guigno 2016 PDF
Transcript
guigno 2016 PDF
La rivista per il personale delle FFS – 05 | 2016 Puntualità Contro i ritardi dei treni merci e viaggiatori. Le sorti della puntualità sono anche nelle mani dei collaboratori. Da pagina 6 «Chi è la signora Ribar?» Incontro con la donna ai vertici delle FFS. A pagina 12 Ad alta quota con l'ispettore di ponti. A pagina 24 Indice e editoriale 24 In der neuen Genossenschaftssiedlung Hofächer in Dietikon kommen sich die Mieter näher als anderswo. Noch sind einige Wohnungen frei: «Bähnler» sind willkommen. «Fast jeder fünfte Mieter bei uns ist oder war bei der SBB angestellt», sagt Monika Voser, Präsidentin der BEP Baugenossenschaft des eidg. Personals. Gegründet wurde sie 1910 von Lokführern, Weichenwärtern und Stationsbeamten. Die neuste Siedlung der BEP in Dietikon richtet sich an Menschen über 40. Das Zusammenleben geniesst hier einen hohen Stellenwert. Als Genossenschaft bietet die BEP faire Mieten und ein sicheres Zuhause. Freie Wohnungen Grande festa e trepidazione 15 Gemütlich möblierbare Wohnungen, herausragende Architektur, flexible Grundrisse Siedlung 60 Wohnungen, 3 Ateliers, Gemeinschaftsraum und Bistro, Gästewohnung. Angebot Die Wohnungen mit 2,5 oder 3,5 Zimmern sind grosszügig, flexibel und hindernisfrei. Grosser Balkon/Sitzplatz. Preise inkl. NK ab Fr. 1‘592.–/Mt. Wohnassistenz Eine Wohnassistentin unterstützt die Mieterschaft bei Bedarf in sozialen und alltagspraktischen Fragen. Weitere Informationen www.hofaecher.ch Telefonische Auskünfte: Valbona Veseli, 044 368 66 28 18 Informando 05 Premessa Gottardo: grandi emozioni nei giorni dell’inaugurazione. Foto: Stefan Walter (Cover), Alessandro Della Bella, François Gribi, Erick Kaglan, Stephan Rappo 06 Puntualità La lotta ai ritardi è iniziata. Ma chi crea puntualità – i collaboratori o la tecnica? Dynamismo su rotaia. Stadler Rail Group Ernst-Stadler-Strasse 1 CH-9565 Bussnang, Svizerra Telefono +41 71 626 21 20 www.stadlerrail.com 188x123 Inserat im neuen CI.indd 1 12Monika Ribar Una donna ai vertici del Consiglio d’amministrazione. 20La posta dei lettori 22«Trarre il massimo» L’infrastruttura deve diventare più efficiente. Il capo di Infrastruttura Philippe Gauderon spiega come. 24Profilo professionale In viaggio con l’ispettore di ponti Xaver Inderbitzin. 28Foto dei lettori, CoPe e sondaggio 14Questo mese Contagioso: l’entusiasmo degli aiutanti. 15Simulare l’emergenza al Gottardo Una simulazione in 3D lo rende possibile. Riflettendo 17Premessa La gioia di rincontrarsi: raduno di 2000 pensionati. 29Moment i, La parola ai capi Curiosando 31Premessa Sconto sull’assortimento outdoor. 32Servizio Sssst. Lavorate con discrezione. Con i nostri consigli. 34Personale 18Passione L’operatrice sociale Heidi Kolly presta il suo aiuto nell’orfanatrofio africano. 39Fumetto e Colophon «In viaggio» è disponibile anche online durante i vostri spostamenti: www.ffs.ch/inviaggio 13.06.2016 15:11:13 In viaggio 05 | 2016 Che settimane! Da un lato abbiamo celebrato la più lunga galleria ferroviaria del mondo, dall’altro abbiamo atteso con ansia l’esito della votazione sull’iniziativa popolare «A favore del servizio pubblico». Da un lato l’approvvigionamento di base del nostro paese con una mobilità ecologica compie un passo secolare, dall’altro i promotori dell’iniziativa ne auspicano il declino inesorabile. Il divario non potrebbe essere più ampio. Sappiamo com’è andata a finire: la gioia dei 100 000 visitatori ai festeggiamenti e degli ospiti di Stato non è stata turbata, l’iniziativa ha fallito. Per fortuna! Da quello spirito non sarebbero mai scaturiti un nuovo collegamento nordsud, né una S-Bahn transfrontaliera sul Lemano o la cadenza semioraria in tutto il paese. L’iniziativa esce di scena. L’acceso dibattito ha mostrato che i nostri 1,2 milioni di viaggiatori al giorno non vogliono tornare alla ferrovia statale del passato, ma si aspettano un buon servizio, anche da parte di noi collaboratori delle FFS, e chiedono esperienze di viaggio positive e affidabilità. Ciò costituisce una sfida per noi, ad esempio sul fronte della puntualità (a pagina 6). Ruedi Eichenberger Caporedattore di «In viaggio» 3 Informando Foto: Gottardo2016 / Shutterstock/Ermolaev Alexander 5 Atmosfera festosa: il treno d’inaugurazione proveniente da sud arriva a Rynächt presso Altdorf. «Un sogno diventato realtà» Decantata, ammirata e celebrata: dopo 17 anni di lavori la galleria del secolo è stata inaugurata ufficialmente. Il presidente francese François Hollande vede nella galleria di base del San Gottardo un sogno europeo divenuto realtà, il premier italiano Matteo Renzi, forse accennando alla politica dei rifugiati, le attribuisce «un alto valore simbolico» che unisce invece di isolare. L’apertura della galleria di base attraverso il Gottardo ha mobilitato politici di rango, suscitato grandi emozioni e ha attratto nel primo fine settimana di giugno circa 100 000 persone nei quattro luoghi dei festeggiamenti attorno ai portali della galleria e alle sei feste organizzate nelle stazioni. Circa 35 000 curiosi hanno intrapreso un primo viaggio attraverso la galleria del secolo. La settimana inaugurale ha visto coinvolti oltre 2400 collaboratori (vedi a pagina 14). Testo: Ruedi Eichenberger → Domanda del mese Che cosa ci fa una puzzola alle FFS? Le FFS impiegano anche una puzzola. Non si tratta naturalmente di un dispettoso roditore che rosicchia i cavi dei treni, bensì del «sistema integrale di guida e d’informazione», in breve ILTIS (il nome tedesco della puzzola). Questa sottospecie della famiglia delle martore permette di gestire in modo largamente automatizzato l’esercizio ferroviario; ILTIS dirige e controlla infatti gli impianti, come ad esempio i segnali e gli scambi. Alla ferrovia, l’ILTIS In viaggio 05 | 2016 non dà dunque la caccia a rane, uccelli e pesci, ma agevola notevolmente il lavoro dei dirigenti del traffico ferroviario nelle centrali d’esercizio. Di norma questi non sono così costretti a dirigere manualmente l’esercizio ferroviario, ma possono concentrarsi pienamente sull’ottimizzazione dell’esercizio o sul ripristino dell’esercizio regolare in caso di perturbazioni. In questo senso, l’ILTIS è un vero e proprio animale da lavoro. Testo: Sara Riesen L’ILTIS agevola di molto il lavoro. Puntualità Informando 1 2 Un’eroica lotta contro il tempo La puntualità, un punto d’onore di ogni ferroviere, è oggi sotto pressione. I clienti si aspettano di più, il record europeo delle FFS non è più incontestato. Cinque persone attive nel traffico viaggiatori em erci ci racontano come contribuiscono alla puntualità. Testo: Ruedi Eichenberger | Foto: Annette Boutellier, Stefan Walter Guasto a una porta! A Spiez, nella cabina di guida dell’IC 964, si accende una spia. Da Interlaken a qui il viaggio è stato puntuale, ma ora c’è il rischio di un ritardo. Il tempo scorre. A fianco attende già l’IC proveniente da Briga, anch’esso in viaggio verso Berna. I battiti del macchinista e del capotreno iniziano ad accelerare. Cambio di scena: tra Friburgo e Romont l’IC 706 si ferma su un tratto aperto. «Danno al binario», comunica il capotreno tramite gli altoparlanti di bordo. E dopo Romont – il treno ha cambiato binario a Chénens per ritrovare la traccia giusta a Romont, passando da numerosi scambi – in tre lingue: «Dai cinque ai dieci minuti di ritardo per Losanna.» Due esempi vissuti a distanza di tre giorni. Le cause variano, ma il risultato è lo stesso: la puntualità è minacciata. C’è il rischio di clienti insoddisfatti, perché si aspettano una grande puntualità dalle FFS, ma anche di reazioni a catena sulla rete ferroviaria percorsa con un’intensità massima, strettamente integrata e gravata da numerosi cantieri. Finora le FFS sono riuscite a difendere il loro record di puntualità europeo, ma hanno mancato per quattro anni di fila il loro stesso obiettivo, e 3 4 5 Cinque eroi della puntualità prestano il loro contributo in un punto della rete. Conosciamoli meglio alle pagine seguenti. ferrovie di paesi vicini come le ÖBB austriache stanno guadagnando terreno. Il metro di misura è elevato: le FFS non misurano il grado di puntualità con cui arrivano i treni, ma quello con cui arrivano i viaggiatori. I treni fortemente occupati e dunque esposti a ritardi contano di più. Il limite di ritardo inizia già da 2 minuti e 59 secondi. Nel 2015 la «puntualità dei clienti» ha raggiunto l’87,8 percento; dal 2012 l'obiettivo è fissato all’89,0 percento. Sono nettamente aumentati i ritardi dei treni merci delle FFS; anche per questi nel traffico interno vale un limite di ritardo di tre minuti. A fronte di un obiettivo del 78,0 percento, il risultato è diminuito al 65,8 percento nella settimana peggiore di quest’anno. «Non è ciò che vogliamo, né ciò che i nostri clienti si aspettano», sottolinea Roland Walter di FFS Cargo, che dirige una task-force creata in seguito a questi eventi. Un orologio dai molteplici ingranaggi Le perturbazioni nello svolgimento dell’esercizio mettono immediatamente sul chi vive i collaboratori dei punti di coordinamento della rete ferroviaria. I professionisti delle quattro centrali d’esercizio delle FFS e di quella della BLS contri buiscono a determinare se il ritardo si propagherà. A Spiez intervengono già dopo tre minuti e fanno arrivare il treno successivo da Briga. Nel frattempo il macchinista e il capotreno del treno perturbato In viaggio 05 | 2016 7 hanno già individuato la porta incriminata tramite cellulare. Sui treni più nuovi questa sarebbe stata localizzata automaticamente. Ora alla partenza da Spiez ottiene di nuovo la precedenza il treno proveniente da Interlaken. Arriva a Berna, viaggiando di nuovo a piena velocità, con meno di un minuto di ritardo, nonostante un punto di rallentamento per lavori ai binari prima di Berna. La puntualità è un orologio dai molteplici ingranaggi tra loro coordinati. Nell’era della digitalizzazione è anche vero che