impresa (Ripasso argomenti classe quarta)
Unità didattica 1 – Il sistema costi- ricavi reddito – reddito globale e reddito d’esercizio; i cicli
aziendali ; i costi ed i ricavi; l principio di competenza economica – i ratei ed i risconti.
Unità didattica 2 – Classificazione dei costi: costi fissi e variabili – costi diretti ed indiretti – i costi
figurativi – calcolo del costo di produzione.
Unità didattica 3– Il break even point
Unità didattica 4 – Il calcolo dei prezzi di vendita.
MODULO 3 – Il bilancio d’esercizio (Ripasso argomenti classe quarta)
Unità didattica 1 – I principi di redazione del bilancio.
Unità didattica 2 – Le parti del bilancio: lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico. Cenni alla
Nota integrativa ed agli allegati del bilancio.
MODULO 4 – La programmazione ed il budget
Unità didattica 1 – La programmazione aziendale.
Unità didattica 2 – Il business / plan.
Unità didattica 3 – Il budget: struttura e contenuto – vantaggi e limiti del budget.
MODULO 5 – Il marketing
Unità didattica 1 – Il marketing – il marketing turistico.
51
Unità didattica 2 – Il piano di marketing: la raccolta dei dati, analisi della situazione interna ed
esterna, definizione degli obiettivi – le strategie di marketing (analisi delle 4 P: prodotto, posto,
promozione e prezzo).
MODULO 6 – La legislazione turistica
Unità didattica 1 – Le norme obbligatorie nazionali e comunitarie.
Unità didattica 2 – La disciplina dei contratti di settore.
Unità didattica 3 – Le norme volontarie ( il sistema di qualità e i marchi).
METODOLOGIA
Nello svolgimento del programma sono stati analizzati problemi correnti della pratica economico –
aziendale, per individuare gli strumenti logici, concettuali ed operativi utili per la soluzione delle
criticità. Le lezioni frontali unite alle varie esercitazioni svolte sono stati i mezzi utilizzati per lo
svolgimento del programma.
MEZZI E STRUMENTI
Libri di testo, fotocopie, utilizzo di mappe concettuali.
VERIFICHE
Prove semistrutturate, elaborati, colloqui, esercitazioni individuali e di gruppo.
Rimini, 04/05/2016
IL DOCENTE
(Prof. Valeria Saitta)
_________________
GLI ALUNNI:
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__________________________
52
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI
ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE
“Sigismondo Pandolfo Malatesta”
Viale Regina Margherita, 4 – 47900 RIMINI
PROGRAMMA CLASSE 5BS ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Classe : 5° Bs Ristorazione ( Corso serale )
Disciplina: Lingua Inglese Prof.ssa Raimondi Romina
Libri di testo: Success2, Stuart McKinlay, R.Hastings,L.White, R.Fricker, Pearson
Let’s Cook! Skills, Duties and Culture in the kitchen, E. Caminada , M.Girotto,
N.Hogg, A.Meo, P.Peretto,Hoepli
Materiali supplementari: fotocopie fornite dall’insegnante.
Contenuti (grammatica e uso della lingua)
Ripasso: Present Simple, to be, ordinary verbs; affirmative, negative and interrogative forms;
pronomi personali soggetto e complemento; aggettivi e pronomi possessivi; present
continuous,form and use; present continuous vs present simple; countable and uncountable nouns.
Nuovi argomenti: Past Simple, to be, regular and irregular verbs, all forms; past continuous, form
and use; past continuous vs past simple; used to…; present perfect, form and use, avverbi usati con
present perfect (ever, never, just, already,yet, since, for); present perfect vs simple past; modal
verbs, should, shouldn’t, must, mustn’t, have to, don’t have to; future simple will; be going to;
present continuous with future meaning; passive form, passive with modal verbs; pronomi relativi
(who, which, that, whose), non-defining relative clauses.
How to write a summary.
Microlingua (linguaggio specifico lingua di indirizzo) e civiltà
Preparing a dish: dialogue between head chef and apprentice; ask someone to bring utensils; say
where utensils are.
Fruits and nuts. Eggs dairy products and cheese. Cereals. Herbs and spices.
Cooking processes: boiling, simmering, poaching, stewing, braising,
steaming,grilling/broiling,shallow-frying,sautéing frying,deep-frying, roasting, baking, pot roasting.
Recipes: vegetable stew with herb dumpling; apple cobbler.
Different types of pastry; difference between pastry and dough, cakes, pies, tarts and puddings
(different kinds of pudding) .
Different types of menu. Translation of menus. A vegetarian menu.
Rice cultivation and cooking.
Malaysian and Vietnamese cuisine.
Spicy India.
Pasta, an Italian passion? Oriental noodles.
Food during Roman Times.
Italian regional cuisine: write and describe (orally) a regional dish at student’s choice.
UK: British food, a taste of Britain; Scotland: a land of legend.
