Sommario - EtnomondiWeb

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Dicembre 1997
EDITORIALE
In questo numero daremo più spazio alla Cina, alle religioni, ai libri. Stiamo cercando
di mettere da parte anche materiale sul Giappone e altri paesi. L’articolo che avrebbe
dovuto aprire questo numero doveva essere “Situazione attuale in Egitto” ma
all’ultimo momento ho cambiato idea, pensavo che sarebbe stato meglio iniziare con
qualcosa di meno serio, forse è la scelta più giusta. Lo sapevate a proposito dell’India
che lì parlano 18 lingue diverse, scrivendo anche in modi differenti? Magari adesso
verrà qualcuno a smentire la notizia dicendo che sono più di 18…possibile! Le
polveri colorate che vedete in copertina sono quelle che usano i fedeli quando si
recano al tempio per pregare, le mettono su tutto il viso. Questo nuovo “Mondi
lontani” ha più pagine!
e…BUON 1998!
M. Dello Russo
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IL CINEMA INDIANO
In India sono prodotti 900 film l’anno. Un attore di successo guadagna anche 360
mila dollari per film. Il cinema indiano è considerato “l’Hollywood dei paesi
orientali”, nominato anche “Bolliwood”, “Bo” sta per Bombay, e come importanza
viene subito dopo il cinema americano. I film sono prodotti e girati a Bombay e a
New Dalhi. Vi segnaliamo il film “Deewana” con R. Kapoor, S.Khan e D.Bharti. i tre
protagonisti sono famosissimi in India, gli interpreti maschili, come in questo film,
sono di solito di religione musulmana, anche se recitano la parte d’indù (visto che
l’induismo è la religione più importante in India), la protagonista femminile invece è
scomparsa recentemente, in un momento in cui il suo nome era diventato fra i più
importanti nel mondo della celluloide. Il film è diretto da Rat Kanwar ed è stato
girato nel 1990. Come la maggior parte dei film indiani “Deewana” è un film
sentimentale, drammatico, d’azione, musicale (visto che in ogni film hindi se non c’è
la musica e dura meno di due ore e mezzo il pubblico si rifiuta di guardarlo).
Trama: Giovanissima s’innamora di cantante famoso. I due si sposano, ma presto lei
rimane vedova, così crede, e si risposa con un altro. Alla fine colpo di scena: lui non
è morto e lei si ritrova con due mariti, ma solo per poco…
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Altro film “Raja hindustani” del 1996 con A.Khan e Kapoor. Anche gli attori di
questo film hanno già recitato in alcuni film, soprattutto per quanto riguarda l’attrice
femminile. È diretto da Dharmesh Darshai.
Trama: Raja hindustani è un tassista innamorato di una giovane dell’alta società, i
due si sposano contro il volere di suo padre rinunciando alle ricchezze. Ma quando lei
si riavvicina alla sua famiglia, lui è allontanato dai parenti. Torna per il figlio appena
nato…
E per concludere “Saudagar” con D. Kumar e R. Kumar. i due attori che interpretano
la parte d’amici d’infanzia sono due grandi del cinema. Il film è prodotto da Submash
Ghai.
Trama: Amici d’infanzia e cresciuti insieme diventano l’uno nemico dell’altro in età
adulta. Ma il destino vuole che i loro rispettivi figli si innamorano nonostante le
continue lotte fra le loro famiglie. Un improvviso cambiamento nel finale…
Le musiche di un film sono sempre curate ed arrangiate con la vocina acuta in primo
piano, che si alterna con la voce maschile altrettanto intonata, da far invidia agli
interpreti occidentali. Spesso le colonne sonore dei film vendono molto, come nel
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caso di “Raja hindustani” con la canzone “Pardesi” ai primissimi posti nell’ hit
parade hindi per mesi. Da rilevare che non sono gli attori a cantare, loro si limitano
solo a muovere la bocca mentre dal nastro esce la musica con voci di veri cantanti.
Un altro fatto curioso è che in ogni film gli attori in un dialogo indiano inseriscono
alcune espressioni in inglese, che poi usano anche nella vita di tutti i giorni, visto che
c’è stata la colonizzazione inglese. Questi tipi di film sicuramente faranno sorridere
ad un pubblico occidentale, per l’ingenuità, la semplicità. I film parlano di povertà,
lealtà verso la famiglia, l’importanza della castità e la fede in Dio, valori assai vicini
ad un pubblico credente, povero e di livello culturale non troppo elevato. Ogni
pellicola poi non si basa su una sola storia, ma ne raccontano almeno tre o quattro, ed
è proprio la presenza di questi intrecci secondari la causa di una lunghezza eccessiva
di un film.