i sistemi si fanno sempre più complessi e le interdipendenze aumentano con il crescente grado di sfruttamento della rete e l’aumento del numero di cantieri. Marco Conrad, disponente presso la Centrale d’esercizio Est (a pagina 10), descrive così le conseguenze per il suo lavoro: «L’orario si fa sempre più fitto, i tempi di inversione nella stazione finale sono sempre più brevi, le riserve nell’orario sempre più scarse.» Ma il problema viene ora affrontato. Quali riserve e dove sono necessarie è un tema scottante anche per la responsabile dell’orario Heidrun Buttler e per Mani Haller, responsabile Condotta dei treni presso Viaggiatori. Alcune task-force sono già all’opera Heidrun Buttler, Mani Haller e altro ancora sulla puntualità: www.ffs.ch/inviaggio Informando Puntualità Puntualità Informando t r i k Ei c Pabile Manageher n po R es e reno ag el t n a tre 3 sp In viaggio 05 | 2016 d te Di n po ne n z i di a Be m r i i O C P B er na / ed n sa b i l e G e s t i o H a n sr u n K ut zio Re s Puntuale e sicura: l’affidabilità è così importante da costituire uno dei sei indirizzi strategici delle FFS. La puntualità influenza anche la soddisfazione dei clienti, dove le FFS vogliono migliorare ancora entro la fine del 2016. an de i e op Sia che porti l’uniforme di agente del treno sia che si trovi all’Operation Center Viaggiatori (OCP), per Karima Benzidi la puntualità è al primo posto. I clienti non devono perdere le loro coincidenze e l’intervento degli agenti del treno deve essere disposto con precisione per armonizzare tempi di lavoro, pause e chiusure di servizio. E Karima stessa è una cliente delle FFS con l’esigenza di essere puntuale. «Basta una coincidenza mancata per rovinare un pomeriggio libero.» Karima Benzidi è consapevole del suo ruolo all’interno della «catena della puntualità», ma non si lascia stressare. In caso di perturbazioni mantiene sempre la calma. «C’è così tanto da fare che non ho tempo per lo stress.» Nella disposizione può affidarsi alla sua vasta esperienza. La doppia occupazione rappresenta per lei un arricchimento. Le due funzioni si completano a vicenda: è in grado infatti di immedesimarsi negli agenti del treno e di sfruttare le sue conoscenze dell’OCP per informare e consigliare i clienti velocemente e al meglio. Dominique Rast p e r s o n al e i i t h n er Pleerativa m Mantiene sempre la calma on e iz i 1 Fa uscire velocemente i treni Nella sua vita quotidiana la puntualità è onnipresente: Patrik Eicher, formatosi quale segretario dell’esercizio ferroviario, oggi pianifica grandi eventi, dirige il team vigilanza di Viaggiatori a Berna e pattuglia di persona il marciapiede. Il suo obiettivo è «far uscire» i treni in fretta. «Ai clienti può sembrare strano vedermi di fianco al macchinista con la radio», spiega. In caso di guasto alla locomotiva contatta via radio la sala di comando e la centrale d’esercizio Centro e scopre cosa sta accadendo nell’esercizio. Intanto il macchinista telefona all’Helpdesk materiale rotabile. Se il treno parte in fretta, da 800 a 1000 clienti risparmiano tre minuti preziosi per cambiare treno. Per questo Eicher preferisce far partire un treno pieno che attendere qualche viaggiatore su un treno in ritardo. Grazie a porte più ampie e alla forte accelerazione i nuovi treni bipiano Regio farebbero risparmiare preziosi minuti. Ma alcuni fattori sono difficili da influenzare: «Se piove tutti i viaggiatori si accalcano sotto il tetto del marciapiede e i tempi per salire e scendere si allungano.» Dominique Rast Pianifica con precisione – e senza r iserve en La puntualità come strategia g li e v en ti Danno il loro contributo Mentre si stava recando a una riunione a Zurigo, qualche tempo fa, Hansruedi Pleithner è rimasto coinvolto in una perturbazione dell’apparecchio centrale e il suo treno è arrivato con 10 minuti di ritardo. E pensare che lui è uno di quelli che non prevedono alcuna riserva. Con lui, la pianificazione dei lavori di manutenzione e del servizio di picchetto per la risoluzione delle perturbazioni e del servizio invernale attorno a San Gallo funzionano in modo combinato: «Una buona pianificazione è tutto per poter terminare puntualmente il nostro lavoro e sbloccare il tratto ferroviario coinvolto.» Ma i lavori durante l’esercizio sono una grande sfida: occorre eseguire il maggior numero di lavori possibile nelle brevi pause d’esercizio notturne. Al contempo i guasti alle macchine o il maltempo possono dare del filo da torcere al team addetto ai lavori, per cui il tratto può essere riaperto solo con ritardo per il traffico ferroviario. «In seguito discutiamo questi eventi nel team per trarne degli spunti», spiega Hansruedi Pleithner. Sara Riesen 2 m t de Un caso semplice dalle vaste conseguenze Il danno ai binari a Chénens FR ha conseguenze più vaste del guasto alla porta a Spiez. Sul treno il sottoscritto ha incontrato la persona giusta: di fronte a lui è infatti seduto Elmar Burgener, responsabile della Centrale d’esercizio Ovest. Mentre si reca al lavoro, Burgener sperimenta la perturbazione in prima persona. Giunto a Losanna, decide di farsene un’idea nella sala di comando. Il guasto è evidentemente dovuto alle fortissime piogge dei giorni scorsi che hanno maltrattato la sovrastruttura al punto che il macchinista di un treno delle prime ore del mattino in un certo punto ha sentito un colpo. Per verificarlo, il macchinista del treno successivo ha percorso lo stesso punto a passo d’uomo – «a vista», come prescritto in questi casi. 80 minuti dopo l’arrivo della notizia, il picchettista del Team Binario friburghese ha effettuato un sopralluogo sul posto e ha deciso: il binario difettoso può essere nuovamente percorso a velocità ridotta, come spiega a Burgener la dirigente del traffico ferroviario Monika Praz. Prima di mezzogiorno il danno è stato eliminato. «Un caso relativemente semplice», osserva Jan Jacquier, responsabile della sala di comando. Tuttavia in seguito alla circolazione su un solo binario e alla riduzione della velocità si sono accumulate 345 ore di ritardo e quattro treni sono venuti a mancare. Il caso è semplice, ma i clienti ne risentono se perdono la loro coincidenza o se il treno viene cancellato. E in seguito lo raccontano sicuramente ad altre persone. sa en per contrastare i ritardi cronici sull’asse del San Gottardo e migliorare la puntualità dei treni merci. Sulle tratte critiche, FFS Cargo ha già realizzato sensibili miglioramenti. «La puntualità nel traffico merci è soggettiva», osserva Roland Walter, «per alcuni clienti contano anche tre minuti, mentre per altri è sufficiente che la merce arrivi un determinato giorno.» Walter sa che i ritardi derivano non solo dalla precedenza accordata al traffico viaggiatori, ma anche dalla scarsità di macchinisti e materiale rotabile. Ora verranno adottate misure puntuali per stabilizzare il sistema. os 8 9 Informando Puntualità Puntualità Informando 4 ic c h in isti pre ss o F Dimostra sensibilità Car Dopo una mattinata frenetica, verso mezzogiorno Michael Mory ha finalmente il tempo di tirare il fiato. «In caso di ritardi devo disporre i macchinisti in modo che i treni merci riescano ugualmente a giungere a destinazione», spiega l’uomo alto e biondo. Presso FFS Cargo a Olten occupa la console di servizio di Dispo Operations; da qui viene diretto l’esercizio dei treni merci in tutta la Svizzera. Fra i suoi compiti figura anche quello di reperire macchinisti sostitutivi, che però scarseggiano. Il telefono suona di nuovo. Un treno postale è in ritardo perché ad Aarau c’è stato un incidente che ha coinvolto delle persone. Guarda l’orario grafico sul monitor: i treni merci sono indicati in blu, quelli viaggiatori in rosso. Dopo un po’ è chiaro che il treno postale può tornare a circolare, ma con un ritardo di 70 minuti. Il cliente e i macchinisti interessati devono esserne informati; non c’è più altro da fare. A volte Michael Mory riesce a evitare ritardi scambiando abilmente i turni dei macchinisti. «Ma è un compito che richiede una grande maestria». Stefan Boss go D is p o n e nt e d m ac FS ei M «I clienti chiedono di più» l M or y hae Intranet: inserire la parola di ricerca Puntualità Sarah Tischhauser sulla puntualità dei clienti e su come migliorarla. Perché le FFS devono diventare più puntuali? I viaggiatori e i clienti del traffico merci chiedono più di quanto offriamo ora. La puntualità è un servizio di base e punto di forza nella concorrenza tra vettori. Nel 2011 le FFS hanno raggiunto l’89,8 percento. Oggi il target si attesta «solo ancora» all’89 percento. Perché? Il 2011 è stato un caso fortuito. Dal 2012 la puntualità è piuttosto stabile, anche se nel 2015 abbiamo avuto il 30 percento di cantieri e l’11 percento di viaggiatori in più rispetto al 2012. Ma vogliamo migliorare ancora. Su cosa intendete far leva? Nel 2016 vogliamo capire meglio le relazioni causaeffetto, migliorare a livello di impianti e materiale rotabile, adeguare i processi critici, come intervalli di costruzione, partenza e guida. E migliorare anche le responsabilità e la visione d’insieme. Quali elementi influenzano i clienti e come? Le FFS sono soggette a perturbazioni agli impianti e al materiale rotabile. Il personale non è colpevole della crescente complessità dei sistemi tecnici e dell’esaurimento delle riserve sulla rete ferroviaria. Uomo e tecnica sono interdipendenti. La ferrovia è un sistema complesso e conoscere meglio cause ed effetti aiuta a riconoscere le grandi leve per una maggiore puntualità e per adottare misure mirate. Le centrali d’esercizio o la guida adattiva stabilizzano il sistema. Ma le persone restano importanti. Quale contributo si aspetta nel concreto? La puntualità è da sempre un punto d’onore dei ferrovieri; e sono molti a dare il loro contributo ogni giorno. In alcuni casi deve però cambiare l’ottica. A fronte delle leve essenziali vogliamo tornare ad esempio a concentrarci sui ritardi delle partenze, perché anche un solo minuto di ritardo alla partenza va a gravare sull’intero sistema. Intervista: Ruedi Eichenberger Record del 2011 89,9 % Interviene già dal secondo minuto Sarah Tischhauser, «Miss Puntualità» delle FFS. Con i suoi consigli le FFS si avvicinano al record del 2011. 