Il voto ed il sistema politico calabrese.

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Il voto ed il sistema politico calabrese.
Il voto ed il sistema politico calabrese. L’analisi dei politologi dell’Unical
di Roberto De Luca
Mai come questa volta la Calabria ha espresso un voto “nazionale” e “mobile”. I numeri del risultato calabrese, di liste e
coalizioni, sono molto simili a quelli nazionali, a volte coincidenti. E anche in Calabria il primo partito, anzi movimento
non-partito come preferiscono definirsi, è il “Movimento 5 Stelle” (24,9%) come in Italia (25,5%). E come nel resto d’Italia
il movimento di Grillo, come uno tsunami, ha travolto ogni cosa, a destra, a sinistra, al centro, sulla scorta del messaggio
efficace di essere contro tutto il sistema vecchio dei partiti.
La stessa omogeneità del risultato nelle cinque province calabresi – con qualche lieve differenza dovuta a vecchie
persistenze di radicamento politico – è l’indicazione che i calabresi hanno dato il loro consenso avendo un riferimento
“nazionale”, non locale.
Persino negli astensionisti le percentuali di Calabria e Italia si trovano ad avere un aumento similare, con la Calabria che
ritorna ad essere ultima della classe, avendo “recuperato” quella leggera maggiore partecipazione del 2008 per la
concomitanza delle elezioni provinciali di Catanzaro e Vibo. L’ingresso in scena così prepotente di questo nuovo
soggetto politico ha modificato, ancor prima del risultato elettorale, molto del sistema politico. I cambiamenti intervenuti
hanno riguardato anche lo svolgimento della campagna elettorale che, a differenza delle altre votazioni, è stata solo
nazionale. D’altra parte il porcellum, con le liste bloccate, non mettendo in competizione i candidati della circoscrizione
fra di loro, quasi li neutralizza nella loro attività, relegandoli a semplici messaggeri che al più incontrano i fedelissimi del
partito, senza osare oltre per convincere gli eventuali indecisi.
Alle tante attribuzioni in negativo del sistema elettorale occorre, quindi, aggiungere l’effetto di silenziare la campagna
elettorale sul territorio e la conseguenza politica che i temi specifici del territorio – che possono emergere dall’incontro fra
candidati e cittadini – non vengono annotati sull’agenda politica di chi dovrà governare e di chi starà all’opposizione.
Volendo attribuire una tipologia a questo voto “nazionale”, senza tema di sbagliare dobbiamo riferirci al voto di opinione,
rientrando in questa categoria, a pieno titolo, la protesta affidata al voto. Ed è questo il motivo per cui il voto calabrese ha
le stesse sembianze, ed esiti, del voto espresso nel resto del Paese. Il voto “personale” – quella modalità forse fin troppo
abusata nelle scelte elettorali dei calabresi – il voto ai candidati, ha interessato solo una piccola parte dell’elettorato. In
questa occasione, perciò, il peso dei candidati nel risultato elettorale è stato quasi ininfluente. Anzi, è molto probabile
che le liste bloccate abbiano influenzato in maniera negativa le scelte degli elettori. Nelle liste dei partiti sconfitti molti
cittadini probabilmente hanno individuato candidati “impresentabili”, per i loro trascorsi politici, per le loro parentele, per
la loro estraneità alla nostra regione. Qualche traccia del voto “personale”, comunque, si può individuare scorrendo i
risultati in maniera più dettagliata. Qualche favorite son, il figlio prediletto candidato del luogo, è stato omaggiato del
consenso dei propri concittadini. Gli effetti sono stati, comunque, limitati. Giusto a titolo di esempio, in provincia di Vibo
“Intesa Popolare”, lista della coalizione di Berlusconi, passa dall’1,7% della Camera al 6,4% del Senato, per effetto della
presenza quale capolista di un candidato vibonese a palazzo Madama. Se vogliamo leggere il voto delle politiche in
prospettiva delle prossime regionali non possiamo fare a meno di annotare che l’affermazione del partito di Grillo lancia
un grave monito ai partiti presenti attualmente in consiglio regionale. Il Movimento 5Stelle, infatti, anche in Calabria ha
affermato un nuovo modo di competere nelle elezioni, esclusivamente “contro” l’attuale sistema partitico. Anche se nelle
regionali ritornerà il voto di preferenza e con esso il voto alla persona, lo tsunami a cinque stelle di queste elezioni ha
lasciato il segno scombinando molti dei precedenti assetti. L’esperienza di questa e della tornata elettorale regionale
siciliana dello scorso ottobre, dovrebbe, invece, insegnare qualcosa ai “vecchi” partiti. Eppure, secondo il rito sgradevole
della prima repubblica, i maggiori esponenti regionali dei partiti hanno trovato il modo per ritenersi soddisfatti del risultato
elettorale, nonostante l’entità della sconfitta (Pdl 215mila voti in meno rispetto al 2008, Pd meno 136mila). Per poter
competere con il Movimento 5Stelle nelle prossime elezioni, regionali comprese, ci sarà bisogno di molto lavoro dei
dirigenti di partito, vecchi o nuovi che siano, i quali dovranno presentarsi da qui a poco con un progetto e candidati
credibili per ottenere il consenso dei cittadini e cercare di recuperare parte dei tanti voti perduti. E, forse, dovranno
essere rifondati i partiti proprio partendo dall’esempio di questo non-partito che diventa più partito degli altri. Il Movimento
5 Stelle, infatti, è riuscito ad essere innovativo pur assumendo una propria fisionomia che risente delle caratteristiche dei
vecchi partiti di massa. Oltre alla presenza del leader carismatico, i tanti militanti e simpatizzanti manifestano senso di
appartenenza, valori di riferimento e lealtà al loro interno, e sono riusciti a far passare i pochi messaggi, ma efficaci, che
hanno conquistato così tanti elettori. E, almeno per una volta, in questa tornata elettorale l’orientamento politico dei
calabresi è in linea con l’Italia intera.
Camera 2013 Italia/Calabria
Italia
Calabria
CZ
CS
KR
RC
VV
29,5
28,3
28,5
28,3
28,4
27
31,6
29,1
30,1
30,7
27,3
29,2
33,6
32,0
25,5
24,9
23,5
28,3
26,1
22,4
18,4
10,5
10,5
11,3
10,7
10,0
9,0
12,7
5,4
6,2
6,0
5,4
6,3
8,0
5,3
Centrosinistra
Centrodestra
Mov. 5 Stelle
Scelta Civica
Altri
Andamento centrodestra, centrosinistra Calabria Camera (2006, 2008, 2013) e Regionali (2005, 2010)
Camera Calabria 2006 – 2008 – 2013 – Voti PD, PDL e UDC
2006
2008
2013
diff.2013-2008
PD
298.089
346.391
209.897
-136.494
PDL
360.058
438.719
223.334
-215.385
UDC
86.958
87.581
38.446
-49.135
Nel 2006 PD=DS e Margherita; PDL= FI e AN