Docente
Allievi
53
Elenco dei moduli con i relativi argomenti
Classe: 5BS I.P.S.S.A.R "S.P.MALATESTA"-corso serale-RNRH03050A
Docente: RIMOLI FRANCESCO Materia: LAB. SERV. ENOG. - SETTORE CUCINA
Ordine Argomenti del Programma Stato
1 I grandi gastronmi del passato
1.1 I grandi del passato: Apicio, Messinburgo e Scappi
1.2 I riformatori dell' ottocento:Careme, Escoffier e Artusi
1.3 I rinnovatori degli anni settanta: Bocuse,Girardet e Marchesi
1.4 I grandi di oggi: Robuchoon, Ducasse e Adrià Ferran
2 L' enogastronomia Italiana
2.1 La cucina dell' arco alpino
2.2 La cucina Padana
2.3 La cucina dell' area centrale
2.4 La cucina dell' area meridionale
2.5 La cucina delle isole
3 La gastronomia nel mondo
3.1 La gastronomia Europea
3.2 La gastronomia extraeuropea
4 Gastronomia e società
4.1 La gastronomia come rapporto
4.2 Le motivazioni delle scelte gastronomiche
4.3 Il consumo dei pasti fuori casa
5 Il mercato enogastronomico
5.1 Le tipologie di esercizi
5.2 Il catering industriale
5.3 La ristorazione commerciale
5.4 Le prospettive del mercato enogastronomico
6 Le gamme alimentari
6.1 I prodotti di I gamma: Materia grezza
6.2 I prodotti di II gamma: Semilavorati
6.3 I prodotti di III gamma: Ready to cook
6.4 I prodotti di IV gamma: Ready to eat
6.5 I prodotti di V gamma: Ready to Heat
6.6 I marchi di qualità e tutela dei prodotti e i consorzi di tutela
7 La politica degli acquisti
7.1 La scelta dei fornitori
7.2 Termini contrattuali
7.3 I canali di approvvigionamento
7.4 La gestione delle merci (LIFO E FIFO)
7.5 Ricevimento e stoccaggio merci
8 Catering e Banqueting
8.1 Il catering, caratteristiche e organizzazione
8.2 Le varie forme di catering: Industriale, a domicilio, aereo ferroviario e
navale e altre forme di catering
8.3 La distribuzione a legame differito: legame caldo e legame freddo
8.4 Il banqueting,definizione, normativa e pianificazione del servizio
8.5 Il banqueting manager: Requisiti e compiti
9 L'organizzazione dell' impianto di cucina
9.1 Le tipologie di impianto
9.2 La distribuzione con legame differito
9.3 I nuovi modelli organizzativi
9.4 La cucina cook e chill
9.5 La cucina sottovuoto
9.6 La cucina d'assemblaggio cucina
54
10 La cucina innovativa
10.1 La cucina di ricerca Svolto
10.2 Il rinnovamento in cucina Svolto
10.3 La cucina rivisitata Svolto
10.4 La cucina molecolare e la cucina tecnologica Svolto
10.5 La cucina salutistica Svolto
11 Sicurezza e tutela sul lavoro
11.1 La normativa di riferimento Svolto
11.2 Le basi della prevenzione Svolto
12 Laboratorio di cucina: Rivisitazione in chiave moderna dei
classici italiani
12.1 La cuna dell' arco alpino Svolto
12.2 La cucina padana Svolto
12.3 La cucina dell' area centrale Svolto
12.4 La cucina dell' area meridionale Svolto
12.5 La cucina delle isole Svolto
IST. PROF. ST. PER I SERV. ALBERGH. E RISTORAZIONE
55
Ist. Prof. “S.P. Malatesta”
Programma svolto a.s. 2015/2016
INSEGNANTE: DELL'ERBA ROSARIO
MATERIA:
FRANCESE
CLASSE:
5BS
Ripasso degli argomenti principali degli anni precedenti necessari allo svolgimento della classe
quinta.
elementi di grammatica e tempi verbali
cod - coi
gallicismi
comparazioni
formazione e posizione degli aggettivi
i pronomi relativi
Studio e analisi dei seguenti argomenti
découvrir les pays par sa cuisine: France - Espagne - les USA les principaux régions de la France : Provence - paris - aquitaine - la bourgogne champagne
le monde oenogastronomie: le vin, l'au - de - vie et la bière
Lettura e analisi della civiltà francese documenti e dispense
Paris et les symboles de la France
plat typique française
dissertation et conversation sur les différences entre la cuisine française et celle
italienne
les recettes typique pendent les fêtes
.
RIMINI
L’INSEGNANTE
ALUNNI
56
Ist. Prof. “S.P. Malatesta”
Programma svolto a.s. 2015/16
INSEGNANTE: Brandi Danilo
MATERIA:
Matematica
CLASSE:
5^Ser
Ripasso degli argomenti principali degli anni precedenti necessari allo
svolgimento della classe quinta.
Operazioni fondamentali del calcolo letterale, le equazioni di primo e secondo grado,
intere e fratte, i sistemi di equazioni a due incognite di primo e secondo grado, le
disequazioni (intere e fratte) ed i sistemi di disequazioni di 1° e di 2° grado.
Studio di funzioni analitiche nelle seguenti fasi:
Definizione di funzione reale a variabile reale.
Classificazione delle funzioni.
Ricerca del dominio di una funzione.
