Documento_15 Maggio_2016_5BS - Istituto Alberghiero Malatesta
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Documento_15 Maggio_2016_5BS - Istituto Alberghiero Malatesta
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE “S.P. MALATESTA” Viale Regina Margherita, 4 – 47900 RIMINI (RN) DISTRETTO SCOLASTICO N. 46 – COD.FISC. 91069440401 Cod Istituto RNRH030001 Tel. 0541/373412 Prot. n. ………….. E.mail: [email protected] FAX: 0541/377118 Rimini, 15 Maggio 2016 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (Legge 425/97 – D.P.R. 323/98 ART. 5.2.) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^ B SERALE Enogastronomia Anno scolastico 2015/2016 a. SCHEDA INFORMATIVA GENERALE comprendente: pag. 2 • Elenco dei candidati pag. 3 • Elenco delle discipline e relativi docenti • Profilo professionale seguito dalla classe nell’ambito della Terza pag. 4 Area pag. 5 • Presentazione della classe: - Attività curricolari, extracurricolari e integrative; - Livelli di profitto e competenze acquisite; - Criteri e strumenti di valutazione; - Terza prova e colloquio. pag. 8 • Griglia di valutazione e livello di sufficienza • Griglie specifiche di valutazione per 1° prova, 2° prova, 3° pagine prova e colloquio 09-16 pag.17 • Simulazione prove d’esame – Terza prova simulata (testo) Allegati: Programmi svolti nelle diverse discipline SCHEDA RELATIVA ALLE ATTIVITA’ DI TERZA AREA SINTESI DEGLI ARGOMENTI SCELTI DAGLI ALUNNI PER IL COLLOQUIO Schede dei singoli docenti sul percorso formativo attuato 1 SCHEDA INFORMATIVA GENERALE ELENCO CANDIDATI – CLASSE 5BS Enogastronomia 1 Barboni Daniele 2 Barroi Evidea 3 Buscarini 4 5 Loredana Cavalli Zannoni Tonelli Barbara Cespites Daniele 6 Deda 7 Di ruscio Alessandro 8 Fabbri Gian Carla 9 Franchi Michele 10 Giannini Andrea Cinzia Monica Arabella Mario 11 Langone Erolind 12 Loria 13 Montironi 14 Morelli 15 Mukhatdisova 16 Russo 17 Szabonagy Iulia Maria 18 Tomassoni Gian Luca 19 Urbinati 20 Zecca Cristina Alice Venera Giovanni Agnese Francesco 2 ELENCO DOCENTI CONSIGLIO DI CLASSE 5^BS Materia di Numero Firma Cognome e Nome insegnamento 1 Raimondi Romina Inglese Drudi Maria 2 Alimenti Antonietta 3 Dell’erba Rosario Francese 4 Moroni Rino Italiano e Storia 5 Saitta Valeria Diritto e tecniche amministrative 6 Rimoli Francesco Cucina 7 Renzi Matteo Sala 8 Brandi Danilo Matematica 3 PROFILO PROFESSIONALE SEGUITO DALLA CLASSE 5 bs- Enogastronomia Relazione attività di ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ex TERZA AREA) Da qualche anno, la riforma della scuola secondaria superiore - Gelmini, prevede che le attività di terza area si limitino a n. 132 ore di stage da svolgere durante lo svolgimento della classe 4a e 5a. Gli studenti hanno svolto il monte ore in strutture ricettive della nostra zona durante il periodo che va dal 1 marzo 2016 al 15 maggio 2016. La classe ha inoltre partecipato a manifestazioni interne e, insieme agli studenti del corso diurno, a diverse manifestazioni esterne. Previa regolare documentazione, ad alcuni corsisti è stata riconosciuta l’attività lavorativa svolta presso alberghi, così come per gli studenti che nel loro curriculum scolastico presentano la certificazione di Terza Area svolta in precedenti anni scolastici presso il nostro Istituto o presso altri IPSSAR. Lo stage si è svolto presso strutture ristorative della provincia di Rimini. Finalità dell’attività svolta: − Sviluppare le competenze legate all’ambito della cucina, del laboratorio di pasticceria, e le modalità di gestione delle attività di ristorazione per la realizzazione di menù specifici; − conoscere gli impianti delle strutture ristorative, anche delle più innovative, e degli addetti ai reparti con i quali è in grado di stabilire rapporti di collaborazione e di integrazione; − partecipare alle operazioni relative al conto (Sala-Bar); − saper utilizzare le attrezzature di cui cura e controlla anche la pulizia; − sensibilizzare la responsabilità dell’aspetto e delle dotazioni dei laboratori; − conoscere i principi nutritivi e di conservazione degli alimenti; − saper adottare la tecnica del free style (Sala-Bar). Dal monitoraggio delle schede di valutazione ottenute, il risultato di questa attività può considerarsi decisamente positivo. Il coordinatore dell’attività di ASL Rimini, 15 maggio 2016 4 PRESENTAZIONE DELLA 5^ BS La classe 5^ serale è composta attualmente da 20 allievi: 10 femmine e 10 maschi, provenienti tutti dal settore Enogastronomia. Tutti gli studenti provengono dalla classe terza/quarta e hanno potuto beneficiare della continuità didattica per le seguenti discipline: Italiano e Storia, Matematica Alimentazione e cucina. Attività curricolare, extracurricolari ed integrative Alcuni studenti della classe si sono impegnati con profitto in attività extracurricolari ed integrative, alle quali il Consiglio di Classe ha attribuito valenza didattica curricolare. La maggior parte dei discenti ha partecipato ad alcune manifestazioni esterne, e all’organizzazione di manifestazioni interne gestite direttamente dalla nostra scuola. A differenza degli anni passati, questo è il primo anno nel quale viene svolto il SOLO programma della classe QUINTA. La nuova scansione prevede 3 periodi: 1 PERIODO, classe 1 e 2; 2 PERIODO, classe 3 e 4; 3 PERIODO, classe 5. Giova sottolineare che l’accorpamento di alcuni anni di un percorso quinquennale, da un lato ha accelerato le ordinarie cadenze previste per il corso diurno (triennale), ma ha anche comportato un appesantimento degli impegni scolastici per la generalità degli alunni, diversi dei quali lavoratori. Pertanto il percorso formativo, condotto in ottemperanza alle indicazioni ministeriali, è stato svolto con una metodologia didattica differenziata privilegiando la valorizzazione dell’esperienza lavorativa degli studenti. Gli argomenti di studio sono stati integrati con le esperienze fatte dagli alunni nell’ambito dell’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Nelle discipline dell’area di indirizzo gli studenti hanno dimostrato lodevole impegno e i risultati ottenuti sono ottimi. Soddisfacenti sono state le valutazioni conseguite nelle attività di tirocinio svolte nelle aziende. 5 Livelli di profitto e competenze acquisite All’inizio del corrente a.s. il livello medio della classe risultava discreto. La classe non denota significative differenze di rendimento al suo interno; ad eccezione di alcuni studenti che, non frequentando assiduamente le lezioni, hanno ottenuto un profitto meno soddisfacente in alcune discipline. Il gruppo classe è molto coeso ed è molto avvertita all’appartenenza all’ Istituto scolastico, come confermato dalla disponibilità dimostrata in occasione di eventi e manifestazioni organizzati dalla scuola. Tra gli studenti, e i docenti esiste una costruttiva collaborazione, che porta ad arricchire gli argomenti di studio, risulta pertanto un evidente interesse permanente confermato dalla presenza assidua e dagli approfondimenti svolti autonomamente. Nel complesso, i livelli di profitto sono risultati soddisfacenti , mentre le competenze pratiche – operative in più casi hanno raggiunto l’eccellenza. Criteri e strumenti di valutazione Il C.d.C. ha effettuato sia verifiche di tipo formativo che di tipo sommativo. Oltre a prove tradizionali, sono state svolte prove strutturate e semistrutturate, prove pluridisciplinari in forma di quesiti a risposta singola, aperta o multipla, rielaborazione di contenuti proposti in forma di schemi, schede – traccia, questionari, sviluppati come attività scolastica. Particolare attenzione è stata dedicata alle verifiche orali proposte sotto diversa forma: colloqui tradizionali, discussioni interattive, richieste di interventi propositivi all’interno di un dibattito. Gli indicatori utilizzati dal C.diC. per la valutazione risultano così dettagliati per le prove scritte ed orali: 1. acquisizione di conoscenze in senso stretto; 2. capacità di sviluppare con pertinenza e coerenza i contenuti; 3. organicità di argomentazione; 4. padronanza della lingua e corretto utilizzo delle strutture grammaticali e sintattiche; 5. capacità di rielaborazione; 6. apporto critico e personale. Il C.d.C. concorda il seguente livello minimo di profitto (livello di sufficienza): 6 a- conoscenze essenziali e corrette, anche se non approfondite; b- capacità di presentare i contenuti, pur con incertezze nei collegamenti e nella sintesi; c- competenze riferite a casi semplici. Terza prova e colloquio Il C.d.C. ha fissato le quattro discipline per la terza prova d’esame: INGLESE, G.O.S, D.T.A., e MATEMATICA La tipologia prescelta è quella di tipo misto (B + C), che prevede 2 domande aperte, 5 quiz a risposte multiple (4) e 5 vero-falso. L’obiettivo è quello di consentire anche agli alunni meno dotati dal punto di vista espositivo, di dimostrare le competenze e le conoscenze acquisite. La limitazione a quattro discipline come oggetto della terza prova è stata adottata sia in considerazione del percorso seguito in ASL, sia dell’elevato numero delle discipline curricolari, sia per il tempo dedicato dagli alunni alla preparazione e partecipazione ad attività e manifestazioni di carattere pratico e professionalizzante organizzate dalla scuola, anche in collaborazione con gli Enti locali. I C.D.C. di tutte le classi quinte hanno concordato che nel colloquio sarà privilegiato il carattere interdisciplinare, in modo da consentire agli studenti di evidenziare “le conoscenze, le competenze acquisite e le capacità di metterle in relazione”, onde evitare che siano disorientati da domande che non abbiano consequenzialità logica. - Calendario delle simulazioni delle prove d’esame. Simulazione Data Materie Prima prova Giovedì 7 aprile Italiano Seconda prova Lunedì 4 aprle Alimenti Terza prova Mercoledì 2 marzo Inglese, Matematica, Cucina e DTA Terza prova Martedì 5 aprile DTA, Inglese, Francese, Sala Rimini, 15 maggio 2016 7 GRIGLIA DI VALUTAZIONE E LIVELLO DI SUFFICIENZA Voto Voto /30 /15 Voto /10 Conoscenze Competenze Capacità 1-4 1 1 Nessuna Nessuna Nessuna 5-6 2-4 2-3 Gravi lacune ed errori Non riesce ad applicare conoscenze seppure minime Compie analisi errate, non sintetizza 7-10 6 3-4 Gravi lacune ed errori Applica le conoscenze minime solo se guidato ma con errori Analisi lacunose, sintesi incoerenti 1115 8 4-5 Conoscenze frammentarie Applica le minime conoscenze ma con errori Qualche errore, analisi e sintesi frammentarie 1619 9 5-6 Conoscenze superficiali e non approfondite Applica autonomamente le conoscenze minime Imprecisioni, analisi parziali 20 10 6 Conoscenze corrette ma non approfondite Applica autonomamente le conoscenze basilari Interpreta il testo in modo semplice e corretto 2122 11 6-7 Conoscenze articolate Applica autonomamente le Esatta interpretazione del testo, sa ridefinire il conoscenze anche a problemi concetto più complessi ma con imperfezioni 2325 12-13 7-8 Conoscenze approfondite Applica autonomamente le Coglie le implicazioni, compie correlazioni conoscenze anche a problemi più complessi in modo corretto 2628 14 9 Conoscenze complete, approfondimento autonomo, esposizione fluida e utilizzo di linguaggio specifico Applica le conoscenze in modo autonomo anche a problemi complessi Compie analisi approfondite 2930 15 10 Eccellenti Trova da solo le soluzioni migliori Sa rielaborare correttamente e approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse 8 GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER LE SINGOLE PROVE D’ESAME E RELATIVE SCHEDE DI VALUTAZIONE Prima prova scritta (in 15°) Punteggio massimo attribuibile all’indicatore INDICATORI 1-Padronanza della lingua, capacità espressive logico – linguistiche Livelli di valore/ valutazione Punteggio corrispondente ai diversi livelli Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo 1 2 2.7 3.3 4 1.1 2.1 3.2 4.1 5 1 1.2 1.4 1.8 2 1 2 2.7 3.3 4 4 2-Conoscenza specifica degli argomenti richiesti(aderenza alla traccia) 5 3-Capacità di organizzare un testo 4-Capacità di elaborazione critica e personale, originalità e/o creatività 2 4 Seconda prova scritta (in 15°) INDICATORI Competenza linguistica generale Specifica Rispondenza alla traccia Conoscenza dei contenuti Competenze, coesione e coerenza dell’argomentazione Capacità di approfondimento e spunti di originalità nelle opinioni espresse insufficiente sufficiente Più che sufficiente Punti 1 Punti 2 Punti 3 Punti 1 Punti 1 Punti 2 Punti 2 Punti 3 Punti 3 Punti 1 Punti 2 Punti 3 Punti 1 Punti 2 Punti 3 Terza prova scritta (in 15°) La tipologia della terza prova scelta è di tipo misto (B + C). A ciascuna delle discipline coinvolte sono stati assegnati 30 punti. Ogni insegnante preparerà una prova composta da 2 quesiti aperti e da minimo 6 chiusi o comunque in numero tale il cui punteggio (calcolato sulla base della TAB. 2) porti ad un punteggio totale per tale tipologia di quesiti pari alla sufficienza (fissata in punti 20). TAB. 1: VALUTAZIONE DEI QUESITI A RISPOSTA APERTA indicatori Conoscenza descrittori Completa ma essenziale Parziale ed incerta Scarsa e lacunosa Punti 3 2 1 (conoscere nozioni, concetti, definizioni, procedimenti, grammatica e Nulla sintassi della lingua straniera, ecc.) 0 Usa le conoscenze in modo corretto e consapevole (saper fare, applicare, Incerto e non del tutto autonomo, con usare conoscenze, sapersi applicazione poco efficace organizzare, usare metodi Totalmente privo di autonomia e abilità corretti, ecc.) operativa Competenza E’ in grado di analizzare e sintetizzare con padronanza e correttezza formale (capacità di analisi, sintesi, Evidenzia difficoltà sia nell’analisi che nella elaborazione, sintesi a cui tenta di sopperire spesso con collegamento, lo sforzo mnemonico personalizzazione, ecc.) Privo di alcun nesso logico o significativo Capacità PUNTEGGIO MASSIMO PER OGNI QUESITO APERTO 1 0.5 0 1 0.5 0 5 TAB. 2: VALUTAZIONE DEI QUESITI A RISPOSTA CHIUSA Quesito Singola affermazione Vero/Falso Singolo quesito a scelta multipla (su 4 alternative) Ogni completamento Ogni corrispondenza Esatta +1 Sbagliata 0 Astenuto 0 +3 0 0 +1 +1 0 0 0 0 TAB. 3 :TABELLA DI CONVERSIONE DEL PUNTEGGIO IN VOTO Punteggio 3^ prova su 4 materie p < 12 Punteggio 3^ prova su 5 materie < 15 12 ≤ p < 20 20 ≤ p < 28 28 ≤ p < 36 36 ≤ p < 44 44 ≤ p < 52 52 ≤ p < 60 60 ≤ p < 68 68 ≤ p < 76 76 ≤ p < 84 84 ≤ p < 92 92 ≤ p < 100 100 ≤ p < 108 