MUSICA- FILM- LIBRI
Vi consigliamo i c.d.: “The Spirit of India” di Ravi Shankar. Qui il musicista suona i
“raga”, su cosa siano i raga vi rimandiamo alla lettura del numero 1 di “Mondi
lontani”.
“Tichouf oumori 1926- 1935” è una raccolta di canzoni di una fra le più grandi
interpreti egiziane di tutti i tempi Oum Kalthum. Le canzoni sono molto vecchie ma
sempre apprezzate nel mondo arabo. “Ala aini el hagr” è la più vecchia. Distribuito
dalla Melodie- Buda Musique di Paris.
L’album omonimo di Khaled del 1992 non è il suo primo album, ma senz’altro quello
che lo ha reso più celebre, grazie all’hit “Didi” che apre il c.d. pubblicato dalla
Barclay.
E se vorrete sentire sonorità arabe o indiane anche in dischi di artisti occidentali, vi
consigliamo l’ascolto di “No Quarter” di Jimmi Page e Robert Plant (ex Led
Zeppelin), musicisti egiziani e marocchini suonano in “Yallah”, “City don’t cry”,
“Wah wah” ecc. davvero un bel disco del 1994.
Così possiamo dire anche di “Libera” primo album come solista di una fra le più belle
voci nel panorama della musica italiana Antonella Ruggiero (ex Matia Bazar). Nel
disco suonano e cantano musicisti indiani. “La danza” è tratto da un canto
tradizionale indiano, dove canta anche Sanjeev Kumar e in “ La filastrocca” il sitar è
ben presente. Il c.d. è del 1996.
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Il film che vi consigliamo di guardare è “Piccolo Buddha” di Bernardo Bertolucci del
1993, durata 132 min. circa. Gli attori sono: Keanu Reeves, Ying Roucheng, Chris
Isaak, Alex Wiesendanger e Bridget Fonda. Le musiche sono composte e dirette da
Ryuichi Sakamoto. È la storia di Buddha, ma anche di tre “fanciulli sacri”,
reincarnazione di un Lama tibetano.
Libri che vi consigliamo: “Mohandas Karamchan Gandhi/ il libro della saggezza”, a
cura di Trudy S. Settel dell’Aleph Newton Compton Ed. Questa antologia raccoglie
centinaia di detti, massime e aforismi tratti dai suoi discorsi. Le sue parole offrono
una guida spirituale.
“Le spiritualità dell’India” di Richard Waterston dell’ EDT. Le credenze e i riti, le
divinità e la cosmologia, la meditazione e le arti dello yoga.
Situazione attuale in Egitto
Non credevo di dover iniziare il secondo numero di “Mondi lontani” in questo modo,
con un argomento così drammatico e delicato. Proprio nel numero scorso avevamo
parlato della strage dei terroristi islamici (10 sono i morti) al Cairo, in Egitto. Questa
volta, come avrete già appreso dai giornali e dalla Tv, i morti non sono “solo” una
decina, ma addirittura 70, e forse qualcosa in più: giapponesi, tedeschi e credo anche
francesi, gli italiani l’hanno scampata per un pelo.
A Luxor è successo. Hanno incominciato a sparare contro i pullman con dentro i
turisti, si dice che gli estremisti islamici, o terroristi come li vogliamo chiamare,
mentre sparavano cantavano. In nome di Allah, dell’Islam e quindi del Corano?
Ho parlato con egiziani musulmani e cristiani copti e non sembra così facile
spiegarlo, le ipotesi sono tante e una di queste potrebbe essere la verità.
Cercheremo questa volta d approfondire questa storia, e di parlare persino di
Maometto, il Profeta dell’Islam. Comunque sia, non ci sono mai stati tanti morti
come adesso. Molte agenzie hanno cancellato voli per l’Egitto. Il paese dei faraoni ha
perso più di un miliardo di lire. Intanto un napoletano sembra che abbia filmato il
tutto.
Prima ipotesi: Gli estremisti non soddisfatti del governo, e quindi, del loro presidente
Hosni Mubarak, eletto nei primi anni 80, decidono di sparare contro i turisti, forse
credendo di cambiare le cose. Più posti di lavoro, meno miseria e quindi più soldi per
questa gente, il 50 % analfabeta, e la grande maggioranza di religione musulmana.