2015: 87,8 % 2010: 87,0 % Disponenti del traffico ferroviario Licenziatore di treni, macchinista Riconoscere i conflitti in tempo – per una circolazione fluida Autorizzare la partenza dei treni e farli partire puntualmente – aumenta la stabilità di tutta la rete Approntamento dei treni Pianificatore di cantieri Badare ai treni critici – perché l’80 % dei ritardi dovuti al materiale rotabile si crea sul 20 % dei turni dei veicoli Pianificare gli intervalli di costruzione per tempo e con precisione – evita brutte sorprese Responsabile impianti en on Sara Riesen M te C ’ Es e o Con arcentrale d rad La rete tra Zurigo Stadelhofen e Zurigo Hardbrücke è ormai così intensamente percorsa che qualsiasi scostamento dall’orario ha un impatto sui treni che seguono. «Due minuti di ritardo sono già sufficienti», spiega Marco Conrad. Per evitare che i ritardi si ripercuotano su tutta la rete, interviene aggiornando manualmente il sistema di disposizione. Ridefinisce l’itinerario per il treno in ritardo, modifica eventualmente l’ordine dei treni o l’occupazione dei binari e inoltra le informazioni ai dirigenti del traffico ferroviario e agli specialisti dell’informazione ai clienti. Una collaborazione rapida ed efficiente è decisiva, spiega Conrad, e questo non solo nella centrale d’esercizio, bensì anche con 5 i macchinisti dell’Operation Center t o Es Viaggiatori. Conrad, fra l’altro, piaiz i c r nifica i suoi appuntamenti privati in modo altrettanto accurato. Effettuare manutenzioni ancora più frequenti nei punti nevralgici – evita le perturbazioni Di s p 10 In viaggio 05 | 2016 11 12 Informando Retroscena Una pioniera senza vanità La «donna più potente dell’economia svizzera» ha i piedi ben piantati per terra: incontro con Monika Ribar, la nuova presidente del Consiglio d’amministrazione. Testo: Ruedi Eichenberger | Foto: Gaëtan Bally La porta è aperta. Monika Ribar, 56 anni, è seduta al tavolo come se stesse aspettando visite. La stretta di mano è salda, lo sguardo aperto e interessato. Il luogo d’incontro è un piccolo edificio delle FFS a tre minuti a piedi dalla stazione centrale di Zurigo. Sotto, Elvetino trasborda cibi e bevande per i clienti, mentre sopra uno degli uffici è del capo Viaggiatori Jeannine Pilloud e viene utilizzato anche dalla presidente del Consiglio d’amministrazione: un desk-sharing ai massimi livelli delle FFS. Negli articoli dedicati a Monika Ribar, gli aggettivi si ripetono. «Calma», «diretta», «senza peli sulla lingua» e «autentica» sono in cima alla lista. Interpellata al riguardo, Ribar conferma questi giudizi. Calma: ha imparato ad analizzare i problemi, a valutare le questioni da tutti i punti di vista, a trovare soluzioni comuni e poi ad agire: «Nelle situazioni difficili sono spesso un’oasi di calma.» Diretta e senza peli sulla lingua: sì, è vero, spiega, e questo non sempre è apprezzato. «Mio marito sostiene che a volte sono troppo poco diplomatica», spiega ridendo. Ma è proprio per queste sue caratteristiche che è tanto apprezzata. Dichiarazioni franche e spontanee conferiscono un po’ di pepe alle interviste con Ribar e le valgono frasi in grassetto. Ad esempio, quando era ancora a capo del gruppo logistico mondiale Panalpina e ha dichiarato che la sede della centrale del gruppo non era rilevante e non doveva per forza essere Basilea: «Potrebbe anche trovarsi sulla luna.» Cosa na- Cosa sceglie Monika Ribar? Van Gogh o Klee? Van Gogh (dopo qualche esitazione). Ammirando il suo Girasole alla National Gallery di Londra, mi sono venuti i brividi. Escursioni o golf? Golf. Ma amo anche fare walking ed escursioni a piedi. Cucinare o mangiare? Entrambe le cose. Amo indistintamente sia cucinare che mangiare. turalmente del tutto fuori discussione nel caso delle FFS, come osserva prontamente. «Le FFS sono un’icona svizzera, Panalpina realizza solo il 3 percento del suo fatturato in Svizzera.» Contribuire e stupirsi Monika Ribar non è riuscita a resistere alla tentazione di contribuire a forgiare quella che, insieme alla Posta, è l'azienda più profondamente svizzera. «In Svizzera, chiunque si identifica in qualche modo con le FFS», spiega. Per due anni ha fatto parte del Consiglio d’amministrazione, prima che il Consiglio federale e la Confederazione in qualità di proprietaria la eleggessero ai vertici dell’azienda. In questo periodo il suo rispetto è cresciuto ulteriormente, spiega – rispetto per l’enorme complessità della ferrovia, ammirazione per «le persone e le professioni così diverse» che consentono di gestire questo complesso sistema. Per lei, le persone sono al centro di tutto. «Il management deve metterle in condizioni di lavorare bene», spiega. Monika Ribar deve ai suoi otto anni come CEO di Panalpina l’etichetta di pioniera. Il «Financial Times» l’ha più volte annoverata tra le 50 donne più potenti del mondo degli affari. Solo un giorno prima dell’appuntamento con «In viaggio», sulla base di un’analisi dei consigli d’amministrazione di importanti aziende, è stata eletta da «Sonntagszeitung» «la donna più potente dell’economia svizzera». Quale prima donna ai vertici di una delle più grandi aziende Monika Ribar vuole conoscere da vicino le persone e le loro opinioni. La nuova presidente del Consiglio d’amministrazione delle FFS è ritenuta calma, autentica e diretta. Per questo è intervenuta anche nel dibattito sul servizio pubblico. svizzere, è destinata a entrare nei libri di storia. «Non è un merito personale. È la conseguenza del peso delle FFS ed è una bella cosa anche per i collaboratori», osserva Ribar al riguardo. Non è favorevole all’imposizione di quote rosa, ma sostiene le donne in tutti i settori. Ma ancor di più apprezza il termine «diversità» – «perché persone con background e opinioni diversi, insieme, riescono a trovare soluzioni migliori». Per un servizio pubblico all'avanguardia Nonostante la sua aria calma, già prima della nomina ufficiale da parte dell’assemblea generale delle FFS SA si è pronunciata in merito al dibattito sull’iniziativa «A favore del servizio pubblico» – anche in un'email circolare indirizzata ai suoi amici e conoscenti, scritta spontaneamente mentre era in vacanza. «Mi premeva correggere l’immagine tracciata dai promotori dell’iniziativa, che sostenevano il servizio pubblico del passato, quando c’era ancora un capostazione in ogni paese e i cellulari non esistevano. Tornare tanto indietro nel tempo sarebbe stato pericoloso.» Il suo obiettivo è un servizio pubblico forte che i clienti e lo Stato In viaggio 05 | 2016 Norah Jones o Sol Gabetta? Norah Jones – ma amo anche la musica classica. Sono stata a due suoi concerti. Donald Trump o Hillary Clinton? Clinton. Non sopporto chi spara tante stupidaggini come lui. Zurigo–Milano: in treno o in aereo? In treno. Con la galleria di base del San Gottardo ancora di più. possano permettersi. Non prevede alcuna riduzione del servizio; la discussione sulla votazione le ha tuttavia mostrato quanto sono elevate le aspettative poste dai clienti. «Recentemente una giovane donna mi ha chiesto: ‹Non potreste impedire alla gente di mettersi le dita nel naso in treno attraverso un pittogramma? È davvero rivoltante.›» Ribar si considera una donna d’azione che vuole cambiare le cose. In veste di CEO potrebbe farlo in modo più diretto che nel Consiglio d’amministrazione. Ne è consapevole e la cosa non la disturba: «Amo collaborare a stretto contatto con Andreas Meyer e la Direzione del Gruppo. Anche le mie esperienze nell’attuazione potrebbero rivelarsi utili, ma non voglio interferire.» Il che solleva una domanda, qui nell’ufficio di Jeannine Pilloud: la presidente del Consiglio d’amministrazione si augura che i collaboratori conoscano il suo volto come quello del capo Viaggiatori o del CEO? Non è necessario, ritiene. Al contrario, però, ama interpellare attivamente le persone per sapere cosa pensano. Troppo diretta? No, in fondo tutto questo suona molto diplomatico. 14 Informando Questo mese → Europa → Votazione Record di densità per la Svizzera Servizio pubblico: grande sollievo 124 Svizzera 121 Repubblica Ceca 117 Belgio Lussemburgo 106 Germania 105 Ungheria 79 Danimarca Metri di linea ferroviaria per km2 60 74 90 120 In nessun altro paese europeo la densità della rete ferroviaria è così elevata come in Svizzera, che in rapporto alla sua superficie nazionale possiede il doppio di chilometri di rete dell’Italia, della Francia o della Gran Bretagna. Ma la Svizzera è in vetta alla classifica anche perché nel XX secolo ha dismesso molte meno linee di altri paesi. Solo nel 1925 sarebbe stata battuta dalla Gran Bretagna, la culla della ferrovia, in termini di densità di linee ferroviarie. Da allora la rete inglese si è ridotta a un terzo, quella svizzera solo marginalmente: da circa 5500 a 5200 chilometri. Prima domenica di giugno gioiosa: con il 67,6 percento di no il popolo svizzero ha respinto l’iniziativa «A favore del servizio pubblico». L’iniziativa popolare con il suo motto «meno profitti, più servizio pubblico» avrebbe avuto complessivamente un impatto negativo per il servizio pubblico – un giudizio su cui il management e il personale delle aziende coinvolte erano unanimi. «Dire no all’iniziativa significa schierarsi a favore di un approvvigionamento di base forte e sostenibile del nostro paese anche in futuro», così il presidente del Consiglio d’amministrazione uscente Ulrich Gygi e il CEO Andreas Meyer si sono rivolti al personale sull’Intranet. Essi interpretano il no come un «sì ad aziende ben funzionanti, efficienti e innovative come la Posta, le FFS e Swisscom». Il Parlamento aveva respinto l’iniziativa all’unanimità, ma un primo