108 ≤ p < 116 116 ≤ p ≤ 120 15 ≤ p < 25 25 ≤ p < 35 35 ≤ p < 45 45 ≤ p < 55 55 ≤ p < 65 65 ≤ p < 75 75 ≤ p < 85 85 ≤ p < 95 95 ≤ p < 105 105 ≤ p < 115 115 ≤ p < 125 125 ≤ p < 135 135 ≤ p < 145 145 ≤ p ≤ 150 Voto/15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Colloquio (in 30°) Padronanza della lingua Acquisizione conoscenze Organicità argomentazione Discussione, approfondimento Critico TOTALE PUNTEGGIO Discussione degli elaborati Discussione, approfondimento Critico TOTALE PUNTEGGIO Insufficiente Sufficiente 0–4 4.5 6 0–4 5 6 0-4 5 6 0-4 5 0-16 19.5 Insufficiente Sufficiente Discreto Buona/Ottima 7 7 7 6 7 24 Discreto 28 Buona/Ottima 0 0.5 1 2 0 0.5 1 2 Punteggio totale / 30 Candidato__________________Classe_______________Data______ I.P.S.S.A.R. “S.P. Malatesta” RIMINI Esami di Stato a.s. 2015/2016 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA INDICATORI Punteggio massimo attribuibile all’indicatore 1-Padronanza della lingua, capacità espressive logico - linguistiche 2-Conoscenza specifica degli argomenti richiesti(aderenza alla traccia) 4 5 3-Capacità di organizzare un testo 2 4-Capacità di elaborazione critica e personale, originalità e/o creatività 4 Livelli di valore/ Punteggio Voto valutazione corrispondente ai attribuito diversi livello all’indicatore Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo 1 2 2.7 3.3 4 1.1 2.1 3.2 4.1 5 Scarso 1 Mediocre 1.2 Sufficiente 1.4 Discreto 1.8 Buono/Ottimo 2 Scarso 1 Mediocre 2 Sufficiente 2.7 Discreto 3.3 Buono/Ottimo 4 PUNTEGGIO TOTALE Cognome e nome del candidato: ……………………………………….. Data: …………………… I.P.S.S.A.R. “S.P. Malatesta” RIMINI Esami di Stato a.s. 2015/2016 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA INDICATORI Insufficiente sufficiente Competenza linguistica generale specifica Rispondenza alla traccia Conoscenza dei contenuti Competenze, coesione e coerenza dell’argomentazione Capacità di approfondimento e spunti di originalità nelle opinioni espresse Punti 1 Punti 2 Più che sufficiente Punti 3 Punti 1 Punti 1 Punti 1 Punti 2 Punti 2 Punti 2 Punti 3 Punti 3 Punti 3 Punti 1 Punti 2 Punti 3 Punteggio totale Cognome e nome del candidato: ……………………………………….. Data: …………………… Punteggio ottenuto I.P.S.S.A.R. “S.P. Malatesta” RIMINI Esami di stato a.s. 2015/2016 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA Materia 1 – E.G.A.R. Materia 2 Francese Materia 3 Inglese Materia 4 – Punteggio Matematica totale in 120 VVOTO TERZA PROVA in 15 Punteggi Punteggio 3^ prova su 4 materie p < 12 12 ≤ p < 20 20 ≤ p < 28 28 ≤ p < 36 36 ≤ p < 44 44 ≤ p < 52 52 ≤ p < 60 60 ≤ p < 68 68 ≤ p < 76 76 ≤ p < 84 84 ≤ p < 92 92 ≤ p < 100 100 ≤ p < 108 108 ≤ p < 116 116 ≤ p ≤ 120 Punteggio 3^ prova su 5 materie < 15 15 ≤ p < 25 25 ≤ p < 35 35 ≤ p < 45 45 ≤ p < 55 55 ≤ p < 65 65 ≤ p < 75 75 ≤ p < 85 85 ≤ p < 95 95 ≤ p < 105 105 ≤ p < 115 115 ≤ p < 125 125 ≤ p < 135 135 ≤ p < 145 145 ≤ p ≤ 150 Cognome e nome del candidato: ……………………………….. Data: …………………… Voto/15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 I.P.S.S.A.R. “S.P. Malatesta” RIMINI Esami di Stato a.s. 2015/2016 SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Insufficiente Sufficiente Discreto Padronanza 0–4 4,5 della lingua Acquisizione 0–4 4,5 conoscenze Organicità 0–4 4,5 argomentazione Discussione, 0–4 4,5 approfondimento critico TOTALE PUNTEGGIO 0 - 16 19,5 Discussione degli Insufficiente Sufficiente elaborati Discussione, 0 0,5 approfondimento critico TOTALE PUNTEGGIO 0 0,5 6 Buona/ Ottima 7 6 7 6 7 6 7 24 Discreto 1 28 Buona/ Ottima 2 1 2 Punteggio ottenuto PUNTEGGIO TOTALE /30 Cognome e nome del candidato: ……………………………………….. Data: …………………… Scala di conversione dei punteggi Voto (/10) 1 2/3 3/4 4/5 5/6 6 6/7 7/8 9 10 Voto (/15) 1 2/4 6 8 9 10 11 12/13 14 15 Voto (/30) 1/4 5/6 7/10 11/15 16/19 20 21/22 23/25 26/28 29/30 15 SIMULAZIONE PRIMA PROVA Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO 1. Giovanni Pascoli, Novembre Gèmmea l’aria, il sole cosi’ chiaro che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, e del prunalbo l’odorino amaro senti nel cuore… Ma secco è il pruno, e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno, e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante sembra il terreno. Silenzio, intorno: solo, alle ventate, odi lontano, da giardini ed orti, di foglie un cader fragile. E’ l’estate, fredda, dei morti. Giovanni Pascoli, nato a San Mauro di Romagna nel 1855 e morto a Bologna nel 1912, ebbe una adolescenza segnata dai lutti familiari. Succedette a Carducci nel 1907 nella cattedra di letteratura italiana. La sua poetica si imparenta al movimento del decadentismo europeo. La poesia Novembre è tratta dalla raccolta Myricae (1891). 1. Parafrasi e comprensione complessiva Decodifica il significato letterale del testo scrivendone una parafrasi e riassumi i temi principali di ciascuna strofa. 2. 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9 Analisi e commento del testo Il poeta utilizza riferimenti multisensoriali, individuali distinguendo tra sensazioni visive, auditive, olfattive. Il poeta utilizza la seconda persona , a chi si rivolge? La prima e la terza strofa si aprono con due frasi senza verbo ( “Gemmea l’aria” e “Silenzio intorno”) , quale effetto vuole creare il poeta? Quali sono le parole chiave che esprimono il motivo di fondo delle due ultime strofe? Quali sono gli elementi del testo carichi di significato simbolico? L’allitterazione nei versi 11 e 12 è utilizzata in funzione onomatopeica, quale suono intende richiamare? In che senso possiamo dire che il titolo di questa lirica è una parola chiave? Illustra la struttura metrica del componimento. Esponi le tue osservazioni sul testo in un commento personale. 3 Approfondimenti Il tema della morte è spesso presente nell’opera del Pascoli. Conosci altre poesie del poeta di San Mauro che trattano questo tema? TIPOLOGIA B: REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) consegne Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Dà al tuo saggio un titolo coerente con la trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’articolo di “giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci il tuo pezzo. Dà all’articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). 16 Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO Argomento: 2. Letterati e poeti di fronte alla guerra 3. DOCUMENTI I generali di bronzo sullo zoccolo a faccette supplicavano: “Sferrateci, e noi andremo!” Scalpitavano i baci della cavalleria che prendeva commiato, e i fanti desideravano la vittoria assassina. Alla città accatastata giunse mostruosa nel sogno la voce di basso del cannone sghignazzante, mentre da occidente cadeva rossa neve in brandelli succosi di carne umana. […] Gli strilloni si sgolavano: “Edizione della sera! Italia! Germania! Austria!” E dalla notte, lugubremente listata di nero, scorreva, scorreva un rigagnolo di sangue purpureo. Vladimir MAJAKOVSKIJ, Poesie, 1914 “Poi, quando la battaglia li agguantò e li scaraventò l’uno contro l’altro, gli uomini si trovarono a un tratto di fronte alla morte vera, terribile, nemica. Ficcato nelle buche e nel fango, roso dai pidocchi, gettato all’assalto contro altre buche fangose ed altri uomini pidocchiosi, il popolo dei soldati, dei buoni e degli ignari si trovò di fronte a una cosa imprevista, terribile e inafferrabile, a una macchina fatta di formule, di filo di ferro e di canne rigate, di chimica e di balistica, si trovò a cozzare in un muro d’acciaio, di calcoli e di scienza, invisibile ed onnipresente, contro cui nulla poteva la sua povera massa urlante, bestemmiante e piangente, fatta solo di carne, d’ossa e di qualità umane. La morte meccanica uccideva e straziava, sconvolgeva la terra e i boschi, oscurava il cielo, dilaniava le montagne: e gli uomini, piccoli e grigi, camminavano in quella tormenta, cadevano, si rialzavano, brutti, sporchi, laceri e sanguinosi, si rialzavano urlando e si gettavano contro la macchina, contro il muro di calcoli e di formule, contro la morte meccanica che uccideva e straziava – tac tac tac tac.” Curzio MALAPARTE, La rivolta dei santi maledetti, 1921 “In verità siamo troppi nel mondo. A dispetto del maltusianismo la marmaglia trabocca e gli imbecilli si moltiplicano. C’è fra noi un’infinità di gente ch’è assolutamente inutile e superflua. Non vive che per aiutare a vivere altra gente inutile che lavora per lei. E’ il mutuo soccorso di quelli che non hanno nessuna ragione di esistere. E non godono in nessuna maniera. In fondo non vivono neppure. Trascinano la loro bestialità rassegnata nell’orme di altre inutili generazioni. Si annoiano e annoiano; soffrono e fanno soffrire. Per diminuire il numero di codeste bocche dannose qualunque cosa è buona: eruzioni, convulsioni di terra, pestilenze. E siccome tali fortune son rare e non bastano ben venga l’assassinio generale collettivo.” Giovanni PAPINI, La vita non è sacra, in “Lacerba”, 1913 “Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l’erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? […] Penso a quello che va sciupato, a ogni minuto, intanto che io parlo, intanto che io penso, intanto che scrivo, sangue e dolore e travaglio di uomini presi in questo gorgo vasto della guerra. […] Che cosa diventano i risultati, le rivendicazioni di territori o di confini, le indennità, i patti, e la liquidazione ultima, sia pur piena e compiuta, di fronte a ciò? […] Non c’è bene che paghi la lagrima pianta invano, il lamento del ferito che è rimasto solo, il dolore del tormentato di cui nessuno ha avuto notizie, e il sangue e lo strazio umano che non ha servito a niente. Il bene degli altri, di quelli che restano, non compensa il male senza rimedio all’eternità. […] Forse il beneficio della guerra, come di tutte le cose, è in se stessa: un sacrificio che si fa, un dovere che si adempie. Ma del resto è una perdita cieca, un dolore, uno sperpero, una distruzione enorme e inutile.” Renato SERRA, Esame di un povero letterato, 1915 “Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo –, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore ed il disprezzo della donna”. Filippo Tommaso MARINETTI, MANIFESTO DEL FUTURISMO, “Le Figaro”, 1909 17 “Io ho degli amici maculati e inquinati da tutti i traviamenti della civiltà imbelle: orbene la maggior parte di questi si mostrano ora presi dal fascino della guerra, hanno anch’essi delle sensazioni estetiche dallo spettacolo lontano delle forze scatenate, hanno ammirazione per le navi del Giappone che cercano e aggrediscono il nemico di notte e di giorno, sono tornati insomma, senza saperlo, ad essere uomini sinceri allo stato di natura. Tutto questo dimostra sino a qual punto l’esempio e lo spettacolo del fatto possano sugli spiriti, e come vi travolgano sentimenti e convincimenti, e come la guerra, quando scoppia, non venga considerata più come un fatto sottoposto alle leggi del piccolo bene e del piccolo male, ma venga considerata quasi come un grandioso e terribile fenomeno della natura, un cozzo di forme avverse primordiali ed eterne, irrefrenabili. E tali sono appunto le forze che conducono alle guerre le nazioni e le razze. Perciò dinanzi ad esse l’uomo civile è abolito e ritorna l’uomo sincero allo stato di natura.” Enrico CORRADINI, Il Regno, 1904 Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto Ma nel cuore nessuna croce manca E’ il mio cuore il paese più straziato Giuseppe UNGARETTI, San Martino del Carso, da L’Allegria, 1916 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO Argomento: Verso una società multiculturale DOCUMENTI “La fitta rete di scambi, che da sempre ha caratterizzato la relazione tra città e città, regni e imperi, tra popolazioni della costa e popolazioni dell’interno, tra nomadi del deserto e degli altipiani e sedentari delle pianure, tra genti di lingue religioni diverse, non è mai cessata e anche nei periodi di maggiore conflittualità i mercanti, utilizzando gli spiragli lasciati aperti dalle guerre, riuscivano dopo brevi interruzioni a rifornire i magazzini e i mercati. […] Con la crescita delle attività produttive e l’intensificazione del commercio, i mercanti e in seguito le compagnie sentirono il bisogno di fondare delle filiali che curassero gli affari nei vari punti di snodo del traffico. Nacquero cosi’ delle piccole comunità poliglotte e multietniche in ciascuna delle città emporio sparse nelle varie aree commerciali. […] Tra le comunità non sempre c’era un buon rapporto di vicinato, ma la diffidenza reciproca e la competizione non hanno impedito il contatto e l’intreccio di interessi suggellati non di rado da matrimoni misti. […] Le migrazioni dei popoli sono una costante nella storia del genere umano e le sue conseguenze, pur nella tragicità degli impatti, hanno dato vita a incroci di etnie e a sincretismi culturali di cui la comunità internazionale attuale è l’ultimo risultato.” Michele CRUDO, 1993 “Se il peso dell’immigrazione è cosi’ contenuto, rispetto ai nostri partner europei, come mai continua a rappresentare un problema traumatico, che divide la gente, provoca reazioni, persino crudeli, mette in crisi i governi, solleva sospetti di razzismo? Il fatto è che la figura dello straniero è sempre una costruzione sociale. Nella quale prevalgono le tendenze ideologiche, le appartenenze politiche, i fantasmi dell’irrazionalità, le paure ancestrali, specchio della cultura di che lo ospita. Un segno rivelatore è l’uso di grandi contenitori che omologano le individualità straniere in un’unica immagine, in un’identità aliena, per tracciare un insuperabile confine di separazione tra noi e loro. Gli immigrati sono innanzitutto i “marocchini” o gli “africani”. Naturalmente i “negri”. Oggi in disuso, come segni di poca eleganza e minore cultura, “lavavetri” e “vu’ cumprà”.” Alberto PAPUZZI, da “La Stampa”, 1997 “Il Terzo Mondo sta bussando alle porte dell’Europa, e vi entra anche se l’Europa non è d’accordo. Il problema non è più decidere (come i politici fanno finta di credere) se si ammettano a Parigi studentesse con il ch’ador [ il velo islamico] o quante moschee si debbano erigere a Roma. Il problema è che nel prossimo millennio ( e siccome non sono 18 un profeta non so specificare la data) l’Europa sarà un continente multirazziale, o se preferite, “colorato”. Se vi piace sarà cosi’; e se non vi piace, sarà cosi’ lo