Non vogliono più Mubarak dunque, e sembra che vorrebbero prendere il suo posto,
forse per avere un governo di soli musulmani? E Mubarak è anche per i cristiani?
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O forse, anzi, sicuramente meno dei presidenti precedenti, visto che 20 anni fa c’era
più libertà di adesso. Nulla contro i musulmani, anzi, impariamo a rispettare le idee
degli altri, però non dimentichiamo che l’Egitto ultimamente stava rivivendo un
momento di grande popolarità, visto che solo qualche anno fa la gente andava a
visitare il paese di meno e il turismo è un’enorme fonte di guadagni.
Seconda ipotesi: I terroristi o sono atei e non leggono il Corano, o sono credenti,
leggono il Corano ma non hanno colto il vero significato, i turisti sono per loro
miscredenti da uccidere (?!)… il loro scopo è convertire con le forze la gente.
Tutto questo è contrario all’Islam!
Mubarak è il successore di Sadàt, assassinato il 6 Ottobre 1981. Nell’89 è il ritorno
della Lega araba nella sua sede tradizionale al Cairo.
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Il Profeta dell’islam
Il Profeta Muhammad (Maometto) è nato nel 570, o 571 d.C. da Adullah ben Abdu-lMuttalib, che morì prima che Muhammad vedesse la luce, e da Amina bintu Uahb, che
morì quando Muhammad aveva compiuto i 5 anni di età. Fu affidato al nonno paterno
Abdul Muttalib ben Hashim, che morì nel 578, ed infine fu affidato allo zio Abu Talib -mai
convertito all’Islam-. Da ragazzo Muhammad era un cammelliere illetterato, come la
maggior parte degli arabi dell’epoca, a 25 anni sposò la vedova Kadija più grande di lui.
E’ il Corano il più grande miracolo!
L’Arcangelo Gabriele, lo stesso che si presentò davanti a Maria, la madre di Gesù disse a
Muhammad: “Leggi!”, e Muhammad rispose: “Non so leggere”, alla terza volta l’Angelo
disse:
“Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato, ha creato l’uomo da un’aderenza, leggi che
il tuo Signore è generosissimo, colui che ha insegnato mediante il calamo, che ha
insegnato all’uomo quello che non sapeva”.
Poi l’Angelo disse a Muhammad: “O Muhammad, io sono Gabriele e tu sei il Messaggero
di Dio”.
Era l’anno 610, durante il Ramadan, nono mese del calendario lunare. Ecco perché i
musulmani fanno il digiuno nel Ramadan, perché è il mese in cui scese il Corano.
Il Sigillo dei Profeti “Khàtem al-nabiyyìn” disse:
“Il mio nome sulla terra e Muhammad, in cielo Ahmad”,
(pace e benedizione su di lui).
Il nome significa “Molto lodato” e fra questi, c’è il nome “Moustafa”, “Mahmoud” e molti
altri.
Ancora bambino, Muhammad, viveva presso i Bani Sa’d nel deserto, ed accadde una
cosa:
“Vennero due uomini vestiti di bianco,
-raccontò il Profeta-,
avevano una bacinella d’oro colma di neve.
Si chinarono su di me,
aprirono il mio petto
e ne estrassero il cuore.
Da esso trassero un grumo nero che gettarono via,
quindi lavarono il cuore e il petto con neve”.
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Questo fatto è narrato nel Sacro Corano:
“Non ti abbiamo forse aperto il petto (alla fede?) e non ti abbiamo sbarazzato del
fardello che gravava sulle tue spalle?”.
(Sura XCIV, V. 1/3)
Muhammad era orfano:
“Non ti ha trovato (Allah) orfano e ti ha dato rifugio?
Non ti ha trovato smarrito e ti ha dato la guida?
Non ti ha trovato povero e ti ha arricchito?”.
(Sura XCIII, V. 6/8)
Muhammad è sempre stato contrario
all’idolatria, alla violenza, all’ingiustizia
ed ha trasmesso questo ai figli,
ed al contrario di molti altri
che vivevano nel suo ambiente,
non pregava mai gli dei,
non si prosternava davanti a loro.
Una volta entrato in età matura, a 40 anni,
incominciò ad isolarsi per riflettere e meditare.
Di solito questo avveniva durante il mese di Ramadan,
si isolava in una grotta del monte Hirà,
vicino alla Mecca, e chiedeva a Dio
se era giusto il comportamento sbagliato dei meccani,
il suo rifiuto per quel sistema,
voleva una conferma, un segno.