exit poll prima della votazione aveva predetto un sì. → Fine settimana di inaugurazione 4800 aiutanti per la galleria di base del San Gottardo Foto: Christine Strub I festeggiamenti per l’apertura della nuova galleria di base del San Gottardo hanno generato un grande entusiasmo. Anche grazie ai molti volontari delle FFS. «È stato faticoso, ma con questa atmosfera si dimentica tutto», spiega Lorenzo Moscatelli. Dopo la foto di gruppo a Biasca non c’è più tempo: i visitatori continuano a scendere dalle navette anche ora, poco prima del termine del suo fine settimana di aiutante. Lo specialista di locomotive delle officine di Bellinzona è uno dei 2400 aiutanti delle FFS nei quattro luoghi della festa. A Biasca dà informazioni sul traffico merci con Stefan Boss di FFS Cargo. Non c’è dubbio: l’entusiasmo dei volontari ha contagiato tutti i visitatori. In servizio per 80 000 visitatori: Stefan Boss, Yannick Ngarambe, Aldo Ferretti e Lorenzo Moscatelli a Biasca (da sin.) Simulazione in 3D Informando Vivere l’emergenza Esercitazioni nella galleria di base del San Gottardo alcuni mesi prima del primo treno regolare: a renderle possibili è una simulazione in 3D. Testo: Sara Riesen | Foto: Stephan Rappo L’istruttore specialista Andreas Rüfenacht (con la camicia blu) completamente concentrato sul suo compito. «Abbandonate immediatamente il treno! Fuori, fuori!» L’agente del treno Andreas Rüfenacht non ammette repliche. Sul suo InterCity da Basilea a Lugano è scoppiato un incendio, i viaggiatori devono lasciare il treno il più velocemente possibile alla stazione multifunzionale di Faido e mettersi al sicuro. Per fortuna si tratta solo di un’esercitazione, anche se molto realistica grazie alla simulazione in 3D. In realtà, Andreas Rüfenacht è istruttore specializzato nella formazione continua per il Gottardo. Oggi ha assunto il suo vecchio ruolo per un’esercitazione finale, poiché nel gruppo di partecipanti alla formazione non ci sono membri del personale del treno che potrebbero assumere questo ruolo. Non è un compito facile 3900 collaboratori delle FFS ed esterni devono prepararsi per il loro futuro lavoro alla nuova galleria del San Gottardo. La formazione per il personale del treno e di locomotiva, i centri di coordinamento e la produzione ferroviaria dura tre giorni. Il primo giorno i partecipanti imparano a conoscere la galleria di base del San Gottardo direttamente sul posto. Un’esperienza incisiva, come confer- In viaggio 05 | 2016 mano i partecipanti. Il secondo giorno hanno modo di esercitarsi con i processi operativi, dapprima in modo analogico con schede e discussioni di gruppo, poi in forma interamente digitale e virtuale con la simulazione in 3D: i partecipanti assumono i ruoli di macchinista, capotreno, agente del treno, responsabile circolazione treni o viaggiatore e devono destreggiarsi nello scenario predefinito. Concentrati, dirigono il proprio avatar, la loro figura virtuale, si coordinano con i colleghi con cuffie e microfono e prendono decisioni nel giro di pochi secondi. A seconda del ruolo può anche non essere un’impresa facile, come osserva Martin Widmer, macchinista presso Viaggiatori. Per ben due volte gli viene assegnato un ruolo nel personale del treno. Deciso, affronta entrambi gli scenari. L’istruttore Andreas Rüfenacht spiega: «Il gruppo interdisciplinare e il cambio di prospettiva sono tra i punti di forza della simulazione in 3D, poiché assicurano una maggiore comprensione per i colleghi e rafforzano la collaborazione.» Il terzo e ultimo giorno di formazione si svolge di nuovo per categorie professionali specifiche. Gli insegnamenti generali tratti dalla simulazione in 3D vengono ora approfonditi ed esercitati. Così, i partecipanti sono preparati al meglio per l’entrata in esercizio commerciale della nuova galleria del San Gottardo. Al fuoco! Ma è solo virtuale. Ben formati Nell’ambito di «Formazione NFTA», 90 istruttori specialisti formano 3900 collaboratori delle FFS e di ferrovie terze nonché delle forze di soccorso esterne nell’ambito di 1200 corsi. La formazione comprende i settori Gestione dell’esercizio, Guida (ossia il personale di locomotiva e del treno), Manutenzione e Intervento. 15 Riflettendo 17 Walter Schweizer (a sin. nella foto) si abbandona ai ricordi durante l’evento per i pensionati. App per Smartphone WU@FFS Western Union e le FFS rendono i trasferimenti di denaro ancora più veloci Con la nuova app per smartphone WU@FFS di Western Union e le FFS ora è possibile inviare comodamente denaro contante 24 ore su 24 dai distributori di biglietti delle FFS a destinatari in oltre 200 paesi e territori. Questo prodotto innovativo combina i vantaggi del trasferimento di denaro in contanti «analogico» con quelli del bonifico digitale, creando così un esclusivo valore aggiunto per il cliente. René Ottiger, Product Manager responsabile, FFS: «Con l’app WU@ FFS abbiamo creato un prodotto ibrido che riunisce in sé i vantaggi del trasferimento di denaro digitale e analogico. Con questo nuovo servizio per i clienti svolgiamo un ruolo di pionieri e rendiamo possibile trasferire denaro in contanti 24 ore su 24, sette giorni su sette. René Ottiger, Product Manager Western Union, Ferrovie federali svizzere FFS©2016 Ecco come funziona il trasferimento rapido di denaro Foto: Andrea Badrutt Con l’app per smartphone WU@FFS è possibile trasferire denaro contante presso uno degli oltre 1000 distributori di biglietti delle FFS dotati di scanner per codici QR a destinatari in tutto il mondo, sette giorni su sette, 24 ore su 24, in modo rapido e facile. Il trasferimento si svolge tramite l’app; i distributori di biglietti delle FFS servono per il versamento dell’importo in contanti o con carta di debito. In questo modo, i partner di lunga data Western Union e FFS rendono possibile per la prima volta il trasferimento di denaro tramite un terminale self-service. Entro la fine del 2016, il servizio sarà disponibile presso tutti i distributori di biglietti delle FFS a livello nazionale. L’app per smartphone WU@FFS è disponibile gratuitamente su Google Play o nell’Apple App Store. Per motivi normativi, prima del primo bonifico è richiesta una registrazione personale una tantum presso una stazione delle FFS. Entro cinque giorni lavorativi l’utente può approfittare dei vantaggi dei due mondi: grazie all’app, i trasferimenti di denaro si possono predisporre comodamente da casa o quando si è in giro in completa autonomia dal luogo. Chi effettua il bonifico riceve un numero di transazione mobile (mTAN) via SMS. Dopo averlo immesso correttamente sarà generato un codice QR, che può essere letto da tutti i distributori di biglietti delle FFS dotati di scanner. Il bonifico viene fatto partire immediatamente; il pagamento può essere effettuato con carta di debito o in modo «analogico» in contanti. Western Union e le FFS aprono una nuova possibilità per il trasferimento di denaro, in particolare a tutti quei clienti che guardano con un certo scetticismo ai pagamenti digitali a causa dell’immissione dei dati del conto e tuttavia non vogliono rinunciare alla flessibilità dei servizi online. Con l’app per smartphone WU@FFS, Western Union e le FFS hanno creato un’innovazione che offre un importante valore aggiunto per i loro clienti: bonifici comodi, semplici e sicuri nel giro di pochi secondi, anche in contanti, senza dovere dipendere dagli orari di apertura, il tutto ai loro beneficiari preregistrati in tutto il mondo. Duplice incontro «Che sorpresa!» Walter Schweizer (69 anni) è raggiante. All’evento per i pensionati della Regione Svizzera orientale rivede dopo alcuni decenni un suo ex apprendista. Anche lui nel frattempo è andato in pensione. Ma non è tutto: il viaggio iniziato a San Gallo con due autopostali è terminato a Walendstadt – proprio in una stazione in cui l’ex pianificatore lavori di Infrastruttura aveva partecipato alla configurazione e alla messa in esercizio dell’apparecchio centrale. Così sono riaffiorati i ricordi: «Nella notte della messa in esercizio c’erano 18 gradi sotto zero.» Maggiori informazioni sull’app WU@FFS: www.ffs.ch/wu-app Dal 2011, il ferroviere con 45 anni di servizio, residente a San Gallo, non è mai mancato a nessuno degli eventi per i pensionati proposti dalle FFS. Continua a seguire con interesse le vicende legate alla «sua» azienda e resta attivo in generale, ad esempio all’interno di un consiglio di anziani, rimanendo così legato alle FFS anche da pensionato. Ma ancora di più ama riallacciare i contatti con i colleghi in occasione di questi eventi primaverili annuali. Anche quest’anno alle corse speciali hanno partecipato circa 2000 pensionati. Testo: Cornelia Bolliger → Viaggio nel tempo Accadeva 50 anni fa: le FFS navigano VISIT WU.COM © 2016 WESTERN UNION HOLDINGS, INC. All rights reserved. La ferrovia viaggia anche sull’acqua; battelli di proprietà delle FFS trasportano addirittura interi carri merci sul lago di Costanza. Questo servizio non risale neppure a molto tempo fa: il cosiddetto traghettamento ferroviario tra Romanshorn e Friedrichshafen è cessato infatti solo nel 1976. Dieci anni prima le FFS avevano inaugurato, in qualità di società di gestione della navigazione svizzera sul lago di Costanza, un nuovo traghetto per il traffico merci, in grado di trasportare fino a dodici carri ferroviari. La nave sorella, la «Romanshorn» In viaggio 05 | 2016 del 1958, naviga ancora oggi. Diversamente dalla «Rorschach» del 1966 accoglie anche passeggeri – e oggi unicamente auto al posto dei carri ferroviari. La navigazione sul lago di Costanza è un’eredità della Nordostbahn (NOB), una delle ferrovie private che hanno preceduto le FFS. Dopo 140 anni sotto la bandiera della ferrovia e con propri capitani e marinai, nel 1996 le FFS hanno dapprima subappaltato la navigazione a una società affiliata per poi venderla nel 2007 a investitori privati. Testo: Ruedi Eichenberger | Foto: FFS Historic