stesso. Questo confronto (o scontro) di culture potrà avere esiti sanguinosi, e sono convinto che in una certa misura li avrà, saranno ineliminabili e dureranno a lungo. Però, i razzisti dovrebbero essere (in teoria) una razza in via di estinzione. E’ esistito un patrizio romano che non riusciva a sopportare che diventassero cives romani [cittadini romani] anche i galli, o i sarmati, e gli ebrei come San Paolo, e che potessero salire al soglio imperiale un africano, come infine è accaduto? Di questo patrizio ci siamo dimenticati, è stato sconfitto dalle storia. La civiltà romana era una civiltà di meticci. I razzisti diranno che è per questo che si è dissolta, ma ci sono voluti cinquecento anni – e mi pare uno spazio di tempo che consente anche a noi di fare progetti per il futuro.” Umberto ECO, Cinque scritti morali, 1999 “La scolarizzazione dei minori immigrati, tema che in altri paesi ha un posto di grande rilievo nel dibattito sulle politiche migratorie, da noi è affidata più alle iniziative locali che all’intervento organico e sistematico da parte dell’amministrazione centrale. Eppure è proprio questo uno degli aspetti cruciali dell’integrazione tra culture diverse, è qui che una società che si proclami “multiculturale “ si gioca la propria credibilità. Il Ministero della Pubblica Istruzione, a onor del vero, già da qualche anno è intervenuto sull’argomento emanando alcune circolari che fanno diretto riferimento al concetto di educazione interculturale. Questa, definita “condizione strutturante delle società multiculturali”, deve darsi come obiettivo primario la “promozione della capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme. Essa comporta non solo l’accettazione ed il rispetto del diverso, ma anche il riconoscimento della sua identità culturale, nella quotidiana ricerca di dialogo, di comprensione e di collaborazione, in una prospettiva di reciproco arricchimento”. In un documento ministeriale si insiste sulla necessità di introdurre l’educazione interculturale anche in assenza di alunni stranieri in quanto si riconosce che questo modello pedagogico piò contribuire a prevenire il formarsi di stereotipi e di pregiudizi nei confronti di persone e di culture e a superare ogni forma di visione etnocentrica.” Claudio MARTA, da Nuova Secondaria, 1994 “Se si vuole favorire il tirocinio interculturale bisogna passare per un preciso processo di preparazione, che definisca gli obiettivi pedagogici oltre ai metodi di lavoro ed a condizioni di realizzazioni adeguate. “Nessuno è senza pregiudiziosservava John Dewey. – E quando qualcuno pretende di non averne, questa stessa pretesa è senza dubbio il peggiore dei pregiudizi”. […] L’educazione interculturale non può limitarsi a far scoprire l’alterità e la diversità, concepite come rapporto con l’altro; deve anche produrre nel bambino e nel giovane una capacità di agire in materia di diritti dell’uomo, ed integrare nella formazione della personalità del fanciullo, nelle diverse tappe della sua crescita, il senso della lotta contro ogni forma di discriminazione.” Antonio PEROTTI, da La via obbligata dell’intercultura “Chi sono gli eguali, chi sono i diversi?” Si può stabilire una netta linea di demarcazione tra eguali e diversi? Per rispondere a questa domanda bisognerebbe stabilire dei criteri in base ai quali raggruppare gli individui. Ma questi criteri non sono solo difficili da stabilire, ma raramente si appoggiano su dati obiettivi, senza contare che dati obiettivi, come il colore dei capelli, la statura, il peso, la maggiore o minore forza fisica, sono di solito i meno rilevanti per stabilire categorie utili socialmente. I criteri utili per raggruppare gli individui in categorie socialmente rilevanti dipendono di solito da giudizi di valore che non sono di per se stessi oggettivi. Anzi quasi sempre derivano da pregiudizi. In generale possiamo fare soltanto un’affermazione di questo genere: gli uomini e le donne sono fra loro tanto uguali quanto diversi. Sono eguali in certe cose e diversi in certe altre. Ma in che cosa siano eguali e in che cosa siano diversi varia secondo i tempi, i luoghi, le ideologie, le concezioni del mondo ecc. […] Ma rispetto agli altri prevale di solito naturalmente il senso della diversità piuttosto che quello dell’eguaglianza. Mi riferisco a due fenomeni ben conosciuti da chi si è occupato di questo tema, e comuni generalmente a tutti i gruppi umani: l’etnocentrismo, per cui è buona la nostra religione nonché il modo di mangiare del paese vicino; e la xenofobia, per cui l’altro, soprattutto quando entra in casa nostra, non è soltanto diverso, ma anche cattivo, ci minaccia, ci disturba, rende la nostra vita più insicura. Etnocentrismo e xenofobia si integrano uno con l’altro nell’ostacolare la comunicazione fra gente diversa: l’etnocentrismo si chiude nel suo ghetto; lo xenofobo difende ad oltranza questa chiusura. Il primo sta bene solo a casa sua. Il secondo vorrebbe che gli altri stessero a casa loro. In genere l’etnocentrico è xenofobo e viceversa.” Norberto BOBBIO, Dizionario della tolleranza, 1995 3. AMBITO STORICO-POLITICO Argomento: Gli Stati Uniti dalla crisi del ’29 al New Deal DOCUMENTI Il testo che segue è stato scritto nel 1929 dal sociologo americano Harvey Zorbaugh e descrive la situazione di degrado urbano e sociale neu quartieri poveri delle grandi città degli Stati Uniti negli anni della grande crisi economica. 19 “Lo slum è un’area tipica di degrado e disorganizzazione, in cui l’invasione di iniziative economiche ha come conseguenza la speculazione sul valore dei terreni. Ma gli affitti sono bassi, perché, dato che vi si è insediato il piccolo commercio, essa non è più appetibile come area residenziale. E’ piena di edifici cadenti perché molti proprietari, in attesa di vendere i terreni a scopi commerciali, lasciano che vadano in rovina e chiedono come affitto solo quanto basta per pagare le tasse. A parte qualche rara struttura edilizia industriale e qualche isolato occupato da imprese commerciali, nello slum non si costruisce nulla, e la maggior parte dei fabbricati esistenti si trova li’ da una generazione o più. Lo slum è una zona di libertà e di individualismo. Nei suoi ampi spazi gli uomini non conoscono i propri vicini e non se ne fidano. A parte alcune famiglie isolate, gran parte della popolazione locale è di passaggio: prostitute, criminali, fuorilegge, hobos [vagabondi]. Gli stranieri che giungono per fare fortuna, come facevamo noi quando andavamo all’Ovest, e progettano di tornare al paese di origine appena messo da parte un “gruzzolo”, che in realtà non fanno parte della vita americana e vogliono vivere in città spendendo il meno possibile, stanno nelle camere in affitto dello slum. Qui si trovano anche le zone in cui gli immigrati trovano una prima sistemazione, le comunità straniere: e qui si raccolgono i gruppi stranieri “indesiderabili”, come cinesi e neri. Le case con camere in affitto sono piene di gente economicamente fallita: la famiglia disgregata, quella che vive in affitto in una camera ammobiliata, quella abbandonata e senza legami: Una delle loro caratteristiche più impressionanti è la desolante povertà. Sono piene di derelitti, di tutti i tipi di persone bizzarre e disadattate. Le stanze squallide ospitano lavoratori senza famiglia, operai, cameriere, migranti, hobos. Al suo interno delinquenti e bohémien trovano rifugio dal mondo comune.” Harvey ZORBAUGH, Lo slum, 1929 Nel brano che segue, tratto da Furore, il celebre romanzo dello scrittore Jhon Steinbeck , sono descritti i momenti drammatici in cui gli inviati della Società Anonima che ha acquisito la proprietà della terra costringono i mezzadri e le loro famiglie ad andarsene. “I mezzadri accosciati alzavano gli occhi, pieni di spavento. E noialtri? Come si mangia?Eh, a voi non resta che andarvene altrove. Viene la trattrice. Ed ora gli accosciati si rizzano in piedi, adirati. Ma questa terra l’ha presa mio nonno agli indiani rischiando la pelle. E l’ha lavorata mio padre, lottando da disperato contro i serpenti e le erbacce. E’ venuto un anno cattivo e ha dovuto ipotecare. E noialtri s’è tutti nati li’. Anche allora, quando mio padre ha fatto l’ipoteca, anche allora il padrone era una banca, ma ci ha lasciato stare, e ci spettava un tanto su ogni prodotto. Tutto questo lo sappiamo, ma non ci possiamo niente: Non siam noi, è l’Anonima. Va bene, gridavano i mezzadri, ma la terra è nostra. L’abbiamo misurata noi, dissodata noi. Siamo nati qui, morti qui, uccisi dai malanni o dal lavoro. Anche se non è buona, è nostra lo stesso. E’ l’esserci nati su, l’averla lavorata, l’esserci morti che la fa nostra. E’ questo che ce ne dà il possesso, e non le scartoffie del catasto. E’ doloroso, ma noi non c’entriamo. E’ l’Anonima. L’Anonima non è un essere umano. Come no? Non è una società di esseri umani? Niente affatto. Questo è il vostro errore. L’anonima è un ente. Gli azionisti alle volte non approvano quello che fa, ma l’Anonima lo fa lo stesso. Gli azionisti hanno fatto l’ente, questo si, ma non possono tenerlo sotto controllo.” Jhon STEINBECK, Furore, 1939 Il documento che segue riproduce alcuni estratti dei discorsi tenuti durante la campagna elettorale, che Roosevelt pubblicò nel 1933 col titolo Looking forward. “La domanda logica che ci su presenta ora è questa: quali misure si possono prendere per riconoscere gli errori del passato? Quali rimedi concreti sono stati proposti per prevenirli in futuro? Per prima cosa è necessario guardare i fatti diritto in faccia. Eccoli: i due terzi delle industrie americane sono concentrate in poche centinaia di Corporations effettivamente dirette da non più di cinquemila uomini. Più della metà dei risparmi del paese sono investiti in azioni e obbligazioni di tali corporazioni. Tali titoli sono diventati lo spasso degli speculatori di borsa. Meno di tre dozzine di banche private, coi loro agenti di cambio dipendenti dalle banche commerciali, hanno diretto il flusso del capitale all’interno del paese e all’estero. La potenza economica della nazione è raccolta nelle mani di pochi. Una grande parte della popolazione lavoratrice non ha altra possibilità di guadagnarsi da vivere se non per grazia di codesto meccanismo economico accentrato. Milioni di americani sono senza lavoro imponendo al governo, già sovraccarico di impegni, la necessità di aiutarli. […] Nell’esporre il mio credo economico occorre che io chiarisca una volta ancora il mio punto di vista nei confronti dell’individuo. Io credo che il nostro sistema economico e industriale sia fatto per uomini e donne presi individualmente, e non questi per il beneficio di quello. Io credo che i singoli dovrebbero avere intera libertà di azione onde poter esplicare la propria attività nel modo più vantaggioso; ma non credo che nel nome di quella parola sacra, “individualismo”, un limitato numero di potenti interessi debbano avere il permesso di fare carne per il cannone industriale con la metà della popolazione degli Stati Uniti. Io credo nel sacrosanto diritto della proprietà privata, il che significa che io non credo che essa debba essere soggetta alle spietate manipolazioni di giocatori professionali sui mercati di borsa e nel sistema corporativo. […] Credo che il governo, senza perciò diventare una burocrazia inquisitrice, possa agire come un controllo sull’equilibrio di codesta oligarchia, così’ da assicurare la possibilità dell’iniziativa, della vita, del lavoro e la sicurezza del risparmio a tutto il popolo, anziché la libertà di sfruttamento allo sfruttatore, la impunità di manipolazione al profittatore, la certezza di poteri illimitati a coloro che vorrebbero speculare fino all’ultimo centesimo col denaro altrui. Dobbiamo ritornare ai principi primi; dobbiamo far si che l’individualismo americano sia ciò che si supponeva fosse: la opportunità di lavoro e di successo offerta a tutti, diritto di sfruttamento negato a chiunque.” 20 Franklin Delano ROOSEVELT, Looking forward, 1933 4. AMBITO TECNICO-SCIENTICO Argomento: Clonazione, studio del DNA e progetto genoma: problemi biologici, medici, legali ed etici. DOCUMENTI “Quasi ottantenne, Dulbecco ha deciso di tornare in Italia per occuparsi del Progetto Genoma e di ricerca sui tumori. Il Progetto Genoma è l’impresa più ambiziosa che mai la biologia abbia affrontato: si tratta di leggere l’intero codice genetico umano, paragonabile ad un testo di tre miliardi di caratteri, qualcosa come cinquemila libri. Libri noiosi, ripetitivi, ma con qualche pagina di grande interesse là dove stanno i centomila geni che controllano ogni particolare del nostro organismo: dalla struttura del cervello al colore dei capelli. […] Sulla lettura del genoma si è scatenata una battaglia per brevettarne delle parti a scopo commerciale. […] Si può pensare a un controllo dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, sui risultati del mappaggio? Secondo Dulbecco non ce n’è bisogno: - Il problema non è controllare questa massa di informazioni ma metterla a disposizione degli studiosi, e questo si fa tramite banche-dati collegate in una rete mondiale dagli Stati Uniti alla Svezia, dalla Francia all’Inghilterra, alla Germania. La conoscenza pura non può e non deve essere brevettabile. Quello che invece ha senso brevettare è un sistema di produzione di qualcosa, per esempio un farmaco, eventualmente a partire da conoscenze genetiche. Le ricadute del Progetto Genoma saranno fondamentali in molti campi della medicina, e specialmente nella cura dei tumori. Il cancro è una malattia dei geni, e questo su è scoperto studiando il comportamento dei virus. Ora si potranno studiare i geni implicati nei tumori, e quindi si potrà parlare di nuove terapie.