Intersezione di una funzione con gli assi cartesiani.
Studio del segno di una funzione algebrica.
Lettura di grafici
Osservazioni intuitive (tramite tabelle e grafici) relative ai concetti di:
Dominio e codominio di una funzione
Intersezioni con gli assi cartesiani
Segno di una funzione
Comportamento di una funzione agli estremi del dominio.
Asintoti orizzontali e verticali
Concetto intuitivo di continuità e discontinuità
Crescenza e decrescenza di una funzione
Massimi e minimi di una funzione
Concavità e convessità di una funzione
Flessi.
RIMINI
L’INSEGNANTE
57
Classe: 5BS
I.P.S.S.A.R "S.P.MALATESTA"-corso serale-RNRH03050A
Docente: RENZI MATTEO
Materia: LAB. SERV. ENOG. - SETTORE SALA E VENDITA
Ordine Argomenti del Programma
1
2
3
4
5
6
7
8
Stato Svolgimento
L'offerta enogastronomica
1.1 L'azienda ristorativa: tipologie
Svolto
1.2 La ristorazione commerciale: ristorazione tradizionale, neo ristorazione,
ristorazione viaggiante, ristorazione domiciliare
1.3 La ristorazione collettiva
Svolto
1.4 Il Catering ed i principi del legame differito
Svolto
1.5 Il Banqueting e l’organizzazione degli eventi
Svolto
Svolto
Operare nel rispetto delle norme di sicurezza e tutela della
salute
2.1 La sicurezza alimentare e il sistema di autocontrollo
Svolto
2.2 Stato igienico-sanitario dei prodotti alimentari: veicoli della
contaminazione alimentare, rischi microbiologici, rischi chimici, rischi fisici,
tecniche di conservazione degli alimenti
Svolto
Le tecniche di gestione dell'azienda turistico-ristorativa:
pianificazione
3.1 Pianificare l'offerta enogastronomica
Svolto
3.2 Normativa SAB
Svolto
3.3 Forme giuridiche
Svolto
3.4 Analisi di mercato e Business plan
Svolto
3.5 Le tecniche di gestione dell'azienda turistico-ristorativa:project work
Svolto
Le tecniche di gestione dell'azienda turistico-ristorativa:
determinazione
4.1 Determinare l’offerta enogastronomica
Svolto
4.2 Food and beverage cost e determinazione dei prezzi di vendita
Svolto
4.3 Approvvigionamento e magazzino
Svolto
4.4 Il menù come strumento di marketing
Svolto
4.5 Le tecniche di gestione dell'azienda turistico-ristorativa:project work
Svolto
Informatica ed enogastronomia
5.1 Principali software utilizzati nel settore turistico-ristorativo
Svolto
5.2 Comunicare, promuovere e vendere il prodotto enogastronomico
attraverso lo strumento informatico
Svolto
La produzione vitivinicola
6.1 Viticoltura e tecniche di vinificazione
Svolto
6.2 Disciplinari di produzione ed etichetta
Svolto
6.3 I vini speciali: spumanti, aromatici, liquorosi
Svolto
Enografia nazionale ed internazionale
7.1 Le produzione vitivinicola italiana: le Regioni
Svolto
7.2 La produzione vitivinicola europea ed internazionale (cenni)
Svolto
Analisi sensoriale e degustazione
58
8.1 Analisi organolettica del vino: esame visivo, olfattivo, gusto-olfattivo
Svolto
8.2 I principi di abbinamento e la successione dei vini a tavola
Svolto
8.3 Schede grafiche di abbinamento
Svolto
classe 5BS Enogastronomia – stage dal 1 marzo 2016 al 15 maggio 2016
cognome
nome
classe
STRUTTURA
tot. ore
svolte
valut.