Il traghetto «Rorschach», sul lago di Costanza (a sin.), e il suo precursore con un carico di birra proveniente da Monaco (1966). Passione Riflettendo Heidi Kolly si impegna per gli orfani del Togo, in Africa occidentale, e sviluppa così una prospettiva diversa per la propria vita. «Balla con noi!» I bambini ricambiano generosamente gli sforzi dell’operatrice sociale Heidi Kolly: ad esempio con i loro sguardi raggianti. È arrivato lo stesso giorno del fotografo di questa storia. Un rappresentante dei servizi sociali di Sotouboua ha portato il bambino, probabilmente di età compresa tra un anno e mezzo e i due anni, all’orfanatrofio «Ave». Nessuno lo conosce. La madre se n’è andata. Sparita. Ma il bimbo ora è qui. Quanto meno, all’orfanatrofio è in buone mani. Proprio come gli altri quattordici bambini che attualmente vivono qui. La friburghese di lingua tedesca Yvette El Fen ha costruito l’«Ave» a Sotouboua quindici anni fa. Il nome del progetto ha più significati: AV sta per futuro (dal francese «avenir»), la E per la speranza («espoir»). Ma «Ave» è anche un antico saluto latino e vuol dare il benvenuto a tutti i bambini. In questa regione povera del Togo la vita è particolarmente difficile. Spesso i bambini vengono abbandonati, perché i genitori non possono permettersi di mantenerli. Heidi Kolly (35 anni), operatrice sociale alle FFS, ha conosciuto la fondatrice dell’«Ave» qualche anno fa. Quando ha saputo del progetto ne è stata subito entusiasta – e pronta a impegnarsi. «Incontrare persone in situazioni difficili e migliorare le cose insieme a loro è una cosa per cui sono proprio portata.» Proprio per questo è diventata operatrice sociale e sempre per questo ora dà una mano anche all’orfanatrofio: offrendo denaro, organizzando regolari trasporti di generi di necessità – e, quando si reca di persona a Sotouboua, partecipando ai lavori quotidiani dell’orfanatrofio. Questi sono pesanti, perché mancano l’acqua corrente e anche l’elettricità. Gli europei che finanziano l’orfanatrofio e sostengono direttamente circa 25 famiglie, sul posto preferiscono rimanere dietro le quinte. Per questo la direzione è composta da quattro togolesi. Anche gli impiegati responsabili dei lavori domestici e dell’assistenza ai bambini sono locali. L’ultima visita di Heidi Kolly risale a poche settimane fa. Lei e gli altri europei finanziano sempre per- In viaggio 05 | 2016 In buone mani: agli orfani viene data da bere l’acqua della fontana. «Le cose che qui consideriamo importanti, di cui ci preoccupiamo, in Africa perdono totalmente valore.» Heidi Kolly sonalmente i loro viaggi; ogni franco donato deve andare a beneficio dell’orfanatrofio. Quando parla della gratitudine che i bambini dimostrano per l’attenzione e l’affetto che ricevono, ha lo sguardo raggiante. Ma spiega anche: «In fondo sono io a dover essere grata, perché imparo così tanto da questi bambini: come essere allegri pur vivendo in condizioni di povertà e dovendo affrontare un destino difficile.» Spesso rientrare in Svizzera non è facile per Heidi Kolly. Lì la povertà, qui il lusso. Ma anche perché «le cose che qui noi consideriamo importanti, di cui ci preoccupiamo, in Africa perdono totalmente valore». Fare la spola tra i due mondi è un’esperienza preziosa per lei, spiega. «Mi regala una nuova prospettiva per la mia vita.» Il bambino, di cui nessuno conosce il vero nome, sarà chiamato Erick. Come il fotografo che ha realizzato le foto di questo servizio. Testo: Evelyne Reber | Foto: Erick Kaglan Ulteriori informazioni via Facebook: www.facebook.com/avetogo o via e-mail: [email protected] 19 20 Riflettendo Opinioni Opinioni Riflettendo Annuncio → La posta dei lettori Nuove leve professionali al top! «La parola ai capi», «In viaggio» 3/16, sulle nuove leve di professionisti Nella giornata dedicata alle famiglie, un ex collega mi ha invitato a visitare la centrale d’esercizio di Olten. Già l’interessante visita guidata ha superato di gran lunga le mie aspettative. In seguito, ho avuto modo di cimentarmi con il telecomando elettronico di apparecchi centrali dalle postazioni di lavoro di riserva in un locale di istruzione. Ad assistermi è stato un apprendista che in modo assolutamente professionale mi ha illustrato tutte le possibilità di questa tecnologia, facendomele anche sperimentare. Questa esperienza mi ha convinto che anche i nuovi modelli di formazione sforneranno della buona manodopera specializzata, in grado di sorvegliare e dirigere con cura il traffico ferroviario. Arthur Caccivio, pensionato, Birsfelden Collegamenti lacunosi Servizio sul traffico viaggiatori internazionale su «In viaggio» 3/16 Nell’ultimo numero di «In viaggio» (3/2016) parlate dei viaggi in treno all’estero e del fatto che le FFS intendono promuovere il traffico internazionale. L’idea è ottima, ma l’offerta è eccellente solo per alcune destinazioni, mentre per altre non si possono certo assegnare buoni giudizi. Penso soprattutto ai collegamenti da Ginevra in direzione del Sud della Francia. Esiste infatti un unico collegamento TGV in direzione di Marsiglia-Nizza con orari piuttosto scomodi: partenza da Ginevra a mezzogiorno e rientro nel tardo pomeriggio. Negli orari ferroviari precedenti venivano offerti fino a tre collegamenti TGV, andata e ritorno, in direzione sud. Alcuni anni fa c’erano treni che collegavano Barcellona con Ginevra senza dover cambiare. Ma mancano collegamenti anche per Bourg-en-Bresse. Al mattino partono da Ginevra due TGV, alle ore 6.14 e alle ore 7.42, poi non ci sono altri collegamenti buoni fino al pomeriggio inoltrato. Per il ritorno la situazione è leggermente migliore. Viaggiare anche all’estero con il treno? Con piacere! Sondaggio sul traffico viaggiatori internazionale su «In viaggio» 3/16 Un anno fa sono andato a Siena con mia moglie. Avevo fatto lo stesso viaggio già nel 1972; quale migliore opportunità, dunque, per confrontare la qualità del viaggio di allora con quella attuale. Il mio verdetto: i miglioramenti previsti sono stati attuati solo in parte. Sicuramente il comfort è ad esempio migliorato, sia in prima che in seconda classe. Per quanto riguarda i cambi di treno c'è stato invece un peggioramento. Nel 1972 abbiamo dovuto cambiare solo da due a tre volte (al ritorno). Questa volta invece i cambi di treno sono stati ben quattro. Ciò nonostante rifarerei volentieri questo viaggio in treno. In caso di altre destinazioni prenderei però eventualmente in considerazione anche altri mezzi di trasporto. L’ideale è prepararsi in anticipo e soppesare vantaggi e svantaggi. Orientamento al cliente ieri e oggi Leggendo i numerosi servizi sull’orientamento al cliente che da qualche tempo appaiono nei media interni alle FFS si ha l’impressione che l’orientamento al cliente sia una cosa del tutto nuova. A questo proposito vorrei condividere un piccolo ricordo del mio periodo di tirocinio: «I reclami nascondono opportunità»: recitava allora una piccola cartolina postale che di seguito conteneva sei frasi chiave sull’argomento. Era ciò che, dopo aver trattato il tema dei sinistri, veniva insegnato a noi apprendisti di stazione nel lontano 1971 nella materia traffico merci alle FFS, che all’epoca erano ancora tanto burocratizzate. Non c’è dunque nulla di nuovo per noi vecchie volpi, che agivamo e agiamo tutt’ora secondo questo principio. Jürg Nyffeler, pensionato, Betten- Supplemento di montagna storico Un supplemento di montagna per la tratta Bodio– Erstfeld? Esisteva davvero hausen Roland Schwager, gestore della qualità sistema di conteggio dei viaggiatori, Zurigo molti anni fa, come dimostra la tessera FFS del 1930 di mio padre Prospero Domeniconi. Era stata rilasciata dal comune ticinese di Bidogno per l’acquisto di biglietti senza supplemento di montagna. In passato potevano viaggiare senza supplemento sulla linea del Gottardo gli abitanti dei cantoni Ticino e Uri e delle valli Mesolcina e Calanca – un’interessante eccezione tariffaria che oggi nessuno conosce più. Mario Domeniconi, pensionato, Boll Sguardi gioiosi Ritratto di Roland Bögli del Servizio oggetti smarriti su «In viaggio» 3/16 È sorprendente quanti oggetti smarriti non vengano ritirati. Forse la gente sta troppo bene, o forse è più semplice chiedere soldi alle assicurazioni per comprare oggetti nuovi. Mi ha rallegrato soprattutto leggere che Roland Bögli registra nel sistema anche il peluche più consunto – ben sapendo che per un bambino è insostituibile. Penso anche che la gioia negli occhi di un bambino ripaghi abbondantemente per lo sforzo compiuto. Fritz Suter, pensionato, Soletta L’evento del secolo mi rallegra Il 1° giugno è stata inaugurata la galleria di base del San Gottardo. Come collaboratore FFS in pensione, questo evento secolare mi riempie Roland Page, pensionato, Matran Non tutti dovevano pagare un supplemento di montagna, come dimostra questa tessera personale del 1930. Commentate ora anche su www.ffs.ch/inviaggio In viaggio 05 | 2016 di gioia! Da più di cent’anni la linea di montagna del San Gottardo funge da collegamento tra nord e sud per il traffico merci e viaggiatori. Sono contento anche che essa sarà servita in futuro da un treno Regio o InterRegio all’ora. Il traffico turistico ne beneficerà senz’altro. Bruno Gamma, pensionato, Münsingen Precisazione «Se cade un sasso, si rompe un filo, che fa scattare un segnale alla centrale FFS di Lucerna.» Questa la citazione del Sorvegliante rischi naturali Massimo Bognuda sull’ultimo numero di «In viaggio». Più precisamente, come ha giustamente osservato l'attento lettore Stephan Frei, l'allarme viene trasmesso da un lato al centro d'intervento impianti di controllo dei treni di Erstfeld e, dall'altro, al centro di competenza impianti di controllo dei treni di Lucerna. «LiveGuide» App. Ihr multimedialer Reisebegleiter! Il team di «In viaggio» è lieto di ricevere posta dai suoi lettori. E-mail: [email protected] Posta: FFS, «In viaggio», Comunicazione