-“ Piero BIANNUCCI, La Stampa, 1993 “Mentre la clonazione turbava gli animi e monopolizzava l’attenzione generale, neppure una parola veniva spesa per avviare un’analisi delle molte e difficili questioni ormai poste dalla crescente possibilità di raccogliere, trattare e far circolare le informazioni genetiche. Pure, mentre la clonazione umana è per il momento solo un’ipotesi, sia pure inquietante, queste informazioni si diffondono, sollecitano l’attenzione di datori di lavoro e società di assicurazioni. Possono mutare la percezione che ciascuno ha di sé, incidere profondamente sui caratteri democratici delle nostre organizzazioni sociali. Lontana sta l’immagine d’una società dove si replicano Hitler o Mozart, dove si producono schiere di sottouomini. Ma tra noi sono già le “cartografie genetiche” (che alcune imprese cominciano a chiedere agli aspiranti alla assunzione) le richieste insistenti di molti assicuratori che vogliono conoscere i risultati delle analisi genetiche. In questa particolare dimensione, la società dell’informazione assume tratti sempre più inquietanti. L’organizzazione castale, temuta da chi vede l’ingegneria genetica adoperata per creare superuomini e schiavi, può materializzarsi attraverso la sola gestione delle informazioni, discriminando chi è ritenuto portatore di un patrimonio genetico che può imporre maggiori costi all’imprenditore o maggiori rischi all’assicuratore. Ma cosi’ non verrebbe avviato solamente un meccanismo di discriminazione individuale. Sarebbe revocata in dubbio la stessa premessa della democrazia, che proclama appunto che “tutti gli uomini nascono uguali”. E questo diritto all’eguaglianza non può cedere di fronte alla diversità genetica.” Stefano RODOTA’, MicroMega, 1997 “Le piante transgeniche, come comunemente vengono chiamate, non saranno solo in grado di resistere alle infezioni, ma anche all’attacco degli insetti; dureranno più a lungo senza marcire e sopporteranno senza conseguenze l’utilizzo di erbicidi: i prodotti dannosi per l’uomo verranno respinti dalla pianta che avrà frutti “puri”. Un beneficio notevolissimo se pensiamo a quanti raccolti vengono distrutti ogni anno da insetti e malattie e quante tonnellate di prodotti agricoli si deteriorano durante le fasi di trasporto prima di raggiungere le nostre tavole. […] Su un versante parallelo, le biotecnologie stanno tentando di aumentare il valore nutritivo dei frutti. A parità di condizioni (cioè senza incrementare il terreno coltivato, il concime, il sole, l’acqua…) si prova ad ottimizzare la crescita dei frutti. In alcuni laboratori le piante vengono “educate” a convogliare le risorse sul frutto e non sul contorno: carciofi con poco gambo e poche spine oppure banane e noci di cocco con più polpa e meno guscio o buccia. […] In realtà c’è chi non è d’accordo e che protesta per il fatto che l’eccessivo uso di biotecnologie va a discapito della ricchezza della natura, cioè a danno della biodiversità. Già con le monocolture intensive nei paesi del Terzo mondo molte specie vegetali si sono estinte. Se ci mettiamo a produrre piante e animali tutte uguali, la straordinaria varietà del creato andrà lentamente scomparendo. E’ universalmente noto che, dal punto di vista evolutivo, varietà è sinonimo di ricchezza e garanzia per il futuro. Con una clonazione indiscriminata ci ritroveremo solo con organismi “finti”, frutto della selezione avvenuta in laboratorio. D’altronde la Terra è paragonabile ad un immenso centro di ricerca dove da miliardi di anni si fanno esperimenti su piante e animali, secondo quanto ci ha dimostrato Charles Darwin con la sua teoria dell’evoluzione e della selezione naturale. Chi ci assicura, dunque, che i criteri stabilti dall’uomo siano i migliori?” Andrea VICO, da MondoErre, 1997 21 “L’esperimento descritto [la clonazione della pecora Dolly] ha importanza sia per la ricerca scientifica sia per le possibili applicazioni pratiche. […] Dal punto di vista pratico, si possono prevedere varie applicazioni fra cui le seguenti: - se attraverso incroci opportuni, oppure per motivi casuali, nasce in un gregge un animale con caratteristiche particolarmente favorevoli (per esempio capace di produrre molto latte, oppure una lana di qualità migliore) lo si può riprodurre in molti esemplari mediante clonazione; - usando metodi di “ingegneria genetica” si può produrre artificialmente un animale con caratteristiche favorevoli (per esempio inserendo nel suo patrimonio genetico un gene, tratto da un’altra specie animale, che gli fa produrre molto latte) e poi si possono avere molti animali uguali ad esso mediante la clonazione. Queste sono prospettive non immediate: per realizzarle occorrerà superare ancora vari problemi. Per esempio, non si sa ancora se un animale nato da una clonazione sia robusto come quelli nati da una normale fecondazione, o se sia in grado di riprodursi come questi ultimi. Se questi animali avessero una capacità di riproduzione scarsa o assente si porrebbero dei problemi economici: infatti l’ottenere tali animali solo facendo ogni volta il processo di clonazione sarebbe molto costoso. Comunque, si può dire oggi che la clonazione di un mammifero è un procedimento praticamente possibile. A questo punto l’opinione pubblica si è posta il problema della possibile clonazione di esseri umani. Sia i cittadini intervistati da giornali sia gli esperti in ricerche scientifiche o biologiche concordano che la clonazione di un organismo umano non deve essere fatta. Ma i mezzi d’informazione hanno riportato che già numerose persone chiedono di essere clonate, mentre sono in vita o dopo che saranno decedute. E’ infatti tecnicamente possibile prelevare delle cellule da un organismo e conservarle in buone condizioni mediante congelamento, potrebbero perciò essere usate per riprodurre persone anche dopo la loro morte. Potrebbe allora avvenire che una persona, che abbia grandi mezzi economici, finanzi un laboratorio privato che porti a termine una clonazione a partire dalle sue cellule. Parliamo di laboratorio privato perché nei paesi tecnologicamente avanzati i laboratori appartenenti ad enti pubblici (ad esempio le Università) devono sottoporre i loro progetti a dei comitati etici che hanno appunto una funzione di controllo. Il solo modo che una società ha di evitare che vengano commessi atti che essa condanna è quello di proibirli per legge. Perciò in molti paesi si sta ora considerando la necessità di fare leggi opportune.[…] La storia delle leggi dice che esse vengono fatte dopo che si sono verificati gli eventi che esse riguardano, infatti il loro compito è di regolamentare ciò che esiste. Attualmente il progresso scientifico sta procedendo ad una velocità sempre maggiore; il naturale ritardo delle leggi sugli eventi perciò diventerà sempre più grande. Sembra importante che di questo l’opinione pubblica e quella politica prendano atto, per studiare rimedi prima che si verifichino situazioni perverse.” Emilio Sergio CURTONI e Antonella BONETTO, da Nuova secondaria, 1997 TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l'Olocausto degli Ebrei. Spiegane le possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni personali, scaturite dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da film o documentari TIPOLOGIA D: TEMA DI ORDINE GENERALE Un aspetto caratterizzante della nostra società è sicuramente quello della comunicazione di massa e della conseguente cultura di massa che ne è derivata. Metti in evidenza gli aspetti positivi e negativi della cultura di massa nel determinare gli atteggiamenti e gli orientamenti sociali; illustra inoltre gli stretti rapporti tra massmedia ed industria culturale. 22 IPSSAR MALATESTA RIMINI a.s. 2015-2016 4-04-2016 classe V B studente Simulazione seconda prova Scienza e cultura dell'alimentazione Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente pubblicato, sul tema “Obesità e sovrappeso”, il “Foglio informativo N°311 – aggiornamento Gennaio 2015”. I dati chiave riportati sono i seguenti: ? l’obesità nel mondo è più che raddoppiata a partire dal 1980; • nel 2014 più di 1.9 miliardi di adulti, dai 18 anni in su, erano in sovrappeso; di questi oltre 600 milioni erano obesi; • il 39% degli adulti dai 18 anni in su era in sovrappeso nel 2014 e il 13% era obeso; • la maggior parte della popolazione mondiale vive in paesi dove il sovrappeso e l’obesità uccidono più persone del sottopeso; • 42 milioni di bambini sotto i 5 anni erano in sovrappeso o obesi nel 2013; • l’obesità può essere prevenuta. 23 (Fonte: traduzione da World Health Organization, “Fact sheet N°311 – Obesity and overweight – update January 2015”) I dati riferiti dalla OMS sono allarmanti, se si pensa alle ripercussioni dirette che l’obesità ed il sovrappeso hanno sulla salute di un individuo. Come riportato anche dal Ministero della Salute, sovrappeso e obesità rappresentano il quinto più importante fattore di rischio per mortalità globale e i decessi attribuibili all’obesità sono almeno 2,8 milioni/anno nel mondo. Per quanto riguarda l’Italia, il sistema di sorveglianza nazionale “OKkio alla SALUTE”, promosso dal Ministero della Salute, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e condotto in collaborazione con le Regioni italiane e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nella sintesi dei risultati ottenuti nel 2014 su un campione di 48.426 bambini di età compresa tra gli 8 e i 9 anni, distribuiti in tutte le Regioni italiane, ha evidenziato quanto segue: • i bambini in sovrappeso sono in media il 20,9%; • i bambini obesi sono in media il 9,8%, compresi i bambini severamente obesi che da soli sono in media il 2,2%; • le prevalenze più alte sono state osservate nelle regioni del Sud e del Centro Il candidato proponga una trattazione del tema dell’OBESITÀ. Nello specifico: • definisca cosa si intende per obesità; • analizzi le possibili cause dell’obesità; • spieghi perché l’obesità infantile sia considerata un’allerta sanitaria e indichi, in modo schematico, quali patologie sono correlate con l’obesità; • fornisca motivate indicazioni dietetiche e comportamentali per la cura dell’obesità e il recupero del peso forma; • descriva il proprio ruolo nella lotta all’obesità, in qualità di Operatore del Settore Alimentare (OSA) in strutture pubbliche o private. SECONDA PARTE Il candidato svolga due quesiti tra i seguenti, a sua scelta, utilizzando per ciascuno non più di quindici righe. 1. Obesità ed errate scelte alimentari aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. Il candidato chiarisca in cosa consistono tali patologie e fornisca motivate indicazioni dietetiche per ridurne il rischio. 2. L’educazione alimentare è il primo passo per il mantenimento del proprio stato di salute. Il candidato, facendo riferimento ai LARN 2012 (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti), illustri le caratteristiche di una dieta equilibrata per un adolescente. Nello specifico, riporti l’assunzione di riferimento in proteine, lipidi, glucidi, sia per quanto riguarda la quantità che la qualità, indicando anche le relative fonti 24 alimentari da preferire e da limitare; indichi due micronutrienti importanti per la dieta dell’adolescente suggerendo, per ciascuno, le fonti alimentari. 3. Il Regolamento (CE) n. 852/2004 obbliga gli OSA (Operatori del Settore Alimentare) a “elaborare e realizzare programmi e procedure per la sicurezza degli alimenti basati sui principi del sistema HACCP”. In riferimento al piano HACCP, il candidato individui un pericolo legato alla preparazione di un alimento o di una bevanda, analizzandone la gravità ed un punto critico di controllo (CCP) per ridurne il rischio. 4. Una delle linee guida per una sana alimentazione proposte dall’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) recita: “Più cereali, legumi, ortaggi e frutta”. Il candidato spieghi l’importanza nutrizionale di tale raccomandazione 1) 25 2) 26 27 IPSSAR " S.P. Malatesta " CANDIDATO_______________________________CLASSE 5 Ser a.s. 2015/2016 DISCIPLINA: DTA I Simulazione III Prova Domande a risposta aperta Descrivi brevemente i seguenti principi di redazione del bilancio: principio della prudenza e principio della competenza economica ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Che cos’è lo studio di fattibilità ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 28 Domande a scelta multipla 1) Rientrano tra gli oneri figurativi: a) salari e stipendi b) gli interessi passivi bancari c) interessi di computo d) lo stipendi amministrativi 2) Le partecipazioni assunte in atre aziende fanno parte delle: a) immobilizzazioni immateriali b) immobilizzazioni materiali c) immobilizzazioni finanziarie d) passività consolidate 3) la vendita dei prodotti finiti rientra nella gestione: a) caratteristica e genera costi b) caratteristica e genera ricavi accessori c) straordinaria e genera degli oneri figurativi d) caratteristica e genera rcavi 4) L’area della gestione finanziaria del Conto economico comprende: a) costi di produzione b) ricavi finanziari c) proventi straordinari d) interessi bancari sul c/c 5) La corretta successione delle prime tre fasi di pianificazione di una nuova impresa della ristorazione è: a) definizione degli indirizzi, definizione dell’impianto avviamento e consolidamento b) definizione degli indirizzi, esecuzione dell’impianto avviamento e consolidamento c) definizione del’impianto, esecuzione dell’impianto avviamento e consolidamento d) definizione degli indirizzi, definizione dell’impianto esecuzione dell’impianto 29 Domande Vero/Falso 1) I costi pluriennali vengono sostenuti per l’acquisto di beni destinati a rimanere nell’azienda per periodi medio lunghi V F 2) I ricavi straordinari derivano da eventi non ricorrenti e abituali V F 3) L’utile consiste nella diminuzione del patrimonio netto V F 4) I fondi ammortamento vengono iscritti in bilancio tra le passività V F 5) La costruzione di un nuovo edificio è l’unica modalità con la quale si può avviare una nuova VF impresa ristorativa 30 IPSSAR " S.P. Malatesta " CANDIDATO_______________________________CLASSE 5 Ser a.s. 2015/2016 DISCIPLINA: DTA Seconda simulazione terza prova Domande a risposta aperta Spiega brevemente la procedura di fallimento. