Capitolo 10 - SSPA - Scuola Superiore della Pubblica

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Capitolo 10 - SSPA - Scuola Superiore della Pubblica
ALLEGATI
SCUOLE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
La Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA), riordinata con il decreto
legislativo n. 178 del 2009, è un’Istituzione di Alta formazione e ricerca ed ha, nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, lo scopo di sostenere e promuovere
il processo di innovazione e riforma della Pubblica Amministrazione con l’obiettivo
generale di fare della Pubblica Amministrazione un fattore di competitività del sistema
economico e produttivo italiano.
I compiti affidati alla Scuola sono funzionali al raggiungimento di questo obiettivo
strategico ripreso nel Piano industriale della pubblica amministrazione.
La missione della Scuola è quindi di offrire alta formazione di eccellenza a dirigenti e
dipendenti pubblici con il supporto di attività di analisi e di ricerca, al fine di contribuire al miglioramento della performance delle amministrazioni pubbliche. L’eccellenza,
infatti, è il cuore della missione della Scuola. Da questo valore derivano l’efficienza,
la pertinenza, la trasparenza, l’etica, la multidisciplinarietà, il confronto internazionale
ed il partenariato con i principali attori nazionali ed internazionali.
L’offerta formativa permanente della Scuola è composta dai corsi-concorso, dai cicli
formativi per neo-dirigenti e dalla formazione avanzata.
In particolare, la SSPA, tra le altre funzioni, organizza con cadenza annuale corsi-concorso selettivi di formazione che permettono l’accesso alla carriera di dirigente nelle
amministrazioni dello Stato e degli Enti pubblici non economici.
La SSPA provvede, inoltre, alla formazione iniziale dei dirigenti assunti direttamente
dalle singole Amministrazioni attraverso specifici concorsi. I vincitori dei concorsi indetti dalle amministrazioni, infatti, anteriormente al conferimento del primo incarico
dirigenziale, frequentano un ciclo di attività formative organizzato dalla SSPA.
Infine, l’attività di formazione avanzata della Scuola superiore è rivolta a dirigenti e
funzionari dello Stato con l’obiettivo di favorirne la crescita e l’aggiornamento professionale, a sostegno dei processi di cambiamento delle pubbliche amministrazioni.
In questo quadro di contesto, si è inserito nel 2010 il Decreto legge n. 78 che ha colpito pesantemente le spese per la formazione del personale pubblico, dimezzando lo
stanziamento della spesa sostenuta nel 2009.
La riduzione delle risorse destinate alla formazione del personale delle pubbliche amministrazioni, pur avendo comportato una contrazione delle attività, ha rappresentato
uno stimolo per improntare a criteri di efficacia ed economicità l’azione formativa
delle pubbliche amministrazioni, per migliorarne gli standard qualitativi e soprattutto
per legarla agli obiettivi strategici di ciascuna amministrazione.
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È andata in tale direzione la previsione, contenuta nella norma, che le amministrazioni dovessero prioritariamente rivolgersi alla Scuola Superiore della Pubblica
Amministrazione ovvero ai propri organismi di formazione. Con questo spirito la SSPA
ha interpretato la Direttiva n. 10/2010, in materia di programmazione della formazione
delle amministrazioni pubbliche, emanata dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, che ha affidato alla SSPA un ruolo centrale nella programmazione
della formazione delle Amministrazioni centrali dello Stato, Enti pubblici e Autorità
indipendenti inserite nel conto economico consolidato.
Le esigenze formative rappresentate dalle Amministrazioni nei loro Piani formativi,
hanno trovato sostanziale coincidenza con i sei programmi formativi strategici, sui
quali la Scuola ha concentrato le proprie risorse umane e finanziarie fin dal 2010:
1.
accompagnamento alla riforma del pubblico impiego e della pubblica amministrazione (D.lgs. n. 150/2009);
2.
accompagnamento alla riforma del bilancio e del sistema di contabilità dello
Stato (Legge n. 196/2009);
3.
sviluppo di una cultura dell’integrità e della trasparenza;
4.
rafforzamento delle competenze del personale della pubblica amministrazione
impegnato nelle attività di acquisto e di gestione di gare ed appalti pubblici;
5.
accompagnamento al processo di innovazione tecnologica, digitalizzazione
ed e-government;
6.
accompagnamento all’attuazione della riforma federalista.
Questi temi hanno riflettuto sia il quadro legislativo di modernizzazione della pubblica
amministrazione sia i bisogni cruciali di sviluppo delle competenze richieste per una
pubblica amministrazione efficace, efficiente e innovativa.
Il metodo didattico-scientifico, comune a tutti i programmi, ha incluso la multidisciplinarietà, l’internazionalizzazione, l’utilizzo dell’e-learning e del blended learning,
l’approccio incentrato su casi di studio e sulla risoluzione di problemi pratici, nonché
la stretta collaborazione fra docenti stabili, docenti incaricati e practitioners della PA
e del settore privato.
1.
Accompagnamento alla riforma del pubblico impiego e della pubblica
amministrazione (D.lgs. 150/2009) (“management pubblico”)
La SSPA ha sviluppato il programma di management pubblico attorno a tre assi:
฀
diffusione delle nuove regole di rapporto nel lavoro pubblico;
฀
diffusione di conoscenze e competenze agli aspetti organizzativi (misurazione
e valutazione);
฀
sviluppo delle competenze individuali dei dirigenti (leadership e risorse umane).
Questa articolazione ha consentito di investire, in modo sistemico, tutti gli aspetti della
riforma e di proporre un programma articolato non più per materia ma per problematiche (rapporto di lavoro e organizzazione, valutazione e gestione delle risorse umane,
responsabilità dirigenziale e leadership).
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Il programma strategico ha correttamente interpretato il passaggio da una logica formativa incentrata sul trasferimento di nozioni alla costruzione di percorsi operativi
incentrati sullo sviluppo delle competenze dei partecipanti. Tale programma ha rappresentato, in questo senso, la chiave di volta dello sviluppo di un modello formativo
proprio alla SSPA incentrato sullo sviluppo di casi di studio multidisciplinari che pongono i dirigenti in reali contesti decisionali. Inoltre, le valutazioni dei partecipanti ai
corsi hanno fornito preziosi indicazioni in questa direzione, in particolare rispetto allo
sviluppo di casi concreti e di percorsi formativi incentrati sulla partecipazione attiva
dei corsisti.
Una nuova dimensione di interesse nell’ambito del management pubblico ha riguardato anche lo sviluppo delle competenze di gender diversity management.
Diffusione nei percorsi formativi
Nell’anno 2011, la formazione in management pubblico ha rappresentato la pietra
angolare dei percorsi di formazione della SSPA, in particolare:
2.
