Testo integrale del dossier nudismo elaborato da LpRA
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Testo integrale del dossier nudismo elaborato da LpRA
COMUNE DI RAVENNA GRUPPO CONSILIARE “LISTA PER RAVENNA” Piazza del Popolo n. 1 - 48100 Ravenna tel. 0544 48 22 25 fax 0544 48 25 32 e-mail: [email protected] www.ancisi.org PRESENTE E FUTURO DELLA SPIAGGIA DI LIDO DI DANTE IN QUATTRO SCHEDE: 1. STRALCIATO IL CODICE PENALE DALLA SPIAGGIA DI LIDO DI DANTE? 2. SI RAFFORZA LA MISSION FONDAMENTALE: TUTELARE LA RISERVA NATURALE 3. CONCILIARE LA VOCAZIONE AMBIENTALE CON LO SVILUPPO ECONOMICO E TURISTICO 4. QUALI AREE RISERVARE AL NUDISMO IN QUESTA STESSA ZONA di Alvaro Ancisi e Pasquale Minichini SCHEDA 1 STRALCIATO IL CODICE PENALE DALLA SPIAGGIA DI LIDO DI DANTE? La diatriba tra nudismo sì e nudismo no sulla spiaggia di Lido di Dante, o tra nudisti e corpo forestale, non si risolve con l’archiviazione di qualche denuncia elevata dai Forestali ai sensi dell’art. 726 del codice penale per atti contrari alla pubblica decenza. Prescindiamo che non facciano giurisprudenza, “viste le diverse tipologie di casi oggetto di denuncia”, come afferma il vice-questore aggiunto della forestale Giovanni Nobili. Trascuriamo anche gli indirizzi giurisprudenziali ben diversi di due fondamentali sentenze della Corte di Cassazione (la 3557 del 2000 e la 31407 del 2006). Tali archiviazioni sollevano, se mai, la polizia giudiziaria, le cui funzioni esercitano anche gli agenti del corpo forestale, dal rischio di denunce per omissioni di atti d’ufficio qualora non intervenga in coerenza con detti pronunciamenti della Suprema Corte. Ora gli agenti della forestale potranno tranquillamente evitare lo sgradito compito di andare vestiti sulla spiaggia di Lido di Dante a scontrarsi e a farsi offendere dalle folle dei nudisti in nome di un art. 726 che la magistratura ravennate ha derubricato da questi luoghi. E non sarà più problema solamente loro perseguire i casi di atti osceni, altro più grave reato previsto dall’art. 527 del codice penale, che certo non sono propri del vero naturista, ma che il nudismo inevitabilmente attrae. SCHEDA DUE SI RAFFORZA LA MISSION FONDAMENTALE: TUTELARE LA RISERVA NATURALE Alla Forestale resta, ancora più attuale, la mission fondamentale della sua ragione sociale: la tutela dell’ambiente naturale e delle sue biodiversità. “La spiaggia tra Lido di Dante e Lido di Classe non è una spiaggia libera, è parte fondamentale di un'area protetta…. Tutta la spiaggia, dalle immediate vicinanze di Lido di Dante è Riserva Naturale e quindi, dovrebbe essere del tutto protetta”, ricorda il dr Nobili. Il Parco del Delta, stazione “Pineta di Classe e Salina di Cervia”, la comprende tutta, insieme alla pineta retrostante, in zona A, che non ammette presenze umane, né vestite né svestite, se non a mezzo di visite guidate. Ciononostante, la zona è anche troppo antropizzata, per tollerarne ulteriori occupazioni “libere” a volontà. Una volta doverosamente recintata, nessun intervento di giudici penali potrà limitare il dovere delle forze dell’ordine di sanzionare, sul piano amministrativo, ogni presenza umana al suo interno, ai sensi dell’art. 60 (Sanzioni in materia di Aree protette) della legge regionale n. 6 del 2005 (Disciplina della formazione e della gestione del sistema regionale delle aree naturali). Ogni seria politica turistica non può trascurare l’esistenza di habitat naturali fortemente tutelati dalla legge. Il rischio, in questo caso, è che sia sottratta a Lido di Dante la fruibilità dell’intero tratto di arenile e della retrostante pineta, sia a chi è nudo, sia a chi è vestito, privando anche chi è amante e vuole essere a contatto della natura di ammirare la fauna e la flora spontanea tipica di luoghi che rappresentano un patrimonio naturale unico al mondo. SCHEDA TRE CONCILIARE LA VOCAZIONE AMBIENTALE CON LO SVILUPPO ECONOMICO E TURISTICO Come sempre, gli estremismi sono dunque controproducenti. La Forestale non è sorda alle esigenze dello sviluppo economico e turistico, conscia ha detto il dr. Nobili - che “la conservazione dell'ambiente e della biodiversità che contiene” è “da raggiungersi non solo con misure limitanti