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Spiega il Marketing Mix e le sue leve ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 31 Domande a scelta multipla 1) Cosa indica la sigla RSPP: a) Rappresentante del servizio prevenzione e protezione b) Responsabile del servizio prevenzione e protezione c) Responsabile del servizio primo soccorso d) Responsabile sindacale prevenzione e protezione 2) La rilevazione degli scostamenti tra quanto previsto e quanto realizzato è compito di: a) Controllo strategico b) Reporting c) Controllo Budgetario d) Predisposizione del sistema di budget 3) Il Budget: a) Ha un orizzonte temporale di 2 o 3 anni b) Ha sempre un orizzonte temporale di 1 anno c) In genere ha un orizzonte temporale di 1 anno ma può essere riferito anche a semestri d) In genere ha un orizzonte temporale di 1 anno ma può essere riferito anche a periodi brevi: semestre – trimestre- mese 4) E’ destinata a un turismo di massa la strategia: a) ad alto livello di immagine b) di penetrazione massiccia c) di penetrazione selettiva d) di alta selezione di clientela 5) Il budget degli investimenti prevede le operazioni di: a) acquisto di nuovi beni strumentali b) ottenimento mutui c) concessione di credito ai clienti d) contrazione di debiti verso fornitori 32 Domande Vero/Falso 1) Il budget economico prefigura la composizione della situazione finanziaria V F 2) Nella fase di sviluppo le vendite tendono a diminuire V F 3) Il datore di lavoro deve provvedere alla formazione e informazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro V F 4) Il certificato di prevenzione incendi è obbligatorio solo per le imprese con più di 15 camere V F 5) Il marketing aziendale può essere definito macromarketing VF 33 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE “S. P. MALATESTA”- RIMINI TERZA PROVA – I simulazione (enogastronomia) - Lingua e civiltà Inglese CLASSE ……… COGNOME……………………………….. NOME…………………….. A TASTE OF BRITAIN Nowadays, there are certainly good places where you can taste delicious British food, but what is considered “traditional British” is not easy to find in restaurants, as many serve French, Italian, Indian, Chinese, Greek, Turkish and Spanish amongst others. Perhaps the best of British cuisine has to be looked for in private houses where dishes are made with good quality ingredients and painstaking care. Few countries have the vast selection of foreign restaurants which flourish in Britain, and this is exciting, if you are British and live in Britain but it’s a pity, if you are a foreign visitor and you want to taste British cooking. Britain does not boast many restaurants specializing in traditional fare, but their number is increasing. Although it may be difficult to find a good, reasonably-priced restaurant, the gourmet visitor will appreciate some of the many British specialities. Among them are roast pork with apple sauce, spring lamb with mint sauce, served with fresh peas and new potatoes, roast beef with Yorkshire pudding and served with gravy, a sauce usually made from the juices of the meat. Cakes and desserts play an important role in the British culinary tradition. Many desserts are fruit-based, such as apple pie, which is served with hot custard, a sauce made from milk or cream, eggs, flour, sugar and vanilla essence. The English love puddings and pies, and there are many recipes either sweet or savoury. As for puddings, these range from traditional steamed sponge puddings served with custard to simple fruit salad. Christmas pudding is a mixture of dried fruits, suet, laced with alcohol, which is steamed until black; it could be served with brandy butter. Savoury puddings can be made from a batter, with a mixing of ingredients including minced meat, cereals, ecc… and are cooked by boiling, steaming or baking. Multiple choice (one answer): 1)In British private houses you can find: a) only fast-food b) nice people c) traditional British food d) European and ethnic specialities 2) British people prepare their dishes with “painstaking care”, means that: a) they prepare them with extreme care b) they buy ready-made food c) they often eat out d) they use bad quality ingredients 3) the Yorkshire Pudding is part of the: a) roast pork b) spring lamb c) roast beef d) gravy 34 4) Custard is: a) a fruit sauce b) a sweet sauce c) a sauce with brandy d) a savoury sauce 5) Savoury puddings can be: a) steamed b) battered c) fried d) minced Decide if the following statements are true or false: 6) The British does not like food from other countries. T/F 7) It’s quite difficult to find a good restaurant where traditional British food is served. T/F 8) The British culinary tradition is very poor. T/F 9) A traditional English recipe is roast beef accompanied by apple sauce. T/F 10) Pies and puddings can be sweet or savoury dishes. T/F Open questions: 1) Write a summary of the text. __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ ______________ 2) Talk about a dish that you can find in Britain (traditional or ethnic, sweet or savoury). List its ingredients, describe procedures, cooking methods and how it is served. ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ 35 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE “S. P. MALATESTA”- RIMINI TERZA PROVA – II simulazione (enogastronomia) - Lingua e civiltà Inglese DATA ……………………..CLASSE………………………… NOME…………………….. FOOD DURING ROMAN TIMES During Roman times the staple diet of poor people was based on cereal dough with olives, beans, figs and cheese, black bread and millet polenta. They usually drank water. Rich people had very different nourishment, there was plenty of meat, vegetables, fruit, bread, wine, etc. There were many sophisticated, inviting and appetizing seasonings blended with flour. Among all these sauces liquamen or garum was predominant; it was a flavouring made of offal and small pieces of fish. Liquamen is was probably invented by Apicius, believed to have been a Roman gourmet, cook and lover of luxury, who lived sometime in the 1st century AD, during the reign of Tiberius. The Roman cookbook “ Apicius”, the most famous collection of Roman recipes in the history of Roman gastronomy, is often attributed to him, though it’s impossible to prove the connection. It is said that Apicius used to prepare rich and sumptuous banquets with outstanding dishes. Besides the liquamen, Roman cooks used a lot of cinnamon, pepper and many other spices. Many types of bread were brought to the tables such as honeybread, oil-bread, lard-bread and cheese-bread. Rome like Greece based its gastronomy on olive oil and butter was hardly used at all. Rich and expensive meals were a sign of a high social status and a way to show power; great importance was given to food presentation, for example a wild rabbit might have wings fixed to it like Pegasus. Forks were not used at all, spoons only rarely, the most commonly used “cutlery” was the hands, small bowls were put on the table to rinse the fingers on. What did Roman food taste like? It’s difficult to say, even though there have been many attempts to reproduce the flavours of the time. This is because too many things have changed, most of all the type of materials used. Multiple choice (one answer): 1) What distinguished the staple diet of rich and poor people was…….: a) fruit b) bread c) sugar d) meat 2) Poor people’s diet was mostly based on…….: a) liquamen or garum b) cereals c) meat d) offal 3) Apicius refers to …….: a) a cookbook b) either a name for a cookbook or a Roman cook c) a cook d) probably the inventor of offal 4) It is said that Apicius…….: a) cooked for poor people b)cooked only for himself c)cooked for rich people d) didn’t cook at all, he only wrote a cookbook 5) Greek and Roman cuisine shared… : a) the use of oil b) the use of butter c) the use of spices d) different types of bread Decide if the following statements are true or false: 6) Many Roman seasonings contained flour. T/F 7) Roman cooks used a lot of spices . T/F 36 8) The Roman cookbook “Apicius” really existed . T/F 9) Food presentation was less important than taste. T/F 10) Today it is known what Roman food tasted like. T/F Open questions: 12) Write a summary of the text. __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ ______________ 13) Cereals represented the basis of poor people’s diet in the past, but they are even today a staple food of human diet. Talk about its use in cookery from a point of view at your choice. ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ 37 Terza Prova: 5 BS Enogastronomia Docente Rimoli Francesco Anno Scolastico 2015/2016 Alunno_________________ Data 02/03/2016 1) Nel suo libro “ Le guide culinarie” Escoffier : A) Non scrisse ricette, ma solo menu e metodi di cottura B) Scrisse ricette molto dettagliate C) Scrisse ricette molto sintetiche D) Scrisse i segreti delle materie prime utilizzati 2) Quali forme di ristorazione stanno registrando il più alto tasso di crescita: A) Le Osterie B) I ristoranti tematici C) I fast-food e take- away D) I ristoranti gourmet 3) In Veneto, un pesce importato e molto utilizzato per preparare piatti regionali è: A) Storione B) Salmone C) Baccalà D) Luccio 4) Nella cucina Indiana l’aspetto fondamentale del cibo è: A) Il sapore B) I colori C) L’ assenza di grassi D) La presentazione 5) I prodotti di 4° gamma richiedono: A) Cottura e porzionamento B) Riscaldamento e porzionamento C) Solamente il porzionamento D) pulitura e porzionamento 6) Rientrano nelle competenze del reparto economato la scelta dei fornitori? V F 7) La caratterista principale del cash&carry è la possibilità di pagare la merce dopo 30 giorni dall’ acquisto? V F V F 8) I prodotti STG sono protetti dalla normativa europea ? 38 9) Lo scopo della codificazione delle merci all’ interno dell’ economato è per evitare che la merce venga rubata? V F 10) Nel catering e nel banquetin è necessario avere la licenzia di somministrazione di cibi e bevande per poter esercitare tale professione? V F 11) In cosa consiste il catering ? (max 10 righe) ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ 12) Quali sono i canali di approvvigionamento e le condizioni di fornitura? (max 10 righe) ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ 39 Istituto Professionale Alberghiero S.P. Malatesta - Rimini - 05 aprile 2016 NOME_____________ COGNOME_____________ CLASSE_______ MATERIA _______________ Lisez attentivement le texte suivant Découvrir un pays par sa cuisine La cuisine des fast-foods, la cuisine aux goûts exotiques, forts, délicats, sucrés-salé ou épicés, révèle les traditions, la philosophie , la culture d'un pays. c'est une cuisine qui utilise des aliments nouveaux, des méthodes de cuisson et de présentation particulière; une cuisine qui utilise de plus en plus les épicés et les plants médicinales pour leur virtus connues dès l'antiquité et pour créer de nouveaux goûts ou décorer de préparations. au moyen orient, la religion interdit aux musulmans et aux juifs de consommer la viande de porc et de boire des boissons alcoolisées. ce qui s'explique par le fait que dans ce pays les températures dépassent aisément 30, 35 °C. Á ces températures élevées la viande de porc résiste moins que les autres aux altérations; c'est pourquoi on préférait la viande de mouton et d'agneau. dans le judaïsme, la " cacherouth", ensables de règles alimentaires imposent de tremper la viande dans le sel avant sa consommation afin de 'en éliminer tout le sang. ces principes, qui répondaient à des exigences hygiéniques et de bonne conservation des aliments sont devenus des préceptes; ils ont déterminé les mœurs, les habitudes , les traditions et ont influencé la cuisine. la religion catholique qui a trouvé son berceau au moyen orient se réfère, elle aussi à la même pratique alimenter; en effet, la tradition de l'agneau Pascal nous rappelle la préférence des anciens pour cette viande. dans la quête constante de la perfection, la cuisine aujourd'hui cherche à épater avec des créations culinaires géniales et des mariages inédites. la globalisation fait entrer dans nos assiettes le monde et les chefs métissant les cultures étrangères et influencent les cuisines de leur pays d'origines. V F Dites si les affirmations sont vraies ou fausses 1. la cuisine révèle l'histoire et la culture d'un pays □□ 2. au Moyen Orient on peut manger la viande de porc □□ 3. la cacherouth interdit de manger la viande □□ 4. la viande de porc résiste plus que les autres 5. la globalisation influence beaucoup la cuisine □□ □□ Faites un résumé du texte (max 10 lignes) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 40 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Choisissez la bonne réponse 1. Le mot "berceau" signifie dans le texte □ origine □ lit □ lieu 2. le verbe "tremper" signifie □ plonger □ baigner □ salé 3. le verbe "préférait" est conjugué au □ conditionnelle □ future □ imparfait 4. "assiettes" est le synonyme de □ mets □ traditions □ habitudes 5. le mot anciens signifie □ vieux □ antiques □ ancêtres Donnez vos opinions sur la cuisine française et la cuisine italienne (max 10 lignes) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 41 IPSSAR" S.P. Malatesta " Simulazione Terza prova scritta CANDIDATO_______________________________CLASSE 5 Ser a.s. 2015/2016 DISCIPLINA: MATEMATICA Domande a risposta aperta x 2 − 6x + 5 ≤0 x2 − 9 1. Risolvere la disequazione fratta 2. Risolvere il sistema di disequazioni: x 2 − 7 x + 10 ≥ 0 2 x − 7x + 6 < 0 Domande a scelta multipla y= 1. La funzione 2. x≠2 x2 − 4 x − x − 2 ha per dominio: 2 x ≠ 2, x ≠ −1 x−2 >0 La disequazione 2 x − 2 x ≠ 1, x ≠ −2 x ≠ ±2 ha per soluzioni: 42 [] Valori interni all’intervallo [] Valori esterni all’intervallo [] Valori interni all’intervallo [] Valori esterni all’intervallo 3. La funzione 4. x2 − 4 è algebrica razionale intera è algebrica razionale fratta è algebrica irrazionale intera è algebrica irrazionale fratta Nella determinazione del dominio di quale tra le seguenti funzioni occorre porre y= [] 5. f ( x) = [1;2] [1;2] [-2;1] [-2;1] B( x) A( x) [] y= y= A( x) [] B( x) A( x) [] A( x) ≥ 0 ? y = [A(x )]2 Quale delle seguenti funzioni interseca gli assi cartesiani in 3 punti? [] [] [] [] 43 Domande Vero-Falso 1. Il sistema di disequazioni x2 + 1 > 0 2 2x ≥ 0 è sempre verificato V 2. F Il dominio della funzione y= x +1 è: x ≥1 V 3. F La funzione avente il seguente grafico non interseca l’asse x V F y= 4. La funzione x2 − 3 − 5 x +1 e’ algebrica irrazionale fratta: V 5. La funzione V F f ( x) = 4 x 3 − x 2 − 14 x è algebrica razionale intera: F 44 IPSSAR “S.P. MALATESTA” SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA CANDIDATO: DISCIPLINA: CLASSE 5^ B SERALE Enogastronomia SERVIZI DI SALA E VENDITA DATA: QUESITI A SCELTA MULTIPLA 1) Il sistema del LEGAME DIFFERITO si riferisce: a) b) c) d) al solo legame caldo al solo legame freddo alla distribuzione e al consumo effettuati in tempi e luoghi separati al controllo chimico-fisico e microbiologico delle materie prime utilizzate 2) Il BUSINESS PLAN è: a) b) c) d) utilizzato per definire punti di forza, punti di debolezza, minacce e opportunità strumento per verificare la corrispondenza degli obiettivi amministrativi e contabili strumento di comunicazione e di fattibilità dell’idea imprenditoriale strumento che consente l'individuazione del risultato netto di esercizio 3) In che cosa consiste l’attività di SEGMENTAZIONE DELLA DOMANDA? a) b) c) d) analizzare il potenziale economico aziendale e le capacità del management analizzare il grado di soddisfazione della clientela analizzare punti di forza e punti di debolezza della concorrenza analizzare, identificare e misurare gruppi omogenei di consumatori 4) Il FOOD AND BEVERAGE COST: a) è un valore percentuale che identifica l’incidenza di costo delle materie prime in rapporto al fatturato b) è un parametro che si riferisce alla tempistica di acquisto delle merci c) è una quota prefissata che si basa sul consumo giornaliero stimato del prodotto d) è un parametro unicamente basato sul grado di deperibilità del prodotto. 