Osservazioni della Sig.ra Francesca Cancian

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Osservazioni della Sig.ra Francesca Cancian
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Francesca Cancian
schede68cr
Osservazioni schede sanità
martedì 25 giugno 2013 17:21:58
Le scrivo in merito a quello che le schede regionali prevedono all'ospedale di
Jesolo premettendo che non sono una sostenitrice dell'ospedale aperto a tutti i
costi; se è necessario riorganizzare per contenere i costi e dare un servizio
migliore ben venga la riorganizzazione.
La mia osservazione su quanto è previsto per l'ospedale di cui mi sono servita
per anni è riassumibile in una domanda: lei si farebbe curare in un ospedale cosi?
Lei si farebbe curare in un ospedale dove l'unico reparto è una medicina con 25
posti? In un ospedale dove non c'è un solo specialista per le malattie più
importanti, dove non c'è un cardiologo, un neurologo, un chirurgo per le urgenze,
dove anche l'anestesista non ha mezzi a disposizione, dove il radiologo è
presente solo fino al primo pomeriggio e mai di notte, sabato e festivi? Già ora,
prima della nuova organizzazione prevista dalle schede, farsi curare nell'unico
reparto rimasto è un terno al lotto, pur con tutta la buona volontà e
professionalità di medici ed infermieri che ci lavorano con pochissimi strumenti a
disposizione. Ho avuto io stessa occasione di vederli, questi operatori, durante i
ricoveri prima di mio papà e poi di mia mamma; li ho visti con tutta la loro
delusione e sconfitta professionale spiegare ai pazienti di doverli traferire in altri
ospedali per farli curare meglio. E allora perchè continuare a tenere aperto un
ospedale così? e lo possiamo ancora chiamare ospedale? Così si continua solo ad
imbrogliare i cittadini dandogli l'illusione di potersi curare a pochi passi da casa,
mentre in realtà rischiano più facilmente di morire in una struttura del genere. E
gli albergatori sono contenti di imbrogliare i loro clienti raccontandogli la fiaba di
un luogo dove c'è un ospedale? Quanto ci impiegheranno gli stranieri, che già
fuggono appena capiscono in che ospedale sono capitati, a scoprire l'inganno? La
soluzione migliore è quella di trasformarlo veramente e totalmente in una
struttura riabilitativa, anche con posti a pagamento, un quasi albergo-spariabilitativa per turisti anziani abbienti come ha lasciato intendere il governatore
Zaia, lasciando un pronto soccorso ma togliendo la falsa insegna "ospedale" e
trasferendo i posti letto di medicina negli altri due ospedali; a pochi chilometri di
distanza si potebbero ricevere cure migliori e vere. E poi si risparmierebbe anche
un posto di primario.