scheda
valutazione
in centesimi
Barboni
Daniele
5 BS
Barroi
Evidea
5 BS
Loredana
5 BS
Barbara
5 BS
Cespites
Daniele
5 BS
Deda
Erolind
5 BS
Di ruscio
Alessandro
5 BS
Fabbri
Gian Carla
5 BS Vedi certificato medico
0
Franchi
Michele
5 BS
0
Giannini
5 BS Ristorante il Quartino
Andrea
132
Cinzia Monica
Bar Quinta strada Rimini (socia)
5 BS
Arabella
132
5 BS Ristorante Quarto Piano
Mario
0
Cristina
5 BS Pasticceria Pan di Zucchero S.Marino
0
Alice
5 BS
Buscarini
Hostaria del castello
132
Gemeaz ellor Spa
(catering)lavoro
Hotel Montecarlo
autocert. Rn
0
0
0
Cavalli
Zannoni
0
Tonelli
Langone
Loria
Montironi
Morelli
Mukhatdisova Venera
Russo
Giovanni
Surdai lia fiorentina
aiutocuoco
Terminal Palas Srl
autocertificato
La Dolcetteria Rn
Lavora
5 BS
0
0
0
5 BS
0
Hotel Corallo Riccione 2015
Autocertificata Bar
Sport snc Rn
Iulia Maria
5 BS
Tomassoni
Gian Luca
5 BS
Agnese
5 BS
Ristorante Club Nautico
Rn
Francesco
5 BS
Autocertificazione
Zecca
0
Ristorante il Falco “Vallugola” Pesaro Urbino
Szabonagy
Urbinati
0
0
0
0
132
0
0
59
Sintesi degli argomenti scelti dagli alunni per il colloquio
1 Barboni
Daniele
La Maratona
2 Barroi
Evidea
Metamorfosi
3 Buscarini
Loredana
Valentino Rossi
Cavalli
4 Zannoni
Tonelli
Barbara
5 Cespites
6 Deda
Daniele
Di ruscio
I piatti poveri della tradizione italiana
Erolind
Alessandro
Tecniche scientifiche nella gastronomia
molecolare
8 Fabbri
Gian Carla
Delizie per il palato e la salute
9 Franchi
Michele
Fast food
10 Giannini
Langone
11
Andrea
Cinzia Monica
Arabella
Vita
12 Loria
Mario
Il segreto più nascosto
13
Cristina
Il mondo Disney incontra la cucinaviaggio enogastronomico con i
personaggi dei film d'animazione Disney
14 Morelli
Alice
La celiachia miti e verità
7
Montironi
Il caffè
15 Mukhatdisova Venera
16 Russo
Giovanni
17 Szabonagy
Iulia Maria
18 Tomassoni
Urbinati
19
Gian Luca
20 Zecca
Francesco
Agnese
Albergo diffuso Papasidero
Il Nazionalsocialismo
Da Ippocrate alla Nutraceutica- niente di
nuovo sotto il sole
La grande bellezza di Mary
60
Percorso formativo attuato ENOGASTRONOMIA A.S. 2015/2016 DOCENTE: Rimoli Francesco
DISCIPLINA: Enogastronomia
CLASSE: 5 B- corso serale
LIBRO DI TESTO: Cucina Gourmet Plus - Edizioni Calderini
MODULI
ATTIVITA’
CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’ ACQUISITE METODI – STRUMENTI
DIDATTICI E DI
VALUTAZIONE
MODULO 1
Conoscere la storia della gastronomia e la sua evoluzione dalle METODI
I grandi gastronomi del passato
sue origini fino ai giorni nostri.
Lezione frontale
Discussioni
MODULO 2
Attività di laboratorio e
Conoscere i piatti principali che caratterizzano il nostro
L’ enogastronomia Italiana
realizzazione di alcuni
patrimonio enogastronomico di tutta la penisola, che cos’è la
piatti tipici regionali divisi gastronomia come rapporto,le scelte gastronomiche, il mercato STRUMENTI
per Nord Cento e Sud e
enogastronomico e la sua evoluzione nel tempo.
Libro di testo
Isole
MODULO 3
Conoscere i piatti principali che caratterizzano il patrimonio
La gastronomia nel mondo
enogastronomico europeo e extraeuropeo.
VERIFICHE
Quesiti a risposta aperta
MODULO 4
Conoscere le linee guida per la corretta progettazione di un
Prove scritte semi-strutturate
L’organizzazione dell’impianto di
impianto di cucina, vantaggi e svantaggi della cucina
cucina
sottovuoto e del sistema “cook & chill”, le gamme alimentari e
quali prodotti utilizzare in base alla propria utenza.
Saper organizzare, scegliere e gestire l’ acquisto e la gestione
di magazzino e delle merci, conoscere i fornitori, muoversi tra
di essi, ricevere e stoccare al meglio le merci e conoscere le
basi dei termini contrattuali.
MODULO 5
Approvvigionamento
MODULO 6
Catering e Banqueting
Realizzazione di un
progetto di banqueting,
simulando l’ incontro con
il cliente fino alla
Acquisire le nozioni di base di che cos’è il catering, le sue
caratteristiche e organizzazione, il legame di distribuzione
(caldo o freddo), le varie forme di catering. Conoscere in cosa
consiste il Banqueting, le sue normative e la pianificazione di
61
realizzazione finale di un
progetto.
un evento, i ruoli e i compiti del banqueting manager
Modulo 7
Sicurezza e tutela sul lavoro
Conoscere le normative di riferimento, e quali sono le basi
della prevenzione
Rimini, 5 maggio 2016
FIRMA DEL DOCENTE
62
PERCORSO FORMATIVO ATTUATO
DOCENTE: Maria Antonietta Drudi
DISCIPLINA: Scienza degli alimenti
LIBRO DI TESTO: Scienza e cultura dell’alimentazione A.Machado
MODULI
MODULO n°1
Nuove tendenze di filiera dei prodotti
alimentari
MODULO n°2
Dieta razionale ed equilibrata nelle
varie condizioni fisiologiche
MODULO n°3
Allergie, intolleranze alimentari
E malattie correlate all’alimentazione
MODULO n°4
Classificazione sistematica e
valutazione dei fattori di rischio di
tossinfezioni
MODULO n°5
Certificazioni di qualità e sistema
HACCP
MODULO n° 6
Cibo e religioni
Rimini, 15 maggio 2016
CLASSE: 5^-ristorazione (serale)
ed. Poseidonia scuola
Conoscenze, abilità, competenze,
prestazioni acquisite
CONOSCENZE
Nuovi prodotti alimentari.