5) Il calcolo del WINE COST prende in considerazione: a) unicamente i costi sostenuti per l’acquisto delle bottiglie b) unicamente i costi specifici sostenuti per la conservazione in cantina 45 c) i costi specifici sostenuti per acquisto, stoccaggio, conservazione e tipologia di servizio delle bottiglie d) la percentuale di alcol in volume QUESITI VERO O FALSO 1) Il termine CATERING indica la fornitura domiciliare di servizi ristorativi completi Vero Falso 2) L’ORIENTAMENTO AL MARKETING deve essere visto in solo funzione della grandezza dell’azienda Vero Falso 3) Per calcolare il DRINK COST di un cocktail è necessario conoscere il prezzo di acquisto delle bottiglie impiegate ed il loro contenuto in volume Vero Falso 4) Tutte le tipologie di vino si prestano al processo di invecchiamento Vero Falso 5) I metodi del LIFO, FIFO e del costo medio ponderato si prestano con particolare efficacia alla gestione delle rimanenze in cantina Vero Falso QUESITI A RISPOSTA APERTA 1) Indica quali sono le regole fondamentali per la corretta DISPOSIZIONE DELLE BOTTIGLIE IN CANTINA: 2) Il DRINK COST, ovvero il costo effettivo di una bevanda miscelata (cocktail), può rappresentare un esempio di calcolo preventivo. Per riuscire nell’intento di calcolare in modo pressoché esatto il costo base di un drink è necessario conoscere: 46 CLASSE V SERALE RISTORAZIONE PROGRAMMA DI ITALIANO A.S. 2015/2016 Il Positivismo: caratteri generali. Il verismo:caratteri generali. Giovanni Verga: la poetica. Letture: Rosso Malpelo. Il Decadentismo: origine e caratteri generali. Testi: C. Baudelaire “L’albatro”; “Spleen”; “Corrispondenze”. I poeti maledetti. Il.ritratto di Dorian Gray. Giovanni Pascoli La vita e le opere. La poetica del fanciullino; il fonosimbolismo pascoliano. Lettura delle seguenti poesie: Scalpitio; X agosto; Il lampo; Il tuono; Lavandare; Novembre; Il gelsomino notturno. I crepuscolari: caratteri generali. Letture: Marino Moretti “A Cesena”. Il Futurismo: origine e caratteri generali. Testi: F. T. Marinetti “Il manifesto del Futurismo”; “Il bombardamento di Adrianopoli”. La coscienza di Zeno. Il contesto storico culturale del romanzo; Freud e la psicoanalisi; Darwin e la selezione naturale; le novità strutturali del romanzo. Lettura dei seguenti brani: La prefazione del dottor S.; Il fumo; La morte del padre; Il funerale sbagliato; Zeno contro la psicoanalisi; La conclusione del romanzo. Giuseppe Ungaretti. La vita e le opere. La poetica. Letture: “Veglia”; “San Martino del Carso”; “Fratelli”; “Soldati”; “Sono una creatura”; “Mattina”; “Commiato”; “Il porto sepolto”; “Stelle”. Eugenio Montale La vita e le opere. La poetica. Letture: “I limoni”, “Non chiederci la parola”; “Meriggiare pallido e assorto”; “Spesso il male di vivere ho incontrato”; “Forse un mattino andando in un’aria di vetro”. Luigi Pirandello. La vita e le opere di Luigi Pirandello; le categorie di vita e forma nell’opera di Pirandello; il caso nella visione del mondo pirandelliana; il relativismo pirandelliano; lettura delle seguenti novelle: La carriola; La patente; brani scelti del saggio L’umorismo; la trama de Il fu Mattia Pascal, le due premesse del romanzo, l’appendice del romanzo (Avvertenza sugli scrupoli della fantasia); la trama di Uno, nessuno, centomila; visione audiovisiva del dramma Enrico IV, lettura del testo teatrale del dramma. Il teatro nel teatro, il teatro di idee. Il Neorealismo: origine e caratteri generali. 47 CLASSE V SERALE RISTORAZIONE PROGRAMMA DI STORIA A.S. 2015/2016 La Belle epoque e la società di massa. La prima guerra mondiale: le cause economiche e politiche della grande guerra; il sistema delle alleanze; l’eccidio di Sarajevo e la dichiarazione di guerra alla Serbia; le battaglie di Verdun e della Marna; lo scontro tra neutralisti ed interventisti in Italia; la dichiarazione di guerra all’Austria e la situazione dell’esercito italiano; le battaglie dell’Isonzo, della Somme e della Marna; l’entrata in guerra degli Stati Uniti d’America; dalla disfatta di Caporetto alla vittoria di Vittorio Veneto; la sconfitta degli imperi centrali; il trattato di Versailles. La rivoluzione bolscevica: la società russa prima della rivoluzione; i menscevichi e i bolscevichi; Lenin e le tesi del 4 aprile; la presa del palazzo d’inverno; il terrore rosso e il terrore bianco; l’uccisione di Nicola II; il comunismo di guerra e la Ceka; la NEP. Le dittature. Il fascismo: origine ed affermazione del partito fascista; la propaganda ed il culto della personalità di Mussolini. Il nazismo: il nazionalismo di Hitler al potere; lo stato nazista e l’ideologia della razza ariana. Lo stalinismo: Stalin e i “piani quinquennali”; lo stato burocratico e le purghe staliniane. La società americana degli anni venti; la grande crisi del 1929: cause ed effetti; il New Deal di Roosevelt . La seconda guerra mondiale: la politica estera nazista; dall’occupazione della Renania all’invasione della Polonia; le forze in campo; i nazisti entrano a Parigi; l’Operazione leone marino; l’Operazione Barbarossa; l’attacco a Pearl Harbor e l’ingresso in guerra degli Stati Uniti; la guerra in Africa; la battaglia di Stalingrado; lo sbarco in Sicilia; lo sbarco in Normandia; l’assedio di Berlino; la resa della Germania; Hiroshima e Nagasaky e la resa del Giappone. Rimini, 26/4/ 2016. (prof. Rino Moroni). GLI ALUNNI: _________________ _________________ 48 ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E RISTORAZIONE I.P.S.S.A.R. "S. P. MALATESTA" Rimini corso serale - RNRH03050A Classe: 5 B Articolazione Enogastronomia Docente: MARIA ANTONIETTA DRUDI Materia: SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE Programma svolto 1 Nuove tendenze di filiera dei prodotti alimentari. 1.1 Nuovi prodotti alimentari 2 Dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche e patologiche 2.1 La dieta nelle diverse età 2.2 La dieta nelle diverse condizioni fisiologiche 2.3 Diete e stili alimentari 3 Allergie, intolleranze alimentari e malattie correlate all'alimentazione 3.1 La dieta nelle malattie cardiovascolari 3.2 La dieta nelle malattie metaboliche 3.3 La dieta nelle malattie dell'apparato digerente 3.4 Allergie e intolleranze alimentari 3.5 Alimentazione e tumori 3.6 Disturbi alimentari 49 Classificazione sistematica e valutazione dei fattori di rischio di tossinfezioni 4.1 Contaminazione fisico-chimica degli alimenti 4.2 Contaminazione biologica degli alimenti 4.3 Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici 5 Certificazioni di qualità e sistema HACCP 5.1 Il sistema HACCP 5.2 Le certificazioni di qualità 6 Consuetudini alimentari nelle grandi religioni 6.1 Cibo e religioni Rimini, 15 maggio 2016 Maria Antonietta Drudi Alunni 50 ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE “S.P.MALATESTA” ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE V^B SERALE Ristorazione Docente: Prof. Saitta Valeria PROGRAMMA SVOLTO DI D.T.A. OBIETTIVI Apprendere le nozioni di fenomeno turistico e di mercato turistico, e saperle analizzare all’interno di un sistema economico comunitario ed internazionale. Assimilare concetti relativi al fenomeno turistico ed alla sua regolamentazione. Comprendere le tecniche di gestione economica e finanziaria delle imprese alberghiere. Calcolare costi di produzione, prezzi di vendita, quantità minime da vendere per raggiungere il pareggio economico. Saper redigere e leggere un bilancio aziendale, redatto nell’ottica dei principi civilistici e contabili nazionali. Comprendere le tecniche di programmazione e controllo budgetario e saperle applicare alle diverse realtà aziendali. Comprendere ed applicare le principali tecniche di marketing. PROGRAMMA MODULO 1 – Le risorse tecniche (Ripasso argomenti classe quarta) Unità didattica 1- Prospetto del patrimonio Unità didattica 2- classificazione e valutazione degli elementi del patrimonio. Unità didattica 3 – Valori finanziari e valori economici; I criteri di valutazione; l’ammortamento MODULO 2 – La gestione dell’impresa (Ripasso argomenti classe quarta) Unità didattica 1 – Il sistema costi- ricavi reddito – reddito globale e reddito d’esercizio; i cicli aziendali ; i costi ed i ricavi; l principio di competenza economica – i ratei ed i risconti. Unità didattica 2 – Classificazione dei costi: costi fissi e variabili – costi diretti ed indiretti – i costi figurativi – calcolo del costo di produzione. Unità didattica 3– Il break even point Unità didattica 4 – Il calcolo dei prezzi di vendita. MODULO 3 – Il bilancio d’esercizio (Ripasso argomenti classe quarta) Unità didattica 1 – I principi di redazione del bilancio. Unità didattica 2 – Le parti del bilancio: lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico. Cenni alla Nota integrativa ed agli allegati del bilancio. MODULO 4 – La programmazione ed il budget Unità didattica 1 – La programmazione aziendale. Unità didattica 2 – Il business / plan. Unità didattica 3 – Il budget: struttura e contenuto – vantaggi e limiti del budget. MODULO 5 – Il marketing Unità didattica 1 – Il marketing – il marketing turistico. 51 Unità didattica 2 – Il piano di marketing: la raccolta dei dati, analisi della situazione interna ed esterna, definizione degli obiettivi – le strategie di marketing (analisi delle 4 P: prodotto, posto, promozione e prezzo). MODULO 6 – La legislazione turistica Unità didattica 1 – Le norme obbligatorie nazionali e comunitarie. Unità didattica 2 – La disciplina dei contratti di settore. Unità didattica 3 – Le norme volontarie ( il sistema di qualità e i marchi). METODOLOGIA Nello svolgimento del programma sono stati analizzati problemi correnti della pratica economico – aziendale, per individuare gli strumenti logici, concettuali ed operativi utili per la soluzione delle criticità. Le lezioni frontali unite alle varie esercitazioni svolte sono stati i mezzi utilizzati per lo svolgimento del programma. MEZZI E STRUMENTI Libri di testo, fotocopie, utilizzo di mappe concettuali. VERIFICHE Prove semistrutturate, elaborati, colloqui, esercitazioni individuali e di gruppo. Rimini, 04/05/2016 IL DOCENTE (Prof. Valeria Saitta) _________________ GLI ALUNNI: __________________________ __________________________ 52 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE “Sigismondo Pandolfo Malatesta” Viale Regina Margherita, 4 – 47900 RIMINI PROGRAMMA CLASSE 5BS ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Classe : 5° Bs Ristorazione ( Corso serale ) Disciplina: Lingua Inglese Prof.ssa Raimondi Romina Libri di testo: Success2, Stuart McKinlay, R.Hastings,L.White, R.Fricker, Pearson Let’s Cook! Skills, Duties and Culture in the kitchen, E. Caminada , M.Girotto, N.Hogg, A.Meo, P.Peretto,Hoepli Materiali supplementari: fotocopie fornite dall’insegnante. Contenuti (grammatica e uso della lingua) Ripasso: Present Simple, to be, ordinary verbs; affirmative, negative and interrogative forms; pronomi personali soggetto e complemento; aggettivi e pronomi possessivi; present continuous,form and use; present continuous vs present simple; countable and uncountable nouns. Nuovi argomenti: Past Simple, to be, regular and irregular verbs, all forms; past continuous, form and use; past continuous vs past simple; used to…; present perfect, form and use, avverbi usati con present perfect (ever, never, just, already,yet, since, for); present perfect vs simple past; modal verbs, should, shouldn’t, must, mustn’t, have to, don’t have to; future simple will; be going to; present continuous with future meaning; passive form, passive with modal verbs; pronomi relativi (who, which, that, whose), non-defining relative clauses. How to write a summary. Microlingua (linguaggio specifico lingua di indirizzo) e civiltà Preparing a dish: dialogue between head chef and apprentice; ask someone to bring utensils; say where utensils are. Fruits and nuts. Eggs dairy products and cheese. Cereals. Herbs and spices. Cooking processes: boiling, simmering, poaching, stewing, braising, steaming,grilling/broiling,shallow-frying,sautéing frying,deep-frying, roasting, baking, pot roasting. Recipes: vegetable stew with herb dumpling; apple cobbler. Different types of pastry; difference between pastry and dough, cakes, pies, tarts and puddings (different kinds of pudding) . Different types of menu. Translation of menus. A vegetarian menu. Rice cultivation and cooking. Malaysian and Vietnamese cuisine. Spicy India. Pasta, an Italian passion? Oriental noodles. Food during Roman Times. Italian regional cuisine: write and describe (orally) a regional dish at student’s choice. UK: British food, a taste of Britain; Scotland: a land of legend. Docente Allievi 53 Elenco dei moduli con i relativi argomenti Classe: 5BS I.P.S.S.A.R "S.P.MALATESTA"-corso serale-RNRH03050A Docente: RIMOLI FRANCESCO Materia: LAB. SERV. ENOG. - SETTORE CUCINA Ordine Argomenti del Programma Stato 1 I grandi gastronmi del passato 1.1 I grandi del passato: Apicio, Messinburgo e Scappi 1.2 I riformatori dell' ottocento:Careme, Escoffier e Artusi 1.3 I rinnovatori degli anni settanta: Bocuse,Girardet e Marchesi 1.4 I grandi di oggi: Robuchoon, Ducasse e Adrià Ferran 2 L' enogastronomia Italiana 2.1 La cucina dell' arco alpino 2.2 La cucina Padana 2.3 La cucina dell' area centrale 2.4 La cucina dell' area meridionale 2.5 La cucina delle isole 3 La gastronomia nel mondo 3.1 La gastronomia Europea 3.2 La gastronomia extraeuropea 