integrata, Hilfikerstrasse 1, 3000 Berna Download: Voll appgefahren! Auf der Zentralbahnstrecke zwischen Luzern und Interlaken gibt’s jetzt noch mehr zu erleben. Mit unserer «LiveGuide» App erfahren Sie viel Wissenswertes über die Highlights der Region. Einfach «LiveGuide» App gratis im App Store/Google Play downloaden und Ihre Bahnfahrt wird zum multimedialen Erlebnis. www.zentralbahn.ch/liveguide 21 Philippe Gauderon Riflettendo «Il nostro obiettivo non sono i licenziamenti.» Philippe Gauderon, capo Infrastruttura Nella sessione autunnale il Parlamento discuterà dell’importo di 7,6 miliardi di franchi da destinare all’esercizio e alla manutenzione della rete ferroviaria nell’ambito della convenzione sulle prestazioni 2017-2020. Il suo pronostico, Philippe Gauderon? L’anno scorso abbiamo negoziato per la prima volta con l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) un quadro finanziario orientato al fabbisogno. Spero che il Parlamento lo confermi. Con i circa 7,6 miliardi, a fine 2020 potremo chiudere in pareggio e stabilizzare per allora lo stato della nostra rete in misura tale da poter iniziare a ridurre il fabbisogno di recupero. Avete invitato i politici sui cantieri. Le FFS devono forse svolgere opera di persuasione, nonostante l’accordo con l’UFT? In Parlamento ci sono molte persone nuove. Per questo abbiamo voluto mostrare ai decisori perché ci occorre tanto denaro, come lo utilizziamo e in quali condizioni lavoriamo. Molti sono rimasti impressionati dal fatto che lavoriamo in brevi intervalli notturni senza interruzione dell’esercizio. Con gli open day sui cantieri e gli eventi per gli abitanti mostriamo il nostro lavoro anche al grande pubblico. «Dobbiamo riuscire a ottenere il massimo dalle risorse a disposizione.» Le risorse devono essere allocate per rendere Infrastruttura più efficiente e produttiva. Il numero uno di Infrastruttura, Philippe Gauderon, spiega come e perché. E risponde alla domanda su quando il limone sarà stato spremuto al massimo. Testo: Sara Riesen | Foto: Valentina Verdesca Sottolinea di continuo che FFS Infrastruttura deve diventare più efficiente. Ma quando il limone sarà stato spremuto al massimo? È importante impiegare le risorse nel modo più efficiente possibile, perché si tratta dei soldi dei contribuenti. È pertanto nel nostro interesse chiedere il minimo e a trarre il massimo da questi fondi. Dal 2010 abbiamo ottenuto buoni successi con il programma EFFI+ per migliorare l’efficienza dell’infrastruttura, diventando complessivamente più efficienti di 582 milioni di franchi. Con RailFit 20/30 vogliamo far leva su questi successi e fissare obiettivi ancora più ambiziosi. Con la cosiddetta analisi delle attività abbiamo messo sotto la lente tutti i posti di lavoro di Infrastruttura, identificando potenziali di risparmi e aumenti di efficienza che prima sembravano essere impossibili da realizzare. Come procederete con l’analisi delle attività? Da qui al 2020 aboliremo sistematicamente le attività inutili per i clienti e i doppioni. Potremo così risparmiare circa 500 posti di lavoro. Dal punto di vista dei collaboratori suona come una minaccia. Dovranno forse temere per il proprio posto di lavoro? Il nostro obiettivo non è licenziare le persone, ma offrire servizi efficienti e orientati al cliente. Il taglio di posti di lavoro avrà luogo soprattutto at- In viaggio 05 | 2016 traverso la naturale fluttuazione e i pensionamenti. Ove possibile cercheremo di offrire ai collaboratori un posto di lavoro in un altro settore. Per far fronte al crescente volume di lavori di costruzione creeremo anche nuovi posti in modo mirato. Ma quando il limone sarà stato spremuto al massimo? Continuiamo a impegnarci per creare la necessaria trasparenza, migliorare la collaborazione ed erogare in modo migliore e più efficiente le nostre prestazioni di base. Per questo vogliamo sapere, per i nostri prodotti e servizi, il costo per esempio della rincalzatura o della sostituzione di rotaie e quanto siamo produttivi. Ma non potremo aumentare all’infinito la produttività e l’efficienza, questo è chiaro. Motivo per cui abbiamo bisogno di nuovi limoni o di nuove idee. A questo scopo entro fine anno elaboreremo una strategia di innovazione e fisseremo i nostri orientamenti. A che cosa pensa quando parla di idee e innovazioni? Esistono grandi potenziali di digitalizzazione nella pianificazione dell’orario e nell’esercizio. Ad esempio operando la pianificazione dell’orario tramite un sistema intelligente, integrando nei calcoli le restrizioni giornaliere attuali, come ad esempio i cantieri o gli orari giornalieri. Oppure automatizzando l’individuazione e la risoluzione di conflitti. Se grazie alla geolocalizzazione con GPS possiamo sapere esattamente dove si trova un treno, potremo finalmente gestire dei treni anziché sezioni di tratta. Questo ci permetterà di guadagnare ulteriori capacità sulla rete. Per la manutenzione dell’infrastruttura in futuro ricorreremo ancora più spesso ai big data. Queste innovazioni aumenteranno a loro volta la nostra efficienza. Convenzione sulle prestazioni 2017-2020 La convenzione sulle prestazioni definisce ogni quattro anni il capitolato d’oneri delle FFS e le risorse finanziarie per l’esercizio, la manutenzione e il rinnovo della rete ferroviaria. I fondi provengono dal Fondo per l’infrastruttura ferroviaria. Per il periodo 2017-2020 il Consiglio federale propone al Parlamento di destinare alle FFS 7,632 miliardi di franchi. Ma il quadro finanziario resta ristretto perché circoleranno più treni, entreranno in esercizio nuovi impianti e i requisiti legali posti alle FFS aumenteranno. Per l’intero settore ferroviario sono previsti 13,232 miliardi, una cifra pari al 15 percento in più rispetto alla convenzione precedente. L’infrastruttura per la mobilità del futuro: una visione animata su www.ffs.ch/interattivo 23 Profilo professionale Riflettendo A prova di vertigini: ispezione dei piloni del ponte sulla Reuss presso Mellingen. Il lavoratore delle situazioni estreme Arriva un treno e tutto inizia a vibrare – come ispettore di ponti Xaver Inderbitzin lavora in posti insoliti. Si cala lungo il pilastro di un ponte appeso a una corda oppure si infila lungo un percorso stretto. Non è un lavoro per anime troppo sensibili. Testo: Evelyne Reber | Foto: Alessandro della Bella In viaggio 05 | 2016 25 26 Riflettendo Profilo professionale Profilo professionale Riflettendo Controllo sistematico Oggi è la volta del ponte sulla Reuss a Mellingen. Lungo un sentiero che passa di fianco a campi di colza color giallo vivo, Xaver Inderbitzin (55 anni) e il suo compagno di squadra Alois Kamer (57 anni) si dirigono verso la testa ovest del ponte. Oggi devono effettuare un’ispezione insolita. Il team di sorveglianza delle opere ingegneristiche ha già rilevato e documentato i danni. «Quassù una piccola crepa sul lato inferiore della lastra del ponte, più avanti un’altra crepa.» Xaver Inderbitzin si dirige verso l’estremità est lungo la struttura del ponte e indica i punti danneggiati. Sotto i piedi ha soltanto una sottile griglia che lascia libera la vista sulla profondità delle acque verdi-marroni della Reuss. Saranno circa 50 metri. Ma all’ispettore di ponti interessa soprattutto ciò che vede sopra di sé. Dalle crepe penetra acqua, in alcuni punti si sono già formate delle stalattiti. Nel caso della crepa più grande, Interbitzin e i suoi colleghi avevano già un po’ di tempo fa apportato una sorta di grondaia che raccoglie l’acqua e i sedimenti. Arriva un treno. L’intera struttura del ponte inizia a vibrare, il rumore è notevole. Prossimamente, supportato dal team di ispezione, uno studio di ingegneri specializzato e indipendente esaminerà dettagliatamente lo stato della struttura in acciaio e soprattutto la lastra del ponte. I chiarimenti sono necessari per poter elaborare una variante di messa in esercizio ottimale. Per Inderbitzin e Kramer la situazione è chiara: un risanamento è inevitabile. Durante l’ispezione nel 2013 avevano assegnato al ponte la nota 4 per il suo stato (vedi anche il riquadro), un valore che indica «cattive condizioni», per cui dovranno essere Per chi lavora ad alta quota contano l’equipaggiamento di sicurezza e la fiducia nei colleghi. Le FFS possiedono oltre 30 000 opere ingegneristiche il cui stato viene valutato ogni sei anni da quattro team di monitoraggio. Agli oggetti ispezionati vengono assegnate note da 1 a 5, dove 1 indica buone condizioni che non richiedono l’adozione di alcuna misura, mentre 5 significa «allarmante» e indica la necessità di adottare misure immediate. Nel corso dell’ispezione, i team di monitoraggio effettuano anche piccoli lavori di manutenzione e montaggio rilevanti per la sicurezza. «Non c’è un giorno uguale all’altro, il lavoro è variato. In casi estremi indosso anche una tuta di neoprene.» 6000 ponti ferroviari Oltre ai ponti, le opere ingegneristiche comprendono anche passaggi, portali di gallerie, opere di sostegno, tetti di marciapiedi e pareti antirumore. L’ispezione dei circa 6000 ponti ferroviari esistenti in Svizzera è onerosa: fra questi vi sono costruzioni in pietra naturale, acciaio e calcestruzzo. La maggior parte delle opere ingegneristiche ha dagli 80 ai 160 anni. La lunghezza di un ponte varia da una campata di due metri fino a una lunghezza totale di 1150 metri. Xaver Inderbitzin Xaver Inderbitzin guarda più in alto che in basso: ci sono crepe sul lato inferiore della lastra del ponte. adottate delle misure entro sei anni. Ora essi accertano quali altri danni potranno essere eliminati nel corso dei lavori di risanamento imminenti. «Se il ponte dovrà essere dotato di una costosa impalcatura, tanto vale approfittarne», spiega Inderbitzin e afferra un’imbragatura. Vuole esaminare da vicino il pilastro del ponte. In che condizioni è? Vi sono sfaldature, ossia punti danneggiati? 