G.A.S.
Superfoods
Fabbisogni energetici e nutrizionali
Diete speciali
Contaminazione degli alimenti
Certificazioni di qualità e piano HACCP
Cibo e religioni
COMPETENZE
Sapere utilizzare le linee guida per una
sana alimentazione
Sapere applicare le conoscenze acquisite
per la costruzione di una dieta equilibrata
Criterio di sufficienza delle abilità,
conoscenze e competenze
Conoscenza adeguatamente corretta
degli argomenti trattati
Capacità di orientamento generale
sugli argomenti fondamentali
Esposizione con terminologia corretta
e appropriata, sia in forma scritta che
orale
a. s. 2015/2016
Strumenti usati per la valutazione
Metodi
Lezioni frontali
Discussione.
Verifiche scritte effettuate
Prove strutturate e semistrutturate
Verifiche orali
effettuate
Riesposizione orale dei contenuti
e collegamenti fra i vari
argomenti
CAPACITA’
Saper sintetizzare in forma orale e scritta
le informazioni tratte dai testi e da altre
fonti
Saper collegare argomenti affini fra di
loro con gli opportuni approfondimenti
Firma del docente (Drudi Maria Antonietta) _______________________
63
Percorso formativo attuato
DOCENTE: Saitta Valeria
DISCIPLINA: D.T.A. – Diritto e tecnica amministrativa delle aziende turistiche
CLASSE: 5^ B Serale Ristorazione.
LIBRO DI TESTO: De Luca – Fantozzi: “Diritto e Tecnica amministrativa dell’impresa turistica” ANNO SCOLASTICO 2015/2016
MODULI
Conoscenze, abilità, competenze,
Criterio di sufficienza delle Strumenti usati per la
valutazione
prestazioni acquisite
abilità, conoscenze e
competenze
MODULO 1
CONOSCENZE
Conoscenze adeguatamente Metodi
Gestione finanziaria
Adeguata conoscenza del fenomeno
Lezioni frontali, lavori di
corrette anche se non
turistico nei suoi aspetti generali;
approfondite;
gruppo, discussioni, ricerche
MODULO 2
Strumenti
Conoscenze delle tecniche di gestione
Capacità di orientamento
Gestione Economica
Libro di testo
delle imprese alberghiere dal punto di
generale su argomenti
Fotocopie
vista economico, finanziario e
fondamentali;
MODULO 3
Mappe concettuali
patrimoniale;
Capacità di esporre con
Il Bilancio
Verifiche
COMPETENZE
linguaggio semplice, ma
Saper cogliere i mutamenti
chiaro, i contenuti acquisiti. Prove strutturate, Domande
MODULO 4
aperte, verifiche orali.
dell’organizzazione aziendale al fine di
Programmazione e Budget
Valutazione indicatori per lo
individuare le tecniche per una ottimale
scritto
gestione.
Congruenza con la traccia,
MODULO 5
CAPACITA’
Il Marketing
conoscenze di regole e
Essere in grado di documentare il
principi, capacità di
proprio lavoro;
MODULO 6
applicarle al caso specifico,
Comunicare con linguaggio
conoscenza e utilizzo di
La legislazione turistica
appropriato;
terminologia corretta.
Effettuare scelte ed analizzare decisioni
Indicatori per l’orale:
sulla base dei dati elaborati disponibili.
quantità e qualità delle
conoscenze acquisite,
capacità di collegamento tra
le varie conoscenze, capacità
di discutere e approfondire
con un linguaggio corretto e
tecnico.
64
Valutazione
Giudizio tradizionale con
voto in decimi (da 1 a 10)
Rimini, 04 maggio 2016
Firma del docente
65
Percorso formativo attuato
DOCENTE: DELL'ERBA ROSARIO
CLASSE: 5^ BS ENOGASTRONOMIA
LIBRO DI TESTO: A. DE CARLO - PROFESSION ENOGASTRONOMIQUE - ANNO SCOLASTICO 2015/2016
MODULI
Conoscenze, abilità, competenze,
Criterio di sufficienza delle Strumenti usati per la
prestazioni acquisite
abilità, conoscenze e
valutazione
competenze
MODULO 1
CONOSCENZE
Conoscenze adeguatamente Metodi
découvrir les pays par sa
Adeguata conoscenza dei fenomeno
Lezioni frontali, Strumenti
corrette;
cuisine: France - Espagne - enogastronomico nei suoi aspetti
Capacità orientamento
Libro di testo
les USA
generali
generale su argomenti
Verifiche
MODULO 2
Conoscenze delle espressioni
Domande aperte, verifiche
fondamentali;
Les principales regions de la linguistiche specifiche
orali.
Capacità di esporre con
France et les produits
COMPETENZE
linguaggio semplice, ma
Valutazione indicatori per lo
typiques
Saper analizzare testi scritti e rielaborali comunque appropriato e
scritto
MODULO 3
in materia di ricette e prodotti
Congruenza con la traccia,
tecnico.