ma anche con la valorizzazione del patrimonio, la riqualificazione e la diversificazione delle presenze turistiche”. È anche consapevole che, sul primo tratto di spiaggia, “insistono ben due campeggi, così come è evidente che Lido di Dante non ha sfoghi su nessuna altra spiaggia sufficientemente estesa che non sia la Riserva Naturale”. Vale dunque la pena di raccoglierne l’invito “a ricercare una soluzione condivisa nei confronti di un turismo balneare, soprattutto quello concentrato nei fine settimana (ribadisco, nudi o vestiti non importa), devastante per l'ambiente e, per questo, del tutto insostenibile”. Lista per Ravenna intende raccogliere questo invito al senso di responsabilità, con il primo seguente contributo. SCHEDA QUATTRO QUALI AREE RISERVARE AL NUDISMO IN QUESTA STESSA ZONA Attualmente non si intravedono possibilità di attrezzare un campo nudisti sulla spiaggia protetta di Lido di Dante. È dunque necessario ricercare sulla costa ravennate un tratto di arenile ove sia possibile insediare una struttura entro cui svolgere la pratica nudo/naturista. Lista per Ravenna ne ha individuato uno, che potrebbe essere destinato allo scopo senza alcun ostacolo. È il tratto di spiaggia di Lido Adriano, lungo circa 250 metri, situato immediatamente al di là della foce dei Fiumi Uniti (si veda la planimetria allegata). La scelta non è stata facile, ma è l’unico sito su cui, non essendoci vincoli ambientali rigidi, la Forestale non avrebbe impedimenti di principio da porre: è facilmente raggiungibile; è contigua a Lido di Dante, per cui il danno economico alla locale imprenditoria non sarebbe rilevante; non arrecherebbe nocumento alla località di Lido Adriano, essendo isolato e collocato al suo estremo sud, potendo bensì valorizzarne una zona marginale rispetto al suo tradizionale turismo. Peraltro, si tratta veramente – come si vede nella foto allegata - di un posto stupendo, a debita distanza dall’ultimo stabilimento balneare di Lido Adriano, che ben si presta all'insediamento di un’area nudisti. Modi di concessione, realizzazione, recinzione, attrezzatura e gestione dell’area dovranno risultare dal confronto tra il Comune di Ravenna e le rappresentanze del popolo nudista. Essendo parte del Comune di Ravenna, Lista per Ravenna sarebbe lieta di contribuirvi. Siamo venuti a conoscenza, tramite richiesta formale di accesso agli atti del Comune, che la Sezione di Salvamento di Ravenna ha avanzato, la settimana scorsa, all’amministrazione comunale e alla Forestale una proposta per ottenere in concessione temporanea una porzione di arenile in Lido di Dante (visibile nella planimetria allegata) da destinare alla pratica del naturismo a decorrere da questo 1° luglio. L’area, nel pieno rispetto della legge regionale sul turismo naturista, sarebbe dotata di opportuna schermatura, di un servizio di salvataggio con bagnino assicurato dalla Cooperativa Spiagge Ravenna e, per quanto concerne i servizi igienici, ne avrebbe la disponibilità da parte del bagno Classe. L’area è ubicata a pochi metri dell’ultimo pennello a sud della località e quindi ricompresa nella fascia verde indicata dalla Forestale nella sua nota distinzione del territorio (si veda la cartografia allegata). Trattandosi di una situazione precaria, Lista per Ravenna condivide questa proposta, utile anche per stemperare i toni accesi degli ultimi giorni. Non dovrebbero esserci ostacoli normativi, né da parte del Comune, né da parte della Forestale. Si può realizzare anche subito. Si tratta di fare in modo che l’area sia ben segnalata, di vigilare perché sia correttamente utilizzata e perché la pratica nudista si svolga al suo interno. Anche sulla definizione di questi obiettivi, Lista per Ravenna è disponibile al confronto. Una soluzione del genere, seppure sperimentale, non può essere considerata definitiva negli anni a venire. È noto infatti che fino al 15 luglio il tratto di spiaggia destinato alla balneazione è fortemente ristretto per la tutela dell’avifauna, per cui rimarrebbe ben poco di utilizzabile alla gran massa di bagnanti non nudisti. Sarebbe dunque ottimale l’insediamento nell’area individuata in Lido Adriano, fruibile sin dall’inizio della stagione balneare.