฀
ha ricoperto circa il 49% dei percorsi di formazione iniziale indirizzata ai dirigenti vincitori di concorso nelle amministrazioni centrali e negli Enti pubblici,
per un totale di 1704 ore erogate nei sette cicli di formazione organizzati in
questo periodo;
฀
ha rappresentato il 50% del percorso formativo progettato per gli allievi del
5° corso-concorso, per un totale di 396 ore;
฀
ha rappresentato, con i percorsi di formazione avanzata “attuare la riforma”,
“empowerment” e i seminari di alto livello, una offerta formativa pari a 1.827
ore.
Accompagnamento alla riforma del bilancio e del sistema di contabilità
dello Stato (Legge n. 196/2009)
Il Programma strategico di accompagnamento al nuovo sistema di bilancio e di contabilità ha accompagnato le amministrazioni pubbliche nell’attuazione delle nuove norme e nell’acquisizione delle competenze necessarie al pieno utilizzo degli strumenti
di analisi e valutazione della spesa pubblica, dalla Commissione tecnica della finanza
pubblica ai nuclei di analisi e valutazione della spesa istituti con la riforma della finanza e contabilità pubblica.
L’analisi e valutazione della spesa ha introdotto procedure e metodi legati alle decisioni, alla gestione e al controllo della spesa pubblica con il duplice obiettivo di
contribuire a una maggiore disciplina di bilancio nonché ad assicurare una migliore
performance finanziaria dell’amministrazione pubblica.
Diffusione nei percorsi formativi
Il programma strategico “Riforma del Bilancio” si è diffuso nei percorsi formativi come
segue:
฀
ha ricoperto circa l’11% della formazione destinata ai neo dirigenti nell’ambito
dei cicli formativi, per un totale di ore erogate pari a 381;
฀
ha occupato, sotto vari aspetti (tagli di bilancio, vincoli internazionali, spending review) circa 80 ore del programma del Corso Concorso, pari al 10% del
percorso formativo complessivo;
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฀
3.
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è stato sviluppato ed erogato nel corso “Analisi e la valutazione della spesa”
ed è stato progettato d’intesa e in collaborazione con l’Ufficio studi della
Ragioneria Generale dello Stato (due edizioni, 40 ore di didattica per 46 partecipanti).
Sviluppo di una cultura dell’integrità e della trasparenza
La Scuola, oltre al sostegno metodologico sul Piano triennale per la trasparenza, in
cooperazione con la CiVIT, ha concentrato la propria attività didattica e di ricerca
anche sul concetto di trasparenza e di integrità, in particolare sui risvolti collegati al
management, alla gestione dei rischi e alla lotta alla corruzione.
Diffusione nei percorsi formativi
Il programma didattico-scientifico “Trasparenza e Integrità” ha investito nel 2011 tutti
i percorsi di formazione della SSPA, nel modo seguente:
฀
i cicli di Formazione iniziale prevedono in modo automatico un modulo specifico sul tema, che rappresenta circa il 7% dell’offerta formativa complessiva,
per un totale di 243 ore d’aula:
฀
nell’ambito del 5° corso-concorso, un percorso specifico su Trasparenza ed
Integrità si colloca nel modulo dedicato alle aree prioritarie di intervento del
Dirigente Pubblico;
฀
nei percorsi di formazione avanzata, la SSPA ha realizzato 4 edizioni del corso
“Etica pubblica, trasparenza e prevenzione dell’illegalità” di 36 ore di didattica ad edizione su 6 giorni per un totale di 89 partecipanti.
Inoltre, la Scuola ha avviato il progetto speciale “Per una cultura dell’integrità
nelle pubbliche amministrazioni”. Il progetto si pone l’obiettivo di radicare una
cultura di intolleranza verso la corruzione presso le pubbliche amministrazioni
tramite lo studio del fenomeno e una conoscenza delle metodologie e degli strumenti organizzativi diretti a prevenire, identificare e segnalare potenziali fenomeni di corruzione.
Il progetto ha realizzato le seguenti attività:
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฀
creazione di un sito web istituzionale http://integrita.sspa.it ideato per consentire alla comunità scientifica e a quella istituzionale di entrare agevolmente in contatto per collaborare e condividere gli studi accademici e quelli
svolti all’interno delle istituzioni, case studies, banche dati, eventi ed esempi
di benchmark istituzionale.
฀
Il sito ospita: a) un tool-kit informativo e la normativa; b) un archivio per
le ricerche sulla corruzione; c) un archivio banche dati “aperto”; d) un blog
strutturato in base a rubriche tematiche per raccogliere feedback, contributi,
opinioni e testimonianze da parte dell’intera società;
฀
un programma di formazione pluriennale basato su conferenze, seminari internazionali e lezioni interdisciplinari rivolto ai dipendenti pubblici. I destinatari dell’offerta formativa sono i dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione.
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Nella definizione dei contenuti del progetto la SSPA ha lavorato in diretta collaborazione con il Servizio Anticorruzione e Trasparenza che opera presso il Dipartimento della
Funzione Pubblica e si è avvalsa del contributo qualificato di esperti scientifici provenienti dal mondo accademico italiano (Università Tor Vergata di Roma, Università di
Bologna, Università di Pisa) nonché di esperti con esperienza anche internazionale.
Le attività formative sono proseguite nel 2011 nella forma di seminari e convegni
per una durata complessiva di 16 ore, articolate in 5 Seminari interdisciplinari e un
Convegno Internazionale.
4.
Rafforzamento delle competenze del personale della pubblica amministrazione impegnato nelle attività di acquisto e di gestione di gare ed
appalti pubblici
Il programma strategico “Gare ed Appalti” ha inteso sviluppare una capacità amministrativa volta ad aumentare l’efficienza e l’efficacia nella gestione delle attività
di realizzazione delle opere pubbliche, nonché di approvvigionamento di beni e
servizi, determinando un miglioramento qualitativo dei prodotti resi dalla Pubblica
Amministrazione, favorendo la modernizzazione e l’innovazione e liberando risorse
già impegnate.
Questo obiettivo ambizioso ha fatto fronte alla domanda crescente delle amministrazioni pubbliche che evidenziano un bisogno consistente e crescente di elevate
professionalità nell’area dei contratti pubblici, con competenze multidisciplinari difficilmente rinvenibili sul mercato. Infatti, occorre combinare approfondite conoscenze
giuridiche, necessarie per garantire la correttezza delle procedure di gara e dei contratti, con altrettanto elevate competenze economiche e tecniche, volte a identificare
la corretta architettura del bando, anche al fine di evitare comportamenti collusivi
delle imprese, e al fine di impostare le gare più complesse, quali, ad esempio, quelle
aventi ad oggetto prodotti tecnologicamente sofisticati.