Le monde
gastronomici
conoscenze di regole e
oenogastronomique
CAPACITA’
principi, capacità di
Comunicare con linguaggio appropriato
applicarle al caso specifico,
MODULO 4
e specifico
conoscenza e utilizzo di
Les plats typiques françaises applicare le conoscenze acquisiste nel
terminologia corretta.
riprodurre stesure ricette e spiegazioni
Indicatori per l’orale:
delle stesse, di esplicare elementi ed
quantità e qualità delle
argomenti enogastronomici
conoscenze acquisite,
capacità di collegamento tra
le varie conoscenze, capacità
di discutere e approfondire
con un linguaggio corretto e
tecnico.
Valutazione
Giudizio tradizionale con
voto in decimi (da 1 a 10)
Rimini, 06 maggio 2015
Firma del docente
66
PERCORSO FORMATIVO - ITALIANO
DOCENTE: RINO MORONI - CLASSE 5^ RISTORAZIONE – CORSO SERALE
LIBRO DI TESTO: CHIARE LETTERE 3 EDIZIONI SCOLASTICHE B. MONDADORI
ATTIVITA’
CONOSCENZE,
CRITERIO DI
COMPETENZE,
SUFFICIENZA DI
EXTRAMETODI STRUMENTI DIDATTICI E DI VALUTAZIONE
CAPACITA’
CONOSCENZE,
MODULI
SCOLASTICHE
ACQUISITE
CAPACITA’ E
ED
INTEGRATIVE
COMPETENZE
67
MODULO 1
Positivismo e
Verismo
MODULO 2
Decadentismo
Pascoli
MODULO 3
Il Futurismo
I crepuscolari
MODULO 4
Montale
MODULO 5
Ungaretti
MODULO 6
La coscienza
di Zeno
MODULO 7
Pirandello
Il Neorealismo
Rimini, 5 maggio 2016
CONOSCENZE
La conoscenza
media delle
tematiche risulta
mediamente discreta
CAPACITÀ
● Saper orientarsi tra
le tematiche
● Saper rielaborare
personalmente e
criticamente le
conoscenze
● Saper analizzare e
sintetizzare le
informazioni
( Diversificate a
seconda dei corsisti)
COMPETENZE
● Utilizzazione del
linguaggio specifico
● Saper utilizzare in
modo corretto le
strutture sintatticogrammaticali
( Competenze
diversificate a
seconda dei corsisti)
● Conoscenza
adeguatamente corretta,
anche se non
approfondita
METODI
● Lezione frontale ● Lettura ed analisi di testi ● Commenti
● Compilazione di questionari ● Attività di sintesi
● Schede di traccia ● Testi narrativi e poetici.
● Capacità di sapersi
orientare a livello
generale sugli argomenti
fondamentali
STRUMENTI
● Testi in adozione e di approfondimento
● Questionari ● Schemi guida
● Saper utilizzare
strumenti operativi in
modo corretto su
essenziali conoscenze di
base
● Capacità di esporre il
proprio pensiero in
modo complessivamente
coerente e
consequenziale
● Saper utilizzare in
modo complessivamente
corretto il linguaggio
specifico della
disciplina
VERIFICHE
● Sommative ed in itinere ● Rielaborazione scritte ed orali ●
Questionari ● Verifiche orali
VALUTAZIONE
Giudizio tradizionale da 0 a 10
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER LO SCRITTO
● Padronanza della lingua, capacità espressive logico- linguistiche
● Conoscenza specifica degli argomenti ● Aderenza alla traccia
● Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività
● Capacità di correlare le conoscenze e di costruire i rapporti di causa
ed effetto
● Capacità di discutere, argomentare ed approfondire
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER L’ORALE
● Quantità e qualità delle conoscenze
● Capacità di collegare ed utilizzare le conoscenze
● Capacità di discutere, argomentare,approfondire
● Correttezza e proprietà espositive
IL DOCENTE (RINO MORONI)
68
PERCORSO FORMATIVO – STORIA
DOCENTE: RINO MORONI - CLASSE 5^ RISTORAZIONE– CORSO SERALE
LIBRO DI TESTO: SPAZIO STORIA 3 A. MONDADORI SCUOLA
MODULI
ATTIVITA’
EXTRASCOLASTICHE
ED
INTEGRATIVE
CONOSCENZE,
COMPETENZE,
CAPACITA’
ACQUISITE
CRITERIO DI
SUFFICIENZA DI
CONOSCENZE,
CAPACITA’ E
COMPETENZE
METODI STRUMENTI DIDATTICI E DI VALUTAZIONE
69
MODULO 1
La Belle
epoque
MODULO 2
La prima
guerra
mondiale
MODULO 3
La rivoluzione
comunista
MODULO 4
La crisi del
1929
MODULO 5
Le dittature
MODULO 6
La seconda
guerra
mondiale
Rimini, 5 maggio 2016
CONOSCENZE
La conoscenza
media delle
tematiche risulta
mediamente
discreta
CAPACITÀ
● Saper orientarsi
tra le tematiche
● Saper
rielaborare
personalmente e
criticamente le
conoscenze
● Saper
analizzare e
sintetizzare le
informazioni
COMPETENZE
● Utilizzazione
del linguaggio
specifico
● Saper porre in
relazione i fatti
storici secondo il
criterio di causaeffetto
● Conoscenza
adeguatamente corretta,
anche se non approfondita
METODI
● Lezione frontale ● Lettura ed analisi di fonti storiche ● Commenti ●
Attività di sintesi ● Schede di traccia ● Stesura di mappe concettuali.