Le sue preghiere erano sempre più frequenti e così,
era l’anno 610, durante il Ramadan,
nono mese del calendario lunare,
avvenne la Rivelazione del Corano,
che proseguirà fino al 632,
per ben 22 anni.
“Allah, non c’è Dio all’infuori di lui, il vivente, l’Assoluto. Ha fatto scendere su di te
il Libro con la verità, a conferma di ciò che era prima di esso. E fece scendere la
Torah e il Vangelo, in precedenza, come guida per le genti”. (Sura III, V. 2- 3)
“In verità Allah mi ha esposto (disse Muhammad) la terra mostrandomene l’Oriente e
l’Occidente, perciò il regno della mia comunità comprenderà tutto ciò”.
L’arrivo del Profeta Muhammad era già stato annunciato nei libri precedenti.
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Il Profeta disse:
“Ogni bambino nasce musulmano (sottomesso a Dio),
sono i suoi genitori che ne fanno un israelita (ebreo),
un cristiano o uno zoroastriano (adoratore del fuoco)”.
Le battaglie che i musulmani, con il Profeta, ebbero contro i miscredenti, con l’aiuto di Dio
vinsero, nonostante che il numero dei musulmani sia stato inferiore a quello dei
miscredenti.
Una notte mentre Muhammad stava dormendo, fu svegliato da Gabriele e condotto a
Gerusalemme. Nel recinto dell’Aqsa pregò Allah con Abramo, Mosè e Gesù e tutti gli altri
profeti e poi ascese fino al Sidratu-l-muntaha “Il loto del limite” che si trova alla destra del
Trono di Dio.
Nell’anno 632 d.C. il Profeta si mise in viaggio per eseguire il Pellegrinaggio alla Mecca, lo
accompagnarono 114.000 fedeli, e nella località di Mina disse:
“Colui che Iddio guida, nessuno mai potrà farlo deviare, mentre, invece, colui che
Iddio fuorvia, mai nessuno potrà condurlo sulla retta via”.
“Un arabo non è superiore a un non arabo, né un bianco è superiore a un nero, e
viceversa, ad eccezione che in timor di Dio”.
“Adorate Iddio, il vostro Signore; eseguite le cinque preghiere quotidiane, osservate il
digiuno nel mese del Ramadan; pagate prontamente l’imposta coranica dovuta sui
vostri beni; eseguite il Pellegrinaggio alla Casa di Dio”.
“In questo giorno ho dato forma completa alla vostra religione, ho reso perfetta la mia
Grazia sopra di voi e mi son compiaciuto di darvi per religione l’Islam”.
Il Profeta ormai ammalato, prima di morire disse:
“Posso, io, dunque, rimanere per sempre in mezzo a voi? Io vi precedo e quando mi
raggiungerete io sarò vostro testimone. Son certo che dopo che me ne sarò andato,
voi non ritornerete ad adorare gli idoli, ma temo, invece,che possiate lasciarvi
inquinare dalle idee della miscredenza al punto di combatter tra di voi, gli uni contro
gli altri”.
Era l’8 Giugno del 632 quando il Profeta tornato a casa dopo aver pregato presto in
moschea, coricato sulla stuoia distesa per terra, con lo sguardo fisso in una dimensione
sovrumana disse:
“O angelo della morte, esegui pure l’ordine!”.
Poi disse; “Al mio adorato!” e morì.
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I califfi ben guidati, dopo la sua morte furono quattro: Abu Bakr, Omar, Uthman e Ali.
Allah è il Dio di tutti, si chiama così in arabo, (God) in inglese e (Dio) in italiano. Maometto
non è figlio di Dio. Nel Corano non esistono figli di Dio, Gesù, figlio di Maria, per l’Islam è
un inviato Profeta di Dio, ma non è figlio di Dio, non muore in croce, crocefissero un altro
scambiandolo per lui, e annunciò l’arrivo di Muhammad dopo di lui.
L’ultimo libro è il Corano, la Bibbia e i Vangeli sono stati falsificati, almeno così dice la
religione musulmana.
Chi sono i musulmani?
Sono sottomessi a Dio, credenti, devoti, leali, perseveranti, timorati, fanno
l’elemosina, digiunano, sono casti e ricordano spesso Allah, ed Allah li perdona e li
ricompensa.
(vedi Sura XXXIII, versetto: 35)
Ben oltre un’origine geografica, un passaporto o un nome nella tradizione islamica come
spesso erroneamente si crede.