Questo programma, che in molti Paesi è svolto da istituti di formazione pubblici specializzati incaricati di trasmettere e certificare queste competenze, è stato sviluppato
in collaborazione con Consip e con l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di
lavori, servizi e forniture.
Gli obiettivi didattici del Progetto sono stati i seguenti:
฀
definire, a partire dal quadro normativo vigente, un protocollo operativo
delle azioni che i dirigenti ed i funzionari pubblici debbono seguire nel corso
della gestione della gara e del contratto;
฀
analizzare i profili economici dei contratti pubblici dal punto di vista della
corretta individuazione del fabbisogno anche in relazione agli aspetti qualitativi, del perseguimento dell’efficienza amministrativa attraverso la razionalizzazione della spesa e della corretta tutela delle dinamiche concorrenziali;
฀
analizzare le opportunità, gli strumenti e le metodologie del ricorso allo strumento del partenariato pubblico-privato;
฀
definire il ruolo degli uffici e delle strutture preposti alla gestione dei contratti, nonché costruire modelli adeguati di valutazione e misurazione delle
performance, in attuazione da quanto disposto dal D. Lgs. n. 150 del 2009.
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Diffusione nei percorsi formativi
Il programma “Gare ed Appalti” ha integrato i percorsi formativi nella seguente maniera:
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ha rappresenta il 14% delle ore erogate nell’ambito dei cicli formativi per neodirigenti, per un totale di 486 ore d’aula;
฀
nell’ambito del 5° corso-concorso, un percorso specifico su Gare ed Appalti
si colloca nel modulo dedicato alle aree prioritarie di intervento del Dirigente
Pubblico;
฀
sul fronte della formazione avanzata, la SSPA ha erogato 188 ore di didattica
distribuite in 32 giornate per un totale di 194 partecipanti.
Oltre alla diffusione nei percorsi classici della formazione istituzionale della SSPA,
la Scuola ha progettato un percorso formativo, della durata di un anno, volto a rilasciare un Diploma in Gare e Appalti e rivolto a dirigenti e funzionari delle Pubbliche
Amministrazioni e, più in generale, delle Stazioni Appaltanti. E’ aperto anche alla
partecipazione dei responsabili e dei dirigenti delle imprese private che operano nel
settore degli appalti pubblici.
5.
Accompagnamento al processo di innovazione tecnologica, digitalizzazione ed e-government
Le Tecnologie dell’Informazione sono ormai al centro di ogni attività della Pubblica
Amministrazione e, nello spirito del nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale
(CAD), assumono rilevanza quasi esclusiva nel rapporto con il Cittadino.
L’articolo 3 del CAD, affermando che i cittadini e le imprese hanno diritto a richiedere
ed ottenere l’uso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le Pubbliche
Amministrazioni impone alle Amministrazioni di acquisire le capacità di progettazione
e gestione dei canali di comunicazione digitali, richiedendo che siano efficaci, sicuri
e con piena validità giuridica.
Gli effetti sull’attività della dirigenza sono notevoli, implicando da una parte sensibili
interventi sulla parte organizzativa, sulla dotazione di tecnologie, sul loro utilizzo ed
anche sulla gestione economico-finanziaria dei processi di innovazione; dall’altra, introducendo scenari tutti da esplorare, in termini di disegno e pianificazione dei servizi,
di miglioramento della performance, di coinvolgimento di partner privati.
Diffusione nei percorsi formativi
Il programma “e-government” ha integrato i percorsi formativi nella seguente maniera:
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ha rappresentato il 5% delle ore erogate nell’ambito dei cicli formativi per
neo-dirigenti, per un totale di 155 ore d’aula;
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nell’ambito del 5° corso-concorso, un percorso specifico su e-Government e
ICT della durata di 28 ore è stato programmato nel Modulo V - Gli strumenti
del manager pubblico;
฀
sul fronte della formazione avanzata, la SSPA ha erogato 421 ore di didattica
distribuite in 85 giornate per un totale di 555 partecipanti.
Oltre alla diffusione nei percorsi classici della formazione istituzionale della SSPA,
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la Scuola nel 2011 ha sottoscritto con il Dipartimento per la digitalizzazione della
Pubblica Amministrazione e l’innovazione tecnologica (DDI) una Convenzione per la
predisposizione di attività e iniziative di formazione a sostegno del Piano straordinario
per la giustizia digitale-progetto stralcio.
Nell’ambito di tale Convenzione è stato realizzato un progetto formativo rivolto al
personale della Direzione Generale dei Sistemi Informativi e degli uffici giudiziari del
Ministero della Giustizia al fine di sviluppare le competenze informatiche sugli applicativi relativi ai Sistemi telematici civili e pagamenti telematici e alla Digitalizzazione
atti e notifiche digitali nel settore penale, per un totale di 210 ore di didattica distribuite in 33 giornate per un totale di 446 partecipanti.
6.
Accompagnamento all’attuazione della riforma federalista
Il processo di attuazione del federalismo fiscale e il completamento del decentramento amministrativo rappresenterà un momento centrale della grande riforma dello Stato
italiano che si dovrà necessariamente coordinare con i principi e l’implementazione
della riforma della pubblica amministrazione e del sistema di bilancio e di contabilità
nazionale.
La legge delega 5 maggio 2009, n. 42 sul federalismo fiscale, con il corredo dei successivi otto decreti legislativi emanati nel corso dell’ultimo biennio, ha determinato una
trasformazione del sistema di rapporti finanziari intergovernativi di grande portata.
Tale trasformazione per tradursi in concrete ed efficaci pratiche di attuazione richiede
un’intensa attività di informazione, formazione e aggiornamento di coloro che operano all’interno delle amministrazioni pubbliche.
La Scuola, nell’ambito dei suoi compiti istituzionali, nel corso dell’anno 2011, ha disegnato e attuato un ampio programma di formazione di accompagnamento a questo
processo rivolto a tutti i dirigenti e funzionari delle amministrazioni pubbliche del
Mezzogiorno, siano essi appartenenti alle amministrazioni dello Stato o alle amministrazioni territoriali, a tutti i livelli di governo.
Il programma, strutturalmente coordinato con gli altri programmi strategici già avviati,
ha definito i contenuti, i metodi di attuazione e l’individuazione dei beneficiari, in
accordo con le amministrazioni e istituzioni centrali interessate, attraverso accordi di
collaborazione con le amministrazioni regionali e locali.
Il programma si è sviluppato coerentemente all’emanazione dei provvedimenti di
attuazione della riforma e ha richiesto anche un’attività di ricerca e analisi pertinente ai compiti formativi e di assistenza tecnica che la Scuola si propone di offrire.