● Capacità di sapersi
orientare a livello generale
sugli argomenti
fondamentali
STRUMENTI
● Testi in adozione e di approfondimento
● Questionari ● Schemi guida
● Saper utilizzare strumenti
operativi in modo corretto
su essenziali conoscenze di
base
● Capacità di esporre il
proprio pensiero in modo
complessivamente coerente
e consequenziale
● Saper utilizzare in modo
complessivamente corretto
il linguaggio specifico della
disciplina
VERIFICHE
● Sommative ed in itinere ● Rielaborazione scritte ed orali ●
Questionari ● Verifiche orali
VALUTAZIONE
Giudizio tradizionale da 0 a 10
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER LO SCRITTO
● Padronanza della lingua, capacità espressive logico- linguistiche
● Conoscenza specifica degli argomenti ● Aderenza alla traccia
● Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività
● Capacità di correlare le conoscenze e di costruire i rapporti di causa
ed effetto
● Capacità di discutere, argomentare ed approfondire
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER L’ORALE
● Quantità e qualità delle conoscenze
● Capacità di collegare ed utilizzare le conoscenze
● Capacità di discutere, argomentare,approfondire
● Correttezza e proprietà espositive
IL DOCENTE (RINO MORONI)
70
Percorso formativo attuato
DOCENTE: Danilo Brandi
DISCIPLINA: Matematica
CLASSE: 5 SERALE ind. Enogastronomia
LIBRO DI TESTO: Analisi (servizi) – di M. Re Fraschini, G. Grazzi, C. Spezia - Editore ATAS
MODULI
ATTIVITA’ CONOSCENZE,COMPETENZE,
CRITERIO DI SUFFICIENZA
CAPACITA’ ACQUISITE
DELLE CONOSCENZE,
(EXTRA
CAPACITA’ E COMPETENZE
SCOLASTIC
HE)
• Conoscenza corretta anche
Complementi di
• Adeguata conoscenza delle
se non approfondita delle nozioni
algebra
Corso di
diverse tecniche per risolvere
di base
Analisi
recupero in
una disequazione
• Capacità di interpretare
itinere per
• Conoscenza dei diversi passi
correttamente i concetti e di
studenti in
che costituiscono uno studio di
applicarli anche se con metodo
difficoltà
funzione
fino alla sua
non del tutto efficace
rappresentazione grafica
• Capacità di esporre in
• Uso semplice ma corretto del
modo semplice ma corretto
linguaggio specifico
• Saper individuare le diverse
caratteristiche di fronte ad un
grafico
• Essere in grado di muoversi
con
sufficiente
sicurezza
all’interno del programma di
matematica
METODISTRUMENTI
DIDATTICI E DI
VALUTAZIONE
METODI
Sono stati affrontati gli
argomenti da un punto
di vista non puramente
teorico ma intuitivo e
più
applicativo
attraverso
lezioni
frontali,
discussione
partecipativa,
visualizzazione
dei
concetti per mezzo di
grafici
STRUMENTI
Libro di testo,appunti
VERIFICHE
Compiti in classe e
colloqui orali: esercizi
tradizionali,
prove
strutturate, domande
aperte,
interventi
critici ed interpretativi
71
Rimini, 07 maggio 2016
L’insegnante
Percorso formativo attuato
DOCENTE: Matteo Renzi
DISCIPLINA: Sala e vendita
CLASSE: 5 B SERALE ind. Enogastronomia
LIBRO DI TESTO: SALA E VENDITA “corso avanzato”- P. GENTILI, E. MONTEFIORI, T. ANIBALLI, F. TACCONELLI- Ed. CALDERINI
MODULI
ATTIVITA’
(EXTRA
SCOLASTIC
HE
INTEGRATI
VE)
CONOSCENZE,COMPETENZE,
CAPACITA’ ACQUISITE
CRITERIO DI SUFFICIENZA
DELLE CONOSCENZE,
CAPACITA’ E COMPETENZE
METODI-STRUMENTI
DIDATTICI E DI
VALUTAZIONE
MODULO 1
Le tecniche di (Vedi attività
gestione
di
dell’azienda
stage)
ristorativa
Conoscenza del panorama
enogastronomico sotto il profilo
delle tipologie ristorative, delle
norme di sicurezza alimentare e
dell’analisi del mercato di
riferimento.
Adeguata conoscenza delle
principali tecniche di
pianificazione e determinazione
dell’offerta ristorativa.
METODI
Sono
stati
affrontati
gli
argomenti da un punto di vista
non puramente teorico
ma
intuitivo e applicativo attraverso:
lezioni frontali, discussione
partecipativa, implementazione
dei
concetti
attraverso
metodologie di “learning by
doing”
MODULO 2
Enologia
e
produzione
vitivinicola
Conoscenza dei principi di
enologia e delle tecniche utilizzate
nella produzione vitivinicola:
viticoltura, tecniche di
vinificazione e spumantizzazione.