8000 opere ingegneristiche Il sole primaverile splende mite dal cielo mentre il cinquantacinquenne si prepara con mosse agili a calarsi con la corda. L’ispettore di Arth, che dopo aver lavorato nel settore edile e nella costruzione di funivie è alle FFS ormai da 26 anni, ama il suo lavoro. Operazioni spettacolari come la discesa con la corda non fanno parte però del suo lavoro quotidiano. Spesso Interbitzin è costretto a infilarsi in passaggi stretti e fangosi. «In casi estremi indosso persino una tuta di neoprene.» Interbitzin non cambierebbe mai lavoro. Al contrario: dalle sue parole trapela l’entusiasmo. «Non c’è un giorno uguale all’altro, il lavoro è molto vario.» Si rallegra per gli incontri piacevoli che fa, ad esempio con i residenti, ma anche, ad esempio, per la disponibilità che ha incontrato di recente mentre ispezionava i ponti: senza tante storie è stato traghettato in barca attorno ai pilastri del ponte da verificare. «E la cosa più bella», prosegue Inderbitzin, «è che possiamo lavorare in modo molto flessibile e autonomo.» Con «noi» intende il team di sei persone responsabile della «Regione Centro». Tra Basilea e Thun, Flamatt e Immensee deve controllare circa 8000 opere ingegneristiche con una cadenza di sei anni (vedi il riquadro). «Questo fa di me un lavoratore migrante», scherza Inderbitzin. Ogni mossa è ben studiata Xaver Inderbitzin è pronto. Su una piattaforma mobile, fissata sotto al ponte con un dispositivo di sospensione, lui e Alois Kramer raggiungono il primo pilastro del ponte. Inderbitzin si cala con la corda. Ondeggia appeso alla corda, le gambe puntonate in orizzontale contro la parete del pilastro. La sua lunga esperienza è chiaramente percepibile. Ogni sua mossa è ben studiata, ogni movimento misurato. Il suo sguardo scorre lungo la parete. «Pilastro 3, lato B: 10 sfaldature», annoterà più tardi, dopo che il compagno di squadra Alois Kamer lo avrà issato nuovamente sulla piattaforma con un verricello. In viaggio 05 | 2016 Luogo di lavoro spettacolare: il ponte sulla Reuss a Mellingen. 27 28 Riflettendo Opinioni → Foto del mese Spettacolo di ombre alla stazione di Muri AG: Thomas Bühlmann, venditore alla stazione di Muri, è riuscito a scattare quest’immagine in una splendida mattina di aprile, durante i lavori di ristrutturazione ai marciapiedi e ai binari. Inviateci foto tratte dal vostro lavoro quotidiano! All’indirizzo: [email protected]. La migliore sarà pubblicata sull’edizione stampata di «In viaggio» e premiata con un piccolo omaggio. Guardate tutte le altre foto su www.ffs.ch/inviaggio → Sondaggio Quanta puntualità vi aspettate? La puntualità è sotto pressione: da anni le FFS non riescono più a raggiungere l’obiettivo che esse stesse si erano prefissate (vedi il servizio da pagina 6). Ma la lotta contro i ritardi è iniziata. Quali aspettative nutrite nei confronti della puntualità? → CoPe Sfruttare nozioni vecchie e nuove a) Voglio arrivare puntuale al minuto. L’orario deve essere rispettato in ogni caso. b) L’importante è non perdere le coincidenze o mancare gli appuntamenti. Non mi importa di arrivare puntuale al minuto. c) Le FFS esagerano con i loro obiettivi. Non c’è ragione per misurare la puntualità in modo più rigido che nei paesi vicini. Cinque minuti di ritardo non sono certo la fine del mondo. Potete votare fino al 27 luglio → via SMS: inviate un SMS al numero 880 (indicare la parola chiave FFS e la lettera della risposta a, b o c). Esempio di SMS: «FFS b» all’880. L’SMS è gratuito per voi. → sulla versione digitale di «In viaggio»: www.ffs.ch/inviaggio → via e-mail ([email protected]) Alex Brunner, presidente della CoPe di FFS Cargo → Ultimo sondaggio Il risultato Viaggiare all’estero con il treno? (142 partecipanti) a) Certo. Più piacevole, confortevole e anche veloce di così non si può. 52 % b) Ogni tanto. Acquistare il biglietto risulta troppo complesso, con o senza FVP. 35 % c) No grazie! Auto e aereo sono più veloci, semplici, economici e affidabili. 13 % a b c All’epoca mi ero stupito per i gadget che James Bond riceveva in ogni film dal quartermaster Q. Oggi le invenzioni con cui l’eroe riusciva a sconfiggere i suoi perfidi avversari sono ormai quasi tutti incorporati in qualsiasi orologio o cellulare e non suscitano più lo stupore di nessuno. Ma tutto questo è davvero necessario? Per James Bond sì. Molte invenzioni di allora sono oggi scontate. E ogni giorno, sull’onda della digitalizzazione, se ne aggiungono di nuove. Ma questo solleva anche nuovi problemi e aspettative: alcuni posti di lavoro vengono eliminati e altri nuovi vengono creati. È sempre stato così e continuerà a esserlo anche in futuro. A volte, il passaggio da una tecnica a quella successiva avviene molto in fretta, ma in alcuni casi possono anche trascorrere molti anni. Le persone meglio equipaggiate ad affrontare tutto questo sono gli allrounder. A tutti i livelli sono necessari collaboratori dotati di un know-how ferroviario sia di una volta che di oggi. Tutti i responsabili sono chiamati a formare i loro collabortori tempestivamente e in modo mirato in vista dei cambiamenti e a dotarli di tutti gli strumenti necessari. Solo così tutte le conoscenze potranno essere sfruttate nel posto giusto. Opinioni Riflettendo → Momenti Nuovo lavoro, nuova tratta La parola ai capi – Jeannine Pilloud, capo Viaggiatori Aarau, ore 7.24: Cornelia Maurer fa la spola per l’ultima volta da Aarau a Zurigo Aeroporto. Cambia infatti lavoro e, con esso, anche la tratta da percorrere. Invece che a Zurigo Aeroporto, in futuro dovrà arrivare «solo» fino a Baden. Il suo percorso casa-lavoro in treno si accorcia: è un bene o un male? Un bene! Guadagno tempo e qualità della vita e non sono più costretta a correre tra la folla alla stazione centrale di Zurigo. Infatti, con il cambiamento d’orario, il collegamento diretto Aarau– Zurigo Aeroporto è venuto meno e mi è capitato più volte di perdere la coincidenza. In futuro queste cose non mi mancheranno di sicuro. C’è qualcosa che invece le mancherà? Il fatto di essere già «up to date» quando arrivo in ufficio. Finora riuscivo a rispondere alla maggior parte delle e-mail mentre ero ancora in viaggio. In futuro la mia corsa durerà solo 18 minuti e non ne avrò il tempo. Temo anche di non trovare posto a sedere o di dover stare in piedi stretta nella calca sui treni regionali pieni. Che cosa possono migliorare le FFS? Trovo ottimi i nuovi punti di riciclaggio. Se ne potrebbero senz’altro installare di più. Inoltre, anche se non mi riguarda più, vorrei un compartimento del silenzio per la 2a classe. Telefonate, chiacchiere e musica ad alto volume mi hanno disturbata spesso mentre lavoravo. E quali sono invece i punti forti delle FFS? A dispetto di altri pareri, per me la pulizia è ineccepibile. Le équipe mobili percorrono i treni con le loro valigette per le pulizie quasi senza farsi notare. ← Testo e foto: Cornelia Bolliger Cornelia Maurer, 32 anni, farà la spola solo su una breve tratta. Per questo trasforma il suo AG di 2a classe in un abbonamento di percorso Aarau–Baden. In viaggio 05 | 2016 Una riorganizzazione davvero necessaria? «Che cos’è accaduto alla direzione di Viaggiatori? Ristrutturazioni ovunque – non c’è più un solo mattone che rimanga attaccato all’altro», si sente osservare spesso. Ma è davvero così? Vale la pena di approfondire. Dal 1° luglio Viaggiatori accoglierà due nuovi settori, «Traffico» e «Regioni», che sostituiranno gli attuali settori Traffico a lunga percorrenza e Traffico regionale. Anche il servizio clienti subirà cambiamenti, così come la company mail, la logistica e i bagagli. Inoltre, Operating, Distribuzione e servizi nonché Gestione del traffico hanno avviato anche complessi processi strategici che sono ora in fase di attuazione. Il fatto che strutture e processi subiscano adeguamenti non significa che in passato fosse tutto sbagliato. Si tratta piuttosto di adeguare le strutture alle mutate condizioni quadro e alle nuove esigenze dei clienti. In questo contesto dobbiamo sempre porci nell’ottica del cliente. Che cosa ci viene richiesto? I nostri viaggiatori vogliono prestazioni semplici, personalizzate e interconnesse. Queste devono essere erogate in modo puntuale e altamente affidabile. È una nuova richiesta che dobbiamo soddisfare. È in base ad essa che veniamo valutati ed è con essa che dobbiamo misurarci. Non si tratta di una riorganizzazione fine a se stessa. In ultima analisi, la ristrutturazione dev’essere percepibile nella quotidianità, sulla rotaia. Se questo non avviene, ditemelo. Sono inoltre consapevole del fatto che i cambiamenti possono avere un effetto destabilizzante. L’importante è che in caso di domande possiate rivolgervi ai vostri superiori. Interpellateci se i retroscena vi sono poco chiari. Approfondite quando non capite le decisioni prese. Vi ringrazio di cuore per il vostro impegno e il vostro sostegno. Foto: Daniel Winkler 29 Curiosando Foto: Pascal Gertschen Le mie vacanze iniziano al Cambio FFS. Ben attrezzati con Sherpa Outdoor Immergersi nella natura: il marchio svizzero di articoli outdoor offre a collaboratori e pensionati delle FFS uno sconto del 20 percento su tutto l’assortimento. Dal cambio valuta al check-in per il vostro volo: alla stazione FFS e online trovate tutto ciò che è necessario per iniziare al meglio le vostre vacanze. Esibite la vostra tessera FVP al Cambio FFS, cambiate il denaro per il vostro viaggio senza commissioni e all’interessante tasso preferenziale. ffs.ch/cambio Sherpa Outdoor nasce da un progetto di sostegno al Nepal. A tutt’oggi l’azienda svizzera fa testare i suoi prodotti nella regione dell’Himalaya. Sherpa Outdoor assegna grande importanza a materiali ecologici, condizioni di lavoro eque e standard di produzione sostenibili nella fabbricazione dei suoi prodotti. L’assortimento comprende abbigliamento ✃ 10.