Contestualmente, è stata sentita l’esigenza di analizzare e approfondire le complesse
tematiche disciplinate dai decreti approvati, in itinere e in corso di formulazione,
attraverso uno strumento di informazione, comunicazione e divulgazione rivolto ai
governi e alle amministrazioni locali, alle imprese e ai cittadini.
Diffusione nei percorsi formativi
฀ Il modulo “Federalismo fiscale” si è prefisso, nell’ambito dei cicli formativi
per neo-dirigenti, di illustrare le principali novità e di esporre i vari scenari di
evoluzione per le amministrazioni pubbliche centrali e periferiche. A questo
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fine, ha rappresentato solo un 2,5% circa dell’offerta formativa, per un totale
di 78 ore erogate nel 2011;
nell’ambito del 5° corso-concorso, il percorso “Federalismo Fiscale” è stato
inserito nel modulo dedicato alle aree prioritarie di intervento per il Dirigente
Pubblico;
sul fronte della formazione avanzata, le prime iniziative didattiche sono state
realizzate nel 2011 nell’ambito del “Programma di empowerment,
ment di innovazione e di ammodernamento delle Amministrazioni pubbliche nelle aree del
Mezzogiorno”. Tre edizioni del corso “Federalismo e fiscalità locale”, una
per ogni sede meridionale della SSPA, hanno visto la partecipazione di 65
dirigenti delle amministrazioni regionali e locali, per complessive 126 ore di
didattica. I programmi dei percorsi formativi si sono sviluppati coerentemente
all’emanazione dei provvedimenti di attuazione della riforma e hanno richiesto anche un’attività di ricerca e analisi pertinente ai compiti formativi e di
assistenza tecnica che la Scuola ha offerto.
Proprio per questo motivo, la Scuola, in relazione alla sua esperienza e alla capacità di
ricerca e di analisi dei fenomeni rilevanti della vita amministrativa del Paese, al fine di
accompagnare la riforma, si è proposta, in collaborazione con la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, di predisporre specifici approfondimenti sulla normativa attuativa in materia di federalismo fiscale. Tali approfondimenti sono
stati pubblicati su un Portale dedicato (http://federalismo.sspa.it Portale del Federalismo
Grafico 1
GIORNI D’AULA
Grafico 2
ORE DIDATTICA
Grafico 3
PARTECIPANTI
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Fiscale, Guida alla normativa), inserito nel sito istituzionale della Scuola, che contiene
delle schede esplicative delle norme e i collegamenti alla documentazione che gli Uffici
della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica elaborano in relazione ai temi
trattati dalle Commissioni parlamentari sui dati e gli elementi forniti dal Governo nonché
dalla Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale.
IL NUOVO PROGETTO FORMATIVO DEL 5° CORSO-CONCORSO
Nel corso del 2011 è stato definito il programma del 5° corso-concorso. Rispetto alle
precedenti edizioni, il programma didattico del 5° corso-concorso, composto da cinque moduli di insegnamento per un totale di 832 ore, ha rappresentato un percorso
formativo fortemente innovativo, essendo innanzitutto basato sulla centralità della
figura del dirigente pubblico e del suo ruolo nella PA italiana più che su una semplice
sequenza di corsi legati a materie ritenute importanti per la crescita professionale dei
futuri manager pubblici.
Le innovazioni introdotte dalla SSPA nel 5° corso-concorso hanno tratto linfa dagli
obiettivi della formazione della nuova dirigenza connessi, a loro volta, ai compiti e
alle funzioni per molti versi inedite che incombono sulle nostre amministrazioni pubbliche, quelle statali in particolare. Compiti e funzioni - al centro della riforma della PA
avviata con la L. 15/2009 e con maggiore dettaglio dal D. Lgs n. 150/2009 - che toccano da vicino la necessità che la PA sappia inserirsi a pieno nel complesso processo
di aggiustamento finanziario e di rinnovato sostegno alla crescita economica in corso
nel Paese. Una necessità che si esprime, in primo luogo, nel disegnare un’amministrazione capace di decisioni snelle, rapide, efficaci e di una maturità organizzativa e
gestionale in grado di tradurre in elementi concretamente riscontrabili dal cittadino e
dalle imprese i contenuti delle norme approvate dal Parlamento.
All’interno di questo articolato contesto, i bisogni formativi della PA italiana sono evidenti e gli obiettivi del 5° corso-concorso hanno cercato di essere coerenti con essi.
Le amministrazioni pubbliche hanno infatti necessità di un personale dirigenziale che
sia:
฀
capace di organizzare e gestire al meglio (dal piano logistico a quello dei
rapporti con il personale dipendente) le strutture amministrative ad esso affidate;
฀
in grado di garantire maggiore rapidità e efficienza nell’implementazione delle norme in essere e, al tempo stesso, di contribuire in maniera tecnicamente
più incisiva alla qualità del disegno delle politiche pubbliche;
฀
capace, comunque, di assicurare il rispetto delle regole e delle connesse
procedure;
฀
orientato a una “cultura del risultato” del lavoro amministrativo; un lavoro da
rendere misurabile, riscontrabile e valutabile sia per il rispetto di ineludibili
parametri di trasparenza sia per l’attenzione ai prodotti effettivi e agli esiti
delle politiche attuate dai quali dipende in ultima analisi la stessa possibilità
dell’intervento pubblico di giustificare il senso della sua presenza in campo
economico e sociale.
Per tradurre tali obiettivi all’interno di un nuovo percorso formativo la SSPA ha pertanto intrapreso la strada di un radicale cambiamento del “taglio” didattico del 5°
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corso-concorso. Viene infatti enfatizzata in misura assai più contenuta del passato una
struttura dell’offerta formativa fondata su una successione di materie e di codificate
discipline scientifiche. Viene invece privilegiata un’articolazione del percorso didattico
in cui è la costruzione della funzione e del ruolo concretamente operativo del dirigente pubblico a essere centrale1.
Una scelta di questa natura non mortifica affatto i tradizionali campi di analisi relativi
alle conoscenze del futuro manager, dal diritto amministrativo alla finanza pubblica
o dalle discipline giuslavoristiche alle politiche pubbliche in ambito europeo. Al contrario, tale insieme di materie è stato valorizzato nella sua traduzione più operativa
intrecciandolo costantemente con l’approfondimento delle pratiche manageriali. Più
in concreto, e a semplice titolo di esempio, le tematiche afferenti il diritto del lavoro
pubblico non sono state analizzate nel loro contenuto specificamente giuridico, ma
sono state trattate come elemento indispensabile nella costruzione dello sfondo di
regole all’interno delle quali si esercitano le scelte del dirigente in termini di gestione
del proprio personale e, a cascata, in termini di disegno e attuazione sul piano amministrativo delle politiche pubbliche.