Classificare il vino in base alle
sue caratteristiche organolettiche e
merceologiche.
Conoscere i criteri per la
conservazione del vino, la
Conoscere le principali nozioni
legate alla viticoltura ed alla
produzione vitivinicola.
Criteri di base per
conservazione del vino e la
gestione della cantina.
L'enografia nazionale.
Nozioni di base sulla
terminologia e le fasi di
degustazione.
Principali criteri di
abbinamento cibo-vino.
STRUMENTI
Libro di testo, Supporti didattici
digitali e multimediali, materiali
didattici autoprodotti dalla classe
(project work: creazione di un
business plan per la ristorazione)
72
gestione della cantina e la
creazione di una carta dei vini
attraverso il metodo del wine cost.
Conoscenza del panorama enoico
italiano ed internazionale.
Individuare e conoscere le
caratteristiche organolettiche e
qualitative dei vini mediante le
tecniche di degustazione: esame
visivo, olfattivo, e gusto-olfattivo.
Conoscenza dei principi di
abbinamento cibo-vino e
successione dei vini a tavola.
Rimini, 07 maggio 2016
VERIFICHE
Prove scritte semi-strutturate e
colloqui orali. Lavoro di gruppo
con
esposizione orale ed
argomentativa finale.
L’insegnante
Matteo Renzi
73
PERCORSO FORMATIVO ATTUATO anno scolastico 2015/2016
Classe :
5° Bs Ristorazione ( Corso serale )
Disciplina: inglese
Prof.ssa Raimondi Romina
Libri di testo: Success2, Stuart McKinlay, R.Hastings,L.White, R.Fricker, Pearson
Let’s Cook! Skills, duties and Culture in the kitchen, E. Caminada , M.Girotto, N.Hogg, A.Meo, P.Peretto,Hoepli
Modulo 1
1)Revision of English
grammar and use of
English
2)nuovi argomenti
relativi a grammar and
use of English
Obiettivi
Padroneggiare la lingua nelle sue strutture morfosintattiche ai
fini di potere comprendere le idee fondamentali di testi
complessi.
Sapere produrre testi chiari e articolati.
Contenuti
1)Present Simple, to be, ordinary verbs; affirmative,
negative and interrogative forms; pronomi personali
soggetto e complemento; aggettivi e pronomi possessivi;
present continuous,form and use; present continuous vs
present simple; countable and uncountable nouns.
2)Past Simple, to be, regular and irregular verbs, all
forms; past continuous, form and use; past continuous vs
past simple; used to…; present perfect, form and use,
avverbi usati con present perfect (ever, never, just,
already,yet, since, for); present perfect vs simple past;
modal verbs, should, shouldn’t, must, mustn’t, have to,
don’t have to; future simple will; be going to; present
continuous with future meaning; passive form, passive
with modal verbs; pronomi relativi (who, which, that,
whose), non-defining relative clauses.
How to write a summary.
74
Modulo 2
Meeting the chef
Obiettivi
Interagire nel contesto professionale di interesse
utilizzando strategie e lessico appropriato.
Ingredients
Comprendere terminologia e idee principali in testi
complessi riferiti al settore di studio.
Cooking processes
Contenuti
Preparing a dish: dialogue between head chef and
apprentice; ask someone to bring utensils; say where
utensils are.
Fruits and nuts. Eggs dairy products and cheese. Cereals.
Herbs and spices.
Cooking processes: boiling, simmering, poaching,
stewing, braising, steaming,grilling/broiling,shallowfrying,sautéing frying,deep-frying, roasting, baking, pot
roasting.
Recipes: vegetable stew with herb dumpling; apple
cobbler.
Different types of pastry; difference between pastry and
dough, cakes, pies, tarts and puddings (different kinds of
pudding) .
75
Modulo 3
Obiettivi
Meals and menus
Utilizzare lessico e fraseologia di settore, compresa la
nomenclatura internazionale.
International Cooking
Italian cuisine and
regional traditional
cuisine
Geography and
Civilization of English
speaking countries
Contenuti
Different types of menu. Translation of menus..
A vegetarian menu.
Rice cultivation and cooking.
Malaysian and Vietnamese cuisine
Spicy India
Pasta, an Italian passion? Oriental noodles
Food during Roman Times
Aspetti socio-culturali dei Paesi anglofoni riferiti al particolare
Italian regional cuisine: write and describe (orally) a
settore di indirizzo; riconoscere la dimensione culturale della
regional dish at student’s choice.
lingua ai fini della mediazione linguistica e della
comunicazione interculturale; promuovere abilità di
produzione orale per parlare di contenuti inerenti al settore di UK: British food, a taste of Britain; Scotland: a land of
legend
interesse.
Valorizzare, promuovere e stabilire collegamenti tra le
tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le
nuove tendenze in ambito gastronomico.
L’insegnante, Romina Raimondi
Rimini, 5 Maggio 2016
76