Ospedale Fomulac di Katana

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Ospedale Fomulac di Katana
Ospedale Fomulac di Katana
Repubblica Democratica del Congo
L’ospedale Fomulac di Katana (Repubblica Democratica del Congo), serve una popolazione di
circa 310.000 persone, oltre a costituire un importante punto di riferimento per tutti i
2.800.000 abitanti della Provincia del Sud Kivu, zona di passaggio per i profughi che, a causa
della guerra civile che da anni coinvolge il Paese, si spostano da Goma (Nord Kivu) verso Sud.
Da alcuni anni MLFM fornisce il suo appoggio alla struttura: esso è già stato oggetto di un
programma di telemedicina e formazione a distanza per il personale sanitario
sviluppato con successo in collaborazione con il METID del Politecnico di Milano e la Fondazione
San Raffaele di Milano (AISPO), durante il triennio 2009-2011. L’intervento realizzato dall’ONG
ha riguardato, nel 2010, anche la creazione di una stanza di neonatologia all’interno
dell’ospedale per la presa a carico dei neonati prematuri, in grado di ospitare fino a 15-20
piccoli pazienti.
Da gennaio 2013 due cooperanti MLFM si sono trasferiti a Katana con l’intento di dare
continuità ai benefici che i progetti precedenti hanno garantito all’ospedale e per riabilitare i
reparti più deficitari.
Luca, tossicologo ambientale lodigiano con una lunga esperienza di cooperazione in Ruanda e
Perù, ed Idoia, infermiera nutrizionista basca, hanno riscontrato una situazione per niente
semplice.
In questi mesi, nell’ottica di creare le basi per la stesura di un progetto vero e proprio, si
stanno adoperando per cercare di comprendere quali siano le necessità più urgenti e le azioni
più opportune da intraprendere in grado di migliorare sul lungo termine le performance
dell’ospedale, rafforzando le sinergie ed i buoni rapporti con le altre realtà attive sul territorio,
primo tra tutti il BDOM – Bureau Diocésain des Oeuvres Medicales, ovvero il centro
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diocesano per la gestione degli ospedali della Regione, la cui referente Suor Maria Masson,
belga, da molti anni apprezza e sostiene il lavoro di MLFM fornendo un prezioso supporto anche
istituzionale.
Allo stesso tempo, grazie anche ai fondi che MLFM sta raccogliendo attraverso piccole
campagne ed iniziative, stanno cominciando a realizzare le prime azioni più urgenti, tra cui
l’imbiancatura di alcune stanze ed un programma intensivo di formazione del personale medico
ed infermieristico in tema di igiene.
Queste le proposte e priorità individuate nelle diverse aree di intervento:
* PRONTO SOCCORSO
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Creazione di un Protocollo di Pronto soccorso per accordare l’attuazione standardizzata
davanti ad un'urgenza
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Formazione del personale medico ed infermieristico specifico, in tema di primo soccorso
e rianimazione
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Riabilitazione della sala di Pronto Soccorso: dotazione delle apparecchiature mediche di
base e del materiale sanitario necessario e miglioramento delle condizioni igieniche
* REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA
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Creazione protocollo di attuazione per la gestione dell’urgenza: comunicazione medicoinfermiere, trasmissione diretta ed istantanea dell'informazione
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Formazione specifica degli infermieri in urgenza e rianimazione
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Miglioramento delle apparecchiature mediche
* RIABILITAZIONE PEDIATRIA E NUTRIZIONE INFANTILE
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Riabilitazione delle stanze del reparto: imbiancatura delle pareti, sostituzione di letti e
zanzariere, sistemazione del pavimento
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Formazione del personale infermieristico
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Avvio di iniziative di coltura e allevamento
* AZIONI TRASVERSALI A TUTTA LA STRUTTURA
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Creazione di protocolli di attuazione e routine
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Miglioramento della comunicazione e coordinazione tra infermieri e medici: creazione di
un contatto diretto e miglioramento della trasmissione di informazioni sulla situazione
dei pazienti e sui modelli di trattamento da applicare
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Visite mediche giornaliere all’interno di tutti i reparti
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Formazione in tema di igiene, sterilizzazione e pulizia, trasversale a tutti i reparti
dell’ospedale e creazione di un comitato di gestione e valutazione.
Sviluppo di un accordo tra ospedale e IEM (scuola d’infermeria), a garanzia di una
migliore formazione degli studenti stessi, ma anche della stabilità della forza lavoro
all’interno dell’ospedale
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Sviluppo di relazioni con altri istituti, Diocesi e ONG presenti in loco al fine di creare
migliori sinergie e gestione delle risorse. Ad esempio MLFM, BDOM e BCZS si faranno
garanti della distribuzione all’interno dell’ospedale e dei 17 centri di salute di latte ed
altri beni di prima necessità donati da UNICEF e PAM
Leggi le testimonianze di Luca e Idoia (21/1/2013, 12/2/2013, 20/3/2013)
Installazione di una parabola durante il precedente progetto di telemedicina presso l'ospedale Fomulac
L'infermiera basca Idoia Moreno, appena arrivata a Katana
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Idoia conosce alcuni piccoli abitanti di Katana
Idoia gioca con i piccoli ospiti dell'ospedale
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Il reparto di maternità dell'ospedale ha bisogno di essere riabilitato
Il piccolo fornelletto a disposizione del reparto nutrizionale dell'ospedale
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La zona esterna dell'ospedale viene spesso utilizzata dalle mamme e dalle famiglie dei piccoli degenti
La pesa dei piccoli abitanti della zona, all'esterno dell'ospedale
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