Le metodologie didattiche del 5° corso-concorso sono state coerenti con la nuova
struttura del percorso formativo. L’utilizzo di casi di studio ha costituito il modo in cui
affrontare non solo singoli, concreti problemi, ma anche discipline scientifiche le cui
conoscenze di base dovranno costituire solido e acquisito patrimonio di tutti i corsisti.
Un’osservazione analoga riguarda l’approfondimento di quelle competenze (parlare in
pubblico, presentare in modo efficace una relazione, ecc.) comunque indispensabili al
dirigente pubblico, che hanno trovato un adeguato spazio nel progetto formativo.
Tutte le tematiche che sono state sviluppate nell’ambito del 5° corso-concorso sono
state analizzate impiegando le prospettive del Public management, dell’Economia politica e del Diritto.
In linea con quanto stabilito nel piano triennale 2010-12, a partire dalla 5a edizione,
il corso-concorso ha avuto una cadenza annuale, come dimostra anche l’avvio della
6a edizione, avvenuto nel 2012. Questo profondo cambiamento, espressione di una
maniera selettiva e meritocratica, permette di dare un quadro certo ai candidati e di
migliorare anche la propria preparazione, nonché ha permesso di recepire ante litteram quello del sistema unificato della formazione pubblica.
1
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Per comprendere le innovazioni del nuovo progetto formativo del 5° corso-concorso è utile fare un
raffronto con la quarta edizione. Il progetto didattico di quest’ultimo, incentrato su 10 aree tematiche
(il cui monte-ore di lezione è stato circa pari a 990 ore) – che spaziavano dal campo giuridico a quello
storico-istituzionale, da quello economico a quello della comunicazione, ecc. –, aveva una logica di
ispirazione accademica, secondo cui le diverse discipline, campi autonomi del sapere dirigenziale, erano affiancate l’una all’altra al fine di coprire l’intera gamma delle potenziali competenze del dirigente
pubblico. Questo avveniva a scapito della multidisciplinarietà e dell’unicità degli strumenti conoscitivi
a disposizione del dirigente pubblico. Nel progetto formativo della 5a edizione, invece, la SSPA ha
deciso di inquadrare le diverse problematiche che riguardano la Pubblica Amministrazione attraverso
tre prospettive: quella giuridica, quella economica e quella manageriale. Non si tratta della semplice
sommatoria delle discipline inerenti ai tre ambiti. La modalità di costruzione del programma formativo è
partita da un tema della PA, le diverse discipline accademiche ad esso relative sono state scomposte in
fattori primi; successivamente sono stati presi quei fattori ad argomento comune. Il progetto formativo
che ne è scaturito è fortemente innovativo.
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LE ALTRE ATTIVITÀ DELLA SSPA
Le attività di relazioni istituzionali
Nel corso dell’anno 2011 il Servizio per le relazioni istituzionali ha curato l’organizzazione di varie attività relative a convegni, seminari, lunch talk, nonché alla presentazione di studi, ricerche e volumi di docenti della Scuola ed altri esperti.
Sono stati invitati a portare il proprio contributo agli eventi, figure istituzionali di vertice (alta dirigenza delle Amministrazioni centrali dello Stato, degli Organi di rilievo
costituzionale e degli Enti pubblici) oltre che studiosi ed esperti di prestigio italiani e
stranieri.
Le principali attività del 2011 di tipo convegnistico/seminariale sono state:
27 gennaio 2011 – Progetto “Per una cultura dell’integrità”
“Public procurement and rent-seeking: the case of Paraguay”
1 febbraio 2011 – Incontro sul tema “Il diritto amministrativo del nuovo millennio”
Nell’occasione la presentazione del volume “Lezioni di diritto amministrativo” a cura
di Luisa Torchia
3 febbraio 2011 – Progetto “Per una cultura dell’integrità” - Convegno
“Misure e stime della corruzione: una sfida (im)possible?” in collaborazione con Corte
dei Conti, Istat, Servizio anticorruzione e trasparenza, UNODC
10 febbraio 2011 – Progetto “Per una cultura dell’integrità”
“Le misure patrimoniali contro la corruzione dopo le recenti riforme“
17 febbraio 2011 – Convegno: “L’attività di lobbing tra trasparenza e partecipazione”
28 febbraio 2011 – Convegno: “La contabilità pubblica nella prospettiva europea”
8 marzo 2011 – Convegno “Nuovo CAD e digitalizzazione della PA come leva strategica per il miglioramento della performance”
15 marzo 2011 – CiVIT – OIV
“Incontro tra il Dipartimento Digit PA, i Direttori generali del personale della PA e
CiVIT”
23 marzo 2011 – CiVIT - OIV
“Performance, trasparenza qualità dei servizi a un anno dalla istituzione della CiVIT”
24 marzo 2011 – Progetto “Per una cultura dell’integrità”
“Disegnare un efficace sistema di contrasto della corruzione: il contributo dell’indagine economica”
14 aprile 2011 – Progetto “Per una cultura dell’integrità”
“Mafie in movimento”
18 aprile 2011 – Conferenza
“Economia e crisi sociale in Nord Africa e Medio Oriente”
18 aprile 2011 – Incontro CiVIT – OIV
19 aprile 2011 – Incontro CiVIT – OIV
15° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ‡ 2011
311
SCUOLE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
ALLEGATI
12 maggio 2011 - ForumPA – Progetto “Per una cultura dell’integrità”
“Trasparenza nella PA: la sfida dell’Integrità”
7 giugno 2011 - Convegno
“Quote di genere e democrazia rappresentativa paritaria – Più donne e qualità ai
vertici della PA”
26 settembre 2011 - Workshop Innovazione a cura di IBM Italia
“Business analytics nella Pubblica Amministrazione”
4 ottobre 2011 - Incontro CiVIT - OIV
18 ottobre 2011 - Incontro CiVIT - OIV
19 ottobre 2011 - Seminario
“The Distributional Effects of financial regulation: Lessons from the long global crisis”
8 novembre 2011 - Incontro CiVIT - OIV
2 dicembre 2011 - Convegno (in collaborazione con Promo P.A.)