4 Gastronomia e società 4.1 La gastronomia come rapporto 4.2 Le motivazioni delle scelte gastronomiche 4.3 Il consumo dei pasti fuori casa 5 Il mercato enogastronomico 5.1 Le tipologie di esercizi 5.2 Il catering industriale 5.3 La ristorazione commerciale 5.4 Le prospettive del mercato enogastronomico 6 Le gamme alimentari 6.1 I prodotti di I gamma: Materia grezza 6.2 I prodotti di II gamma: Semilavorati 6.3 I prodotti di III gamma: Ready to cook 6.4 I prodotti di IV gamma: Ready to eat 6.5 I prodotti di V gamma: Ready to Heat 6.6 I marchi di qualità e tutela dei prodotti e i consorzi di tutela 7 La politica degli acquisti 7.1 La scelta dei fornitori 7.2 Termini contrattuali 7.3 I canali di approvvigionamento 7.4 La gestione delle merci (LIFO E FIFO) 7.5 Ricevimento e stoccaggio merci 8 Catering e Banqueting 8.1 Il catering, caratteristiche e organizzazione 8.2 Le varie forme di catering: Industriale, a domicilio, aereo ferroviario e navale e altre forme di catering 8.3 La distribuzione a legame differito: legame caldo e legame freddo 8.4 Il banqueting,definizione, normativa e pianificazione del servizio 8.5 Il banqueting manager: Requisiti e compiti 9 L'organizzazione dell' impianto di cucina 9.1 Le tipologie di impianto 9.2 La distribuzione con legame differito 9.3 I nuovi modelli organizzativi 9.4 La cucina cook e chill 9.5 La cucina sottovuoto 9.6 La cucina d'assemblaggio cucina 54 10 La cucina innovativa 10.1 La cucina di ricerca Svolto 10.2 Il rinnovamento in cucina Svolto 10.3 La cucina rivisitata Svolto 10.4 La cucina molecolare e la cucina tecnologica Svolto 10.5 La cucina salutistica Svolto 11 Sicurezza e tutela sul lavoro 11.1 La normativa di riferimento Svolto 11.2 Le basi della prevenzione Svolto 12 Laboratorio di cucina: Rivisitazione in chiave moderna dei classici italiani 12.1 La cuna dell' arco alpino Svolto 12.2 La cucina padana Svolto 12.3 La cucina dell' area centrale Svolto 12.4 La cucina dell' area meridionale Svolto 12.5 La cucina delle isole Svolto IST. PROF. ST. PER I SERV. ALBERGH. E RISTORAZIONE 55 Ist. Prof. “S.P. Malatesta” Programma svolto a.s. 2015/2016 INSEGNANTE: DELL'ERBA ROSARIO MATERIA: FRANCESE CLASSE: 5BS Ripasso degli argomenti principali degli anni precedenti necessari allo svolgimento della classe quinta. elementi di grammatica e tempi verbali cod - coi gallicismi comparazioni formazione e posizione degli aggettivi i pronomi relativi Studio e analisi dei seguenti argomenti découvrir les pays par sa cuisine: France - Espagne - les USA les principaux régions de la France : Provence - paris - aquitaine - la bourgogne champagne le monde oenogastronomie: le vin, l'au - de - vie et la bière Lettura e analisi della civiltà francese documenti e dispense Paris et les symboles de la France plat typique française dissertation et conversation sur les différences entre la cuisine française et celle italienne les recettes typique pendent les fêtes . RIMINI L’INSEGNANTE ALUNNI 56 Ist. Prof. “S.P. Malatesta” Programma svolto a.s. 2015/16 INSEGNANTE: Brandi Danilo MATERIA: Matematica CLASSE: 5^Ser Ripasso degli argomenti principali degli anni precedenti necessari allo svolgimento della classe quinta. Operazioni fondamentali del calcolo letterale, le equazioni di primo e secondo grado, intere e fratte, i sistemi di equazioni a due incognite di primo e secondo grado, le disequazioni (intere e fratte) ed i sistemi di disequazioni di 1° e di 2° grado. Studio di funzioni analitiche nelle seguenti fasi: Definizione di funzione reale a variabile reale. Classificazione delle funzioni. Ricerca del dominio di una funzione. Intersezione di una funzione con gli assi cartesiani. Studio del segno di una funzione algebrica. Lettura di grafici Osservazioni intuitive (tramite tabelle e grafici) relative ai concetti di: Dominio e codominio di una funzione Intersezioni con gli assi cartesiani Segno di una funzione Comportamento di una funzione agli estremi del dominio. Asintoti orizzontali e verticali Concetto intuitivo di continuità e discontinuità Crescenza e decrescenza di una funzione Massimi e minimi di una funzione Concavità e convessità di una funzione Flessi. RIMINI L’INSEGNANTE 57 Classe: 5BS I.P.S.S.A.R "S.P.MALATESTA"-corso serale-RNRH03050A Docente: RENZI MATTEO Materia: LAB. SERV. ENOG. - SETTORE SALA E VENDITA Ordine Argomenti del Programma 1 2 3 4 5 6 7 8 Stato Svolgimento L'offerta enogastronomica 1.1 L'azienda ristorativa: tipologie Svolto 1.2 La ristorazione commerciale: ristorazione tradizionale, neo ristorazione, ristorazione viaggiante, ristorazione domiciliare 1.3 La ristorazione collettiva Svolto 1.4 Il Catering ed i principi del legame differito Svolto 1.5 Il Banqueting e l’organizzazione degli eventi Svolto Svolto Operare nel rispetto delle norme di sicurezza e tutela della salute 2.1 La sicurezza alimentare e il sistema di autocontrollo Svolto 2.2 Stato igienico-sanitario dei prodotti alimentari: veicoli della contaminazione alimentare, rischi microbiologici, rischi chimici, rischi fisici, tecniche di conservazione degli alimenti Svolto Le tecniche di gestione dell'azienda turistico-ristorativa: pianificazione 3.1 Pianificare l'offerta enogastronomica Svolto 3.2 Normativa SAB Svolto 3.3 Forme giuridiche Svolto 3.4 Analisi di mercato e Business plan Svolto 3.5 Le tecniche di gestione dell'azienda turistico-ristorativa:project work Svolto Le tecniche di gestione dell'azienda turistico-ristorativa: determinazione 4.1 Determinare l’offerta enogastronomica Svolto 4.2 Food and beverage cost e determinazione dei prezzi di vendita Svolto 4.3 Approvvigionamento e magazzino Svolto 4.4 Il menù come strumento di marketing Svolto 4.5 Le tecniche di gestione dell'azienda turistico-ristorativa:project work Svolto Informatica ed enogastronomia 5.1 Principali software utilizzati nel settore turistico-ristorativo Svolto 5.2 Comunicare, promuovere e vendere il prodotto enogastronomico attraverso lo strumento informatico Svolto La produzione vitivinicola 6.1 Viticoltura e tecniche di vinificazione Svolto 6.2 Disciplinari di produzione ed etichetta Svolto 6.3 I vini speciali: spumanti, aromatici, liquorosi Svolto Enografia nazionale ed internazionale 7.1 Le produzione vitivinicola italiana: le Regioni Svolto 7.2 La produzione vitivinicola europea ed internazionale (cenni) Svolto Analisi sensoriale e degustazione 58 8.1 Analisi organolettica del vino: esame visivo, olfattivo, gusto-olfattivo Svolto 8.2 I principi di abbinamento e la successione dei vini a tavola Svolto 8.3 Schede grafiche di abbinamento Svolto classe 5BS Enogastronomia – stage dal 1 marzo 2016 al 15 maggio 2016 cognome nome classe STRUTTURA tot. ore svolte valut. scheda valutazione in centesimi Barboni Daniele 5 BS Barroi Evidea 5 BS Loredana 5 BS Barbara 5 BS Cespites Daniele 5 BS Deda Erolind 5 BS Di ruscio Alessandro 5 BS Fabbri Gian Carla 5 BS Vedi certificato medico 0 Franchi Michele 5 BS 0 Giannini 5 BS Ristorante il Quartino Andrea 132 Cinzia Monica Bar Quinta strada Rimini (socia) 5 BS Arabella 132 5 BS Ristorante Quarto Piano Mario 0 Cristina 5 BS Pasticceria Pan di Zucchero S.Marino 0 Alice 5 BS Buscarini Hostaria del castello 132 Gemeaz ellor Spa (catering)lavoro Hotel Montecarlo autocert. Rn 0 0 0 Cavalli Zannoni 0 Tonelli Langone Loria Montironi Morelli Mukhatdisova Venera Russo Giovanni Surdai lia fiorentina aiutocuoco Terminal Palas Srl autocertificato La Dolcetteria Rn Lavora 5 BS 0 0 0 5 BS 0 Hotel Corallo Riccione 2015 Autocertificata Bar Sport snc Rn Iulia Maria 5 BS Tomassoni Gian Luca 5 BS Agnese 5 BS Ristorante Club Nautico Rn Francesco 5 BS Autocertificazione Zecca 0 Ristorante il Falco “Vallugola” Pesaro Urbino Szabonagy Urbinati 0 0 0 0 132 0 0 59 Sintesi degli argomenti scelti dagli alunni per il colloquio 1 Barboni Daniele La Maratona 2 Barroi Evidea Metamorfosi 3 Buscarini Loredana Valentino Rossi Cavalli 4 Zannoni Tonelli Barbara 5 Cespites 6 Deda Daniele Di ruscio I piatti poveri della tradizione italiana Erolind Alessandro Tecniche scientifiche nella gastronomia molecolare 8 Fabbri Gian Carla Delizie per il palato e la salute 9 Franchi Michele Fast food 10 Giannini Langone 11 Andrea Cinzia Monica Arabella Vita 12 Loria Mario Il segreto più nascosto 13 Cristina Il mondo Disney incontra la cucinaviaggio enogastronomico con i personaggi dei film d'animazione Disney 14 Morelli Alice La celiachia miti e verità 7 Montironi Il caffè 15 Mukhatdisova Venera 16 Russo Giovanni 17 Szabonagy Iulia Maria 18 Tomassoni Urbinati 19 Gian Luca 20 Zecca Francesco Agnese Albergo diffuso Papasidero Il Nazionalsocialismo Da Ippocrate alla Nutraceutica- niente di nuovo sotto il sole La grande bellezza di Mary 60 Percorso formativo attuato ENOGASTRONOMIA A.S. 2015/2016 DOCENTE: Rimoli Francesco DISCIPLINA: Enogastronomia CLASSE: 5 B- corso serale LIBRO DI TESTO: Cucina Gourmet Plus - Edizioni Calderini MODULI ATTIVITA’ CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’ ACQUISITE METODI – STRUMENTI DIDATTICI E DI VALUTAZIONE MODULO 1 Conoscere la storia della gastronomia e la sua evoluzione dalle METODI I grandi gastronomi del passato sue origini fino ai giorni nostri. Lezione frontale Discussioni MODULO 2 Attività di laboratorio e Conoscere i piatti principali che caratterizzano il nostro L’ enogastronomia Italiana realizzazione di alcuni patrimonio enogastronomico di tutta la penisola, che cos’è la piatti tipici regionali divisi gastronomia come rapporto,le scelte gastronomiche, il mercato STRUMENTI per Nord Cento e Sud e enogastronomico e la sua evoluzione nel tempo. Libro di testo Isole MODULO 3 Conoscere i piatti principali che caratterizzano il patrimonio La gastronomia nel mondo enogastronomico europeo e extraeuropeo. VERIFICHE Quesiti a risposta aperta MODULO 4 Conoscere le linee guida per la corretta progettazione di un Prove scritte semi-strutturate L’organizzazione dell’impianto di impianto di cucina, vantaggi e svantaggi della cucina cucina sottovuoto e del sistema “cook & chill”, le gamme alimentari e quali prodotti utilizzare in base alla propria utenza. Saper organizzare, scegliere e gestire l’ acquisto e la gestione di magazzino e delle merci, conoscere i fornitori, muoversi tra di essi, ricevere e stoccare al meglio le merci e conoscere le basi dei termini contrattuali. MODULO 5 Approvvigionamento MODULO 6 Catering e Banqueting Realizzazione di un progetto di banqueting, simulando l’ incontro con il cliente fino alla Acquisire le nozioni di base di che cos’è il catering, le sue caratteristiche e organizzazione, il legame di distribuzione (caldo o freddo), le varie forme di catering. Conoscere in cosa consiste il Banqueting, le sue normative e la pianificazione di 61 realizzazione finale di un progetto. un evento, i ruoli e i compiti del banqueting manager Modulo 7 Sicurezza e tutela sul lavoro Conoscere le normative di riferimento, e quali sono le basi della prevenzione Rimini, 5 maggio 2016 FIRMA DEL DOCENTE 62 PERCORSO FORMATIVO ATTUATO DOCENTE: Maria Antonietta Drudi DISCIPLINA: Scienza degli alimenti LIBRO DI TESTO: Scienza e cultura dell’alimentazione A.Machado MODULI MODULO n°1 Nuove tendenze di filiera dei prodotti alimentari MODULO n°2 Dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche MODULO n°3 Allergie, intolleranze alimentari E malattie correlate all’alimentazione MODULO n°4 Classificazione sistematica e valutazione dei fattori di rischio di tossinfezioni MODULO n°5 Certificazioni di qualità e sistema HACCP MODULO n° 6 Cibo e religioni Rimini, 15 maggio 2016 CLASSE: 5^-ristorazione (serale) ed. Poseidonia scuola Conoscenze, abilità, competenze, prestazioni acquisite CONOSCENZE Nuovi prodotti alimentari. G.A.S. Superfoods Fabbisogni energetici e nutrizionali Diete speciali Contaminazione degli alimenti Certificazioni di qualità e piano HACCP Cibo e religioni COMPETENZE Sapere utilizzare le linee guida per una sana alimentazione Sapere applicare le conoscenze acquisite per la costruzione di una dieta equilibrata Criterio di sufficienza delle abilità, conoscenze e competenze Conoscenza adeguatamente corretta degli argomenti trattati Capacità di orientamento generale sugli argomenti fondamentali Esposizione con terminologia corretta e appropriata, sia in forma scritta che orale a. s. 2015/2016 Strumenti usati per la valutazione Metodi Lezioni frontali Discussione. Verifiche scritte effettuate Prove strutturate e semistrutturate Verifiche orali effettuate Riesposizione orale dei contenuti e collegamenti fra i vari argomenti CAPACITA’ Saper sintetizzare in forma orale e scritta le informazioni tratte dai testi e da altre fonti Saper collegare argomenti affini fra di loro con gli opportuni approfondimenti Firma del docente (Drudi Maria Antonietta) _______________________ 63 Percorso formativo attuato DOCENTE: Saitta Valeria DISCIPLINA: D.T.A. – Diritto e tecnica amministrativa delle aziende turistiche CLASSE: 5^ B Serale Ristorazione. LIBRO DI TESTO: De Luca – Fantozzi: “Diritto e Tecnica amministrativa dell’impresa turistica” ANNO SCOLASTICO 2015/2016 MODULI Conoscenze, abilità, competenze, Criterio di sufficienza delle Strumenti usati per la valutazione prestazioni acquisite abilità, conoscenze e competenze MODULO 1 CONOSCENZE Conoscenze adeguatamente Metodi Gestione finanziaria Adeguata conoscenza del fenomeno Lezioni frontali, lavori di corrette anche se non turistico nei suoi aspetti generali; approfondite; gruppo, discussioni, ricerche MODULO 2 Strumenti Conoscenze delle tecniche di gestione Capacità di orientamento Gestione Economica Libro di testo delle imprese alberghiere dal punto di generale su argomenti Fotocopie vista economico, finanziario e fondamentali; MODULO 3 Mappe concettuali patrimoniale; Capacità di esporre con Il Bilancio Verifiche COMPETENZE linguaggio semplice, ma Saper cogliere i mutamenti chiaro, i contenuti acquisiti. Prove strutturate, Domande MODULO 4 aperte, verifiche orali. dell’organizzazione aziendale al fine di Programmazione e Budget Valutazione indicatori per lo individuare le tecniche per una ottimale scritto gestione. Congruenza con la traccia, MODULO 5 CAPACITA’ Il Marketing conoscenze di regole e Essere in grado di documentare il principi, capacità di proprio lavoro; MODULO 6 applicarle al caso specifico, Comunicare con linguaggio conoscenza e utilizzo di La legislazione turistica appropriato; terminologia corretta. Effettuare scelte ed analizzare decisioni Indicatori per l’orale: sulla base dei dati elaborati disponibili. quantità e qualità delle conoscenze acquisite, capacità di collegamento tra le varie conoscenze, capacità di discutere e approfondire con un linguaggio corretto e tecnico. 