Libro: il Corano “lettura ad alta voce” di 114 Sure “capitoli” dato a Maometto e gli Hadith
“Detti e fatti del Profeta”.
Fede: in un solo Dio e che Maometto è il sigillo dei Profeti, “non c’è divinità tranne Allah e
Muhammad è il suo Apostolo”
Giorno festivo: il Venerdì
Feste dell’anno: “Idu-l-fitr” dopo la fine del Ramadan e “Idu-l-ad/ha” festa del sacrificio di
Abramo
Luogo più importante: la Mecca
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Islam è sottomissione ed obbedienza in Allah (unico Dio) e Maometto “Muhammad” è il
suo Profeta.
Corano vuol dire “Lettura ad alta voce” ed ha 114 Sure “Capitoli” dati a Muhammad
dall’Arcangelo Gabriele. Avvenne in una grotta del monte Hirà, e Muhammad aveva 40
anni.
Viaggio in Egitto
E’ stato nel 1996, e ci sono andato con amici egiziani cristiani ortodossi:
Emad, Tarek, Youssef e Samer. Erano anni che volevo visitare il paese dei
Faraoni, -non era ancora esplosa qui in Italia la passione per i Faraoni,
fenomeno che si verifica puntualmente ogni 15 o 20 anni-. Era il 5 Agosto
quando partii per l’Egitto da solo, feci scalo ad Atene (Grecia) e ci passai una
notte. Faceva molto caldo e dormii poche ore, visto che mi sarei dovuto
svegliare presto per partire per Alessandria. Aspettavo con impazienza il
grande momento. Ricordo che sorpresi gli egiziani che stavano nel mio
stesso Hotel parlando un po’ d’arabo, “Sei egiziano, o figlio di madre italiana
e padre egiziano?” mi domandavano, e quando scoprirono che sono italiano
e parlo un po’ d’arabo senza un motivo particolare rimasero davvero sorpresi.
Il caldo in Egitto era meno insopportabile di quello umido di Atene. Ad
aspettarmi all’aeroporto c’era Emad con un suo parente. Ad Alessandria mi
sentii come a casa, perché mi ricordava Napoli, sia per il clima che per la
disponibilità della gente, non dimentichiamo poi che sono di origine
meridionale, i miei genitori sono nati ad Avellino, dove ho quasi tutti i parenti,
e gli antenati di mio padre sono sicuramente della Sicilia, magari arrivati dalla
Grecia, o forse erano addirittura arabi… Un mio antenato si chiamava
Salomone (Solaiman) in arabo, il nome di un Profeta.
Alessandria? Amo molto questa città, di più del Cairo -così caotica ed
irrespirabile-. Ad Alessandria c’è sempre l’aria che proviene dal mare. Il mare,
così pieno di gente allegra. E’ bello stare con gli amici seduti vicino al mare,
mangiare il pesce, le falafel. “Sei egiziano?” mi chiese il piccolo Moustafa,
“no, sono italiano” gli risposi, non ci credeva, forse perché nel mare ero
l’unico straniero in mezzo a loro. Gli stranieri preferiscono il mare di Sharm el
Sheikh o quello di Urgada, non vanno al mare di Alessandria, preferiscono
visitare la città per poi spostarsi. Una sera mi fermai in un locale all’aperto e
mangiai il koshari ammirando il tramonto. Interessante fu la differenza tra il
mondo cristiano e quello musulmano, ricordo che contestai il fatto che le
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moschee erano molto più curate delle chiese. I cristiani mi dissero che la vita
non è semplice in un paese di musulmani, e così mi è sembrato: nelle ore
della preghiera musulmana si sente il Corano alla radio, in Tv, per strada,
anche la mattina presto. Forse loro ci sono abituati, ma per un turista come
me è abbastanza strano.
E’ dal 640 che l’Egitto incominciò ad abbandonare la religione cristiana per
quella musulmana, e oggi gli ortodossi sono solo il 13 per cento, e forse
qualcosa di più. Tornai in Italia molto stanco, avevo visto molte cose, visitato
le piramidi di Giza, e solo per qualche giorno il Cairo (foto sotto). Tutto in 10
giorni.
Sommario
Editoriale (1)
Il cinema indiano (2)
Musica- film- libri (4)
Situazione attuale in Egitto (5)
Il Profeta dell’Islam (7)
Chi sono i musulmani (10)
Islamismo (10)
Viaggio in Egitto (11)
Mondi Lontani- Dicembre 1997