Presentazione del Secondo Rapporto Nazionale “Come acquista la P.A. Il nuovo ruolo
dei Responsabili acquisti per lo sviluppo del procurement nella Pubblica Amministrazione e per l’aumento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa”
6 dicembre 2011
Presentazione del “Rapporto sulle economie del Mediterraneo – Edizione 2011” dell’Istituto di studi sulle società del Mediterraneo (in collaborazione con ISSM)
LE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI
La strategia dei rapporti internazionali sviluppata dalla SSPA ha perseguito due principali obiettivi: il primo è riconducibile alla funzione istituzionale della Scuola finalizzata al rinnovamento delle metodologie e al sostegno dell’eccellenza della formazione
offerta per i dirigenti italiani, in questo senso il carattere internazionale dei corsi erogati rappresenta un elemento imprescindibile per accrescere la qualità dell’offerta; il
secondo riguarda l’attivazione di partenariati internazionali che consentano alla Scuola di rappresentare un centro di dibattito culturale e di ricerca sui temi della pubblica
amministrazione, luogo ideale anche per discutere delle iniziative di riforma intraprese, dello scambio internazionale di buone pratiche in grado accrescere l´efficacia e
l´efficienza delle amministrazioni pubbliche.
Le attivitá del 2011 possono essere sintetizzate in quattro tipologie:
Organizzazione di corsi di formazione e di stage di funzionari in Italia per amministrazioni estere.
Organizzazione/sponsorizzazione in collaborazione con riconosciuti think tank e istituzioni di prestigio di eventi e conferenze di respiro internazionale.
Consolidamento dei rapporti con le omologhe scuole europee e con le istituzioni
internazionale di Paesi terzi.
Incremento di accordi di collaborazione con importanti istituzioni internazionali e
intensificazione nella progettazione di programmi di formazione.
312
15° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ‡ 2011
ALLEGATI
SCUOLE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Progetti di formazione internazionale
Nell’ambito dei programmi di cooperazione internazionale, in collaborazione con il
Ministero degli Affari esteri e visto il successo dell’edizione 2010 - la Scuola ha continuato le attività di cooperazione internazionale con il Ministero degli affari esteri,
organizzando due ulteriori cicli di formazione intensiva, per diplomatici e per dipendenti pubblici provenienti dall’Afghanistan, finalizzati ad accrescere le competenze e
le conoscenze in management pubblico.
In collaborazione con l’Università di Roma – Tor Vergata è stata realizzata una Summer School, mentre sul fronte comunitario è stato realizzato un Corso di formazione
cui hanno partecipato 14 funzionari della Commissione europea.
A favore di una delegazione di alti funzionari del “Lehrgang” del Bundesland di Bavaria è stata organizzata una settimana di formazione su specifici temi della PA che hanno visto la partecipazione attiva oltre che della SSPA anche del Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali, del Ministero dell´Interno e del Ministero degli Affari Esteri.
Un’attenzione a sé merita il progetto DL4iPS (Distance Learning for innovative Public
Sector), presentato nel quadro dell’iniziativa internazionale MENA-OCSE (Governance
and Investment for Development) nel 2009, con l’obiettivo di attivare una rete di collaborazione tra i Paesi dell’Area MENA su gradi sfide comuni quali l’innovazione e la
modernizzazione, la trasparenza, la lotta alla corruzione, la valorizzazione del merito,
l’aumento della produttività e il miglioramento dei servizi pubblici.
Lo sviluppo delle relazioni bilaterali con Paesi asiatici ha portato da una parte, per
esempio con lo Shanghai Administration Institute, all´organizzazione di cicli di seminari svolti su base semestrale in Cina e in Italia e dall´altra (per esempio con Paesi
come India, Pakistan, Thailandia), alla progettazione di cicli formativi in lingua inglese
che sono poi stati realizzati nel corso dell’anno successivo.
Bellevue Programme
Il 2011 ha visto la prosecuzione dell’impegno della SSPA nella realizzazione del programma Bellevue, organizzato e finanziato dalla Fondazione Bosch. L’iniziativa prevede la concessione di borse di studio per l’estero a giovani dirigenti e funzionari
pubblici d’Italia, Germania, Francia, Polonia, Slovenia, Spagna, Portogallo, Ungheria
e Irlanda.
La borsa di studio ha una durata di 15 mesi e consente l`inserimento di funzionari e
dirigenti che si distinguono per capacita` professionali in un’altra Amministrazione
centrale dei paesi europei partecipanti al programma. L`iniziativa permette una conoscenza approfondita delle strutture amministrative di altri Paesi europei realizzando, al
tempo stesso, una rete di funzionari pubblici accomunati da uno spirito europeista. La
Scuola, come di consueto, ha il compito di diffondere il programma presso le proprie
amministrazioni e di effettuare una preselezione dei candidati italiani. La Scuola partecipa con un suo rappresentante alla selezione finale dei candidati organizzata dalla
Fondazione Bosch a Stoccarda nel mese di maggio.
Visite di studio
Per quanto riguarda le visite di studio di delegazioni internazionali presso la SSPA nel
corso del 2011 si segnalano in particolare:
฀ Incontro con l`Ambasciata Indiana a Roma per concordare attività di scambio;
฀
Visita dell’Ambasciatore della Thailandia con lo scopo di firmare un MOU
riguardante attivita` di formazione;
15° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ‡ 2011
313
SCUOLE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
ALLEGATI
฀
Delegazione Vice Ministro Vietnamita con lo scopo di conoscere il sistema di
formazione dei funzionari pubblici in Italia;
฀
Visita delegazione della Somalia;
฀
Visita di una delegazione di alti funzionari del Pakistan con lo scopo di conoscere aspetti organizzativi della pubblica amministrazione italiana;
฀
Visita di una delegazione del Tajikistan con lo scopo di conoscere l`attività di
formazione e selezione dei funzionari e dirigenti italiani;
฀
Visita di una delegazione del Pakistan;
฀
Visita di una delegazione cinese a Roma e Caserta;
฀
Visita di una delegazione di Taiwan con lo scopo di organizzare percorsi di
formazione per dirigenti della propria amministrazione;
฀
Visita di una delegazione della Malaysia;
฀
Visite di delegazioni dalla Cina;
฀
Visita della direttrice della Scuola di pubblica Amministrazione ungherese
(NIPA) per l`organizzazione di uno stage di 4 mesi per funzionari presso le
amministrazioni centrali italiane;
฀
Visita di una delegazione della Tianjin Municipal Administration of Civil
Service;
฀
Visita di una delegazione vietnamita dell’Academy of Policy and Development
(APD) per definire corsi di formazione per funzionari e dirigenti.