– DEL VALORE DI CHF Acquistando o ricaricando una carta Travel Cash al Cambio FFS, riceverete in omaggio 10 franchi di credito supplementare. Importo minimo della ricarica: 500 franchi. Utilizzate il presente Rail Bon dall’1.6 al 31.7.2016. Un solo Rail Bon per persona, non cumulabile. Pay-Serie: 0213 0000 0722 (0% IVA) e scarpe per il settore outdoor e articoli da campeggio. I collaboratori e i pensionati delle FFS beneficiano ora di un’offerta esclusiva: il 20 percento di sconto sull’intero assortimento (escluse le offerte) presso le filiali di Aarau, Baden, Berna, Bienne, Buchs SG, Coira, Davos, Frauenfeld, Langnau i.E., Lucerna, Muri AG, Stans NW, Visp, Winterthur, Zurigo, Zwingen e Zollikofene naturalmente anche presso l’online shop www.sherpaoutdoor.com. Basta esibire la propria tessera di collaboratore o pensionato al momento della visita o inserire il codice nell’online shop: SBB-J16D. Ulteriori informazioni sono disponbiili su Benefit FFS. www.ffs.ch/benefit (utente ffs, password benefit). L’offerta è valida anche per i collaboratori delle società affiliate delle FFS. → Festival del cinema di Locarno → Weekend4two → Anno della NFTA Al Festival del cinema di Locarno il 5 o il 6 agosto: offriamo mediante sorteggio due biglietti ciascuno a 20 collaboratori. Le FFS sono Official Carrier e durante il festival invitano anche a visitare la mostra «Gottardo 2016». Come partecipare? Basta inviare un SMS con «SBB FFL» e numero U al numero 880 entro il 6 luglio. I biglietti saranno recapitati attraverso la posta interna. ← Un soggiorno a Ginevra in design hotel o «momenti di felicità alle terme di Merano»? Assieme a «Weekend4two» le FFS propongono pacchetti per brevi vacanze di coppia – da regalare e regalarsi, da un wellness rilassante a un romanticismo avventuroso. Potete acquistare i pacchetti direttamente via Internet su www.sbb.ch/weekend4two (pagina in tedesco) ← I collaboratori delle FFS che esibiscono una tessera valida di collaboratore o pensionato alla cassa godono dello sconto del 30 percento al Museo dei Trasporti di Lucerna. Nell’anno di apertura della galleria di base del San Gottardo il museo propone anche la mostra speciale «NFTA – La porta verso il sud». Una visita conviene. www.verkehrshaus.ch/it ← Gratis dal Pardo RAIL BON 31 In viaggio 05 | 2016 Momenti a due Museo dei Trasporti 32 Curiosando Work Smart Work Smart Curiosando Consigli e trucchi Ssssh... Evitate di scambiare informazioni interne e delicate o di fare nomi sui TP o in altri luoghi pubblici , sia al telefono che di persona. Se necessario, spostate la telefonata a un altro momento. Protetti da sguardi indiscreti Proteggete il vostro schermo dagli sguardi degli estranei con una pellicola di protezione. Potete ordinarla sul Lavorare in viaggio – ma con discrezione! Lavorare sui mezzi di trasporto o in altri luoghi pubblici offre molti vantaggi, ma implica anche dei rischi. «In viaggio» consiglia. Testo: Sarah Mischler Sono graditi gli sguardi curiosi: leggere «In viaggio» senza remore anche durante il tragitto: www.ffs.ch/inviaggio. Un uomo seduto sul treno sta parlando alla collega seduta di fronte a lui, ad alta voce, degli ultimi sviluppi del suo progetto ancora segreto. Naturalmente i viaggiatori drizzano le orecchie. Intanto, su un autobus una donna sta discutendo con il suo superiore in modo dettagliato delle modifiche del budget di un grande progetto. Un uomo d’affari sta invece lavorando in prima classe, con il laptop ben aperto, e la documentazione distribuita sul tavolino. L’uomo, profondamente concentrato, non nota che il vicino sta leggendo con interesse i suoi documenti. Non ci vuole molto perché sui mezzi di trasporto o in altri luoghi pubblici le informazioni riservate finiscano nelle mani sbagliate. Il lavoro flessibile al di fuori degli uffici è infatti sempre più apprezzato. Le FFS hanno un interesse particolare a promuovere attivamente questa moderna forma di lavoro – anche fra il proprio personale, perché così facendo contribuiscono a sgravare il traffico portale delle ordinazioni ICT (Ordina strumenti di lavoro > protezione visiva). Non viaggiate nelle ore di punta nelle ore di punta. Per questo le FFS sono anche tra i fondatori dell’iniziativa «Work Smart», che promuove forme di lavoro flessibili. «Solo alle FFS, ben 9000 collaboratori hanno la possibilità di lavorare con il loro profilo professionale da casa, in viaggio o presso la sede più vicina – regolarmente oppure solo occasionalmente», spiega Marianne Schild, responsabile presso Viaggiatori del progetto per uno sfruttamento omogeneo dei treni. In tutta la Svizzera sono oltre due milioni i lavoratori che ogni giorno potrebbero lavorare con flessibilità di orario e luogo. Lavorare in viaggio in tutta sicurezza Chi rispetta alcune regole ed è consapevole dei rischi può lavorare senza problemi mentre viaggia o si trova in un luogo pubblico. «Pianificate prima del viaggio le attività da svolgere. I viaggi in treno sono particolarmente adatti ai lavori individuali e silenziosi, ai lavori offline o alle discussioni», spiega Marianne Schild e aggiunge subito: «Naturalmente soltanto se non vengono scambiate informazioni riservate» (vedi anche i consigli a destra). Il Codice di condotta FFS stabilisce le regole di comportamento da osservare. Se i collaboratori non rispettano questi principi, violano gli obblighi di segretezza e lealtà. «Le violazioni di norme di legge o direttive interne possono avere conseguenze legate al diritto del lavoro – o, in casi gravi, addirittura comportare sanzioni civili o penali», spiega Eveline Mürner, responsabile di Politica del personale. Cosa fare dunque quando si notano colleghi indiscreti? Eveline Mürner consiglia di avvertire gentilmente l’interessato. «Le situazioni riscontrate possono anche essere segnalate al servizio superiore o, all’occorrenza, al servizio segnalazioni in materia di compliance, che esamina tutte le comunicazioni in base a un processo standardizzato.» In viaggio 05 | 2016 Sfruttate le ore marginali per godere di una maggiore privacy e di un maggior comfort. Già viaggiare una sola volta la settimana nelle ore marginali rende decisamente più efficienti. Lavorate offline Scaricate se possibile i dati necessari prima del viaggio, in modo da potervi accedere anche offline. Durante il tragitto le connessioni Internet non sono sicure. Stampare Stampate se possibile i documenti riservati tramite «Print to me». Con «Print to me» i collaboratori possono inviare ordini di stampa a una stampante dotata di «Print to me» ovunque si trovino. Per stampare i documenti i collaboratori devono identificarsi con la loro tessera di collaboratori. Così facendo assicurano che i documenti non possano essere visti o sottratti da terzi. Work Smart: un’app e molte informazioni L’app Work Smart permette di trovare luoghi di lavoro alternativi presso le sedi delle FFS in tutta la Svizzera e di informarsi sull’orario dei collegamenti dei TP meno affollati. Marianne Schild, responsabile del progetto di sfruttamento delle capacità: «Affinché diventi un’abitudine, consiglio di arrivare più tardi sempre lo stesso giorno della settimana e di registrarlo anche nel calendario di Outlook.» Ulteriori informazioni sul lavoro flessibile sono disponibili su: ffs.ch > Viaggi d’affari > Sfruttare attivamente il tempo del viaggio nonché nell’Intranet. Intranet: inserire la parola di ricerca Telelavoro, Work Smart, codice di condotta, servizio segnalazioni in materia di compliance 33 Fumetto e Colophon Curiosando 39 → Pagina 6. Illustrazione: Tom Künzli → In viaggio → Premi Pubblicazione delle FFS: Andreas Stuber, responsabile Comunicazione integrata, Pascal Lorenzini, responsabile Crossmedia → La pubblicazione appare nove volte all’anno in tedesco, francese e italiano → Tiratura 42 810 esemplari (autenticato da WEMF) → Redazione (FFS) Ruedi Eichenberger (caporedattore), Evelyne Reber, Doris Wyssmann, Sarah Mischler, JeanPhilippe Schmidt (Svizzera romanda), Katia Guerra (Svizzera italiana), Dominique Rast Haberstich (Viaggiatori), Stefan Boss (Cargo), Sara Riesen (Infrastruttura), Urs Schmid (Immobili) → Realizzazione (Infel AG) Katharina Rilling (direzione), Bruno Habegger (redazione), David Jordi (art director), Sebastian Mutti (poligrafo), Diana Ulrich (responsabile redazione foto), Yvonne Schütz (redazione foto) → Traduzioni UGZ, Übersetzer Gruppe Zürich GmbH, su incarico del servizio linguistico FFS (direzione: Jean-Claude Genilloud) → Indirizzo di redazione Redazione «In viaggio», Hilfikerstrasse 1, 3000 Berna 65, Tel. 079 584 62 70, [email protected] → Inserzioni/Marketing degli annunci Zürichsee Werbe AG, Cornelia Koroma, casella postale, 8712 Stäfa, tel. 044 928 56 11, www.zs-werbeag.ch → Recapito sul posto di lavoro LogistikCenter, PrintMediaService, [email protected]. Modifiche in caso di recapito sul posto di lavoro via Intranet (parola di ricerca «LIDI») → Recapito ai pensionati Cambiamenti di indirizzo a Cassa pensioni FFS, Zieglerstrasse 29, 3000 Berna 65, tel. 031 555 18 11, [email protected] → Stampa S tämpfli SA, Berna, ISSN 2296-1852 → In viaggio digitale: www.ffs.ch/in viaggio BCP Award Argento 2015, 2014 nella categoria pubblicazione aziendale per i collaboratori, digitale Argento 2013 nella categoria pubblicazione aziendale per i collaboratori, cartacea Fox Awards Oro 2014 Fox Visuals Oro 2014 Penna d’oro ASCI 1° posto nella categoria migliore copertina 2014 1° posto nella categoria rivista per il personale Svizzera 2013 3° posto nella categoria rivista per i collaboratori 2015 FEIEA (Federation of European Industrial Editors Association) 3° posto nella categoria copertina 2014 1° posto nella categoria comunicazione interna 2013 In viaggio 05 | 2016 Ogni anno 45 000 persone si infortunano sui campi da calcio e sono costrette a far da spettatori Il calcio è tra gli sport più popolari della Svizzera. Ogni anno ben 45 000 persone si fanno male giocando a pallone, tanto da riempire un intero stadio. Gioca d’anticipo e riduci il rischio d’infortunio con il test su www.suva.ch.