64 Valutazione Giudizio tradizionale con voto in decimi (da 1 a 10) Rimini, 04 maggio 2016 Firma del docente 65 Percorso formativo attuato DOCENTE: DELL'ERBA ROSARIO CLASSE: 5^ BS ENOGASTRONOMIA LIBRO DI TESTO: A. DE CARLO - PROFESSION ENOGASTRONOMIQUE - ANNO SCOLASTICO 2015/2016 MODULI Conoscenze, abilità, competenze, Criterio di sufficienza delle Strumenti usati per la prestazioni acquisite abilità, conoscenze e valutazione competenze MODULO 1 CONOSCENZE Conoscenze adeguatamente Metodi découvrir les pays par sa Adeguata conoscenza dei fenomeno Lezioni frontali, Strumenti corrette; cuisine: France - Espagne - enogastronomico nei suoi aspetti Capacità orientamento Libro di testo les USA generali generale su argomenti Verifiche MODULO 2 Conoscenze delle espressioni Domande aperte, verifiche fondamentali; Les principales regions de la linguistiche specifiche orali. Capacità di esporre con France et les produits COMPETENZE linguaggio semplice, ma Valutazione indicatori per lo typiques Saper analizzare testi scritti e rielaborali comunque appropriato e scritto MODULO 3 in materia di ricette e prodotti Congruenza con la traccia, tecnico. Le monde gastronomici conoscenze di regole e oenogastronomique CAPACITA’ principi, capacità di Comunicare con linguaggio appropriato applicarle al caso specifico, MODULO 4 e specifico conoscenza e utilizzo di Les plats typiques françaises applicare le conoscenze acquisiste nel terminologia corretta. riprodurre stesure ricette e spiegazioni Indicatori per l’orale: delle stesse, di esplicare elementi ed quantità e qualità delle argomenti enogastronomici conoscenze acquisite, capacità di collegamento tra le varie conoscenze, capacità di discutere e approfondire con un linguaggio corretto e tecnico. Valutazione Giudizio tradizionale con voto in decimi (da 1 a 10) Rimini, 06 maggio 2015 Firma del docente 66 PERCORSO FORMATIVO - ITALIANO DOCENTE: RINO MORONI - CLASSE 5^ RISTORAZIONE – CORSO SERALE LIBRO DI TESTO: CHIARE LETTERE 3 EDIZIONI SCOLASTICHE B. MONDADORI ATTIVITA’ CONOSCENZE, CRITERIO DI COMPETENZE, SUFFICIENZA DI EXTRAMETODI STRUMENTI DIDATTICI E DI VALUTAZIONE CAPACITA’ CONOSCENZE, MODULI SCOLASTICHE ACQUISITE CAPACITA’ E ED INTEGRATIVE COMPETENZE 67 MODULO 1 Positivismo e Verismo MODULO 2 Decadentismo Pascoli MODULO 3 Il Futurismo I crepuscolari MODULO 4 Montale MODULO 5 Ungaretti MODULO 6 La coscienza di Zeno MODULO 7 Pirandello Il Neorealismo Rimini, 5 maggio 2016 CONOSCENZE La conoscenza media delle tematiche risulta mediamente discreta CAPACITÀ ● Saper orientarsi tra le tematiche ● Saper rielaborare personalmente e criticamente le conoscenze ● Saper analizzare e sintetizzare le informazioni ( Diversificate a seconda dei corsisti) COMPETENZE ● Utilizzazione del linguaggio specifico ● Saper utilizzare in modo corretto le strutture sintatticogrammaticali ( Competenze diversificate a seconda dei corsisti) ● Conoscenza adeguatamente corretta, anche se non approfondita METODI ● Lezione frontale ● Lettura ed analisi di testi ● Commenti ● Compilazione di questionari ● Attività di sintesi ● Schede di traccia ● Testi narrativi e poetici. ● Capacità di sapersi orientare a livello generale sugli argomenti fondamentali STRUMENTI ● Testi in adozione e di approfondimento ● Questionari ● Schemi guida ● Saper utilizzare strumenti operativi in modo corretto su essenziali conoscenze di base ● Capacità di esporre il proprio pensiero in modo complessivamente coerente e consequenziale ● Saper utilizzare in modo complessivamente corretto il linguaggio specifico della disciplina VERIFICHE ● Sommative ed in itinere ● Rielaborazione scritte ed orali ● Questionari ● Verifiche orali VALUTAZIONE Giudizio tradizionale da 0 a 10 INDICATORI DI VALUTAZIONE PER LO SCRITTO ● Padronanza della lingua, capacità espressive logico- linguistiche ● Conoscenza specifica degli argomenti ● Aderenza alla traccia ● Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività ● Capacità di correlare le conoscenze e di costruire i rapporti di causa ed effetto ● Capacità di discutere, argomentare ed approfondire INDICATORI DI VALUTAZIONE PER L’ORALE ● Quantità e qualità delle conoscenze ● Capacità di collegare ed utilizzare le conoscenze ● Capacità di discutere, argomentare,approfondire ● Correttezza e proprietà espositive IL DOCENTE (RINO MORONI) 68 PERCORSO FORMATIVO – STORIA DOCENTE: RINO MORONI - CLASSE 5^ RISTORAZIONE– CORSO SERALE LIBRO DI TESTO: SPAZIO STORIA 3 A. MONDADORI SCUOLA MODULI ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE ED INTEGRATIVE CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’ ACQUISITE CRITERIO DI SUFFICIENZA DI CONOSCENZE, CAPACITA’ E COMPETENZE METODI STRUMENTI DIDATTICI E DI VALUTAZIONE 69 MODULO 1 La Belle epoque MODULO 2 La prima guerra mondiale MODULO 3 La rivoluzione comunista MODULO 4 La crisi del 1929 MODULO 5 Le dittature MODULO 6 La seconda guerra mondiale Rimini, 5 maggio 2016 CONOSCENZE La conoscenza media delle tematiche risulta mediamente discreta CAPACITÀ ● Saper orientarsi tra le tematiche ● Saper rielaborare personalmente e criticamente le conoscenze ● Saper analizzare e sintetizzare le informazioni COMPETENZE ● Utilizzazione del linguaggio specifico ● Saper porre in relazione i fatti storici secondo il criterio di causaeffetto ● Conoscenza adeguatamente corretta, anche se non approfondita METODI ● Lezione frontale ● Lettura ed analisi di fonti storiche ● Commenti ● Attività di sintesi ● Schede di traccia ● Stesura di mappe concettuali. ● Capacità di sapersi orientare a livello generale sugli argomenti fondamentali STRUMENTI ● Testi in adozione e di approfondimento ● Questionari ● Schemi guida ● Saper utilizzare strumenti operativi in modo corretto su essenziali conoscenze di base ● Capacità di esporre il proprio pensiero in modo complessivamente coerente e consequenziale ● Saper utilizzare in modo complessivamente corretto il linguaggio specifico della disciplina VERIFICHE ● Sommative ed in itinere ● Rielaborazione scritte ed orali ● Questionari ● Verifiche orali VALUTAZIONE Giudizio tradizionale da 0 a 10 INDICATORI DI VALUTAZIONE PER LO SCRITTO ● Padronanza della lingua, capacità espressive logico- linguistiche ● Conoscenza specifica degli argomenti ● Aderenza alla traccia ● Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività ● Capacità di correlare le conoscenze e di costruire i rapporti di causa ed effetto ● Capacità di discutere, argomentare ed approfondire INDICATORI DI VALUTAZIONE PER L’ORALE ● Quantità e qualità delle conoscenze ● Capacità di collegare ed utilizzare le conoscenze ● Capacità di discutere, argomentare,approfondire ● Correttezza e proprietà espositive IL DOCENTE (RINO MORONI) 70 Percorso formativo attuato DOCENTE: Danilo Brandi DISCIPLINA: Matematica CLASSE: 5 SERALE ind. Enogastronomia LIBRO DI TESTO: Analisi (servizi) – di M. Re Fraschini, G. Grazzi, C. Spezia - Editore ATAS MODULI ATTIVITA’ CONOSCENZE,COMPETENZE, CRITERIO DI SUFFICIENZA CAPACITA’ ACQUISITE DELLE CONOSCENZE, (EXTRA CAPACITA’ E COMPETENZE SCOLASTIC HE) • Conoscenza corretta anche Complementi di • Adeguata conoscenza delle se non approfondita delle nozioni algebra Corso di diverse tecniche per risolvere di base Analisi recupero in una disequazione • Capacità di interpretare itinere per • Conoscenza dei diversi passi correttamente i concetti e di studenti in che costituiscono uno studio di applicarli anche se con metodo difficoltà funzione fino alla sua non del tutto efficace rappresentazione grafica • Capacità di esporre in • Uso semplice ma corretto del modo semplice ma corretto linguaggio specifico • Saper individuare le diverse caratteristiche di fronte ad un grafico • Essere in grado di muoversi con sufficiente sicurezza all’interno del programma di matematica METODISTRUMENTI DIDATTICI E DI VALUTAZIONE METODI Sono stati affrontati gli argomenti da un punto di vista non puramente teorico ma intuitivo e più applicativo attraverso lezioni frontali, discussione partecipativa, visualizzazione dei concetti per mezzo di grafici STRUMENTI Libro di testo,appunti VERIFICHE Compiti in classe e colloqui orali: esercizi tradizionali, prove strutturate, domande aperte, interventi critici ed interpretativi 71 Rimini, 07 maggio 2016 L’insegnante Percorso formativo attuato DOCENTE: Matteo Renzi DISCIPLINA: Sala e vendita CLASSE: 5 B SERALE ind. Enogastronomia LIBRO DI TESTO: SALA E VENDITA “corso avanzato”- P. GENTILI, E. MONTEFIORI, T. ANIBALLI, F. TACCONELLI- Ed. CALDERINI MODULI ATTIVITA’ (EXTRA SCOLASTIC HE INTEGRATI VE) CONOSCENZE,COMPETENZE, CAPACITA’ ACQUISITE CRITERIO DI SUFFICIENZA DELLE CONOSCENZE, CAPACITA’ E COMPETENZE METODI-STRUMENTI DIDATTICI E DI VALUTAZIONE MODULO 1 Le tecniche di (Vedi attività gestione di dell’azienda stage) ristorativa Conoscenza del panorama enogastronomico sotto il profilo delle tipologie ristorative, delle norme di sicurezza alimentare e dell’analisi del mercato di riferimento. Adeguata conoscenza delle principali tecniche di pianificazione e determinazione dell’offerta ristorativa. METODI Sono stati affrontati gli argomenti da un punto di vista non puramente teorico ma intuitivo e applicativo attraverso: lezioni frontali, discussione partecipativa, implementazione dei concetti attraverso metodologie di “learning by doing” MODULO 2 Enologia e produzione vitivinicola Conoscenza dei principi di enologia e delle tecniche utilizzate nella produzione vitivinicola: viticoltura, tecniche di vinificazione e spumantizzazione. Classificare il vino in base alle sue caratteristiche organolettiche e merceologiche. Conoscere i criteri per la conservazione del vino, la Conoscere le principali nozioni legate alla viticoltura ed alla produzione vitivinicola. Criteri di base per conservazione del vino e la gestione della cantina. L'enografia nazionale. Nozioni di base sulla terminologia e le fasi di degustazione. Principali criteri di abbinamento cibo-vino. STRUMENTI Libro di testo, Supporti didattici digitali e multimediali, materiali didattici autoprodotti dalla classe (project work: creazione di un business plan per la ristorazione) 72 gestione della cantina e la creazione di una carta dei vini attraverso il metodo del wine cost. Conoscenza del panorama enoico italiano ed internazionale. Individuare e conoscere le caratteristiche organolettiche e qualitative dei vini mediante le tecniche di degustazione: esame visivo, olfattivo, e gusto-olfattivo. Conoscenza dei principi di abbinamento cibo-vino e successione dei vini a tavola. Rimini, 07 maggio 2016 VERIFICHE Prove scritte semi-strutturate e colloqui orali. Lavoro di gruppo con esposizione orale ed argomentativa finale. L’insegnante Matteo Renzi 73 PERCORSO FORMATIVO ATTUATO anno scolastico 2015/2016 Classe : 5° Bs Ristorazione ( Corso serale ) Disciplina: inglese Prof.ssa Raimondi Romina Libri di testo: Success2, Stuart McKinlay, R.Hastings,L.White, R.Fricker, Pearson Let’s Cook! Skills, duties and Culture in the kitchen, E. Caminada , M.Girotto, N.Hogg, A.Meo, P.Peretto,Hoepli Modulo 1 1)Revision of English grammar and use of English 2)nuovi argomenti relativi a grammar and use of English Obiettivi Padroneggiare la lingua nelle sue strutture morfosintattiche ai fini di potere comprendere le idee fondamentali di testi complessi. Sapere produrre testi chiari e articolati. Contenuti 1)Present Simple, to be, ordinary verbs; affirmative, negative and interrogative forms; pronomi personali soggetto e complemento; aggettivi e pronomi possessivi; present continuous,form and use; present continuous vs present simple; countable and uncountable nouns. 2)Past Simple, to be, regular and irregular verbs, all forms; past continuous, form and use; past continuous vs past simple; used to…; present perfect, form and use, avverbi usati con present perfect (ever, never, just, already,yet, since, for); present perfect vs simple past; modal verbs, should, shouldn’t, must, mustn’t, have to, don’t have to; future simple will; be going to; present continuous with future meaning; passive form, passive with modal verbs; pronomi relativi (who, which, that, whose), non-defining relative clauses. How to write a summary. 74 Modulo 2 Meeting the chef Obiettivi Interagire nel contesto professionale di interesse utilizzando strategie e lessico appropriato. Ingredients Comprendere terminologia e idee principali in testi complessi riferiti al settore di studio. Cooking processes Contenuti Preparing a dish: dialogue between head chef and apprentice; ask someone to bring utensils; say where utensils are. Fruits and nuts. Eggs dairy products and cheese. Cereals. Herbs and spices. Cooking processes: boiling, simmering, poaching, stewing, braising, steaming,grilling/broiling,shallowfrying,sautéing frying,deep-frying, roasting, baking, pot roasting. Recipes: vegetable stew with herb dumpling; apple cobbler. Different types of pastry; difference between pastry and dough, cakes, pies, tarts and puddings (different kinds of pudding) . 75 Modulo 3 Obiettivi Meals and menus Utilizzare lessico e fraseologia di settore, compresa la nomenclatura internazionale. International Cooking Italian cuisine and regional traditional cuisine Geography and Civilization of English speaking countries Contenuti Different types of menu. Translation of menus.. A vegetarian menu. Rice cultivation and cooking. Malaysian and Vietnamese cuisine Spicy India Pasta, an Italian passion? Oriental noodles Food during Roman Times Aspetti socio-culturali dei Paesi anglofoni riferiti al particolare Italian regional cuisine: write and describe (orally) a settore di indirizzo; riconoscere la dimensione culturale della regional dish at student’s choice. lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale; promuovere abilità di produzione orale per parlare di contenuti inerenti al settore di UK: British food, a taste of Britain; Scotland: a land of legend interesse. Valorizzare, promuovere e stabilire collegamenti tra le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze in ambito gastronomico. L’insegnante, Romina Raimondi Rimini, 5 Maggio 2016 76