Accordi conclusi
฀ Ungheria NKI (Scuola Pubblica Amministrazione) Firma del MOU a Varsavia in
occasione del meeting DISPA che prevede tra le altre attività l`organizzazione
di stage di funzionari ungheresi
314
฀
Polonia KSAP Firma del MOU alla SSPA in occasione della Conferenza IASIA;
stage di funzionari polacchi presso la P.A. italiana (attività realizzata)
฀
Turchia Public Administration Institute for Turkey and the Middle East
(TODAIE) Firma del MOU alla SSPA in occasione della Conferenza IASIA
฀
Francia ENA - Scuola Nazionale di Amministrazione Firma del MOU in occasione della Conferenza IASIA (14 giugno 2011)
฀
Palestina Università di Betlemme Firma del MOU e incontro a Betlemme con
le altre amministrazioni partner del progetto di attivazione di un corso master
in PA in Palestina (discussione Syllabus e pianificazione attività)
฀
Marocco ENA - Scuola Nazionale di Amministrazione Firma del MOU a
Rabat
฀
USA Columbia University Firma del MOU per la realizzazione di un workshop
su “Dividing the Regulatory Space”, New York il 30 settembre 2011
฀
British Council Accordo firmato per la realizzazione del Convegno “Democrazia
e malcontento” tenutosi a Roma a settembre 2011
฀
Brookings Institution Accordo firmato per la pubblicazione di due volumi di
ricerca sulla PA in Italia
฀
Università Tor Vergata Firma dell’accordo per l´organizzazione di una Summer
School per studenti, ricercatori e funzionari stranieri e italiani sui temi
15° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ‡ 2011
ALLEGATI
SCUOLE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
dell`Unione Europea
฀
Università Tor Vergata - MAE Firma dell’accordo per l`organizzazione di un
Corso di formazione per 22 funzionari afgani
฀
Università Tor Vergata Firma dell’accordo per l´organizzazione di un Corso
di formazione per 17 diplomatici afgani
฀
OECD Firma del MOU per organizzare un corso sul public procurement
฀
Pakistan National School of Public Policy (NSPP) Firma dell’accordo per
l´organizzazione comune di attivitá formative a favore di funzionari pakistani
Partecipazione a conferenze internazionali
฀ IASIA Conferenza Annuale Roma
฀ DISPA Meeting Budapest
฀ Canada Scuola canadese
฀ DISPA Meeting Varsavia
I PROGETTI DI RICERCA
Nel 2011 la SSPA ha portato avanti i progetti di ricerca illustrati nel seguito.
“La misurazione e la valutazione della performance nella PA centrale”
Il progetto di ricerca, frutto della collaborazione tra la SSSPA e la SDA Bocconi, studia
il tema della performance delle amministrazioni pubbliche centrali che operano in
Italia, analizzando, in particolare, il sistema della relativa misurazione e valutazione, e
le connesse problematiche affrontate dal management pubblico per garantire un elevato livello della produttività del settore pubblico. Dopo la rassegna della letteratura
di riferimento, la ricerca affronta la questione di come sia possibile misurare la perfomance nella PA e di quali indicatori qualitativi e quantitativi possano essere impiegati
per la sua misurazione in aggiunta a quelli già sperimentati nelle precedenti indagini
applicate. Una volta effettuata l’analisi comparativa delle esperienze internazionali sul
tema, la ricerca si propone di verificare empiricamente la validità dei nuovi indicatori
di misurazione proposti.
La ricerca mira ad affrontare il tema della misurazione e valutazione della performance nella PA centrale con i seguenti obiettivi:
contribuire allo sviluppo di uno specifico know how sulle caratteristiche ed il
funzionamento del sistema di misurazione e valutazione della performance
della PA centrale, inteso come strumento di management e, dunque, elemento a supporto dell’attività che quotidianamente le amministrazioni pubbliche
svolgono;
฀ fornire indicazioni ai policy maker relative all’impatto che i processi di riforma
ed interventi normativi possono avere sul sistema di misurazione e valutazione della performance;
฀ sostenere il processo di cambiamento e sviluppo della funzione manageriale
pubblica nelle amministrazioni centrali, attraverso l’analisi dell’uso che i manager pubblici possono fare rispetto ai sistemi di misurazione e valutazione
della performance;
15° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ‡ 2011
315
SCUOLE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
ALLEGATI
฀ contribuire al dibattito scientifico nazionale e internazionale, posizionando
l’esperienza italiana rispetto ad analoghe esperienze estere e collocandosi in
un’ottica di comparazione, non soltanto dei sistemi, ma anche delle pratiche;
UÊ vœÀ˜ˆÀiÊ V…ˆ>ÀiÊ ˆ˜`ˆV>∜˜ˆÊ «iÀÊ >Ê «Àœ}iÌÌ>∜˜iÊ `iˆÊ ÈÃÌi“ˆÊ `ˆÊ “ˆÃÕÀ>∜˜iÊ iÊ
valutazione della performance delle PA centrali, osservando il processo di
impiego, diffusione e sviluppo di tali sistemi.
La principale questione affrontata dalla ricerca riguarda il collegamento fra sistemi di
misurazione e valutazione della performance e le misure da adottare per il miglioramento di quest’ultima. Tale analisi è stata sviluppata sia da un punto di vista teorico-metodologico sia da un punto di vista empirico. Quest’ultimo aspetto è studiato
attraverso le risultanze di un’indagine empirica basata sui questionari che sono stati
somministrati presso tredici Ministeri italiani.
Il tema del rafforzamento dei sistemi di misurazione e valutazione della perfomance
ha avuto negli ultimi anni una notevole diffusione. I sistemi esistenti, evoluti per l’effetto incrociato di un quadro normativo non sempre coerente, hanno evidenziato, in
molti casi, limiti di carattere applicativo, ma, soprattutto, di tipo logico. Tali limiti si
sono accompagnati per lungo tempo ed in particolar modo nel contesto italiano, ad
una vera e propria lacuna nella letteratura, che raramente ha affrontato in maniera
sistematica il tema della valutazione della performance, prediligendo il tradizionale
tema del controllo. A livello internazionale, molti dei contributi che affrontano tale
tema rientrano di fatto più propriamente in un ambito più ampio di public management con alcuni riferimenti minori al tema della performance. Il tema resta uno dei
più dibattuti e nel corso degli ultimi due decenni è divenuto un elemento di indagine
intorno al quale si confrontano posizioni sempre più sofisticate.
La parte empirica della ricerca ha come oggetto di analisi dei dati, risultanti dall’analisi
campionaria dei questionari (predisposti e somministrati nell’ambito del progetto),
relativi ai seguenti Ministeri: Ministero degli Affari Esteri, Ministero dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Ministero della Difesa, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Ministero dell’Interno,
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali, Ministro della Salute, Ministero dello Sviluppo
Economico e Ministero della Giustizia.
“Public service motivation nella PA centrale”
Nell’ambito dei sistemi di gestione e incentivazione delle risorse umane, la ricerca,
svolta dalla SSPA insieme alla SDA Bocconi, studia quali fattori sono alla base della
motivazione dei dipendenti pubblici, cercando di comprendere il profilo motivazionale dei civil servant in Italia e gli effetti degli incentivi monetari e non monetari adottati
su di esso.
La ricerca si prefigge di individuare – sia dal punto di vista teorico, sia dal punto
di vista empirico – la rilevanza dei meccanismi di reclutamento e selezione, dei
sistemi di carriera, della formazione, della valutazione della performance, della
retribuzione e dei premi, nonché di comprendere le differenze tra il pubblico impiego e quello privato, il ruolo della contrattualizzazione del rapporto di lavoro
e modernizzazione dei percorsi della formazione e dello sviluppo professionale.
316
15° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ‡ 2011
ALLEGATI
SCUOLE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Uno stadio importante dell’attività di ricerca riguarda lo studio delle esperienze
internazionali sul tema, ponendo particolare attenzione a quello che si osserva nei
principali paesi avanzati.
Lo scopo della ricerca è quello di comprendere, da un punto di vista di rilevanza dimensionale del fenomeno e della relazione causa-effetto, le determinanti della motivazione dei civil servant italiani. Inoltre, la ricerca ha l’obiettivo di svolgere un’indagine
campionaria della PA centrale italiana con lo scopo di raccogliere informazioni, non
disponibili da fonti ufficiali, e comprendere i fattori (economici e non) che sono alla
base della motivazione dei dipendenti pubblici italiani. Le diverse realtà amministrative analizzate dal punto di vista empirico riguardano il Ministero degli Affari Esteri,
il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero per i
Beni e le Attività Culturali, il Ministero della Difesa, il Ministro dell’Economia e delle
Finanze, il Ministero dell’Interno, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Ministro
della Salute, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero della Giustizia.
“Governance per contratto e regolazione transnazionale”
Il progetto di ricerca, frutto della collaborazione stipulata dalla SSPA con il Robert
Schuman Center for Advanced Studies dell’Istituto Universitario Europeo, si concentra
sui diversi modelli di governo per contratto con forme di outsourcing concernenti sia
la funzione regolativa che quella giurisdizionale al livello internazionale con analisi
dell’impatto sul piano nazionale. Ci si interroga sull’impatto che la trasformazione dei
modelli di regolazione transnazionale ha sulle funzioni dello Stato, sul ruolo della
pubblica amministrazione e sul rapporto tra potere esecutivo e giurisdizionale. Il tema
viene affrontato esaminando i potenziali trade-off tra efficienza e accountability, il
rapporto di agenzia tra amministrazione delegante e privati delegati. La ricerca utilizza
la comparazione, in particolare con la Gran Bretagna dove una riforma recente ha
definito parametri generali in base ai quali l’esecutivo può delegare il potere regolamentare a terzi, al pubblico, al privato o una combinazione tra i due. Le modalità di
attribuzione del potere di regolazione vengono valutate anche alla luce dell’analisi di
impatto per verificare se gli attuali modelli impiegati consentono di considerare adeguatamente i costi e i benefici della delega e di altre forme di conferimento di potere
di regolazione.
La ricerca analizza i nuovi modelli di regolazione transnazionale i diversi campi, che
vanno dal commercio elettronico ai beni culturali, dall’ambiente agli standard tecnici
di sicurezza alimentare, ecc. Poiché essi confermano l’esigenza di superare gli schemi
convenzionali basati sulla centralità degli Stati regolatori, il loro consolidamento non
assume la scomparsa dello Stato nazionale, ma la ridefinizione del ruolo e degli strumenti di cui questo si avvale nell’interazione con i mercati globali e regionali.
Lo scopo del progetto di ricerca è quello di analizzare le diverse forme che la governance di tali processi assume e di comprendere i costi e benefici che la redistribuzione del potere di regolazione (derivante dal trasferimento di poteri dagli Stati nazionali
a istituzioni internazionali e da soggetti pubblici a soggetti privati) comporta.
Nell’ambito del progetto, la SSPA ha organizzato, insieme ai Professori Fabrizio
Cafaggi (Istituto Universitario Europeo) e Katharina Pistor (Columbia University), la
15° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ‡ 2011
317
SCUOLE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
ALLEGATI
Conferenza “Dividing the Transnational Regulatory Space: Towards an Agenda for
Assessing the Distributional Effects of Different Modes of Regulation”; tale Conferenza
si è tenuta il 30 settembre 2011 presso la Columbia Law School (New York).
Qualità della formazione.
Nel 2011 ha preso l’avvio il progetto speciale “Una rete per la formazione di qualità”
(RFQ) con l’intento di costituire un nuovo punto di riferimento per la formazione
destinata ai dirigenti e funzionari pubblici. L’ipotesi fondamentale è quella di poter
produrre idee e soluzioni innovative per il miglioramento complessivo dell’offerta
formativa: nell’ambito del progetto sono previste diverse attività sperimentali che nel
loro insieme consentono di definire i contorni di un nuovo modo di governare e fare
formazione in contesti pubblici. Il progetto è focalizzato solo in parte sui contenuti
della formazione e maggiormente invece su un insieme di attività che, una volta generalizzate, faranno definitivamente maturare questa funzione e non mancheranno di
retroagire positivamente anche sui suoi contenuti.
Il primo dei capisaldi del progetto riguarda la messa a punto di modelli di pianificazione delle attività formative rispondenti alla normativa sul ciclo della performance ed
effettivamente in linea con gli obiettivi strategici ed operativi delle amministrazioni.
Il secondo caposaldo è costituito dalla messa a punto di standard di valutazione in
grado di dare conto in modo non superficiale della consistenza e della validità delle
attività messe in campo, assegnando il dovuto valore ai momenti della valutazione
ex-ante ed ex-post.
Il terzo caposaldo del progetto riguarda l’attivazione di nuove modalità relazionali (in
forma di comunità di pratica) tra i professionisti della formazione pubblica, tali da
far crescere la consapevolezza delle loro potenzialità e da permettere l’individuazione
autonoma di comuni percorsi di collegamento e scambio. Nell’ambito del progetto
sono inoltre previste nuove proposte di sviluppo per i professionisti della formazione.
L’ipotesi di fondo è quella di valorizzare modelli di intervento formativi non limitati
alla trasmissione di conoscenze in aula ma strutturalmente incardinati nel vivo dei
processi organizzativi e nelle occasioni di apprendimento e crescita delle competenze
dall’esperienza lavorativa. A supporto di tutte le attività del progetto è stata infine
prevista una piattaforma di scambio denominata Sofia che integra i diversi ambienti
virtuali per le attività di condivisione, di discussione e di progettazione. La piattaforma
consente alla comunità di pratica di entrare agevolmente in contatto per collaborare,
discutere e condividere documenti, ricerche, metodologie, case study, progetti, banche dati e informazioni, eventi ed esempi di benchmark istituzionale.
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15° RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ‡ 2011